Situazione Attuale e Valutazione di Mercato
Stellantis (BIT:STLAM) registra oggi un significativo balzo in Borsa, con un +3,0% che porta il titolo a quota €8,63. Tuttavia, il contesto generale rimane complesso: da un lato la valutazione appare appetitosa, dall’altro i fondamentali presentano diverse criticità. Il rendimento da dividendo raggiunge un livello record del 13,4%, mentre il fair value stimato dagli analisti suggerisce un potenziale upside del 29,3%. Allo stesso tempo, però, si rilevano utili e ricavi in forte contrazione e un sentiment tecnico ancora fragile.
Nuovi Investimenti negli Stati Uniti
Tra le ultime notizie positive spicca l’annuncio dell’investimento da parte di Stellantis di 13 miliardi di dollari per sostenere la crescita nel mercato statunitense. Si tratta del più grande investimento mai realizzato dal gruppo, come sottolineato dall’amministratore delegato Antonio Filosa. La somma sarà impiegata nei prossimi quattro anni con l’obiettivo di rafforzare le attività di Stellantis negli Stati Uniti, ampliando gli impianti produttivi nazionali e sostenendo la crescita in un mercato chiave.
Questo investimento rappresenta il più significativo nella storia centenaria dell’azienda negli Stati Uniti e supporterà l’introduzione di cinque nuovi veicoli nei segmenti principali. Inoltre, il piano prevede la produzione di un nuovo motore a quattro cilindri e la creazione di oltre 5.000 posti di lavoro negli stabilimenti di Illinois, Ohio, Michigan e Indiana. Filosa punta dunque a consolidare e rafforzare la presenza del gruppo oltreoceano, incrementando la produzione annuale di veicoli finiti del 50% rispetto ai livelli attuali e programmando fino al 2029 il lancio di 19 modelli aggiornati e di nuove motorizzazioni.
Prospettive di Redditività e Raccomandazioni
Nonostante l’importanza dell’investimento, la sua efficacia sarà valutata solo nel tempo, in funzione della redditività che riuscirà a generare. In tutti gli articoli pubblicati nel 2025 si è sempre raccomandato prudenza sull’investimento in Stellantis, sottolineando come vi siano titoli del settore meglio posizionati. Dal punto di vista della valutazione, Stellantis appare comunque interessante: multipli P/E a 3,7x, P/B al 54,5% rispetto alla media triennale, e P/S al 62,8%. Il fair value stimato è di €11,14, che implica un potenziale rialzo del 29,3%. Il dividend yield si attesta al 13,4% (payout 85%), tra i più elevati del comparto.
Criticità e Debolezze
Nonostante questi punti di forza, non tutto è positivo. Gli utili per azione (EPS) sono in calo del -141,5% nel secondo trimestre, i ricavi diminuiscono del -17,2% nel 2024 e la crescita prevista resta negativa (-3,3% nel 2025). Moody’s ha recentemente rivisto al ribasso l’outlook della società, portandolo a “negativo” e citando un free cash flow fortemente negativo (€-9,2 miliardi nel 2024 e €-6,3 miliardi nel primo semestre 2025), oltre a margini operativi sottozero.
Tra i punti deboli si evidenzia una crescita prevista dell’utile netto per azione ancora insoddisfacente e margini relativamente ridotti rispetto al fatturato, al netto di stanziamenti e ammortamenti. La società mostra livelli di redditività insufficienti, e nell’ultimo anno il trend delle revisioni sul fatturato è stato chiaramente negativo, con analisti che hanno regolarmente rivisto al ribasso le stime di vendita e di guadagno. La maggior parte degli analisti esprime oggi una visione ampiamente negativa su Stellantis, con prezzi obiettivo che differiscono sensibilmente tra loro, segno di giudizi divergenti e di una certa difficoltà nel valutare la società.
Considerazioni Finali e Prospettive Future
In conclusione, la situazione attuale presenta maggiori criticità rispetto agli aspetti favorevoli. È consigliabile valutare un eventuale acquisto dopo la pubblicazione di una trimestrale positiva e segnali incoraggianti dal nuovo piano industriale. L’azione Stellantis figura nei portafogli di quattro hedge fund monitorati da tempo, che hanno ottenuto risultati positivi in passato.
