BTC - ANALISI FINE GIUGNO 2022Ciao a tutti !
Vi propongo una mia visione personale sul prossimo andamento di BTC dopo fine Giugno !
1) Rimbazo dei 24.000$
2) Storno a 17.600$
3) Breakout al ribasso
4) Ultimo minimo a 13.000$
Per i ragazzi che mi seguono, ricevernanno su aggiornamento macroeconomico e tecnico su BTC !
Cripto
Bitcoin vs Gold: Il vero bene rifugioQual'è la funzione di Bitcoin?
Nella propria vita, Bitcoin ha assunto diversi valori a seconda del contesto storico nel quale veniva considerato.
Inizialmente il neonato pubblico crypto, attribuiva a Bitcoin la qualità di mezzo di pagamento innovativo ed indipendente rispetto alla moneta fungibile comunemente intesa. Con il tempo, date le ampie oscillazioni di prezzo, tale qualità è finita per essere lasciata nel dimenticatoio ed altre criptomonete hanno assunto l'ex ruolo di Btc in quanto più conformi a quella dimensione finanziaria.
La struttura economica di Bitcoin lascia spazio ad altre interpretazioni: dopo poco tempo, nuovi investitori entrano a far parte del mondo decentralizzato e si rendono conto che l'economia di Bitcoin è basata su un'impostazione "non inflazionistica" al contrario della moneta a corso legale. Ecco che il padre di tutte le crypto inizia ad assume la qualità di " riserva di valore ", una sorta di " oro digitale ".
Molti studiosi dei mercati finanziari hanno cercato di categorizzare bitcoin secondo asset class già conosciute e l'evidenza empirica dimostra come la categoria più adatta al bitcoin, è quella delle commodities intese in termini generali (un concetto che va oltre al mero termine italianizzato di materie prime ).
Da quel momento, vari modelli matematici hanno cercato di prevedere il prezzo di Bitcoin sulla base di queste considerazioni. Quello più interessante è senza ombra di dubbio lo Stock To Flow ; un sistema di calcolo basato sul concetto di rarità (scarsità) che ha fedelmente saputo rappresentare la crescita del prezzo di Btc fino a questo momento. Tale modello trae il proprio computo da un parallelismo con l'evoluzione di prezzo che, sulla base del concetto naturale di scarsità , dovrebbe caratterizzare il prezzo del Gold ed altre commodities.
Recentemente, il prezzo di Bitcoin ha iniziato a scambiare a valori non conformi al modello, inferiori alle aspettative e non certamente conformi con il concetto di riserva di valore. Al contrario, il gold sembra mantenere il proprio valore mostrandosi una valida alternativa contro turbolenze economiche. Se prendiamo ad esempio la versione tokenizzata PaxGold e la mettiamo a confronto con bitcoin, notiamo che il cross PaxG/BTC da inizio anno ha segnato quasi un +300%.
Ma quali potrebbero essere i motivi di un tale disequilibrio? Secondo i nostri analisti, ci sono poche ragioni fondamentali. E' tutta una questione legata alla speculazione . L'oro è sicuramente una valida opzione in periodi di turbolenze economiche, ma il periodo che stiamo attraversando è un momento borsistico in cui tutte le materie prime si sono apprezzate mentre gli asset speculativi hanno subito gli effetti di una drastica fuga di capitali .
Bitcoin è quindi un " bene rifugio "? Storicamente ha sempre mantenuto una correlazione media con il Nasdaq di 0.6 a dimostrazione del fatto che Bitcoin non è un alternativa all'investimento speculativo. E' un investimento rischioso non conforme al concetto di " copertura finanziaria " che tende a correggere nei momenti in cui cambia direzione il mercato tradizionale (peculiarità non conforme all'andamento storico dell'oro).
Il Bitcoin non è quindi "oro digitale" ma è semplicemente, Bitcoin è Bitcoin. Non bisogna quindi confondere la caratteristica di " bene rifugio " con quella di "strumento di copertura" ma occorre fare un passo in più, ovvero quello di rendersi conto che dalla nascita, Bitcoin ha mostrato un andamento complessivamente crescente tale da preservare il valore dei capitali investiti dai propri sostenitori. Il motivo?
Nei mercati finanziari occorre sempre essere infinitamente oggettivi; i motivi possono essere due:
a) SPECULAZIONE --> Bitcoin va dove andrebbe qualsiasi altro asset speculativo (correlazione di 0.6 punti con il nasdaq )
b) VALORE --> Le caratteristiche insite in Bitcoin lo rendono un asset straordinario ed il prezzo semplicemente riflette tale valore,
A voi la scelta.
Commento libero!
Celsius (CEL) +300% in 2 giorni grazie allo short squeezeIl valore di CEL, il token nativo della piattaforma di lending di criptovalute Celsius Finance, è aumentato del 300% negli ultimi 2 giorni passando da valere circa 50 centesimi fino a 1,50$. Dopo una leggera discesa, ora CEL viene scambiato a circa 1,30$.
Questa situazione ha stupito molti investitori, considerando la delicata situazione in cui si trova Celsius , costretto a bloccare i prelievi dei propri clienti a tempo indeterminato . Le situazioni però sono paradossalmente collegate.
Da oltre un mese sui social c’era una campagna FUD abbastanza palese nei confronti di Celsius. Secondo i sostenitori del progetto di Alex Mashinsky, si trattava di un attacco organizzato allo scopo di creare paura negli investitori di Celsius, spingendoli a ritirare i propri risparmi generando quella che viene definita una bank-run. Questo ipotetico attacco ha sicuramente raggiungo l’obiettivo, dato che Celsius è entrata in una crisi di liquidità che la ha costretta a disabilitare i prelievi dei propri utenti.
La community di Celsius è rimasta (in parte) compatta e ha individuato come colpevoli dei grossi investitori che avrebbero aperto delle grosse posizioni in short sul token CEL in precedenza. Semplificando la loro teoria, Celsius è stata diffamata allo scopo di far crollare il valore di CEL, in modo tale che questi speculatori potessero guadagnarci. Un’operazione simile accaduta l’anno scorso con Gamestop. E proprio come con Gamestop, i piccoli investitori si sono uniti organizzando uno short squeeze per difendere CEL e soprattutto generare enormi perdite a questi speculatori.
