Il dollaro USA è in bilico: Caos bancario e inflazioneIl dollaro USA è in bilico: Caos bancario e inflazione
La Federal Reserve statunitense sta per iniziare la sua riunione politica di due giorni e annuncerà la sua ultima decisione sui tassi di interesse 48 ore dopo. Durante la riunione, i funzionari valuteranno se aumentare i tassi di interesse a causa dell'inflazione, considerata ancora elevata, o se dare maggior peso alle attuali turbolenze dei mercati finanziari. Purtroppo, il periodo di blackout pre-riunione vieta ai funzionari di commentare la situazione.
Le azioni di UBS, che erano scese di oltre il 14%, sono riuscite a riprendersi chiudendo in rialzo dell'1,2% dopo che la banca ha fornito un pacchetto di salvataggio d'emergenza da 3 miliardi di franchi svizzeri (3,2 miliardi di dollari) per la sua rivale nazionale in difficoltà, Credit Suisse. Le grandi dimensioni del bilancio del Credit Suisse, che alla fine del 2022 ammontava a circa 530 miliardi di franchi svizzeri, sono fonte di preoccupazione per il sistema bancario globale, poiché sono il doppio di quelle di Lehman Brothers quando è crollata nel 2008.
La Federal Reserve, in risposta alla crisi del Credit Suisse e ai fallimenti di alcune banche regionali statunitensi, ha iniziato a offrire swap valutari giornalieri alle banche centrali di Canada, Gran Bretagna, Giappone, Svizzera e zona euro per alleviare lo stress da finanziamento nei mercati globali.
Con tutto questo, gli operatori non sanno se la Federal Reserve alzerà il suo tasso di riferimento mercoledì (ora statunitense). Lunedì l'indice del dollaro è sceso al di sotto di 103,5 per la terza sessione consecutiva, poiché gli investitori prevedono che la Federal Reserve non aumenterà i tassi come previsto in precedenza a causa delle crisi bancarie.
I futures sui Fed funds riflettono una probabilità del 70% di un aumento dei tassi di un quarto di punto percentuale, con un 30% di possibilità di non cambiare. Anche un calo significativo delle aspettative di inflazione a breve termine sta contribuendo all'aspettativa di una pausa nei rialzi dei tassi da parte della Fed, dato che il mese scorso le aspettative di inflazione a breve termine hanno raggiunto quasi i minimi di due anni.
In altre notizie, lunedì il prezzo del petrolio è sceso al punto più basso degli ultimi 15 mesi a causa dei timori che i rischi del settore bancario globale possano portare a una recessione. Il prezzo dell'oro, che era salito del 6,4% nella settimana precedente, è sceso a 1.980 dollari l'oncia lunedì, ma è rimasto vicino al massimo di un anno di 2.009 dollari raggiunto all'inizio della sessione.