Bitcoin (Criptovaluta)
BITCOIN - ANALISI META' GENNAIO 2022Dopo aver toccato un minimo di 33.500$, BTC ha auto una leggera respinta sino a 36.500$. Resistenza che non è stata violata per vedere uno spunto rialziasta dopo questo -50% dall' ultimo ATH.
L'area dei 35.000$ sembra dunque non fare da supporto, infatti il prezzo sta avendo una fase di distribuzione tra 34.800$ e 35.800$ nella quale, il volume delle candele è maggiormente concentrato nella parte inferiore del rettangolo sopra indicato. E' dunque maggiore la probabilità di vedere BTC rompere al ribasso i 35.000$ e scendere (nel breve), almeno fino in area 30.000$ (ultimo supporto che potrebbe usare BTC come rialzo).
I miners, sotto i 35.000$ non vedono utili derivanti dalla loro attività di estrazione dei BTC dalla rete, dunque si potrebbe pensare ad una vendita dei loro BTC per poi ricomprarli ad un prezzo piu basso (come successe dopo il 2017).
Per gli amanti della speculazione, si potrebbe pensare di andare short fino area 30.000$ e attendere, proprio lì, una reazione del prezzo.
In ottica trimestrale, se i 30.000$ saranno rotti al ribasso, potremmo anche vedere i 20.000$ che è l'area della MA200 in W1 (proierzione del testa spalle ribassista).
Analisi settimanale "Forex e CFD" 24/01/2022Uno Yen in netto recupero, USD in lotta tra il daily short ed il settimanale long, Wall Street in odore di correzione dopo tre settimane di vendite, Eur-Cad ed Eur-Gbp outsider di classe per un'eventuale opportunità di trading oggi...sono alcuni dei temi trattati nel video di oggi!
Buona settimana di trading.
Maurizio
ANALISI SETTORIALE E COEFFICIENTI BETA. COSA SUCCEDE SUI MERCATIBuongiorno a tutti. La scorsa settimana ho letto tanti articoli secondo cui la stessa è stata tra le più difficili per quanto riguarda i trader e i loro relativi trade ed investimenti. Io, tuttavia, non la penso così. Credo sia importante saper leggere il mercato e studiare come gli investitori tendenzialmente reagiscono ai giorni di alta volatilità e cosa preferiscono vendere o comprare; tuttavia, riagganciandomi allo stesso discorso, credo che l’ultima sia quindi stata una settimana fondamentale sotto questi aspetti. Attraverso determinati grafici cercherò di spiegare il motivo, analizzando l’S&P500 e il Nasdaq con le rispettive volatilità, il livello di opzioni presenti sul mercato per capire ancora più da vicino il sentiment e, successivamente, analizzerò ogni singolo settore, spiegando cos’è il coefficiente beta e come può essere utile in certe condizioni di mercato, condividendo una mia operazione andata in profitto.
VIX E VXN: VOLATILITA’ AD ALTI VALORI
Voglio ricordare a chi non lo sapesse cosa si intende per volatilità dei mercati : essa non è altro che uno strumento che misura la variazione di prezzo di un asset in un dato periodo. Può assumere dei valori bassi o viceversa alti (per il VIX , indice di volatilità dell’S&P 500, lo spartiacque tra bassa ed alta volatilità sono i 20 punti mentre per il VXN, indice di volatilità del Nasdaq, 25 punti) a seconda delle particolari condizioni di mercato.
Spesso gli indici di volatilità sono definiti “gli indici di paura” in quanto un loro incremento è spesso associato ad uno storno del mercato. I mercati ad alta volatilità sono caratterizzati da bruschi movimenti di prezzo che vanno a caratterizzare l’elevata imprevedibilità di quel mercato mentre i mercati a bassa volatilità sono più stabili e hanno fluttuazioni di prezzo contenute.
Vediamo a livello grafico i valori che questi due indici hanno raggiunto:
Come possiamo vedere, essi hanno raggiunto valori simili a quelli avuti tra fine novembre-inizi dicembre 2021 dovuti alla scoperta della variante omicron. Come ho specificato prima, un’alta volatilità spesso accompagna uno storno dei mercati; vediamo come hanno reagito l’S&P500 e il Nasdaq, i due benchmark di riferimento:
Vediamo come entrambi gli indici siano stati pesantemente ribassisti: l’S&P si è discostato dai suoi massimi di circa il -8,5%, mentre il Nasdaq ancora di più, segnando un -13,5%.
Quello che mi interessa farvi notare sono due segnali tecnici: il primo riguarda il fatto che i due indici sono riusciti a rompere al ribasso e con decisione la media a 200 periodi; questo evento non accadeva dal 29 giugno 2020 per quanto riguarda l’S&P e dal 9 marzo 2020 per quanto riguarda il Nasdaq da quasi, si fa per dire, un’eternità.
Il secondo segnale è dato dal profilo del volume settato tra luglio 2021 ed oggi: notate nella parte destra di entrambi i grafici i rettangolini da me segnati di color grigio? Ecco, notate come all’interno i volumi siano notevolmente inferiori rispetto agli altri? Quelle zone vengono chiamate “vuoti volumetrici” e in essi, tipicamente, il prezzo non trova grandi ostacoli. Questo può significare che potremmo vedere, almeno nel breve periodo, l’S&P a valori intorno a 4200$/4300$ e il Nasdaq intorno ai 14000$. Vedremo i prossimi giorni cosa succederà. Ora vi condivido gli andamenti dei due benchmark e la loro correlazione con le rispettive volatilità:
La domanda è: la volatilità continuerà? E’ probabile, dal momento che la prossima settimana la FED si riunirà (mercoledì); il mercato sconta dai tre ai quattro rialzi dei tassi di interesse quest’anno, tuttavia la FED ha gradualmente cambiato atteggiamento nei confronti di tale argomento, essendo diventata ultimamente “imprevedibile”. Come dico sempre, i mercati sono impauriti dalle incertezze e imprevedibilità e non dalle certezze per cui, a parer mio, la prossima settimana, almeno da lunedì a mercoledi, saremo soggetti a volatilità. Vedremo cosa succederà, probabilmente lo commenterò poi nel mio profilo.
UN INDICATORE PARTICOLARE: IL RAPPORTO PUT/CALL RATIO SU SINGOLE AZIONI
Per chi non lo sapesse, il rapporto Put/Call è un indicatore che mostra il volume delle opzioni put relativo al volume delle opzioni call. Le opzioni put vengono utilizzate per diversi motivi: per proteggersi dai ribassi del mercato o per scommettere su un ribasso. Le opzioni call, al contrario, vengono utilizzate per proteggersi dai rialzi del mercato o per scommettere su un rialzo. Il rapporto Put/Call è superiore a 1 quando il volume delle put supera il volume delle call e inferiore a 1 quando il volume delle call supera il volume delle put.
