Materie prime
Il silver vorrebbe scappare. Ma fa sul serio?Il momentum del silver mostra aspetti interessanti. Osservato sul weekly si nota il continuo test della trendline discendente dai massimi del 2021. Per tutto il mese di gennaio ha alternato avvicinamenti alla resistenza con continue tenute del livello di supporto statico in area 23 dollari, con annesse due false rotture.
Le quotazioni sono anche incoraggiate sia dalla forza del gold, nei confronti del quale mostra complessivamente un indice di forza relativo ampiamente >1, che dalla debolezza del dollaro americano.
Le quotazioni sono in salita ininterrotta da agosto scorso e, a conferma dell'ottimo momento di forma, con una performance doppia rispetto al gold.
Se consideriamo anche le attese degli operatori circa una minore aggressività della FED sul percorso di rialzo dei tassi, notoriamente vento contrario per i metalli preziosi, il quadro si delinea come molto costruttivo. La stessa, inattesa, tenuta dell'economia europea e la riapertura della Cina con lo stop ai lockdown per il covid giocano a favore di un maggio consumo di materie prime.
Tornando al grafico settimanale notiamo l'interessante candela della scorsa settimana che, sebbene dal corpo nero, ha mostrato una falsa rottura dei 23 dollari con rapida risalita.
Ad un giorno dal completamento della candela settimanale in corso si sta formando un bel corpo bianco. I volumi ad oggi sono scarsi per cui resta una sana prudenza ma se la chiusura settimanale sarà sopra la trendline allora si potrà prendere in considerazione un long.
Tipicamente le rotture di livelli sensibili avvengono con allunghi di prezzi. Resta da decidere, nel caso, la strategia di ingresso che come al solito va scelta tra comprare la rottura o un pull back.
Personalmente sono sempre a disagio nel comprare le rotture, che tra l'altro spesso richiedono un importante stop loss, per cui preferisco assumermi il rischio di non assistere al retest dei prezzi e acquistare un pattern di inversione sul pull back spuntando, probabilmente, un pù vantaggioso rapporto di reward/risk.
Intanto vediamo cosa vuol fare il dottor silver e nel frattempo ci chiariamo le idee
USOIL : Probabile ingresso Short di brevePer questa analisi utilizzo:
- Indicatore LuBot adesso disponibile al pubblico (vedi : )
- Indicatore di candlestick patterns Premium, puoi accedere alla versione base gratuitamente (vedi: )
- Gli altri indicatori che utilizzo momentaneamente non sono stati pubblicati ma lo farò presto.
1. LuBot: Mostra un ultimo segnale Short che mi indica la tendenza principale da seguire, la sua TrendCloud è ancora ribassista e il prezzo ha effettuato un buon ritracciamento creando dei falsi massimi di swing che sono stati negati nell'ultimo movimento crendo un LL LowerLow.
La candela odierna al momento sta appoggiando il suo massimo sulla TrendCloud/ema21 mostrando debolezza e un massimo di swing LH inferiore al massimo precedente.
2. Candlestick e price action: Nelle ultime giornate il prezzo ha tentato più volte di scavalcare il muro degli 82$ senza successo crendo così una resistenza. La price action mostra dei segnali negativi tra cui il DarkCloudCover, e con la candela di oggi abbiamo una preFT50 che indica un pre segnale Short in modo da essere pronti per un eventuale Short sulla rottura del minimo della candela.
3. Indicatori da supporto: LuExcess si trova nella zona bassa, ciò vuol dire che il mercato è pronto per un nuovo slancio. LuPredictor indica momentaneamente che la tendenza Short è confermata per il resto del mese. LuTrender ci da un ulteriore indicazione di tendenza Short confermata sia sul timeframe Daily che Weekly.
Tutto è favorevole per una continuazione Short e il trigger di ingresso sarà la rottura del minimo della candela corrente alle condizioni attuali.
Nonostante l'operazione potrebbe essere gestita nel corso dei futuri movimenti preferisco sempre mentre uno Stop Loss in via precauzionale al di sopra del livello di resistenza creatosi in area 83.70 e un Take Profit sul livello di supporto più vicino in area 72.70.
Il rapporto di rischio rendimento è di 1:1 con questa configurazione per un trade di breve termine.
Confronto: Miniere aurifere americane e andamento del GoldIl GDX è l'Etf americano che investe nelle miniere aurifere. Attualmente quota 32,02$ e vediamo dal grafico che ha rotto l'area di resistenza che passava a 31,50$.
Sul grafico inferiore invece è inserito in comparativa l'andamento del Future GC dell'oro con il GDX. Si può osservare che usualmente hanno un andamento similare, ma in questi ultimi mesi c'è uno scostamento. Il Gold sta performando meglio avvicinandosi nuovamente ai massimi, ma attenzione perché tra 1960 e 1990$ cè una grossa area di resistenza.
