FED ha varato rialzo da +25 bps, e fara’ nuovi calibrati aumenti. BCE verso un aumento tassi di 50 bps: cruciali le parole della Signora Lagarde Mercati obbligazionari pronti a festeggiare la fine della corsa dei tassi. Euro verso 1.10 verso Dollaro, una forza non proprio desiderabile.
Mercati azionari europei ancora ben intonati ieri, 1 febbraio, in una giornata vissuta nell’attesa dell’appuntamento “clou”, cioe’ l’annuncio sui tassi da parte della Banca Centrale Usa (FED-Federal Reserve): le attese di un rallentamento della stretta monetaria sono state confermate e l’aumento dei tassi sui “FED funds” e’ stato di soli 25 punti base sino al range 4.50-4.75%, ai massimi dal 2007.
Chiusura in frazionale rialzo ieri, per i maggiori listini europei: Milano +0,39%, Francoforte +0,34%, Madrid +0,73%, Amsterdam +0,33%, marginalmente negative Londra, -0,12% e Parigi -0,07%. Svolta positiva sul finale per Wall Street: Dow Jones +0,03%, S&P500 +1,05%, Nasdaq +2,00%.
Sebbene per i listini Usa: il Dow Jones ha guadagnato circa il 2,8%, lo S&P 500 ha aggiunto circa il 6,2%, registrando la migliore partenza dell'anno dal 2019; il Nasdaq ha guadagnato circa l'11%, per la miglior performance mensile da luglio e il miglior inizio d'anno dal 2001
Il Chairman della FED Powell ha escluso tagli entro quest'anno ed ha preannunciato rialzi ulteriori, ma calibrati, poiche’ terranno conto che il processo disinflazionistico e’ concretamente iniziato: insomma la FED alzerà ancora, ma con misura, il costo del denaro.
Oggi, 2 febbraio, e’ la volta dell’ECB (Banca Centrale Europea). A inizio pomeriggio (ore 14.15 CET) conosceremo la misura del nuovo rialzo dei tassi, con gli analisti che danno per probabile un aumento di 50 bps e si concentreranno sulla “narrativa” che la Presidente Lagarde usera’ nel descrivere l’attitudine di politica monetaria per i prossimi mesi.
E’ possibile qualche ammorbidimento, visti i recenti rallentamenti dell'inflazione in Europa, staremo ad ascoltare attentamente, dalle 14.30 in avanti.
Il mercato del lavoro Usa sembra aver “frenato” a gennaio: secondo l’indagine Adp, il settore privato ha creato 106 mila nuovi posti, molti meno dei 253 mila di dicembre e dei 178 mila stimati dal consenso degli analisti.
L'Euro festeggia il possibile scenario di ammorbidimento della politica monetraia della FED, balzando sopra 1,093 Dollari e oltre 141 verso Yen giapponese.
Inflazione nell'Eurozona: a gennaio, secondo la stima flash di Eurostat (Ufficio Statistico dell’Unione Europea) l'inflazione al consumo è scesa a +8,5% da +9,2% di dicembre, superando al ribasso le stime di +9,0%: la discesa e’ per lo piu’ dovuta al calo dei prezzi dell’energia che, su base annua, hanno “frenato” a +17,2% dal +25,5% di dicembre.
L’inflazione al consumo in Italia è scesa a +10,9%, con un marcato rallentamento rispetto a +12,3% di dicembre. L’inflazione piu’ alta si registra in Lettonia, +21,6%, quella piu’ bassa in Spagna, dove peraltro e’ risalita, a +5,8%, da +5,5% di dicembre.
Prezzi delle commodities energetiche volatili ma attorno ai minimi da fine 2021: quello del del petrolio WTI (West Texas Intermediate) e’ sceso sotto 79 Dollari/barile, complice il fatto che, a sorpresa, le scorte americane di petrolio sono cresciute di 4,1 milioni di barili a 452,7, mentre le attese erano per una cifra stabile. Quello del gas naturale europeo sul TTF di Amsterdam oscilla attorno 60 Euro/mwh. Stamane la Bank of England ha deciso un rilazo dei tassi di interesse di 50 punti base al +4,0%, una misura identica a quella della riunione di politica monetaria di dicembre: si tratta del decimo rialzo consecutivo dei tassi di interesse che in tal modo toccano il livello più alto dal 2008. Il prezzo dei metalli preziosi prosegue il suo trend ascendente iniziato ad ottobre: l’oro ha toccato stamane, 2 febbraio, i 1.975 Dollari/oncia, quello dell’argento i 23,8 Dollari/oncia. Chiusure molto miste per i listini azionari asiatici questa mattina: in India tiene banco la vicenda, ancora da chiarire, del gruppo quotato Adani: la sua azione ha perso anche oggi il -10% circa. In meno di una settimana il valore di mercato di Adani ha perso oltre 100 miliardi di Dollari, e le vendite proseguono minacciose.
In Giappone il Nikkei ha chiuso in lieve progresso, +0,2%, nella Cina continentale Shanghai ha chiuso invariata, nonostante le notizie confortanti sul numero di ricoveri e decessi per Covide anche nella settimana delle festività del Capodanno lunare. Hong Kong (Hang Seng) ha perso -0,5%, Seoul (Kospi) ha guadagnato +0,7%.
Mercati obbligazionari poco mossi, ma tendenzialmente ottimisti su un possibile messaggio piu’ “dovish” da parte dell’ECB nel pomeriggio di oggi.
Le Borse europee chiudono la mattinata in buon rialzo, in media +0,8% (ore 13.30 CET), speranzose che la banca Centrale europe, assieme al rialzo di +0,5%, dato per scontato, comunichi in maniera “piu’ morbida” circa la prospettiva di nuovi aumenti del costo del denaro.
I futures su Wall Street prospettano riaperture poco variate, dopo l’exploit di ieri sera del Nasdaq, +2,0%. La pubbIicazione dei risultati di fine anno per molte “big cap” Usa e’ di rilevante impatto: ieri sera i mercatii hanno celebrato i buoni numeri di Meta Platforms, mentre stasera sara’ la volta di Apple, Alphabet e Amazon.
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