Compriamo protezione: discreto punto di ingressoCapita che quando si stia male per un’infezione ed il medico prescriva degli antibiotici, prima della fine della cura si cominci a stare meglio. Non so quanto spesso avvenga ma ciò induce i pazienti ad abbandonare precocemente la cura persuasi che non sia più necessaria. Sappiamo bene invece quanto importante sia portarla a termine.
Capita anche che nei mercati, in occasione di sofferenze indotte da andamenti avversi si prendano contromisure al fine di contenere i danni se non addirittura approfittare di questi movimenti inaspettati e contrari. Come per la cura antibiotica, capita anche che precocemente si abbassino le difese venendo a volte sorpresi da un riacutizzarsi del problema.
Questa mia analisi è stata realizzata prima della notizia dell'ulteriore mossa della Fed di queste ore. Tuttavia le considerazioni fatte restano pienamente valide poiché la mossa in questione non apre uno scenario diverso da quello precedente ma si inserisce all'interno di quello esistente agendo al limite come acceleratore delle tendenze in atto.
Questo, a mio parere, è il contesto attuale dove vigorosi rimbalzi rispetto al chiaro trend short di breve, potrebbero farci abbandonare prematuramente le protezioni.
Ovviamente non voglio, perchè non capace, affermare che certamente si ritorni a segare nuovi minimi relativi ma è ciò che più di ogni altro scenario ritengo probabile.
Le motivazioni penso siano pacifiche (oggettive) ed attengono agli sviluppi dell’epidemia, da una parte, ed al suo impatto sull’economia globale dall’altra.
A ciò si aggiunga che, a detta degli esperti, la diffusione del virus negli Usa dovrebbe mostrare una'ccelerazione essendo il paese in “ritardo” rispetto ad altri come l’Italia dove il problema è più monitorato attraverso opportuni controlli che lo rendono manifesto e ne rendono possibile anche la gestione.
Sarebbero immaginabili le conseguenze sul piano sociale e, di converso, sui mercati.
In un contesto del genere, particolarmente magmatico ed incerto, è importante innanzitutto essersi posto il problema ed avere delle idee, ciò che potrebbe risultare tuttavia insufficiente perché quello che potrebbe fare la differenza è averle chiare.
Voglio dire che occorre sapere già come comportarsi a seconda di quale scenario dovesse materializzarsi davanti a noi.
Ad esempio, mentre nel caso dei rialzi non vi è limite alla Provvidenza, come abbiamo sperimentato negli ultimi 11 anni, per cui è possibile fare il 300% o molto più come il Bitcoin ci insegna, nel caso dei ribassi più che perdere tutto non possiamo.
Ma se gli indici globali, non settoriali o di singoli paesi, si dovessero avvicinare a cali del 80 o 90 o 95% (abbiamo testimonianza di titoli a piazza Affari) probabilmente è perché sarà avvenuto qualcosa di talmente sconvolgente che perdersi in analisi del perché e del come sia avvenuto potrebbe essere l’ultima preoccupazione dell’umanità perchè probabilmente impegnata nella necessità più impellente di come difendere dalle mire del prossimo un piccolo pezzo di terra da cui ricavare il sostentamento della propria famiglia.
Dico questo perché, in fondo, i cali non sono per sempre come i diamanti ma prima o poi si stabilizzano e poi si fermano pure. A prescindere dal motivo.
Questo è ciò che l’uomo ha sempre sperimentato nella storia perché è nient’altro che il riflesso del progredire come specie. Siamo sempre andati avanti e mai involuti.
E più il calo aumenta e più di converso aumentano le probabilità di una stabilizzazione prima e di una ripresa strutturale poi rendendo progressivamente meno strategica la protezione e più decisiva la progressiva assunzione di rischio.
Trasferendo queste considerazioni ai mercati di oggi, la questione più importante è capire come puntellare i portafogli tenendo conto, da una parte, del prezzo delle coperture cioè di quanto possano essere efficaci acquisti di tal genere che possano tutelarci da ulteriori cali offrendo una stabilizzazione decisiva agli investimenti.