Uno short squeeze avviene quando i trader scommettono che il prezzo di un asset scenderà, ma invece il prezzo sale, costringendoli a chiudere le loro posizioni. Radunandosi attorno all’hashtag #CELShortSqueeze su Twitter, i possessori di CEL hanno pianificato di forzare uno short squeeze acquistando CEL sull’exchange FTX, spostandoli su piattaforme DeFi (DEX) e impostando ordini limite di vendita a prezzi molto alti come 10, 100 o persino 1000 dollari.
La strategia è simile a quella impiegata dal gruppo WallStreetBets di Reddit durante lo short squeeze di GameStop di gennaio 2021, spingendo il prezzo delle azioni GameStop (GME) a un aumento di oltre il 1.000% in due settimane.
In quell’occasione, gli hedge fund con posizioni short su GME hanno subito pesanti perdite, la negoziazione dell’asset è stata interrotta alla Borsa di New York e l’app di trading Robinhood ha impedito agli utenti di acquistare il GME (accendendo una causa da parte di clienti scontenti).
Tuttavia, lo short squeeze di GameStop ha una salutare lezione per i trader: a fine gennaio 2021 GME è precipitato da oltre 300$ a 100. Ora viene scambiato a 135 dollari, che è comunque piuttosto superiore al suo prezzo prima dello short squeeze, di circa 20 dollari
Celsius: ci vorrà tempo per stabilizzare la liquidità
Lunedì 20 giugno 2022, Celsius ha emesso un nuovo comunicato in cui afferma che il suo “obiettivo continua ad essere stabilizzare la nostra liquidità e le nostre operazioni”, ammettendo che “questo processo richiederà tempo”.
La società ha affermato che sta mantenendo “un dialogo aperto con le autorità di regolamentazione e sta cercando di trovare una soluzione.
L’investitore principale di Celsius, BnkToTheFuture, si è offerto di aiutare a implementare “l’innovazione finanziaria” per assistere l’azienda come parte di un piano di ripresa. Il co-fondatore di BnkToTheFuture Simon Dixon ha affermato che la finanza tradizionale non avrà una soluzione tempestiva per Celsius come accaduto 10 anni fa con Mt.Gox, ma ha rifiutato di condividere i dettagli del recovery plan proposto dall’azienda “prima che Alex Mashinsky e il consiglio di amministrazione di Celsius siano pronti.
Crypto, DeFi, MemeCoin : Cosa sta succedendo?Questo Lunedì inizia con i soliti timori che hanno caratterizzato il pubblico crypto durante la scorsa settimana.
L'attenzione ruota intono al mondo della DeFi e la relativa possibilità di un crollo "sistemico" in pieno stile "reazione a catena".
Crescono le paure intorno a Tether: la più famosa stablecoin al mondo, continua a scambiare sotto il prezzo di peg col dollaro suscitando nel pubblico dei propri investitori panico. Il team ha cercato più volte di ristabilire la calma attraverso comunicati sui social, più o meno affidabili.
Il pubblico crypto però ha bisogno di conferme, dati e fatti ... non promesse.
Per questo motivo Tether si sta organizzando per effettuare un audit completo sulle loro riserve.
L'attenzione dei media in questi ultimi due giorni si è però spostata sul famigerato DogeCoin, grazie ad Elon Musk ed un suo contenuto su Twitter in cui afferma di continuare a sostenere la memecoin. L'imprenditore più rinomato del pianeta, nonostante sotto accusa di manipolazione di mercato, pare che continui a giocare con i soldi delle persone senza alcuna conseguenza giuridica.
Non mi stupirei se in questi giorni se ne uscisse fuori con un altro Tweet ma, stavolta, discreditante il mercato crypto creando un ulteriore pump & dump.
Nel frattempo, nessuna novità dai mercati tradizionali. La situazione economica mondiale è critica e nonostante le banche centrali sembrino restare indifferenti, cercando di mostrare tranquillità, sicurezza e fiducia nelle proprie politiche monetarie, il pubblico degli investitori tradizionali sembra non aver dubbi sul futuro e sta provvedendo a liquidare le proprie posizioni.
Per molti, questo è solo un assaggio della devastazione economica - commerciale e finanziaria che caratterizzerà le nostre vite nei prossimi anni.
Infine, come era plausibile aspettarsi, dopo il tremendo crollo caratterizzante il settore crypto e non solo, della scorsa settimana, il mercato sembra prendere fiato concedendo un po di tranquillità agli hodlers e regalando delle belle opportunità di trading ai trader.
E voi cosa pensate? Continuerete a sfruttare il downtrend oppure cercherete qualche long?
$BTC weekly, aggiornamento sulla MA 200 WPorto avanti il grafico settimanale, utilizzando come strumento principale l'ichimoku.
Siamo ancora in discesa. anche se la Kijun, appiattendosi, potrebbe attrarre verso di se, perciò al rialzo, il prezzo.
Ovviamente non vuol dire che parte una bull run, ma che potrebbe esserci un pò di respiro da questo calo forte delle ultime settimane.
Se parliamo della MA 200 W, un livello molto importante per molti investitori possiamo notare la chiusura sotto di essa della settimana appena conclusa.
L'ultima volta che il prezzo ha chiuso sotto questo livello lo ha poi recuperato la settimana successiva, perciò questa settimana, o al massimo la prossima saranno fondamentali.
Gli indicatori di momentum, RSI e MACD non offrono nessun segnale di inversione (non li ho inseriti nel grafico per renderlo meglio leggibile).
Calma, gesso e tanto studio.
MatPizzini
Bitcoin ed i suoi supporti invisibili!Sul grafico del Bitcoin è piuttosto semplice andare ad individuare i classici supporti statici frutto dei passati movimenti dei prezzi (e quando si dice passati, si intende che adesso stiamo navigando sulle quote del 2020).
Ulteriori informazioni però possiamo estrapolarle dall'analisi dei book di contrattazione.
Direttamente dai 5 maggiori exchange al mondo, i supporti "invisibili" da monitorare!
Buon trading!!!
$CRO, uno sguardo al lungo periodo
Quando il grafico è difficile faccio zoom-out sul grafico W.
Si eliminano rumore e falsi segnali.
Il prezzo ha rotto al ribasso la kijun la prima settimana di gennaio, era a 0.52$.
Chi avrebbe immaginato di vederlo a 0.17$? Io no!
Il massimi e minimo sono diventati decrescenti, mi viene da pensare: "dove si può fermare la discesa?"
#crofam #CRO #CronosChain #Cryptocom #crypto
Calma, gesso e tanto studio.
