L'INFLAZIONE RIMBALZERA'? LASCIAMO PARLARE I DATI!Dando uno sguardo agli ultimi dati macroeconomici americani qualcosa incomincia a non tornare.
E' da diverso tempo che si sente parlare della probabilità di vedere l'inflazione americana rimbalzare ma pochi hanno analizzato i motivi per il quale potrebbe verificarsi questo scenario.
In questo breve articolo cercherò di mostrare 3 dati che supportano questa tesi.
- Indice HPI Shiller
L'indice HPI (Home Price Index) Shiller è un indicatore finanziario utilizzato per monitorare i cambiamenti nel prezzo delle abitazioni negli Stati Uniti.
Questo indice è considerato uno dei migliori indicatori per valutare l'andamento del mercato immobiliare negli Stati Uniti, poiché tiene conto dei prezzi delle abitazioni su larga scala geografica e temporale.
Nel pomeriggio sono stati rilasciati i dati aggiornati di questo indice che continua, da diversi mesi a questa parte, a segnare dati rialzisti.
Dove è il problema?
Basta guardare l'immagine....tra l'indice HPI shiller e l'inflazione americana vi è una stretta correlazione.
- Indice ISM PRICES manifacturing
L'indice ISM Prices manifacturing, noto anche come l'indice dei prezzi dell'ISM (Institute for Supply Management), è un indicatore economico che misura i cambiamenti nei prezzi dei beni e dei servizi nell'economia statunitense nel settore manifatturiero.
Questo indice è considerato un importante indicatore dell'inflazione nell'economia statunitense, in quanto fornisce informazioni sulla direzione e sull'intensità delle pressioni inflazionistiche all'interno.
Dalle ultime letture l'indice ISM prices è tornato a far visita ai livelli di marzo 2023, evidenziando un trend contrario all'inflazione americana.
- Indice ISM PRICES non manifacturing
In questo caso l'indice di riferimento non è basato sul settore manifatturiero ma sul settore dei servizi.
Anche qui è ben visibile il rimbalzo che sta registrando l'indice Prices non manifacturing.
Spostandoci sulla lettura del mio indicatore personale possiamo notare una differenza con quanto letto fino ad ora.
L'inflazione in America, SALVO SORPRESE, dovrebbe "stagnare" attorno al 2,5% per buona parte del primo semestre 2024.
Nell'immagine successiva potete trovare l'immagine pubblicata nell'analisi del 23 luglio 2023 dove anticipavo il possibile rimbalzo dell'inflazione americana nel secondo semestre 2023.
Il rimbalzo è stato di entità inferiore rispetto la previsione ma comunque utile per operare un scenario rialzista per il dollaro.
A voi le conclusioni,
Buon trading a tutti
Mattia
Contiene un'immagine
Bitcoin (BTC): analisi tecnica e fondamentale📈 Analisi tecnica della coppia BTC/USDT
Il prezzo del Bitcoin ha raggiunto tutti gli obiettivi della nostra ultima revisione e ha aggiornato il massimo locale a 57.400.Il motivo di questo impulso di crescita è stato un afflusso record di fondi negli ETF spot su Bitcoin. Ciò è stato influenzato anche da fattori fondamentali come l’avvicinarsi del dimezzamento e la crescita del mercato azionario americano sulle aspettative di una decisione della Fed di abbassare il tasso di interesse di riferimento.
Pertanto, il prezzo di BTC si è consolidato al di sopra del livello chiave di 50.000 e ha sfondato la linea di resistenza del trend verso l'alto. Ora ci aspettiamo una correzione locale e uno scambio della zona di squilibrio 4H per colmare i divari a livelli orizzontali dei volumi di scambio. In questa zona dovrebbe verificarsi un nuovo test della linea di supporto dinamico EMA 50 4H, che determinerà la direzione di ulteriori movimenti dei prezzi.
Se il prezzo si consolida al di sopra di esso, ci aspetteremo un test del livello di 60.000. Ma, dato che l'indicatore RSI è estremamente ipercomprato, c'è un'alta probabilità di un'ulteriore continuazione della correzione e di un nuovo test del livello psicologico di 50.000. I prossimi obiettivi di correzione potrebbero essere il livello specchio di 48.000 e la linea di tendenza a 44.000, che sono rispettivamente nell'intervallo tra 0,61 e 0,78 livelli di Fibonacci.
