Neo_Fx_

William Delbert Gann

Formazione
OANDA:EURUSD   Euro / Dollaro
SCARICO DI RESPONSABILITÀ.

Le informazioni fornite e le opinioni espresse nel corso del presente argomento sono finalizzate esclusivamente a fornire informazioni di carattere generale sulla mia metodologia di trading, sul mio andamento basato sul mio trading plan e non hanno lo scopo di consiglio operativo, acquisto o vendita riguardo le operazioni che espongo, oppure, riguardo alla mia personale gestione del Money Management. Pertanto, nulla di quanto viene esposto è da considerarsi appropriato alle caratteristiche individuali di chi legge riguardo la sua conoscenza/esperienza del trading, alla situazione finanziaria individuale ed ai personali obbiettivi che ogni singolo individuo si pone.

Riassumendo quanto sopra, non posso essere considerato responsabile di alcuna perdita futura, ne direttamente e tanto meno indirettamente da operazioni effettuate sulle basi di quanto espresso in questo studio o esposizione.



Bene… Mie care amiche e amici traders, a distanza di tempo mi ritrovo a pubblicare un articolo inerente la mia costante ricerca, (da inizio anno), di un sistema performante, dopo aver preso atto che quello applicato diverso tempo, non tornava i risultati attesi.

Molte volte nella vita mi è capitato che, come uso comune cita: “chiusa una porta si apre un portone”. Forse, anche questa volta, nel trading on line, accadrà?
In queste settimane, nelle quali son stato assente, mi sono imbattuto fra i tanti libri, articoli e altra documentazione, in William Delbert Gann. Io mi sono letteralmente innamorato di lui, approfondendo quanto più ho potuto i suoi metodi, regole e strumenti applicati ai grafici. Non sono io che devo dire a voi che assieme ai vari Fibonacci, Elliott, Dow e chi più ne ha più ne metta, egli è uno dei padri della nostra amatissima disciplina. Personalmente, credo, che esso è colui che ben racchiude gli altri in un unicum. Proprio questo mi ha letteralmente rapito fino a rubare anche le ore al sonno per divorare quanto più ho potuto su di lui.

I metodi, le regole utilizzate, ho scoperto che non sono altro che l’amplificato di quanto ho applicato negli anni in piccolissima parte, anche se in modo rigido. Tutto ciò ha suscitato nell’immediato e senza pensarci più di tanto, a tirare una riga con il passato, ricreando l’intero trading plan.

Proseguendo in questo articolo descrivo le sue regole ed alcuni degli strumenti, da lui forniti, che applico sull’intero trading plan, ma mi sembra doveroso, per chi si imbatte per la prima volta oppure ha solo letto il nome di Gann, sulle piattaforme, nonché per chi ha solo letto alcune tecniche, fornire una breve biografia, giusto per far comprendere la grande caratura dell’uomo.

Gann nasce nel 1878 a Lufkin in Texas. E’ considerato, come dicevo, uno dei dei trader di maggior successo. Ad oggi molti considerano l’applicazione dei suoi metodi, rapiti, (come me), dal fascino del personaggio, ma anche da un alone di mistero che lo avvolge in quanto applica uno studio ai grafici basato su leggi naturali. Viaggia in paesi come l’Egitto, applicando, esempio, tramite lo studio della piramide di Cheope, il quadrato del 9. Su test effettuati, mediamente torna livelli di supporto e resistenza ottimi per l’80% delle volte. Ovviamente quando riparleremo di come lavoro con Gann non mancherò di ricordare che bisogna anche saper applicare gli strumenti.