Sul grafico inferiore ho cerchiato i massimi del Gold fatti ad Aprile'22 a 2078$ e il GDX che quotava 40,95$. Se confrontiamo i vecchi prezzi con l'andamento attuale, vediamo che il GDX è indietro rispetto all'oro che sta quotando 1945$.
Crudeoil, scalping intradayQuesta mattina il crude ha aperto in leggero Gap Up, ma è già stato chiuso; l’unica opportunità per uno short sarà nel caso un cui il prezzo andrà a cercare il Pivot giornaliero a 80.35 entro le 11:30 italiane, con target sul primo supporto giornaliero a 78.19.
Vista però la tendenza di questa mattina credo che non vedremo alcun short, bensì un ottimo Long in apertura del ciclo giornaliero alle 16:00 italiane.
Ovviamente pubblicherò un articolo nel pomeriggio per quanto riguarda un Long intraday, ma anticipo che l’MCS M1 ( indicatore di mia proprietà non presente su tradingview) è già in eccesso di debolezza, perciò serve solo l’ultimo colpo al ribasso per far inserire un segnale sull’indicatore; a questo punto però vedo poco forte il supporto a 78.19, perciò valuterei il secondo supporto giornaliero a 76.93, e rullo di tamburi….tale supporto è in correlazione con la MML MN, questo sì che sarebbe un ottimo supporto per il nostro Long.
Ci aggiorniamo nel pomeriggio.
COTONE (CT) - Break out al rialzo?Il Cotone (CT) sul time frame giornaliero il 31 Ottobre 2022 ha raggiunto un minimo importante mostrando una forte candela rialzista dopo la quale c'è stata una fase di lateralità che ha interrotto il trend ribassista accompagnato dalla una trend line dinamica di resistenza in figura.
La recente fase di lateralità si è sviluppata all'interno del triangolo in figura ed un probabile movimento di break out al rialzo potrebbe portare ad un nuovo movimento rialzista.
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
Buon trading!
XAUUSDCome avevo previsto il 10 Gennaio c'è stata la salita del Gold con il massimo del ciclo a 6M il 24 Gennaio, ci sarà il massimo del ciclo a 20W fino al 13 Febbraio, ma poi ci il prezzo avrà una flessione per via dei cicli INDICE a 36M 18M e 40W (INVERSO), i primi 2 andranno a concludersi il primo il 9 Febbraio e il secondo il 15 Maggio, nel frattempo avremo il ciclo inverso a 40W che concluderà la sua metà il 23 Marzo e in questo caso essendo un ciclo importante dubito che il prezzo possa continuare la sua salita
Petrolio: è in arrivo un’espansione di volatilità?Il future sul petrolio WTI con scadenza marzo 2023 ha chiuso la seduta di ieri in rialzo dello 0.78% a 81.15 dollari al barile.
La spinta è arrivata dai dati macroeconomici statunitensi, che hanno mostrato un PIL migliore del previsto, fornendo quindi un ulteriore prova che l’economia americana possa ancora evitare la recessione, il che sarebbe di supporto per le prospettive della domanda di petrolio a breve termine.
Tra ottobre e dicembre dello scorso anno l’economia americana è cresciuta al tasso annualizzato del 2.9%, mentre le stime degli analisti si attestavano a 2.6%.
Nonostante i molti dati macroeconomici incoraggianti delle ultime settimane, la domanda di combustibili raffinati (legata all'attività industriale e alla spesa dei consumatori), resta debole secondo i dati della US Energy Information Administration.
Per questo motivo il prezzo del petrolio stenta a decollare.
Nell’ultima analisi del 10 gennaio scorso sul mio blog avevo evidenziato come in caso di breakout al rialzo dei 77 dollari sarebbe stato molto probabile che il mercato si fosse poi spinto fino al test di area 82 dollari.
Di fatto se guardiamo il grafico con time frame giornaliero si può facilmente osservare come a seguito della rottura dei 77 dollari, nella seduta dell’11 gennaio, il mercato si sia poi spinto in area 82 dollari.
Quest’ultimo livello sta ora facendo da tappo al mercato, con una volatilità in continua diminuzione; l’ultima candela ad ampio range è proprio quella del breakout dei 77 dollari.
Il trend di breve rimane positivo, ma i falliti attacchi alla resistenza a 82 dollari, uniti ad una volatilità sempre più contratta, alimentano le possibilità di assistere presto ad un’espansione di volatilità al ribasso, soprattutto se nella chiusura di quest’ultima seduta della settimana dovessimo registrare un altro rifiuto di area 82 dollari e un conseguente break di volatilità al ribasso con chiusura del 4 ore sotto i 79 dollari.