Io utilizzo questo indicatore per capire il sentiment del mercato: quest’ultimo lo considero pessimista quando l’indicatore supera i livelli di 1 e ottimista quando scende al di sotto dello stesso livello; questi giorni ho notato qualcosa di molto particolare, che ora vi farò notare:
Nell’ultima settimana abbiamo assistito ad un picco di 1.14; ciò significa che la quantità di put piazzate a mercato erano ben superiori alle quantità di call. Per tornare a valori simili dobbiamo ritornare allo scoppio della pandemia, ossia a marzo 2020. Questo a parer mio sta ad indicare il fatto che gli operatori, stavolta, hanno realmente paura e sono incerti sul futuro a breve termine (non come, talvolta, si vociferava nel 2020-2021 quando il mercato stornava del 2%-3%) e, di conseguenza, acquistano massicce quantità di put per coprirsi, come ho spiegato all’inizio del paragrafo.
Monitorerò nei prossimi giorni questo indicatore, assieme ad altri di cui parlerò tra poco, per vedere il tipo di opzioni che gli investitori piazzeranno a mercato in maniera da avere un quadro più o meno generale sul sentiment.
SETTORE PER SETTORE: I MIGLIORI E I PEGGIORI
Ora analizzerò tutti i settori dell’S&P500 ricorrendo all’utilizzo di diversi etf che ora mostrero’:
A sinistra vediamo il settore finanziario, mentre a destra quello energetico. Entrambi in territorio negativo (-6,5% circa per quello finance mentre un -3,2% per quello energy), i due settori value si sono comportati in maniera diversa, dal momento che il finance ha perso il doppio rispetto all’altro; questo è dovuto al fatto che parte delle banche d’affari presenti in quell’etf hanno presentato delle trimestrali deludenti. A queste appartengono sicuramente JPMORGAN e GOLDMAN SACHS:
Mentre l’etf sul settore finance è stato spinto giù dalle grandi banche, il settore energetico ha invece attutito i colpi grazie ad un petrolio che non è crollato come altri asset, infatti:
Notate inoltre la grande forza del settore energetico, al contrario di tutti gli altri che poi mostrerò: la lontananza del prezzo dalla media a 50 periodi indica una grande forza al contrario di tutti gli altri settori che, come vedrete, hanno rotto al ribasso la media a 200 periodi, segnale di grande debolezza.
Ora analizziamo il settore industriale e dei materiali:
Quello dei materiali si è dimostrato più debole rispetto a quello industriale (-5,36% contro un -4,39%) tuttavia, in chiave tecnica, vediamo come l’industrial abbia dapprima rotto la media a 200 periodi e, successivamente, abbia confermato quest’ultima con un’ulteriore candela ribassista (quella di venerdì) al contrario del settore materials che non ha avuto un’ulteriore conferma di rottura della stessa media. A livello tecnico ciò che ho appena detto si traduce in una debolezza più forte del settore industrial.
Anche il settore del Real Estate è stato venduto:
Nell’ultima settimana ha perso un -2,90% e, nell’ultimo mese, un -9,5%. Vi ho segnato con dei segmenti orizzontali le strutture per me più importanti; tuttavia, tracciando l’intervallo fisso volumetrico nel periodo di lateralizzazione compreso tra giugno e dicembre 2021, mi sono reso conto di come ci sia un vuoto volumetrico (indicato in quel rettangolo di color rosa): è possibile quindi che se il prezzo riuscisse a rompere al ribasso con forza la media a 200 periodi, potrebbe poi trovare pochi ostacoli nel rivisitare la struttura di prezzo intorno ai 44$. Vedremo cosa accadrà.
Adesso andremo a considerare i settori difensivi:
A primo impatto si può vedere come questi settori abbiano sofferto molto meno di altri. In particolare, direi più i settori dei beni di prima necessità e delle utilities, che hanno perso intorno al punto percentuale, a differenza del settore sanitario, che ha sfiorato il -3,5%.
In conclusione, quindi, possiamo ancora una volta vedere come i due settori difensivi per eccellenza abbiano costituito una sorta di “porto sicuro”.
Molto male i settori tecnologico, dei beni discrezionali e delle comunicazioni, con le performance raffigurata nella grafica di sotto:
Detto questo, abbiamo visto le performance di ogni settore all’interno dell’S&P500. All’inizio di questo articolo scrivevo di come i giornali finanziari di tutto il mondo parlassero di un momento molto difficile per gli investitori per quanto riguardava i loro trade e i loro investimenti, specificando che non la pensavo così. Credo sia fondamentale essere sempre pronti a qualsiasi situazione di mercato, specie nei giorni di alta volatilità. Sapete qual è uno dei parametri da poter considerare per capire meglio come ci si può muovere in mercati con volatilità simili? E’ il concetto di “coefficiente beta”.
IL BETA NEI MERCATI AZIONARI
Il coefficiente Beta è una grandezza che misura la variazione attesa del rendimento di un certo titolo per ogni variazione di un singolo punto percentuale del mercato di riferimento. Il valore di questo coefficiente tende a muoversi intorno a 1: nello specifico, se il Beta di un’azione è pari a 1, questa tenderà a muoversi in linea con il mercato di riferimento, senza amplificare o ridurre i movimenti dello stesso. Quando il Beta di un’azione è maggiore di 1, invece, si è davanti a un titolo “aggressivo”, che amplifica i movimenti del mercato, l’attività è considerata quindi più rischiosa. Se il Beta è compreso tra 0 e 1, si ha di fronte un’azione “difensiva”, la quale tende a muoversi in modo meno proporzionale all’indice di riferimento.
Fatta questa piccola premessa, vi elenco i valori dei Beta di ogni singolo etf settoriale che ho preso in considerazione precedentemente.
• XLE: 1,67
• XLI: 1,24
• XLY: 1,18
• XLF: 1,17
• XLB: 1,10
• XLK: 1,05
• XLC: 1,01
• XLU: 0,38
• XLV: 0,81
• XLP: 0,58
• XLRE: 0,7
Notiamo come gli etf con un beta superiore ad 1 siano quello energetico, industriale, dei beni discrezionali, dei finanziari, dei materiali, quello tecnologico e quello delle comunicazioni. Con un beta inferiore ad 1 invece troviamo il settore delle utilities, dei sanitari, dei beni di prima necessità e il settore immobiliare.
Per fare un esempio pratico, prendendo il beta di XLU, ossia 0.38, ci possiamo aspettare che a un movimento del +1% dell’S&P500 corrisponda un +0,8% del settore utilities. O, viceversa, a un movimento del -5,69% da parte dello Standard and Poor corrisponda un -6.7% da parte del settore tecnologico. E’ quello che è realmente successo questi giorni? Ebbene si. Se andate a moltiplicare il beta di ogni settore per la performance del bechmark di riferimento vedrete con buona approssimazione che tutto ciò risulta.
