La discesa dei listini prosegue anche in questo terzo giorno operativo del 2024, con ribassi che si sono rivelati più importanti di quanto ci si potesse aspettare. I dati macro usciti nel pomeriggio e relativi ai Jolts openings, hanno mostrato una contrazione di circa 62 mila unità rispetto al mese di Novembre, al di sotto delle aspettative di mercato. In contrazione il settore delle assunzioni nei trasporti, nei grandi magazzini e nei servizi pubblici. Contestualmente è uscito l’Ism manifatturiero Pmi, leggermente migliorato a 47.4 rispetto al 46.7 del mese precedente, pur rimanendo nel 14 esimo mese di contrazione dell’attività industriale. La sorpresa viene dal fatto che in questo caso dati negativi hanno spinto la borsa al ribasso, negando, finalmente ci vien da ricordare, il mantra con cui abbiamo convissuto per mesi, ovvero quello per cui a dati macro inferiori alle attese, si associavano acquisti in borsa per via delle speranze di stop al rialzo dei tassi. Se la borsa comincia a perdere quota in concomitanza con dati negativi, la correlazione ritorna ad essere “sana”, e analisti e investitori cominciano a guardare agli effetti negativi sugli utili aziendali, che un peggioramento della congiuntura, potrebbe generare. E così Wall Street ha ceduto con ribassi per i tre indici principali. Il Dow ha perso lo 0.76%, l’S&P lo 0.8% e il Nasdaq l’1.18%, al quarto giorno di discesa consecutiva. Gli unici settori a chiudere in positivo sono stati quelli energetici per via del rialzo del prezzo del petrolio. Ben 8 settori su 11 hanno invece chiuso in ribasso all’interno dell’S&P.
VALUTE.
Sui cambi, Usd sugli scudi in qualità di asset rifugio, in concomitanza con un indice Vix che torna sopra i 14 punti, e un decennale Usa che è tornato a rendere quasi il 4%. EurUsd sotto quota 1.0900, mentre il Cable ha tenuto leggermente meglio per effetto della rottura dei supporti di EurGbp che ha violato l’area di 0.8645 e punta decisamente a 0.8595 area ora. UsdJpy che attacca quota 144.00, ma in questa fase di accumulazione non si potrebbe neppure escludere 145.00. Franco svizzero che sale contro Euro con la Snb che sembra scomparsa. EurChf a 0.9285 e i cross del Franco che perdono ancora quota. UsdCad vicino ai punti chiave di 1.3400 per cui a breve forse qualche storno del biglietto verde potremmo anche vederlo.
VERBALI DEL FOMC.
Sono stati pubblicati i verbali dell’ultima riunione della Fed, da cui si evince che ci sono stati, nell’ultimo periodo, chiari progressi sull’inflazione, ma dall’altro lato le diverse componenti sono apparse disomogenee, come quella dei servizi primari, i cui prezzi hanno continuato ad aumentare. L’economia tiene ma dovrà affrontare rischi al ribasso e la politica monetaria dovrà per forza tenerne conto, anche se altri membri sembra siano rimasti conservativi, nel senso che vorrebbero mantenere la politica restrittiva ancora per qualche tempo. Ecco perché da qui in avanti diventeranno cruciali i dati macro, in relazione ai quali la Fed prenderà poi le decisioni adeguate. In definitiva, quindi, sembra di poter dire che la banca centrale americana, resta tendenzialmente prudente e ha bisogno di conferme prima di avventurarsi in una riduzione del costo del denaro.
PETROLIO.
Tentativi di recupero per l’oro nero, in seguito alle proteste in Libia e all’aumento delle tensioni in Medio Oriente, che ovviamente spingono ad alimentari i timori di una riduzione dell’offerta. In Libia le proteste hanno causato il blocco della produzione in alcuni importanti giacimenti, mentre le tensioni in Mar Rosso per le navi commerciali attaccate dai ribelli Houti non si placano. Wti a 73.30 e Brent tornato nelle vicinanze degli 80 dollari. Vedremo molto probabilmente reazioni dell’Opec nelle prossime ore, magari atte a stabilizzare la produzione. Buona giornata e buon trading.
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