📉 Analisi globale del mercato Bitcoin
A livello globale, il prezzo di BTC ha raggiunto esattamente il livello di ritracciamento di Fibonacci di 0,78 dell’intero calo dal 2021. Se riesce a consolidarsi al di sopra di esso, ciò indicherà che non si tratta più solo di una correzione, ma che il prezzo di Bitcoin è passato a un vero e proprio rally rialzista pre-halving. Tuttavia, storicamente l’halving di Bitcoin è stato preceduto da una correzione. L'indicatore RSI è di nuovo nella zona di grave ipercomprato, e l'indicatore di paura e avidità è nella zona di avidità estrema. Considerando che non abbiamo avuto alcuna correzione seria dall’ottobre 2023, si stanno ora formando tutte le condizioni per il suo avvio. Se Bitcoin riuscirà a mantenere il suo slancio di crescita fino al dimezzamento, successivamente potremo aspettarci una correzione globale di tutta la crescita a partire dal 2023. È un dimezzamento che può diventare un segnale di vendita, basato sul fatto che la criptovaluta ha raggiunto un massimo locale. Proprio come accaduto con l’approvazione degli ETF spot su Bitcoin negli Stati Uniti nel gennaio 2024. In questo caso, ci aspetteremo una correzione compresa tra 0,5 e 0,68 livelli di Fibonacci e un nuovo test della media mobile a 200 settimane. Esiste anche la zona di squilibrio 1W 34000-31000, dove è necessario colmare i gap a livelli orizzontali dei volumi di scambio.
💠 Analisi dei livelli e delle zone di liquidità
L'indice di paura e avidità continua a collocarsi nella zona di avidità estrema - 79.
La capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute è aumentata a 2.087 miliardi di dollari e l'indice di dominanza di Bitcoin è salito a 53,65.
Secondo l'analisi dell'accumulo di grandi blocchi di ordini nei registri degli ordini, le zone di domanda e offerta si trovano ai seguenti livelli:
🟢 Zona di domanda: 30000 - 40000
🔴 Zona offerta: 60000 - 68000
Livelli per posizioni lunghe:
50.000 - nuovo test del livello psicologico chiave
48.000 - blocco di sostegno grande
44.000-45.000 - zona di possibile nuovo test della linea di tendenza
Livelli per le posizioni corte:
60.000 - test del livello chiave di resistenza psicologica
62.000 - 64.000 - blocco di resistenza più grande
68.000 - 70.000 - test del massimo storico di Bitcoin
📊 Analisi fondamentale
L'attuale aumento del prezzo del Bitcoin è stato facilitato dal termine di regolamento per le transazioni con i futures BTC. Ci sono anche diverse ragioni fondamentali:
1. Crescita del tasso di afflussi nei fondi di criptovaluta: il volume degli scambi di ETF spot su Bitcoin ha superato il record di 2,4 miliardi di dollari. 9 nuovi ETF spot su Bitcoin hanno stabilito un nuovo record per il volume giornaliero totale.
2. Rally rialzista prima del dimezzamento del Bitcoin, a 50 giorni di distanza.
3. Crescita del mercato azionario statunitense, basata sulle aspettative della transizione della Federal Reserve verso un abbassamento del tasso di interesse di riferimento. Ciò ha suscitato anche l’interesse dei grandi investitori nelle risorse digitali.
L'indice S&P500 delle maggiori società americane ha nuovamente aggiornato il suo massimo storico, mentre l'indice del dollaro DXY continua la sua correzione locale.
🌐 Prossimi eventi nell'economia globale
Ci aspettiamo una maggiore volatilità nei mercati azionari e delle criptovalute entro le seguenti date:
➤ 28.02, 16:30 - Dati sul PIL statunitense.
➤ 8.03, 16:30 - Dati sul tasso di disoccupazione negli Usa.
➤ 12.03, 16:30 - Indice dell'inflazione al consumo negli USA.
➤ 20.03, 21:00 - Nuova decisione sul tasso di interesse della Fed.