Ora capite perché conoscere i beta dei diversi settori (o comunque delle diverse azioni) è di per sé un indicatore fondamentale?
Ci è utile innanzitutto per capire quali potrebbero essere, ad esempio, le migliori opportunità short (sfruttando il fatto che il più delle volte la volatilità porti ribassi), e anche per posizionare stop loss e take profit nelle operazioni.
Spero che questo concetto sul coefficiente beta vi schiarisca le idee, e soprattutto spieghi il perché, in giorni di alta volatilità, alcuni settori performano diversamente da altri. Questo a me ha aiutato tanto nell’operatività.
Ho ad esempio chiuso in profitto un’operazione su Amazon in vendita, aperta alla rottura di un canale:
Avevo essenzialmente 3 segnali: rottura al ribasso di un canale contrassegnato dai segmenti neri paralleli, alti volumi al momento della rottura e un vuoto volumetrico dato dal visible range di tutto il momento di lateralizzazione dell’azienda. Ora vi spiego come ho ragionato: dopo aver avuto questi 3 segnali, ho controllato il beta di Amazon, che è di 1,12. Ciò significa che il prezzo dell’azienda, dal giorno dell’apertura della posizione short, si sarebbe mossa più veloce del benchmark Nasdaq di 1,12 volte. Approfittando del fatto che il settore dei beni discrezionali (a cui appartiene AMZN) ha un beta alto (1.18), ho aperto la posizione, che mi è andata in profitto in pochissimi giorni. Se non avessimo avuto alta volatilità non avrei mai aperto una posizione a causa del fatto che tra pochi giorni ci saranno gli earnings dell’azienda (e l’operazione quindi mi sarebbe potuta andare immediatamente in perdita); avendo invece alta volatilità (quindi range delle candele molto ampi) e beta alto, ho aperto l’operazione con tranquillità perché mi aspettavo di raggiungere il take profit (o lo stop loss) in breve tempo.
Spero che questo esempio vi possa schiarire le idee.
Per quanto riguarda i valori dei coefficienti beta, potete notare come XLE, con un beta superiore a tutti, non abbia rispettato le aspettative; come vi ho già spiegato, esso è fortemente dipendente dal petrolio che, appunto, è andato bene la scorsa settimana se rapportato ad altri asset.
Come ultimo grafico riguardante questo paragrafo vi condivido il rapporto tra le azioni ad alto e basso beta, il tutto associato al vix:
Fissate l’attenzione in basso, dove vedete il Vix: il rettangolo rosso vi è utile per visualizzare quanto la volatilità sia stata alta nelle ultime settimane. Adesso, considerando il rapporto tra le azioni ad alto beta e quelle a basso beta, notate come queste ultime stiano sovraperformando le altre? Questa è la chiara dimostrazione di tutto quello che ho provato a spiegare fin’ora.
Tuttavia ho considerato solo quello che gli investitori hanno scaricato o venduto. Vediamo anche quello che hanno acquistato.
VALUTE RIFUGIO: YEN GIAPPONESE E FRANCO SVIZZERO
Vediamo come dall’inizio della settimana (dal 18 gennaio) lo yen si sia rafforzato in maniera costante, formando un canale ascendente. Che dire? Ha confermato il suo ruolo di valuta rifugio in giorni di turbolenza. Il franco svizzero, ugualmente in positivo, ha formato addirittura un doppio minimo: questa è una particolare situazione a me molto cara, in cui si sono andate ad intrecciare analisi tecnica e fondamentale: tecnica per quanto riguarda il pattern, che è rialzista, e fondamentale in quanto il franco, in qualità di bene rifugio, avrebbe dovuto apprezzarsi. Tutto questo è accaduto.
Gli altri asset acquistati dagli investitori sono state le obbligazioni, sia a breve che a lunga scadenza.
Come dico sempre, le obbligazioni sono asset a rischio molto più basso se paragonate alle azioni, quindi in settimane di alta volatilità si po' verificare un loro acquisto da parte di chi vuole preservare il denaro. Ma attenzione, non è sempre così, in quanto un aumento della volatilità, spesso, è causata proprio dalle forti vendite nello stesso mercato obbligazionario, con conseguente rialzo dei rendimenti che, come ho specificato diverse volte, apre tutta una serie di questioni riguardanti, in particolare, il settore growth (trovate tutte le informazioni a riguardo sul mio profilo, vi consiglio di dare un’occhiata oppure, per maggiori dettagli, contattatemi pure).
BITCOIN: ROTTURA TESTA E SPALLE E RIMBALZO SU POINT OF CONTROL DEL VISIBLE RANGE
Nella mia precedente idea avevo correlato il Bitcoin all’economia, allo spread tra i rendimenti dei titoli di stato a 10 e 2 anni e agli altri etf settoriali:
Quello che voglio aggiungere a questa idea è che il Bitcoin, anche nella passata settimana, ha continuato a muoversi in trend ribassista, visto il momento di risk-off sui mercati:
La crypto ha perso il -18% circa al momento della scrittura. Questo era abbastanza prevedibile vista la correlazione positiva che sta presentando ultimamente con alcuni settori, in particolare quello tech. Vi voglio far notare due cose: la rottura del testa e spalle ribassista e il successivo rimbalzo della candela di sabato 22 nel point of control del visible range settato nel periodo inizi 2021- 23 gennaio 2022. Il prezzo scenderà al sotto? Vedremo. Da considerare la grande quantità di volumi presenti in quella fascia di prezzo; ciò si traduce con il fatto che il prezzo stesso potrà incontrare molti ostacoli.
Spero che quest’idea vi possa aiutare a prendere delle scelte migliori in futuro.
Non ho menzionato l’oro poiché ho intenzione di scrivere i prossimi giorni un’idea a parte.
Le mie idee non costituiscono consigli finanziari, sono soltanto delle analisi che condivido per cercare di portare forti contenuti all’interno di tradingview e della sua community. Ognuno deve crearsi il proprio metodo. Per qualsiasi informazione o chiarimento sono disponibile per tutti.
Buona settimana.
Matteo Farci
Shiba (in millions), l’investimento di mio padreBuongiorno a tutti, questa mattina l’argomento è un po’ più personale, perchè voglio raccontarvi dell’investimento che mio padre, alla giovane età di 64 anni, ha deciso di intraprendere coraggiosamente nel mondo delle crypto.
Dopo aver parlato con lui per un pomeriggio intero di ciò che sto realizzando giorno dopo giorno con TheCyclicalTrading e di altri progetti futuri, siamo scesi lentamente e inesorabilmente nel mondo delle cripto , passando per il metaverso, ancora così inaffidabile e sconosciuto (tanto che nemmeno il Mac non lo riconosce ancora e lo corregge continuamente in “metatarso” ) .
