Oggi l'attenzione è puntata ai dati macro europei in particolare alla comunicazione degli IPC e quindi all'inflazione.
Guardando lo storico dei comunicati, seppur l'IPC resta sostanzialmente alto, è decisamente ridotto rispetto ai valori relativi alla "fiammata" dello scorso anno.
Inutile dire che il principale obiettivo della politica economica messa in atto dalla BCE è proprio orientato alla riduzione dell'inflazione ed alla stabilità dei prezzi.
Se la rilevazione fornirà un dato in sostanziale o forte diminuzione, sarà una presa di consapevolezza dell'efficacia del lavoro del banchiere centrale.
Nel frattempo sul future del BTP nei giorni scorsi si è innescato un interessante movimento di doppio minimo. Chissà che non sia anticipatorio rispetto al rilascio di eventuali dati favorevoli, considerato che il mercato dei bond è uno dei primi a reagire rispetto ai livelli d'inflazione.
Inutile dire che i portafogli, decisamente appesantiti dal rialzo dei tassi, avrebbero bisogno di "respirare" soprattutto nella componente più congeniale all'investitore meno avvezzo al rischio e più orientato alla fruizione di cedole.
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