🚀 Voglio anche condividere i risultati dei nostri segnali degli indicatori di trading:
📈 Per la maggior parte dei trader, questo impulso alla crescita è diventato imprevedibile. Ma non per la nostra intelligenza artificiale! Il nostro indicatore, come sempre, avvisa in anticipo della crescita del mercato e fornisce i punti di ingresso più redditizi in posizioni con un rischio minimo. Quindi, sulla base degli ultimi segnali, i livelli massimi di take profit sono già stati presi e il movimento dei prezzi basato sugli ultimi segnali sul posto è stato:
Bitcoin +10,80%
ETH +10,34%
LTC +10,15%
Inoltre, vorrei condividere il risultato della previsione dell'ultimo movimento dei prezzi Bitcoin da parte della nostra intelligenza artificiale, che non solo indica la direzione, ma costruisce anche una traiettoria per ulteriori movimenti dei prezzi:
FTSEMIB - Scenari Geometrici @ 15 Febbraio 2024Come da aspettative il prezzo è sceso sotto il livello indicato di 31200, il derivato è sceso sotto il prezzo del 7 Febbraio, così non ha fatto Indice, questo elemento suggerisce che il TCY, inizialmente considerato chiuso (con qualche dubbio non avendo soddisfatto un test statistico fondamentale) per il 7, deve in effetti considerarsi chiuso il 14 Febbraio alle 9:00 (barra oraria).
Per reciprocità il TCY Max parte il 13 Febbraio alle 9:00 (barra oraria) e si trova nel suo terzo DYL del primo TYL, con obbligo di aggiornare nuovi Max entro Venerdì mattina (setup geometrico alle 11:00 con prezzo target di 31710)
Teoricamente il TCY Max dovrebbe, se regolare, completarsi intorno al 23 Febbraio, richiedendo nuovi Max su ogni TYL Max (primo in essere quello corrente con target completamento Venerdì di questa settimana).
Quanto sopra, non è una previsione, ma semplicemente un appunto che utilizzerò come guida per la mia operatività. In base all'effettiva evoluzione del prezzo tale schema richiederà modifiche (mi auguro non materiali ma semplicemente cosmetiche)
Alla fine conta solo essere profittevoli👌
KERING: Rilevato BUTTERFLY rialzista e Ichimoku: Rimbalzo possibKERING: Rilevato BUTTERFLY rialzista e Ichimoku: Rimbalzo possibile?!
riguardo al kering una farfalla è stata rilevata dal lupo di Zurigo
+ Divergenza ROC
il prezzo delle azioni può salire fino a 452 e poi a 507 secondo Ichimoku
il prezzo potrebbe arrivare a 461 “giornaliero” quindi 515
ed infine i 613€ “in Settimanale”
"tra mesi" il prezzo delle azioni potrebbe salire intorno a 542 e 573 poi 614 restate prudenti
HERMES: Rilevato ribassista -BUTTERFLY + Onda di WolfeHERMES: Rilevato ribassista -BUTTERFLY + Onda di Wolfe
riguardante Hermes il Lupo di Zurigo ha rilevato una figura armonica di Butterfly nel "Daily"
il mercato può tornare al suo divario intorno al 2073.
poi intorno ai 1980 € e infine intorno ai 1850 secondo la mia onda Wolfe
*
il "ROC" è in territorio positivo in "daily" ma in "1 ora" la roccia diverge con l'azione con il mercato
qui stai attento era il lupo di Zurigo
Giappone e BoJ 🇯🇵💴A fine del 2023, il PIL reale del Giappone è diminuito dello 0,7%, segnando la prima contrazione di PIL dal terzo trimestre del 2022, e questo pone in dubbio la possibilità di un rialzo dei tassi da parte della BOJ entro aprile, come previsto da molti analisti.
L’inflazione annuale è scesa al 2,6% a dicembre 2023, il livello più basso da luglio 2022, principalmente per il calo dei prezzi alimentari.
La produzione industriale è diminuita dello 0,65% a dicembre 2023, mentre il PMI manifatturiero è rimasto in contrazione e il PMI servizi è stato rivisto a rialzo a 53,1.
Il tasso di disoccupazione è sceso a livelli marginali del 2,4% e la Banca del Giappone ha mantenuto il tasso di interesse a breve termine al -0,1%.
L'impennata del mercato azionario Giapponese ha fatto salire il valore delle partecipazioni della Banca del Giappone in ETF a un nuovo record di circa 70 trilioni di yen (466 miliardi di dollari), livello paragonabile alle entrate fiscali nazionali annuali.