Abbiamo poi parlato dell’incertezza sulla stabilità delle Criptovalute e di come queste potranno inserirsi correttamente nel mondo reale nei decenni; ripercorrendo un po’ gli anni passati ci siamo soffermati sulla crescita senza precedenti del Bitcoin, di Ethereum e delle altre cripto meno tradate, non importa che le elenchi, abbiamo spaziato su tutte.
Abbiamo iniziato ad elargire calcoli di quanto avremmo potuto avere oggi avendo creduto nelle cripto ed è indescrivibile la frustrante sensazione di come a volte abbiamo la soluzione per guadagnare un sacco di soldi lì a due passi; ed è la paura, l’incertezza mettiamoci anche l’ ignoranza, perchè no, a frenarci dal prendere decisioni visionarie, finendo poi per rimanere con qualche rimpianto, che è pure peggio del “pugno di mosche” perchè almeno quello rimane a chi ci ha provato.
Ma è forse troppo tardi per puntare sulle Cripto? Ed è proprio di questo che voglio parlarvi, non è mai troppo tardi e mio padre ne è l’esempio.
Il giorno dopo viene da me e mi dice < ho ripensato al discorso di ieri, e sai che Shiba mi ispira?>
, ed ecco cosa ne è uscito fuori.
Il prezzo di Shiba si aggira attorno a 0.000023 , e di tutte le cripto che offrono i vari Broker, l’offerta di eToro l’abbiamo trovata la più allettante.
Invece di investire su Shiba/USD, mio padre ha deciso di investire su Shiba (in millions), ovvero il corrispettivo in milionesimi di Shiba, il quale ha come valore al momento della stesura di questo articolo di 23.xxxx .
Questo permette di aumentare nettamente i guadagni, come d’altro canto il rischio delle perdite, ma per questo abbiamo firmato tutti i fogli e abbiamo la coscienza a posto.
Per fare un esempio pratico, se io e mio padre investissimo 1€ adesso e Shiba/usd raggiungesse un giorno quota 1 , guadagneremmo 82400€ circa , dato che investiremo in Shiba (in millions) moltiplicate 82400 x 1 milione , ed ecco il guadagno.
Eccoli, quelli che dicono “vabbè, ciao”, vi vedo… guardate qua sotto prima di andare via
Questo è il DOGECOIN il 1 Gennaio 2017.
Prezzo di apertura 0.00022xxx
Dopo 5 anni…è a 0.13
È forse poi così impensabile? Staccatevi dai preconcetti che avete, se una cosa non la vedete non significa che non ci sia.
Shiba (in millions)
Lo storico è minimo, l’MCS non calcola i dati, quindi io e mio padre investiremo su questa Cripto, osservando il Bitcoin e come sempre la mia stella polare, il Tron (meno manipolata e più chiara nei movimenti).
Quando (e se) il Bitcoin/USD raggiungerà i 28800 e il Tron quota 0.045 , dovremo immediatamente osservare in correlazione Shiba, dove sarà e il suo timing ciclico.
Il nuovo minimo fatto ieri è a 17.08 , quello più grosso e appetibile è a 9.24 e sarà il nostro prossimo punto d'interesse.
Adesso non ci rimane che aspettare.
E ricordatevi che “impossibile” nel trading, è solo ciò che ancora non è accaduto.
Asset tradizionali e criptovalute: Correlazione in aumento Con il passare del tempo risulta essere sempre più evidente come tutto il comparto criptovalutario sia estremamente correlato agli asset tradizionali, azioni in primis.
La recente rottura al ribasso da parte del S&P 500 e del Nasdaq (due tra i più importanti indici azionari mondiali) ha portato con sé una conferma di trend anche per Bitcoin e compagni.
Da diversi giorni il settore delle criptovalute stava compiendo un ritracciamento dai massimi toccati poche settimane fa ma con il peggioramento delle notizie sul fronte macroeconomico e la forte mole di vendite arrivata sui mercati tradizionali anche il comparto Crypto è rimasto coinvolto dal medesimo movimento di mercato.
Ciò risulta confermare ancora una volta quello che la nostra redazione ripete ormai da molti mesi: l'istituzionalizzazione (anche se parziale) di questo mercato ha da una parte spinto i prezzi al rialzo ma dall'altra ha trasferito le medesime logiche di negoziazione degli asset tradizionali. Nuovamente, con i mercati finanziari che stanno facendo fatica a puntare nuovi massimi, questa poteva essere una nuova occasione per Bitcoin , Ethereum ecc. di mostrare i muscoli e dimostrare di essere un asset su cui potersi rifugiare quando i mercati tradizionali subiscono dei ritracciamenti.
Questo momento di mercato, seppur con ben diversa intensità, è simile al crollo dei mercati del 2020 quando gli investitori cercavano in ogni modo di trasferire denaro su asset che non stessero crollando. Anche in quell'occasione le criptovalute, che potevano dimostrare una volta per tutte di essere un asset rifugio sono rimaste coinvolte dallo stesso movimento di mercato.
Ovviamente, non vi sono evidenti motivi per cui le criptovalute debbano seguire lo stesso ciclo economico dell'economia reale in quanto si basano su presupposti completamente diversi.
Dunque, ad oggi è chiaro che il sentiment positivo e negativo esistente sui mercati venga riversato anche nel comparto crypto.
Questa fattispecie di mercato che ormai abbiamo potuto osservare in molte occasioni fa riflettere su un fatto: i grossi investitori che negli ultimi due anni sono entrati in questo settore, lo hanno fatto perché hanno compreso i benefici derivanti dalla tecnologia che sta al di sotto delle criptovalute o semplicemente per approfittare di un momento di euforia presente su questi mercati?
La risposta potrebbe essere nel mezzo.
I prossimi mesi saranno determinanti per valutare le sorti di breve periodo di questo mercato. Sarà interessante vedere se di fronte ad una vera e propria inversione di tendenza sui mercati tradizionali dopo tanti mesi di rialzi anche le criptovalute seguiranno il movimento in maniera fedele.
Report a cura di
Matteo Bernardi
Bitcoin, testa e spalle ribassista su Tf DIl prezzo del re delle Crypto sta affrontando un periodo di debolezza trascinato dall'altrettanta debolezza degli indici S&P 500 e Nasdaq ,molto accentuato che lo ha portato graficamente a formare un testa e spalle ribassista sul Tf D. La neckline è stata rotta, e per quanto mi riguarda da ora in poi la mia operatività sarà short.
BITCOIN - AGGIORNAMENTO ANALISI in H1Propongo un aggiornamento in H1 di BTC.
Dopo aver chiuso in profit (40%) e a BE (60%) in primo trade, ora vedo altre due possibili entrate.