Infatti l’area di 82 dollari è particolarmente delicata poiché un breakout al rialzo di tale livello sancirebbe il completamento di un modello a doppio minimo decrescente piuttosto ampio e fornirebbe slancio rialzista con probabile test almeno di quota 89 dollari; in tale scenario saresarò pronto a rientrare long sui pullback associati innanzitutto la retest dei livelli di rottura.
In caso contrario di break al ribasso e chiusura sotto i 79 dollari aspettiamoci invece un retest dei 77 dollari.
Crudeoil, scalping intradayStiamo per giungere in B2 giornaliera dove dobbiamo cercare un massimo interessante da shortare, il prezzo sta per giungere sulla MML H1 correlata con la MML M15 a 81.90, bene , a noi serve un massimo superiore, ovvero la prima resistenza giornaliera a 82.21.
Abbiamo tempo fino le 11:30 italiane per arrivare a quel livello e tentare uno short, dopodichè il segnale sarà nullo.
L’MCS M1 è improntato anch’esso ad inserire un segnale short a breve.
Il primo target è il Pivot a 81.08, il secondo a 80 sul primo supporto giornaliero.
WTI: in marcia per chiusura annuale inversoCome ipotizzato nelle idee precedenti, il petrolio sembra proprio aver chiuso il ciclo annuale indice a Dicembre.
La strada è quindi quella della chiusura del ciclo opposto e attesa per il periodo e prezzo indicati nel cerchietti artigianali rossi.
Ritengo più probabile l'ultima ipotesi in quanto la violazione di 93.74 sancirebbe la chiusura con un trimestrale positivo.
Seguirebbe tra l'altro il periodo tradizionalmente sfavorevole della primavera dove si spengono gradualmente i riscaldamenti in attesa della successica drive season.
La presente è la mia idea e non rappresenta un incentivo ad operare.
WTI: nuovi minimi rimandatiIl Trimestrale inverso ha chiuso ed è ripartito il 7/11. Il Trimestrale indice ha chiuso il 9/12 e ne segue la partenza del nuovo in corso.
Il 3/01 su inverso si è chiuso il primo sotto ciclo del trimestrale 2 tempi in corso in poco meno di 40 giorni. Questo swing è stato violato con la chiusura del primo bisettimanale inverso il 18/01 mettendo così al rialzo il ciclo trimestrale inverso fino alla sua chiusura che dovrebbe arrivare non prima di 3 settimane (circa, si vedranno meglio i tempi man mano che la struttura si sviluppa).
La partenza del del bis inverso ha procurato la probabile chiusura/ripartenza del settimanale indice ieri notte alle 4, se il prezzo, respinto poco fa dalla resistenza rossa, si manterrà ancora per un altro giorno (meglio 2) sopra lo swing formato, avremo conferma della sua partenza e della continuazione rialzista di medio periodo che, come anticipato nel titolo, rimanda nuovi minimi sotto i 70$ probabilmente alla chiusura del trimestrale indice in corso.
$NATGAS, pattern di inversione confermatoSi conferma il pattern d'inversione evidenziato con le BB, su time frame W.
Una volta fatto il doppio massimo, con successivo rimbalzo sulla mediana delle BB, il prezzo ha rotto il supporto, iniziando una decisa discesa verso il basso.
Questo pattern lo avevo evidenziato nell'analisi pubblicata il 12 dicembre, che allego a questa.
Con le semirette verdi tratteggiate ho evidenziato dei possibili livelli di prezzo che potrebbero fare da supporto, ma ovviamente, il trend innescato, va prima rallentato.
Calma, gesso e tanto studio.
MatPizzini
📈 Oro: vi mostro dove comprare con qualità!Approfittando della debolezza del USD, l'Oro ci mostra uno degli scenari più lineari tra i nostri strumenti Forex. Ne parliamo nel video di oggi in cui vi mostro esattamente che tipo di strategia di breve periodo adottare per un trading di qualità!
Saluti
Maurizio
LA BOJ NON TEME L’INFLAZIONEIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 18.01.2023
-CONTESTO
Più volte abbiamo richiamato l’attenzione di chi ci segue sulla necessità di separare le diverse aree geografiche del mondo come segue: da un lato l’occidente alle prese con l’iper inflazione per la quale le banche centrali hanno inasprito le politiche monetarie, e dall’altro lato l’oriente con una ricerca di ripartenza delle economie e ovvia caccia ad una sana inflazione da domanda.
Per il settore orientale stimolare l’economia è oramai un mantra, e la ricerca di consumi elevati che possano manifestarsi in una costante inflazione è uno degli obbiettivi primari.
