ETF Global Clean Energy - Pennant violato.Come espresso in più di un'idea, durante questa fase, il tema dell'investimento in energie alternative (ed in generale l'investimento responsabile), rappresenta quasi un "porto sicuro" dove dirottare la parte satellite del portafoglio d'investimento, con un approccio di tipo PAC, al fine di creare un effetto stabilizzante con prospettive per il futuro.
Probabilmente in un orizzonte temporale di 5/10 anni, tutti vorranno un'esposizione al mercato delle energie pulite. Il metodo giusto per la creazione di una esposizione di natura settoriale è quello della parzializzazione del capitale, andando a "diversificare" la tempistica d'ingresso, liberando l'investitore dalla ricerca del giusto timing.
Tecnicamente, il pennant rilevato nella precedente idea (link sotto), è stato violato dalla seduta di contrattazioni odierna. Vedremo se la violazione sarà foriera di una prosecuzione del trend.
Cleanenergy
Investire nelle energie pulite.Tra le tematiche d’investimento del futuro, sempre più importanza sembrano rivestire i “megatrend”, ovvero l’insieme delle tendenze destinate a cambiare per sempre ed in maniera inarrestabile le nostre vite.
Inutile precisare che questi trend possono rappresentare da un lato interessanti opportunità , dall’altro nascondono i tipici rischi insiti nel processo decisionale dell’investimento.
Tra le tematiche “disruptive” dei nostri giorni, quella della sostenibilità energetica sembrerebbe ricoprire il ruolo di protagonista. E’ sempre più attuale, infatti, il dibattito della transizione ad un modello basato su energie alternative e sulla limitazione dello sfruttamento delle risorse naturali.
Dal punto di vista dell’investimento, in che maniera possiamo riuscire a godere di questa tendenza e della crescita delle aziende operanti nel settore delle energie pulite?
Un’idea sarebbe quella di esporsi per il tramite di un ETF di tipo settoriale, che replichi l’indice S&P Global Clean Energy.
Per la mia analisi utilizzerò l’Ishares Global Clean Energy. Esso investe in società operanti nei settori dell’energia pulita, o nella fornitura e sviluppo di tecnologie per la sua produzione, sia in mercati sviluppati che emergenti, con esposizione geografica globale.
Dai minimi del covid di marzo 2020 e fino a gennaio 2021, l’Etf fa registrare una performance di circa il 300%, successivamente sviluppa un ritracciamento del 40%, che corrisponde al livello 0,50 di fibonacci, dove inizia una fase di lateralizzazione. Sarà interessante capire se le quotazioni riusciranno a rompere la struttura di consolidamento e soprattutto se al rialzo o al ribasso (questo nessuno può prevederlo).
Considerato che si tratta di un ETF di tipo settoriale, la mia esposizione è di tipo “satellite”, preferisco affidare la parte azionaria del mio portafoglio investimenti di lunghissimo periodo su strumenti meglio diversificati; tuttavia periodicamente ricerco degli “extra rendimenti” su strumenti o fondi di tipo “tematici”. Apprezzo in genere le fasi di consolidamento laterali dopo un ritracciamento, per cominciare a costruire la mia posizione.
Old economy ed energie alternativeIn questo periodo di “crisi energetica”, dove assistiamo all’impennata dei prezzi del petrolio e dove le materie prime alimentano l’inflazione definita dalle banche centrali come “transitoria”, può essere interessante fare un raffronto tra i rendimenti del settore energetico “old style”, che basa i propri modelli di business sull’estrazione di gas e petrolio e quelli della “clean energy”, che cerca la transizione su basi alternative allo sfruttamento delle risorse naturali.
Allo scopo ho raffrontato i rendimenti dal primo ottobre 2020 di due etf:
• Ishares US Oil & Gas, ETF che investe in aziende statunitensi che operano nel settore dell’esplorazione, estrazione e distribuzione di combustibili;
• Ishares Global Clean Energy , ETF che investe in società attinenti all’ecosistema delle energie alternative.
Dall’analisi (grafico in alto) possiamo notare come, nel periodo preso in considerazione, l’ETF basato sull’OIL & GAS abbia fatto registrare una performance del 122% , nettamente superiore rispetto all’ETF Global Clean Energy, che nello stesso lasso temporale regala un rendimento del 18% (anche se l’ETF sulle energie pulite ha realizzato un rendimento notevole lo scorso anno, che sarà oggetto di una prossima analisi).
Nella speranza che il fenomeno dell’inflazione e la pressione sui mercati energetici siano transitori, otteniamo ulteriori conferme osservando la curva dei rendimenti dei bond, che tende ad aumentare nella sua parte "finale", confermando la relazione inversa tra inflazione e quotazione dei bond (se l’inflazione sale, i rendimenti salgono ed i prezzi scendono, secondo grafico).