Marco_Bernasconi

GRAZIE GILEAD PER IL REMDESVISIR LA LUCE IN FONDO AL TUNNELL

Long
Marco_Bernasconi Aggiornato   
NASDAQ:IXIC   Indice Nasdaq Composite
Thanks Gilead!

Nel mondo reale esultiamo cantando o battendo le mani. Nel mondo finanziario l’euforia si trasforma spesso in acquisti.
Ecco. Questo spiega i rialzi di questa mattina.
Il motivo? Si chiama Remdevisir.
Remndevisir e’ un farmaco prodotto da Gilead. Esso viene somministrato per via venosa e in precedenza e’ stato usato per il trattamento dell’Ebola. Recenti studi condotti dall’Universita’ di Chicago mostrerebbero la sua efficacia nel ridurre i sintomi del Covid19 soprattutto nei pazienti particolarmente gravi. Lo studio, al momento condotto su soli 125 pazienti ha evidenziato forti recuperi dei pazienti in condizioni gravi e una buona efficacia nei confronti dei pazienti con sintomi seri. Solo due le morti su un totale di 125 pazienti. Sulla base di questa notizia il titolo e’ salito di oltre il 10% sul mercato after hour in USA. Ma, piu’ importante, gli operatori hanno visto la luce in fondo al tunnel. Qualora i risultati, solo per ora informali, dovessero diventare ufficiali la prossima settimana, allora si potrebbe affermare con piu’ certezza che si sia trovata una cura efficace per contrastare gli effetti del Coronavirus. Studi simili erano stati condotti in Cina, sempre con l’uso di Remdevisir. I risultati di tali studi dovrebbero essere presentati entro la fine del mese.

Altra notizia che spinge al rialzo i mercati questa mattina e’ quella secondo cui Trump vorrebbe allentare le misure di distanziamento sociale tra 4 settimane, riportando il paese alla normalita’.
A dire il vero qualche azienda sta tornando gia’ operativa. E’ il caso di Boeing che riportera’ al lavoro 27.000 persone gia’ la prossima settimana grazie alla riapertura degli impianti nella zona di Seattle. Un aiuto da 25 miliardi di USD fornito dal governo ha “rimesso le ali” a Boeing che ha rimbalzato dell’8% dopo la chiusura del mercato. Trattasi di uno dei titoli piu’ penalizzati da inizio anno.

Tutto positivo quindi?
Si, se si ignora il passato ed il contingente. No, se si prova ad immaginare quanto possa essere lenta la ripresa.
Ancora una volta prendiamo a riferimento il caso cinese. Sono usciti questa mattina i dati sul PIL, sulla produzione Industriale e sulle vendite al dettaglio del primo trimestre dell’anno.



Il PIL ha registrato una flessione del 6.8% rispetto al medesimo trimestre dell’anno precedente. Trattasi del calo piu’ marcato dal 1992, anno in cui hanno iniziato ad essere pubblicati i dati ufficiali.
Le vendite al dettaglio hanno mostrato una contrazione del 15.8% mentre l’andamento degli investimenti ha registrato una contrazione del 16.1%.
Decisamente piu’ resiliente l’andamento della produzione industriale che ha subito una flessione limitata all’1.1% grazie al ritorno al lavoro delle fabbriche gia’ prima della fine del mese.
Il problema della Cina al momento e’ che dovra’ basare la propria crescita sull’andamento dei consumi interni dato che la domanda estera e’ ancora molto debole a causa del lock down che coinvolge praticamente tutti i partner commerciali Cinesi, dall’USA all’Europa e ad altri paesi Orientali come Giappone e Australia.
Il messaggio che proviene dalla Cina e’ quindi quello di una graduale ma lenta ripresa. Essa dipendera’ da un lato dal progressivo ritorno alla normalita’ da parte dei cittadini Cinesi, che ancora stentano a comportarsi “come prima”. Dall’altro lato, una buona parte del recupero dipendera’ dall’allentamento delle misure di lockdown negli altri paesi del globo.

In un mondo sempre piu’ globalizzato, per “tornare alla normalita’” e’ necessario che le economie si muovano in modo sincrono. La crescita di un’area dipende dalla crescita delle altre aree, partner commerciali. Fino a che la maggior parte delle potenze del pianeta non riapriranno i rubinetti dell’attivita’ produttiva, sara’ difficile ipotizzare l’inizio di una ripresa consistente.

Nel frattempo, godiamoci i rialzi di oggi sperando che il farmaco di Gilead sia effettivamente in grado di limitare il degenerare della malattia, riducendo il ricorso alle terapie intensive e quindi il numero delle morti. In presenza di statistiche piu’ benigne risultera’ senza dubbio piu’ semplice ai governi allentare le misure di distanziamento sociale a beneficio della ripresa.


Auguriamo a voi tutti un buon fine settimana.
Commento:
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