capitainfranz

Telecom, c'è tanta voglia di salire!!, togliete il freno a mano.

capitainfranz Aggiornato   
MIL_LS:TIT   TELECOM ITALIA
A parte il grafico che non dà indicazioni certe del trend, il titolo balla ancora sulla ribassista partita il 22/09/2023, stanno per arrivare delle importanti decisioni che influenzeranno di sicuro l'andamento del titolo nei prossimi mesi. Il CdA approverà oggi i risultati definitivi 2023 ed il nuovo Piano strategico 2024/2026, che incorpora una grande novità: la separazione della rete e la divisione del Gruppo nelle due unità Netco e Serviceco. Il management guidato da Pietro Labriola, per la prima volta, darà i dettagli del target strategici delle due aree di business nel corso del Capital Market Day in agenda per domani 7 marzo, che, in vista dell'ingresso di KKR in Netco, si focalizzerà soprattutto sugli obiettivi di Serviceco, l'area che attualmente comprende le divisioni Consumer e Enterprice e TIM Brasil.
Si attende anche la lista del CdA che sarà presentata all'assemblea del 23 aprile 2024. In primo piano la proposta di ridurre il numero dei consiglieri da 15 a 9 membri, che implicherebbe una mini lista di sei nominativi su proposta delk Board. Fra i nominativi è certa la conferma di Pietro Labriola quale Ad mentre per la Presidenza sarebbe in pole Alberta Figari a sostituire Salvatore Rossi.e la divisione del Gruppo nelle due unità Netco e Serviceco. Telecom: rumor sulla prima udienza della causa di Vivendi
Il titolo finisce sotto la lente sulla scia di alcune indicazioni riportate dalla stampa, da cui si apprende la prima udienza per la causa intentata da Vivendi contro la cessione di NetCo sarebbe stata fissata al 21 maggio.
Vivendi, primo azionista di Telecom Italia, aveva richiesto di tenere l’udienza il 22 aprile, il giorno prima dell’assemblea per l’approvazione dei risultati e per il rinnovo del CdA.
Telecom: il commento di Equita SIM
Gli analisti di Equita SIM non vedono impatti significativi dalla notizia, visto che la causa avrà in ogni caso tempi lunghi e non blocca il closing dell’operazione.
Non cambia la strategia suggerita per Telecom Italia, con la conferma di una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 0,4 euro.

