Crude Oil - Studio della ciclicità e del prezzoDopo la crisi degli energetici scatenata dall'esplosione inflazionistica e dal conflitto Russia Ucraina, abbiamo visto il crude oil raggiungere un massimo costo di 130 dollari al barile.
Oggi siamo sui 71 dollari circa, con una riduzione del costo della materia prima superiore al 44%.
La domanda che mi sono posto è: quanto deve scendere ancora il crude oil per valutare un ingresso deciso e quale dovrebbe essere il timing giusto (ammesso di essere in grado di individuarlo)? In quest'analisi ci vengono in aiuto alcuni studi effettuabili su dati storici e sulla ciclicità dello strumento.
Innanzitutto guardando il grafico si nota a primo impatto una cosa importante: dal 2008 in poi e ancora in misura maggiore dal 2016 i volumi sono letteralmente esplosi, creando sicuramente una variazione strutturale del mercato. Abbiamo assistito nel corso degli anni, ad una trasformazione simile su diversi mercati (S&P500, Gold), dove l'aumento dell'efficienza e della liquidità ha creato dinamiche nuove a discapito del classico trendfollowing.
Oggi assistiamo ad un mercato con quotazioni in riduzione (ma non ancora eccezionalmente basse) e per quanto mi riguarda, potrebbe essere interessante per ingressi decisi l'area attorno ai 50/55 dollari.
Andiamo a vedere con un buy and hold dal 2001, quali sarebbero stati i mesi più favorevoli per valutare un ingresso a mercato analizzando le performances mensili:
Notiamo una ciclicità molto interessante ed una vera e propria spaccatura:
- I mesi da dicembre a giugno hanno una tendenza rialzista;
- I mesi da luglio a novembre un andamento ribassista.
Questo avviene perchè il crude oil, oltre che dalla gestione per il tramite di "cartelli" e fattori politici, è fortemente influenzato dalla fisiologica domanda globale.
Se dal 2001 ad oggi avessimo semplicemente ipotizzato di acquistare a dicembre e vendere allo scoperto a luglio, avremmo ottenuto questi risultati:
Dall'osservazione del grafico e dall'inclinazione dell'equity dei profitti degli ultimi anni, si nota come questo bias che dura da oltre 20 anni, sia quanto mai attuale.
Alla luce di questa semplice, ma a mio avviso efficace analisi, per costruire il mio ingresso valuterò, oltre al prezzo, anche il periodo dell'anno, magari andando ad incrementare la size tra settembre ed ottobre/novembre.
Si tratta della mia impostazione, basata ovviamente sulla mia esposizione e sul mio portafoglio, pertanto invito chi legge l'idea a prendere spunto o ad analizzare ed implementare i dati, ma a maturare le decisioni di investimento in virtù della propria situazione patrimoniale.
Materie prime
Rapporto NFP: Come influenzerà l'andamento dell'oro? Rapporto NFP: Come influenzerà l'andamento dell'oro?
I prezzi dell'oro hanno registrato un rialzo martedì e giovedì (mercoledì sono rimasti laterali), spinti dalle aspettative dei trader di un altro rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense. Ma il trend ribassista di medio termine è davvero finito?
Un indicatore fondamentale che può aiutare a rispondere a questa domanda è la pubblicazione dei dati sui salari non agricoli, prevista per venerdì (ora statunitense). Eventuali risultati inattesi potrebbero portare a un aumento della volatilità negli asset sensibili ai tassi, come l'oro.
Le proiezioni di mercato indicano che l'imminente rapporto sui libri paga non agricoli di maggio mostrerà un rallentamento nell'aggiunta di posti di lavoro all'economia, con 190.000 posti di lavoro rispetto ai 253.000 di aprile. È interessante notare che anche la previsione per il mese precedente era di circa 190.000 posti di lavoro.
I dati sui salari non agricoli rappresentano l'ultimo indicatore chiave prima della pubblicazione dei dati sull'inflazione il 14 giugno e della contemporanea decisione sui tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
Il sentimento del mercato suggerisce attualmente una probabilità del 60% di un aumento dei tassi di interesse di 25 punti base durante l'imminente riunione di giugno della Federal Reserve, rispetto al 26% osservato una settimana prima. In caso di attuazione, si tratterebbe dell'11° aumento consecutivo dei tassi da parte della banca centrale.
L'oro è stato scambiato intorno a 1.932 dollari, raggiungendo il livello più basso dal 17 marzo, prima dell'inizio della sua ascesa martedì. Anche se giovedì è stata una giornata positiva per il metallo, ha comunque ritracciato circa la metà dei guadagni della giornata e ora scambia a circa 1.960 dollari. Ha raggiunto un picco a 1.974 dollari, che è il livello di resistenza più immediato ma senza molti precedenti storici. Considerando che mancano ancora due giorni ai NFP, questo livello potrebbe diventare irrilevante.
