Dollaro Neozelandese ed opportunità di tradingL'NZD si trova in un'interessante configurazione grafica, nelle vicinanze di un importante area di resistenza e con importanti riferimenti volumetrici da monitorare.
Senza tralasciare la correlazione con il "collega" AUD.
Buon trading!!!
AUDUSD
STORNA IL DOLLARO AMERICANOANALISI RETAIL DEL 20.05.2022
Giunge finalmente lo storno del dollaro americano, che dopo sei settimane di rialzi consecutivi sta per giungere alla prima chiusura in territorio negativo, rompendo i minimi della scorsa settimana e attaccando i primi supporti a 103.00 figura. Il movimento di ribasso dettato dal dollaro americano ha immediatamente attirato una gran parte dei traders retail che hanno preso posizione lunga.
I lotti long sul basket dollari sono passati difatti da 16028 di ieri mattina agli attuali 19337, sbilanciando cosi le percentuali da un modesto 31% long di ieri all’attuale 37%.
Permane dunque il sentiment predominante corto da aprte dei traders al dettaglio e quasto ci conferma ancora la view di più lungo respiro pro dollaro, che al momento non è stata invalidata, ne da notizie esogene, ne tanto meno da dati macro economici.
Restano quindi aperte le occasioni per acquisti di biglietto berve, che tuttavia potrebbe vedere ulteriori ribassi tecnici, fino ai primi veri supporti , posti in area 102.359 prima e 100.50 poi, livelli che se raggiunti non invaliderebbero ancora il quadro tecnico rialzista del dollaro americano.
Come già detto ieri, ripartono le valute cosidette rifugio, ovvero yen giapponese, ma più di tutte il franco svizzero, che ieri ha messo a segno un ottima performance, portando il futures sui livelli di massimo precedente a 1.0328. la spinta rialzista ha subi innescato l’interesse dei retail che dono passati dal 51% corti al 66% attuale, dando chiaro segnale di ricerca di mean reverting, in un momento di forte risk off.
Respira finalmente l’euro , che alla luce di maggiori prospettive di rialzi tassi nel prossimo luglio , inizia a godere di interesse da aprte degli investitori, andando come di consueto ad attrarre i traders retail in posizioni corte di mean revertig, che sono passate da un timido 40% di eiri ad un 47% attuale sull’intero basket, mentre sul cambio principale eurusd si passa da un 66% long ad un 57% attuale, segno che sui primi rialzi sono pronti ad uscire dalle posizioni long, per dare spazio al consueto posizionamento contrarian, che sarà benzina utile per eventuali partenze di trend, confermate dal break out dei massimi di 1.0610 per estensioni possibili fino 1.0950.
Il dollaro storna contro tutto e anche le oceaniche ne beneficiano in un movimento rialzista che porta audusd alle porte di 0.7075, con i retail ancora al 57% long, ma già pronti ad incrementare le posizioni corte, che stanno procedendo a rialzo nelle ultime ore, un break out dei massimi di ieri porterebbe i prezzi ad estenszioni fino alle arre di 0.7270 prima di valutare ulteriori ingressi short.
Con la caduta del dollaro americano e la partenza del franco svizzero il cambio usdchf non poteva che vedere profondi ribassi , passando dai assimi di 1.0080 a 0.97 figura, con un immediato ribaltamento del sentiment retail, che passa leggermente positivo con un 51% retail long. Dopo settimane di posizionamenti corti alla caccia di storni. La struttura ribassista fa sperare in allunghi , che troverebbero migliori prezzi di ingresso su eventuali storni nelle aree di 0.98 figura, area dove convergono le mm21 e 100 in h4 oltre ad una serie di resistenze statiche.
Siamo a venerdi e sarà interessante monitorare le chiusure settimanali, per valutare le potenziali proiezioni che ci condurranno alla fine di questo mese di maggio 2022.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
IL DOLLARO PROSEGUE LA SUA CORSA, MENTRE IL MONDO CRYPTO SOFFREBUONGIORNO FOREX DEL 12.05.2022
Giornate non facili sui mercati finanziari mondiali, ieri la pubblicazione del dato sull’inflazione negli stati uniti ha dato ancora conferme di una corsa senza freni dei prezzi, con un IPC al +8.3% che può sembrare migliore del precedentre 8.5%, ma se consideriamo l’effetto base di cui abbiamo parlato ieri , l’inflazione reale potrebbe essere pari al 9-10%. Inutile quindi i primordiali indugi del mercato, che dopo un respiro brevissimo del dollaro e delle borse, hanno concretizzato la necessità di una FED aggressiva, che non ha scusanti per interventi decisi e concreti, pertanto su ancora il dollaro americano e giù le borse!
Ancora a far notizia ieri, le dinamiche legate al mondo crypto, che grazie anche ad una fortissima correlazione con il comparto equity, ha visto pesanti ribassi e questa volta a trascinare tutto sono state le vicende di TerraUSD, che ha registrato ribassi importanti fino altre l’80%.
L’intero comparto ne ha risentito, e le azioni di coinbase sono crollate di quasi il 30%, portandosi a ridosso dei 50$, portano a catena ribassi anche sul Bitcoin, che sfonda il muro dei 30K e approda a 26800$. Giornata impegnativa per il mondo delle crypto valute!
Il mondo FX legato alle majors , ha seguito le dinamiche dollaro centriche che dominano i mercati da mesi oramai, con il biglietto verde che schiaccia a ribasso tutte le concorrenti, in percentuali ovviamente diverse ma con dinamiche molto simili.
Eurusd seppur molto debole, mantiene i supporti di 1.05 figura e le prospettive di un rialzo tassi nel prossimo luglio sembrano prendere corpo, il che da la farza necessaria a non rompere i minimi di periodo, almeno per il momento, mantenendo cosi stabili anche le posizioni dei traders retail che oscillano da giorni intorno al 76% long, in attesa di qualche storno che nostro malgrado non trova condizioni fondamentali per concretizzarsi in una price action rialzista.
Pubblicati stamattina i dati sul PIL del regno unito, tutte le rilevazioni sono uscite negative , sia il mensile con un -0.1% , che l’annuale relativo al 1° trimestre di questo 2022 con un 8.7% ben sotto le attese del 9.0%,per finire con il pil trimestrale al +0.8% rispetto ad un precedente 1.3%. Dati non certo brillanti, che pesano grandemente su una situazione già di ampia difficoltà mostrata dalla sterlina, specialmente contro il dollaro americano , che si porta sulle aree di 1.22 figura, e trascina con se l’85% dei retail, che sono in posizione contrarian long, e che continuano a comprare, andando alla ricerca dei minimi giorno dopo giorno. L’espanzione dei prezzi, indica senza dubbio un eccesso di ribasso, tuttavia la congiuntura macro non giustifica un’inversione del trend ribassista se on per delle momentanee prese di profitto, in assenza delle quali un approdo in area 1.2075 e 1.20 figura non è da escludere.
