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1.2 Titoli Azionari - Rendimento Azioni.

Formazione
NASDAQ:TSLA   Tesla
I titoli azionari, come già detto, consentono di partecipare ai risultati dell’impresa, a fronte di un capitale investito che subirà i denominati “rischi imprenditoriali”.
Le azioni sono quindi “titoli a reddito variabile”, in quanto il loro rendimento dipenda principalmente dall’utile netto prodotto dall’azienda emittente.
Se l’assemblea dell’azienda lo accorda, gli utili verranno poi distribuiti trimestralmente tramite i cosiddetti “dividendi”.
In un ottica di ricerca azionaria, bisogna però tener conto di quanto la remuneratività non dipenda solo da politiche aziendali (quali distribuzione dividendi), ma anche dalla prospettiva di conseguire i “capital gains”, cioè guadagni derivanti dalla vendita dei titoli azionari ad un prezzo superiore rispetto quello investito per l’acquisto iniziale.

Potremmo riassumere quanto appena descritto, affermando il rendimento di un titolo azionario dipenda simultaneamente da:
-I flussi di cassa, generati da dividendi periodicamente assegnati agli investitori.
-Guadagni/Perdite in conto capitale conseguiti dalla differenza PA e PV. (Prezzi Acquisto/Vendita).

Di conseguenza, la validità di un investimento non dipende esclusivamente dal valore di mercato dell’azione, che si basa sul valore della società in sé, quindi capacità reddituale e solidità patrimoniale dell’azienda. Maggiori sono le prospettive circa l’incasso di utili, più elevato sarà il valore di mercato della relativa azione.
Le società che raggiungono questi risultati, facoltativamente, li distribuiscono appunto tramite i dividendi, altrimenti gli utili vengono nuovamente investiti e l’azienda auto finanzia con essi le sue necessità di sviluppo.

Valutare investimenti che si riveleranno profittevoli, è più semplice a dirsi che a farsi, in quanto il diretto interessato non debba solo ipotizzare future performance dell’azione, ma combinare esse alle probabilità che determinati eventi si verifichino. Ottimi strumenti sono rappresentati dagli “indici sintetici”, che mettono a confronto il prezzo di mercato delle azioni con alcuni dati estrapolati dal bilancio dell’azienda emittente. Non sono impeccabili, in quanto si tratti di strumenti analitici i quali prendono in oggetto una realtà complessa, ma possono rappresentare un ottimo punto di riferimento.

Indici sintetici più utilizzati:
1- “P/E Ratio” ed è dato dal rapporto tra Price (prezzo) e Earnings (utili).
Sostanzialmente riflette quante volte l’utile di esercizio rientra nel prezzo di mercato, di conseguenza, più alto è il P/E, più è confermata l’aspettativa di crescita di mercato, in termini di redditività. Si rivela molto utile anche nell’identificare un eventuale sopra/sotto valutazione del titolo azionario.
2- “Earning Per Share” si calcola dividendo gli utili per il numero di azioni che compongono il capitale sociale.
3- “P/CF” ovvero Price/Cash Flow, dove quest’ultimo si ottiene sommando l’utile per azione agli ammortamenti ed accantonamenti relativi l’ultimo bilancio di esercizio, e dividendo il tutto per il numero di azioni che compongono il capitale sociale.
4- “Dividend Yield o D/P Dividend/Price” pone in rapporto dividendo dell’azione e il prezzo di mercato della stessa, fornendo un'indicazione circa il rendimento immediato dell’azione, in quanto esprime in termini percentuali il guadagno percepito dall’investitore in seguito alla distribuzione dei dividendi.
5- “Payout Ratio” invece si presenta come il rapporto tra utili distribuiti nei dividendi ed utili complessivi conseguiti.
6- “DDM Dividend Discount Model” spiega il prezzo dell’azione con riferimento ai dividendi e al rendimento richiesto per l’azione: secondo questo modello infatti, il prezzo delle azioni dipende solamente dal valore attuale dei dividendi, e tenderà verso la stima del valore dei dividendi futuri. A parità di stima circa i dividendi futuri, al crescere del tasso di rendimento richiesto per l’azione, il prezzo teorico della stessa si abbassa. Al DDM si associa il “Modello Di Gordon”, secondo il quale i dividendi vivono una crescita futura perenne e costante.





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