Il cambio USDJPY risulta essere in un trend positivo molto forte e pertanto sembra che questo trend non sia destinato a finire. I motivi principali sono quelli qui di seguito.
MACRO
1. YCC (Yield Curve Control): La Bank of Japan è costretta a mantenere il più possibile i tassi di interesse sui livelli attuali onde evitare una catastrofe finanziaria con conseguenze impattanti l'economia reale del Giappone, una delle più importanti in termini di grandezza a livello globale. La BoJ non vuole toccare i tassi, bensì preferisce agire prima sul mercato obbligazionario e poi, in casi estremi, direttamente sul mercato valutario andando a comprare Yen in caso di una svalutazione massiccia contro il dollaro, cosa già avvenuta a fine 2022 e che potrebbe ripresentarsi a breve.
2. DIFFERENZIALE TASSI SUL MERCATO VALUTARIO: Comprare Dollari americani con tassi oltre il 5% mentre si vendono Yen con tassi negativi sul mercato monetario, spinge gli operatori a detenere UsdJpy nelle operazioni overnight, forti della debolezza che la Bank of Japan ha proprio sul mercato monetario. La "festa" della BoJ non può durare a lungo e gli operatori hanno sfruttato (e probabilmente sfrutteranno) questa debolezza della banca centrale giapponese. Lo Yen è strutturalmente debole
3. POSSIBILE INTERVENTO DELLA BOJ SUL FOREX: Data la debolezza strutturale dello Yen, è possibile, anzi quasi scontato, un intervento sul Forex da parte della Bank of Japan direttamente sul mercato valutario, pertanto la BOJ potrebbe sfruttare questa dinamica rialzista del cambio UsdJpy a proprio favore per trovare molte controparti a prezzi vantaggiosi proprio per la Bank of Japan stessa.
TECNICA
Il grafico settimanale che vediamo è palesemente rialzista e il livello segnato in bianco, ossia l'area al di sotto dei 144 potrebbe essere un'ottima area dove il mercato potrebbe fare supporto per eventuali accelerazioni al rialzo di questo cambio che a quel punto potrebbe andare a testare l'area dei massimi dove la BoJ è già intervenuta comprando per ben due volte Yen contro dollari, prima in area 146 e poi in area 152.
I livelli da tenere monitorati come possibili target per le prossime sedute sono i 145,80 e i 147,50 (segnati in giallo sul grafico)
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