CAFFE' / Estratto report n°143🔓Pubblicazione del 27 Maggio 2024 riservata ai clienti intelnos.
A livello fondamentale, il legame tra precipitazioni e produttività, soprattutto durante il mese di maggio, riveste un'importanza cruciale per il caffè.
Questo periodo segna l'inizio delle piogge che influenzano direttamente la fioritura e il riempimento dei frutti, due fasi vitali per una buona resa del raccolto.
Le precipitazioni inconsistenti potrebbero mettere a rischio la produzione, ma si prevede un miglioramento nelle prossime due settimane, il che sarebbe estremamente benefico per lo sviluppo delle colture.
Il monitoraggio costante delle condizioni meteorologiche è fondamentale per intervenire tempestivamente durante queste fasi critiche.
E i recenti aumenti dei prezzi del caffè sono il risultato di diversi fattori, tra cui la diminuzione dell'offerta di caffè Robusta dal Vietnam e le condizioni meteorologiche avverse in Brasile che hanno colpito la produzione di Arabica.
A questi fattori si aggiungono altri due elementi critici. In primo luogo, un tasso di cambio sfavorevole, causato dal rafforzamento del dollaro rispetto all'euro, ha influito sui costi del caffè fino al 4% negli ultimi mesi.
In secondo luogo, l'incremento dei costi logistici, dovuto all'aumento del costo del carburante, alla congestione delle rotte commerciali nel Mar Rosso e alla carenza di container a livello globale, tutto ciò ha contribuito ad un aumento dei costi di importazione del caffè fino al +50% rispetto a sei mesi fa.
Pertanto il ritest dei massimi raggiunti a 240 dollari rimane ancora il prossimo target.
Continua...
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Analisifondamentale
EURUSD - Euro in ripresaBuongiorno ragazzi.
se vi piacciono le mie idee vi chiedo la cortesia di seguirmi è mettere like grazie.
ANALISI
come avevo previsto la zona dei 1.08000 ha dato un bel impulso a rialzo con anche la rottura della dominance avvenuta ieri.
attualmente siamo in zona short quindi mi aspetto una correzione del prezzo per poi continuare a rialzo.
vi consiglio di usare un buon money management in modo da non farvi influenzare in modo eccessivo a livello emotivo.
buona giornata.
ciao.
Prospettive 2024 sul "cable" - GBPUSD. Cosa muoverà il cable in questo 2024?
Ovviamente, come sempre, incognite e incertezze popolano i mercati finanziari perché, come ben sapete, certezze in questo mondo non ci sono e non ci saranno mai.
Ma se dobbiamo iniziare a focalizzare la nostra attenzione, due sono i fattori da considerare: le svolte nelle politiche monetarie e le elezioni generali, salvo ulteriori scosse geopolitiche sul fronte Ucraina e Gaza.
Sicuramente la battaglia del 2023 è stata vinta dal paund che è riuscito a fare il 5% sul biglietto verde, sebbene un fisiologico rimbalzo tecnico che ha caratterizzato la gamba ribassista da luglio a ottobre che ha appena superato il livello 0,38 di Fibonacci sul rally partito a settembe 2022.
Ma per fare previsioni future bisogna analizzare cosa ha guidato il rally del 2023 dopo aver raggiunto il bottom del 2022.
Sicuramente l’inflazione a due cifre registrata nel Regno Unito, che si è poartata al 10,5% sull’headline registrando massimi storici, ha giocato un ruolo fondamentale, perché ovviamente ha portato le speculazioni verso un’aggressività maggiore da parte della BoE e quindi una maggiore spinta dei buyers sul pound. Anche sulla lettura che esclude le componenti più volatili del paniere, l’inflazione ha registrato un picco al 7,10% a fronte di una lettura del 5,6% in America. Attualmente l’inflazione rimane comunque tra quelle più appiccicose rimanendo quasi al doppio della distanza dall’obiettivo del 2%.
Il tasso d’inflazione alto, quindi, ha portato a pensare che la BoE avrebbe dovuto alzare i tassi fino a portarli al 6,50% in Q2 2023.
In questo processo di lotta all’inflazione la BoE, come d’altronde tutte le banche, si è preoccupata di tenere sotto controllo il mercato del lavoro che si è mostrato tra i più resilienti in tutto l’anno. Sospiro di sollievo c’è stato in Q3, quando l’inflazione salariale ha registrato un rallentamento, il maggiore degli ultimi due anni.
Negli Stati Uniti la lotta è stata meno ardua, ciò sicuramente dovuto da un’inasprimento monetario iniziato con anticipo rispetto le altre banche centrali. Infatti, dopo aver raggiunto il picco del 6,50%, attualmente la lettura headline si è attestata al 3,10%. L’unico neo rimane il dato che esclude la volatilità della componente energetica, cibo e alloggi, che tutt’oggi rimane resiliente.
Il PCE, il dato più seguito dalla Fed, poiché depurato dalla componente volatile, ha raggiunto il massimo di 5,3% per poi attualmente arrivare a registrare il 2,6%, al di sotto delle aspettative di 2,8%.
Quindi, quel che più di tutto ha dato verve al pound sul dollaro americano è stato lo spread di visioni future tra la FED e la BOE, che ha visto quest’ultima impegnata con un atteggiamento più aggressivo con il classico slogan dell’anno “più alti per più tempo” contro una Fed che ha cominciato a far trasparire toni più dovish, palesando la concreta possibilità di tagli, cosa non ancora annunciata dalla BoE.
La Fed ha effettuato un totale di 11 rialzi con una pausa a giugno, aumentando il tassso d’interesse principale fino all’intervallo attuale 5,25% - 5,50%, il livello più ampio degli ultimi 22 anni. Da ultimo, la Fed ha dato un’ulteriore spinta verso il basso al biglietto verde, pronunciando per la prima volta l’ipotesi di tagli che il mercato ha già scontato con forza. Questa visione, più dovish rispetto a quelle alle quali siamo stati abituati, è stata guidata dal processo disinflazionistico e il raffreddamento dei dati sul mondo del lavoro delle ultime letture.
La BoE, invece, ha apportato 14 aumenti dei tassi, portando il tassod’interesse al 5,25% dallo 0,1% di inizio inasprimento, raggiungendo i massimi degli ultimi 15 anni.
I rendimenti dei Treasury americani, durante l’anno, hanno toccato i massimi degli ultimi 16 anni raggiungendo il picco di 5,26% sulla parte breve a due anni e del 5% sulla parte lunga della curva a 10 anni.
I picchi sono stati raggiunti sulla base del sentiment che vedeva tassi più alti al fine di raffreddare la pressione inflazionistica. Di conseguenzail dollaro ha preso valore fino ad ottobre, raggiungendo quota 107.34, dopo aver rimbalzato sulla media a 50 periodi sul grafico 1M. Dopo il grande selloff obbligazionario, nei mesi di novembre e dicembre, sulla scorta di un sempre più possibile soft landing, i rendimentinti hanno subito una frenata trascinando il dollaro verso il basso, con il mercato che, soprautto dopo le ultime parole di Powell, ha iniziato a scontare già i primi tagli a partire da Q1 2024. Il dollaro si è portato a 101.43 proiettandosi verso la media mobile a 50 periodi su grafico mensile, media sfiorata già nel mese di luglio scorso.
Qundi i mercati hanno scontato con estrema frenesia il cambio di direzione della Fed dopo che la lettura dell’ultimo Dot Plot Chart ha manifestato l’idea di un taglio di 75 bp nel corso del 2024, con un’inflazione stimata al 2,4% per la fine del 2024.
Quel che sconta il mercato è ancora più ottmistico, un taglio di 150 bp equivalente a sei tagli di 25 bp. Il FedWatch del CME Group prevede un primo taglio a marzo con una percentuale del 75% mentre a maggio lo stima al 95%.