L'area tra i 40.000$ e 41.000$ è fondamentale e visto il trend macroeconomico dell'economia modiale e la fine ormai del Covid in primavera/estate, non vedo perchè il mercato non debba esplodere. Ci saranno uscite di liquidità dai BOND, causati dall'aumento dei tassi e inflazione. Ciò porterà tale liquidità uscente, nel mondo crypto e azionario (che aumenteranno ma con meno intensità rispetto il 2021).
++
non è un consiglio finanziario ma analisi personale
Trading Bitcoin - Analisi del 19-1-2022Il sistema Algotrading Multiday è : flat dalla chiusura del 05/01/2022
performance posizione:
performance YTD: -6,04%
performance 1 anno: 629,62%
Numero operazioni chiuse ultimo anno 32
Profit/loss medio per operazione ultimo anno 19,68%
Percentuale trade in gain ultimo anno 68,75%
Percentuale trade in loss ultimo anno 31,25%
Commento
il trend al momento resta laterale anche se il supporto 41,5k si sta sgretolando, i volumi sono in leggero aumento rispetto ai giorni precedenti... il sentiment non è buono; algotrading resta FLAT ed io sicuramente resto con la sua idea.
Supporti:
1° 41500 $
2° 40500 $
Resistenze:
1° 43500 $
2° 45700 $
Mi raccomando osservare, discutere, Like se via piace, ma come sempre per l'operatività usare sempre la propria testa!!
KADENA (KDA): PESCA DI LIQUIDITÀ E BULL RUN IN ARRIVO?Nel 2021 Kadena ha dato un piccolo assaggio delle sue potenzialità scatenando una FOMO tale da far schizzare il prezzo dai pochi centesimi di settembre (0,39 USDT), alla quota di 28,3 USDT nella prima metà di novembre! Ben 72,5x in soli due mesi.
Un risultato assolutamente sbalorditivo che ha di certo ha stampato un bel sorriso sulla faccia dei suoi holder.
Principali caratteristiche di questa Blockchain fondata da due ex impiegati di JP Morgan: Stuart Popejoy e Will Martino:
Blockchain Ibrida e ad altissima velocità, riesce ad unire la sicurezza di Bitcoin attraverso il protocollo per la validazione dei blocchi, denominato, POW (Proof Of Work) e gli Smart Contract di Ethereum.
Grazie al linguaggio di programmazione “intelligente” Pact permette di scrivere protocolli con sistema automatico di individuazione di bug, rendendoli privi di exploit.
Efficienza energetica su larga scala: con l'aumento della domanda di rete, il consumo energetico di Kadena rimane costante. La sua architettura one-of-a-kind la rende la sola piattaforma in grado di fornire una maggiore efficienza energetica man mano che il TPS (Transactions Per Second) cresce, con la possibilità di scalare fino a 480 mila transazioni al secondo, gasless.
È possibile l’integrazione di Dapps a costo zero grazie alla Crypto Gas Station.
Se volete maggiori informazioni: (kadena.io)
Entry Setup (ANALISI TECNICA)
Dopo avervi introdotto la Coin e le buone notizie che l’hanno riguardata nel 2021, viene la nota dolente: purtroppo uno storno aggressivo come quello che stiamo vivendo in questo ultimo periodo era inevitabile che colpisse anche KDA.
Come ben sappiamo: “si sale per le scale ma si scende con l’ascensore!”
L’importante è non farsi prender dal panico. Non tutto il male viene per nuocere; nei momenti di calo del mercato potrebbe configurarsi il momento giusto per entrare in posizioni prima troppo onerose, inoltre con un forte ribasso generale potrebbe prepararsi l’arrivo di un’altra carica di tori, questa volta magari più sostenibile e organica...
Analizziamo quindi un possibile entry setup.
Tralasciamo il grafico mensile - che a causa di un breve storico non ci fornisce molte informazioni utili - e concentriamoci sul grafico settimanale, nel quale notiamo una bella divergenza che indica un esaurimento della bull run, volume in diminuzione e prezzo in accumulazione sulla EMA 26, il tutto delineato da una favolosa Falling Wedge con termine del pattern su un bel cluster di domanda!
Se scaliamo ulteriormente il time frame, passando al giornaliero, tutto diventa molto più chiaro e possiamo individuare un entry setup da vero Sniper Navy Seal!
L’analisi proposta è fortemente speculativa in quanto baseremo la nostra entry su un possibile liquidity sweep rafforzato dalla combo Falling Wedge + cluster + EMA 200 (TF giornaliero), che è come miele per tutti i bear ribassisti! ;-)
Tracciando un ritracciamento di Fibonacci sul movimento rialzista precedente (lower low 0,31 - higher hight 28,3 USDT) possiamo individuare nel grafico dei punti d’entrata strategici.
Come detto in precedenza baso questa operazione su una possibile pesca di liquidità, stop loss strettissimo, entry calibrata al centesimo e opportunità rendimento stellare!
Aspetterò pazientemente il prezzo sul 79% di Fibonacci, pari a 6,1879 USDT e stop loss rigorosamente sotto la shadow cluster settimanale perché, se non dovesse tenere e il prezzo chiudesse sotto tale livello, l’operazione sarebbe invalidata in quanto da supporto avremmo un flip a resistenza con un costrutto di top gigantesco. Da far passare la voglia di holdare a qualsiasi perma-bull!
Rapporto rischio/rendimento e possibili target:
Premetto che i target saranno da calibrare una volta entrati nell’operazione e appena il prezzo creerà un nuovo minimo, con il quale poter applicare con esattezza lo strumento estensione di Fibonacci.
In ogni caso, se tutto andrà come previsto, le variazioni dovrebbero essere minime, confermando un rischio/rendimento sul lungo termine di 144,96:1
Target 1 (breve termine): in zona All-Time High movimento antecedente e confluenza quasi perfetta con Pivot R2 in giornaliero (scelgo questo punto come primo target rispetto al punto 0.786 per essere un po’ più conservativo e in secondo luogo per maggiore rilevanza con la price action). Obbiettivo raggiungibile in un paio di settimane. 279% al raggiungimento, sell 30% della posizione.
Target 2 (medio termine): confluenza e punto molto rilevante, rappresentato dal Pivot Point in TF settimanale con confluenza 100% Estensione di Fibonacci pari a 34,1779 USDT. Target raggiungibile in qualche mese dove scaricherò un altro 30% della mia posizione con un profitto ottenuto del 452% su di essa.
Target 3 (lungo termine): punto 1.618 di Fibonacci pari a 51,4757 USDT, solitamente in questo tipo di operazioni lo reputo un target affidabile per chiudere gran parte della posizione con un buon rischio/rendimento e una percentuale di successo abbastanza elevata. Al raggiungimento dell’obbiettivo otterrei un guadagno del 731% in pochi mesi. Vendo altro 30% della mia posizione lasciando scorrere solamente un 10%, diciamo che già a questo punto vada come vada l’analisi potremmo ritenerci più che soddisfatti!