Anche le oceaniche non fanno meglio contro il dollaro , con audusd che prosegue la sua discesa bucando i minimi di 0.69 e puntando a 0.6825 con un timido 67% dei traders retail long, il che fa pensare ad una forza in calo del trend ribassista, ma presto forse per cercare inversioni o respiri tecnici, la cautela in questi casi non va mai abbandonata.
Per finire usdcad a ridosso dei massimi di 1.3040 trova nuova linfa dai dati pubblicati ieri, e sepur alla 7° settimana di rialzi non possiamo escludere allunghi ulteriori, prima di prese di profitto che non determinerebbero comunque un’inversione del trend.i nostri colleghi retail continuano a mentenere posizione contrarian short al 72% senza demordere dalla ricerca dei massimi, che sta portando ad una lunga sofferenza in posizioni che non assecondano la forza schiacciante del biglietto verde.
Rimaniamo pertanto vigili e cauti nella ricerca di storni, riducendo il rischio specialmodo quando si lavora in contro trend.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
RECESSIONE: UN MALE NECESSARIO.BUONGIORNO FOREX DEL 04.05.2022
Mercati paralizzati in attesa dell’appuntamento con la FED di questa sera, evento chiave per il futuro dell’economia americana. Parte da oggi la vera lotta all’inflazione, con un rialzo tassi di 50 Bp, secondo le attese, che porterebbe i Fed Funds all’1% , ma ancora lontani da quel +2.25% che secondo molti analisti sarebbe in grado di calmierare la corsa dei prezzi, il che ci porta a valutare i possibili scenari in cui la FED si dovesse mostrare meno hawkish del previsto e alzare di soli 25Bp, il che farebbe intendere una scarsa volontà di combattere l’inflazione e alti timori che l’economia americana possa andare in recessione con politiche troppo aggressive.
Si perché la possibilità di una recessione tecnica è dietro l’angolo, con i dati macroeconomici usa che stanno via via deteriorandosi, mese dopo mese, e un primo PIL Q1 del 2022 in negativo, le prospettive non sono delle migliori.
Tutta via una fase recessiva potrebbe essere un male necessario, perché ben sappiamo come l’economia mondiale seppur mirata sempre all’espansione, debba affrontare ciclicamente fasi di rallentamento e o recessione per poi ripartire, è una dura legge, ma necessaria e la FED lo sa bene, sa che deve inasprire le politiche monetarie se vuole ad una futura occorrenza renderle nuovamente dovish, e permettere un nuovo ciclo di espansione: non possiamo godere del paradiso se non attraversiamo un po’ di inferno.
Alla luce di quanto detto , i mercati finanziari mondiali si avvicinanao a questo evento dopo fortissimi acquisti di dollari americani, che hanno portato dollar index alle aree di massimo di 103.80-103.00 e al momneto lateralizza in attesa degli sviluppi di questa sera.
Il comparto obbligazionario, alle prese con i timori di un balance sheet reduction aggressivo da parte della FED, che potrebbe vedere riduzioni di $95mld mese, e le già forti vendite da parte del giappone che ha liquidato $60 mld in 3 mesi, ha visto pesanti discese nei prezzi e rialzi nei rendimenti tali da tocare il 3.0% nel decennale americano, il che fa presumere potenziali ulteriori allunghi rialzisti nei rendimenti in caso di una FED aggressiva.
L’equity di tutta risposta ripiega dai massimi storici, con un primo trimestre 2022 tra i peggiori, special modo lo scorso mese di Aprile, che ha trovato pesanti vendite da parte degli operatori, che vedono nella riduzione del sostegno della FED la fine di un’era di rialzi infiniti, dove ogni minimo era motivo di acquisto.
L’intero mondo valutario si presenta stasera sbilanciato nel sentiment contro il dollaro americano, con un 80% di posizioni corte sul basket dollaro, e ovvi sbilanciamenti su tutte le majors, come eurusd con un 78% long, o cable con un 84% long ancora australian dollar con un 86% long viceversa usdcad con un 71% short come usdjpy con un 77% short.
Insomma i retail scommettono sui ribassi del biglietto verde, che a nostro parere potrebbe vivere una fase di storno dagli attuali massimi per delle prese di profitto, tutto sommato dovute e propedeutiche ad ulteriori ripartenze.
Seguiremo pertanto con attenzione e cautela gli eventi di questa sera.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
LA SETTIMANA DELLA FED CON IL DOLLARO AI MASSIMI!BUONGIORNO FOREX DEL 02.05.2022
Siamo giunti alla tanto attesa settimana del 4 maggio, data nella quale la FED dovrebbe dare conferma del rialzo tassi di 50Bp di cui tanto si è discusso in questo periodo.
L’inflazione che era cosi difficile da raggiungere nell’era pre-pandemica, sta ora colpendo le economie occidentali in maniera poco clemente, con una corsa a rialzo come poche nell’era moderna,e le cause sono da ricercasi nella congiuntura di diversi fattori: in primis la fortissima iniezione di liquidità fatta in questi ultimi 2 anni, per sostenere un’economia asfittica che doveva fronteggiare l’emergenza pandemica, le strozzature nell’offerta poi, che ha rallentato l’offerta mondiale, nella fase di fine pandemia, quando la domanda è tornata prepotente sui mercati e non ha trovato risposta in un’offerta deficitaria e ancora sotto shoch dalla pandemie, e paer finire il conflitto Ucraina -Russia che ha dato l’ultimo colpo all’offerta di materie prime, che stanno ora spingendo i prezzi alle stelle.
Unica via d’uscita sembra colpire la domanda, raffreddando rapidamente le economie mondiali, procedendo a politiche hawkish con rialzi tassi e balance sheet reduction che possano a qualunque costo rallentare la domanda.
Siamo giunto ai giorni cruciali, dove capiremo se la FED sarà in grado o meno di applicare il suo piano di politica hawkish senza danneggiare troppo l’economia, portando a termine un “atterraggio morbido”,senza trascinare l’economia in una spirale di recessione.
Giungiamo a questo importante appuntemento con un dollar indez sui massimi di periodo a 103.50, dopo un test delle aree di massimo di 103.80, e un fortissimo sentiment retail ancora contrarian short all’81% sul biglietto verde, il che amntiene stabilmente sotto pressione le altre majors.
