Inflazione in USA in calo ma non abbastanzaBuongiorno a tutti,
oggi vi proponiamo un grafico che mostra l'andamento dell'inflazione americana negli ultimi anni e che mette in risalto il valore dell' impulso rialzista del 2021 con il dato medio equivalente all'intorno del 2%, quale valore target della banca centrale americana.
L'ultima volta che l'inflazione in USA aveva avuto questa accelerazione erano gli anni 70 ed il paese dovette subire una forte recessione per mitigarla.
Oggi i dati macro dell'America si stanno pian piano deteriorando (vedi tabella sottostante), pur continuando a dimostrare una forte resilienza, e per la prima volta da mesi nell'ultima minuta della banca centrale americana è comparsa la parola recessione, nella forma di "recessione lieve" o " mild recession ".
Sarà veramente così? Si tratterà realmente di una recessione lieve?
Di sicuro le condizioni che hanno portato all'attuale aumento dell'inflazione sono diverse da quelle avute in passato - nessuno aveva mai sperimentato prima d'ora una pandemia mondiale in grado di congelare la produzione e gli scambi di interi paesi - e non sappiamo se l'attuale aumento dei costi obbligherà ad una recessione dura ( Hard Landing ), per riportare il dato al valore di target.
Quello che sappiamo è che oggi, al netto di alcune banche fallite, o prossime al fallimento, a causa di una errata gestione del rischio, e al netto di un prodotto interno lordo in rallentamento, non vi sono al momento dati particolarmente preoccupanti che possano far presagire ad una crisi economico finanziaria.
Di seguito riportiamo un estratto del MyMonitoringSystem con i dati macro di riferimento:
EVENT gen-23 feb-23 mar-23 apr-23
ADP Nonfarm Employment Change 235.000 106.000 242.000 145.000
Nonfarm Payrolls 223.000 517.000 311.000 236.000
Unemployment Rate 3,5% 3,4% 3,6% 3,5%
JOLTs Job Openings 10.458.000 11.012.000 10.824.000 9.931.000
ISM Manufacturing PMI 48,4 47,4 47,7 46,3
ISM Non-Manufacturing PMI 49,6 55,2 55,1 51,2
Core Retail Sales (MoM) -1,1% 2,3% -0,1% -0,8%
Retail Sales (MoM) -1,1% 0,3% -0,4% -0,1%
Building Permits 1.337.000 1.339.000 1.524.000 1.550.000
Existing Home Sales 4.020.000 4.000.000 4.580.000 4.440.000
New Home Sales 616.000 670.000 640.000 683.000
Core Durable Goods Orders (MoM) -0,1% 0,7% 0,0% 0,3%
Pending Home Sales (MoM) 2,5% 8,1% 0,8% -5,2%
GDP (QoQ) 2,9% 2,7% 2,6% 1,1%
Fed Interest Rate 4,00% 4,75% 5,00% 5,00%
Qual'è il vostro parere a riguardo analizzando il grafico ed i dati?
Saluti,
Silvio Esposito
Analisimacroeconomica
GBP.USD - L'analisi macroeconomica conferma la visione longANALISI TECNICA
Time Frame: Weekly
Operatività: Long
Zone più rilevanti: Resistenza tra 1.25100 e 1.25800 e supporto tra 1.21600 e .20100
Price Action: Il prezzo sta oscillando all’interno di un rettangolo, la spinta rialzista della settimana del 23 marzo potrebbe aver innescato un movimento rialzista, con un possibile target a 1.3300. In questo momento non abbiamo ulteriori segnali da parte della Price action.
Note importanti: Nessuna
Potenziale trade: Rimaniamo in attesa di una violazione al rialzo della zona segnata e un suo retest per valutare un’entrata long dopo la conferma da parte della Price action (bullish engulfing canale o pinbar)
ANALISI MACROECONOMICA:
In America aumentano le richieste di sussidi iniziali di disoccupazione, la situazione non è delle migliori a causa della pandemia che sta colpendo il mondo intero. l’iniezione di liquidità potrebbe portare il dollaro a indebolirsi nel breve futuro, e per questo reputo abbastanza improbabile un rialzo dei tassi da parte della FED nel breve/medio termine. Aumentano anche le scorte di petrolio americane, con i magazzini ormai al collasso, ormai pieni per il 77% ella loro capacità.
La sterlina invece sembra reagire bene alla pandemia, in particolare la variazione delle richieste di sussidi di disoccupazione e i dati sull'occupazione sono risultati più positivi del previsto.
Diminuiscono in modo notevole le richieste di sussidi, il livello di occupazione aumenta in modo positivo, portando fiducia nell’economia inglese.
A questo punto la mia attenzione si concentrerà sulle notizie in arrivo la prossima settimana, ma sulla base dei dati passati, mi aspetto delle notizie negative da parte del dollaro, credo sia molto probabile un ulteriore aumento delle scorte di petrolio, e una riduzione del PIL trimestrale. Se questo dovesse accadere, potremmo vedere il prezzo rompere la resistenza sulla quale ora si trova, un retest della stessa potrebbe darci un’occasione di entrata long. Dichiarazione di non responsabilità: le opinioni di Roby sui grafici e sui mercati non sono consigli o raccomandazioni su come fare trading o come investire, sono solo informazioni di carattere educativo e generale. Non acquistare e/o vendere alla cieca, fai le tue ricerche e prendi le tue decisioni in modo autonomo e consapevole.
GBP.JPY - Ritracciamento prima del long?Time Frame: Settimanale;
Operatività: Short di breve termine, long di medio/lungo termine;
Zone più rilevanti: Supporto tra 130.000 e 128.700 e resistenza tra 138.000 e 140.000
Price Action: Il prezzo si trova all'interno di un canale discendente, in prossimità della zona di supporto inferiore si è formata una spike di notevole rilevanza, seguita da una engulfin canale rialzista. Questa configurazione di prezzo lascia spazio ad una prospettiva rialzista di medio/lungo termine;
Note importanti: Secondo la mia visione, il prezzo non ha ancora sufficiente forza per proseguire al rialzo, necessita di un movimento di "respiro" almeno fino alla zona settimanale che lo ha respinto in precedenza: in questo caso avremmo un doppio minimo molto interessante e un R/R ottimale;
Potenziale trade: Per entrare long sarà necessario attendere il retest della zona di supporto settimanale inferiore, in seguito bisognerà ricercare la conferma da parte della Price action nel grafico Daily (engulfing canale o pinbar);
ANALISI MACROECONOMICA GBP
Mi aspetto un ribasso sulla base dei dati macro rilasciati durante la prima settimana di Aprile. In particolare la mia attenzione si è spostata sul saldo della bilancia commerciale relativa al mese di Febbraio, ampiamente negativa rispetto alle attese, evidenziando una minore richiesta di moneta inglese e di conseguenza una diminuzione del PIL per questa prima parte dell'anno, come possiamo vedere dai dati riportati sul calendario economico.
Il rialzo della sterlina delle scorse settimane potrebbe essere stato causato da una aspettativa positiva riguardante la decisione sul tasso d'interesse da parte della Boe, fissata per il 7 maggio 2020. Nel caso questo avvenisse la mia visione long troverebbe conferma.