MatPizzini
$ETH, adesso o mai piùEthereum è arrivato ad un livello cruciale, la MA 200 W.
Il ribasso del 2022 non trova tregua, e siamo arrivati ad un livello direi cruciale.
Tutti gli indicatori su grafico D non danno segni di inversione.
Nell'ellisse gialla avevo ipotizzato una zona di arrivo del prezzo, in un'analisi di qualche giorno fa.
La forza ribassista non sembra conclusa, perciò rimango più orientato ad operare short piuttosto che long.
Calma, gesso e tanto studio.
MatPizzini.
Ethereum: Che disastro!Sebbene l'attenzione dei media e degli investitori ricada principalmente sull'andamento del prezzo delle top cap crypto, il vero protagonista di questo bear market è il settore della DeFi .
Inutile tediarvi nella spiegazione del ruolo della DeFi nel moderno sistema finanziario decentralizzato ... Vi basti sapere che i capitali gestiti da queste società alternative sono di un ammontare abbastanza rilevante in rapporto alla capitalizzazione del singolo mercato crypto.
Non intendiamo assolutamente paragonarle a delle banche, ma non possiamo non considerare che all'interno di questo mercato, siano finite per assumere un importanza quasi similare. E' quindi naturale che, un deterioramento delle finanze dei "colossi della DeFi", provochi dump di mercato.
La faccenda TERRA-LUNA non ci ha insegnato niente?
Adesso sembra essere arrivato il turno della famiglia della BlockFi la quale, sembra sempre più mettere in evidenza i propri problemi finanziari, cercando di evitare quella che a tutti gli effetti, sembra essere una "corsa agli sportelli", in pieno stile crisi finanziaria dell'800'.
Condivido il grafico di ETH per mostrarvi una certa anomalia volumetrica caratterizzante gli ultimi mesi di contrattazione (volumi in vendita), pensate che le piattaforme DeFi possano aver assunto un ruolo chiave nella recente liquidazione di massa?
Se ci fate caso, il prezzo della seconda cryptovaluta più conosciuta al mondo, sta scambiando su un livello di supporto abbastanza fondamentale: L'ATH del 2017. Pensate che il prezzo possa tentare un rimbalzo, anche di breve periodo?
ETH: Triangolo discendente?Peter Brandt è ribassista su Ethereum e prevede ETH a 1.268$ fra un mese. Il motivo? Una semplice conformazione tecnica sul grafico ETHUSDT: nello specifico l'individuazione di un triangolo discendente. Recentemente, all'interno della nostra community, è sorto un dibattito abbastanza accesso sulla "bontà" delle figure tecniche nel contesto dell'investimento cryptovalutario. Per molti dei trader del nostro team, è assurdo credere che investitori tanto famosi utilizzino alla lettera l'analisi tecnica per effettuare i propri investimenti.
Forse è meglio concentrarsi sul processo di Merge piuttosto che sulla ricerca di pattern grafici in quanto, per chi non ne fosse ancora venuto a conoscenza, Ethereum sta procedendo verso il completamento del processo di transizione ad un "nuovo Ethereum".
Mercoledì, gli sviluppatori hanno confermato di aver completato con successo il Merge sul testnet Ropsten:
"Il Merge del testnet Ropsten è stato completato! Che giornata storica ed emozionante per la community, i ricercatori e gli sviluppatori di Ethereum.
I prossimi passi? La fusione di altri due testnet pubblici, e infine del mainnet. Il Merge sta arrivando."
Allo stesso modo, i fondamentali (se così possiamo chiamarli) lasciano un pò a desiderare. Il numero di developer attivi su rete Ethereum, in esponenziale aumento dal 2019 ha registrato un importante interruzione a causa della paura degli effetti causabili dal merge stesso. In aggiunta, le revenue da protocollo sono diminuite come del resto è accaduto a tutte le blockchain e protocolli DeFi.
A nostro parere, è possibile che Ethereum possa continuare la spinta ribassista ma il motivo non sarebbe certamente da attribuire alla costituzione di una figura di analisi tecnica ma piuttosto ad una momentanea interruzione della "produzione" (giusto per seguire il parallelismo con le materie prime). Viceversa, qualora Ethereum dovesse crescere contro ogni aspettativa, un motivo potrebbe proprio essere la formazione della suddetta figura grafica ben visibile da chiunque.
Litcecoin ancora schiacciato sui minimiIl Litecoin a livello di prezzo sta soffrendo da parecchi mesi, infatti perde circa l'85% dai suoi massimi storici, inoltre è stato lanciato un aggiornamento del suo protocollo che ne incrementa la privacy e l'anonimato, ma va in contrasto con le normative KYC e di trasparenza, infatti alcuni exchange hanno dovuto delistarlo.
A livello grafico abbiamo una diagonal trend supportiva che parte dal 2017, ed evidenziata in arancione, ma soprattutto un’area dove passa un importante PoC volumetrico.
Mentre a livello statico il supporto principale resta molto basso a 30$ e va valutato come ultima istanza, presumibilmente potrebbe essere toccato in caso di forti spike ribassisti.
La prima resistenza l’abbiamo a 85$, mentre la successiva è a 94$ ed è dato dal primo vettore di Fibonacci evidenziato sul grafico.
Visto la situazione fortemente ribassista a poco senso parlare di livelli più alti finchè resta schiacciato verso i minimi.
A mio avviso la scelta di Litecoin di incremento di privacy è corretta, perchè in futuro potrebbe essere una delle grandi richieste del mercato crypto.
BTC - ANALISI INIZIO GIUGNO 2022Buongiorno traders,
Come sempre, rimango sulla mia tesi che per BTC vede uno storno in area 25.000$
Storno che potrebbe arrivare a breve e una volta toccata l'area dei 32.000$
Ieri inoltre, è stata resa pubblica una notizia molto bearish, ovvero il BAN a NY per i miners di BTC.
Ormai, da 5 anni a questa parte, abbiamo visto tantissime notizie bearish di BAN per le crypto... questa volta sarà una notizia vera?
Sinceramente non lo penso, ma vista la situazione macroeconomica mondiale, c'è chi potrebbe approfittarne vendendo ora per poi ricomprare a prezzi piu bassi.
++
non è un consiglio finanziario ma analisi personale
Bitcoin: E' in una zona di accumulo?Se facciamo Zoom Out sul chart W, la situazione sembra meno drastica del previsto.