L’euro non trova ancora spunti per dei respiri che possano essere considerati come tali, eurusd ancora sulle aree di minimo di 1.0520 sotto la pressione di un sentiment retail tutto impostato al mean reverting con un 82% long, che solo un’azione di sell on news potrebbe risollevare.
Anche le sterline faticano a risalire la china, con un sentiment del 79% long, tutto sommato in leggero calo rispetto all83% di venerdi, grazie al drastico calo di posizioni long, che sono preludio a nuovi poszionamenti short, che ricercano tardivamente il trend. Cautela come sempre nel ricercare opportunità di mean reverting, per non cadere trappola di false ripartenze, ma eventuali break out dei massimi di 1.2620 potrebbero dare il via ad interessanti allunghi rialzisti, fino alle aree di 1.27 figura.
Sotto pressione del dollaro anche le oceaniche, con audusd che non trova margini di recupero dai minimi, attualemente ai prezzi di 0.7050 e un sentiment dell’86% long per i retail, sembra voler dare ulteriore spazio ad approfondimenti ribassisti, con potenziali aree targhet a 0.6990 prima e 0.6930 poi.
La forza del dollaro americano si rileva in ultimo su usdcad, attualemente alle prese con i massimi settimanli di 1.2880, e un sentiment ovviamente impostato alla ricerca del mean reverting al 74% short, il che farebbe propendere per potenziali ulteriori allunghi rialzisti in caso di break out dei massimi di periodo con conferme in chiusure orarie.
Tutte le dinamiche , mai come in questi giorni, possono essere smentite, perche la possibilità di prese di profitto sul dollaro americano non sono poi cosi remote, considerando sempre che il mercato lavora sull’aspettativa, che sta andando via via concretizzandosi fino all’appuntamento di mercoledi, dove forti storni del dollaro non sono da escludersi.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
Zona di supporto su AUDUSD; Possibile rimbalzo?Salve traders, oggi vi volevo far notare questa zona, a circa 0.7174 di supporto, rotta qualche giorno fa, e già testata due volte, con un piccolo rimbalzo; cosa ne pensate? Potrebbe eseguire il suo terzo rimbalzo? Oppure bucarla e continuare il downtrend?
COLPIRE LA DOMANDA PER ABBATTERE L’INFLAZIONEBUONGIORNO FOREX DEL 11.04.2022
Parte una settimana decisiva sui mercati finanziari , che si apprestano a vivere una nuova stagione di trimestrali indubbiamente importante, anche se riteniamo maggiormente decisivi i dati che saranno pubblicati nel Q2, in quanto cartina tornasole delle politiche hawkish che la FED sta implementando da marzo 2022, e che con buona probabilità vedranno inasprimento nelle riunioni del decondo trimestre di quest’anno, dove già si parla di un rialzo tassi di 50Bp, e soprattutto di QT, ovvero quantitative tightening, ovvero quell’insieme di azioni volte raffreddare l’economia, e che vedrà non solo l’aumento dei tassi di interesse, ma anche la riduzione del bilancio federale.
La necessità di contenere l’inflazione si fa pressante con i nuovi record storici che si susseguono special modo nel mondo occidentale, e seppur una crescita dei prezzi era tanto auspicata nell’era pre-pandemica, ora la corsa dei prezzi di materie prime ed energetici, sembra aver fatto sfuggire di mano il controllo dei prezzi, innescando un’inflazione da costi, che malamente può essere gestita dalle banche centrali, che non riscono a calmierare i costi di energia, soprattutto in seguito al conflitto Russia Ucraina, pertanto sembra inevitabile la necessità di colpire la domanda, e rallentare cosi l’economia e di conseguenza i prezzi.
Se questo sarà davvero lo scenario che ci attende, allora ci pare più chiara la salita dei rendimenti obbligazionari, e la discesa del comparto equity, che teme la probabile recessione, o per meglio dire la stagflazione, ma seguiremo i dati macroeconomici che saranno pubblicati, per analizzare le dinamiche che via via si andranno sviluppando.
Le aperture di settimana sembrano focalizzare l’attenzione sulle elezioni in Francia, con gap importanti sulla moneta unica, mentre il comparto equity ripiega in pre-market sui minimi della scorsa settimana,l’S&P ritesta i 4452pnt, il Nasdaq resta debole, ma ancora inside ai prezzi di venerdi a 14246pnt, l’asia con il Nikkei debole anche lui a 26835 pnt.
Gli energetici divergono, con il wti in calo la scorsa settimana sotto i 100$, attualmente a 96.11$ a ridosso dei minimi della scorsa settimana, ma solo il breakout di 92.30$ potrebbe decretare un vero rally ribassista e portare i prezzi al loro real value sito nell’intorno dei 70$, ma la corsa all’approvvigionamento di materie prime energetiche unito alla più classica speculazione, lotta per mantenere alti i prezzi e sostenuta la volatilità, che sta concedento ai paesi produttori di petrolio, ottimi profitti in questa fase di iper valutazione del greggio.
Si ferma il Ngas, dopo aver ragiunto i 6.50$ , massimo del 2020 ora ritestato che potrebbe dare fine al rally davvero impressionante di questo asset che ha percorso un rally a doppia cifra in questi primi mesi del 2022.
Ancora stazionario il gold a 1944$ , dopo un tentativo di attaccare i 1955$ area di resistenza chiave, che per ora non vede la luce di un rally rialzista degno di una fase recessiva o di vero timore sui mercati finanziari, che potrebbe svilupparsi solo nel secondo trimestre 2022.
Il valutario vede l’approdo del dollar index alle aree di 100, tanto richiamate nei nostri articoli, segno che i timori di una FED aggressiva e le speranze di un dollaro forte si materializzano come sempre in aticipo sui mercati finanziari, valorizzando le attese più del dato finale.
La fora del biglietto verde si rispecchia ovviamente su tutte le altre majors, con l’eurusd che , pur vivendo momenti dfi alto interesse per le elezioni in Francia, rimane schiacciato sui supporti di 1.0875 con l’80% dei traders retail in posizione rialzista.
Sembra cambiare il vento su usdcad, con attacchi a 1.26 figura,e un sentiment in equilibrio al 50% pronto a sbilanciamenti pro o contro dollaro, anche considerando l’attesa di questa settimana per la BOC chiamata aa un ulteriore rialzo dei tassi di interesse.
Soffrono le oceaniche con audusd a ridosso dei supporti a 0.7425 e un cambio di sentiment attualmente long al 64% che farebbe pensare ad ulteriori allunghi ribassisti, fino alle aree di 0.7375.