Lo spread tra le politiche monetarie è stato dovuto da una visione più aggressiva da parte della BoE che vede, ad oggi, i prmi tagli a giugno, che porterebbe il tasso principale al 5%, con la prospettiva di raggiungere il 3% in Q2 2025.
La divergenza attuale tra le politiche monetarie tra Fed e BoE nasce dalla panoramica macroeconomica che negli Stati Uniti ha sentito un tono più dovish da parte di Powell e colleghi che si sono detti preoccupati delle prospettive economiche future. Sebbene il dato sul PIL ha visto una stampa al 5,2% annua, i mercati ritengono che la resilienza economica non durerà a lungo nel 2024, in quanto non è stata ancora scontata la campagna di inasprimento che ha portato la Fed ad aumentare i tassi fino al livello attuale e, con molta probabilità, potrebbe portare ancora disagi, soprattutto alle piccole banche, per poi riflettersi nella street-economy.
I primi segnali sono arrivati dal mondo del lavoro che, seppur ancora generalmente resiliente rispetto all’attuale ciclo economico, ha mostrato una prima flessione nelle ultime letture dell’anno.
Per quanto riguarda il Regno Unito, la tensione economica, seppur ignorata dalla BoE che sembra non aver considerato la flessione dello 0,3% del GDP, sembra avere tutti i presupposti quantistici per trasformarsi in una recessione, quantomeno tecnica, nel 2024.
In questo contesto sta giocando un ruolo fondamentale l’azione del ministro Hunt impegnato nella campagna elettorale che a volte potrebbe arrecare ostacolo agli obiettivi della BoE incentrati al raffreddamento inflazionistico.
Bisogna sempre ricordare che tutti i ruoli, in questo momento, assumeranno caratteri di estrema delicatezza e dovranno essere accuratemente ponderati perché, se da una parte si necessita di un sostegno all’economia per evitare una recessione, dall’altra urge, invece, tenere sotto controllo il livello d’inflazione che in UK sembra avere unghie molto più affilate. Un errore di bilanciamento, tra politiche fiscali e monetarie potrebbe portare a manovre troppe azzardate dalle quali potrebbe risultare difficile uscirne indenni (economicamente).
Le proiezioni dell’Office for Budget Responsibility hanno mostrato un’economia piatta nei prossimi anni con un relativo rallentamento delle crescita allo 0,6% nel 2023, dello 0,7% nel 2024 e dell’1,4% nel 2025.
Ovviamente il movimento del corss nel 2024 dipenderà molto anche dell’esito delle elezioni che prenderanno la scena sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti e sicuramente porteranno non poca volatilità sul gafico.
ANALISI TECNICA sul cross
monthly chart
Sul grafico mensile il prezzo si trova appena sotto la media mobile EMA a 50 periodi, toccata già con le candele di giugno, luglio e agosto, ma chiudendo sempre al di sotto della stessa. Ci troviamo ancora nell'area di ritracciamento del selloff del 2022, circa al livello 0,618, con il prezzo che adesso si trova incastrato tra le Tenkan Sen e la media EMA a 50 periodi, dopo aver rimbalzato tre mesi (settembre, ottobre e novembre) sulla Kijun Sen che ha agito da buon supporto. Dopo il golden cross tra le Kijun e la Tenka Sen (segnale rialzista, seppur siamo al di sotto della Kumo), adesso il prezzo ha come ostacolo più imminente la predetta media mobile per poi fronteggiare la Senkou Span B. Un superamento della Kumo, seguito da un superamento della Chikou Span, potrebbero essere le ulteriori conferme per i buyers della sterlina.
Queste sono le cose principali sul tavolo per poter iniziare ad affrontare questo 2024 sul cross, ma ovviamente non siamo indovini o chiromanti, possiamo soltanto avere un vantaggio statistico e analizzando i dati che usciranno.
Per adesso è tutto :)
Vi auguriamo Felici Feste!
Ricaricatevi che tra poco si riinizia!
Analisi dei mercati report n. 89 COT REPORT N.89 25.11.23
Ciao,
questa settimana non ho fatto il video report perché tra le festività americane ed il Cot che per gli stessi motivi non verrà rilasciato se non prima di lunedì/martedì prossimo e la conseguente poca volatilità del mercato, non è cambiato praticamente nulla né rispetto al video report di settimana scorsa, né rispetto ai post che abbiamo visto e commentato insieme durante la settimana.
Settimana prossima dovremo quindi prestare attenzione per vedere cosa succederà dopo praticamente una settimana di vacanza e come risponderanno i mercati ai dati fondamentali attesi per settimana prossima. I principali saranno:
MERCOLEDI’:
- IPC Germania (importante per il Dax)
GIOVEDI’:
- Variazione disoccupazione in Germania (importante per il Dax)
- IPC Europa
- USA, Indice prezzi spesa per consumi (annuale)
- USA, Indice prezzi spese personali (mensile – questo sarà molto importante – sarà importante ed il mercato lo valuta sempre tanto i dati che usciranno suigli acquisti fatti durante il black Friday .. )
- USA Richieste iniziali sussidi disoccupazione
VENERDI’:
- USA Indice Ism settore manifatturiero
- Discorso Powell (presidente Fed)
Detto questo diamo un occhiata veloce ai grafici ….
Euro/Usd ha raggiunto le resistenze che avevamo visto lo scorso video report e che avevamo ipotizzato avrebbero fatto da calamita come in effetti è avvenuto :
Futures Euro/Usd Weekly
Stessa cosa pe Sp e Nasdaq che confermano la loro forza, rimangono come euro in aree di possibili ritracci fisiologici.
Sp sembra puntare agli ultimi massimi relativi del 24 luglio scorso che se la prossima settimana partisse subito a rialzo potrebbero essere a tiro di pochi punti. 4600 4630 potrebbero essere aree dove lasciare una spike weekly e da li iniziare a ritracciare …
Futures Sp Weekly
Nasdaq ha già aggiornato i massimi del 17 luglio e ha anche rotto senza forza la dinamica ribassista (questo sarebbe il primo ritest dopo la sua formazione che è avvenuta proprio il 17 luglio scorso, quindi qui si testerà anche la sua validità o meno ..)
Futures Nasdaq Weekly
Dax come gli americani si è portato sotto una importante fascia di vendita che più volte ho evidenziato anche in chat durante la settimana, dopo aver rotto con forza la settimana scorsa la dinamica ribassista che non ha fatto neanche provato a reggere l’ assalto del Dax.
Il ritorno deciso sopra i 16170 sarebbe un grandissimo segnale di forza considerando che i massimi che abbiamo sopra la testa dello scorso 31 luglio sono massimi Assoluti e non relativi come pe gli altri strumenti !!
Al contrario una tenuta dei 16170 potrebbe (dico potrebbe, poi bisognerà sempre vedere se questa eventualità si associ a qualche altra notizia fondamentale macroeconomica che dia forza, diciamo fondamentale, al rifiuto del prezzo) innescare tutto altro scenario ma questo ora è veramente prematuro per dirlo, al momento tutto fa pensare al contrario … vedremo …
Futures Dax Weekly
Buon Week a tutti
Emi
Cot: come trovare i supporti importanti .. Euro/UsdCiao sono Emi,
sono appassionato di Cot (che rileva le posizioni che gli Istituzionali hanno aperte a mercato).
Pubblico le mie idee sui grafici di EURO DOLLARO, NASDAQ, S&P500 E DAX.
In questo video come ogni settimana faccio una panoramica generale dei mercati cercando di analizzare i time frame grandi e gli andamenti di fondo con livelli e le aree importanti che ci aiuteranno poi nel trding intraday.