Ma torniamo alla grande storia di Gann, perché vedete cari colleghi, molti possono credere che il trading on line, è solo chart, ingressi, guadagni, profitti, perdite, notizie macroeconomiche, quindi analisi fondamentale o tecnica, ma il trading è tanto di più. Il trading, per chi lo ama ed è appassionato come me e voi che leggete, è composto di tante grandi storie, non solo di trader. Ci sono le grandi storie delle nascite delle contrattazioni di alcune fra le commodities più note, vedi petrolio, oro, hanno anche girato film. La nascita, la storia e l’evoluzione borsistica è un altro esempio. Io, esempio, nasco con gli ordini su azioni impartiti alla mia banca tramite cellulare verbalmente, poi al primo portale bancario con un collegamento internet a 56K, (chi ricorda tutti quei suoni striduli per collegarsi dopo vari tentativi e minuti alla rete)?
Scusate l’excursus, dicevo...

La sua famiglia arrivò in Texas dalle isole britanniche in cerca di fortuna. William era il primogenito di ben undici fra fratelli e sorelle. Il padre Sam e la madre Susan gli impartirono una rigorosa educazione religiosa, pensate che a 21 anni, William, conosceva la Bibbia alla perfezione, il desiderio dei genitori consisteva nel vederlo avviarsi alla carriera ecclesiastica. Fortuna per noi non fu così. Però la storia ci riporta che proprio grazie allo studio approfondito della Bibbia trasse vantaggio cominciando a riflettere sui cicli del tempo, il talento naturale verso geometria e matematica fecero il resto.
La passione finanziaria nacque quando ancora ragazzo, vendeva sigari e giornali nei vagoni ferroviari, ascoltando con attenzione, le discussioni di affari dei suoi clienti. Fu così che William si iscrisse ai corsi serali ad una business school.

La sua prima operazione di borsa la fece a 24 anni, nel 1902, nel settore del cotone. Un po' come successe per noi, questa sua prima operazione sancì la sua passione irreversibile per l’attività di trading. Nel 1906 iniziò a lavorare per una compagnia di brokeraggio, che come conseguenza lo fece entrare a contatto diretto con i mercati finanziari, cominciando ad operare per conto proprio e per i clienti della compagnia. Nel 1909 la rivista Ticker Magazine iniziò a monitorare la sua attività di trading per venticinque giorni e scrisse un ottimo articolo al riguardo, i risultati delle sue operazioni avevano dell’incredibile, l’elevata percentuale di successo ne decretò definitivamente la meritata fama. Di 286 operazioni 264 le chiuse in gain e solo 22 in loss, vale a dire il 92,3% in profitto con una media di 11 operazioni giornaliere.

Trasferitosi a New York nel 1919, all’età di 41 anni, iniziò a pubblicare un report giornaliero, acquisendo altrettanto successo fino ad arrivare alla pubblicazione del suo primo testo nel 1923, “Truth of the stock tape”.

Pensate a come noi oggi esaminiamo un asset… Lui per poter analizzare approfonditamente i prezzi delle azioni e delle commodities, si reco al British Museum di Londra, dove esaminò tutti i titoli trattati dal 1820 in poi e lo storico degli ultimi quattro secoli delle principali commodities.
Riflettete ATTENTAMENTE su quanto mi accingo a scrivere adesso, perché racchiude il senso della maggior parte degli aforismi da lui citati ed è un mantra mio e di tantissimi trader affermati quando si dice che nulla vale quanto quello che Gann afferma: “amava ripetere, il successo è il risultato di molti anni di ricerche e di attente osservazioni del mondo borsistico”. Tradotto, mi verrebbe da dire, nulla vale quanto l’attenta osservazione dei movimenti del prezzo sul grafico, con costanza, perseveranza, fino allo sfinimento, nonché lo studio approfondito dello storico, e notate bene, come ho scritto sopra c’è una bella differenza sul lavoro che dobbiamo svolgere noi e quello che svolgeva William per queste analisi.
Noi oggi utilizziamo programmi che lavorano per noi con infiniti calcoli al secondo, William lavorava i grafici ed applicava i suoi strumenti su carta millimetrata.