Ora in Giappone, grazie alla svalutazione poderosa dello yen del recente 2022, l’inflazione inizia a fare capolino, con un timido 4%, che sembra molto ridotto rispetto alle inflazioni occidentali, ma la natura delle due resta profondamente diversa, motivo per il quale la BOJ stanotte ha mantenuto fermo il timone della politica monetaria.
Non si teme l’attuale corsa dei prezzi, generata in buona parte da una svalutazione monetaria che genera inflazione importata , tale da non preoccupare la BOJ, intenta a dimostrare ancora un controllo ferreo sull’economia e sebbene i rendimenti del debito sovrano siano stati lasciati liberi di portarsi al+0.50% , il controllo rimane e le politiche accomodanti anche.
Tassi ancora negativi quindi per lo yen giapponese con un -0.10% che lascia precipitare nuovamente la valuta nipponica, che perde terreno contro tutte le principali majors special modo contro le fortissime oceaniche, che oggi partono con un boost rialzista come pochi.
-FOREX
Il comparto forex dunque vive debolezza di yen giapponese che perde il -2.04% medio contro le concorrenti portando con se il mondo retail ad acquisti che portano il sentiment al +59%long.
Non da meno la debolezza del dollaro americano che torna a perdere terreno ed ad aggredire i minimi di periodo, lasciando ancora il sentiment retail in posizone long al 68%.
Anche l’euro, che ieri ha visto un rapido calo nelle quotazioni a causa delle dichiarazioni che vedrebbero un rallentamento nei prossimi rialzi tassi da aprte della BCE, oggi ritrova già l’attacco ai massimi , con il sentiment retail che rimane contrarian short al 71%.
Forti anche le oceaniche, con il dollaro neozelandese che riattacca i massimi di periodo spintendo verso nuovi break out rialzisti, trascinando in un nuovo mood di sofferenza le posizioni contrarian short dei retail attualemnte al 78%
Rimaniamo pertanto impostati su posizioni corte dollari Usa e long Majors, dando priorità alla moneta unica e al dollaro neozelandese.
-EQUITY
Ilcomparto azionario resta fermo sui massimi di periodo, con il nasdaq a 11580 pnt, l’SP sotto i 4000pnt, incapaci per ora di rompere a rialzo le ultime resistenze. Anche l’equity europea sembra aver bisogno di storni tecnici, con il dax sotto 15300 pnt, ma ancora non in grado di rompere i supporti di breve periodo e dettare potenziali ribassi sotto 15000 pnt.
-COMMODITIES
Ritraccia il gold, che dai massimi di 1928$ , in una flag ribassista si porta a 1890$ pronto tuttavia a nuovi allunghi rialzisti in caso di break out della trend line resistiva che mantiene i prezzi in un chiaro movimento correttivo lateral ribassista
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Pubblicati stammatina anche i dati sull’inflazione nel regno unito che continua a rimanere sui masimi del +10.5%, segnale che la BOE dovra ancora essere aggressiva , ma ancora attesa oggi per i dati sull’inflaizone europea alle 11, insomma i market movers non mancano, rimaniamo cauti sui mercati che potrebbero ancora essere molto volatili.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Gold: pronto per lo zagLa scora settimana si è visto un bell'allungo che probabilmente segna la chiusura del trimestrale inverso, è tempo ora di chiudere anche quello lato indice, anche in considerazione dell'esaurimento del cuneo rialzista che si era formato e visibile sul grafico D.
La situazione attuale lascia intravedere l'opportunità di un trade di medio periodo (2-3 settimane) con R:R molto favorevole.
Stop sopra il massimo della settimana scorsa.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
GLI ENERGY NON SEGUONO IL RISK ONANALISI COT REPORT del 15.01.2023
-CONTESTO
Torniamo dopo la pausa natalizia a trattare il cot report, analisi settimanale del posizionamento dei big players sui futures quotati al CME di Chicago per intercettare il sentiment che sta guidando i grandi speculatori sul mercato.
Il nuovo anno si apre all’insegna del Risk on sui mercati, con il comparto equity che guarda oltre l’attuale scenario di rallentamento economico mondiale e si proietta verso un 2023 di inversione, ma la narrativa che viene espressa dai prezzi, non sembra combaciare in pieno con le attuali posizioni dei non commercials, che oltre a non dare ancora ampio spazio agli indici americani, sembrano voler penalizzare ancora molto il comparto energy.
Se il 2022 ha visto una fortissima speculazione sul settore energia a causa della guerra in Ucraina, della forte domanda post pandemica, e dalle incertezze di un inverno che avrebbe potuto piegare la produzione europea, la partenza del 203 è tutt’altra natura! L’inverno è arrivato e non si sta mostrando tanto rigido quanto temuto, le scorte sono risalite ai livelli medi stagionali, special modo per il Ngas, il che pone i grandi investitori in una condizione diametralmente opposta a quella del 2023, una condizione di speculazione inversa che mette le mani forti in posizioni ribassiste molto spinte.
