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La forchetta di Andrews

Formazione
OANDA:NZDCHF   NZD/CHF
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Le informazioni fornite e le opinioni espresse nel corso del presente argomento sono finalizzate esclusivamente a fornire informazioni di carattere generale sulla mia metodologia di trading, sul mio andamento basato sul mio trading plan e non hanno lo scopo di consiglio operativo, acquisto o vendita riguardo le operazioni che espongo, oppure, riguardo alla mia personale gestione del Money Management. Pertanto, nulla di quanto viene esposto è da considerarsi appropriato alle caratteristiche individuali di chi legge riguardo la sua conoscenza/esperienza del trading, alla situazione finanziaria individuale ed ai personali obbiettivi che ogni singolo individuo si pone.

Riassumendo quanto sopra, non posso essere considerato responsabile di alcuna perdita futura, ne direttamente e tanto meno indirettamente da operazioni effettuate sulle basi di quanto espresso in questo studio o esposizione.







Quanto andrò a spiegare in questo articolo, è l’utilizzo della Forchetta di Andrews, conosciuta anche come Pitchfork, in modo tale da fornire un altro strumento di trading, anche se per onestà intellettuale, devo ammettere che non lo contemplo nel mio trading system, fra i tanti strumenti che uso per tradare. Ma confà al caso per dimostrare quanto possa essere semplice il trading e come ogni strumento che ci viene fornito possa tornare utile a seconda dell’operazione che dobbiamo eseguire, la forchetta, esempio, detta il canale del trend, (secondo me), molto meglio del canale parallelo o della trend line, permettendo di adottare una strategia ed una tecnica che i secondi citati non offrono. Per ultimo prima di iniziare, (anche se come sempre, essendo che il mio aiuto è indirizzato a chi approccia il trading solo adesso, sarò prodigo di consigli introduttivi alla tecnica), volevo essere chiaro e aggiungere che quanto andrò a spiegare non è frutto del mio studio sui grafici, ma è una tecnica appresa in un webinar di alcuni mesi addietro sul sito di uno dei broker con i quali opero.

Cosa ci permette nello specifico di fare la forchetta? Ci permette di individuare un trend e sfruttarlo tanto al rialzo, quanto al ribasso. Lo possiamo tranquillamente chiamare uno strumento “trend is your friend”. Ma credevate che mi ero addentrato nella spiegazione… No, come sempre introduco nozioni sul trading, anche se, mi servono tantissimo proprio come introduzione alla forchetta di Andrews, in quanto nozioni altamente correlate e che, a volte, svelano, quanto possa essere semplice il trading, non mi stancherò mai di ripeterlo. Molto meno semplice è lavorare sulla propria psiche, sulla gestione del money management.
Quale è il size giusto per entrare? Quello che in qualsiasi situazione ti permette di rimanere tranquillo senza battere ciglio pur prendendo lo stop loss, quale è la leva migliore? Quella che non ti porta nel giro di poco in margin call e che ti permette di tradare in tranquillità. A che distanza individuo lo stop? Lo sopporta la mia equity? E il rapporto rendimento/rischio? Dove prendo profitto? Questi sono i fattori su cui lavorare, non la tecnica, perché in questo articolo, dimostrerò, l’ennesima volta quanto sia semplice approcciare l’operazione di trading.

Io per comodità ed anche perché nella slide si sovrapponeva il movimento A-B-C, ho usato il tool, ma consiglio sempre, (come faccio anche io), di lavorare a mano, perché permette di capire lo strumento, come si comporta e, soprattutto, come si comporta il mercato, il perché di determinate dinamiche; di conseguenza nel prosieguo spiegherò anche come si traccia manualmente la forchetta.
Mi addentro nella tecnica, abbiamo detto che è una modalità “trend is your friend”, quindi dobbiamo capire come trovare un trend, il trend, come ci ha insegnato Charles Dow è costituito da minimi e massimi crescenti se long, decrescenti se short e questa è una cosa che dobbiamo tenere a mente perché dopo risulterà validante o invalidante per il nostro trade, esposto in slide.
Come ho raccontato in apertura un semplicissimo e solo strumento applicato sulla chart ci permette, a differenza del canale parallelo, strategia e tecnica di trading al contempo. Ci tengo nel dire UN SOLO strumento, in quanto, in questi mesi che mi sono immerso nuovamente assieme a voi in Tradingview, (avendo tradato in solitaria tanti anni), ho visto quei grafici stile alberi di natale, con presepe annesso, balcone incluso, pieni di lucine, freccette lampeggianti, 25 indicatori ed 80 trend line tracciate ma, per non farsi mancare nulla, anche qualche pattern grafico sia semplice che armonico ed io, personalmente, non capisco assolutamente nulla di ove voglia operare chi li applica, bravo chi invece lo fa e ci sa leggere sopra. Io per primo dal 2009 al 2011 lo ho fatto, ma per sincerità dovuta ho perso molti soldi. Tutti questi anni mi hanno portato alla conclusione che tradare è semplicità.

