Nella precedente analisi si discuteva di un target ribassista in zona 2.200 usd/oz dai massimi relativi del 29 Aprile. Il mercato come spesso accade ha fatto l'opposto, facendo una fina di allungo ribassista e poi andando a superare i massimi registrati nelle prime due settimane di aprile. Probabilmente lo scenario descritto nell'analisi precedente è stato solamente rinviato dopo aver spiazzato gli operatori. In termini tecnici siamo in una situazione analoga, quindi dal mio punto di vista resta valido target ribassista a 2.200 usd/oz. Operativamente non è un mercato da shortare perchè sul lungo periodo ci sono tutte le premesse di raggiungere target ambiziosi e rischio troppo elevati di vedere allunghi, quindi l'approccio migliore è comprare quando quotazioni calano e accumulare.
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