Di contro non possiamo non notare la voglia di prendere posizioni long sui metalli, che a ben guardare la configurazione totale dei portafogli dei Big Players, iniziamo a ritenerle nuovamente copertura per eventuali ribasi dell’equity!
Sale il mondo azionario, pur non essendo seguito dalle posizioni dei big players, e lanciandosi in rally rialzisti, sulla speranza di un’inversione di politiche monetarie, pur consapevoli che l’economia mondiale non sta brillando… il rischio che ci si va ad assumere in questo caso è alto e una adeguata copertura per i portafogli sembra obbligatoria. Ecco dunque che il gold riscopre una correlazione diretta con l’equity , che trova a nostro avviso giustificazione nel suo dovere di copertura dal rischio equity.
Ma procediamo con ordine:
-FOREX:
il mondo valutario parte in questo 2023 con un passo differente, quella che è stata la forza del dollaro USA, che ha guidato lo scenario del 2022 ,sembra aver abbandonato il timone per lasciare spazio alla moneta unica attualmente leader incontrastata nei portafogli dei big players, ma non possiamo non notare la forte ripartenza dell’interesse sullo yen, che a nostro parere rimane il gioiello grezzo per il 2023.
Sarà interessante capire quale scenario si prospetterà in questo 2023 con le banche centrali alle prese con i potenziali cambi di rotta che ridisegneranno gli equilibri e gli scenari mondiali.
EURUSD
Incalzano le posizioni nette lunghe che si portano a 134982 contratti questa serrimana, dai precedenti 129915 e sebbene i picchi massimi siano stati toccati nelle festività natalizie con 146.162 contratti long, il sentiment di fondo ci sembra delineato oramai da tempo.
Il quadro tecnico non lascia molto spazio a dubbi o domande, si rimane in un chiaro rally rialzista, partito dai minimi di 0.96 e che ora trova slancio rialzista oltre la mm100 periodi e punta dritto a 1.1150-1.1190 area della mm200 periodi , movimento che potrebbe ben vedere pause e respiri del mercato per consolidare la ripartenza sopra i supporti di 1.07 figura.
GBPUSD
Non cresce parimenti la fiducia nella sterlina, sulla quale grava un quadro economico davvero pessimo, una chiara recessione, che non vedrà rapida risoluzione anche secondo le prospettive della stessa BOE.
Questo pone i big players ancora in posizione netta corta a -29456 contratti, in aumento dai precedenti -20301 contratti, il che lascia i prezzi in un momentaneo range compreso tra 1.2325 e 1.1850, range chiaramente espresso dalle mm21 e 100 periodi weekly.
Solo eventuali break out rialzisti di 1.26-1.27 potrebbe decretare importanti allunghi rialzisti, con buona probabilità dovuti alla debolezza del dollaro più che alla forza della sterlina.
YEN
Non possiamo trascurare la costante riduzione di posizioni nette corte delle mani forti sullo Yen giapponese, che sembra ora vedere come un lontano ricordo i picchi massimi di -111000 contratti, per assestare ora le mani forti a -35377 contratti con un decremento di ben 11500 contratti circa nella sola settimana appena trascorsa.
Il quadro tecnico di usdjpy sembra chiaro nel suo nuovo trend ribassista, che trova fondamenti in un dollaro USA oramai debolissimo e uno yen in gran spolvero, per un riallineamento delle politiche monetarie in questo 2023.
Attualemnte un approdo a 125.80-75 sembra prossimo, e la necessità anche di respiri tecnici per strutturare un nuovo trend ribassista ci sembra anche doveroso, ma nel medio periodo la riconvergenza delle politiche monetarie della FED ( verso i tagli tassi ) e della BOJ ( verso tassi piùà alti) sembra porre le basi per quotazioni di gran lunga piu basse.
AUDUSD
A beneficiare della ripartenza economica della CINA , e delle quotazioni dei metalli preziosi , sembrano essere proprio le oceaniche, con il dollaro australiano in primis, che vede le mani forti spingere sulla ricopertura delle posizioni nette corte, e portarsi ora a -33690 contratti, abbandonando i minimi di -91000 contratti , e guardare con simpatia a posizioni nette lunghe.
Il quadro tecnico trova un ‘attima struttura rialzista su base settimanale, con una sequenza a massimi e minimi crescente, posta sopra la mm21 periodi, che porta i prezzi al test delle aree di 0.70, livelli oltre i quali possiamo sperare in proiezioni verso 0.7250
USDCAD
Il dollaro canadese rimane pesante, con un sentiment delle mani forti ancora impostato a ribasso , con ben -30955 contratti, in incremento di 4189 contratti questa settimana, in linea con il sentiment che abbiamo richiamato sul mondo energy.