1.985 dollari è un livello con più precedenti a medio termine, ma bisognerà attendere la pubblicazione dei dati per capire se questo livello è da tenere d'occhio. Se l'oro volge al ribasso, potrebbe essere utile tenere d'occhio 1.938 dollari come livello di supporto.
Aggiornamento portafoglio - Maggio 2023Condivido l'aggiornamento di maggio del mio portafoglio di lungo termine in ETF avviato ad aprile 2023. Preciso che ho un profilo di rischio medio alto e che sono tatticamente sovraesposto sui bond rispetto alla mia asset allocation standard.
In principio Azioni 50%, Bond 47%, Oro 3% da ribilanciare tra qualche mese.
La performance di maggio è stata +1.1% perlopiù grazie al contributo del dollaro che si è apprezzato del +3.1% a maggio sull'EUR. .
- L'azionario globale ( SWDA - peso 49% ) guadagna il +2.3% grazie all'esposizione sulla valuta americana.
- L'azionario mercati emergenti ( EIMI - peso 2% ) guadagna il +0.9% nonostante il contributo negativo del mercato cinese e anche in questo caso effetto valutario a favore.
- bond governativi investment grade ( SEGA - peso 18% ) ottiene un +0.3% che corrisponde più o meno al rendimento mensilizzato dei bond in portafoglio.
- bond corporate high yield ( EHYA - peso 15% ) guadagna un +0.4% , un po' al di sotto del rendimento atteso.
- bond mercati emergenti ( EMBE - peso 9% ) perde il -1.6%. Uno stacco di cedola ammorbidisce un po' la cattiva performance -1.3% . L'ETF prevede copertura valutaria .
- bond corporate a breve scadenza ( SUSE - peso 5% ) flat considerando la cedola generosa che compensa la perdita sul capitale.
- Gold ( PPFB - peso 3% ) guadagna il +2.6% .
La performance complessiva dall'investimento avviato ad aprile è +1.1%
DISCLAIMER: Le analisi contenute in questo articolo sono proposte a scopo puramente informativo e non rappresentano alcuna raccomandazione diretta al lettore. Il trading può mettere a rischio il vostro capitale di cui siete i soli responsabili
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CapitalRock
📈Price action trader
💰Investitore di lungo termine con focus sul mercato azionario americano
DOLLARO STORNA IN ATTESA DEI NFPIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 30.05.2023
-CONTESTO
Si entra sempre più nel vivo della settimana di contrattazione ed in attesa che oggi sia pubblicato il report sul consumer confidence USA , il dollaro americano prende una pausa dalla sua lunga corsa rialzista. Gli operatori orami concentrati sulle possibilità che la FED possa alzare ancora il costo del denaro alla prossima riunione di giugno, hanno comprato dollari dall’inizio di questo mese di Maggio portando le quotazioni verso i massimi del 2023, e sebbene le prospettive di un rallentamento economico Usa salgano in ovvia conseguenza, la forte congiuntura macroeconomica porta grande fiducia al settore technologico. Venerdi sarà pubblicato il report sul mercato del lavoro USA che rimane al momento con una disoccupazione ai minimi del 3.4% il che unito ad una mega bolla relativa all’AI porta il comparto tech verso nuovi massimi e a sovraperfromare sutti gli altri comparti dell’SP500.
Il solo comparto tech del SP%== si porta al +21% rispetto alle quotazioni di un anno fa , mentre settori come i materials,perdono il 13% e ancora le utilities si attestano al -10.68%, segno che la bolla tech è in atto e se mai dovesse esplodere trasinerebbe facilemnte a ribasso il settore equity.
-FOREX
Il comparto valutario che ha vissuto la forza del dollaro usa schiacciante in queste settimane, ha visto quotazioni del dollarindex approdare a 104.45-60 per poi respirare in uqesta prima sessione europea e testare i supporti a 103.90. eventuale ulteriore debolezza del dollaro usa potrebbe portare ad allunghi fino 103.60 e 103 fugura.
In ovvia correlazione respirano le altre majors, con eurusd che risorge dai minimi di 1.07 e punta a 1.0750 prima resistenza tecnica che se superata potrebbe attestarsi a 1.0830-1.0850
Fa meglio la sterlina che in un buon sprint rialzista passa dai minimi di 1.23 figura agli attuali 1.2440 , ma le prime vere resistenze si attestano a 1.2475-1.2490
Restano indietro le oceaniche , con il dollaro neozelandese che paga a duro prezo una RBNZ troppo dovish rispetto ai livelli inflattivi presenti nel paese e cosi nzdusd approda a 0.6040 con i minimi che vanno a 0.6024. la debolezza del dollaro usa fa bene anche alle oceancihe, che tentano timidi allunghi verso le resistenze di 0.6070 generando interessanti divergenze rialziste rispetto allo stocastico 12.3.6.