Mi sono anche soffermato sulle corrispodenze che rilevo tra i supporti / resistenze calcolate nel numero dei contratti aperti detenuti dagli istituzionali ed il grafico di Euro Dollaro, cercando di spiegare approfonditamente le correlazioni anche nel passato.
Ciao Emi
Gli Istituzionali hanno girato? Analisi settimanale dei mercati.Cot Report n. 80 In questa analisi mi sono soffermato sugli allarmi rossi provenienti dalle posizioni detenute dagli Istituzionali su Euro e sul Dollaro.
Ho cercato di fare una analisi approfondita delle scenario macroeconomico ed mi sono soffermato molto sulla formazione dei livelli e sui test che gli istituzionali fanno al mercato
Il mercato come frattale Sp500 cosa sta facendo? Di solito pubblico solo il report settimanale e poi quotidianamente lo aggiorno con quello che succede durante la settimana.
Questa volta pero ho deciso di pubblicare una nuova idea collegata all' ultimo report fatto perchè è molto importante didatticamente e spero che diffondendo queste cose sempre più persone possano iniziare a leggere il mercato in un modo diverso...
Ciao buongiorno,
oggi notizie ancora importanti con i No Farm Pay Roll e Tasso di disoccupazione Usa.
Ieri le trimestrali di Apple e Amazon sono andate a mio avviso bene ma non del tutto o perlomeno qualche elemento da interpretare c’è stato.
Ossia il margine lordo societario è cresciuto sopra le attese ma il fatturato ha visto un ribilanciamento delle entrate che sono state salvate da un forte aumento delle entrate per servizi a fronte di un calo di vendite per iphone, ipad, mac, ecc…. praticamente su tutto.
Ma il margine lordo come abbiamo visto è aumentato (non ho approfondito l’ analisi dei dati, ma sono solo mie supposizioni sulla base delle mie esperienze di analisi che facevo nel passato quando mi dedicavo a questo in modo molto molto più approfondito) grazie probabilmente ad una ottimizzazione della gestione e ad una riduzione del personale che Apple aveva già iniziato mesi fa, che se da una parte fa intravedere un calo nella risposta del mercato dall’ altro esalta la capacità di una società fortemente strutturata che è stata capace di affrontare con grandi capacità una situazione difficile anticipandola invece di subirla e che pertanto lascia ancora inalterata al momento la sua capacità futura di “aggressione” di nuove quote di mercato.
Altra nota particolare è che Apple non si è sbilanciata per il futuro.
Amazon invece è andata molto bene con entrate in forte aumento.
Rispetto alla mia posizione short su sp che avevo a mercato ieri ho preferito prudentemente chiuderla in leggero profitto perché era tornata sopra i 4500 …..
… mi spiego meglio:
il mercato è frattalico, ossia riproduce sempre le stesse dinamiche (come qualsiasi cosa nell’ universo) nel grande e nel piccolo. Ossia un movimento più grande sarà composto da tanti altri movimenti piccoli (nel nostro caso su time frame più piccoli) che avranno le stesse dinamiche del movimento grande.
Spesso quindi se ancora non vedo una conformazione chiara nel time frame sul quale sto operando la cerco nei time frame inferiori arrivando anche a 5 minuti…
Mi spiego meglio,
guardate il grafico weekly di sp dove ho cerchiato le dinamiche distributive ed accumulative degli swing settimanli … considerate che qui parliamo di mesi…
e guardate anche l’ ultimo cerchietto che ho fatto sulle ultime due settimane in corso..
lo vedete che oltre che sapere che stiamo in un area sensibile dove nel passato a dicembre 2021 aveva distribuito non sappiamo.
E’ impossibile capire cosa stia facendo o cosa farà.
Personalmente immagino che qui creerà una struttura più o meno lunga di accumulazione che probabilmente lo porterà a rompere questa zona ma la profondità di prezzo e l’ estensione temporale che necessiterà sp per fare questo non la conosco e comnque non ho neanche la certezza se creerà una struttura accumulativa o distributiva.
Come trado questo?
Scendo su time frame più piccoli dove mi risulterà più facile trovare strutture simili che mi diano maggiori indicazioni operative.
Gia nel daily ieri si vedeva un accenno di una struttura che compone le candele settimanali in corso che abbiamo visto prima e che operativamente non ci erano di aiuto.
Abbiamo fatto la prima rottura short di una fase laterale importante.
Sono entrato short consapevole che avrebbe potuto fare il ritest della fascia rotta ossia dei 4530 ed infatti avevo posizionato lo stop sopra 4540.
Avevo anche un'altra area importante da tenere d’ occhio ossia i 4.500…
Essendo entrato ieri bene mi sono potuto permettere di aspettare sapendo che in chiusura di giornata non avrebbe dovuto tentare di tornare sopra i 4500 che sarebbero stati il primo campanello di allarme…
E così ho chiuso in piccolo profit sapendo che avrebbe tentato subito il ritest dei 4530 senza affondare momentaneamente di più e che il mercato quindi stava aspettando positivamente le trimestrali di amazon ed apple .
In questo modo ho ancora tempo di capire cosa succederà al ritest dei 4500 e seguire il mercato ..
Di seguito il grafico Daily ad oggi
Guardate ora in H1 quale è la struttura che avevo immaginato si sarebbe potuta venire a creare sopra i 4516 con campanello di allarme sopra ai 4500..:
lo vedete che la struttura è sempre la stessa del settimanale che praticamente è composto scendendo da tante “cose” o pattern uguali?
Lo vedete che la neck line è praticamente proprio i 4530 e che al momento sta tentando di romperla?
Proviamo ora a veder il 5 minuti :
Lo vedete che ha creato la stessa stuttura che ora lo ha portato a rompere i 4516 per cercare di andare verso i 4530?
Ve l’ ho segnata in blu..
Che farà ora?
Seguendo le strutture ed i diversi time frame potremmo trovare la nostra entrata sul time frame sul quale vogliamo lavorare aspettando le giuste conferme e cercando di rishiare un po di più anticipando il mercato usando le strutture più piccole ma dobbiamo ben sapere cosa fare e dove la nostra ipotesi di lavoro perde forza…
Oggi ho deciso di fare questo sperando che sia utile in quanto non vedo mai da nessuna parte spiegare queste cose.
Ciao Emi
Gold e Silver, curiosità importanti."Le materie prime hanno influenzato l'intera storia umana, hanno causato guerre, portato la pace, stimolato spedizioni in terre sconosciute, dato vita a incredibili operazioni di spionaggio, stabilito nuovi equilibri fra paesi e uomini".
Antonio Giraudo.
Chiunque, io per primo, rileggendo articoli che liquido per scontati, scopro che molte volte c'è sempre qualcosa che ancora devo apprendere. Ma il lavoro svolto, è in particolar modo indirizzato a chi approccia il mondo finanziario-economico ed il trading on line, offrendo una didattica semplice nel linguaggio e facile da comprendere per approcciare l'operatività.
Premessa dovuta per consigliare, al compimento dei primi passi, di iniziare studiando pochi, pochissimi strumenti finanziari per comprenderne a fondo tutti gli aspetti. Troppi asset assieme non permettono, o quantomeno confondono, l'apprensione dello strumento. Questo non vuol dire evadere il tanto lavoro che viene richiesto per poter trarre profitto da questa disciplina. Quando iniziai non vi era tutto il materiale che oggi si reperisce in rete, studiai libri, (non ricordo quanti), rimasi sveglio giorno e notte per osservare il minimo movimento dei prezzi nei grafici e comprenderne le motivazioni, osservarne i modelli che si ripetevano con sistematicità. Voglio dire che scegliendo uno o due asset e approfondendoli, non si rischia di perdere il focus principale. Nulla vieta, a seguire, di aggiungere ed acquisire la conoscenza di nuovi strumenti.
