Il petrolio, conoscere il sottostante per operare correttamente. «I mercati sono mossi da impulsi causali non casuali».
William D. Gann
Annoto in queste pagine un documento che riassume uno dei tanti webinar che ho seguito, generalmente non tengo traccia di tutti i corsi, webinar o letture. Devo essere colpito positivamente, attratto dall'argomento, quindi quanto annoto è ovviamente soggettivo. Debbo anche affermare che non tutto rientra nelle mie convinzioni teoriche e operative sul trading, ma è anche vero che paragono un trader che ambisce a ritenersi tale alla stregua di un hacker. Mi spiego per non essere frainteso, voglio semplicemente dire che come l'hacker ha una visione del mondo a 360° e raccoglie quante più informazioni possibili, altrettanto dovrebbe essere patrimonio di un trader per avere, in seguito, gli strumenti necessari all'operatività.
Il Petrolio come in generale le materie prime, hanno sempre avuto un andamento molto ciclico, questo ha permesso nel tempo di offrire un elevato grado di prevedibilità dello strumento, ma da diversi mesi è divenuto difficile fare trading su quest'asset, vuoi dovuto prima alla situazione pandemica, poi alla guerra fra Russia e Ucraina, l'attuale situazione inflattiva, l'avvento dell'economia sostenibile e non per ultimo la riunione dell'Opec con la decisione del taglio alla produzione di barili.
Fra i tanti argomenti non si può non citare il compimento nel 2023 del quarantesimo compleanno di contrattazione del WTI (West Texas Intermediate), il black gold delle commodities, (l'oro nero). Ricordo che il WTI non è altro che il petrolio americano, conosciuto anche come light crude oil. Il contratto nacque nel 1983 lanciato dall'allora NIMEX.
Oggi a distanza di 40 anni, quando, per chi ricorda, la maggior parte di petrolio veniva importata dal medio oriente, (ricordo che nei miei anni d'istruzione scolastica studiai un intero libro sull'OPEC, copertina a sfondo grigio e caratteri neri maiuscoli con la scritta OPEC al centro), dicevo oggi il maggior produttore a livello mondiale sono proprio divenuti gli Stati Uniti. Diverse le dinamiche che hanno innescato questo processo. Anni '70 chi non ricorda l'austerity, (in Italia si viaggiava con targhe alterne), poi la scoperta tecnologica dello "shale oil" e l'esportazione di petrolio degli Stati Uniti negli anni recenti ci portano fino ai giorni d'oggi con una produzione statunitense che supera i 12 milioni di barili giornalieri.
La particolarità che ha rivoluzionato il modello di trading sul petrolio è stato il permesso all'esportazione del WTI che oggi vanta circa 4 milioni di barili giornalieri. Questo ha permesso di calmierare i mercati. Oggi, ovviamente, gli Stati Uniti vorrebbero un quotazione del petrolio bassa, per ovvi motivi inflattivi, (ricordo che un prezzo degli energetici in salita crea inflazione), non a caso hanno venduto parte delle loro scorte strategiche per calmierare il prezzo proprio riallacciandomi anche al concetto espresso sopra.
I due asset che si trovano su la quasi totalità delle piattaforme e sono il Brent scambiato a Londra, viene estratto dal sottosuolo del mare del nord al largo della Scozia per la sua natura dolce adatto alla raffinazione di benzina; più facile da trasportare in luoghi distanti quindi con minori costi. Poi il WTI scambiato a New York ed estratto nei giacimenti degli Stati Uniti ancora più dolce e leggero del Brent ma a differenza del Brent più difficile nel trasporto elevandone i costi. Questi sono i più graditi alle raffinerie per la lavorazione essendo scarsamente densi e con bassi contenuti di solfuro. Poi vi è l'Urals, il petrolio russo, molto pesante che vorrebbe far concorrenza all'americano, ma proprio per le sue caratteristiche non gradito dalle raffinerie in un ottica di costi per la raffinazione. Più complesso il processo, costi di manutenzione degli impianti elevati etc.