Target 4 (To The Moon): fortemente dipendente dagli sviluppi e adozione di questa blockchain, se tutto quello che promette si dovesse avverare il target price non sarebbe affatto una chimera. Il punto scelto corrisponde a pivot R2 in W con confluenza estensione Fibonacci 4,236 pari a 124,7535 USDT regalandoci un profit del 1916% sul 10% rimanente della posizione rimasta.
Facendo una breve analisi fondamentale; tenendo in conto la capitalizzazione attuale e la supply circolante di KDA attuale, per raggiungere quota 125 dollari Kadena avrebbe bisogno di $21B di market cup, il che la porterebbe circa in 12/13 posizione a competere con Shiba Inu e Avalache, 15x dal prezzo attuale... nulla di irraggiungibile considerando le sue potenzialità!
Disclaimer: questo non è assolutamente un consiglio finanziario, ma semplicemente una mia visione del mercato e relativa documentazione con ragionamenti in essere! Spero possa esservi d' aiuto per convalidare le vostre ipotesi e strategie.
Grazie per la vostra attenzione, rimanete connessi e condividete. Buon trading a tutti!
ANALISI CICLICA 19/01/2022 (ciclo settimanale)Salve trader
Vi ringrazio per l'attenzione che mi avete dimostrato con i vostri like , ho deciso di continuare questo percorso di analisi ciclica su BTC , pubblicando tutti mercoledi i vari aggiornamenti con l'occhio puntato al ciclo settimanale.
Volevo sottolineare che questa metodologia non e adatta al trading intraday ma di posizione in base al vostro money management che purtroppo non è possibile affrontare in questo contesto.
Non avendo metrica per capire se chi legge ha esperienza di analisi ciclica vi invito gentilmente a commentare con S se avete esperienza ed N se non avete esperienza , questa vostra gentile interazione mi aiuta a capire se devo integrare eventuali approfondimenti sulla metodologia che utilizzo.
bene ...andiamo al dunque
Analisi del ciclo settimanale
Settimanale (10 giorni secondo la scombinata di fourier) iniziato come indicato nella precedente analisi il 10 gennaio sta per concludersi.... , sta cercando un minimo su cui poggiarsi per iniziare un nuovo ciclo.
Dopo i primi giorni di forza purtroppo è entrato nella sua fase di debolezza e chiusura.
Non e riuscito ha superare il massimo del ciclo precedente (44.469K) questo ci aiuta a capire che non c'e ancora momentum , forza ....
l'unica cosa positiva è che non ha rotto il minimo di giorno 10 gennaio 39.622K.
1)la velocità ciclica si e riportata sotto la sua linea di equilibrio ,ed aspettiamo un ritorno al di sopra per la conferma della chiusura settimanale
2)OBV continua a rimbalzare sulla trend line discendente questo ci evidenzia pochi volumi in ingresso ,la rottura ci da segnali di forza
Conclusioni
Questo ciclo ormai agli sgoccioli non ha dato segni di inversione ,ciclo senza forza e laterale .....
Siamo in fase di chiusura ciclica settimanale, da oggi al 20-22 gennaio massimo, dovrebbe trovare un minimo su cui poggiarsi per iniziare un nuovo settimanale ,
questa fase e molto delicata visto che comunque stiamo navigando su un supporto importantissimo 39.622K che non deve assolutamente essere rotto al ribasso con chiusura giornaliera ,
se chiude sotto questo livello possiamo iniziare ad immaginare un BTC a 30K .
Una chiusura ciclica sopra 39.622K ci da speranza di un rimbalzo sul nuovo ciclo,
che deve comunque rompere il massimo del ciclo precedente 44.469K con chiusura giornaliera , per dare sicurezza di inversione.
Spero possa essere utile.
Le vostre considerazioni e commenti sono molto gradite.
Un vostro Like o commento mi stimola con il nuovo percorso che abbiamo iniziato.
Buon trading a tutti
peppetronic
Alert! Bitcoin al rialzoIl Bitcoin chiude il trend ribassista partito dopo la candela rossa Heikin-Ashi del 28 dicembre, che ha visto un movimento massimo al ribasso del 17% con il minimo registrato il 10 gennaio a 39.650$.
Ieri ha confermato la candela verde Heikin-Ashi sullo stesso supporto da dove, a fine settembre 2021, partii il trend che portò al record storico dei 69.000$!
BITCOIN, sono già short!Dopo un lungo periodo di rialzo il Bitcoin ha iniziato una fase discendente, nell'ultimo bimestre 2021, che ha portato la quotazione a rompere la media mobile non solo nel giornaliero ma anche nel time frame settimanale, spingendo il prezzo di nuovo sotto i 45.000 . Nel video di oggi spiego sia la mia operazione aperta da un paio di settimane che le nuove strategie possibili per tradare questa criptovaluta.
Buona settimana di trading a tutti!
Maurizio
BITCOIN, SPREAD TITOLI DI STATO,GOOGLE TRENDS E DIVERSI SETTORISalve ragazzi, stamani voglio parlarvi di una correlazione che negli ultimi tempi si sta venendo a verificare tra il Bitcoin e i cicli economici, utilizzando anche uno strumento come google trends con il fine di capire l’appetito che hanno i retailers verso la crypto.
La correlazione, in particolare, è tra il Bitcoin e lo spead tra i rendimenti dei titoli di Stato Usa a 10 anni e quelli a 2 anni. Questo tipo di rapporto, direi diretto, si è venuto a creare negli ultimi tempi, in particolare allo scoppio della pandemia, dopo il crollo dei mercati finanziari a marzo 2020. La correlazione di cui parlo è questa:
Cercherò ora di provare a far chiarezza.
LO SPREAD TRA UN RENDIMENTO DI UN TITOLO A SCADENZA LUNGA E UNO A SCADENZA CORTA
Nel grafico notiamo con la linea blu lo spread (ossia la differenza) tra i rendimenti dei titoli di stato a 10 anni e i rendimenti dei titoli di stato a 2 anni. La forma e il trend di questo spread danno tipicamente informazioni utili riguardo il mondo obbligazionario e le aspettative relative all’economica presente e futura da parte degli investitori. Uno spread con un trend rialzista, come quello visto tra la fine di febbraio 2020 e fine marzo 2021, va ad identificare una curva dei rendimenti “steeping” o “inclinata positivamente”; si ha uno spread o viceversa una curva dei rendimenti di questo tipo quando i rendimenti delle varie obbligazioni a diversa scadenza salgono, creando appunto un inclinazione positiva; si ha una forma di questo tipo quando gli operatori iniziano a scontare una ripresa/espansione economica o per paura di inflazione: è così che vanno a concentrarsi su strumenti a più alto rischio e rendimento (azioni) e scaricano strumenti a basso rischio, ossia obbligazioni: per il rapporto inverso che esiste tra obbligazioni e rendimenti, più si vendono obbligazioni e più i rendimenti salgono, quindi più obbligazioni si vendono a tutte le scadenze, più la curva si inclina positivamente e più lo spread tra i 10 anni e i 2 anni si allunga (stessa cosa vale per lo spread a 20 anni meno quello a 1 anno).