Oro e Argento sono due metalli preziosi, correlati fra loro, ma se dovessimo trovare una differenza in campo analitico fondamentale potremmo definire l'argento più industriale dell'oro. Di conseguenza si evince che l'argento risponde bene sia visto come bene rifugio che come materia prima industriale. Per far comprendere quanto l'argento possa essere legato anche ad un analisi di carattere fondamentale basti vedere la discesa avuta l'11 maggio 2023, all'uscita di trimestrali sotto le attese, di aziende che ne fanno domanda.
L'argento rispetto all'oro è un mercato tendenzialmente più volatile e bisogna sapere che è 4 volte più piccolo per dimensione, (sappiamo quanto è preziosa la volatilità per tutti i colleghi traders). In qualsiasi caso sono due metalli molto legati al fattore domanda/offerta. L'argento viene utilizzato in una miriade inimmaginabile di campi: vi sono i vettori spaziali che lo utilizzano in maniera importante, le autovetture ne posseggono buona quantità, se poi consideriamo le automobili elettriche ancor più; viene utilizzato nella depurazione dell'acqua, negli specchi, all'interno dei pannelli fotovoltaici, nell'elettronica, in campo odontotecnico, l'argento viene utilizzato quasi dappertutto. Qual è la differenza rispetto all'oro? L'Argento viene recuperato in minima parte, mentre l'oro come ben si può immaginare ha un recupero importante. Basti pensare che a parte qualche tonnellata affondata assieme ai galeoni spagnoli, la quasi totalità dell'oro estratto è a tutt'oggi fruibile.
Guardiamo cosa influenza sensibilmente questi due metalli.
- Non credo di dover spendere molte parole sui tassi d'interesse, è materia dei giorni nostri. Stiamo osservando come l'aumentare dei tassi da parte delle banche centrali per combattere l'inflazione stia influenzando gli interi mercati azionari, obbligazionari, delle valute e non fanno sicuramente eccezione i mercati delle commodities.
- Molto importante domanda e offerta, una forte domanda fa lievitare il prezzo mentre scarsa domanda lo abbassa. Stesso discorso per l'offerta, se vi è gran quantità di prodotto il prezzo è basso, se il prodotto scarseggia, se la produzione è bassa, il prezzo aumenta.
- L'avversione al rischio è facilmente spiegabile con l'apprezzamento dell'oro quando vediamo mercati molto nervosi, ancor più se vi sono motivazioni geopolitiche. L'oro è la materia prima per eccellenza che negli anni si è sempre continuata ad apprezzare, di conseguenza quando gli investitori non vogliono rischiare, acquistano oro. Lo S&P 500 possiamo affermare che è il benchmark per eccellenza dell'azionario, (riskon), se sale, per le dinamiche spiegate in precedenza, scende l'oro, se scende, viceversa, sale l'oro (riskoff). Non dimentichiamo che è strettamente correlato inversamente anche al Dollaro americano; l'oro si paga in dollari, un dollaro debole rafforza l'oro, un dollaro forte indebolisce l'oro.
- I prezzi energetici non credo si prestino a particolari domande. E' normale che se aumenta il prezzo del petrolio, del gas, del carbone, necessari all'estrazione, il trasporto e la lavorazione dei metalli preziosi, di conseguenza viene impattato il costo della materia prima.
- Quello che magari bisogna approfondire un po' è la stagionalità, mentre con altre commodities ha un impatto diretto, con i metalli è soprattutto legata al precedente fattore elencato, ovvero i prezzi energetici, per la stessa ragione che se aumenta il gas impatta oro e argento. Esempio: il gas vive di costi in base alla stagionalità. In estate vi è poca domanda che cresce d'inverno. Come si evince è tutto collegato; ma tutto estremamente importante al fine di fare le proprie valutazioni operative.
Se si vuole fare del trading la propria professione, (io affermo sempre, un aiuto al vostro stipendio mensile sicuro, o ancora, una forma d'investimento alternativo), tutte questi meccanismi di mercato bisogna farli propri.
L'importanza di contestualizzareBuongiorno e ben ritrovati a tutti.
Le informazioni riportate nel grafico mensile servono per definire il contesto generale.
1) Evento pandemico – crollo dei mercati;
2) Intervento della FED il 23 Marzo 2020 – impulso di politica monetaria – supporto e prima spinta ;
3) Elezioni presidenziali USA a Novembre 2020 - vittoria di Biden e della sua agenda Build Back Better – impulso di politica fiscale – supporto e seconda spinta;
Queste due forze impulsive incominciano ad esaurirsi quando:
a) la FED inizia ad avvisare il mercato che nel 2022 passera' da una politica monetaria espansiva ad una piu' restrittiva;
b) l'agenda Build Back Better si arena a causa dell'aumento dell'inflazione e dell'opposizione del Sen.Manchin al piano dell'amministrazione Biden;
L'inizio delle operazioni speciali in Ukraina da parte della Russia il 23 Febbraio 2022 ha aggravato le problematiche esistenti accelerando cosi' il processo correttivo del mercato. Da un punto di vista tecnico mi pare evidente che nel 2022 sia iniziata una fase correttiva di ritracciamento del movimento impulsivo generato dopo lo shock pandemico.
Fino a quando potra' durare e fino a dove potra' arrivare questa fase iniziata nel 2022?
Nel grafico settimanale si puo' notare come il Dax, prima dell'uscita del dato sull'inflazione USA di Agosto, pubblicato il 13 Settembre 2022, fosse stato supportato sul livello 12808,70. Da questo livello infatti sono partiti tre rallies:
- il primo (R1) il 7 Marzo 2022, quando Zalensky dichiaro' di non essere piu' interessato ad entrare nella NATO;
- il secondo (R2) il 14 Luglio 2022, quando le aspettative di un aumento dei tassi d'interesse di 100 punti da parte della FED si sono attenuate;
- il terzo (R3) il 1 Settembre 2022, fomentato dalle aspettative che l'inflazione stesse frenando.
Venute meno tutte queste aspettative il mercato ha rotto il supporto a 12808,70 che durava da 7 mesi perdendo 850 punti nelle utlime due settimane di Settembre prima di reagire sul livello 12000 e sviluppare un rally a inizo Ottobre.
FATEVI DOMANDE E SIATE CURIOSI! LAVORATE SU VOI STESSI! INVESTITE TEMPO, NON DENARO!
Spero che il mio lavoro possa aiutarvi a trovare una logica, una narrativa, a fare delle ipotesi, senza pero' creare false aspettative. Illudersi di poter prevedere quale sara' la prossima mossa basandoci sui movimenti e' pura speculazione.
Se avete dubbi o domande non esitate a scrivere nei commenti qui sotto. Condividere contenuti per me e' come una terapia. Una specie di seduta dallo psicologo. Credo di essermi fuso il cervello a causa dell'eccessiva analisi dei grafici. Non vendo nulla! Lo faccio perche' e' la mia passione! Se vi piacciono i miei contenuti mettete un like e iscrivetevi al canale.
Un abbraccio,
Cozzamara
Non sono un analista ne un trader professionista. Sono semplicemente un appassionato che condivide le sue idee e le sue riflessioni che potrebbero benissimo essere sbagliate. Nulla di cio' che dico dev'essere inteso come sollecitazione a fare Trading. Se pensate che guadagnare con il Trading sia facile lasciate perdere perche' l'80% delle persone che ci provano perdono i loro soldi.