Non solo, la Russia si è trovata nella situazione di dover sopportare le sanzioni europee, territorio nel quale esportava. Non essendo comunque un, "piccolo stato sprovveduto", ha rafforzato la vendita in Cina e India, stati vicini; senza entrare nella politica ma semplicemente costruendo un analisi che è il mio compito, annoto un paradosso. L'India lo raffina dopodiché lo invia in forma di derivati in Europa, quindi la Russia in un certo modo ha aggirato le sanzioni, la stessa India che non acquistava dalla Russia ma dall'Iraq e dall'Arabia Saudita in seguito a fronte dei forti sconti del petrolio Russo da parte di Vladimir Putin, (ai minimi storici), a dirottato i suoi acquisti. Concludendo l'analisi, con l'ultimo taglio di produzione dei barili giornalieri da parte dell'OPEC, potrebbe avvenire che l'India incrementi ulteriormente la domanda di Urals russo, arricchendo ulteriormente la Russia con buona pace di tutti.
Per contro, Stati Uniti, Europa, che stanno inasprendo i tassi di interesse, rispettivamente con FED e BCE, per combattere l'inflazione persistente, si potrebbero trovare in un cosiddetto, "cul de sac", in quanto il taglio alla produzione dell'OPEC potrebbe portare ad un notevole aumento sui costi energetici alimentando l'inflazione stessa per altro abbastanza resiliente ai tassi in atto.
Chiunque opera in questo asset non può eludere questa serie di informazioni di cui sopra. Non bisogna improvvisarsi, le informazioni in campo energetico, ma direi, in generale, delle commodities, sono veramente tante. Basti pensare i soldi ed il tempo che investì Gann nella ricerca e studio di informazioni. Altresì, per una serie di caratteristiche, che magari in un articolo futuro posterò, riteneva le commodities l'asset più "giusto" nel quale operare.
Poi vi sono dati macro altrettanto importanti:
Le rilevanti relazioni sul greggio si leggono nel rapporto settimanale sulle scorte API il martedì attorno alle 22.30 e le scorte energetiche dell'EIA il mercoledì attorno alle 16.30. Tendenzialmente all'uscita dei dati si osserva un'accelerazione della volatilità, tanto come accade, per fare un esempio sulle valute all'uscita dei NFP.
Materie prime
Gold - attesa per la FEDIl metallo giallo in attesa delle decisioni della FED sulla politica monetaria si muove in un range di valori compresi tra 1.945$ - 1.980$. Al momento scenari aperti per entrambi le direzioni. I timeframe mensili segnalano candele di inversione in prossimità dei massimi storici mentre sul breve assistiamo alla tenuta dei supporti. Il trigger sarà la FED, in caso di ulteriore rialzo l'oro con buone probabilità andrà al test dei supporti successivi in area 1.900$ ed eventualmente 1.870$. Altra variabile da monitorare l'uscita dei dati inflazione USA. Questa settimana quando hanno pubblicato i dati sulle richieste dei sussidi, in aumento rispetto dato precedente, l'oro ha fatto uno spike deciso verso l'alto in quanto gli operatori hanno acquistato bene rifugio a causa dei rischi recessivi.
Argento, Silver, Xagusd i fondamentali sono buoni, però....La domanda di argento per uso solare è destinata ad aumentare di circa il 15% quest'anno. Le stime di Bloomberg mostrano che le installazioni solari globali potrebbero crescere fino a 316 GW quest'anno dopo un anno record nel 2022, sebbene questo obiettivo possa essere eccessivamente rialzista.
Una crescita di questa portata si tradurrebbe in una maggiore domanda di argento, anch'essa probabilmente a livelli record.
Il prezzo rimane in una zona ancora sottovalutata a mio avviso.
Super livello Gold !!Ritestato livello struttura accumulativa secondo Wyckoff (linea verde) e livello ritracciamento Fibonacci.
Mi aspetterei presa di liquidita' all'apertura americana (se non lo facesse e' segno di forza) per riprendere trend rialzista e ricolmare inefficienze fino almeno al POC della sessione di venerdi'.
Le strutture analizzate a scopo didattico fanno riferimenti a schemi strutturali e non temporali che vanno analizzate passo passo secondo i segnali che il mercato ci da.
Gold - ripresa della discesa?Il ritorno di avversione al rischio degli operatori si traduce in buys azionario e sells oro, per l'obbligazionario situazione di stallo che dovrebbe sbloccarsi a breve visto che sui principali titoli siamo in prossimità di break di importanti triangoli. Il risk off riduce appeal per il gold che dopo aver provato il recupero dei 1980 usd/oz dal basso verso l'alto disegna una candela rossa nella seduta di venerdì che apre con buone probabilità ad ulteriori allunghi verso il basso i 1.920 usd ed eventualmente anche i 1.880 usd/oz, molto dipenderà dalle riunioni delle banche centrali di questo mese.