Prosegue la debolezza dello yen giapponese, causata sia dalle politiche iper accomodanti della BOJ, che dalla chiara volontà degli operatori, di non cercare ancora rifugio dai mercati finanziari, ma di essere alla ricerca dei migliori investimenti per proteggersi dall’iper inflazione attuale.
Seguiremo pertanto gli sviluppi sui mercati finanziari mondiali di questo interessante 2022.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
MERCATI INCERTIBUONGIORNO FOREX DEL 08.04.2022
Ultima giornata di contrattazione, per questa prima settimana di aprile, che lascia gli operatori senza nessuna chiara indicazione direzionale, con i mercati che hanno vissuto le ultime 3 sedute in totale trading range.
Il contesto macroeconomico, pur avendo vissuto gli appuntamenti con il FOMC, e la BCE con le minute, non ha di fatto aggiunto nulla di nuovo a quanto già sapevano gli operatori, ed eccezion fatta per una lenta me costante forza di biglietto verde, sembra che il mercato sia paralizzato in attesa di nuovi market mover in grado di dare nuova spinta direzionale.
Il FOMC ha confermato la necessità di politiche meno accomodanti, e di passare ad una fase di neutralità, con rialzi del costo del denaro, che potenzialmente si dirigono verso i 50Bp già alla prossima riunione di aprile, ed in ovvia conseguenza si inizia a parlare di Balance Sheet reduction, dove il FOMC inizia a dare maggiori indicazioni e una chiara determinazione a liquidare asset obbligazionari che hanno assunto un peso forse eccessivo nel bilancio della FED.
Anche le minute della BCE hanno delineato la possibilità di rialzi del costo del denaro nel terzo trimestre del 2022, ma gli operatori al momento sembrano credere poco alle dichiarazioni delle banche centrali, o almeno preferiscono dar credito all’attuale livello di inflazione globale, che vede l’Europa doppiamente penalizzata.
La guerra in Ucraina prosegue, le sanzioni alla Russia inevitabilmente hanno un costo anche per noi europei con il comparto energy in fibrillazione, necessità elevata di materie prime e una inevitabile scarsità di risorse, che vengono pagate a caro prezzo, spingendo cosi l’IEA ad attuare un piano di immissione di 1.2 milioni di barili, con l’aiuto degli USA, il che ha calmierato almeno per il momento il prezzo del petrolio che torna sotto i 100$
Il comparto obbligazionario continua la sua corsa nei rendimenti di breve periodo, il che inizia a porre in crisi anche il comparto equity, che ne perde di competitività per la tutela contro l’inflazione che rimane il timore maggiore per gli investitori.
Con una FED che dovrebbe attuare un piano di liquidazione di asset obbligazionari, non possiamo attenderci altro che un calo nei prezzi e un conseguente rialzi nei rendimenti, tale da compensare in modo più adeguato il gap con l’inflazione, e rendere pertanto nuovamente appetibile agli investitori gli acquisti di debito sovrano.
Il valutario continua a vedere una buona forza del biglietto verde, che resta perno dei mercati mondiali al momento, e che riesce pertanto a rimanere al centro dei bisogni degli investitori, che in fasi di incertezze e dubbi non disdegnano di rimanere liquidi in dollari americani.
Il dollar index al momento sotto quota 100 a 99.85, sembra oramai l’unico asset a vivere una fase direzionale ascendente che seppur lenta, resta costruttiva, riversando la sua forza su tutte le altre majors, spingendo cosi eurusd nuovamente sui minimi di periodo a 1.0850, penalizzando ancora quell’86% di traders retail fermi in posizioni long.
Spinta rialzista ovviamente per usdcad, che attacca le aree di massimi settimanale a 1.26 figura, con l’ingresso repentino dei traders retail short, che come sempre mostrano una spiccata voglio di mean reverting, seppur usdcad venga da una lunga fase di ribasso partita da 1.29 figura.
Cedono anche le oceaniche sotto i colpi del dollaro americano, con audusd a ridosso del supporti chiave posti a 0.7450, oltre i quali potremmo vedere approdi in area di 0.7425 prima e 0.7375 poi, il che potrebbe generare un’inversione netta nel posizionamento retail che dall’attuale 56% short, potrebbe capovolgersi netto long.
Ancora non riesce a recuperare lo yen, che dopo il breve strono della scorsa settimana a ripreso il suo mood discendente, portando nuovamente i cross a rialzo, e stuzzicando ancora la voglia di posizionamento contrario dei retail che si trovano sbilanciati corti , in chiari eccessi su diversi asset, come adjpy con un 81% short, o cadjpy con un 95% short o nzdjpy con un 91% short.
Attenzione dunque alle chiusure settimanali, per prepararci a ritorni di volatilità nelle prossime sedute di contrattazione.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
DOLLARO FORTE PRIMA DELLA BCEBUONGIORNO FOREX DEL 07.04.2022
Conferme da parte del FOMC, che nell’appuntamento di ieri sera ha ribadito la necessità di politiche economiche meno accomodanti e più neutrali, che rimandano pertanto ad un possibile rialzo di 50Bp alla prossima riunione di fine aprile.
Attese le linee guida per la riduzione di bilancio, che sembra oramai una necessità espressa a chiare lettere anche dai membri del board della FED, secondo i quali già da maggio si renderà necessario iniziare la vendita di asset.
Siamo dunque al giro di boa, la FED è indirizzata chiaramente a politiche aggressive, e i timori e le incertezze relative al contesto geo politico mondiale, seppur presenti nelle osservazioni del FOMC, sembrano non intaccare la linea guida aggressiva decisa dai membri del board.
La reazione dei mercati è stata tutto sommato modesta, i prezzi inglobavano già ampiamente quanto espresso dal FOMC, e forse le intenzioni erano proprio queste di evitare shock ai mercati, facendo lentamente metabolizzare l’idea di un cambio di rotta.
I mercati equity hanno risposto con un po di volatilità bidirezionale, di brevissimo, lasciando di fatto i prezzi nel range di giornata, con S&P ancora fermo a 4460 pnt, cosi come il Nasdaq a 14500pnt, senza esprimere alcuna direzionalità, ma solo consolidando gli ultimi giorni di ribasso , che come detto, scontavano le parole del Fomc di ieri sera.
Il settore energy si divide, con un petrolio che inizia la sua discesa sotto i 100$, grazie alle dichiarazioni dell IEA, che ha pianificato l’immissione di 120 mln di barili con l’aiuto degli stati uniti, e un Ngas che ieri ha visto i suoi massimi a 6.40$ segnando una performance per il primo trimestre 2022 a doppia cifra.
