Chip, gli Usa stanziano 1,6 miliardi per la Texas Instruments: cosa significa e quali conseguenze per il settore tech
Lo stanziamento servirà alla storica multinazionale americana produttrice di dispositivi a semiconduttori per aumentare la produzione nazionale di chip in due siti, in Texas e nello Utah. Con questo investimento gli Usa arriveranno a produrre il 28% dei chip di ultima generazione entro il 2032, rispetto allo zero attuale.Ammontano a 1,6 miliardi di dollari gli aiuti concessi dagli Stati Uniti alla Texas Instruments (TI) per lo sviluppo di due impianti di semiconduttori. Lo stanziamento arrivato dal dipartimento del commercio Usa alla storica multinazionale americana produttrice di dispositivi a semiconduttori, per aumentare la produzione nazionale di chip. L’aiuto, infatti, rientra nel Chips Act dell’amministrazione Biden e rappresenterà poco meno del 10% dell’investimento totale di TI in due siti, uno in Texas e l’altro nello Utah, che dovrebbe raggiungere i 18 miliardi di dollari e creare 2 mila posti di lavoro.Una mossa, questa, che potrebbe rilanciare quindi le azioni delle società di chip e che fa, quindi, tirare un sospiro di sollievo alle big tech, in particolare Nvidia, che nell’ultima settimana ha ripreso il terreno che aveva perso in borsa. MF 16/08/24