Viaggiò tanto, Inghilterra, India Egitto, proprio qua, come ho scritto sopra, studiò la piramide di Cheope, da qui le basi per l’ispirazione al quadrato del 9, (una spirale sequenziale di numeri, che se osservata attentamente vi torna proprio l’immagine di una piramide), queste le basi del suo metodo ed il primo dei suoi strumenti che mi ha totalmente coinvolto e rapito, non l’unico preciso, seguendo ancora l’articolo lo scoprirete. Rimane da dire che per tanto tempo William si rifiutò di svelare le proprie tecniche matematico/geometriche, ma alla fine e con nostra buona gratitudine si decise a scrivere alcuni importanti testi che le svelano.

Nel 1927 scrisse: “Tunnel thru the air or looking back from 1940”, lo scritto conteneva importanti previsioni su azioni, commodities ed altri asset. Quest’opera ha la particolarità che la si legge come fosse un romanzo. Nel 1930 scrisse, “Wall Street Stock Selector”, revisione e aggiornamento del suo primo libro, continuò a scrivere sino al 1949 quando al culmine della sua carriera fatta di esperienza e fama come trader, scrisse “45 year in Wall Street”, la sua vita vissuta direttamente operando sui mercati finanziari.

Gann sostiene, (e qui provo tanto piacere nello scrivere), che la speculazione è professione. Solo chi dedica tutto il tempo necessario nella conoscenza del mercato in cui opera, può sperare di riuscire, e non è detto. Diversamente si ha una considerevole perdita di tempo ma soprattutto di denaro, che poi è collegato e correlato strettamente alla perdita tempo. La conoscenza viene ancora prima dei capitali che abbiamo a disposizione.

Dopo aver scritto delle basi del suo metodo, ovvero il quadrato del nove, bisogna anche citare la sua scoperta fondamentale, la legge naturale della vibrazione.
La legge governa i cicli temporali del mercato, che seppur parliamo di mezzo secolo fa, conserva la sua validità ai giorni nostri.

William la descrive così: “Attraverso la legge della vibrazione ogni titolo azionario quotato in un mercato rimane in una propria e precisa sfera d’attività per quanto riguarda l’intensità, il volume e la direzione. Tutte le qualità essenziali della loro evoluzione sono caratterizzate dalla propria parte di vibrazione. I titoli e le azioni sono centri d’energia, quindi possono essere controllati matematicamente. Essi si creano il proprio campo di azione e potere, potere di attrarre e respingere, che spiega perché certi titoli e certe azioni a volte guidano il mercato e altre volte cambiano completamente direzione. Per speculare scientificamente è necessario seguire la legge naturale. La vibrazione è fondamentale, nulla sfugge alla sua legge. È universale e quindi applicabile ad ogni tipo di fenomeno della terra. Ogni tipo di fenomeno, sia in natura sia nel mercato, deve essere soggetto alle leggi universali di campo, armonia e vibrazione”.

Signore… Signori… state iniziando a comprendere di chi vi sto scrivendo?… Adesso avete compreso perché mi ha rapito? No?… L’avete voluto voi, vado avanti con William Delbert Gann.

Attualmente quasi la totalità delle tecniche sono basate sulla Price Action che fino a ieri era anche la mia fede, o almeno sino a quando non ho testato le basi e le tecniche di Gann, che dovrò ancora studiare e approfondire. Il metodo fornito da Gann, vi assicuro che non è una “passeggiata di salute”, è basato su basi temporali, questo rende possibile determinare sia quando il mercato cambierà direzione sia il miglior timing in ingresso ed in uscita da un asset. Ho personalmente effettuato backtest e posso dire che ancora oggi è validissimo con un ritorno percentuale ottimo, per come sono riuscito ad applicarlo.

William ha speso 35 anni della propria vita e moltissimi soldi allo studio degli indici e dei mercati azionari, egli voleva un metodo pratico e soprattutto funzionale. Tutto quanto ha scoperto lo insegnò solamente a pochissimi trader selezionati, anche perché i costi dei suoi corsi non erano semplicemente elevati, ma di più. All’epoca 5.000 dollari, immaginate un po voi il valore odierno. Da qui l’onestà di chi come me, afferma che non ci sono vere conoscenze delle tecniche a livello applicativo sul grafico, solo conoscenza degli strumenti.
Troverete in rete, tantissimi trader anche affermati, che confermano quanto ho scritto, chi al contrario, dimostra perfetta conoscenza dimostra in verità di non conoscere perché nulla è stato rivelato se non a quei pochi fortunati.