Sono tedioso, sono conscio, ma ripeto sempre, che io non ho mai avuto tanti consigli, solo qualche forum, pieno di neofiti come me. Oggi che ci sono possibilità e mezzi, è divenuta la mia missione poter spiegare a chi si approccia a questa meravigliosa disciplina, (lungi da me la presunzione di insegnare a chi opera da tempo), quindi un solo strumento, ricordando sempre che l’azione del prezzo, compresi i meccanismi che lo muovono, è la nostra migliore alleata sempre. Tutti cercano il Santo Graal nella tecnica, il Santo Graal lo troviamo quando sappiamo controllare noi stessi.

La forchetta da sola a noi ci offre, come vi mostrerò, l’individuazione di un trend, un punto d’ingresso ed uno di uscita, niente più di quanto a noi serve per fare un profit, certo che arriva anche qualche loss, quello si gestisce con l’R/R, con lo stop dinamico, con delle size coerenti. Comunque provando a fare un back test sui grafici, ci si accorge della validità dello strumento abbinato alla tecnica proposta nel webinar.

Apro una parentesi sulla size d’ingresso, io sono per la politica di tanti piccoli profit, invece dei “botti”. A chi mi chiede sovente, se si può vivere di trading, non so rispondere. Io non vivo col trading, io ho un ritorno sotto forma d’investimento, invece che, (mia personale opinione), farmi erodere capitali da improvvisati gestori.

La forchetta è applicabile a tutti i time frame, io per motivi di lavoro, ma non solo, opero su daily, lo trovo con pochi rumori e segnali molto affidabili, soprattutto trado tranquillo e con molto tempo per ragionare e studiare i mercati. L’unico consiglio che sento di dare e di non scendere esageratamente con il time frame, abbiate il tempo di ragionare, chi di voi ha la possibilità di operare intraday, quanto meno non si spinga oltre il 15 minuti. Chi, come me, ha un impiego, valuti dal 4 ore in su.

Quindi per applicare la Pitchfork dobbiamo trovare, come citavo ad inizio articolo un A-B-C, come si vede anche in grafico, ossia o una A in caso di entry buy o una V in caso di sell. Fate attenzione a due cose, anzi tre. Il doppio minimo o massimo non deve forzatamente essere da manuale, può tranquillamente essere “sporco” ossia non preciso, inoltre il punto C non deve MAI brekkare il punto A, in quel caso il trade è da considerare invalidato, il prezzo potrebbe non fare il doppio minimo o massimo, infine, aggiungo nota mia, non dell’autore del webinar, cerco il pattern sempre su degli importanti livelli di resistenza o supporto, le opportunità di trarre profit aumentano notevolmente, seppur un doppio minimo è di per se un ottima garanzia in buona percentuale. In buona sostanza è ben applicabile e con ottime probabilità di riuscita agli esaurimenti possibili di prezzo. Avremo così anche il timing sufficiente per sfruttare il trend dal suo principio.
Ho detto che per comodità, nonché per esigenza grafica, ho usato il tool della piattaforma, (Tradingview ha anche il pattern automatico), ma come si traccia la forchetta di Andrews?
Leggendo queste righe, potete tranquillamente provare a farlo voi, tanto il grafico usato è proprio di queste ultime ore, avrei potuto usare tanti altri strumenti e dimostrare il suo valore, ma si può inserire una sola slide, o almeno io so inserirne una.

Tracciate una trend line dal minimo del punto B al massimo del punto C. (Se volete la precisione assoluta, basterà per ogni singola linea andare nelle sue impostazioni ed inserire i valori giusti che ci ritorna OHLC). A questo punto dobbiamo trovare la metà esatta della linea che abbiamo tracciato, (alcune piattaforme hanno un quadratino o tondino all’esatta metà della linea, nel nostro caso ci avvarremo del ritracciamento di Fibonacci, non basterà fare altro che tracciare dal minimo al massimo della linea il Fibonacci e troveremo l’esatto 50%. Quello è il punto che dovrà essere attraversato dalla trend line che faremo partire dal massimo del punto A. Infine duplichiamo 2 volte la linea centrale e andiamo ad applicarla sul minimo del punto B ed il massimo del punto C, così avremo le due linee laterali esattamente parallele a quella centrale, ecco come per magia la nostra forchetta creata da noi.

Soffermatevi un solo attimo a guardare con che perfezione il prezzo scende all’interno del nostro canale, seguendo vi spiego sia l’ingresso, che, come avrete già potuto capire prende sin dal principio il nuovo trend, sia come uscire dall’operazione in entrambi i modi che vi esporrò, in profit.

Entriamo alla chiusura della candela che ci permette di formare la forchetta o come preferite all’apertura della candela successiva, a seguire 2 possibili scelte. La prima il relatore dice di piazzare lo Stop Loss poco sopra il massimo del punto C, io sostengo sul massimo del punto A, scusate il gioco di parole, ma, punti di vista; con target quando il prezzo arriva nei pressi o tocca la trend line del punto A. La seconda Stop dinamico spostandolo di volta in volta al valore di prezzo della trend line del punto C e target altrettanto dinamico quando il prezzo prende lo Stop dinamico, ossia torna a testare la linea del punto C.

Guardate ancora il grafico, ma provate voi stessi su altri grafici e non potrete che notare la bontà e semplicità dello strumento e del trading.

MORALE: Il trading è semplice, non rendiamolo complicato.








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