In questo modo la BOJ diventa il più grande singolo detentore di azioni giapponesi, diventando il più grande vincitore sul mercato, almeno sulla carta. Il valore delle attività rappresenta un altro grattacapo per il Governatore Kazuo Ueda, alle prese con la complessità di uscire dalla politica ultra-accomodante della banca.
La BOJ ha iniziato ad acquistare ETF nel 2010 per ridurre il premio al rischio nei mercati finanziari, e lo ha fatto solo tre volte nel 2023, in un primo segnale di allontanamento da misure non convenzionali, stimando che un terzo delle partecipazioni siano legate al Nikkei 225, mentre il resto all'indice Topix.
La questione su come gestire queste partecipazioni è troppo complessa per una decisione unilaterale della BOJ, e richiederà un'ampia discussione tra le parti, compreso il governo e le autorità finanziarie, ma il nodo da sciogliere è quali benefici potranno trarre i cittadini giapponesi da queste partecipazioni.
L'economia giapponese è in calo, evidenziando una preoccupante stagnazione, dove secondo l'economista Shinke è dovuta alla mancanza di una forza trainante per la crescita. In questo contesto la BoJ si trova davanti al dilemma, dove, qualora aumentasse i tassi d'interesse per contrastare l'inflazione potrebbe indebolire l'economia, mentre mantenerli bassi rischierebbe di prolungare la stagnazione.
La crescita dei salari, che non riesce a tenere il passo, potrebbe fare da motore propulsivo spingendo la BoJ a cambiare l’attuale politica monetaria, anche se molti analisti rimangono scettici chiedendo una base economica più solida, lasciando l’economia giapponese in una fase critica.
Anche i prezzi faticano a decollare, tranne nelle località sciistiche guidate dal turismo dove turisti stranieri pagano prezzi elevati per lo sci, portando a salari più alti in alcune aree. L'afflusso di denaro turistico porta svantaggi alla gente del posto, facendo aumentare la disuguaglianza rendendo quest’attività sempre più elitaria.
Il Giappone potrebbe offrire sconti e sistemi di prezzi duali che soddisfano sia i turisti che i cittadini locali, bilanciando la crescita dei salari, e assicurarsi che i benefici vadano oltre le specifiche regioni, impegnandosi a sviluppare una visione più ampia del turismo oltre le stazioni sciistiche.
Nonostante il potenziale, con la spesa dei turisti stranieri che può aumentare i salari in aree specifiche, diviene fondamentale gestire questo afflusso con attenzione per evitare di esacerbare la disuguaglianza e garantire che i benefici raggiungano una popolazione più ampia. Bilanciare lo sviluppo economico con la stabilità sociale e l'inclusività rimane una sfida chiave.
Seppur il turismo e le esportazioni siano in crescita, risulterebbe non abbastanza per compensare il calo dei consumi interni dovuti alla debole domanda, per cui potrebbero non essere sostenibili a lungo termine. Questo complica le intenzioni della Banca del Giappone di porre fine alla politica dei tassi di interesse negativi in vigore dal 2016, ponendo di fatto il Giappone come quarta economia al mondo, superata dalla Germania 🇩🇪, dove l’economia tedesca non è molto migliore al momento; entrambe le economie dovrebbero essere sorpassate dall'India nei prossimi anni. 🇮🇳
Allora ci si chiede: “Come mai il Nikkei225 è a un passo dai massimi storici dal 1989 se il Giappone è in recessione?”
La risposta potrebbe essere che il mercato azionario sembra più concentrato su cambiamenti a lungo termine come una migliore governance aziendale che hanno portato forti utili aziendali, complice il rallentamento economico della Cina che spinge gli investitori verso il Giappone, e uno yen debole che aumenta i profitti degli esportatori. Aggiungiamo anche che una serie di decisioni vantaggiose per gli azionisti da parte delle autorità sta guidando gli afflussi verso Tokyo. E il nuovo interesse di Warren Buffet sarà stato un altro catalizzatore?
Lo yen si è indebolito contro il dollaro anche a causa dell'aumento dell'inflazione negli Stati Uniti e delle aspettative di tassi d'interesse americani più alti più a lungo, chiamato “higher for longer”.