Difatti, BTC si trova in una zona di particolare interesse grafico:
Non solo sta scambiando sul supporto dei 30K$ (zona importantissima per il suo storico) da qualche settimana, ma pare che abbiamo quasi completamente “scaricato” i suoi indicatori tecnici entrando in una zona in cui per molti istituzionali, potrebbe diventare interessante iniziare a prendere posizione.
Ormai ci avrete imparato a conoscere e quindi dovreste aver capito quali strumenti andiamo ad osservare quando la situazione si fa interessante. Li elenchiamo qua sotto esponendo un piccolo commento:
1) Stock To Flow : Siamo nella zona verde, ciò sta ad indicare che i giorni mancanti al prossimo Halving sono meno di 800. Storicamente, situazioni analoghe hanno rappresentato un ottimo punto per iniziare ad accumulare. Per essere precisi, tale modello concede al crollo di BTC massimo ancora un 30% di perdita.
2) SMA 4 years : Siamo nella zona BLUE, ciò indica la prossimità ad una zona di interesse storico all’acquisto. Ci tengo a sottolineare che per esattezza, la SMA adesso misura 21K$. Esattamente un -30% dal prezzo attuale.
3) TermoCap: Questo strumento al momento misura 1 e storicamente, è sempre stato un buon punto di accumulo il livello dello zero.
4) BEAM : Il Beam suggerisce calma negli acquisti. La pazienza è virtù dei forti.
5) Haikin Ashi mensile : Siamo sempre rossi, non c’è alcun segno di ripartenza all’orizzonte. Non possiamo certo aspettarsi una candela verde in una situazione rossa come quella che sta attraversando il mercato in questo momento.
In sintesi:
I mercati ci suggeriscono pazienza ma allo stesso modo di restare vigili. Certi indicatori in passato hanno sbagliato poche volte e dallo studio metrico, il nostro team concede alla decrescita del prezzo, al massimo un ulteriore 30/40% (non certo poco).
Il Bitcoin è veramente l’oro digitale oppure no? (7min)
Molto spesso si sente parlare di Bitcoin come “oro digitale”, ma la criptovaluta può essere definita riserva di valore o bene rifugio? Possiamo paragonare Bitcoin all’oro?
Innanzitutto, per poter analizzare i due asset dobbiamo prima definire cosa significano bene rifugio e riserva di valore.
Un bene rifugio è qualcosa (spesso un oggetto, ma può essere anche una valuta) nella quale si può mettere al sicuro la propria ricchezza: l’esempio classico sono gli immobili, perché non sono estremamente soggetti a deterioramento ed usura. Si pensi anche, come esempio opposto, ai beni di consumo: un paio di scarpe non possono essere un bene rifugio, perché utilizzandole si consumano, perdendo il loro valore iniziale, fino ad arrivare a valere 0 quando saranno rotte ed inutilizzabili.
L’immobile non si consumerà nel tempo. Al netto dei costi di manutenzione e, se in buona condizioni, le ristrutturazioni future di cui avrà bisogno, potrebbe anche aumentare il proprio valore.
La stessa cosa vale per l’oro: se acquistassimo oggi un lingotto d’oro, tra 10 anni avremo ancora un lingotto d’oro integro e non deteriorato.
Per riserva di valore s’intende un asset che non perde valore nel tempo, anzi spesso aumenta. Pensiamo al lingotto d’oro citato in precedenza: se lo avessimo acquistato 10 anni fa adesso avremmo lo stesso lingotto d’oro che vendendolo ci porterebbe pure un guadagno, dato che il prezzo della materia prima è salito con continuità. Ecco perché le riserve di valore vengono usate per proteggere i capitali dall’inflazione.
Dopo aver dato queste due definizioni vediamo cosa sono il Bitcoin e l’oro, prima di confrontarli.
L’oro è un metallo che, fin dall’antichità è stato riconosciuto dall’uomo come “prezioso”, ed è stato uno dei primi metalli con la quale sono state coniate le monete, usate come scambio, in sostituzione al baratto.
Nella storia ci sono spesso state delle vere e proprie corse all’oro, i regnanti dimostravano la propria forza anche tramite le loro ricchezze.
Ancora oggi gli stati sovrani di tutto il mondo hanno delle riserve aurifere, fondamentali in certe situazioni a dare stabilità al proprio sistema economico.
Pensiamo all’importanza di questo metallo prezioso nella cultura generale: il significato di regalare un gioiello d’oro, oppure la medaglia d’oro nelle competizioni sportive e tante altre cose.
Bitcoin, nasce nel 2008, con la pubblicazione dell’algoritmo da parte di uno o un gruppo di sviluppatori (sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto), che sfrutta la tecnologia della Blockchain.
Quest’ultima rende ogni Bitcoin unico, proprio perché impresso in modo indelebile sulla propria blockchain. Ogni Bitcoin, viene creato tramite la risoluzione di problemi del suo stesso algoritmo, ecco perché si parla di “mining”.
Fin dalla sua nascita Bitcoin è stato sempre oggetto di controversie: chi lo ha associato a criminalità o terrorismo, oppure chi vede in Bitcoin e nella tecnologia blockchain il futuro di tutto il mondo digitale.
Dopo aver descritto, in breve, i due asset, andiamo ora a vedere i punti in comune e le differenze.
Scarsità:
L’oro essendo un minerale, non è una materia rinnovabile, perciò tutti siamo consapevoli della sua scarsità in natura e questo contribuisce a renderlo prezioso.
L’algoritmo del Bitcoin, per come è stato pensato arriverà ad avere un massimo di 21 milioni di Bitcoin, che vengono “minati” dalla validazione dei blocchi, tramite la risoluzione dei problemi dell’algoritmo stesso (ad oggi abbiamo superato il 90% del numero massimo di Bitcoin, dovremmo raggiungere i 21 milioni dopo 136 anni, partendo dal 2008).
Scambio:
L’oro viene scambiato quotidianamente tramite contratti Future e, dal 1968, il prezzo è condizionato solo da domanda e offerta.
Bitcoin viene scambiato h24 su diversi mercati, sia spot che Future ed il prezzo è determinato da domanda e offerta
“Mining”:
Entrambi gli oggetti della nostra analisi devono essere estratti, seppur in maniera completamente diversa: l’oro viene ricavato in natura tramite diversi processi, per venire poi lavorato e trasformato (per le riserve trattate in precedenza si fabbricano i lingotti). Chi estrae oro, ovviamente, trae profitto vendendolo sul mercato.