Intanto osservando lo S&P500 su time frame mensile, quindi rimandando al mttente qualunque considerazione di breve, non possiamo escludere che il calo sperimentato in queste settimane possa essere catalogato come ennesimo stop and go:
Inoltre siamo in presenza di massimi e minimi comunque crescenti e con la trendline di lungo peiodo che pe ora ha contenuto i corsi:
Il rischio che si corre è quello di tentare di chiudere il recinto dopo che i buoi sono scappati, esporsi cioè a queste asset class quando ormai la scommessa si presenta asimmetrica e sconveniente.
Su questo punto vale quanto affermato in precedenza e cioè è pericoloso dare per scontato che il peggio sia alle spalle:
e che quindi valga comunque la pena, se non l’avessimo già fatto, esporsi ai beni rifugio perché nel peggiore dei casi eroderebbero parte della performance nel caso di ripartenza decisa al rialzo dei mercati.
L’unica incertezza riguarda l'individuazione delle giuste quantità. Ma questo è un esercizio che non può che essere risolto nel silenzio dei nostri uffici o a casa dove prendiamo le nostre decisioni.
Il mestiere degli asset rifugio è assimilabile a quello dell’estintore che campeggia agli angoli degli uffici e luoghi pubblici, aggeggi che attirano la nostra curiosità quando distrattamente ci capita di leggerne le etichette in momenti di noia, magari in attesa da qualche parte.
Ebbene, questi sono i momenti in cui ci si aspetta che questi aggeggi, impugnati correttamente e con decisione, facciano il loro dovere e funzionino senza esitazioni.
Notiamo tuttavia come il loro comportamento non sempre è lineare rispetto agli scenari che di volta in volta ci si aprono davanti e non può non essere notato in particolare il comportamento da questi tenuti nei giorni scorsi e che hanno anche creato grattacapi a qualche asset manager.
L'osservazione empirica ci indica come beni rifugio quantomeno l’oro, lo yen giapponese, il Bund tedesco, il franco svizzero ed il dollaro americano.
Qualcuno ultimamente cita le criptocurrencies ma, personalmente, sono molto poco d’accordo perché caso mai queste aggiungono semplice, comunque utile, diversificazione mostrando scarsa correlazione se affiancato agli asset più classici. Un comportamento invece che ci si aspetta da un bene rifugio è che mediamente si comporti da estintore e se non lo dovesse fare, e le criptocurrencies non lo fanno, non si tratta di bene rifugio:
Questi asset la settimana appena chiusa hanno mostrato un andamento un po contrastante perché al panico indotto dalla impennata della diffusione del coronavirus e dall'allegra conferenza stampa della Lagarde, si è sommata la mossa a sorpresa della Fed con cui sono stati tagliati i tassi di interesse in America: sorpresa sia nella quantità che nella tempistica.
Il risultato sul finire della settimana scorsa è stato che questi beni, eccetto il dollaro Usa, si sono indeboliti offrendo a mio giudizio un interessante punto di ingresso per mettere fieno (protezione) in cascina in vista di possibili tempi peggiori.
Di seguito un quadro del “momentum”:
USDJPY
EUR/USD
A detta degli esperti sembra che il dollaro abbia ceduto scontando il possibile peggioramento della diffusione del virus in America.
Treasury
EUR/JPY
La mossa della Fed ha spiazzato ancra una volta per entità e tempistica e se il taglio di mezzo punto dei giorni scorsi aveva sorpreso il mercato figuriamoci questo aggiuntivo. Inoltre la Fed annuncia un pacchetto imponente di acquisti di bond per 700 mld.
Gli strumenti di cui parliamo, in questa fase di inizio settimana si stanno muovendo in modo coerente con riduzione dei rendimenti per i decennali governativi, apprezzamento di yen, dollaro e franco e sale anche il gold. Questa mia analisi è stata scritta prima della nuova mossa della Fed, tuttavia le considerazioni fatte restano a mio giudizio ugualmente valide.
Operativamente gli strumenti utilizzabili sono sia di risparmio amministrato (ETF, ETC, certificates) che di risparmio gestito (fondi e sicav). Ovviamente la scelta di alcune tipologie di risparmio amministrato comportano una evidente componente di rischio emittente che va tenuta nella dovuta considerazione.