Cosa sosteneva Gann fra le tante cose, erano massime che tutt’oggi veleggiano fra noi, tanto come le sue regole, che molti di noi citano a memoria senza neanche sapere che sono parte delle sue 28 regole stilate.

Egli nelle sue lezioni sosteneva che vi sono tre ragioni fondamentali per le quali la grande maggioranza di chi opera nel trading perde il proprio capitale:

1. Si spinge troppo la speculazione rispetto al proprio capitale.
2. Non si applica un corretto Stop Loss e si esce prematuramente dal mercato pensando che un profitto è sempre un profitto.
3. Soprattutto, si manca di conoscenza.

Letteralmente ha detto:

«La maggior parte degli investitori comprano un’azione perché sperano che salga per fare dei profitti. Comprano su suggerimento di un amico senza nessuna concreta sicurezza che l’azione salirà, così facendo entrano nel mercato al momento sbagliato e non riconoscono i loro errori o non cercano di correggerli prima che sia troppo tardi. Alla fine vendono perché temono che l’azione scenderà troppo e spesso ai minimi, andandosene proprio nel momento peggiore commettendo due errori: l’essere entrati nel momento sbagliato ed essere usciti nel momento sbagliato. Un errore poteva essere evitato, potevano uscire in modo corretto dopo aver sbagliato il timing d’ingresso. Essi non comprendono che operare con azioni e titoli è un’occupazione o una professione che richiede la stessa accuratezza che un medico utilizza per la sua diagnosi. Puoi diventare un trader di successo se studi e impari le regole matematiche che determinano il trend delle azioni e delle commodities. La bibbia dice: “Se conosci la verità, la verità ti renderà libero”. Quando avrai imparato la verità sulle azioni non comprerai più con la speranza o venderai per la paura, ma affronterai la verità e sarai libero di agire con giudizio basandoti su regole che hanno sempre funzionato e sempre funzioneranno. Io ho pagato il prezzo in tempo e denaro per scoprire, testare e provare delle regole che siano pratiche e diano risultati.
Sarete d’accordo con me nel sostenere che trentacinque anni d’esperienza sono preziosi in ogni tipo di professione e che dopo aver speso tutto questo tempo nello studio e nella ricerca io sia in grado di insegnarvi le regole che toglieranno al trading la fama di gioco d’azzardo e lo renderanno un affare sicuro e vantaggioso. L’uomo che dedica tutto il suo tempo in una professione imparerà più dell’uomo che invece ne dedica una piccola parte. Se un uomo avesse speso solo le prime poche centinaia di dollari che ha perso nel mercato nell’istruirsi ed apprendere le regole per comprare e vendere al momento giusto, avrebbe poi guadagnato... e non perso».


Adesso avrete capito perché William Delbert Gann grazie alle sue capacità è divenuto uno dei più grandi trader che la storia ci ha consegnato. Possiamo con assoluta tranquillità sostenere che Gann sia una leggenda, un mito al quale almeno io ho deciso di dedicare il mio tempo ed il mio denaro. Tutt’ora, ricordo ancora, parte delle sue tecniche sono segrete, ma questo aiuta ad aumentarne il fascino e quell’alone di mistero sulla persona.

La sua carriera è durata cinquant’anni con un patrimonio capitale di cinquanta milioni di dollari, per l’epoca penso sia veramente tanti.

Sono giunto a fine biografia romanzata… Avete compreso perché dall’approfondire questo personaggio ho deciso di voltare totalmente pagina con il mio trading plan? Ancora no?