Anche i Bitcoin vanno “estratti”, anche se il mining avviene tramite la risoluzione di problemi dell’algoritmo della blockchain Bitcoin.
Per minare Bitcoin serve un’enorme potenza di calcolo, collegata alla rete. Questa potenza di calcolo viene fornita dai cosiddetti “miner”, tramite GPU e Asic, ottenendo profitto vendendo i Bitcoin minati.
Dopo aver visto tutto gli aspetti che accomunano oro e Bitcoin andiamo ora a vedere cioè che li differenza.
Storia e popolarità:
Gli storici ci dicono che l’oro è utilizzato da 5000 anni, perciò fa parte della storia dell’umanità ed è utilizzato da secoli. Si regala per le occasioni importanti ed è universalmente riconosciuto come bene rifugio primario. L’oro lo si considera, tramite gli insegnamenti dei nostri genitori, un bene di straordinario valore e fa parte del linguaggio comune. Il suo utilizzo è fondamentale anche nei chip e negli hardware in generale.
Il Bitcoin, invece, nasce nel 2008, perciò è troppo recente per essere conosciuto dalla maggior parte della popolazione. Fa parlare di sé, sta entrando sempre di più nella visione collettiva, ma di certo non è conosciuto da tutti, anche perché per avere accesso a Bitcoin ci vogliono una connessione ad internet, pc o smartphone etc etc.
Sicuramente la conoscenza e l’adozione del Bitcoin da parte della popolazione sta crescendo, anche se molti, non comprendendo la possibilità di utilizzo lo vedono come un modo per fare speculazione e soldi facili.
Dove vengono custoditi?
Abbiamo detto che entrambi gli asset hanno un certo valore, perciò vanno tenuti al sicuro in qualche modo. L’oro, essendo tangibile, lo possiamo tenere in cassaforte oppure al sicuro in banca.
Il Bitcoin, essendo un bene intangibile, ma scritto sulla blockchain lo possiamo custodire sui wallet, essi siano virtuali, come Metamask, oppure su alcuni Exchange, che ci permettono di comprare, vendere e detenere Bitcoin o altre crypto. Altrimenti si possono detenere su wallet fisici: il più famoso è il Ledger.
Utilizzi nella vita reale: cryptodistortion.substack.com
L’oro viene utilizzato come ornamento e come regalo per le grandi occasioni dalla maggior parte della popolazione, mentre dai governi viene utilizzato come riserva di valore. Quasi tutte le banche centrali del mondo hanno una riserva in oro, ma ci sono delle eccezioni. Tredici paesi non detengono riserve auree: Canada, Norvegia, Croazia, Azerbaigian, Costa Rica, Nicaragua, Camerun, Armenia, Gabon, Turkmenistan, Congo, Ciad, Eritrea. Il Canada e la Norvegia, nello specifico, hanno venduto tutto il loro oro per diversi motivi.
Inoltre viene anche utilizzato come premio nelle competizioni, sportive e non, ed è riconosciuto come segno di successo e vittoria.
Il Bitcoin, fino ad oggi non ha trovato un reale campo di applicazione ma alcune attività commerciali iniziano ad accettarlo come metodo di pagamento. Pensare che possa sostituire le valute attuali è una cosa abbastanza complicata, specie nel breve periodo.
La blockchain avrà di sicuro il suo spazio nel futuro, è una tecnologia con grosse potenzialità e implicazioni, slegata dal valore delle cryptovalute. Infatti, detenere oggi Bitcoin o crypto in generale, lo si fa principalmente per speculare sul prezzo dell’asset.
Questo confronto non parla di dati tecnici, numeri o altro, ma evidenzia che il Bitcoin non può essere chiamato “oro digitale”, poiché sono troppe le divergenze il raro metallo.
Detto ciò, Bitcoin credo possa in un futuro diventare una riserva di valore, soprattutto con il sopravvento del cosiddetto Web3 e in un mondo sempre più digitalizzato.
Questo articolo vuole essere un semplice confronto di due asset diversi ma simili. Quando sento parlare di Bitcoin come oro digitale mi chiedo sempre: possono davvero essere paragonati?
Per ora, la mia risposta, è no.
Uno sguardo tecnico:
Se confrontiamo il grafico dell’oro e di Bitcoin vediamo come l’oro ha una crescita lenta ma costante nel tempo, mentre Bitcoin ha una crescita molto forte ma con dei periodi anche di forte ritracciamento, anche dell’80%.
La conclusione è che Bitcoin per ora è da considerarsi un asset speculativo, paragonabile alle stocks, mentre l’oro è una buona riserva di valore.
LINK: cryptodistortion.substack.com
BITCOIN: TARGET 33K$ ?Gm Hubblers ,
Con la rottura a ribasso dei 28.7K $ del 26 maggio, struttura di supporto caratterizzante questo mese di contrattazione, l' open interest sui futures di Binance ed FTX ha registrato massimi relativi abbastanza anomali dato il drastico decremento di valore dell'indicatore OBV sullo spot di BTC con cross dollaro. E' quindi chiaro il fatto che per molti trader, quello dei 28.7K $, poteva essere un interessante punto di apertura di posizioni short.
Come direbbe il nostro team di trader: " interessante fin troppo ".
Difatti, dopo la rottura al ribasso, Bitcoin ha deciso di rientrare nella propria fase laterale che, sfortunatamente per gli shortisti, ha un range di variazione di quasi il 10% portando tutti in perdita. Adesso, chi ha aperto posizioni a leva probabilmente ha chiuso in stop oppure a margine le proprie operazioni come può confermare l'indice degli short liquidation, nettamente superiore all'indicatore dei long liquidation con un open interest che torna nuovamente su livelli medi di periodo.
Sebbene questi ragionamenti riguardino prettamente i trader di breve periodo, che avrebbero potuto cavalcare un trend da quasi 10 punti percentuali, ciò dovrebbe interessare anche i gestori in quanto, può iniziare ad essere opportuno domandarsi: " quali potrebbero essere zone di svolta inaspettata per il prezzo del re delle cryptovalute. "
Probabilmente, la prima zona di indecisione sarà quella dei 33K$ , area non solo di forte impatto volumetrico ma anche graficamente ben impostata.