Crude Oil - Studio della ciclicità e del prezzoDopo la crisi degli energetici scatenata dall'esplosione inflazionistica e dal conflitto Russia Ucraina, abbiamo visto il crude oil raggiungere un massimo costo di 130 dollari al barile.
Oggi siamo sui 71 dollari circa, con una riduzione del costo della materia prima superiore al 44%.
La domanda che mi sono posto è: quanto deve scendere ancora il crude oil per valutare un ingresso deciso e quale dovrebbe essere il timing giusto (ammesso di essere in grado di individuarlo)? In quest'analisi ci vengono in aiuto alcuni studi effettuabili su dati storici e sulla ciclicità dello strumento.
Innanzitutto guardando il grafico si nota a primo impatto una cosa importante: dal 2008 in poi e ancora in misura maggiore dal 2016 i volumi sono letteralmente esplosi, creando sicuramente una variazione strutturale del mercato. Abbiamo assistito nel corso degli anni, ad una trasformazione simile su diversi mercati (S&P500, Gold), dove l'aumento dell'efficienza e della liquidità ha creato dinamiche nuove a discapito del classico trendfollowing.
Oggi assistiamo ad un mercato con quotazioni in riduzione (ma non ancora eccezionalmente basse) e per quanto mi riguarda, potrebbe essere interessante per ingressi decisi l'area attorno ai 50/55 dollari.
Andiamo a vedere con un buy and hold dal 2001, quali sarebbero stati i mesi più favorevoli per valutare un ingresso a mercato analizzando le performances mensili:
Notiamo una ciclicità molto interessante ed una vera e propria spaccatura:
- I mesi da dicembre a giugno hanno una tendenza rialzista;
- I mesi da luglio a novembre un andamento ribassista.
Questo avviene perchè il crude oil, oltre che dalla gestione per il tramite di "cartelli" e fattori politici, è fortemente influenzato dalla fisiologica domanda globale.
Se dal 2001 ad oggi avessimo semplicemente ipotizzato di acquistare a dicembre e vendere allo scoperto a luglio, avremmo ottenuto questi risultati:
Dall'osservazione del grafico e dall'inclinazione dell'equity dei profitti degli ultimi anni, si nota come questo bias che dura da oltre 20 anni, sia quanto mai attuale.
Alla luce di questa semplice, ma a mio avviso efficace analisi, per costruire il mio ingresso valuterò, oltre al prezzo, anche il periodo dell'anno, magari andando ad incrementare la size tra settembre ed ottobre/novembre.
Si tratta della mia impostazione, basata ovviamente sulla mia esposizione e sul mio portafoglio, pertanto invito chi legge l'idea a prendere spunto o ad analizzare ed implementare i dati, ma a maturare le decisioni di investimento in virtù della propria situazione patrimoniale.
Rapporto NFP: Come influenzerà l'andamento dell'oro? Rapporto NFP: Come influenzerà l'andamento dell'oro?
I prezzi dell'oro hanno registrato un rialzo martedì e giovedì (mercoledì sono rimasti laterali), spinti dalle aspettative dei trader di un altro rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense. Ma il trend ribassista di medio termine è davvero finito?
Un indicatore fondamentale che può aiutare a rispondere a questa domanda è la pubblicazione dei dati sui salari non agricoli, prevista per venerdì (ora statunitense). Eventuali risultati inattesi potrebbero portare a un aumento della volatilità negli asset sensibili ai tassi, come l'oro.
Le proiezioni di mercato indicano che l'imminente rapporto sui libri paga non agricoli di maggio mostrerà un rallentamento nell'aggiunta di posti di lavoro all'economia, con 190.000 posti di lavoro rispetto ai 253.000 di aprile. È interessante notare che anche la previsione per il mese precedente era di circa 190.000 posti di lavoro.
I dati sui salari non agricoli rappresentano l'ultimo indicatore chiave prima della pubblicazione dei dati sull'inflazione il 14 giugno e della contemporanea decisione sui tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
Il sentimento del mercato suggerisce attualmente una probabilità del 60% di un aumento dei tassi di interesse di 25 punti base durante l'imminente riunione di giugno della Federal Reserve, rispetto al 26% osservato una settimana prima. In caso di attuazione, si tratterebbe dell'11° aumento consecutivo dei tassi da parte della banca centrale.