Allora, proseguo con le sue 28 regole, anch’esse romanzate, quindi se dovete andare al bagno o prendere un caffè, fatelo ora, poi sedetevi comodi, potrò farvi comprendere che quanto letto e sentito ad oggi fra le ferree regole, in verità proviene tutto da Gann, non è frutto dei vari siti che indottrinano al trading. Non solo, avrei voluto fare in modo che ci arrivaste da soli ma vi aiuto ulteriormente, se farete vostra questa lista, se leggerete fra le righe di quanto scritto, se imparerete con gli anni a disciplinarvi psicologicamente rispettandola rigorosamente punto per punto, avrete all’interno di essa, il completo trading plan.
Proprio così, essa detta la tecnica da applicare, la psiche e disciplina emotiva da gestire, il money management e tutto quanto vi serve per operare, compresa la gestione del trade, non manca proprio di nulla.
Quindi seppure a fine del mio articolo, (che mi spiace deludervi, non si limita con l’esaustiva lista di regole), non vorrete applicare gli strumenti di Gann, oppure troverete molto difficile il percorso, credetemi che questa lista di regole la potrete applicare a qualsiasi tecnica voi vogliate applicare; sia che sia Price Action, che sia Analisi Tecnica o altro.

Avete fatto un break? Allora partiamo.

1) “Dividi il capitale di riferimento per 10 e investi 1/10 di esso”. Affinché si possa mantenere un buon rapporto “Risk per Trade” Gann consiglia di utilizzare al massimo il 10% del capitale per ogni trade . Se il trader avesse colto consecutivamente 2 Stop Loss, allora deve fermare l’operatività, in quanto quel mercato preso in considerazione non ha direzionalità, oppure non si è studiato un buon piano di trading. In seguito si dovrà ricalcolare il capitale rimanente per il successivo trade ed utilizzarne al massimo 1/10. Naturalmente il fatto di utilizzare al massimo il 10% non significa che sia frequente, ma rappresenta l’eccezione.

2) “Utilizza sempre gli Stop Loss da 1:3 mai più di 5”. Gann consiglia di utilizzare un livello ideale per ogni Time Frame. Naturalmente è solo un concetto categorico, in quanto la quantità di punti rappresentativi dello Stop Loss dipendono da moltissimi fattori, in particolar modo dallo stadio di avanzamento di un mercato orso o toro.

3) “Limita l’operatività”. La semplice regola di fermarsi dopo due Stop Loss consecutivi evita di andare in stato di margin call, quando siamo in un ciclo negativo di operatività.

4) “Non permettere che un operazione in profitto si trasformi in una perdita”. Lo Stop Loss, che serve per proteggere il nostro capitale di riferimento, deve essere trasformato in Stop Profit. Dopo aver calcolato il segnale temporale, ed inserito l’ordine, si attenderà che i prezzi rompano il massimo al rialzo. Si alzerà lo Stop Loss sul minimo successivo al Set Up temporale. In seguito ad ogni rottura rialzista ulteriore si alzeranno gli Stop, (ora saranno chiamati Stop Profit e non più Stop Loss). Quindi se il mercato dovesse invertire la direzione del trend, si sarà comunque salvaguardato il nostro profitto.

5) “Studiare l’operazione da eseguire”. L’entrata e l’uscita da un mercato devono essere sempre coerenti con il nostro piano di trading studiato in precedenza. Si dovrà redigere una mappa temporale in cui verranno trascritti tutti i Set Up nelle varie scale temporali ed operare in base ad essi.


6) “Non operare nel dubbio”. Nel caso in cui il piano di trading non disponga dei dati necessari al suo perfezionamento, è meglio non operare o cambiare asset.

7) “Non operare su mercati attivi”. Il mercato a volte entra in una fase di alta volatilità che si trasforma in trading range. Dovremmo evitare tale fasi di lateralità perché determinano numerosi Stop Loss.

8) “Bilanciare l’operatività”. Poiché in determinate circostanze i mercati non hanno direzionalità, o sono in laterale positivo/negativo, è meglio studiare contemporaneamente più mercati per avere sempre un outlook generale su quelli più direzionali.