La BOJ esita ad aumentare i tassi per evitare di soffocare la crescita dei salari e danneggiare gli investitori al dettaglio che beneficiano del yen debole, creando un potenziale conflitto: aumentare i tassi per combattere l'inflazione ma il desiderio di mantenere un yen debole per ragioni economiche e sociali.
Un improvviso riavvolgimento dei carry trade (prestiti in Giappone a basso interesse per investire in attività ad alto rendimento) potrebbe essere innescato da una volatilità crescente, creando un pericolo per i mercati finanziari, permettendo a uno yen forte di danneggiare gli investitori al dettaglio che traggono profitto dai carry trade, causando instabilità finanziaria. Al tempo stesso ci si trova in un limbo politico, ritardare i rialzi dei tassi potrebbe peggiorare l'inflazione ed erodere la fiducia.
Gli analisti prevedono un 67% di possibilità che la BOJ ponga fine ai tassi negativi entro aprile, ma l’impatto effettivo dipenderà dalle comunicazioni della BOJ e dalle decisioni della FED. L’abbandono dei tassi negativi, sommato a un eventuale indebolimento dello yen, potrebbe spingere i rendimenti obbligazionari oltre l’1%, mettendo in discussione il controllo della curva dei rendimenti (YCC).
Avendo il Giappone il secondo più grande stock di obbligazioni governative al mondo, dopo gli Stati Uniti, gli spostamenti del rendimento obbligazionario decennale potrebbero avere ripercussioni sull'economia reale, sul sistema finanziario e sui flussi globali di investimenti, generando volatilità nel mercato obbligazionario.
Le sfide per la BoJ rimangono incentrate a mantenere bassi i tassi per sostenere la ripresa economica, ma al contempo contrastare l'inflazione crescente che erode il potere d'acquisto delle famiglie.
Gli scenari all’orizzonte sono che la banca centrale potrebbe optare per misure non convenzionali per stimolare l'economia senza alzare i tassi, magari sostenendo la domanda interna che potrebbe accelerare la normalizzazione della politica monetaria, mentre una recessione prolungata potrebbe avere conseguenze negative sull'economia globale.
Ueda sembra più concentrato sull'inflazione e sui salari a lungo termine che sulla crescita economica a breve termine, sottolineando di voler vedere un "circolo virtuoso" di aumento di salari e prezzi rimanendo in attesa di negoziazioni salariali che portino a guadagni maggiori rispetto allo scorso anno, facendo entrare in gioco anche i sindacati che chiedono aumenti più elevati sostenuti dal Primo Ministro del governo.
La recessione ha indotto alcuni operatori di mercato a posticipare le previsioni di fine dei tassi negativi, ma Ueda non sembra cambiare, ribadendo che riconsidererà la necessità di politiche monetarie accomodanti solo al raggiungimento dell'obiettivo di inflazione del 2%, ma rimanendo ottimista sull'andamento dei salari, prevedendo una loro crescita reale graduale e addirittura superiore all'inflazione al netto dei prodotti freschi nell'anno fiscale a partire da aprile 2025.
Gli investitori e le imprese dovranno prepararsi a un possibile aumento dei tassi di interesse nei prossimi mesi. Il governo e la BOJ potrebbero dover agire di concerto per mitigare gli effetti negativi della recessione e continueranno a collaborare per raggiungere l'obiettivo di inflazione del 2%.
Conclusioni:
La recessione in Giappone pone la BOJ di fronte a scelte difficili. La banca dovrà trovare un equilibrio tra il sostegno alla crescita e la lotta all'inflazione, mentre tiene conto dei rischi per la stabilità finanziaria. I prossimi mesi saranno cruciali per capire come la BOJ gestirà questa situazione delicata, e osservare quali saranno le implicazioni significative per l'economia giapponese e per i mercati finanziari globali.
L'economia giapponese rimane in una fase critica. Il futuro dell'economia dipenderà da vari fattori, tra cui l'inflazione globale, la politica monetaria della BOJ e le riforme strutturali del governo. La posizione economica futura del Giappone rimane incerta, con fattori sia interni che esterni in gioco.
Graficamente, il futures dello Jen Giapponese, ticker 6J, si trova in una posizione al quanto scomoda, a poco più dell’ 1% dai minimi storici, segnando di fatto un triplo minimo dopo il quale entreremo in mondi inesplorati.