-EQUITY
Il mondo azionario è di fatto monopolizzato dal nasdaq, che prosegue la sua corsa rialzista approdando verso 14600pnt non trovando spunti utili nemmeno a dei respiri , lasciando la mm21 periodi su h4 a 14200pnt. La bolla sembra partita e tentare di ostacolarla è quasi impossibile,tanto che anche sp500 nei suoi titoli tech trova spunti rialzisti che lo portano a 4232pnt con supporti a 4220pnt.
-COMMODITIES
La debolezza del dollaro premia anche il comparto commodities sia per i metalli che per l’energy, attualmente il gold recupera dai minimi di 1930$ e attacca la aprte alta del canale ribassista che guida i prezzi dai massimi di maggio 2023 e che passa ora per 1959$. Eventuali rotture rialziste potrebbero portare ad allunghi fino 1984-1985$
Piu lateralità per il wti, che rimane compreso tra 70.99-71$ e 73.50$ senza per ora prendere nessuna vera direzionalità.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
COPPER. Area di possibile rimbalzo intorno a US$ 3,6Area 3.600 US$ e' uno strike su cui si sono posizionate molte opzioni Put con scadenza giugno '23. Ma tale livello rappresenta per il Future del Rame un importante supporto grazie al passaggio della trend line e della media a 200 periodi sul grafico settimanale. La conferma del supporto potrebbe innescare un rimbalzo di breve almeno fino a 3.800 per poi proseguire fino a 4.000. LA rottura al ribasso della trendline annullerebbe la spinta rialzista, proiettando la materia prima verso i US$ 3.400.
XAUXAG: Pronto per allungo long?Buongiorno a tutti,
tra i miei potenziali trade per la prossima settimana oggi vorrei segnalare un pattern grafico di mio utilizzo BKY con conferma settimanale sulla materia prima XAUXAG che ho nella mia whatchlist.
Naturalmente non è detto che il trade in questione venga poi messo a sistema dalla sottoscritta, in quanto attenderò apertura sessione da marted' in poi, per quanto riguarda questa settimana.
Sul daily trovo un interessante livello di tenuta a 83.17 dove ho un livelo di supporto da me tracciato, mentre sul weekly ho già il mio pattern confermato formato dalla candela di vola 08 maggio'23 che in pancia ha una inside rossa seguita da una pinbar che rompe il massimo della madre ( verde 8 maggio).
Detto questo in base a come aprirà potrei pensare di piazzare un ordine buy limit al ritraccio 0.618 di Fibo, oppure ingresso migliorativo al 50% ( che in realtà non fa parte in natura dei ritracci di Fibo).
Stop molto ampio ma che non raggiungerò qualora aprissi quest'ordine e il mio pattern fallirebbe sui 78.50 cambiando la mia view principe.
Primo target su 87.90 e ultimo target a 90.90 swing precedente weekly.
Vi ringrazio per l'attenzione e buon trading relax a tutti!
Debby
CL pronto per rompere al rialzo la struttura ?Confermando analisi fatte in precedenza, il Cl si dimostra volenteroso per rompere livello difeso piu' volte (linea gialla). Mi piacerebbe vedere una rottura con volumi per poi ritestare zona e dare, a tf inferiori, segnali di ingresso per un long fino area del creek (linea rossa).
La salita dovrebbe farla dimostrando forza per confermare che siamo nella fase D secondo Wyckoff.
Ricordo che le fasi sono strutturali e non temporali e che le analisi sono solo a scopo didattico.
Rame Un futuro nel GreenIl rapporto S&P Global sul rame, pubblicato nel luglio 2022, ha previsto che la domanda globale di rame raddoppierà a circa 50 milioni di tonnellate entro il 2035. Una volta raggiunto, questo alto livello di domanda si stabilizzerà, crescendo lentamente fino a 53 milioni di tonnellate entro il 2050.
Questo aumento della domanda sarà guidato dalle tecnologie necessarie per la transizione energetica, che tendono a consumare molto più rame rispetto alle precedenti tecnologie di mobilità e generazione di energia.
Secondo l'Agenzia internazionale per l'energia, ci vogliono circa 16 anni per sviluppare una nuova miniera di rame. Gli attuali progetti minerari in fase di sviluppo non si avvicinano a coprire il previsto raddoppio della domanda. Secondo gli autori del rapporto sul rame, ci sono tre possibili fonti di approvvigionamento aggiuntivo: nuove miniere o espansione delle miniere esistenti, maggiore utilizzo delle miniere esistenti e riciclaggio.
Natural Gas attenzione area segnalataL' NG, come da analisi del 15/05 e' sull' area di probabile inversione.