L'oro è stato scambiato intorno a 1.932 dollari, raggiungendo il livello più basso dal 17 marzo, prima dell'inizio della sua ascesa martedì. Anche se giovedì è stata una giornata positiva per il metallo, ha comunque ritracciato circa la metà dei guadagni della giornata e ora scambia a circa 1.960 dollari. Ha raggiunto un picco a 1.974 dollari, che è il livello di resistenza più immediato ma senza molti precedenti storici. Considerando che mancano ancora due giorni ai NFP, questo livello potrebbe diventare irrilevante.
1.985 dollari è un livello con più precedenti a medio termine, ma bisognerà attendere la pubblicazione dei dati per capire se questo livello è da tenere d'occhio. Se l'oro volge al ribasso, potrebbe essere utile tenere d'occhio 1.938 dollari come livello di supporto.
Aggiornamento portafoglio - Maggio 2023Condivido l'aggiornamento di maggio del mio portafoglio di lungo termine in ETF avviato ad aprile 2023. Preciso che ho un profilo di rischio medio alto e che sono tatticamente sovraesposto sui bond rispetto alla mia asset allocation standard.
In principio Azioni 50%, Bond 47%, Oro 3% da ribilanciare tra qualche mese.
La performance di maggio è stata +1.1% perlopiù grazie al contributo del dollaro che si è apprezzato del +3.1% a maggio sull'EUR. .
- L'azionario globale ( SWDA - peso 49% ) guadagna il +2.3% grazie all'esposizione sulla valuta americana.
- L'azionario mercati emergenti ( EIMI - peso 2% ) guadagna il +0.9% nonostante il contributo negativo del mercato cinese e anche in questo caso effetto valutario a favore.
- bond governativi investment grade ( SEGA - peso 18% ) ottiene un +0.3% che corrisponde più o meno al rendimento mensilizzato dei bond in portafoglio.
- bond corporate high yield ( EHYA - peso 15% ) guadagna un +0.4% , un po' al di sotto del rendimento atteso.
- bond mercati emergenti ( EMBE - peso 9% ) perde il -1.6%. Uno stacco di cedola ammorbidisce un po' la cattiva performance -1.3% . L'ETF prevede copertura valutaria .
- bond corporate a breve scadenza ( SUSE - peso 5% ) flat considerando la cedola generosa che compensa la perdita sul capitale.
- Gold ( PPFB - peso 3% ) guadagna il +2.6% .
La performance complessiva dall'investimento avviato ad aprile è +1.1%
DISCLAIMER: Le analisi contenute in questo articolo sono proposte a scopo puramente informativo e non rappresentano alcuna raccomandazione diretta al lettore. Il trading può mettere a rischio il vostro capitale di cui siete i soli responsabili
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CapitalRock
📈Price action trader
💰Investitore di lungo termine con focus sul mercato azionario americano
DOLLARO STORNA IN ATTESA DEI NFPIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 30.05.2023
-CONTESTO
Si entra sempre più nel vivo della settimana di contrattazione ed in attesa che oggi sia pubblicato il report sul consumer confidence USA , il dollaro americano prende una pausa dalla sua lunga corsa rialzista. Gli operatori orami concentrati sulle possibilità che la FED possa alzare ancora il costo del denaro alla prossima riunione di giugno, hanno comprato dollari dall’inizio di questo mese di Maggio portando le quotazioni verso i massimi del 2023, e sebbene le prospettive di un rallentamento economico Usa salgano in ovvia conseguenza, la forte congiuntura macroeconomica porta grande fiducia al settore technologico. Venerdi sarà pubblicato il report sul mercato del lavoro USA che rimane al momento con una disoccupazione ai minimi del 3.4% il che unito ad una mega bolla relativa all’AI porta il comparto tech verso nuovi massimi e a sovraperfromare sutti gli altri comparti dell’SP500.
Il solo comparto tech del SP%== si porta al +21% rispetto alle quotazioni di un anno fa , mentre settori come i materials,perdono il 13% e ancora le utilities si attestano al -10.68%, segno che la bolla tech è in atto e se mai dovesse esplodere trasinerebbe facilemnte a ribasso il settore equity.