Chi mi segue avra' notato che sono due settimane ormai che non faccio piu' dirette qui su TradingView. Il motivo e' dovuto al fatto che sto riscontrando dei problemi tecnici che m'impediscono di continuare. Quando avvio la diretta, il PC inizia a ricevere una quantita' di dati anomala che ne rallenta il funzionamento e fa si che la trasmissione s'interrompa ogni 5 minuti. In attesa di trovare una soluzione, sto ricevendo un sacco di messaggi da parte di persone che non sapevo mi seguissero chiedendomi se stessi bene. Oltre all'incredibile supporto, sono rimasto molto colpito dal sincero affetto che tutte queste persone mi hanno dimostrato preoccupandosi che fossi vivo. Per questo, oltre che ringraziarVi di cuore, Vi voglio dire di non preoccuparVi e che sto benissimo (...e sappiate che mi sto toccando le parti basse mentre scrivo questo). Vi voglio bene😘
Gli Istituzionali Chiudono gli Short su Euro e Sterlina. Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
REPORT N.57
Domenica 17 Aprile 2023
(COT DEL 11 APRILE 2023)
GLI ISTITUZIONALI CHIUDONO GLI SHORT SU EURO E STERLINA
Ciao,
iniziamo subito con il Cot:
Sia l’ Indicatore del Cot di Euro che quello del Dollaro rimbalzano sulle proprie medie mobili a 21 periodi che gli fanno rispettivamente da supporto e resistenza, mentre nel grafico delle forze relative del Cot si nota bene come solo la Sterlina ha la forza di staccare e lasciare indietro tutte le altre valute i cui Cot rimangono decisamente più deboli tutti incastrati sotto alla media mobile a 21 periodi che non riescono a bucare a rialzo (per semplicità non riporto qui i grafici degli Indicatori dei Cot di tutte le altre valute ma sono tutti sotto le medie mobili a 21 tranne che la Sterlina la cui forza si evidenzia, appunto, anche nel grafico delle Forze Relative).
Una cosa interessante da notare sul Cot è che questa settimana il Cot di Euro è aumentato notevolmente da 143 mila a 163 mila circa non tanto per nuovi aumenti di posizioni long ma per una fortissima riduzione da parte degli istituzionali delle posizioni short che avevano a mercato. Questo dato è ancor più indicativo ed importante di quanto stiano sempre più cambiando idea e credendo in una prosecuzione del rafforzamento di Euro rispetto al Dollaro
Con riferimento al grafico di Eur/Usd la settimana scorsa il prezzo si è fermato un pochino più su di dove pensavo sporcando la fascia 4 di circa 20 pips. Dobbiamo considerare che, con la volatilità attuale estremamente ampia, 20 pips sono la normalità. Questa è una cosa molto importante che va considerata anche nel momento di decidere dove mettere gli stop in quanto stop troppo stretti potrebbero farci uscire dal trade in modo prematuro rispetto alla effettiva presa di direzionalità del prezzo.
Siamo arrivati a metà mese e nell’ ipotesi finale che il trend mensile rimanga long il tp mensile potrebbe essere anche area 1.1130 circa. Ovviamente non è detto che ci arrivi questo mese ma potrebbe essere plausibile.
Se questa rimane la nostra idea di base, per questa settimana potremmo aspettarci un ritest delle aree rosse a 1.0965 e a 1.0925 circa che ho indicato a grafico e che ancora non ho cambiato di colore da rosse a verdi perché sono solo zone probabili di ritest che al momento non sono state ritestate nel settimanale.
Operativamente a partire da lunedì dovremmo cercare di capire se il mercato partirà subito verso l’ alto cercando di recuperare i massimi di questa settimana innescando un potenziale movimento a zig zag di 1/2/3 long con un classico movimento di breakin (ossia parte long, prova a rompere su, non ci riesce e riscende a cercare liquidità più in basso per poi tornare all’ attacco dei massimi) oppure partire verso il basso rompendo i minimi di venerdì per poi dar vita ad un potenziale movimento long di 1/2 (ossia prima parte short tocca le aree di supporto e poi sale long).
Nel grafico ho riportato per chiarezza un po’ tutto indicando il possibile movimento 1/2 e 1/2/3 le probabili aree di ritest ed alcuni movimenti importanti.
Ovviamente questo non lo possiamo sapere e cercheremo di capirlo giorno per giorno aggiustando la nostra ipotesi di lavoro ai movimenti di mercato.
Sempre in settimana dovremmo anche essere pronti come sempre a capire se la nostra ipotesi di lavoro (long Weekly) sia ancora valida ed eventualmente rivalutarla se vedessimo evidenti ed oggettivi segni contrari ma questo lo vedremo come sempre insieme giorno per giorno con gli aggiornamenti mattutini e intraday. Presteremo anche attenzione a Giovedì con i dati sul Pil Usa.
Come avete letto mi sto lasciando pronto ad un temporaneo fallimento del long perché ho notato una certa scorrelazione grafica nei grafici di Eur e Sterlina (che hanno ina impostazione long) da una parte e di Aud e Nzd dall’ altra (che hanno una impostazione short) sempre tutti contro dollaro.
I grafici Weekly di Nzd e Aud, infatti, come potete vedere dai grafici che riporto qui di seguito vengono continuamente rifiutati non appena toccano le aree di vendita che hanno sopra la testa rispettivamente in zona 0.6785 e 0.63 circa per Nzd (come abbiamo visto anche il cot di questi strumenti è in linea con quanto appena detto).
Quando il mercato non è allineato come in questo caso mi si accende una lampadina di allarme perché so che prima o poi o Aud e Nzd si allineeranno alla forza di Euro e Sterlina oppure il doppio massimo che ha fatto registrare Euro questa settimana potrebbe dare vita ad un respiro settimanale un pò più importante.
Rimango quindi più propenso in linea di generale a cogliere occasioni Short su Aud e Nzd ed occasioni Long su Euro e Sterlina.
Di seguito i grafici di Euro/Usd, Aud/usd e Nzd/Usd.
Ciao buon Week Emi
House of Trading: Trader vs Analisti, dove investire?Archiviate le restrizioni, il Dragone torna a mostrare i muscoli. La giornata si è aperta con le indicazioni arrivate dall’economia cinese: nel primo trimestre il Pil della seconda economia mondiale ha evidenziato un rialzo del 4,5% (dal +2,9% del Q4 2022) grazie alla crescita delle esportazioni, degli investimenti in infrastrutture e delle spese al dettaglio.
Il dato, maggiore di mezzo punto percentuale rispetto alle attese, è ancora inferiore rispetto al target governativo del 5%; gli economisti ritengono che, anche grazie agli sforzi per ripristinare la fiducia delle imprese, danneggiata dai blocchi per prevenire i contagi e dagli interventi a gamba tesa dei funzionari del partito unico in diversi settori (hi-tech in particolare), l’incremento del Pil cinese sia destinato ad irrobustirsi nei prossimi trimestri.
Poter contare su una Cina in salute è fondamentale per un’economia globale alle prese con un tasso di inflazione ancora troppo lontano dai target, con tassi di interesse che potrebbero continuare a salire e con tensioni geopolitiche che minacciano di annullare i recenti miglioramenti.
Di Cina, e di tanto altro, si parlerà in “House of Trading – Le carte del mercato”, l’appuntamento settimanale con Trader ed Analisti che si sfidano a suon di strategie operative utilizzando i Turbo Certificate di BNP Paribas.
House of Trading: cosa è successo nell’ultima puntata
Nell’ultima puntata di House of Trading, quella di martedì 11 aprile, la squadra dei Trader ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al ribasso sul Dax e sullo S&P500: la prima operazione ha raggiunto lo stop loss e la seconda non è divenuta operativa. Non sono “entrati” neanche i due investimenti rialzisti sul cambio euro/dollaro e sull’Euro Stoxx 50.
Delle quattro operazioni inserite dagli analisti, due non sono divenute operative (short su STMicroelectronics e long su Microsoft), e le altre due, il trade ribassista su Enel e quello sul Nasdaq100 hanno raggiunto il target.