Nel frattempo le Altcoin non sembrano eccessivamente intenzionate alla ripartenza (in termini assoluti). Questi asset solitamente sovraperformano rispetto BTC ma adesso stanno soffrono il periodo economico nel quale si trovano e sembra quasi che la strada in salita che dovrebbero percorrere, sia troppo faticosa. " Dove sono i market maker? "
Se invece affrontiamo al questione in termini relativi , lavorare sulle piccole ripartenze parrebbe essere molto profittevole:
Ad esempio, TRON registra un +20% dai propri minimi sebbene graficamente, tale ripartenza, risulti poco estesa. Questo perchè, quando si arriva da un forte ribasso, i prezzi scendono e per variazioni grafiche più piccole corrispondono più punti percentuali. Questo inganna spesso i trader che lavorano su aspettative troppo alte che portano gli asset a muoversi in maniera anomala rispetto alla media delle variazioni dei propri prezzi.
Sorprende vedere come, nonostante vi siano continue occasioni di trading, nel mercato si noti molto meno interesse a livello sociale e volumetrico. I motivi vanno ricercati naturalmente nel periodo storico attuale (Maggio - Settembre) e nel contesto economico alquanto pauroso.
Inizia la stagione estiva! Il vero freddo inverno dei mercati finanziari
STRATEGIA INTERMARKET: LA CORRELAZIONE TRA BITCOIN E NASDAQ“Bitcoin is trending”, “Bitcoin to the moon”, “Le crypto saliranno sempre, acquista”; queste sono solo alcune delle innumerevoli frasi ed affermazioni dei più che hanno descritto quello che è stata la crypto madre da marzo 2020 ad ottobre 2021. La spiegazione sta nella grafica che ora mostrerò:
• +1295% dal crollo dei mercati finanziari indotto dalla pandemia ad aprile 2021
• Successivo ritracciamento del prezzo dal -55% attestatosi fino a luglio 2021
• Successivo impulso rialzista dal +136% arrivato a baciare i 70k dollari, massimi storici
La grandissima popolarità di questa cryptomoneta la dobbiamo alle enormi performance fate registrare nel biennio 2020-2021. Non che non lo fosse già; tuttavia, vi faccio notare qualcosa di abbastanza particolare:
Ho utilizzato Google Trends (che è uno strumento che permette di conoscere la frequenza di ricerca sui motori di ricerca del web di una determinata parola o frase, in questo caso in Italia) digitando la parola “Bitcoin” e ho ottenuto il grafico di color azzurro; successivamente ho correlato ad esso il prezzo del Bitcoin stesso (di color nero): quello che ho ottenuto è una grande correlazione positiva, come voi stessi potete osservare.
Questa correlazione dimostra il fatto che più la crypto diventa popolare, più è probabile essa incrementi il suo prezzo; viceversa, è altrettanto probabile crolli, come sta accadendo in questi ultimi giorni.
L’appetito a questo asset risk on sembra finito, tant’è che non se ne sente più parlare con la stessa frequenza (e ciò è dimostrato dal grafico condiviso utilizzando Google Trends, che da febbraio 2021 ha iniziato a disegnare una parabola discendente); tuttavia le opportunità, come mostrerò in questa strategia, non mancano affatto tant’è che…rullo di tamburi………il Bitcoin può essere anche venduto!
Quindi…strategia intermarket Nasdaq-Bitcoin: come sfruttare la correlazione tra mercato azionario e mercato crypto!
I punti salienti di essa saranno:
• Il Nasdaq è ribassista da inizi 2022: tutti gli indicatori e gli indici di forza che confermano questa ipotesi risk off
• Il Bitcoin è legato all’indice tech da una correlazione diretta
• Ipotizzo una strategia di trading “ideale” vendendo il Bitcoin su grafico orario trovando dei punti di entrata e uscita a mercato forniti dall’incrocio di due medie mobili applicate al grafico di prezzo del Nasdaq (che utilizzo come vedrete come riferimento, vista la mia visione ribassista dell’indice stesso)
• Highlights della strategia
• Considerazioni finali
Buona lettura!
IL MOTIVO PER IL QUALE HO UNA VISIONE RIBASSISTA SUL NASDAQ
E’ dagli inizi del 2022 che ho una visione ribassista sui mercati azionari americani, e di questo ne avevo parlato in un’analisi pubblicata sul portale di Tradingview il 9 dicembre 2021 dal titolo “L’inversione dei mercati azionari giungerà nel 2022?”
Il motivo di questa mia visione è dettato dal rischio percepito dagli attori del mercato dagli inizi di quest’anno, che è chiaramente risk off (scenario in cui gli investitori non sono tanto disposti a rischiare acquistando strumenti finanziari risk on come azioni o obbligazioni ad alto rendimento).
Attraverso alcuni indici di forza ed indicatori posso dimostrarvi il palesarsi di questa situazione:
• INDICE DI FORZA RELATIVA TRA JUNK BONDS A BREVE E LUNGA SCADENZA (SHYG/HYG)
In periodi di risk on dei mercati gli investitori tendono ad acquistare obbligazioni high yield a lunga rispetto a quelle a breve scadenza; questo accade poiché le stesse offrono un rendimento più alto; tali scenari sono mostrati nel grafico dell’indice di forza SHYG/HYG dai trend ribassisti evidenziati da dei canali di color nero; in tali condizioni le performance del Nasdaq si sono dimostrate più che soddisfacenti, evidenziate anch’esse da dei canali dello stesso colore.
Il discorso si capovolge quando sono le obbligazioni high yield a breve durata a sovraperformare quelle a lunga: questo accade poiché gli investitori vanno a scaricare più obbligazioni pericolose rispetto a quelle che lo sono meno; questi comportamenti cosa descrivono? Un clima di risk off, dal momento che gli stessi attori del mercato non sono più disposti a rischiare; tale clima e le performance relative del Nasdaq sono evidenziati nei rettangoli di color rosa: più la sovraperformance dei junk bonds a breve si palesa in maniera forte su quelli a lunga scadenza, tanto l’indice di forza salirà in maniera ripida e tanto il Nasdaq andrà a soffrire in termini di punti percentuali negativi: questo è quello che sta accadendo negli ultimi tempi, dove vediamo la salita repentina dell’indice di forza accompagnata da una discesa altrettanto repentina da parte dell’indice tech.
Tutti le affermazioni fin qui compiute sono ben confermate dal coefficiente di correlazione tra i due indici: esso si mantiene per lo più in territorio negativo.