9) “Non utilizzare un livello di entrata prestabilito”. Ogni momento storico di un mercato ha le sue peculiarità, pertanto in alcune occasioni non è possibile comprare ad esempio sulla debolezza, ma sarà necessario comprare sulla “forza”, ossia con un ordine a mercato appena avviene la rottura rialzista o ribassista.

10) “Non uscire dal mercato senza una buona ragione”. Regola fondamentale: rimanere in tendenza il più a lungo possibile. Ecco perché non si deve uscire dal mercato se non per un dato oggettivo previsto dal nostro piano preparato in partenza. Il risultato dei guadagni è proprio una conseguenza di mantenere le posizioni per tutto il trend. Per raggiungere un tale target non basta solo la tecnica: è necessario anche uno sviluppo psicologico da parte del trader.

11) “Accantona una riserva”. Quando si realizzano dei profitti è buona regola lasciare un 20% dei guadagni sul conto, che va ad aumentare il capitale di riferimento.

12) “Non entrare nel mercato per trading di scarso profitto”. Si è visto sopra che bisogna entrare nel mercato e rimanere in tendenza il più possibile, al contrario di coloro che operano per pochi tick di profitto.

13) “Mai mediare una posizione”. La mentalità di mediare una perdita va contro la strategia che si è costruita in precedenza. Dal momento che sono stati inseriti gli Stop Loss, non abbiamo bisogno di mediare nulla con mercati che hanno beta diversi o hanno performance inverse all’indice di riferimento.

14) “Non farsi condizionare psicologicamente”. Ciò significa che non bisogna ascoltare le notizie. Tutto ciò che dobbiamo sapere è legato al nostro piano di studi basato sulla serie storica del mercato.

15) “Evitare scarsi guadagni e grosse perdite”. Non dobbiamo entrare a mercato sapendo che la prospettiva sarà di pochi tick. Le grosse perdite si verificano quando si eliminano gli Stop Loss.

16) “Non eliminare lo Stop Loss inserito all’apertura delle posizioni”. Si verificano dei casi specifici in cui è possibile cambiare gli Stop Loss senza eliminarli. È il caso in cui si decide di trasformare una posizione da un time frame ad un altro, o di trasformare lo Stop Loss in Stop Profit.


17) “Evitare di uscire ed entrare spesso da una posizione”. È questo il caso margin call cui ho accennato sopra. È un azione che trasmette insicurezza e che si verifica quando si è anticiclici, o perché non si è sicuri del proprio piano di trading.

18) “Evita gli schemi fissi dell’acquisto e della vendita”. Per il Trader è fondamentale l’elasticità mentale. In effetti nel mercato possono esserci quelle che comunemente vengono chiamate “Bull Trap” e “Bear Trap”, in cui alcuni investitori inizialmente danno avvio ad un trend di mercato, che li portano in seguito ad essere schiacciati da una maggiore moltitudine di speculatori che invertono la direzionalità dei prezzi. In queste circostanze il trader preparato, opera uno Stop and Reverse per poter trarre profitto seguendo il giusto movimento di mercato, senza avere traumi psicologici.

19) “Non comprare o vendere perché i prezzi sembrano profittevoli”. Il trader si attiene scrupolosamente al piano programmato precedentemente, non alle sensazioni. In Aprile 2020 il petrolio ha toccato il minimo assoluto storico dei prezzi ovvero lo 0. Bisogna capire che non esiste un livello statico dei prezzi profittevole, in quanto i mercati si possono anche azzerare.

20) “Incrementare le posizioni con prudenza tramite il Pyramiding”. Incrementare le posizioni solo dopo che il mercato abbia infranto i livelli di Supporto/Resistenza statici dei Set Up.

21) “Pyramiding”. Incrementare le posizioni nella fase del mercato che si dimostra più forte. Da una base di esposizione inizialmente più ampia e proseguendo sempre più bassa a formare una piramide. Naturalmente ogni esposizione avrà i giusti livelli di Stop Profit.