-FOREX
Il comparto valutario che ha vissuto la forza del dollaro usa schiacciante in queste settimane, ha visto quotazioni del dollarindex approdare a 104.45-60 per poi respirare in uqesta prima sessione europea e testare i supporti a 103.90. eventuale ulteriore debolezza del dollaro usa potrebbe portare ad allunghi fino 103.60 e 103 fugura.
In ovvia correlazione respirano le altre majors, con eurusd che risorge dai minimi di 1.07 e punta a 1.0750 prima resistenza tecnica che se superata potrebbe attestarsi a 1.0830-1.0850
Fa meglio la sterlina che in un buon sprint rialzista passa dai minimi di 1.23 figura agli attuali 1.2440 , ma le prime vere resistenze si attestano a 1.2475-1.2490
Restano indietro le oceaniche , con il dollaro neozelandese che paga a duro prezo una RBNZ troppo dovish rispetto ai livelli inflattivi presenti nel paese e cosi nzdusd approda a 0.6040 con i minimi che vanno a 0.6024. la debolezza del dollaro usa fa bene anche alle oceancihe, che tentano timidi allunghi verso le resistenze di 0.6070 generando interessanti divergenze rialziste rispetto allo stocastico 12.3.6.
-EQUITY
Il mondo azionario è di fatto monopolizzato dal nasdaq, che prosegue la sua corsa rialzista approdando verso 14600pnt non trovando spunti utili nemmeno a dei respiri , lasciando la mm21 periodi su h4 a 14200pnt. La bolla sembra partita e tentare di ostacolarla è quasi impossibile,tanto che anche sp500 nei suoi titoli tech trova spunti rialzisti che lo portano a 4232pnt con supporti a 4220pnt.
-COMMODITIES
La debolezza del dollaro premia anche il comparto commodities sia per i metalli che per l’energy, attualmente il gold recupera dai minimi di 1930$ e attacca la aprte alta del canale ribassista che guida i prezzi dai massimi di maggio 2023 e che passa ora per 1959$. Eventuali rotture rialziste potrebbero portare ad allunghi fino 1984-1985$
Piu lateralità per il wti, che rimane compreso tra 70.99-71$ e 73.50$ senza per ora prendere nessuna vera direzionalità.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
COPPER. Area di possibile rimbalzo intorno a US$ 3,6Area 3.600 US$ e' uno strike su cui si sono posizionate molte opzioni Put con scadenza giugno '23. Ma tale livello rappresenta per il Future del Rame un importante supporto grazie al passaggio della trend line e della media a 200 periodi sul grafico settimanale. La conferma del supporto potrebbe innescare un rimbalzo di breve almeno fino a 3.800 per poi proseguire fino a 4.000. LA rottura al ribasso della trendline annullerebbe la spinta rialzista, proiettando la materia prima verso i US$ 3.400.
XAUXAG: Pronto per allungo long?Buongiorno a tutti,
tra i miei potenziali trade per la prossima settimana oggi vorrei segnalare un pattern grafico di mio utilizzo BKY con conferma settimanale sulla materia prima XAUXAG che ho nella mia whatchlist.
Naturalmente non è detto che il trade in questione venga poi messo a sistema dalla sottoscritta, in quanto attenderò apertura sessione da marted' in poi, per quanto riguarda questa settimana.
Sul daily trovo un interessante livello di tenuta a 83.17 dove ho un livelo di supporto da me tracciato, mentre sul weekly ho già il mio pattern confermato formato dalla candela di vola 08 maggio'23 che in pancia ha una inside rossa seguita da una pinbar che rompe il massimo della madre ( verde 8 maggio).
Detto questo in base a come aprirà potrei pensare di piazzare un ordine buy limit al ritraccio 0.618 di Fibo, oppure ingresso migliorativo al 50% ( che in realtà non fa parte in natura dei ritracci di Fibo).
Stop molto ampio ma che non raggiungerò qualora aprissi quest'ordine e il mio pattern fallirebbe sui 78.50 cambiando la mia view principe.
Primo target su 87.90 e ultimo target a 90.90 swing precedente weekly.
Vi ringrazio per l'attenzione e buon trading relax a tutti!