• SPREAD OBBLIGAZIONARIO AD ALTO RENDIMENTO
Come ho trattato ampiamente nell’analisi che trovate al link:
l’allargamento dello spread indica un maggior rischio percepito dal mercato nell’investire in obbligazioni junk rischiose; dal momento che esse performano bene in risk on, possiamo affermare che più lo spread si allarga, più il rischio percepito è alto, peggiori saranno le performance del Nasdaq.
Ciò è confermato dal coefficiente di correlazione inverso tra lo spread e lo stesso indice tecnologico; più il rischio percepito è alto, più lo spread sale e tanto scende il Nasdaq, in maniera inversamente proporzionale; stessa cosa per il caso opposto.
• INDICE DI FORZA RELATIVO TRA NASDAQ E VXN
Utilizzo questo particolare indice di forza per capire essenzialmente quella che io definisco “la paura di rischiare”. Sappiamo come il VXN rappresenti l’indice di volatilità del Nasdaq, definito anche come “l’indice di paura” dal momento che ai suoi rialzi corrispondono delle discese da parte del benchmark.
Se l’indice di forza si muove in trend rialzista (ossia quando il Nasdaq sovraperforma il VXN) possiamo affermare di trovarci in territorio di “ottimismo” o di risk on; viceversa, quando è l’indice di volatilità e di conseguenza la “paura” a sovraperformare lo stesso benchmark possiamo affermare di trovarci in territorio di “pessimismo” o risk off.
NQ1!/VXN ha iniziato ad essere ribassista da settembre 2021 e, da quel momento, non ha piu’ invertito la tendenza; c’è un segnale che a parer mio non si può ignorare: esso sta per rivisitare i minimi toccati durante i crolli dei mercati mondiali indotti dalla pandemia; cosa accadrà se ci giungerà? Lo commenteremo assieme, l’importante ora è aver capito che gli investitori non sono tanto disposti a prendersi dei rischi.
• INDICI DI FORZA TRA NASDAQ E SETTORI DIFENSIVI
Come spiego all’interno della grafica, utilizzo questi due indici di forza come “termometri di sentiment”, sfruttando le diverse performance che caratterizzano i settori difensivi e il settore tech:
• Quando il mercato accetta dei rischi più alti investe solitamente in settori come quello tech, industriale, dei beni discrezionali, dei materiali eccetera;
• Quando lo stesso è meno disposto a rischiare, preferisce investire più in settori difensivi, come quello delle utilities e dei beni di prima necessità
E’ lampante il fatto che da dicembre 2021 gli investitori preferiscano i settori difensivi e ciò è testimoniato dal trend fortemente ribassista da parte degli indici di forza relativa, che testimoniano in maniera netta il fatto che il mercato, in questo momento, non sia disposto a rischiare.
Con questi quattro grafici di prezzo spero di aver chiarito il motivo per il quale ho una visione ribassista sull’indice tecnologico.
COME SFRUTTO LA MIA VISIONE RIBASSISTA SUL NASDAQ: LA CORRELAZIONE DIRETTA TRA ESSO E BITCOIN
Non è la prima volta che affermo ciò che scriverò in questo esatto momento: Nasdaq e Bitcoin sono correlati! Molti di voi si chiedono i motivi per i quali la crypto non riesca più a raggiungere i suoi massimi storici a 70k dollari circa; il motivo è uno ed uno solo: finchè esso rimarrà fortemente correlato al Nasdaq, seguirà i suoi movimenti.
Ma di che correlazione parlo? Diretta o indiretta? Vediamolo assieme:
Utilizzando un coefficiente di correlazione a cui ho successivamente applicato una media mobile a 20 periodi, ho scoperto come la correlazione che lega i due asset sia fortemente positiva, attestandosi ad oggi a 0,93. Non è semplice trovare due asset totalmente diversi tra loro con una correlazione che li lega così tanto alta, credetemi sulla parola.
COME HO PIANIFICATO LA STRATEGIA
Il primo pensiero che ho avuto è stato questo: “Dal momento che la mia visione sul Nasdaq è ribassista (nel breve e nel medio termine) e sfruttando il fatto che i due asset sono correlati in maniera forte, posso costruirmi una strategia in vendita di Bitcoin, backtestandola in maniera tale da testare l’eventuale affidabilità”?
Ho quindi pensato di costruire e successivamente testare la stessa su grafico 1h, a livello intraday. Il motivo della scelta è semplice: reputo una strategia affidabile qualora essa sia stata testata diverse volte nel tempo; non avrei potuto utilizzare di conseguenza un grafico giornaliero in quanto il numero di operazioni che sarei andato a backtestare sarebbero state troppo poche.
Sono sceso quindi di timeframe (da giornaliero a orario, appunto) in maniera da visualizzare il valore dell’indice di correlazione, in quanto la strategia richiede come requisito fondamentale un coefficiente di correlazione positivo:
Da ottobre a fine dicembre 2021 la strategia non può essere testata dal momento che l’indice di correlazione non prende mai “una vera e propria posizione”.
Tutto cambia dagli inizi del 2022:
L’indice di correlazione si mantiene, salvo qualche piccola eccezione, in territorio positivo.
L’UTILIZZO DELLE MEDIE MOBILI SUL GRAFICO DI PREZZO DEL NASDAQ CON LO SCOPO DI TROVARE PUNTI DI VENDITA SU BITCOIN
Come le due precedenti strategie descritte sia sul blog che sul mio canale youtube, ho deciso di applicare al grafico di prezzo di riferimento, il Nasdaq, due medie mobili:
• Una veloce, a 20 periodi (che segue il trend di brevissimo termine, di color blu)
• Una lenta, a 100 periodi (che segue il trend di più lungo termine, di color verde)
Il passaggio della media veloce al di sotto di quella lenta (death cross) mi fornirà il punto di entrata a mercato (come ho già detto, in vendita) su Bitcoin; il successivo passaggio della media veloce al di sopra di quella lenta (golden cross) mi fornirà il punto di chiusura della posizione precedentemente aperta.
Specifico che la strategia sarà ideale, ossia non terrà conto dello strumento finanziario da utilizzare per poter operare, non terrà conto degli eventuali finanziamenti di overnight, del rischio e dell’eventuale leva e di eventuali stop loss; è semplicemente un modo per farvi capire come vado a costruirmi una strategia di trading, per cui ciò non è assolutamente da intendere come un consiglio finanziario.