Vediamo se ci sara' un rifiuto su livello di supply a farci vedere la volonta' dei sellers a tf inferiori per, magari prendere uno short al ritest del livello.
Sono fasi schematiche e non temporali di sola analisi teorica.
LA CHINA DELUDE E LE COMMODITY SOFFRONOIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 16.05.2023
LA CHINA DELUDE E LE COMMODITY SOFFRONO
-CONTESTO
Una fase di incertezza come poche stiamo vivendo sui mercati finanziari, e in giornate dove anche i market movers offerti dal calendario macroeconomico sono pochi, non ci vuole poi molto a scuotere i prezzi dal loro letargo.
A dare attimi di vita ai prezzi, stanotte i dati provenienti dalla Cina, con i report sulla produzione industriale annuale, che a dispetto delle forti attese di ripartenza post covid, hanno deluso pesantemente attestandosi al +5.6% rispetto a delle aspettative del 10.9%.
La prospettiva di un rallentamento economico in America per il secondo semestre 2023, unito ad una Cina che non riparte, potrebbe essere la formazione della tempesta perfetta per l’economia mondiale che si vede privata dei due principali produttori di ricchezza mondiale.
In risposta a questa prospettiva, gli asset commodities sono stati i primi a rispondere con pesanti perdite, a dimostrazione della paura di un calo drastico della domanda mondiale di commodities.
Non unica news di questa mattina la Cina, ,a anche il Regno Unito vvede i dati sul mercato del lavoro in pubblicazione questa mattina, con la variazione delle richieste di disoccupazione che salgono a 46.7K unita dalle precedenti 26.5K. Ancora a conferma di un mercato del alvoro in raffreddamento , il tasso di disoccupazione che è salito al 3.9% dal precedente 3.8%.
-FOREX
Il comparto valutario in un quadro misto oggi trova di nuovo un dollaro debole con un -0.12% medio , ma forza nelle valute rifugio come lo yen giapponese che guadagna un +0.13% medio e franco svizzero con un +0.27% medio. Male il dollaro australiano che continua la sua caduta con un -0.34% medio.
Il sentiment retail resta ancora in vendita di dollari USA con un 60% di posizioni short sul basket , che porta a 69% long su eurusd, 72% long su audusd e ancora 58% long su nzdusd. Il quadro del sentiment retail resta tuttavia complesso, con posizioni contrastanti, con un 57% di posizioni short sulle sterline a segnalare la potenzialità di ripartenze long e una maggiore fiducia nella sterlina di quanto non ve ne sia nella moneta unica, portando cosi i cross come eurgbp ad interessanti affondi ribassisti.
Resta tuttavia interessante a nostro parere la possibilità di recuperi rialzisti delle majors contro il dollaro Usa che resta a nostro avviso un asset perdente nel medio lungo periodo.
-EQUITY
Il comparto azionario misto , ancora incertezza a livello globale, che porta a posizioni short sugli indici asiatici, che vedono HK50 al -1.30% in netto storno dalla forte salita di ieri, mentre Nikkei e HS restano vicini alla parità dopo forti affondi ribassisti nella sessione asiatica.
L’europeo resta sostanzialmente tonico, con il dax che trova costanti acquisti su tutti i livelli di supporto di breve periodo, ultimi supporti a 15860pnt e 15830 pnt poi, per avere ultimo baluardo a 15777 pnt.
A far nota stamattina il Nasdaq che in premarket attacca i massimi di periodo e prova gia a sfondare le resistenze in chiaro segnale di forza, mettendo in evidenza la scelta degli operatori su asset ciclici piuttosto che titoli ed indici forse più stabili , ma meno direzionali che portano l’SP500 a ristagnare n un chiaro trading range compreso tra 4150 pnt e 4100 pnt
-COMMODITIES
Debolezza per il comparto commodities,con gli energy tutti in territorio negativo, che segnano dal -0.40 del gasoline al -0.20 del wti.
Non meglio i metalli, che trovano il gold al test dei supporti dei 2000$ attualemnte al -0.20% con le prime resistenze a 2022$
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Per il resto della giornata attendiamo ora i dati dello zew tedesco e poi le vendite al dettaglio USA che daranno una più chiara view della domanda aggregata USA.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
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Silver probabile ridistribuzione Su tf alti mi aspetto terza onda di ritraccio.
A tf inferiori probabile long a sviluppare schematica di Wycoff con attesa di almeno 1 UT come presa di liquidita' per poi continuare ultima onda di ritraccio fino a zona $ 23.3 /23.00 (ritraccio 50% Fibonacci e zona di volumi).