Usdcad non da particolari spunti sul quadro tecnico, che vede un sano bilanciamento tra il dollaro usa e dil dolaro americano, lasciando le quotazioni comprese tra 1.3225 e 1.35 figura.
USDINDEX
Senza freni la caduta del dollaro usa, che ha goduto del favore delle mani forti per tutto il 2022, ma che ora non trova fondamenti per giustificare ancora acquisti lasciando scaricare le posizioni costi faticosamente accumulate, portando ora le mani forti a soli 16540 contratti long, con una riduzione di ben 1221 contratti questa sola settimana.
Il quadro tecnico rimane fortemente ribassista con potenziali approdi a 101.30 e 100.20
-EQUITY:
il comparto equity è alle prese con una netta divergenza tra le posizioni della mani forti e la narrativa raccontanta dai prezzi. Il quadro offerto dal cot report ci pone dunque forti domande sulla bontà dell’attuale salita delle quotazioni, che potrebbero essere ancora prive di quel fondamento necessario a strutturare un nuovo ciclo rialzista di lungo periodo.
S&p
L’sp vede le mani forti con ben 213174 contratti netti corti, e in scia con il nasdaq con 8151 contratti short, pone le basi di forti dubbi sull’attuale rislaita delle quotazioni, che trovano motivazione negli incoraggianti dati sull’inflazione, che cala rapida e nella congiuntura macroeconomica che sembra aver retto l’urto con la politica della FED.
Il quadro tecnico su base settimanale, pone basi per potenziali ulteriori allunghi rialzisti fino a4090pnt e in estenzione fino 4150 pnt.
COMMODITIES
Il mondo delle commodities si spaca in due: da un lato i metalli che brillano come poche volte prima, e dall’altro lato il comparto energy, che soffre una selvaggia speculazione ribassista.
De da una parte il gold trova le mani forti con 150535 contratti netti long, in aumento di ben 8869 contratti, dall’altro le mani forti vendono ngas e wti, con -172503 contratti per il NGAS e un calo di ben 22371 contratti nell’esposizione long sul wti.
Ngas
Il ngas rimane preda degli orsi,che spingono giu le quotazioni fino agli attuali 3.40 $ ma che guarda con simpatia ai minimi di 3.38$. senza dubbio il rally ribassista è meritevoli di stroni tecnici che diano la possibilità ai prezzi di riconquistare il proprio valore medio , ma come ben sappiamo sui mercati non sempre il solo quadro tecnico è sufficiente ad un buon trading.
Gold
Infine interessantissimo il gold, che supera i 1920 $ e in un mega rally rialzista sembra guardare con simpatia anche i 2000$. Anche in questo caso le mani forti stanno spingendo i prezzi con ben 150535 contratti netti lunghi, ma uno storno tecnico che permetta ai prezzi di consolidare e dare vita a movimenti più strutturali ci sembra quasi doveroso.
Rimaniamo ora in attesa degli appuntamenti con le banche centrali agli inizi di febbraio per capire la direzionalità che vorranno assumere i mercati per questo 2023.
buon trading
Salvatore Bilotta
L’INFLAZIONE USA DA IL TURBO AI MERCATIIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 13.01.2023
-CONTESTO
Pochi dubbi oramai sulla rapidità con la quale sta rientrando l’inflazione in America, grazie ai dati di ieri dell’Indice dei Prezzi al Consumo, si è messa in evidenza non solo l’evidente calo dei prezzi, ma anche la rapidità con la quali l’inflazione sta tornando verso i livelli target.
Il dato ha mostrato un’IPC al 6.5% su base annuale, rispetto al precedente 7.1% è un calo di oltre mezzo punto percentuale e per quanto l’effetto base possa influire sul dato ultimo, l’evidenza è che il trend rialzista dei prezzi è oramai terminato. Non da sottovalutare l’effetto base, dobbiamo infatti considerare che un anno fa l’inflazione era già al 7%, il che aiuta nelle letture in calo a distanza di un anno, infatti i dati mese su mese, mostrano ancora dati in leggero aumento, ma restano trascurabili se paragonati al drastico calo su base annuale.
A trainare i prezzi al ribasso si trova il mondo energy, con la benzina in primis che trascina tutto il comparto combustibili a cali di bel oltre il 10%, ma anche il dato core trova miglioramenti, segnale che non può essere trascurato dalla FED. L’importanza di questo dato è ben noto agli operatori e anche alla FED che ora si trova a dover scegliere la linea guida di politica monetaria già tra due settimane. Le scommesse su un ulteriore rialzo di 50Bp sono crollate, secondo le stime del CME di chicago, oramai le probabilità sono prossime allo zero, mentre si da per certo un rialzo di soli 25Bp.