BACKTEST STRATEGIA
TRADE 1:
TRADE 2:
TRADE 3:
TRADE 4:
TRADE 5:
TRADE 6:
TRADE 7:
TRADE 8:
TRADE 9:
TRADE 10:
TRADE 11:
TRADE 12:
TRADE 13, ANCORA IN CORSO:
CONSIDERAZIONI FINALI
Da inizio anno ad oggi la strategia ha restituito 12 trade dei quali 6 in guadagno e 6 in perdita. Nonostante ciò, il ritorno percentuale è positivo e si attesta al +10.75% che non è assolutamente male assumendo di non aver considerato nessuna ipotetica leva finanziaria.
Tuttavia sono solo 12 le volte in cui la strategia, in un arco temporale di cinque mesi e 3 giorni, è stata testata, il che mi fa pensare che non sia ancora affidabilissima. Al netto di ciò, perché essa continui a dimostrarsi “profittevole” necessita assolutamente di alcuni fattori imprescindibili:
• Il Nasdaq deve continuare il suo trend ribassista dal momento che è esso il grafico di prezzo di riferimento (e dal momento che quella appena testata è una strategia in vendita e non in acquisto).
Per capire se il suo trend continuerà il suo corso, considerate i 4 indicatori descritti all’inizio di questa “idea di investimento”: essi devono mantenere il loro trend, ossia:
- SGYG/HYG: rialzista
- Spread obbligazionario ad alto rendimento: rialzista
- Nasdaq/VXN: ribassista
- Nasdaq/settori difensivi: ribassisti
• Il clima di mercato non deve cambiare, rimanendo pessimista (in risk off)
• Il coefficiente di correlazione tra Nasdaq e Bitcoin deve necessariamente rimanere stabile ai livelli osservati nel grafico orario
Spero di aver dato un piccolo contributo visto che tantissimi di voi mi hanno confessato tutte le paure nei riguardi di investimenti mirati proprio su questa crypto.
Grazie per l’attenzione, Matteo Farci
$BTC, divergenza con le BB, chi vuole discuterne?Ho notato questa divergenza tra massimi dei prezzi e %BB, l'indicatore usato spesso in associazione alle Bollinger Bands.
I massimi del bitcoin sono decrescenti mentre i minimi dell'indicatore %BB sono crescenti.
Qualche giorno fa, come evidenziato nel grafico questa situazione si è presentata poco prima di un nuovo importante ribasso da parte del bitcoin.
Non sempre se una cosa si è verificata una volta, vuol dire che si possa verificare ancora, ma sicuro che le divergenze possono essere un punto di vista particolare.
La mia è solo un'osservazione, niente operatività derivata da questa idea.
Mi piacerebbe aprire un discussione riguardo questa cosa, commentate con la vostra opinione.
Grazie a tutti quelli che commenteranno.
Calma, gesso e tanto studio.
MatPizzini.
BTC/USD - ANALISI FINE MAGGIO 2022Buongiorno traders,
Oggi analisi su grafico SETTIMANALE in quanto ormai vedo un bear market abbastanza lungo vista la mancanza di liquidità nel merca crypto e anche ormai nel mercato azionario.
Bitcoin sta confermando la mia visione di trend ribassista che ora vede come primo target il retest dei 25.000$ per poi andare tra i 17.000$ e 20.000$.
In questa area prevedo in piccolo rialzo ma nulla di grosso... massimo +15% e sulle alt un +30%.
Viediamo come si evolverà la situazione Russia-Ucraina-USA-China e soprattutto cosa farà l'azionario in termini di performance negative.
Ricordo che una grossa performance negativa del NASDAQ è sintomo di un'ulteriore mancanza e fuoriuscita di liquidità nei mercati e questo potrebbe portare BTC in area 11.000$ entro fine 2022.
++
Non è un consiglio finanziario ma analisi personale
Crypto: Riepilogo Settimanale Gm Hubblers ,
Questa settimana, sebbene il forte panico causato da Luna, tutti i settori cryptovalutari hanno chiuso in verde proprio come era plausibile aspettarsi.
Notiamo una ripresa a 2 cifre nel settore DeFi, Gaming e Web3 mentre il comparto delle Currencies (il cui leader è Bitcoin) resta pressoche sul livello di parità.
Il miglior rendimento è stato registrato da SOLANA (SOL) che chiude la settimana con un +15% dai minimi arrivando a toccare persino il +30%.
In piena controtendenza rispetto al settore di appartenza, Monero e ZCash (currencies) sovraperfromano il mercato registrando rendimenti che si attestano vicino al +20%.
A livello volumetrico, purtroppo continuiamo a registrare un notevole decremento nei volumi di contrattazione, specie il fine settimana. Questo non solo evidenzia il fatto che il mercato stia assistendo ad una massiccia fuga di capitali ma conferma anche il fatto che il suo rendimento dipenda direttamente dall'andamento dei mercati tradizionali e quindi dall'economia reale (di DeFi al momento vediamo poco o nulla)
A livello mediatico, dopo la presentazione di DoKwon della propria proposta per rilanciare la rete terra (fallace), ciò che stupisce il pubblico decentralizzato è la surreale apparizione di CZ (CEO of Binance) su SkyTg24. Binance sembra essere ufficiosamente sbarcata in Italia e con essa, anche molti altri problemi burocratici. Questa settimana si è caratterizzata per un anomala e surreale chiusura di moltissimi account Binance con transazioni semi anomale o per meglio dire non giustificate. Quindi che dire, anche sul campo della CeFi non notiamo niente di troppo positivo in quanto è inutile creare un canale alternativo al settore bancario se per renderlo accessibile ai retail, deve adeguarsi al settore bancario.
Non occorre certo condividere un grafico di BTC per capire che non stiamo assistendo alla creazione di un pattern di ripresa per come siamo stati abituati a vederlo negli ultimi 3 anni. I Dip non sono difatti "mangiati" con forza e le alt tendono a lateralizzare in momenti di leggera ripresa.
Nonostante in molti critichino il trading sul mercato cryptovalutario a causa della sua ampia volatilità, ci teniamo a ribadire il fatto che la volatilità può essere una variabile a favore del trader. Il problema non è il trading, ma la conoscenza che deve essere acquisita prima di poterlo fare con serenità.
Resta il fatto che, proprio in momenti come questo si può cogliere il profondo bisogno di una gestione attiva e consapevole delle proprie finanze.