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 18 aprile 2023, la squadra dei Trader, formata da Nicola Para e da Giovanni Picone, tramite i Turbo Certificate di BNP Paribas metterà in campo operazioni sull’Euro Stoxx 50, sul Dax, sull’euro/dollaro e sulle azioni STMicroelectronics.
Dal fronte Analisti, Riccardo Designori ed Enrico Lanati risponderanno con operazioni sui titoli azionari Eni, Poste Italiane, Buzzi Unicem e JP Morgan.
Come sempre, la sfida sarà arricchita dalla partecipazione del pubblico, che fornirà domande e spunti di analisi. Il sondaggio di questa settimana riguarda proprio l’andamento dell’economia cinese: Cina, con crescita sopra stime, quale settore vince in Borsa?
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30. È possibile seguire la diretta di House of Trading a questo link: it.tradingview.com
House of Trading: mercati nervosi dopo l’Opec+Ormai ci abbiamo fatto il callo: quando la situazione sembrerebbe normalizzarsi, un nuovo evento fa schizzare al rialzo la volatilità. Raggiunto il picco, i prezzi al consumo lasciavano intravedere un progressivo addolcimento delle maggiori banche centrali ma prima il fallimento delle banche statunitensi e poi l’acquisizione del Credit Suisse da parte di UBS hanno spedito i mercati nel caos.
Quando anche le tensioni sullo stato di salute di Deutsche Bank sono evaporate, la stretta sull’output varata dall’Opec+ ha fatto tornare d’attualità l’incubo di un’inflazione galoppante ed i timori su un nuovo inasprimento delle condizioni monetarie da parte delle banche centrali.
Al di là delle ragioni che hanno portato i Paesi esportatori di greggio a prendere una simile decisione, da un lato c’è chi legge questa mossa come un atto ostile agli Stati Uniti e chi invece che pensa sia stata dettata dalle preoccupazioni sulla tenuta della domanda, si tratta di un intervento che minaccia l’andamento dei mercati nei prossimi mesi.
Un aiuto per aiutarci a comprendere l’attuale scenario arriva dal ritorno, come ogni martedì, di “House of Trading – Le carte del mercato”. House of Trading è l’appuntamento settimanale con Trader ed Analisti che si sfidano a suon di strategie operative utilizzando i Turbo Certificate di BNP Paribas.
House of Trading: cosa è successo nell’ultima puntata
Nell’ultima puntata di House of Trading, quella di martedì 28 marzo, la squadra dei Trader ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire sugli indici S&P500 (rialzo) e Dax (ribasso), ed entrambe le operazioni non sono divenute operative, così come non è entrato il deal ribassista su Tesla. Stop Loss invece per l’operazione “short” sul Petrolio WTI.
Delle quattro operazioni inserite dagli analisti, tre sono a mercato (al rialzo sui titoli Ryanair e Renault, al ribasso su JP Morgan) mentre una, quella ribassista su Eni, non è entrata.
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 4 aprile 2023, la squadra dei Trader, formata da Giancarlo Prisco e da Nicola Duranti, tramite i Turbo Certificate di BNP Paribas metterà in campo operazioni sull’indice S&P500, sulle azioni Deutsche Bank e Tesla e sul bene rifugio per eccellenza, l’oro.
Dal fronte Analisti, Riccardo Designori ed Enrico Lanati risponderanno con operazioni sui titoli azionari Banco BPM, UniCredit, Leonardo e Nvidia.
Come sempre, la sfida sarà arricchita dalla partecipazione del pubblico, che partecipa attivamente alla trasmissione con domande e spunti di analisi. Il sondaggio di questa settimana riguarda la recente mossa dei Paesi esportatori di petrolio: Petrolio: con taglio OPEC+ quali impatti per politica monetaria BCE?
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30. È possibile seguire la diretta di House of Trading a questo link: www.tradingview.com .
House of Trading: nuove idee per investire da Trader ed AnalistiPrima i fallimenti delle banche statunitensi, poi l’acquisizione del Credit Suisse da parte di UBS e poi la questione Deutsche Bank che, tra derivati in portafoglio, asset illiquidi e balzo del Credit Default Swap, rappresenta la quintessenza dell’istituto da prendere di mira con una crisi di fiducia.
In mezzo a tutto questo ci sono da un lato le banche centrali, che riconoscono che queste tensioni portano ad un restringimento delle condizioni monetarie, e dall’altro i fondamentali economici, che impongono di tenere alta la guardia. In un simile contesto, il nervosismo degli operatori non ci mette molto a tramutarsi in volatilità .
Un aiuto per aiutarci a comprendere l’attuale scenario arriva dal ritorno, come ogni martedì, di “House of Trading – Le carte del mercato” . House of Trading è l’appuntamento settimanale con Trader ed Analisti che si sfidano a suon di strategie operative utilizzando i Turbo Certificate di BNP Paribas.
House of Trading: cosa è successo nell’ultima puntata
Nell’ultima puntata di House of Trading, quella di martedì 21 marzo, la squadra dei Trader ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire sull’euro/dollaro (sia la strategia short che quella long non sono divenute operative) e sul Dax (l’operazione rialzista ha toccato lo stop loss, quella ribassista ha raggiunto il target).
Tra gli analisti, due operazioni, quelle sulle azioni Eni e sul titolo Alphabet, non sono entrate, una, al rialzo su Volkswagen, è a mercato (-3,1%) e l’altra, al ribasso su UniCredit, ha raggiunto il target.
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 28 marzo 2023, la squadra dei Trader, formata da Giancarlo Prisco e da Nicola Duranti, metterà in campo operazioni sugli indici S&P500 e Dax, sul petrolio WTI e sulle azioni Tesla.
Dal fronte Analisti, Riccardo Designori ed Enrico Lanati risponderanno con operazioni sui titoli azionari Eni, Renault, Ryanair e JP Morgan Chase.
Come sempre, la sfida sarà arricchita dalla partecipazione del pubblico, che partecipa attivamente alla trasmissione con domande e spunti di analisi. Il sondaggio di questa settimana riguarda i tassi di Eurolandia.
Tassi BCE: tra falchi e colombe, cosa succede a maggio?
Rialzo tassi di 50 punti
Rialzo tassi di 25 punti
Nessun rialzo
Taglio tassi
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30.
Che cosa sono i TASSI d'INTERESSE e l'INFLAZIONE? Quali effetti?Oggi alle 19 ore italiane avremo 'uscita del dato sulla decisione dei tassi di interesse da parte della FED.
Attuali 4.75%
Previsto 5.00%
Significa che è previsto un aumento di 0.25%, ovvero un aumento non troppo aggressivo.
Un uscita del dato come previsto non dovrebbe variare di molto la situazione attuale, quindi situazione economiche sotto controllo.
Un uscita del dato di 0.5% invece significherebbe un aumento più aggressivo dei tassi di interesse, ciò porterebbe ad una prima variazione importante nella situazione economica.
Riguardo agli asset finanziari si tradurrebbe in Stock market Short, EU GU short, Gold Long.🇺🇸🇺🇸
Ma partiamo dall'INIZIO. Cerchiamo di capire che cos'è l'inflazione e come viene gestita dalle BANCHE CENTRALI ⬇️
Partiamo dal definire che cos’è l’INFLAZIONE:
è un fenomeno macroeconomico con il quale si indica un aumento generalizzato dei prezzi di beni e servizi.
Tale aumento porta, a parità di stipendi, a ridurre il potere di acquisto delle famiglie.
Le banche centrali, per cercare di contenere l’inflazione galoppante, alzano i tassi d’interesse.
Semplificando, si può dire che il tasso di interesse rappresenta il costo del denaro preso in prestito.