Trade chiuso: stop raggiunto:
Il freno a mano è stato tolto!!, ma il mercato non apprezza il piano presentato, dubbi sulla posizione di vivendì, niente dividendi, debito in aumento e il CDA rimane di 15 consiglieri, che dire bella batosta, domani si capirà se nel calo visto i volumi c'è lo zampino di qualche fondo short...
Commento:
La giornata di venerdì si è chiusa con un rimbalzo del titolo del +4,82%, con buoni volumi 1.39B, dal sito Consob non risultano nuove PNC superiori o uguali allo 0.5%, rimane CANADA PENSION PLAN INVESTMENT BOARD con uno 0.5% ultima variazione 20/06/2023, la domanda da porsi chi ha venduto un quantitativo pari al 13,5% del capitale totale, e soprattutto chi sono queste mani forti che hanno riassorbito un tale numero di azioni, Il nodo del debito........
Il Capital Market Day ha dato modo agli analisti di avere le risposte che cercavano ma ormai il titolo era sprofondato. L'ad Labriola cerca di spiegare che i target proposti per il prossimo triennio sono sostenibili, Andrea Rossini ed Elio Schiavo spiegano rispettivamente come pensano di raggiungere la stabilizzazione delle attività Consumer andando oltre la
connettività e come `cavalcare l'onda´ del mercato del Cloud in
espansione. «Non è un piano aggressivo, è un piano sfidante ma
se faremo gli sforzi che dobbiamo fare ce la faremo» aggiunge
Calaza. «Non siamo qui a darvi numeri migliori di quelli che possiamo
fare: per noi è importante confermare la vostra fiducia e mantenere le nostre promesse». I flussi di cassa...
«L'azienda genererà liquidità? Semplicemente sì» aggiunge, ribadendo che ci sarà un assorbimento di capitale nel 2024, prima del closing della
cessione di Netco, «un flusso altamente negativo nel 2024, con una positività nel 2025 e 2026». Quando il debito tornerà sostenibile però si apriranno opportunità per la remunerazione dei soci. In Brasile questo è già possibile e grazie a un'ulteriore crescita di ricavi e margini e a una generazione di cassa che aumenterà in doppia cifra, la politica migliorerà distribuendo circa 2,2 miliardi agli azionisti, di cui Tim, è il principale con oltre il 66% del capitale. Detto questo il titolo va monitorato, non escludo una possibile proseguimento al rialzo la prossima settimana, su grafico daily indicatori RSI+ B.B, indicano condizione di ipervenduto che prima o poi deve rientrare , se c'è stato uno scambio di azioni chi è entrato ora farà salire il titolo , e un rimbalzo del +11% è fattibile, fate le vostre valutazioni ... RIPRODUZIONE RISERVATA. BUON TRADING
Commento:
Brutta chiusura anche oggi , ma non sul minimo 0.20, adesso si sta configurando un possibile pattern rialzista M rovesciata visibile sul grafico giornaliero, manca la risalita, questa è un pattern che non si vede spesso , guardando nello storico , pare una coincidenza ce ne sono due simili marzo 2020, e a marzo 2023, questo tipo di pattern porta sempre ad un bel recupero , ma scordatevi che il titolo torni sul breve a 0.28. BUON TRADING
Trade attivo:
Anche il Governo è in allerta per la situazione che si è venuta a creare in Telecom, sotto pressione in Borsa al punto che, a questi livelli di prezzo, chi volesse fare a pezzi definitivamente l’incumbent nazionale potrebbe persino guadagnarci, considerato che oltretutto non tutti gli asset sono protetti dal golden power. «Ci stiamo lavorando, è un dossier molto complesso», ha risposto la premier Giorgia Meloni a chi le chiedeva se fosse preoccupata per gli effetti destabilizzanti che il crollo delle quotazioni potrebbe avere su Tim.
La sola quota in Tim Brasil oggi vale più dell’intera capitalizzazione di Borsa di Telecom, scesa a 3,2 miliardi per le ordinarie e a 1,3 miliardi per le risparmio. La Consob si è attivata già da giovedì quando le azioni ordinarie sono arrivate a perdere quasi un quarto del loro valore, proprio il giorno in cui il management Tim stava presentando agli analisti il piano triennale nella prospettiva di cessione della rete entro l’estate. Tra scambi frenetici, mossi in prevalenza dagli algoritmi, è stato trattato più del 30% del capitale in tre sedute. I volumi ieri si sono ridimensionati (3,7% del capitale), ma la scoppola non è stata rimediata, visto che il titolo ha chiuso in calo dello 0,47% a 21,08 centesimi, sotto il prezzo di 21,18 centesimi di giovedì.Da inizio settimana l’ad di Tim Pietro Labriola, con il suo team, ha avviato gli incontri one to one con gli investitori. Venerdì il road show sarà ospitato a Milano da Mediobanca, lunedì si sposterà a Londra e il 25 marzo a Parigi. Labriola cercherà di spiegare i motivi per i quali il debito di partenza è più alto del previsto e perchè il piano non è troppo ambizioso. La ritrosia a fornire informazioni più dettagliate al mercato sarebbe stata motivata dal fatto che Tim non avrebbe voluto indebolire la propria posizione negoziale sugli aggiustamenti di prezzo di cui sta discutendo ancora con Kkr. La rete resterà nel gruppo per almeno tutto il primo semestre e nel frattempo Tim dovrà farsi carico di tutte le relative spese, anche se poi potrebbe essere la nuova proprietà a saldare il conto. Nell’addendum al piano diffuso in avvio di settimana la voce ”aggiustamenti di prezzo” è ancora aggregata a “spese di separazione” per un totale di 0,4 miliardi nel semestre.
Nell’attuale configurazione Tim perde qualcosa come 4 milioni ogni giorno che passa, 120 milioni al mese: più si allungano i tempi e più le perdite aumentano. Se l’esame dell’Antitrust Ue sull’operazione di cessione della rete - l’interlocutore è Kkr - dovesse estendersi alla fase 2, la situazione potrebbe diventare ingestibile. Per ora il closing è ancora previsto tra giugno e agosto. Il management è convinto di accompagnare la discesa della leva dalle 3,8 volte di fine 2023 a 1,6/1,7 volte a fine triennio facendo perno sulla crescita dell’Ebitda che si basa su assunzioni di crescita dei ricavi ritenute realistiche.
Sul mercato domestico, in particolare, il piano prevede una crescita media annua del 2% che riflette l’andamento piatto dell’area consumer, in linea col mercato, e una crescita media annua del 6% dell’area enterprise contro il +5% del mercato di riferimento. Il tutto si tradurrebbe in 600 milioni di ricavi in più in tre anni e quindi, con una marginalità media del 25%-30%, in 150-180 milioni di Ebitda in più. I 400 milioni aggiuntivi di efficienze che erano stati comunicati col piano deriverebbero invece dalla trasformazione dei costi. Qualche esempio a riguardo è stato fatto nei primi colloqui con gli investitori. Per esempio la spesa per i call center, con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale potrebbe scendere di una quarantina di milioni dai 240 milioni attuali. O ancora, una miglior gestione di Tim vision, che anche nel 2023 era in rosso, potrebbe permettere di recuperare altrettando semplicemente azzerando le perdite. Nei 400 milioni di costi in meno non sono contemplate spese di riduzione del personale. Tim tra l’altro ha deciso di non ricorrere più ai prepensionamenti che hanno un effetto trascinamento, con 440 milioni di uscite legate a piani passati solo per quanto riguarda il bilancio 2023.
Non si spiega però comunque la sottovalutazione di base del titolo Telecom che anche prima del tonfo viaggiava a multipli a forte sconto rispetto al settore. Consob non ha ancora completato le sue verifiche. A rigor di logica, si dovrebbe partire dal chiedere a Vivendi, che ha in bilancio una partecipazione del 23,75% “disponibile per la vendita”, se ha mosso in qualche modo il suo pacchetto per proteggerlo con derivati o se qualcuno abbia chiesto le azioni in prestito. Il contesto in cui si è scatenata la bufera sul titolo, gonfiando oltre misura i volumi, non è per nulla chiaro. Intanto Canada Pension Plan Investment Board, uno dei maggiori fondi pensione al mondo, ha ufficializzato l’ingresso in Optics BidCo, a fianco di Kkr, impegnandosi ad acquisire indirettamente una partecipazione del 17,5% nella NetCo (la società della rete Telecom), per un controvalore fino 2 miliardi, nell’ambito di un’operazione che attribuisce all’azienda un enterprise value di circa 18,8 miliardi. Il sole 24 ore del 13/03/24
Declinazione di responsabilità

Le informazioni ed i contenuti pubblicati non costituiscono in alcun modo una sollecitazione ad investire o ad operare nei mercati finanziari. Non sono inoltre fornite o supportate da TradingView. Maggiori dettagli nelle Condizioni d'uso.