Marco_Bernasconi

ANCHE LA FED NON LA VEDE TANTO FACILE...

Marco_Bernasconi Aggiornato   
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Sono state pubblicate ieri le minutes della riunione della FED di fine aprile.
Esse evidenziano un certo timore della FED sulla solidita’ finanziaria del sistema a sua volta legato all’impatto sul ciclo macro delle misure di distanziamento sociale adottate dal governo USA nella fase uno.

Tutti i membri del consiglio sono d’accordo sul fatto che “gli effetti economici della Pandemia abbiano creato un’estrema dose di incertezza e un elevato livello di rischio sulle attivita’ economiche di medio periodo”.
Alcuni membri hanno mostrato preoccupazione sulla stabilita’ finanziaria del sistema e sui possibili livelli di stress a cui sara’ sottoposto il sistema bancario.

Sempre in occasione dell’ultima riunione di aprile la Fed ha formulato diversi scenari. Il primo e’ quello piu’ ottimista. Esso presume un graduale ritorno alla normalita’ nel corso del secondo semestre dell’anno. Nonostante questo, in tale processo di recupero graduale della crescita, la FED riconosce non solo la possibilita’ che molte piccole aziende falliscano o tardino ad adattarsi al nuovo contesto, ma anche che la spesa sui settori maggiormente colpiti dal Covid (probabilmente l’industria del turismo) difficilmente riuscira’ a tornare ai livelli pre-Covid nel medio periodo.

Il secondo scenario delineato dalla Fed e’ quello caratterizzato da nuove ondate, a cui verrebbero associate nuove “economic disruptions”. In tale contesto si assisterebbe ad un aumento ancora piu’ consistente delle insolvenze a scapito della stabilita’ finanziaria del sistema.
Per questo motivo molti membri della FED hanno suggerito di introdurre subito degli stress test per le banche per verificare la loro capacita’ a fronteggiare determinati livelli di stress. Al contempo e’ stato suggerita una riduzione del pagamento dei dividendi. (molte banche lo stanno gia’ facendo spontaneamente).

In merito alle politiche monetarie da adottare in futuro, i membri della FED hanno avanzato le seguenti ipotesi:
1) Definire una politica di controllo della curva dei rendimenti. Analogamente a quanto sta facendo la BoJ, la FED potrebbe fissare dei limiti massimi e minimi di rendimento per ogni scadenza, controllando, di fatto la forma della curva dei rendimenti USA.
2) Definire dei livelli di obiettivo di disoccupazione o di inflazione prima di procedere ad (eventuali) aumenti dei tassi. (Forward guidance).
Ma quale la situazione sul mercato dei mutui americano?
Commento:
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