In caso di un rialzo minimo di 25Bp, il segnale dato dalla FED sarebbe inequivocabile: la linea dura è terminata!
Su questo scenario si è fondato il nuovo sentiment di risk on che sta dominando i mercati , con il comparto equity in fortissimo rialzo seguito dall’ obbligazionario, il che lascia volare il gold a spese del dollaro USA che sembra oramai destinato ad un 2023 di ripiego dai massimi.
-FOREX
Il comparto valutario , in chiaro dollaro centrismo, base i movimenti su due driver principali: il dollaro Usa debole, e lo Yen in spolvero rialzista.
La narrativa del 2022 si è invertita, ed ora si vendono dollari Usa senza timore per le mani forti, che trascinano il mondo retail ad un 72% di posizioni long rispetto al 70% di ieri, lasciando di fatto aperta la porta ad ulteriori ribassi.
Di tutta risposta la moneta unica vola a rialzo, come già da tempo richiamato in queste righe, il mondo istituzionale spinge a rialzo l’Euro, mentre i retail si spingono ad un 79% short sul basket e all’83% su eurusd.
A far notizia ancora lo yen giapponese , che anche in questo richiamato nelle nostre precedenti analisi , sembra essere candidato ad essere uno dei market mover del 2023. La ripartenza dell’inflazione in Giappone, sebbene inflaizone importata da una ipersvalutaione dello Yen, mette alle strette al BOJ, che si potrebbe presto veder costretta ad invertire la politica monetaria dando cosi basi di ripartenza rialzista allo yen.
Il mondo retail si porta al 61% short sullo yen, ponendosi come naturale controparte ad un movimento rialzista che potrebbe perdurare nelle prossime settimane.
-EQUITY
Il mondo azionario inizia a focalizzarsi sulle trimestrali in pubblicazione a aprtire da oggi, ma il sentiment di risk on oramai pervade l’intero comparto, trascinando a rialzo in primis il settore europeo , già in grande forza e a seguire quello americano, che guarda ora con fiducia al 2023.
Il Nasdaq riconquista gli 11490 pnt e si proietta a 12000 pnt successiva resistenza tecnica di lungo periodo, mentre l’SP trova primo ostacolo a 4000pnt, ma la ripartenza dai 3780 pnt sembra porre basi solide per potenziali allunghi rialzisti, che dovranno tuttavia essere sostenuti dalle trimestrali USA.
Senza freni l’equity europea con il Dax che si poreta ai 15000 pnt, in un rally con pochi precedenti. Senza dubbio possono essere necessari storni tecnici, ma la vetta dei massimi di 16250 pnt, non sembra ora cosi lontana.
-COMMODITIES
Il mondo delle commodities premia i metalli, con il gold, che gode da un lato del calo dei rendimenti obbligazionari sovrani, e dall’altro della debolezza del dollaro Usa, il che permette approdi a 1900 $.
Anche in questo caso la possibilità di storni tecnici esiste, ma l’approdo a nuovi massimi non è un traguardo impossibile.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
In pubblicazione stamattina il Pil Uk che rallenta drasticamente al 0.2% su base annuale, cosi come la produzione manifatturiera al -0.5%. attendiamo la produzione industriale europea che ci guiderà al termine della settimana.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Il Caffè Arabica affonda ai minimiI prezzi del caffè in forte discesa, con la qualità Arabica (Quella normalmente contrattata nelle principali piattaforme) che è scesa ai valori minimi annuali. Le motivazioni sono sostanzialmente due come ad esempio l'abbondante fornitura di caffè che sta riducendo i prezzi. Anche le scorte di caffè arabica prezzo i magazzini dell’ICE sono aumentate costantemente da quando sono scese al minimo di 23 anni di 382.695 sacchi il 3 novembre e hanno invece registrato una nuova crescita maggiore degli ultimi di 6 mesi e mezzo di 836.658 sacchi lunedì.
L'aumento delle esportazioni di caffè dal Vietnam, il più grande produttore di Robusta, sta pesando sui prezzi dei Robusta dopo che l'Ufficio Generale di Statistica del Vietnam ha riferito lunedì che le esportazioni di caffè del Vietnam da gennaio a dicembre sono aumentate del +13,8% su base annua a 1,8 MMT.
Un altro fattore ribassista è l’allentamento delle condizioni di siccità in Brasile potrebbe portare a maggiori rese di caffè. Somar Meteorologia ha riferito lunedì scorso che la regione brasiliana di Minas Gerais ha ricevuto 115,4 mm di pioggia la scorsa settimana, ovvero il 193% della media storica.