Debby
CL pronto per rompere al rialzo la struttura ?Confermando analisi fatte in precedenza, il Cl si dimostra volenteroso per rompere livello difeso piu' volte (linea gialla). Mi piacerebbe vedere una rottura con volumi per poi ritestare zona e dare, a tf inferiori, segnali di ingresso per un long fino area del creek (linea rossa).
La salita dovrebbe farla dimostrando forza per confermare che siamo nella fase D secondo Wyckoff.
Ricordo che le fasi sono strutturali e non temporali e che le analisi sono solo a scopo didattico.
Rame Un futuro nel GreenIl rapporto S&P Global sul rame, pubblicato nel luglio 2022, ha previsto che la domanda globale di rame raddoppierà a circa 50 milioni di tonnellate entro il 2035. Una volta raggiunto, questo alto livello di domanda si stabilizzerà, crescendo lentamente fino a 53 milioni di tonnellate entro il 2050.
Questo aumento della domanda sarà guidato dalle tecnologie necessarie per la transizione energetica, che tendono a consumare molto più rame rispetto alle precedenti tecnologie di mobilità e generazione di energia.
Secondo l'Agenzia internazionale per l'energia, ci vogliono circa 16 anni per sviluppare una nuova miniera di rame. Gli attuali progetti minerari in fase di sviluppo non si avvicinano a coprire il previsto raddoppio della domanda. Secondo gli autori del rapporto sul rame, ci sono tre possibili fonti di approvvigionamento aggiuntivo: nuove miniere o espansione delle miniere esistenti, maggiore utilizzo delle miniere esistenti e riciclaggio.
Natural Gas attenzione area segnalataL' NG, come da analisi del 15/05 e' sull' area di probabile inversione.
Vediamo se ci sara' un rifiuto su livello di supply a farci vedere la volonta' dei sellers a tf inferiori per, magari prendere uno short al ritest del livello.
Sono fasi schematiche e non temporali di sola analisi teorica.
LA CHINA DELUDE E LE COMMODITY SOFFRONOIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 16.05.2023
LA CHINA DELUDE E LE COMMODITY SOFFRONO
-CONTESTO
Una fase di incertezza come poche stiamo vivendo sui mercati finanziari, e in giornate dove anche i market movers offerti dal calendario macroeconomico sono pochi, non ci vuole poi molto a scuotere i prezzi dal loro letargo.
A dare attimi di vita ai prezzi, stanotte i dati provenienti dalla Cina, con i report sulla produzione industriale annuale, che a dispetto delle forti attese di ripartenza post covid, hanno deluso pesantemente attestandosi al +5.6% rispetto a delle aspettative del 10.9%.
La prospettiva di un rallentamento economico in America per il secondo semestre 2023, unito ad una Cina che non riparte, potrebbe essere la formazione della tempesta perfetta per l’economia mondiale che si vede privata dei due principali produttori di ricchezza mondiale.
In risposta a questa prospettiva, gli asset commodities sono stati i primi a rispondere con pesanti perdite, a dimostrazione della paura di un calo drastico della domanda mondiale di commodities.
Non unica news di questa mattina la Cina, ,a anche il Regno Unito vvede i dati sul mercato del lavoro in pubblicazione questa mattina, con la variazione delle richieste di disoccupazione che salgono a 46.7K unita dalle precedenti 26.5K. Ancora a conferma di un mercato del alvoro in raffreddamento , il tasso di disoccupazione che è salito al 3.9% dal precedente 3.8%.
-FOREX
Il comparto valutario in un quadro misto oggi trova di nuovo un dollaro debole con un -0.12% medio , ma forza nelle valute rifugio come lo yen giapponese che guadagna un +0.13% medio e franco svizzero con un +0.27% medio. Male il dollaro australiano che continua la sua caduta con un -0.34% medio.
Il sentiment retail resta ancora in vendita di dollari USA con un 60% di posizioni short sul basket , che porta a 69% long su eurusd, 72% long su audusd e ancora 58% long su nzdusd. Il quadro del sentiment retail resta tuttavia complesso, con posizioni contrastanti, con un 57% di posizioni short sulle sterline a segnalare la potenzialità di ripartenze long e una maggiore fiducia nella sterlina di quanto non ve ne sia nella moneta unica, portando cosi i cross come eurgbp ad interessanti affondi ribassisti.
Resta tuttavia interessante a nostro parere la possibilità di recuperi rialzisti delle majors contro il dollaro Usa che resta a nostro avviso un asset perdente nel medio lungo periodo.