Cl1! ritraccio probabile con tgt long intradayIeri il Cl ha fatto quanto previsto nell'analisi giornaliera, il trend rimane long, ha lasciato vuoti dopo il rimbalzo di ieri esattamente sul vwap mensile, probabilmente andra' a recuperare questi vuoti volumetrici per poi riprendere il trend.
ATTENZIONE SCORTE PETROLIO h16.30
Le mie sono solo analisi teoriche che non vogliono incentivare all'investimento.
Petrolio livello superinteressante per fase longCL sembra abbia fatto un bel pieno di liquidita' per poter dar via ad una fase rialzista.
Secondo la schematica Wyckoff ci troviamo in un possibile SPRING che, se con l'aiuto di volumi si riesce a rompere con forza la resistenza, una volta ritestata la stessa che diventerebbe supporto, si puo' cercare un long in tf inferiori.
Possibili nuovi massimi sul Gold Terza volta che attacca resistenza sul massimo assoluto, ancora nessuna candela ha chiuso sopra i 2028 usd (chiusura del 3/08/20) candela che ha segnato il massimo mai violato.
Se il prezzo riesce a rompere questa resistenza con volumi a supporto e chiusura sopra e' ottimo segnale per aspettare ritest della zona e cercare un long.
Gold (US$/OZ), Strategia rialzista di lungo periodoGold (US$/OZ), Strategia rialzista di lungo periodo
Data analisi: 25/05/2021
Prezzo: 1894 $
Target Price Gold di lungo periodo:
1° Target Price: 2075.11 $
2° Target Price: 3344.89 $
3° Target Price: 5399.01 $
4° Target Price: 7454 $
5° Target Price: 8724.09 $
IL RIALZO TASSI NON SPAVENTA I MERCATIIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 05.05.2023
-CONTESTO
Ancora banche centrali all’attacco, ieri è stato il turno della BCE e ancora una volta il nemico numero uno si riconferma essere l’inflazione. In uno scenario di salari alti unici ad un mercato del lavoro ancora tonico, la BCE ha dichiarato ancora una volta il suo intento di far rientrare l’inflazione verso il target del 2%. Non aiutano al momento le politiche fiscali dei governi locali che cercano in tutti i modi di dare sostegni al reddito, sostenendo di fatto la domanda e rallentando il processo di normalizzazione dei prezzi, pertanto la BCE chiede alle banche nazionali di restituire la liquidità emessa nel periodo pandemico partendo con il programma di drenaggio del TLTRO. Il problema sembra ora essere concreto, dato che le banche sono prive di questa liquidità e la soluzione proposta sembra ancora più assurda del problema: emettere prestiti alle banche per pagare i precedenti prestiti!
Tutto è ancora sul tavolo , e l’unica certezza al momento è la volontà di proseguire con i rialzi tassi da parte della BCE , all’interno della quale diversi membri sembravano disposti ad un rialzo anche di 50Bp, dando ancora maggiori toni hawkish alla BCE, che si proietta a questo punto ala prossima riunione con già chiare le idee per ulteriori rialzi del costo del denaro.
Si evidenziano le prime divergenze nelle scelte politco monetarie tra l’Europa e gli USA, con gli ameircani che sembrano pronti ad una pausa e a valutare gli effetti cumulativi dei rialzi tassi messi in campo, mentre l’Europa ha ancora tanto da fare per raffreddare la domanda.
I mercati al netto di una blanda volatilità in occasione delle due riunioni, sembrano non credere troppo all’aggressività delle banche centrali ed il mood di risk off che sembrava volersi palesare , data l’imminente recessione negli Usa, ora sembra svanire e anche in Europa gli opeartori sembrano voler sfidare le banche centrali portando gli indici non lontano dai massimi di periodo.
Unici a rimaner fedeli all’idea di recessione, sembrano essere i rendimenti obbligazionari, che mantengono toni sostenuti nelle scadenze brevi , mentre respirano sulle scadenze oltre i 5 anni, lasciando invariata la curva ribassista dei tassi del debito sovrano Usa a dimostrazione ancora di un credo nella fase di recessione oramai alle porte.
-FOREX
Il mercato valutario respira da alcuni eccessi come quelli del franco svizzero che ha goduto di un certo timore del crollo dei mercati e ha svolto ottima funzione di rifugio portandosi sui massimi di periodo , pertanto uno storno come quello odierno ci pare quasi fisiologico.
Possono dunque respirare i sentiment retail a caccia dei massimi sul franco svizzero, con ridimensionamenti delle posizioni short al 83% dal precedente 92%.
Stabile il dollaro USA che rimane non lontano dai supporti, evidenziando ancora una strutturale debolezza che tuttavia non trova slanci ribassisti e lascia il mondo retail al 73% long.
Ancora lateralità anche per la moneta unica che non trova nella parole della Lagarde validi motivi per superare le aree di resistenza lasciando cosi il sentiment retail in un limbo del 58% short.