Al tempo stesso il cross USD/JPY si trova a circa l’1% dai massimi storici, dove la stessa BoJ potrebbe intervenire per difendere lo Yen come già fatto in passato facendo massicci acquisti della propria valuta.
Alla luce di quanto descritto sopra e con un medio orizzonte temporale si potrebbero valutare molteplici strumenti finanziari traendo profitto dall’apprezzamento dello YEN Giapponese
Fonte:
Raccolta dati
Letture approfondite
Conoscenze personali
Grazie della lettura 🫶🏼
COINBASE: Rialzista – rilevamento di una “BAT”COINBASE: Rialzista – rilevamento di una “BAT”
Il prezzo potrebbe scendere sui gap al livello di 165-121
La possibile zona di rimbalzo è compresa tra 70 e 132
Sarebbe quindi possibile cercare inizialmente un rimbalzo
il 203
il 259
il 288
poi la mia zona “PRZ” intorno a 320 360
Il ROC è in territorio positivo
Stai attento.
NASDAQ: È arrivato il momento di andare short?Analizzando il NASDAQ, osserviamo una serie di fattori significativi. Il prezzo si avvicina ai massimi settimanali e la performance degli ultimi cinque giorni è positiva, con un aumento dello 0,35%, indicando una forza nel mercato. Tuttavia, la volatilità delle ultime cinque sessioni è superiore alla media degli ultimi tre mesi, segnalando un periodo di incertezza e fluttuazioni. Tuttavia, sia nel semestre precedente che nelle ultime venti sessioni, si osserva un trend rialzista dei prezzi, suggerendo una tendenza positiva a lungo termine.
Guardando ai livelli di supporto e resistenza, l'area di supporto principale è a 17480.0, mentre quella di resistenza è a 18040.0. Un potenziale cambio di tendenza potrebbe verificarsi con una discesa sotto l'area di supporto a 17040.0, indicando una possibile inversione del trend rialzista. Le posizioni speculative nette dei trader sui future NASDAQ 100 sono diminuite rispetto alla settimana precedente, riflettendo una certa incertezza tra gli operatori riguardo alle prospettive future del mercato.
Monitorare le performance del mercato obbligazionario è cruciale, poiché un aumento potrebbe spostare la domanda verso le obbligazioni a discapito delle azioni. Attualmente, il rendimento annuale del tesoro USA a dieci anni è in aumento, il che potrebbe influenzare l'analisi tecnica del NASDAQ.
Inoltre, un'analisi più dettagliata al livello di timeframe H4 rivela che il mercato sta oscillando attorno a un'area di approvvigionamento, suggerendo la possibilità di un cambiamento strutturale. Un approccio potrebbe essere quello di attendere un cambiamento a M15 e poi considerare un ingresso sul retest di un'area di approvvigionamento M15, con un obiettivo a 17560. Se il prezzo chiude completamente al di fuori dell'area di approvvigionamento a M15, potrebbe cambiare la prospettiva, richiedendo ulteriori conferme prima di decidere le operazioni.
In conclusione, anche se il NASDAQ mostra segnali di forza nel breve termine, è importante valutare la volatilità e i livelli di supporto/resistenza. Le posizioni dei trader e le performance del mercato obbligazionario forniscono ulteriori indicazioni sul sentiment di mercato e sulle prospettive future. Saluti e buon trading a tutti.
Economic Sentiment Index: il "mio" leading indicatorBuongiorno a tutti.
Vorrei presentarvi un nuovo indicatore che ho codificato, l’Economic Sentiment Index statunitense, illustrato nell’immagine seguente.
Economic Sentiment Index statunitense. Grafico mensile
Esploreremo le funzionalità di questo indice, la ragione della sua creazione e i suoi vantaggi. Con questo, vi auguro una piacevole lettura e visione.
ECONOMIC SENTIMENT INDEX
L’indice, come suggerisce il nome, mira a riflettere le aspettative economiche di tre attori chiave dell’economia: i consumatori, i direttori degli acquisti e gli investitori. L’indice incorpora la fiducia dei consumatori, il PMI manifatturiero, il PMI dei servizi e una combinazione di indici azionari e obbligazionari.