Il valutario vede la spinta rialzista del dollar index oramai alla soglia della resistenza chiave di 100, che ha permesso la spinta a ribasso di tute le altre majors, e la nascita di un interesse short da aprte dei traders retail che sono al momento al 71% corti.
La forza ,seppur non esplosiva ,del biglietto verde pone sotto pressione tutte le majors, con eurusd a ridosso dei supporti di 1.0875-1.09 e un sentiment contrarian long all’83% che potrebbe però vedere sollievo se oggi le minute della BCE dessero speranze di politiche più aggressive portando eurusd sulle reisitenze di 1.0945-50.
Interessanti le oceaniche, che con la forza del dollaro espressa ieri sera, hanno stornato dai massimi di periodo, dopo il rally a rialzo visto ad inizio settimana, che aveva portato audusd a 0.7675, e che si ritrova oggi a ridosso dei supporti a 0.7475, con un riequilibrio del sentiment netto, che vede i traders retail short al 62%, e che non esclude a questo punto possibili ulteriori allunghi ribassisti se violati i supporti di 0.7475.
Ovviamente anche usdcad, ha mostrato interessanti movimenti rialzisti grazie alla forza del biglietto verde, portandosi dai minimi di 1.24 figura a 1.2575, e riequilibrando il sentiment retail che dagli eccessi long dei giorni scorsi, si porta ad un 72% long, con potenziali ulteriori allunghi al BreakOut eventuale dei massimi della notte.
Ancora tanti i cross di interesse, che vedono eccessi importanti nel sentiment come gbpnzd ,gbpaud, cadjpy, meritevoli di storni, ma oggi il focus sarà la moneta unica con le minute della BCE, pertanto occhi puntati sull’euro.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
Conferma della liquidità a supporto oltre 0.7530 (TFB)Questa mattina abbiamo confermato la presenza di liquidità a supporto e agganciato il trend su AudUsd. Il target è pari a 0.7750. Poiché il range è ridotto, rispetto ad un obbiettivo di lungo termine, stiamo lavorando con stop a pareggio e posizione intera. In settimana conto di realizzare una live su TradingView per spiegare come funziona questo tipo di gestione. Tempo fa ho registrato una live dove ho spiegato come funziona il metodo TFB e come lavoriamo con le congestioni.
AUDUSD: RBA decisione tassi d'interesse del 5 Aprile 2022Buongiorno a tutti,
martedi' prossimo la Royal Bank of Australia (RBA) decidera' se aumentare o lasciare invariati i tassi d'interesse. Da notare la crescente divergenza fra la politica monetaria adottata dalla RBA e dalla RBNZ (Royal Bank of New Zealand) trattata nel precedente post sull'argomento condiviso il 2 Novembre 2021 (link sotto). La questione che deve porsi la Banca Centrale e' se aumentare i tassi d'interesse per contrastare l'aumento dei prezzi. A prima vista sembra che non ci siano dubbi. E' opinione diffusa che questo sia cio' che la RBA fa meccanicamente quando l'inflazione sale al di sopra del 3% (attualmente e' del 3,5% ) per riportare i tassi all'interno della fascia obiettivo del 2-3%.
Il problema e' che la domanda non e' certamente la cosa principale che spinge i prezzo al rialzo in questo momento. Le cose principali sono al di la' del controllo della RBA. I prezzi della benzina sono saliti alle stelle a causa della guerra Russia-Ukraina. E' anche il motivo per cui i prezzi globali di grano, orzo e olio di girasole stanno salendo. Le aziende di trasformazione alimentare affermano che l'aumento dei prezzi del petrolio e degli alimenti combinati minaccia di aumentare il prezzo di una lattina di fagioli di oltre il 20%. Tutto cio' che viene spedito e trasportato su camion utilizzando petrolio e' destinato a costare di piu'. Il costo degli stessi camion e delle automobili sta aumentando a causa della carenza globale di chip per computer. E' facile capire perche' i prezzi aumentino ed e' facile capire perche' potrebbero non scendere per un po'. Quello che e' piu' difficile da vedere e' come spingere al rialzo i tassi d'interesse per frenare la domanda, per costringere i consumatori a spendere meno, possa servire a qualcosa.
Comunque, al di la' delle decisioni che la RBA prendera' martedi' prossimo, bisognoa notare come l'AUD, da inizio Febbraio 2022, abbia beneficiato dell'aumento delle materie prime in quanto "commodity currency". Infatti i traders e gli investitori che cercano di ottenere esposizione alle fluttuazioni dei prezzi delle materie prime spesso assumono posizioni nelle "commodity currencies" come investimento proxy per l'acquisto delle stesse materie prime. Queste coppie sono altamente correlate alle variazioni dei prezzi delle commodities poiche' le producono e le esportano. L'Australia e' una delle nazioni piu' ricche di risorse al mondo ed e' il piu' abbondante esportatore mondiale di carbone e minerale di ferro. Il paese esporta anche petrolio e oro e la sua valuta e' quindi fortemente dipendente da questi prezzi. Da non dimenticare anche che la Cina e' il piu' grande cliente dell'export australiano.
CONCLUSIONI TECNICHE:
AUDUSD ha iniziato il 2022 trovando supporto sul livello 0,70000 su cui ha sviluppato un pullback che ha superato la pressione ribassista del 2021 e si e' fermato sulla resistenza a 0,7600. Analizzando l'area cerchiata con il timeframe H1 si potra' apprezzare una fase di accumulo/distribuzione che segue la schematica Wyckoff.
Va be', per il momento mi sembra di aver detto e condiviso abbastanza. Spero che le informazioni di cui sopra vi possano essere d'aiuto per il vostro trading. Se avete dubbi o domande non esitate a scrivere nei commenti qui sotto. Grazie a tutti per il supporto e se avete voglia lasciate un like e passate a trovarmi nella live. Grazie soprattutto a TradingView per la possibilita' che ci da di condividere le nostre idee e di stare insieme (grazie AlbertoBobbons per gli spunti su questa coppia).
Un abbraccio e buon trading a tutti
Cozzamara
PS: Attenzione alla possibilita' che i Giapponesi possano intraprendere (se non l'hanno gia' iniziato su NZDJPY) un'operativita' di Carry Trade su AUDJPY.
Non sono un analista ne un trader professionista. Sono semplicemente un appassionato che condivide le sue idee e le sue riflessioni che potrebbero benissimo essere sbagliate. Nulla di cio' che dico dev'essere inteso come sollecitazione a fare Trading. Se pensate che guadagnare con il Trading sia facile lasciate perdere perche' l'80% delle persone che ci provano perdono i loro soldi.