Per la componente valutaria, sempre nel risparmio gestito, comparti di sicav esposti sul mercato monetario investment grade dell'rea interessata. Questi ultimi visto l'elevato rating e la maturity effettiva di pochi giorni addirittura permettono di cogliere pienamente l'effetto valuta senza "inquiamenti" derivanti da movimenti di prezzo dei titoli in portafoglio.
Ovviamente si è sempre vigili sui mercati azionari per individuare un possibile punto di ingresso per possibile rimbalzo che tuttavia continuo a non vedere e, alla luce della nuova mossa della Fed, potremmo non continuare a vedere a breve per l'elevata volatilità che rende ancora più impegnativo lo sforzo
Stamattina sono anche stati diffusi i dati sulla produzione industriale in Cina per il mese di febbraio: un disastro, molto peggio della già brutta previsione. Ma ciò ci può tranquillamente stare e non dovrebbe sorprenderci.
Ritengo condivisibile l’opinione di molti asset manager che indicano come poco probabile una inversione a “V” del ciclo economico e dei mercati equity assistendo, probabilmente, ad una fase più o meno lunga di accumulazione in sintonia con gli sviluppi dettati da cronaca e ricerche micro e macroeconomiche.
Oggi potrebbe essere un altro giorno di gloria per ETF e certificates short, con e senza leva, mentre sarebbe interessante una riflessione sulla categoria dei condizionatamente protetti per i quali, soprattutto per gli investitori meno ferrati, risulta non facile la valutazione del contributo al rischio complessivo di portafoglio. Un pensiero va anche alle barriere le quali per lungo tempo ci sono sembrate spesso molto lontane ma poi è un attimo che ce le ritroviamo fastidiosamente tra i piedi.
I tempi attuali e quelli prossimi venturi richiedono un uso meno disinvolto e più professionale dello strumento.
Compriamo protezione: il mercato ci sta offrendo un discreto punto di ingresso
Commenti (3)
Chf
AUDCHF | Ricerca di un pattern rialzista📈Buonasera a tutti, nella giornata di oggi si è andata a formare una buona opportunità sulla coppia AUDCHF ⬇️
L'attuale fase ribassista, delineata dalle due candele ribassiste degli ultimi due giorni, ha portato i prezzi a ridosso dei minimi precedenti, la zona è ottima per ricercare un movimento al rialzo che vada a recuperare, almeno in parte, l'equilibrio.
Come mostra Ichimoku infatti è presente un marcato disequilibrio che si sostanzia con la distanza dei prezzi rispetto alla Kijun D e alla Kumo, tra l'altro molto sottile.
Anche le bande segnalano che i prezzi si stanno allontanando troppo, tuttavia si nota anche come ci sia ancora spazio per scendere prima di trovarsi in pieno disequilibrio.
Lo stesso disequilibrio, con le medesime caratteristiche, lo ritroviamo anche su grafico H4, dove, inoltre, si vede più nel dettaglio la forza del movimento ribassista di questi ultimi giorni. Una correzione sembra essere necessaria.
In questo caso le bande mostrano già la presenza di un disequilibrio importante.
Operatività
A questo punto cercherò la formazione di un pattern su grafico 15 min che possa permettermi di entrare Long cercando di arrivare alla Kijun H4.
AUDCHF | Long da minimi precedentiDaily
Data la situazione sul daily, nella quale ritroviamo i prezzi a ridossi dei minimi precedenti durante una fase ribassista di un trend ribassista, vorrei cercare un' operazione Long.
Ichimoku segnala infatti disequilibrio su grafico Daily e H4, Kijun H4 individuata come primo target
USDCHF | Possibile Short - Forte disequilibrio in H4Daily
Troviamo i prezzi a ridosso dei massimi precedenti, zona che può essere considerata per un eventuale short.
Sia ichimoku che le bande segnalano disequilibrio.
H4
H4 mostra un disequilibrio molto evidente, troviamo infatti i prezzi molto lontani dalla Kijun e dalla Kumo che non hanno segnuito il movimento, è quindi sensato attendersi un recupero dell'equilibrio.
AUDCHF | Long a recuperare l'equilibrio H4Daily
Trovandoci a ridosso di minimi Daily precedenti con una fase di ribasso, l'idea è quella di cercare un Long.