Le variabili dell’indice sono positivamente correlate tra loro. In particolare, tendono ad accelerare quando ci sono aspettative di crescita economica e a rallentare in caso contrario. Tuttavia, nonostante la loro correlazione positiva a lungo termine, possono a volte divergere. Quindi, a chi dovremmo affidarci? Ai consumatori? Ai direttori degli acquisti? O sarebbe meglio affidarsi agli investitori, che sono quelli che spingono le azioni verso l’alto?
Da queste considerazioni nasce l’esigenza di creare un indice che tenga conto di tutte queste variabili.
Discutiamo l’indice osservando la figura seguente.
Descrizione dell’indice. Grafico mensile
L’indice si aggiorna su base mensile e oscilla attorno allo zero. Valori superiori a zero indicano un’espansione, mentre valori inferiori segnalano una contrazione, un po’ come l’interpretazione degli indici PMI che, al contrario, oscillano intorno a 50 punti.
Durante la crisi del 2007-2009, l’indice ha toccato il suo minimo storico a -2.27 punti (nel novembre 2008), mentre il picco massimo è stato raggiunto a gennaio 2017 a 1.59 punti. Esso tende a mostrare picchi di ottimismo e pessimismo estremi intorno a 1.5 e -1.5 punti.
A mio avviso, l’indice è interessante per la sua ciclicità: sale o scende, senza mai lateralizzare negli ultimi 16 anni. Questo sembra rappresentare le aspettative del ciclo economico attraverso gli occhi degli attori precedentemente menzionati.
Nonostante possa sembrare ovvio, è importante sottolineare che, quando l’indice sale, gli attori economici hanno aspettative di crescita e gli investitori tendono ad essere propensi al rischio. Invece, quando l’indice rallenta, gli attori economici hanno aspettative di rallentamento e gli investitori tendono a mostrare avversione al rischio. Tuttavia, come menzionato in precedenza, ci sono momenti in cui le variabili dell’indice non convergono, il che può portare a divergenze in questo comportamento.
Potreste chiedervi se le zone estreme possono essere interpretate come segnali di condizioni di ipercomprato o ipervenduto. La risposta sembra essere affermativa: l’indice tende ad anticipare queste condizioni, come mostrato nelle figure successive.
L’indice anticipa la fine del bear market del biennio 2007-2009. Grafico mensile
L’indice anticipa la fine del bear market del 2022. Grafico mensile
L’indice anticipa le correzioni del 2010 e del 2011. Grafico mensile
L’indice anticipa le correzioni del 2015 e del 2016. Grafico mensile
La funzione leading dell’indice dal 2018 in poi. Grafico mensile
L’indice, ad oggi, si trova a 0.78 punti, lontano dai minimi di giugno 2022 ma più vicino ai massimi di marzo 2021.
L’Economic Sentiment Index ad oggi. Grafico mensile
Potrebbe sorgere la domanda: ci sarà una recessione? Dall’osservazione del grafico precedente, non sembra. Al contrario, sembra che ci troviamo in una fase di piena espansione, dove la recessione non è prevista. Tuttavia, vedremo cosa riserverà il futuro. Purtroppo, non esistono indici infallibili. Ricordate: anche l’inversione della curva dei rendimenti era considerata quasi infallibile, ma finora non si è rivelata tale.
Per concludere l’analisi, vorrei presentarvi il rapporto tra l’indice Economic Sentiment Index e il Composite Leading Indicator, rilasciato dall’OECD, nella prossima grafica.
L’Economic Sentiment Index è anticipatore del Composite Leading Indicator. Grafico mensile
L’Economic Sentiment Index si dimostra più volatile e reattivo rispetto al Composite Leading Indicator, tendendo a prevederne le variazioni. Questa differenza è probabilmente dovuta al fatto che i due indici sono costruiti in modo diverso. Ad esempio, il Composite Leading Indicator non attribuisce lo stesso peso ai prezzi delle azioni e delle obbligazioni. In particolare, quest’ultimo è composto dalle seguenti variabili:
• Il numero di progetti di costruzione di abitazioni avviati in un determinato periodo
• Il valore totale (in dollari statunitensi) degli ordini ricevuti per beni durevoli
• I prezzi del NYSE composite
• La fiducia dei consumatori
• La fiducia nel settore manifatturiero
• Lo spread tra i tassi di interesse
Ritornerò a parlare di questo indice prossimamente, discutendo magari le implicazioni in ottica di investimento. A presto e buona giornata a tutti!