Finisce un'altra settimana rialzista con l'indice che tocca il suo massimo storico (526.66) salvo poi ripiegare in chiusura di giornata. Siamo ancora all'interno del trading range 510-526 con un movimento rialzista che dura da dieci giorni; volumi non eccelsi ma continui giornata dopo giornata con lo StochRSI ad 89 gg che si è riportato in territorio positivo. Stagionalità e volumi al momento lasciano qualche dubbio sulla reale possibilità di un breakup; anche il fatto che questo livello sia stato toccato 4 volte negli ultimi mesi dà la conferma della forza di questa resistenza. Si chiude il gap con lo S&P 500 che staziona praticamente sui massimi assoluti senza al momento accelerare al rialzo. In forte difficoltà il Nasdaq che fa un massimo decrescente, confermando il momento non positivo del settore tecnologico. I trend dei vari timeframes son tornati tutti positivi; quelli sul breve-medio periodo però evidenziano una scarsa forza mentre sul weekly l'indice si mantiene sopra la SMA40. Il modello di gestione di portafoglio riduce la quota azionaria al 76% mentre quello a breve la alza ancora e la porta al 74%. I settori anticiclici, Telco, Healthcare, Real Estate, Retail, Financials ed Utilities restano positivi mentre dimostra grandissima forza Insurance e recuperano un po' Banks e Constructions. Qualche settore ciclico dà segnali di miglioramento come Basic Resources, Chemicals e Auto; prematuro però parlare di svolta positiva. Tutti i settori però sono positivi in base al momentum a breve a parte Oil&Gas, Real Estate e Retail, con forza del trend per molti settori non molto alta. I bond stanno ancora lateralizzando; il trend rialzista resta pienamente confermato anche se in questo momento sono i Treasuries quelli che evidenziano un buon momentum.