Respira finalmente anche il dollaro canadese, che dopo aver sofferto i ribassi del WTI, gode della correlazione diretta con buoni respiri rialzisti, portando cosi il sentiment retail dal 85% long all’attuale 75% .
-EQUITY
Il modno equity vede ancora l’Europa prediletta con il DAX che non buca i supporti a 15656 punti e riparte verso le resistenze a 15950 pnt dando cosi speranze per nuovi massimi storici.
Maggiore incertezza per i listini di oltre oceano con il Nasdaq che si attesta a 13050 pnt in un pieno trading range le cui resistenze si pongono a 13290 pnt e i supporti a 12720-12700 pnt.
Maggiore debolezza per l’SP500 su cui gravano le sorti del settore bancario, oramai in piena deriva dopo gli ultimi avvenimenti del settore finanziario , con la caduta di PACWEST BANCORP che perde oltre il 50% al momento e che sembra quindi aprire le porte ad un’effetto domino decisamente preoccupante.
I supporti di 4071 pnt ora messi alla prova , potrebbero aprire scenari ribassisti importanti se violati, portando le quotazioni verso i successivi minimi di 3950 pnt
-COMMODITIES
Il comparto commodities vede il gold come primo attore, dopo il raggiungimento dei massimi storici a 2080$ e sebbene oggi sia giornata di storni, riteniamo nn conclusa la fase rialzista del metallo giallo, che potrebbe avere ancora dalla sua un dollaro debole e rendimenti obbligazionari in calo e quindi strada aperta per ulteriori rialzi oltre i massimi storici. Restano supporti da monitorare i 2012 $ e 1970$
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Il calendario macro economico non si ferma e si guarda ora ai NFP USA, che tornano protagonisti del pomeriggio con l’attesa per un tasso di disoccupazione al 3.6% dal 3.5% e un calo delle nuove buste baga a 180K unita dalle 236K precedenti.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Candela hammer sul petrolio da manualeBellissima hammer sul petrolio. Purtroppo il minimo in spike l'ha fatto in notturna due notti fa per arrivare in poche ore in rimbalzo del 5%. Nel riquadro ho inserito il movimento con time frame 15 min. Alla fine nella giornata di ieri si è mosso in un range da minimo a massimo del 9,55%.
La hammer si è formata esterna alle Bande di Bollinger, il che rafforza le probabilità di inversione, cosa che deve confermare in questi giorni. Una prima area di arrivo è verso i 71$ mentre il livello successivo passa a 73,50$.
BLANDA RECESSIONE E LOTTA ALL’INFLAZIONEIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 04.05.2023
-CONTESTO
Ancora troppe incertezze sui mercati dopo la riunione di ieri sera della FED, durante la quale Powell è riuscito in un gioco di equilibrismo decisamente difficile.
Il punto focale resta l’inflazione, se i prezzi non rientrano, tutti gli sforzo per un’economia in crescita sono vani, pertanto rimane il nemico numero principale da eliminare ad ogni costo ed è con questo mantra che Powell ha retto le aspettative di aggressività, che tuttavia rimangono blande perché riesce abilmente a lasciar intendere che questo potrebbe essere l’ultimo rialzo del costo del denaro da 25Bp prima i una giustificata pausa.
Analizzare gli effetti cumulativi dei rialzi tassi, questo sembra essere il movente chiave per un nulla di fatto alla prossima riunione di giugno, e possiamo ben condividere l’idea se si considera una corsa del costo del denaro che è giunta ora al 5.25% da tassi a 0 in circa un anno.
Purtroppo, i mercati non festeggiano, perché se da un lato c’è la prospettiva di una pausa dall’altro c’è la consapevolezza di una fase di recessione alle porte, che Powell ha abilmente definito come debole recessione, lasciando intendere le speranze e la fiducia in un’economia ancora robusta.
Non possiamo quindi non credere in un dollaro sostanzialmente debole nel prossimo futuro e profonde incertezze invece per i mercati azionari che restano sostanzialmente più confusi di quanto non fossero prima della riunione.
Oggi il focus passa alla BCE chiamata anche lei al rialzo tassi , molto probabilmente da 25Bp, che resta in questo caso solo apertura ad ulteriori 3 rialzi da altrettanti 25Bp, questo secondo le attese degli analisti. Dobbiamo convenire che l’inflazione resta sostenuta in Europa e la corsa dei salari a rialzo rende necessarie azioni di maggior impatto hawkish rispetto a quanto visto in USA e l’assenza di evidenti pericoli nel sistema bancario potrebbe dare un supporto importante alle decisioni della Lagarde di oggi per ulteriori rialzi del costo del denaro.