-EQUITY
Il comparto azionario misto , ancora incertezza a livello globale, che porta a posizioni short sugli indici asiatici, che vedono HK50 al -1.30% in netto storno dalla forte salita di ieri, mentre Nikkei e HS restano vicini alla parità dopo forti affondi ribassisti nella sessione asiatica.
L’europeo resta sostanzialmente tonico, con il dax che trova costanti acquisti su tutti i livelli di supporto di breve periodo, ultimi supporti a 15860pnt e 15830 pnt poi, per avere ultimo baluardo a 15777 pnt.
A far nota stamattina il Nasdaq che in premarket attacca i massimi di periodo e prova gia a sfondare le resistenze in chiaro segnale di forza, mettendo in evidenza la scelta degli operatori su asset ciclici piuttosto che titoli ed indici forse più stabili , ma meno direzionali che portano l’SP500 a ristagnare n un chiaro trading range compreso tra 4150 pnt e 4100 pnt
-COMMODITIES
Debolezza per il comparto commodities,con gli energy tutti in territorio negativo, che segnano dal -0.40 del gasoline al -0.20 del wti.
Non meglio i metalli, che trovano il gold al test dei supporti dei 2000$ attualemnte al -0.20% con le prime resistenze a 2022$
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Per il resto della giornata attendiamo ora i dati dello zew tedesco e poi le vendite al dettaglio USA che daranno una più chiara view della domanda aggregata USA.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
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Silver probabile ridistribuzione Su tf alti mi aspetto terza onda di ritraccio.
A tf inferiori probabile long a sviluppare schematica di Wycoff con attesa di almeno 1 UT come presa di liquidita' per poi continuare ultima onda di ritraccio fino a zona $ 23.3 /23.00 (ritraccio 50% Fibonacci e zona di volumi).
Cl1! ritraccio probabile con tgt long intradayIeri il Cl ha fatto quanto previsto nell'analisi giornaliera, il trend rimane long, ha lasciato vuoti dopo il rimbalzo di ieri esattamente sul vwap mensile, probabilmente andra' a recuperare questi vuoti volumetrici per poi riprendere il trend.
ATTENZIONE SCORTE PETROLIO h16.30
Le mie sono solo analisi teoriche che non vogliono incentivare all'investimento.
Petrolio livello superinteressante per fase longCL sembra abbia fatto un bel pieno di liquidita' per poter dar via ad una fase rialzista.
Secondo la schematica Wyckoff ci troviamo in un possibile SPRING che, se con l'aiuto di volumi si riesce a rompere con forza la resistenza, una volta ritestata la stessa che diventerebbe supporto, si puo' cercare un long in tf inferiori.
Possibili nuovi massimi sul Gold Terza volta che attacca resistenza sul massimo assoluto, ancora nessuna candela ha chiuso sopra i 2028 usd (chiusura del 3/08/20) candela che ha segnato il massimo mai violato.
Se il prezzo riesce a rompere questa resistenza con volumi a supporto e chiusura sopra e' ottimo segnale per aspettare ritest della zona e cercare un long.
Gold (US$/OZ), Strategia rialzista di lungo periodoGold (US$/OZ), Strategia rialzista di lungo periodo
Data analisi: 25/05/2021
Prezzo: 1894 $
Target Price Gold di lungo periodo:
1° Target Price: 2075.11 $
2° Target Price: 3344.89 $
3° Target Price: 5399.01 $
4° Target Price: 7454 $
5° Target Price: 8724.09 $
IL RIALZO TASSI NON SPAVENTA I MERCATIIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 05.05.2023
-CONTESTO
Ancora banche centrali all’attacco, ieri è stato il turno della BCE e ancora una volta il nemico numero uno si riconferma essere l’inflazione. In uno scenario di salari alti unici ad un mercato del lavoro ancora tonico, la BCE ha dichiarato ancora una volta il suo intento di far rientrare l’inflazione verso il target del 2%. Non aiutano al momento le politiche fiscali dei governi locali che cercano in tutti i modi di dare sostegni al reddito, sostenendo di fatto la domanda e rallentando il processo di normalizzazione dei prezzi, pertanto la BCE chiede alle banche nazionali di restituire la liquidità emessa nel periodo pandemico partendo con il programma di drenaggio del TLTRO. Il problema sembra ora essere concreto, dato che le banche sono prive di questa liquidità e la soluzione proposta sembra ancora più assurda del problema: emettere prestiti alle banche per pagare i precedenti prestiti!