Viceversa, quando si prevede un rallentamento economico (in particolare, quando la banca centrale alza i tassi di interesse per calmierare l’inflazione venutasi a creare in ripresa/espansione economica), la curva dei rendimenti tende ad appiattirsi, soprattutto nelle scadenze lunghe (a 10,20 e 30 anni, come sta accadendo appunto ora) e di conseguenza lo spread va a restringersi. Perché lo spread si restringe? Perché in linea teorica gli investitori scaricano obbligazioni a breve scadenza (questo perché non conviene tenere obbligazione quando il tasso di guadagno reale, ossia quello aggiustato all’inflazione, è praticamente nullo) facendo di conseguenza salire i rendimenti, e comprano obbligazioni a più lunga scadenza, scontando un’economia stabile nel futuro e non nel presente, facendo di conseguenza scendere i rendimenti e andando, quindi, a restringere lo spread.
Per maggiori informazioni, vi allego qui un’idea pubblicata riguardo il mondo obbligazionario e la curva dei rendimenti. Spiego tutto in maniera più dettagliata:
LA MODA DEL BITCOIN
Lo so, il titolo è un pò provocatorio. Il bitcoin è un asset che spopola già da diverso tempo tra tutti gli operatori. Agli operatori voglio aggiungerci anche tantissimi retailers che si sono aggiungi al treno del 2020, quando il suo prezzo è iniziato a crescere in maniera impressionante: basti pensare che nell’impulso del “lockdown”, il prezzo ha fatto segnare un esorbitante +700% circa. Questo è probabilmente ciò che ha interessato praticamente tutti: un asset che cresce e basta, sicuro e che ti permette, comunque vada, di guadagnare. Non avete mai sentito dire in questi ultimi 2 anni frasi del tipo:
“Compra bitcoin, sale e basta..buttati sulle crypto, diventerai ricco..le crypto sono l’unico modo per guadagnare in maniera sicura…le crypto sono lo strumento migliore del mondo…”
Ebbene..io si! E non poche volte, ma tantissime. Detto che le crypto, con le strategie giuste, sono tradabili (come qualsiasi altro strumento), il “compra le crypto, saliranno sempre” mi ha spinto a scrivere questa idea.
Ho innanzitutto utilizzato “google trends”, che è uno strumento utilissimo che ci permette di tracciare la quantità di parole ricercate sul motore di ricerca google, appunto. Ho digitato la parola “bitcoin”, impostando i settaggi in maniera da tracciare il numero di volte in cui la parola è stata cercata da 2012 ad oggi e mi è apparso questo grafico che ora analizzeremo:
trends.google.it
Guardando il grafico, notiamo essenzialmente due picchi: uno a dicembre 2017 e uno a febbraio 2021.
Ora, analizziamo il tutto riferito al grafico di BTCUSD:
Come possiamo notare, il picco di ricerca di dicembre 2017 aveva portato ad un picco del prezzo che, da qualche mese a dicembre 2017, aveva segnato un +600% circa. Stessa cosa è praticamente accaduta a febbraio 2021, tant’è che da inizi 2020 allo stesso febbraio 2021 il prezzo ha segnato una performance del +700%. Cosa possiamo notare da ciò? Che sembra che ci sia abbastanza correlazione tra il numero di volte in cui la parola viene ricercata e la perfomance relativa: più la parola è di moda, più il prezzo sale (e da qui deriva il titolo provocante).
Continuando a riferirci al grafico di google trends, vediamo come il trend, dopo aver formato una sorta di doppio massimo tra febbraio e maggio 2021, è sceso e ora sta lateralizzando. L’appetito verso il Bitcoin sta finendo? Chi lo sa.
CORRELAZIONE SETTORI DIFENSIVI E BITCOIN
Vi riporto ora la correlazione che ha avuto il Bitcoin con i 3 settori difensivi dell’S&P500: il settore dei beni di prima necessità, il settore utilities e quello sanitario. Vediamo come tutti e 3 i settori abbiano avuto una correlazione inversa con la crypto, fatta eccezione del settore sanitario tra la metà e la fine del 2020 (XLV è probabilmente salito in quell’arco temporale poichè gli operatori scontavano il fatto che il settore, appunto, avrebbe trovato un rimedio al covid creando un vaccino).
Vi siete chiesti il motivo per cui ho cercato questa correlazione? Per un semplice motivo: i settori difensivi vengono considerati tali per il fatto che vanno ad apprezzarsi in momenti di incertezza economica e relativa (o possibile) instabilità: questo lo considero una sorta di “termometro” del rischio che c’è nel mercato: è normale che se salgono settori difensivi a dispetto di settori ad alta crescita come quello, ad esempio, tecnologico, l’appetito al rischio è basso. E guarda caso, quando l’appetito al rischio è basso, salgono le difensive ma si deprezza l’asset che per sé è il più rischioso, ossia BTC.
Vediamo come la correlazione sia diversa se BTC viene paragonato a XLK (settore tech), etf che viene scambiato di più quando l’appetito al rischio è maggiore:
La correlazione diretta, come possiamo notare dal grafico, non viene rispettata solo nel periodo tra giugno-fine luglio 2021, mentre nell’ultimo periodo XLK ha iniziato a lateralizzare e la crypto ha perso circa la metà del suo valore.
Un altro indicatore da considerare per stabilire l’appetito al rischio è a parer mio paragonare il settore growth e value, e così ho fatto:
Vediamo come dagli inizi del 2021 circa il settore growth sottoperformava quello value e BTC scendeva e, considerando via via altre tappe temporali successive, questa correlazione tra il rapporto di forza relativa tra i due settori e BTC si sia mantenuta diretta.
Riassumendo, quindi, abbiamo notato come la crypto abbia iniziato a perdere valore dal momento che è diminuito l’appetito al rischio sui mercati e dal momento che è passata un po' di moda tra i “retailers”. Adesso riguardiamo l’ultimo grafico, già visto all’inizio dell’idea:
Questo per quanto mi riguarda è il grafico più importante da guardare: se è vero che quando lo spread tra i rendimenti dei due titoli di stato che ho considerato si accorcia quando si prevede nel futuro un rallentamento economico e vista la correlazione che si è venuta a creare tra questo e la crypto, nonché tra la crypto e i settori difensivi, cosa possiamo aspettarci da Bitcoin nei prossimi tempi? Forse un trend ribassista?