AUDUSD SHORTBuonasera ragazzi, molto semplicemente vi spiego il mio punto di vista, da prendere solo esclusivamente come quest'ultimo e non come consiglio finanziari, quindi ricostruendo quello che è successo nell'ultimo periodo in timeframe H4, si vede una forte esposizione long, che andando a vedere nel dettaglio va a recuperare zona di offerta di qualche settimana fa. Se si scende a tm bassi tipo 15m si può ricostruire una struttura WYCKOFFIANA, con presa di liquidità sopra i massimi e evidence che non ci crea nuovi massimi. Aspettando l'apertura di sessione di domani prevedo presa di liquidità sull'ultima zona di offerta per poi percorrersi un tragitto verso livelli più bassi
Conferma della liquidità a supporto su AudUsd (TFB)AudUsd oggi ha confermato la presenza di liquidità a supporto . Quindi oltre la congestione settimanale con più di 5 barre, si è configurata una barra di trend giornaliera chiusa oltre 0.74, il livello di confine della congestione. Inoltre stamattina, almeno per il momento, abbiamo rilevato prese di profitto ridottissime. Tale condizione, consente di anticipare un nuovo trend 2-4 volte su questo mercato ogni anno.
Quando si allinea un opportunità di questo tipo, oltre una congestione così ampia, è necessario mettere in conto una gestione più costosa. Perché le congestioni con più di 5/10 barre settimanali, prima di formare un trend, configurano diverse false rotture. Servono in genere 1-3 opportunità infruttuose, prima di poter agganciare un trend in grado di produrre una tendenza sufficientemente ampia. In questo caso il massimo storico dista 270 pips circa, quindi tutta la gestione va prevista per sfruttare tale ampiezza al massimo.
In attesa della conferma della liquidità su AudUsd (TFB)Il prossimo obbiettivo di profitto su AudUsd è pari a 0.7750, il massimo storico (vedi time frame mensile). Restiamo in attesa della conferma della liquidità a supporto, oltre la congestione settimanale, pari a 0.74. Venerdì il mercato ha effettivamente superato la soglia di 0.74, ma poi si è verificato un gap ed un collasso oggi, inoltre il segmento di trend giornaliero aveva già 3 barre e pertanto era necessario aspettarsi la chiusura del ciclo di mercato. Il venerdì non è mai una buona giornata per confermare la direzione del mercato e cmq per agganciare un trend, poiché subito dopo si verifica sempre una fase correttiva, che indica la chiusura del ciclo di mercato.
AudUsd è un buon cambio per operare, offre ottime ricorrenze a basso rischio, ma è necessario ricordarsi che si muove con orari diversi rispetto ad EurUsd e GbpUsd. E' maggiormente influenzato dalla liquidità americana e si muove bene anche sul tardi, fino alle 22/23 (orario italiano). In base ai prossimi sviluppi pubblicherò nuovi aggiornamenti.
Se non hai ben chiaro il metodo, consulta questo video registrato live, qualche tempo fa quì su TradingView
AUDUSD, ritracciamento per la prossima settimanaBuongiorno traders!
La seguente idea di trading, naturalmente, vale solamente come fonte di informazione e non deve in alcun modo essere preso come un consiglio di investimento finanziario.
AUDUSD sta testando nuovamente la trend, perciò mi aspetto un ritracciamento fino al blocco identificato dai due supporti evidenziati dalle linee orizzontali.
Seguendo gli indicatori, mi verrebbe da pensare che possa invertire rotta e risalire, ma non dopo un ritracciamento, che può essere ben monitorato anche con Bollinger, CMF e l'indicatore RSI+SMA.
Un saluto!
LA CINA AGO DELLA BILANCIABUONGIORNO FOREX DEL 15.03.2022
Si direbbe positivo l’incontro a Roma degli alti esponenti delle diplomazie di Cina e Stati Uniti, volto a trovare una strada di pace nel conflitto Russia - Ucraina, tramite un intervento di mediazione da parte cinese.
La Russia ha già rivolto il suo sguardo ad Est, e ha chiesto sostegno alla Cina, che in questa delicatissima partita sullo scacchiere mondiale potrebbe rivestire un ruolo fondamentale.
I toni sui mercati sembrano cambiare, special modo per le materie prime ed il comparto energy, anche a causa dei nuovi lockdown che sta portando con se la pandemia nelle città cinesi, con diversi fermi alla produzione ed ovvie ricadute alla domanda. Ben sappiamo cosa è accaduto al petrolio nel 2020 quando l’esplosione della pandemia ha fermato gran parte del mondo , ed oggi il wti si ritrova nuovamente sotto i 100$ al barile, con un approdo ai 98$, e una struttura che non sembra promettere rialzi nel breve.
Anche il gold, arriva sui supporti di 1925$/oc, con un buon movimento direzionale a ribasso , che lascia un ricordo i massimi di 2074$ segnale di estrema speculazione sulle tensioni geo politiche.
Ci avviciniamo a grandi passi a mercoledi 16, e all’appuntamento con la FED attesa ad un rialzo tassi di almeno 25Bp, dato oramai scontato, ma il focus resta altissimo su un potenziale rialzo di 50Bp e sugli scenari di Balance Sheet Reduction che potrebbero aprirsi da ora in avanti.
Il comparto obbligazionario inizia a trovare rendimenti degni di nota, con il decennale americano che tocca il +2.144% e mette in crisi il comparto equity, che ieri ha segnato ancora una giornata negativa, special modo i tecnologici, con il Nasadq sotto quota 13000pnt.
Ancora in laterale il dollaro americano, con il dollar index che resta in un ampio range tra 99.20 e 98.60, in attesa della FED, e con lui eurusd, ancorato a 1.10 figura senza per ora dare particolari indicazioni di direzionalità.
Usdjpy è giunto ai target di 118.50 dai quali potrebbe vedere prese di profitto, fino anche a 117.30,dati gli eccessi di sentiment short dei traders retail oramai al 93% short.
Giungono ai target indicati anche audusd, alle aree di 0.7175, dove al momento sembra aver trovato una buona aree di supporto con i traders retail all’86% long, ma ancora senza creare condizioni di vero eccesso, degni di un forte storno, pertanto ulteriori break out ribassisti non sono da escludersi.