-FOREX
Il mercato valutario ritrova subito toni di risk off, con un dollaro in netta debolezza sulle prospettive di recessione con perdite che sono nell’ordine dello 0.67% medio, il che trascina a rialzo le posizioni contrarian long dei retail oggi al 73% long.
In piena caduta anche il dollaro canadese, che segue le sorti del wti oramai in preda agli shortisti, trascinando cosi in perfromance medie che vanno nell’ordine del -1.18% medio per il canadese che porta ancora una volta il sentiment retail al 85% long a caccia di mean reverting.
Recupera lo yen giapponese che insieme al franco svizzero restano gli asset rifugio per eccellenza con guadagni settimanali nell’ordine del 1.02% , trascinando orai retail a chiusure di posizioni in gain sullo yen che passano dal 70% di ieri al 58% attuale, mentre per il franco svizzero si passa al 92% short, spingendo a caccia dei posizioni contrarian short.
Le majors si portano sui massimi, con un dollaro strutturalmente debole che spinge eurusd a 1.1090-1.11 figura, usdchf al test dei minimi di 0.8825. esposizioni importanti ovviamente anche sui cross come cadjpy cdove troviamo ora un 78% di retail long.
-EQUITY
Il comparto azionario vede l’Europa ferma, con il dax a 15800 senza per ora uscire dal trading range in atto che ha come supporto 15750 e resistenze a 15950, mentre in America il nasdaq rimane sostanzialmente debole con prezzi che si attestano a 13070 con impostazioni ribassiste che possono spingere fino 13000 pnt , mentre l’SP500 si è fermato ai minimi di 4070pnt tornando ora in pieno trading range con resistenze a 41997 pnt senza dare nessun input direzionale.
-COMMODITIES
Gold che esplode fino ai 2074$ come già richiamato più volte, trovando terreno fertile con un dollaro debole e il crollo del mercato dei rendimenti obbligazionari, la domanda ora è quali saranno i target ultimi di questo sprint rialzista.
Collasso invece per il wti, che va in spike ribassista a 65$ minimi chiave per questo asset che ora potrebbe recuperare interessante terreno dopo le perdite degli ultimi giorni , sanza per ora avere sostegno da parte dell’OPEC+
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
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Prepararsi al peggio: Trading in vista di un default del debito Prepararsi al peggio: Trading in vista di un default del debito USA
"È impossibile prevedere con certezza la data esatta in cui il Tesoro non sarà in grado di pagare le fatture del governo", ha dichiarato il Segretario al Tesoro Janet Yellen in una lettera al Congresso.
Sebbene sia altamente improbabile che gli Stati Uniti vadano in default sul proprio debito, ciò non significa che i trader non facciano piani per far fronte a un'eventuale insolvenza o si agitino. Due probabili mercati che dovranno fare i conti con le mosse di questi investitori saranno il forex e l'oro.
Se le incertezze su un potenziale default degli Stati Uniti senza precedenti persistono, il dollaro USA perderà parte del suo status di bene rifugio, spostandosi eventualmente sull'oro.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha in programma un incontro con il leader democratico della Camera Hakeem Jeffries, il leader della maggioranza del Senato Chuck Schumer e il leader repubblicano Mitch McConnell il 9 maggio. Si tratta di una data fondamentale per osservare il dollaro e l'oro nel caso in cui il gruppo raggiunga un accordo per aumentare il tetto del debito.
Essendo gli Stati Uniti la base del sistema finanziario mondiale, è lecito aspettarsi che il nervosismo degli investitori si manifesti anche negli asset offshore. Altri beni rifugio come lo yen giapponese, il franco svizzero e in particolare l'euro potrebbero essere i primi candidati per gli afflussi.
CI SARà PAUSA NELLA CORSA DEI TASSI DI INTERESSE?IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 03.05.2023
-CONTESTO
Siamo giunti all’appuntamento con la FED per questo maggio 2023 e come sempre gli operatori si proiettano già alla prossima riunione dell’11 giugno, lavorando sulle aspettative più che sui dati che sembrano oramai essere già nei prezzi attuali di mercato.
Stasera poche sorprese per il riazo di 25Bp che sembra essere oramai scontato dal mercato, la chiave di lettura sarà la prossima riunione, e cercare di intercettare nelle parole di Powell e nello statement che accompagna la decisione di questa sera sui tassi di nteresse, se ci sarà o meno una pausa nella prossima riunione di Giugno.
Le aspettative per questa pausa, atta a valutare gli effetti cumulativi dei rialzi tassi messi in campo sino ad oggi, salgono sempre di più al presentarsi delle difficoltà del sistema bancario USA, che ha dovto già salvare SVB ed ora FRB. Il salvataggio dei due istituti di credito era doveroso per evitare un effetto domino, ma le banche regionali minori dovranno mettersi in guardia, stringendo i cordoli delle borse, elargendo meno prestiti e trattenendo maggiore liquidità e questo è un altro pesante fardello sull’economia USA.