Più il tasso di interesse (costo del denaro) è basso più le persone sono invogliate a prendere soldi in prestito e, conseguentemente, aumenta il livello del denaro circolante nell’economia. L’aumento del denaro circolante è una delle cause che portano all’innalzamento dell’inflazione e all’aumento dei consumi.
Con l’aumento dei costi delle materie prime l’inflazione è aumentata a dismisura e a questo punto le banche centrali sono dovute intervenire alzando i tassi di interesse per cercare di ridurre i consumi e il galoppare dell’inflazione.
Vediamo in 4 passaggi cosa succede quando si alzano i tassi:
-Chiedere un mutuo, un prestito o un finanziamento sarà più costoso;
-Dato che salgono i tassi di interesse corrisposti dalle banche, tenderanno a salire anche i rendimenti dei depositi bancari;
-ci sarà meno moneta in circolazione.
-Una circolazione della moneta inferiore porta ad una riduzione dei consumi da parte dei cittadini e quindi a una minor inflazione.
House of Trading: nuovi spunti per investire da Trader ed AnalisDopo le forti tensioni che hanno scosso il settore bancario statunitense, la settimana si è aperta con il salvataggio del Credit Suisse da parte di UBS . Le autorità elvetiche hanno tenuto a precisare che non si tratta di un “salvataggio” ma di “soluzione commerciale”, gli operatori parlano di nazionalizzazione, l’ufficio stampa del Credit Suisse la definisce una fusione mentre, a costo di sembrare indelicati, da UBS parlano apertamente di acquisizione (a forte sconto, aggiungiamo noi).
Al di là di come la si voglia definire, si tratta di un’operazione storica che ridisegna in senso monopolistico il comparto bancario elvetico e che, per la prima volta, sovverte la gerarchia bond/equity tramite la cancellazione di oltre 16 miliardi di nominale di debito subordinato, i famosi Additional Tier1 .
Dalla BCE non ci hanno messo molto a preparare una nota per rimarcare le regole stabilite in Europa nei casi di crisi e l'ordine in base al quale gli azionisti e i creditori di una banca in dissesto dovrebbero sopportare le perdite. “Gli strumenti di common equity sono i primi ad assorbire le perdite e solo dopo il loro completo utilizzo sarà richiesta la svalutazione del Tier 1 aggiuntivo”, hanno fatto sapere da Francoforte. Per il mercato del debito subordinato junior si tratta di un danno che sarà difficile da cancellare.
Delle banche statunitense, della vicenda Credit Suisse-UBS e di tanti altri temi si parlerà oggi ad “House of Trading – Le carte del mercato” , l’appuntamento settimanale con Trader ed Analisti che si sfidano a suon di strategie operative utilizzando i Turbo Certificate di BNP Paribas. La sfida è arricchita dalla partecipazione del pubblico, che partecipa attivamente alla trasmissione con domande e spunti di analisi.
House of Trading: cosa è successo nell’ultima puntata
Nell’ultima puntata di House of Trading, quella di martedì 14 marzo, utilizzando i Turbo Certificate di BNP Paribas la squadra dei Trader ha raggiunto il target in tre delle quattro operazioni messe in campo.
Missione compiuta per le operazioni ribassiste su Dax e Ftse Mib e su quella rialzista sul Nasdaq 100 mentre il deal sul cambio euro/dollaro ha toccato il livello di stop loss.
Stessa sorte è toccata a due operazioni realizzate dagli analisti, quelle rialziste sulle azioni Assicurazioni Generali e Stellantis. Sempre per quanto riguarda gli analisti, l’operazione sul titolo Amazon non è divenuta operativa mentre quella “short” sullo S&P500 è a mercato (-8,33%).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 21 marzo 2023, la squadra dei Trader, formata da Nicola Para e da Nicola Duranti, metterà in campo operazioni su solo due sottostanti: l’indice tedesco Dax e l’euro/dollaro.
Dal fronte Analisti, Riccardo Designori ed Enrico Lanati punteranno sul comparto azionario con operazioni sui titoli Volkswagen, Google, Eni ed UniCredit.
Il sondaggio di questa puntata, e non potrebbe essere altrimenti, riguarderà la vicenda SVB ed il salvataggio del Credit Suisse: “la crisi bancaria è ormai alle spalle?”
PAURA sui mercati? Ecco cosa succedeCon una situazione Macroeconomica allarmante, dobbiamo capire ciò che succede sui mercati.
Abbiamo infatti un'inflazione che è ancora altissima, sia livello eurozona che USA. Una delle banche più importanti USA, la SVB ha dichiarato bancarotta, ieri Credit Suisse ha registrato -22% in borsa crollando a picco. La FED ha preannunciato che saranno mesi difficili e sono previsti ancora aumenti dei tassi di interesse almeno fino a 5.5%. Stessa cosa la BCE ha previsto un aumento dei tassi di 0.5%.
Tutto questo significa che i mercati sono molto suscettibili al momento.
Gli investitori in momenti di risk off spostano il proprio denaro al sicuro in asset come il gold (bene rifugio per eccellenza), USD (valuta più forte) e anche sul JPY (ovvero lo yen Giapponese).
House of Trading: Trader ed Analisti si sfidano nel post-SVBNonostante, questa volta, le autorità statunitensi si siano mosse con prontezza per provare a fermare l’emorragia, il fallimento della Silicon Valley Bank potrebbe avere ripercussioni che al momento è difficile anche solo immaginare.
La corsa registrata dai tassi di interesse statunitensi (e non solo), che un anno fa erano in quota zero per cento e che ora sfiorano il 5%, ha provocato un riposizionamento degli operatori economici che finisce per mettere in difficoltà i principali attori del comparto finanziario.
Di SVB, e di tanti altri temi, si parlerà oggi ad “House of Trading – Le carte del mercato”, l’appuntamento settimanale con Trader ed Analisti che si sfidano a suon di strategie operative utilizzando i Turbo Certificate di BNP Paribas . La sfida tra le due compagini è arricchita dalla partecipazione del pubblico, che partecipa attivamente alla trasmissione con domande e spunti di analisi.
Ed è proprio al pubblico che è rivolto il sondaggio di oggi, che riguarda proprio il Crac SVB: cosa preferire sui mercati dopo fallimento banca USA? Tra le alternative tra cui potranno scegliere gli utenti ci sono i titoli di Stato, che negli ultimi mesi hanno beneficiato del rialzo dei rendimenti ma che potrebbero essere penalizzati dal rallentamento delle strette post-SVB, le azioni, che dopo una correzione potrebbero ripartire nel caso in cui l’effetto contagio venisse arginato, l’oro, che trova sempre il modo di tornare in auge nei momenti di estrema volatilità, e la liquidità, che nel metterci al riparo dalle montagne russe del mercato è vittima di una crescita dei prezzi che non si vedeva da decenni.
House of Trading: cosa è successo nell’ultima puntata
Nell’ultima puntata di House of Trading, quella di martedì 7 marzo, utilizzando i Turbo Certificate di BNP Paribas la squadra dei Trader ha messo in campo quattro operazioni di cui una ha raggiunto il target e due il livello di stop loss.
A raggiungere il bersaglio è stato l’investimento rialzista sul Bund mentre quello sul Dax e l’operazione sul petrolio WTI hanno toccato i rispettivi livelli di stop. L’operazione, sempre long, sullo S&P500 non è divenuta operativa.
Sono tutte “entrate” le quattro operazioni degli analisti: le operazioni su Zoom e Amazon sono a mercato, quella sulle azioni Volkswagen ha toccato lo stop loss mentre il deal sul Dax ha raggiunto il target.