Importante disequilibrio dei prezzi verso la Kijun mentre la Kumo sta attualmente svolgendo la funzione di supporto.
H4
Anche qua parecchio disequilibrio e distanza che i prezzi devono recuperare prima di proseguire al ribasso.
USDCHF SHORT Short su USDCHF con target minimo in area 1.00240-1.00000
1) Bearish head and shoulders 4H + 1H
2) Breakout trendline bearish 4H + 1H
3) Confluenza POC + target H&S + 0.5 FIBONACCI
4) Kumo breakout bearish 1H
5) Retest high value area 1H
6) Bearish key reversal pattern candlestick 1H
7) Bearish wolf hear's choku 15min
USD/CHF Ancora sulla resistenza psicologicaSu questo cambio ci troviamo ancora una volta sotto la soglia psicologica di 1.00000 che sta funzionando da resistenza da Giugno.
Ora vedremo se il prezzo verrà respinto oppure riuscirà a rompere !
L'operatività è molto semplice.
- impostare un SELL-LIMIT da area 1.0000 con STOP-LOSS sopra i massimi di inizio ottobre e target in area 0.99300
-optare per un entrata più conservativa aspettando la formazione di un pattern ribassista sempre nell'area di resistenza,in modo tale da avere anche un rischio-rendimento più interessante.
Ricordatevi sempre di seguire le vostre regole,non aprite mai una posizione solo perchè lo dice qualcuno,nemmeno se quel qualcuno fosse il buon Warren Buffet !
Qual è la tua visione ?
Fammi sapere nei commenti !
Buon Trading !
CAD/CHF aspettando un segnale shortSu grafico settimanale si nota come nelle ultime due settimane i compratori hanno cercato di far salire il cambio comprando dollari canadesi,ma non sono mai riusciti a far chiudere il prezzo sopra area 0.75,come si nota dal grafico i venditori sono sempre rientrati a mercato andando a creare candele con grandi spike. Questo fa capire come ancora i venditori "dominano" questo cross.
Su grafico daily le cose si fanno davvero interessanti,infatti si è creata una situazione di mercato molto simile a quella di Luglio 2019 ed ancora più indietro di settembre,ottobre 2018.
In questa situzione vediamo come il prezzo (compratori) non è stato in grado di creare nuovi massimi ed si è formato un massimo inferiore al precedente.Ogni volta che si è formata questa configurazione il prezzo è sceso con forza per questo sto cercando uno short,chiaramente dato che il pattern si è formato in minor tempo rispetto ai precedenti mi aspetterò un movimento meno "brusco".
Ora su time-fram 4h/1h cercherò una conferma ribassista in area 0.74600 per posizionarmi short.
EURCHF - Ripartenza in vista.Oggi voglio parlarvi di Forex. EurChf.
Forse il rally del Franco Svizzero è in esaurimento. Può essere il momento giusto per l'euro per mettere a segno una ripartenza.
Buono da tradare in questa visione.
Fatemi sapere come la vedete...
Commenti o messaggi privati.
Buon Trading e Buon Weekend!
CAD/CHF sfruttiamo il falso breackout Su grafico mensile ci troviamo in una fase di compressione (range) dal 2015.
Sul settimanale noto come il prezzo sta cercando di rompere il supporto in area 0.73500,anche se il prezzo una volta che rompe viene riassorbito entro la chiusura della candela.Allo stesso tempo questo mi dimostra che i venditori sono a mercato e continuano a spingere il prezzo a ribasso.
Sul grafico daily noto come il prezzo sta lateralizzando da una settimana,per questo le mie aree di interesse sono i due lati del range.
Su un 4h vado ad ingrandire il range e proprio sulla resistenza di questa figura,si è formato un pattern candlestick ribassista con una falsa rottura.
Per questo vado ad inserire un ordine pendente al 50% del ritracciamento del segnale.
Ovviamente il mio target sarà il supporto del range !
Sei d'accordo con questa analisi o hai un'altra opinione ?
Fammi sapere nei commenti !!
Buon Trading !!!