Il drenaggio forzato di liquidità potrebbe generare una forte spinta alla fase di rallentamento economico in atto, e la FED potrebbe voler evitare di colpire ulteriormente l’economia e addentrarsi in profonde recessioni applicando politiche monetarie troppo aggressive.
Le scommesse sui potenziali rialzi tassi, ora mostrano un 84% di possibilità di rialzo di 25bp stasera, un una restante parte di possibilità di taglio tassi, ma nessuna opzione di incremento dl costo del denaro oltre i 25Bp.
Per la riunione di giugno si valuta anche un potenziale ritorno a tassi più bassi, ad indicare che tutte le opszioni sono aperte e valutare dal mercato che rimane ora in balia della congiuntura macroeconomica e della risposta che darà in questo mese di maggio.
-FOREX
In attesa dell’appuntamento di questa sera, ed in seguito ai brutti dati di ieri pomeriggio, il dollaro ha ripreso a scendere guardando la prospettiva di un tasso definitivo al 5.25% come opzione concreta che darebbe lo stop al biglietto verde, oramai sotto le resitenze di 102.25 e con uno sguardo puntato ai supporti di 100.83 . il dollaro resta a nostro avviso perdente in ogni scenario valutato da qui al termine di questo 2023.
Ovvia la risposta dei traders al dettaglio che oggi incalzano gli acquisti con un 61% di posizioni long in atto, aprendo la porta ad ulteriori allunghi ribassisti per il biglietto verde.
Salgono di contro le altre majors, dando spazio principalmente all’euro che stiamo da giorni richiamando a potenziali allunghi rialzisti.
Le prime resistenze sono poste a 1.1125 , resistenze che il modno retail spera facciano il loro lavoro per salvare un 72% di posizioni contrarian short. Attenzione dunque alle potenziali fasi di break out rialzista.
Ancora la sterlina con un 57% di posizioni short sul basket, porta gbpusd al test ancora delle resiste a 1.2550 pronta per eventuali ulteriori allunghi rialzisti verso 1.2650
Respira lo yen giapponese dopo gli eccessi dei giorni scorsi, lasciando tuttavia un 71% di posizioni retail ancora in mean reverting long. Il quadro tecnico di usdjpy mostra la tenuta delle resistenze a 138.00 ponendo ora lo guardo ai supporti di 129.85-130 figura.
Si sgonfiano anche le oceaniche,con il dollaro australiano che torna a perdere terreno dopo l’espansione rialzista di ieri in seguito alle notizie di rialzo tassi da parte della RBA. Ora il mondo retail che si porta a 55% di posizioni long lascia spazio ad afondi ribassisti fino 0.6560 supporti primo per audusd
Attenzione in ultimo al dolalro canadese che grazie al collasso del wti perde terreno contro tutto e trascina con se un 86% di posizioni long contrarian che soffrono ora il trend di ribasso del dollaro caandese.
-EQUITY
Il comaprto azionario resta sostanzialemnte in trading range e aspetta le dichiarazioni di FED e BCE di questi giorni, prima di prendere netta direzionalità, ma certo che un potenziale fermo nel raizlo del costo del denaro per la FED aprirebbe le porte al risk on e ad allughi rialzisti per gli indici USA e a catena quelli europei.
-COMMODITIES
Buone le performance del gold, che ora torna a dominare la scena grazie alla caduta del dollaro Usa e del calo dei rendimenti obbligazionari, ora non più cosi appetitosi se si crede in un tasso di equilibrio usa al 5.25% e un’inflazione futura in calo. Le resistenze prime a 2011$ sono state violate e si guarda ora a potenziali allunghi fino 2074$
In netto crollo il wti, che sprofonda sulle sole parole dell’OPEC+ di tagliare produzione, che non hanno visto tuttavia concretizzare nulla di quanto promesso, pertanto il prezzo affonda a 70.25$ e sembra poter aprirsi la strada verso i minimi di 65.45$. sarà interessante vedere se l’OPEC+ interverrà ancora un volta su questi livelli.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Oltre alla FED oggi in pubblicazione avremo i PMI dei servizi USA e gli ADP, dati che potrebbero dare volatilità ad un mercato teso in attesa di Powell stasera ore 20.00
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
📈 Eur-Usd, area buy ma occhio al USD!!Lo scenario della coppia principale è sempre long e non è sbagliato, in zona EMA21, cercare segnali di acquisto ma attenzione al dollaro perché negli ultimissimi giorni "minaccia" un cambio di trend che potrebbe portare a modificare la nostra strategia di breve sull'Eur-Usd. Guarda il video di oggi dove ti spiego tutto!
Saluti, Maurizio.