Minas Gerais rappresenta circa il 30% del raccolto di arabica del Brasile. Inoltre Conab il 15 dicembre ha alzato la sua stima della produzione di caffè in Brasile per il 2022 a 50,9 milioni di sacchi da una stima di 50,4 milioni di sacchi di settembre, con un aumento del +6,7% su base annua.
Da sottolineare che le scorte di caffè verde negli Stati Uniti sono abbondanti dopo che la Green Coffee Association del 15 dicembre ha riferito che le scorte di caffè verde negli Stati Uniti di novembre sono aumentate dell'1,1% m/me del +9,4% a/a a 6,39 milioni di sacchi.
Attese per domani le stime WASDE sulla produzione mondiale
Petrolio rimane deboleI prezzi del petrolio nella seduta di ieri hanno registrato un deciso rialzo, a seguito della decisione da parte della CIna di riaprire i suoi confini ha diminuito le preoccupazioni degli investitori sul lato domanda.
La riapertura ha posto fine a circa tre anni di severi requisiti di ingresso che avevano rallentato la crescita nella seconda economia mondiale e maggiore importatore di petrolio greggio.
Tuttavia le forti preoccupazioni circa un possibile ingresso in recessione da parte degli Usa, mantengono cauti i traders nonostante l'offerta di petrolio russo dovrebbe diminuire nel 2023 a causa dell'embargo dell'Unione Europea sui prodotti grezzi e raffinati.
I BANCHIERI CENTRALI RAFFREDDANO GLI ANIMIIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 10.01.2023
-CONTESTO
I primi giorni di questo 20223 sono partiti in risk on, con le borse in recupero dai minimi grazie ai dati sul mercato del lavoro Usa, che mostrando salari in calo e una disoccupazione sui minimi, sembra aver evidenziato la possibilità di un atterraggio morbido per la FED, ma ieri sono entrati in scena Bullard e Daly , presidenti delle FED di Atlanta e San Francisco , pronti a raffreddare le euforie.
I tassi dovranno rimanere alti ancora per diverso tempo, e anche se l’inflazione dovesse rientrare su livelli del 5% per il 2023, questo non giustificherebbe ancora un cambio di rotta radicale della FED!
Su queste idee i mercati americani hanno ripiegato dai massimi, dopo un magnifico rally rialzista che ha portato il Nasdaq dai minimi di 10680 pnt a 11290, lo storno di ieri ha ridimensionato le quotazioni fino 11080, tornando a testare le aree di precedente resistenza.
Non da meno l’Sp, che si era portato a 3960 pnt per poi ritracciare a 3880, ma senza ancora perdere i connotati rialzisti che potrebbero portare alla tenuta dei supporti e a potenziali ripartenze, che restano tuttavia vincolate ai dati di giovedi, giorno in cui verranno pubblicati i dati sull’inflazione USA.
-FOREX
Il mondo forex prende una battuta di arresto dalla discesa del dollaro Usa che dopo aver affondato i supporti di 103.50 fino ai minimi di 103 figura, si porta oggi al ritest di quelli che ora sono resistenze chiave per determinare eventuali nuovi allunghi ribassisti.
Il mondo retail rimane su posizioni contrarian long dollari, al 77% quindi in leggero calo dal 81% di ieri mattina, portando interessanti ribilanciamenti anche sulle altre majors, come eurusd con un 84% di retail short rispetto all’88% di ieri e ancora sul cable rimane un interessante 72% short in linea perfetta con i dati di ieri.
Toniche le oceaniche, con nzdusd che trova ancora un 75% di retail short, e prezzi che rompono chiaramente una flag lateral ribassista, ben visibile in h4. La possibilità di ulteriori allunghi rialzisti fino 0.6450 e 0.65 figura resta interessante a nostro parere.
In ultimo usdchf, che vive riflesso della debolezza del dollaro, aggravato da una buona forza del franco svizzero, si porta sotto gli ultimi minimi di 0.9225 mantenendo il mondo retail in posizione contrarian long al 88% segno di potenziali ulteriori allunghi ribassisti.
-COMMODITIES
Tonico ancora il gold, che trova supporto a 1870$ e sembra non aver voglia di stornare e offrire migliori prezzi di ingresso in trend, guardando ora a potenziali break out rialzisti che lo porterebbero fino 1900-1916 $
Ancora debole invece il comparto energy, che vede il wti alle prese con i 74$ , pronto ad allungare verso i minimi di 73.20$, cosi come il nGas che non riesce ad aggredire le resistenze di 4.20$ ma torna verso i minimi di 3.50$. solo la tenuta dei minimi potrebbe dare vita ad una più interessante fase di accumulo per eventuali ripartenze
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Pochi i market movers della giornata, si attende uno speech di Powell oggi pomeriggio alle 16.00 e i dati dell’EIA sull’energia alle 18.00, poi si attenderà domani e giovedi con l’inflazione USA
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA