Buongiorno,

dopo la violenta correzione, le apprensioni sul mercato azionario giapponese (il quale si nutre di pane e yen debole) hanno spinto, caso abbastanza inusuale, il vice governatore della Boj a fare una dichiarazione tranquillizzante sulla non volontà di inasprire nel prossimo futuro la stretta monetaria.

Si è affrettato a spegnere l'incendio innescato dalla prospettiva della fine del generoso carry trade in atto, soprattutto contro dollaro americano dove la differenza dei tassi a breve resta notevole, anche dopo il rialzo della Boj.

A tranquillizzare, indirettamente, viene anche incontro una più approfondita analisi dei dati macro americani recenti i quali sembrano indicare un indebolimento del contesto generale ma non l'apertura della porta alla recessione.

Tutto ciò si sta traducendo in un ripiegamento dei prezzi del cambio in questione.

Il calo si era chirurgicamente fermato sulla poco amata sma100 del settimanale.

Nel caso continuasse l'arrampicata, i primi due test significativi saranno i 162,5 e poi i 164.

Intanto oggi è venerdì e, a meno di volatilità estrema, probabilmente avremmo un hammer molto robusto sul settimanale che in caso di conferma da lunedì porterà i prezzi al contratto con questi primi ostacoli.

Da lì capiamo qualcosa in più su cosa ha in mente il mercato.

Nel durante, sotto il tappeto di foglie morte del sottobosco c'è un intero mondo parallelo ed autosufficiente dove potere prosperare, a prescindere da cosa succede ben più in alto.
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