GLI ENORMI STIMOLI FISCALI E IL NUMERO DI RETAILERS NATO NEL 2020
Come ultima cosa ma non meno importante, vi voglio ricordare gli stimoli fiscali donati agli abitanti dei paesi più sviluppati (come il decreto ristori in Italia, per dire). Credo che tantissimi retailers siano nati anche grazie a questi stimoli e, durante i lockdown, abbiano speso tali sussidi iniziando ad investire.
C’è da dire che ora questi stimoli sono finiti, a meno che l’economia non venga rimessa nuovamente in ginocchio. Senza questi stimoli come reagirà il mercato nel suo insieme?
Dopotutto, guardate il grafico su Google Trends della breve frase “investire in borsa”:
trends.google.it
Considerate che, da novembre 2013 fino a fine 2019, il trend era ribassista, formando via via massimi sempre decrescenti. Quando poi è scoppiata la pandemia e le persone sono state costrette a stare a casa, la ricerca della parola ha fatto segnare di nuovo dei massimi pluriennali. Questo per voi è un caso? Io non credo.
Per quanto vi riguarda, quali sono gli strumenti da voi utilizzati che vi permettono di affermare che Bitcoin continuerà a crescere nel futuro?
MATTEO FARCI
Crypto, verso la chiusura ciclicaParto dal Tron perchè è il mio punto di riferimento sulle Crypto, molti di voi già lo sanno, i nuovi no, ma io trado le altre Crypto, compreso il Bitcoin, guardando il TRXUSD.
È il grafico più pulito di tutti, meno frenesia, meno manipolazione, più precisione ciclica.
L’MCS in H4 sta iniziando a restringere il canale dell’eccesso di debolezza, proprio mentre il semestrale sta arrivando alla sua chiusura e l’annuale sta per raggiungere la metà in A1.
Sto aspettando il Tron a 0.045 per caricarlo pesantemente di lotti, potremmo fare lo stesso con le altre Crypto se in perfetto allineamento.
Per capire quando inizierà la chiusura però, guardo il Bitcoin
Ho compresso molto il grafico per avere una view più grande sull’ultimo semestre; vediamo la MML H4 che si sta stabilizzando a 45800 e richiamerà a sé il prezzo, da lì potremmo ipotizzare un rimbalzo del prezzo e una discesa conclusiva verso il nostro punto di interesse, che è tra i 20000 e i 28800 ( dipenderà dal segnale Buy che entrerà in H4 sull’MCS, e l’eventuale allineamento con il Tron).
Ecco i grafici ciclici del DOGEUSD, ETHUSD e XRPUSD e il prezzo che mi aspetto venga raggiunto.
Non ci resta che aspettare 😉
↘️ Fatemi sapere la vostra opinione ↙️
Aggiornamento di breve su btc/usdHo modificato uno dei cicli che dava come data finale 25/26 gennaio, potete constatare voi stessi nell'unica idea correlata.
Rimango della stessa idea, bisogna vedere quanto sarà intenso il rimbalzo e come sarà testata area 45k se sarà intensa e costante, potremmo aver visto i minimi intermedi qui.
Bitcoin: Gli HODLERS incrementano le posizioni.Nonostante Bitcoin e quasi tutte le criptovalute abbiano subíto una forte correzione rispetto ai massimi toccati negli scorsi mesi, stanno crescendo in maniera consistente gli investitori che approcciano questo mercato con un'ottica di lungo periodo.
Su Bitcoin in primis, molti sono coloro che hanno smesso di approcciarsi a questo mercato con un'ottica di scalping e di trading " intraday " a favore di una visione più consapevole e di lungo periodo di questo mercato.
Come è stato riportato recentemente da Bloomberg, circa il 75% dei Bitcoin attualmente in circolazione è trattenuto nei cosiddetti indirizzi illiquidi, ovvero portafogli digitali che spendono meno del 25% delle loro monete in entrata. Nel frattempo, circa il 57% dei Bitcoin in circolazione non si sposta dagli indirizzi anonimi da oltre un anno, segno di detentori di lungo raggio.
Crescono dunque in maniera considerevole gli "HODLERS" di Bitcoin, con questo termine che è diventato un vero e proprio Must nel mondo criptovalutario in seguito all'errore di un frenetico trader su Bitcoin in un forum online del 2013 .
Dunque, nonostante la grande volatilità che caratterizza questo asset, sembrerebbe che rispetto a qualche anno fa vi sia una maggior consapevolezza del funzionamento e delle potenzialità che rappresenta questo particolare strumento.
Visto il recente movimento di mercato si potrebbe pensare che Bitcoin sia stato venduto da investitori di breve e medio periodo, dai trader in sostanza, in favore di coloro che stanno accumulando da tempo questa criptovaluta per beneficiare dei futuri rialzi che potrebbe avere.
In questo momento Bitcoin regge la trendline annuale, pertanto non si può stabilire che il mercato sia entrato in fase ribassista a tutti gli effetti.
Siamo di fronte ad un momento di mercato molto particolare in cui operatori di breve e lungo termine ricompongono i portafogli. È bene sottolineare il fatto che nonostante Bitcoin (e quasi tutti gli asset crypto) abbiano da diversi giorni ritracciato in maniera violenta, la volatilità a 90 giorni sta andando al ribasso, segno che le vendite effettuate fino ad ora sono state compiute in maniera controllata.
A cura di:
Matteo Bernardi
BITCOIN I RAPPORTI DI FORZA TRA COMPRATORI E VENDITORIGIORNALIERO > Il movimento swing sulla trend-line long da 44460 a 45000-45200 ma, come ben sapete, le probabilità sul giornaliero sono del 50%.
SETTIMANALE > Sul settimanale BTCUSD è NO, anche se sta dando qualche segno di reazione sulla trend-line. Intorno ai 46.500-47.000 si può andare a valutare le condizioni del grafico per prendere una decisione, quando sarà, scrivere nei commenti per un successivo confronto di idee.
MENSILE > Per godersi una salita come novembre 2020 - aprile 2021 (+480%) o l'ultima fino a novembre 2021 (+105%), occorre attendere, più tempo del timeframe settimanale. Infatti, non siamo neanche ad un accenno d'inversione, anche se nelle candele classiche parrebbe di sì. Se puliamo il grafico dai rumori di fondo del mercato, le candele Heikin Ashi esprimono meglio il rapporto di forza tra rialzisti e ribassisti ed in questo momento sono loro ancora ancora ad essere in maggioranza. Anche per questo time frame, per confrontarsi quando sarà, più in futuro, e scambiarci idee rialziste, scrivere nei commenti.