Inizia il movimento di mean reverting il cross gbpnzd, che avevamo gia richiamato nel nostro buongiorno forex di ieri, con il break out di 1.9240 in primis e 1.9310 poi, dove i traders retail sembrano intenzionatio ad un cambio forse prematuro di sentiment spingendosi in vendite già ai primi segni di rialzo di un cross che ha vissuto un ottimo movimento di ribasso , meritevole di storni.
Seguiamo le dinamiche odierne, in attesa dell’appuntamento di domani con la FED
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
MERCATI TRA GUERRA E PANDEMIABUONGIORNO FOREX DEL 14.03.2022
Prosegue il conflitto in Ucraina e dalle ultime notizie sembra espandersi sia sul versante occidentale, con attacchi sempre più vicini alla Polonia, sia sul fronte orientale, con Putin che cerca sostegno dalla Cina.
Un quadro mondiale complesso e molto delicato, la Russia sembra cercare ad est alleati per ricevere sostegno al conflitto in Ucraina, bussando alla porta della Cina secondo le prime indiscrezioni della stampa, e questo non rilassa certo i toni, aumentando i timori che il conflitto possa degenerare. Proseguono i tavoli diplomatici, che fanno emergere di quando in quando spiragli per possibili accordi, che rapidamente accendono l’euforia dei mercati, segno della grande speranza che covano sotto la cenere di questo disastroso 2022.
A far maggior danno la pandemia, con nuovi lock down per la Cina, che ferma gran parte delle attività produttive in diverse città, e la paura ancora una volta di dover combattere dentro e fuori le mura di casa sembra acuirsi.
Il contesto geo politico è tutt’altro che sereno, e questa settimana diverse banche centrali sono chiamate a decidere sulle politiche economiche del loro paese, ricordiamo in primis la FED mercoledi, dove un rialzo tassi di 25bp è dato oramai per scontato, e dove solo un +0.50% potrebbe sorprendere i mercati, ma maggiore attenzione sarà data alle intenzioni future di ridurre il balance sheet, vero tema per gli operatori di mercato. Avremo questa settimana ancora la BOE, anche lei attesa ad un rialzo del costo del denaro di 25BP, per tentare di arginare un’inflazione dilagante, che ha superato i record storici non solo nel regno unito, ma oramai in tutto il mondo occidentale, e la paura di una possibile stagflazione si fa sempre più pressante.
Gli elevati costi del comparto energetico fanno sentire il loro peso sempre di più anche a causa del conflitto in Ucraina, e il rialzo dei carburanti inizia a trasmettersi rapidamente al comparto food, generando non poche preoccupazioni per un’inflazione già a livelli record.
il quadro tecnico , apre questo lunedi con un dollar index alla soglia di 99.40 massimo di periodo, dopo una settimana decisamente all’insegna dei rialzi per il biglietto verde, sarà probabilmente focus per questi giorni prima della FED, che se dovesse stupire con politiche più aggressive, porterebbe il dollaro verso la soglia psicologica dei 100.
Resta cauto il gold, a ridosso di 1973$/oc , in un range delineato oramai una settimana fa, e che vede il metallo prezioso in attesa degli sviluppi geo politici mondiali.
Anche il wti, seppur a quota 105$ , resta per il momento in una fase lateral-ribassista, che trova nei prezzi attuali un ‘ottima base di supporto, che se rotta porterebbe rapidamente alle aree di 100$.
In territorio positivo il dax a 13854pnt, non lontano dai massimi di venerdi, vive ancora una fase di grande volatilità, legata alle indiscrezioni che giorno per giorno si leggono sul fronte diplomatico Ucraina-Russia, alternando rapide salite ad altrettanto veloci ritracciamenti. Si resta di fatto legati alle aspettative di pace.
Il comparto forex, vede eurusd ancora a ridosso delle aree di 1.09, sotto i colpi di un dollaro che ha dettato il passo la scorsa settimana, e ha portato un sentiment contrarian long al 72%, ma solo rotture dei precedenti minimi a 1.0902 potrebbero generare nuovi allunghi ribassisti fino alle aree di 1.0850.
Forte salita per usdjpy, che dopo il break out di 116.33, ha esteso il movimento rialzista fino alle aree di 117.80, portandosi ad un soffio dalle aree target di 118.00 figura. Il sentiment contrarian retail oramai in chiaro eccesso contrarian short è oggi al 93%, e possibili ritest dei massimi di venerdi a 117.40-25 si rendono aspicapibili per i retail in posizione di sofferenza short.
Lenta discesa epr il cable, che dopo il break out di 1.3060 ha esteso i ribassi solo fino 1.3025, senza giungere ai minimi di 1.2950, mantenendo per ora un sentiment contrarian long dei retail al 89%, e ancora vivo l’interesse dei compratori, che al momento continuano a cercare occasioni di mean reverting.
Ribassi per le oceaniche, che mal vivono i lockdown della Cina, tanto da portare il dollaro australiano alle aree di minimo di 0.7250, con una netta inversione del sentiment retail ora long al 71%, il che potrebbe essere preludio ad ulteriori allunghi ribassisti.
Restano al momento attenzionati i cross gbpnzd e gbpcad, per possibili setup di inversione dopo i profondi eccessi nel sentiment retail.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
IL RISK OFF PERSISTE E IL GOLD VA OLTRE I 2000$BUONGIORNO FOREX DEL 8.03.2022
Nessun risultato dai tavoli diplomatici sul fronte Ucraina, la guerra continua e con lei le tensioni aumentano al passare dei giorni. I mercati finanziari proseguono il loro mood di ribassi, con il dax sui minimi di periodo nelle aree di 12500, al di sotto delle quale troviamo un primo timido supporto a 12300-12250, ieri anche l’equity americana ha seguito le sorti dei mercati europei, con il DJ oramai prossimo ai minimi di 32250, l’S&P alle porte di 4100 e Nasdaq sulle aree di 13000 pnt.
Il risk off ora sembra più limpido, con il gold che ha superato quota 2000$ e si proietta verso i 2050$,il wti resta sostenuto a 122$ al barile, e non sembra per ora trovare spunti validi per degli storni degni di questo nome.
Il risk off, spinge a rialzo il dollar index che segna 99.50, prossimo oramai alla soglia psicologica di 100, spingono a rialzo anche lo yen giapponese e il franco svizzero, che proseguono il loro lavoro di valute rifugio, portando a ribasso diversi cross valutari come eurjpy che resta fermo alle aree di 125.25 , ma cross che evidenziano il chiaro status di risk off dei mercati sono audjpy, che trova finalmente debolezza anche nelle valute oceaniche, andando a rompere la trend line supportiva di brese sulle aree di 84.50 e sembra ora intenzionato ad approfondire i ribassi, con il sentiment dei traders retail che sta via via invertendo, come sempre contrarian long questa volta.