Tutto è ancora sul tavolo , e l’unica certezza al momento è la volontà di proseguire con i rialzi tassi da parte della BCE , all’interno della quale diversi membri sembravano disposti ad un rialzo anche di 50Bp, dando ancora maggiori toni hawkish alla BCE, che si proietta a questo punto ala prossima riunione con già chiare le idee per ulteriori rialzi del costo del denaro.
Si evidenziano le prime divergenze nelle scelte politco monetarie tra l’Europa e gli USA, con gli ameircani che sembrano pronti ad una pausa e a valutare gli effetti cumulativi dei rialzi tassi messi in campo, mentre l’Europa ha ancora tanto da fare per raffreddare la domanda.
I mercati al netto di una blanda volatilità in occasione delle due riunioni, sembrano non credere troppo all’aggressività delle banche centrali ed il mood di risk off che sembrava volersi palesare , data l’imminente recessione negli Usa, ora sembra svanire e anche in Europa gli opeartori sembrano voler sfidare le banche centrali portando gli indici non lontano dai massimi di periodo.
Unici a rimaner fedeli all’idea di recessione, sembrano essere i rendimenti obbligazionari, che mantengono toni sostenuti nelle scadenze brevi , mentre respirano sulle scadenze oltre i 5 anni, lasciando invariata la curva ribassista dei tassi del debito sovrano Usa a dimostrazione ancora di un credo nella fase di recessione oramai alle porte.
-FOREX
Il mercato valutario respira da alcuni eccessi come quelli del franco svizzero che ha goduto di un certo timore del crollo dei mercati e ha svolto ottima funzione di rifugio portandosi sui massimi di periodo , pertanto uno storno come quello odierno ci pare quasi fisiologico.
Possono dunque respirare i sentiment retail a caccia dei massimi sul franco svizzero, con ridimensionamenti delle posizioni short al 83% dal precedente 92%.
Stabile il dollaro USA che rimane non lontano dai supporti, evidenziando ancora una strutturale debolezza che tuttavia non trova slanci ribassisti e lascia il mondo retail al 73% long.
Ancora lateralità anche per la moneta unica che non trova nella parole della Lagarde validi motivi per superare le aree di resistenza lasciando cosi il sentiment retail in un limbo del 58% short.
Respira finalmente anche il dollaro canadese, che dopo aver sofferto i ribassi del WTI, gode della correlazione diretta con buoni respiri rialzisti, portando cosi il sentiment retail dal 85% long all’attuale 75% .
-EQUITY
Il modno equity vede ancora l’Europa prediletta con il DAX che non buca i supporti a 15656 punti e riparte verso le resistenze a 15950 pnt dando cosi speranze per nuovi massimi storici.
Maggiore incertezza per i listini di oltre oceano con il Nasdaq che si attesta a 13050 pnt in un pieno trading range le cui resistenze si pongono a 13290 pnt e i supporti a 12720-12700 pnt.
Maggiore debolezza per l’SP500 su cui gravano le sorti del settore bancario, oramai in piena deriva dopo gli ultimi avvenimenti del settore finanziario , con la caduta di PACWEST BANCORP che perde oltre il 50% al momento e che sembra quindi aprire le porte ad un’effetto domino decisamente preoccupante.
I supporti di 4071 pnt ora messi alla prova , potrebbero aprire scenari ribassisti importanti se violati, portando le quotazioni verso i successivi minimi di 3950 pnt
-COMMODITIES
Il comparto commodities vede il gold come primo attore, dopo il raggiungimento dei massimi storici a 2080$ e sebbene oggi sia giornata di storni, riteniamo nn conclusa la fase rialzista del metallo giallo, che potrebbe avere ancora dalla sua un dollaro debole e rendimenti obbligazionari in calo e quindi strada aperta per ulteriori rialzi oltre i massimi storici. Restano supporti da monitorare i 2012 $ e 1970$
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Il calendario macro economico non si ferma e si guarda ora ai NFP USA, che tornano protagonisti del pomeriggio con l’attesa per un tasso di disoccupazione al 3.6% dal 3.5% e un calo delle nuove buste baga a 180K unita dalle 236K precedenti.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA