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Aggiornamento ISP

MIL:ISP   INTESA SANPAOLO
Come illustrato nella precedente analisi la rottura dei supporti piu' volte testati a 2.36 ha prodotto una accelerazione al ribasso ( la svalutazione della lira turca e l'esposizione delle banche nostrane , soprattutto Unicredit piuttosto che Intesa , è stato il trigger che ha dato il via al movimento. Sulle put strike 2.20 ,come detto in precedenza , è aumentata notevolmente la IV ( volatilità implicita ) e il premio si è impennato: cio' ha consentito di effettuare la classica vendita di vega . Il premio era 0.11. Qualora la crisi lira turca rientri un poco e il titolo dovesse assestarsi o fare piccoli rimbalzi ( ma anche in pochi giorni se mantiene i 2.20 ) questi premi si "squaglieranno" come neve al sole , perdendo almeno il 20/30% % del loro valore con la diminuzione della IV e questo sarà il gain prodotto da questa operazione. Queste percentuali non devono lasciare increduli o suscitare ilarità o dubbi perchè sono normale amministrazione con le opzioni. Un premio di 0.11corrisponde a 110 euro , ogni opzione "equivale" al controvalore di 1.000 azioni Banca Intesa. Se un trader facesse trading con 5000 azioni di Intesa avrebbe dovuto vendere 5 opzioni , per un controvalore di 550 euro di premi incassati. Qualora il titolo rimbalzasse dai minimi a 2.23 a cui sono state vendute o si stabilizzasse le opzioni perderebbero subito vega ( volatilità) . Alcuni istituzionali ( es. fondi equity income) vendono opzioni per aumentare la performance di portafoglio facendo covered call o per acquisire titoli "con uno sconto" piuttosto che acquistare il titolo direttamente a mercato.
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