22) “Hedging”. Evitare di usare due strumenti finanziari l’uno opposto all’altro per mediare una temporanea perdita. È sbagliato mediare i prezzi e bisogna sempre attenersi al proprio piano di azione.

23) “Non uscire dal mercato o cambiare posizione senza una ragione pratica”. Si è già affrontato il tema del condizionamento psicologico. A meno che no si accorga di aver sbagliato dei calcoli matematici sull’entrata oggettiva nel mercato, nessun altra ragione sarebbe giustificabile.

24) “Non intensificare il numero dei trading dopo una lunga fase di operazioni in guadagno”. Si è parlato del ciclo del trader a cui nessuno sfugge. Pertanto sarebbe opportuno in alcuni momenti essere Flat sul mercato.

25) “Non indovinare i massimi o minimi di mercato”. Si ha la tendenza spesso a pensare che per massimizzare i profitti sia bene chiudere le posizioni ad un particolare livello di prezzo, credendo che sia un massimo o un minimo. In realtà ci si accorgerà che nel 90% dei casi non è così. Dovrà essere il mercato ad indicarci quale sarà il massimo o il minimo.

26) “Non ascoltare le notizie”. Si è visto sopra quanto il condizionamento psicologico potrebbe influenzare il nostro piano di trading. Se il buon Gann fosse fra noi ai giorni nostri nostri aggiungerebbe di non copiare altri traders o farsi condizionare dai giudizi altrui sul proprio studio e piano di trading. E’ giusto confrontarsi, discutere e approfondire con altri utenti, ma come citato più volte nelle regole tirare dritto applicando il proprio piano.

27) “Al primo Stop Loss ridurre l’operatività”. Si è trattato sopra del fenomeno ciclico di borsa e dell’operatore. Pertanto se alla successiva operazione scatta un secondo Stop, occorre fermarsi per due o tre unità temporali.

28) “Evitare l’entrata e l’uscita da un mercato sbagliando entrambi i sensi”. Se l’ingresso in un mercato è motivato solo dalle nostre emozioni e dalle notizie, capiterà sicuramente di sbagliare di continuo.

Ho concluso la lista delle regole, i più attenti avranno notato che questa lista in se è un trading plan completo di gestione psicologica, (da allenare se ai primi passi), gestione del trade, gestione del Money Management etc.

In ultimo come scritto sopra, vi dico che personalmente applico rigidamente le regole, l’allenamento psicologico non deficita dopo 14 anni di trading on line, quello che manca è l’approfondimento degli strumenti al quale non mancherò.
Al momento non applico indicatori o altro sul grafico, ma strumenti di valutazione di Gann, preferibilmente disegno io gli strumenti, anche se tutte le migliori piattaforme hanno insiti gli stessi.
Troverete il ventaglio, il quadrato, la griglia etc. Io per esperienza, con diversi altri strumenti, ho notato la diversa precisione rispetto alla manualità. Ovviamente a favore della manualità.

Ripeto, devo approfondire e studiare tanto, ma per quanto testato, funziona tutto molto bene.

Mi rendo conto di essere stato, sicuramente logorroico, spero non confuso nell’esposizione. Voglio concludere avvisando che quanto pubblico, (sin dal mio primo articolo), non è esaustivo di un argomento.
Vuole essere in primis un aiuto a tutti gli utenti, maggiormente a chi approccia il trading. A chi non conosce l’argomento trattato, una fonte d’ispirazione, di sollecito, di curiosità all’approfondimento dell’articolo trattato, diciamo un eccitante alla continua ricerca e studio delle nozioni di questa meravigliosa disciplina che tutti noi amiamo.

In ultimo, come sempre un ringraziamento a TradingView che ci permette questa crescita comune.

Buon tutto.





































Declinazione di responsabilità

Le informazioni ed i contenuti pubblicati non costituiscono in alcun modo una sollecitazione ad investire o ad operare nei mercati finanziari. Non sono inoltre fornite o supportate da TradingView. Maggiori dettagli nelle Condizioni d'uso.