Stellantis (BIT:STLAM) registra oggi un significativo balzo in Borsa, con un +3,0% che porta il titolo a quota €8,63. Tuttavia, il contesto generale rimane complesso: da un lato la valutazione appare appetitosa, dall’altro i fondamentali presentano diverse criticità. Il rendimento da dividendo raggiunge un livello record del 13,4%, mentre il fair value stimato dagli analisti suggerisce un potenziale upside del 29,3%. Allo stesso tempo, però, si rilevano utili e ricavi in forte contrazione e un sentiment tecnico ancora fragile.
Nuovi Investimenti negli Stati Uniti
Tra le ultime notizie positive spicca l’annuncio dell’investimento da parte di Stellantis di 13 miliardi di dollari per sostenere la crescita nel mercato statunitense. Si tratta del più grande investimento mai realizzato dal gruppo, come sottolineato dall’amministratore delegato Antonio Filosa. La somma sarà impiegata nei prossimi quattro anni con l’obiettivo di rafforzare le attività di Stellantis negli Stati Uniti, ampliando gli impianti produttivi nazionali e sostenendo la crescita in un mercato chiave.
Questo investimento rappresenta il più significativo nella storia centenaria dell’azienda negli Stati Uniti e supporterà l’introduzione di cinque nuovi veicoli nei segmenti principali. Inoltre, il piano prevede la produzione di un nuovo motore a quattro cilindri e la creazione di oltre 5.000 posti di lavoro negli stabilimenti di Illinois, Ohio, Michigan e Indiana. Filosa punta dunque a consolidare e rafforzare la presenza del gruppo oltreoceano, incrementando la produzione annuale di veicoli finiti del 50% rispetto ai livelli attuali e programmando fino al 2029 il lancio di 19 modelli aggiornati e di nuove motorizzazioni.
Prospettive di Redditività e Raccomandazioni
Nonostante l’importanza dell’investimento, la sua efficacia sarà valutata solo nel tempo, in funzione della redditività che riuscirà a generare. In tutti gli articoli pubblicati nel 2025 si è sempre raccomandato prudenza sull’investimento in Stellantis, sottolineando come vi siano titoli del settore meglio posizionati. Dal punto di vista della valutazione, Stellantis appare comunque interessante: multipli P/E a 3,7x, P/B al 54,5% rispetto alla media triennale, e P/S al 62,8%. Il fair value stimato è di €11,14, che implica un potenziale rialzo del 29,3%. Il dividend yield si attesta al 13,4% (payout 85%), tra i più elevati del comparto.
Criticità e Debolezze
Nonostante questi punti di forza, non tutto è positivo. Gli utili per azione (EPS) sono in calo del -141,5% nel secondo trimestre, i ricavi diminuiscono del -17,2% nel 2024 e la crescita prevista resta negativa (-3,3% nel 2025). Moody’s ha recentemente rivisto al ribasso l’outlook della società, portandolo a “negativo” e citando un free cash flow fortemente negativo (€-9,2 miliardi nel 2024 e €-6,3 miliardi nel primo semestre 2025), oltre a margini operativi sottozero.
Tra i punti deboli si evidenzia una crescita prevista dell’utile netto per azione ancora insoddisfacente e margini relativamente ridotti rispetto al fatturato, al netto di stanziamenti e ammortamenti. La società mostra livelli di redditività insufficienti, e nell’ultimo anno il trend delle revisioni sul fatturato è stato chiaramente negativo, con analisti che hanno regolarmente rivisto al ribasso le stime di vendita e di guadagno. La maggior parte degli analisti esprime oggi una visione ampiamente negativa su Stellantis, con prezzi obiettivo che differiscono sensibilmente tra loro, segno di giudizi divergenti e di una certa difficoltà nel valutare la società.
Considerazioni Finali e Prospettive Future
In conclusione, la situazione attuale presenta maggiori criticità rispetto agli aspetti favorevoli. È consigliabile valutare un eventuale acquisto dopo la pubblicazione di una trimestrale positiva e segnali incoraggianti dal nuovo piano industriale. L’azione Stellantis figura nei portafogli di quattro hedge fund monitorati da tempo, che hanno ottenuto risultati positivi in passato.
Declinazione di responsabilità
Le informazioni ed i contenuti pubblicati non costituiscono in alcun modo una sollecitazione ad investire o ad operare nei mercati finanziari. Non sono inoltre fornite o supportate da TradingView. Maggiori dettagli nelle Condizioni d'uso.
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