CAD/CHF possibile longSul cambio CAD/CHF ci troviamo su un supporto settimanale di un trading range,come in passato mi potrei aspettare che il prezzo venga rimbalzato ancora una volta con l'entrata dei compratori a mercato,come è successo il 25 giugno 2019.
Sul 4h vediamo come già sul livello c'è stata una reazione rialzista,personalmente posiziono un ordine al 50% dell'ultima candela rialzista che ha mostrato i muscoli.
Per quanto riguarda il target il mio obbiettivo è il 61.8 di fibonacci dell'ultimo impulso ribassista del trading range.
Essendo il CHF una valuta rifugio e da un punto di vista fondamentale sappiamo che può acquistare forza velocemente,diminuisco il rischio dell'operazione.
Movimento AB-CD monitoriamo il movimento verso la resistenza, 1Hciao ragazzi, c'è un possibile interessante sviluppo su dollaro/franco svizzero. In primis, siamo andati in ipercomprato sull'orario e ora mi aspetto una correzione verso il ritracciamento, tra 50% e 61.8% anche se potremmo andare oltre, il livello che monitoro è 61.8 perchè fa da supporto. Dopo tale correzione potremmo andare long con un movimento AB-CD di egual misura con target 1.00827, dove c'è una resistenza e dove confluiscono i livelli di fibonacci.
Per ora attendo il ritracciamento, poi vediamo se andare long.
Potrebbe esserci anche un pattern avanzato in formazione.
Buona settimana a tutti,
DocCDS
EURCHF || 16.05 || Bullish flag?EURCHF che ha visto due movimenti molto importanti nella giornata di ieri.
Da una parte la rottura del triangolo simmetrico creatosi sul 15 min.
Dall'altra, una volta raggiunto il target dal breakout, il prezzo ha violentemente invertito rotta con la classica candela "ad asta" sulla quale ora sta costruendo la bullish flag in attesa di ripartire.
Probabile discesa fino a Kijun H1 (50% di Fibonacci), per poi ripartire e andare a retestare la resistenza settimanale.
AUDCHF || 11.05 || H&S sul 30 minTesta e spalle su grafico 30 min.
Neckline rotta (con formazione anche di doppio minimo su resistenza giornaliera) e testata nuovamente, infine superata al rialzo.
Nel caso in cui la figura venisse invalidata con il superamento del livello della spalla destra, potrebbe esserci spazio per un rialzo.
AUDCHF shortAltra operazione estremamente interessante quella su AUDCHF, in cui vediamo sempre il franco svizzero al denominatore che si sta apprezzando in quest'ultimo periodo anche rispetto al dollaro australiano. La mia idea di trading è n ingresso short con un rapporto rischio rendimento di 1 a 2.25. L'assetto di questo cross come potete vedere è ribassista e siamo al di sotto della media mobile a 240 periodi sia nel daily che nel settimanale. Nel settimanale tra l'altro è stata rotta la doji heikin ashi.
LUNGO PERIODO E CONTINUAZIONE DEL TREND [NZD\CHF]Quello che andiamo ad analizzare è un cambio non troppo seguito dagli operatori .
La risposta dei livelli è stata molto buona e la conformazione del trend sembrerebbe anticipare una possibile continuazione a rialzo.
Staremo a vedere se nelle prossime sedute ci sarà la continuazione del trend, con una rottura dei massimi e cercheremo di arrivare ai target posti a 0,6998\0,7041.
Se invece il prezzo dovesse rompere la resistenza a 0,6815 rivaluteremo la situazione.
CAD/CHF livello interessante da shortDa giorni osservo questo livello di forte resistenza statica. La correlazione con il petrolio aiuta molto, infatti bisogna ricordare che il Canada è uno dei maggiori stati esportatori di petrolio nel mondo. Attualmente il petrolio ha raggiunto un livello di resistenza molto importante, quindi un ritracciamento di correzione potrà essere molto evidente nelle prossime ore. Attualmente la situazione su CAD/CHF è di forte ribasso, con il primo supporto principale posizionato sul livello 0.7550, secondo sul livello 0.7515 ed il terzo a 0.7468. Livelli di resistenza a 0.7653 e 0.7710. Il mio EA e gli indicatori danno segnali di ribasso se la candela H4 conferma la chiusura con i minimi attuali.