Eurusd, non trova la forza di reagire dai minimi di 1.0850, dopo un timido tentativo di rialzo fino alle aree di 1.0925 ieri si è riportato nel canale ribassista che guida i prezzi oramai dal 25 febbraio, senza per ora attaccare i minimi.
Continua la debolezza del cable, che cede sotto i colpi di un super dollaro, andando a rompere a ribasso i supporto di 1.31, con un chiaro sentiment, contrarian long da parte dei retail che si sono portati al 90% lunghi e non sembrano ancora aver finito la voglia di comprare i ribassi.
Inverte invece il sentiment sul dollaro australiano, dove oggi i retail sono long al 59% dopo aver visto il break out della trend line supportiva di breve nelle aree di 0.7350, ed aver effettuato un ritest da manuale, la valuta oceanica sembra essersi rimessa in linea con un mood di risk off, andando a cercare i primi ritracciamenti in area 0.7275, a questo punto ulteriori estensioni ribassiste non sono da escludere.
Respirano finalmente i cross euraud e eurnzd, che da tempo seguivano un trend ribassista, senza però effettuare ancora storni,, che solo ora nelle aree di 1.4560 per euraud, sembrano concretizzarsi, con i traders retail che richiamavamo ieri, sembrano oramai stanchi di ingressi contrarian long, e colgono rapidamente queste occasioni di storno per alleggerire le loro posizioni long, presto tuttavia per parlare di inversione, non sarà un processo facile, il sentiment resta al momento ancora all’87% long, ben lontano da possibili inversioni nette.
Seguiamo ancora con scrupolosità le dinamiche intraday, che seguono gli sviluppi geo politici e che possono pertanto mutare rapidamente.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
SELL OFF PER L’EUROPABUONGIORNO FOREX DEL 7.03.2022
Innegabile un 2022 ad altissima volatilità, per chi sperava in un ‘uscita dalle tensioni post-pandemia, la delusione è forte. I mercati restano volatili, la paura che la guerra in Ucraina sta generando, colpisce inesorabile l’Europa e tutti gli asset ad essa connessa, trascinando gli investitori in una fuga verso le commodities, viste come unico rifugio vero dalla pesante crisi che stiamo affrontando.
Il quadro macro, per quanto articolato, non ci sembra poi cosi ignoto, la guerra in Ucraina, sta facendo scattare diverse sanzioni e ripercussioni, special modo sul comparto energy e food , dove la Russia è grande esportatrice special modo verso l’Europa, ma il colpo che si cerca di dare all’economia russa, ferisce pesantemente tutto il comparto, soprattutto dopo le ultime notizie di un fermo totale alle importazioni di petrolio russo, che in apertura di settimana ha fatto schizzare letteralmente i prezzi del WTI e del Brent verso i massimi di 130$ al barile, prezzi che non vedevamo dal 2008.
Reagisccono tutte le commodities, con il gold che tocca i 1990$ oncia, non lontano oramai dai 2000$, alle stelle anche frumento, rame, palladio , il comparto commodities è in fibrillazione, gli operatori corrono ad acquistare asset che sembrano vero rifugio in un contesto di tensioni geo politiche , che nostro malgrado on sappiamo fin dove si spigeranno.
Ovvio sell off delle borse, anche se notiamo che le perdite sono concentrate in Europa, con il dax che apre a -3.30% , deboli anche le borse americane, ma in maniera più contenuta, non andando oltre il -1.60% del nasdaq, che non è poi cosi pesante se relazionato alla scorsa settimana dove il comparto equity americano ha chiuso poco lontano dalle parità.
La chiave del sentiment a nostro avviso resta il comparto forex, che mostra pesantissime perdite special modo per l’Euro, lasciando sostenute invece le oceaniche e il dollaro, oltre alle valute rifugio classiche come il franco svizzero.
Le tensioni geopolitiche anche questa volta hanno fatto scattare la fame di dollari americani, portando il dollar index ai livelli di 98.75-99, non lontano oramai dall’approdo al valore di 100.00, visto già nel periodo pandemico 2020, la forza del biglietto verde colpisce non tutte le altre majors, ma si concentra solo su euro e sterlina, con un ovvio sentiment da parte dei traders retail short al 73%.
Pesantissimo colpo per l’Euro, che perde terreno contro tutto, come riportato nel nostro articolo del Week End, con i traders retail che non fermano la loro corsa agli acquisti e si spingono con un sentiment contrarian all’88% long , portando di fatto tutti gli asset euro in eccesso , da eurusd con l’87% long, ai più spinti eurgbp 93% long, eurjpy 88% long, eurchf 92% long euraud 90% long …. Tutti iper comprati in una fase di espansione di volatilità ribassista, che probabilmente porterà non pochi danni ai traders retail.
Come dicevamo il sell off sembra colpire special modo l’euro, e in parte la sterlina, che perde qualche punto percentuale, ma in maniera più composta, grazie anche alle politiche economiche più aggressive della BOE , ed oggi troviamo i traders retail long al 76% sul basket sterlina, e all’87% su gbpusd, segno che le perdite sono concentrate special modo contro il dollaro americano.
Salgono le valute rifugio,con lo yen che non tiene il paso contro il dollaro, ma che porta con se buona forza contro le altre majors, spingendo anche in questo caso i traders retail a mantenere posizione contrarian short al 66%, cosi come il franco svizzero, che ricordiamo aver portato sotto la parità il cambio eurchf, evento che non si vedeva dal lontano 2014, e che porta i traders retail in posizione contrarian short al 77%.
Fortissime le oceaniche, ancora a dimostrazione che il vero panico è concentrato geograficamente in Europa, con il dollaro australiano in forte salita contro tutte le altre majors, solo il dollaro a tenere testa, e con i retail che si portano al 91% corti, ancora alla ricerca di mean reverting, su un asset che da sempre è legato a doppio filo con le sorti delle commodities, che ora vivono una fase di grande forza.
Quadro similare per il dollaro neo zelandese, dove i traders retail sono short al 73% mantenendo vivo l’approccio di mean reverting, special modo per gli asset come nzdcad, con i trader retail short al 91%.
Tanti quindi gli eccessi e gli sbilanciamenti, che ci sembra poter racchiudere in debolezze estrema dell’Euro e dell’Europa, e forza di commodities, e di valute ad esse connesse come le commodities currencies , dollaro australiano e neo zelandese, mantengono alti i toni le valute rifugio, con il dollaro a fare da stella polare a tutto il comparto forex.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta