Usa evitano la recessione, cresce l’ottimismo, e Wall Street festeggia. Tagli dei tassi Usa ci saranno, ma difficilmente il 1’ sara’ a marzo. Borse cinesi in crisi di fiducia: sempre meno investitori stranieri. Nikkei in marcia trionfale anche a inizio 2024: oggi riunione BoJ.
L'indicatore sulla fiducia dei consumatori Usa curato dall'Università del Michigan rivela che a gennaio gli americani sono piu’ ottimisti sull'economia rispetto a dicembre: 78,8 punti, dai 69.7 del mese precedente, al livello piu’ alto da luglio 2021 e largamente sopra le attese di 70.2. Inoltre, le aspettativa sull'inflazione ad 1 anno sono passate dal 3.1% all'attuale 2,9%.
La chiusura di venerdi’ testimonia il crescente ottimismo: Dow Jones +1,05%, S&P500 +1,23%, al massimo storico: Nasdaq +1,70%, “tirato” dall’effervescenza sulle azioni dei semiconduttori, col +4,0% del Philadelphia Semi Index. Apple, +1,2%, cancella le perdite 2024 dopo l’annuncio della rimozione da 2 modelli Apple Watch della “contestata” funzione di misurazione dell’ossigeno nel sangue.
Tra gli investitori europei si ridimensiona l’ottimismo sui tagli prossimi e ravvicinati dei tassi d’interesse ufficiali, specie dopo le parole del Presdiente dell’ECB (Banca centrale Europea) Lagarde che, con diversi “caveat”, ha avallato la prospettiva di un taglio solo a luglio. Venerdi’ scorso le Borse europee hanno comunque chiuso positive: Milano +0,84%, Parigi +1,13%, Francoforte +0,82%, Londra +0,18%.
Dai Verbali dell’ultima riunione dell’ECB del 13 e 14 dicembre emergono note ancora “hawkish” (restrittive): il Consiglio direttivo ritiene che, “se mantenuta per una durata sufficientemente lunga, l'attuale posizione di politica monetaria e’ sufficientemente restrittiva per riportare tempestivamente l'inflazione al target... nella 2’ meta' 2025”: insomma viene ribadito il concetto di tassi “higher for longer”.
La Signora Lagarde, intervenendo al World economic forum di Davos, ha sottolineato l'urgenza di “unificare” i mercati finanziari europei: "servono regole uniche da applicare a tutti i mercati dell'UE ed una sola Agenzia di vigilanza che le faccia applicare e rispettare, come la Sec negli Stati Uniti”.
Anche negli Usa i forti dati macroeconomici recenti, come quelli sulle vendite al dettaglio, in rialzo a dicembre, e delle richieste di sussidi di disoccupazione, ai minimi da 16 mesi, a 187 mila, -16 mila dalla settimana prima, e ben sotto alle attese di 208 mila, dipingono un’economia prospera.
Cio’ renderebbe meno urgente un’intervento espansivo (alias taglio) dei tassi a marzo che il mercato dava per scontato, con una probabilita’ oltre 80%, ora scesa attorno 40%, all’inizio della scorsa settimana.
Il prezzo del petrolio tenta, inutilmente, un rimbalzo: venerdi’ 19, sul dato delle scorte Usa calate oltre le attese, - 2,5 milioni barili (stimate -0,9), ha rivisto brevemente 73 Dollari/barile (WTI-West Texas Intermediate), ma stamane scende -0,5% sotto 73 dopo l’annuncio della piena ripresa del più maggior giacimento libico.
Gli italiani sono sono scettici sulle prospettive 2024: il 67% degli intervistati non prevedono miglioramenti della situazione nazionale complessiva, mentre temono un peggioramento dello scenario internazionale, per i conflitti in atto (85%), i rapporti tra Occidente e Russia (83%), ed i cambiamenti climatici (81%). (fonte Istat)
Il bollettino trimestrale della Banca d’Italia conferma il ristagno dell’economia che, nel 2024, dovrebbe crescere +0.6%, con un’inflazione media in discesa a 1,9%.
Le vendite al dettaglio nel Regno Unito hanno registrato un calo di -3,2% a dicembre, la peggior variazione mensile in valore da gennaio 2021 e la peggiore in volumi dal 2020, supportando un possibile scenario di recessione tra fine 2023 e inizio 2024.
Anche oggi, 22 gennaio, il mercato obbligazionario e’ tranquillo: lo spread tra Btp decennali italiani e omologhi Bund tedeschi e’ attorno 150 bps, dopo un breve transito a 148: il rendimento del BTP benchmark cala a 3,81%, -6 bps, in un movimento corale che include Bund, -3, Bonos spagnoli, - 4, GGB greci, -3. Negli Usa il Treasury 10 anni rende 4,12%, col differenziale tra 2 e 10 anni attorno -29 bps.
Tra le Borse asiatiche spicca il “disastro” di Hong Kong, dove l'Hang Seng perde - 2,27% e torna ai minimi da 15 mesi. Largamente positiva Tokyo, +1,6%, il giorno di avvio della riunione della Banca centrale (BOJ) sulla politica monetaria: il mercato attende conferma della “stance” iper-espansiva” e lo Yen infatti si indebolisce ancora verso Euro a 161,3 e verso USDollar a 148,1.
Restano in crisi i listini cinesi che hanno iniziato malissimo il 2024: il Governo di Pechino non starebbe facendo abbastanza per far ripartire l’economia (comunque cresciuta +5,2% nel 2023) e la Banca centrale cinese (PBoC) lascia invariati i tassi di finanziamento a 1 anno e 5 anni al sistema creditizio, deludendo chi si aspettava tagli. Shanghai -2,7%, Shenzhen, -4,4%. Deboli anche Seul, -0,3%, e Mumbai, -0,4%.
Siamo all’inizio di una settimana ricca di novita’ “macro”: giovedi’ si riunisce l’ECB, mentre in Usa avremo i dati sul GDP del 4’ trimestre, quelli sull’inflazione stimata a gennaio e le trimestrali di molti big name della tecnologia. A fine mattinata (ore 12.30 CET) gli indici europei giadagnano in media +0,3%, con Milano in calo -0,2% sconando l’effetto dello stacco di dividendi per -0,4%.
L'ETF BlackRock spot su bitcoin e’ il primo a raggiungere 1 miliardo di US$ di masse dopo i primi 4 giorni di negoziazione, riporta una classifica di J.P. Morgan.
I future su Wall Street anticipano riaperture ancora leggermente positive, +0,3% medio, dopo la “cavacata” di venerdi’ scorso (ore 13.30 CET)
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