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 14 marzo 2023, la squadra dei trader, formata da Nicola Para e da Nicola Duranti, metterà in campo operazioni con sottostanti gli indici Dax, FTSE Mib e Nasdaq e sul cambio Euro/Dollaro .
Dal fronte Analisti, nella puntata di oggi saranno messe in campo operazioni sulle azioni Amazon, Stellantis e Assicurazioni Generali e sull’indice S&P500.
Che cosa sono gli NFP? Vediamolo insieme!Il dato sui Non Farm Payrolls è uno dei market mover più potenti nel mercato del Forex, con impatto molto forte sul dollaro USA.
Anche detti libri paga non agricoli, gli NFP vengono rilasciati a cadenza mensile (ogni primo venerdì del mese, 14:30 ora italiana) e rappresenta il numero di posti di lavoro creati o tolti all’economia statunitense nel periodo di riferimento in tutti i settori ad esclusione dell’agricoltura.
I non farm payrolls, ovvero i nuovi posti di lavoro aggiunti all’economia, vengono annunciati in concomitanza con i dati sul tasso di disoccupazione e salario orario medio.
Le variazioni di questi tre parametri (Non farm payrolls, tasso di disoccupazione e salario orario medio) mostrano la crescita o la recessione del mercato del lavoro e di riflesso dell’economia americana, con conseguente impatto sul dollaro USA.
Un aumento dell’occupazione può essere precursore di una tendenza inflazionistica e quindi di un aumento dei tassi di interesse, con conseguente apprezzamento del dollaro.
La reazione del mercato Forex agli NFP è sempre influenzata dalle aspettative relative al dato stesso fornite dagli analisti, come succede per tutti i market mover sul Calendario Economico.
Il mercato del lavoro è osservato con attenzione dalla Federal Reserve , banca centrale degli Stati Uniti, nella decisione sui movimenti dei tassi di interesse.
Che cosa sono gli NFP? Vediamolo insieme!Il dato sui Non Farm Payrolls è uno dei market mover più potenti nel mercato del Forex, con impatto molto forte sul dollaro USA.
Anche detti libri paga non agricoli, gli NFP vengono rilasciati a cadenza mensile (ogni primo venerdì del mese, 14:30 ora italiana) e rappresenta il numero di posti di lavoro creati o tolti all’economia statunitense nel periodo di riferimento in tutti i settori ad esclusione dell’agricoltura.
I non farm payrolls, ovvero i nuovi posti di lavoro aggiunti all’economia, vengono annunciati in concomitanza con i dati sul tasso di disoccupazione e salario orario medio.
Le variazioni di questi tre parametri (Non farm payrolls, tasso di disoccupazione e salario orario medio) mostrano la crescita o la recessione del mercato del lavoro e di riflesso dell’economia americana, con conseguente impatto sul dollaro USA.
Un aumento dell’occupazione può essere precursore di una tendenza inflazionistica e quindi di un aumento dei tassi di interesse, con conseguente apprezzamento del dollaro.
La reazione del mercato Forex agli NFP è sempre influenzata dalle aspettative relative al dato stesso fornite dagli analisti, come succede per tutti i market mover sul Calendario Economico.
Il mercato del lavoro è osservato con attenzione dalla Federal Reserve, banca centrale degli Stati Uniti, nella decisione sui movimenti dei tassi di interesse.
House of Trading: gli Analisti provano a recuperareLa sfida tra Trader ed Analisti entra nel vivo: come ogni martedì torna “House of Trading – Le carte del mercato”.
House of Trading è il format video che vede opposte due squadre, quella dei Trader e quella degli Analisti, che si sfidano a suon di strategie di investimento utilizzando i Turbo Certificate di BNP Paribas. La sfida tra le due compagini è arricchita dalla partecipazione del pubblico, che partecipa attivamente alla trasmissione con domande e spunti di analisi.
House of Trading: cosa è successo nell’ultima puntata
Nell’ultima puntata di House of Trading, quella di martedì 28 febbraio, utilizzando i Turbo Certificate di BNP Paribas la squadra dei Trader ha messo in campo quattro operazioni di cui due hanno raggiunto il target e due il livello di stop loss.
Le operazioni che hanno raggiunto il bersaglio sono lo “short” sul Dax e l’investimento rialzista sul Petrolio WTI mentre i livelli di stop sono stati registrati dalle carte sull’Euro/Dollaro (short) e sul Ftse Mib (long).
Su un totale di quattro operazioni, gli analisti ne hanno messe in campo tre ribassiste: quelle sulle azioni Renault e Campari (entrambe a mercato) e quella sul Ftse Mib (a target). L’unico “short”, quello sull’oro, non ha raggiunto il punto di ingresso.
Nel complesso, la classifica pende a favore dei trader, che hanno toccato il target in 10 occasioni, contro le 2 degli analisti. Questi ultimi hanno più carte a mercato (4 contro 1) mentre a livello di stop loss c’è una sostanziale parità (13 Trader, 12 Analisti).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 7 marzo 2023, la squadra dei trader, formata da Nicola Para e da Giancarlo Prisco, metterà in campo operazioni con sottostanti il Petrolio in versione WTI, l’indice S&P500 e, spostandoci in Germania, il Bund ed il Dax. Sull’indice tedesco punteranno anche gli Analisti, che per recuperare terreno scommetteranno anche sulle azioni Volkswagen, sul titolo Zoom e su Amazon.
C’è poi il sondaggio, che, all’indomani delle dichiarazioni del capo economista Philip Lane, secondo cui “sarà appropriato aumentare i tassi anche oltre il vertice di marzo", riguarderà le prossime mosse della BCE: quando ci sarà lo stop alle strette?
House of Trading: Trader contro Analisti, nuovo appuntamentoCome ogni martedì, torna “House of Trading – Le carte del mercato”: per chi ancora non lo conoscesse, si tratta del format video che vede opposte due squadre, quella dei Trader e quella degli Analisti, che si sfidano a suon di strategie di investimento.
Nel corso di ogni puntata, le due squadre mettono in campo quattro trade utilizzando i Turbo Certificate di BNP Paribas.
La squadra dei Trader è composta da Nicola Para e da Nicola Duranti mentre sull’altro lato della barricata gli Analisti schierano Riccardo Designori ed Enrico Lanati. Ogni puntata è arricchita dalla partecipazione del pubblico, che tramite la chat partecipa attivamente alla trasmissione tramite domande e preziosi spunti di analisi.
House of Trading: cosa è successo nell’ultima puntata
Nell’ultima puntata di House of Trading, quella di martedì 22 febbraio, la squadra dei Trader ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al rialzo sull’indice Dax e sull’oro: il primo investimento ha raggiunto il target (+4,89% di rendimento) mentre il secondo ha toccato lo stop loss (-4,87%).
Investimenti ribassisti sono stati invece realizzati su Poste Italiane, l’operazione è a mercato con un -4,41%, e sull’indice S&P500, che registra un andamento speculare (+4,12%).
Sull’S&P500 (a mercato, +0,1%), ma al rialzo, e su Poste Italiane (sempre al ribasso, non entrata) hanno investito anche gli Analisti ed altri due “short” sono stati messi in campo su Stellantis (non entrata) ed UniCredit (a mercato, -7,7%).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 28 febbraio 2023, Para e Duranti investiranno sul petrolio statunitense WTI, sul cambio euro/dollaro e su due indici: il Dax ed il FTSE Mib. Sul paniere delle blue chip di Piazza Affari punteranno anche gli Analisti, che per recuperare terreno scommetteranno anche sull’oro, sul titolo Campari e sulle azioni Renault.
C’è poi il sondaggio, che questa settimana riguarderà il mercato azionario italiano: da qui a fine 2023 quale settore farà meglio? È possibile scegliere il settore bancario, l’automotive, il lusso ed il comparto energetico. Buon trading.