D-DAX
Analisi DAX con supporti e resistenzeDopo la rottura della fase laterale compresa tra i 15.000 e i 15.200 punti, le quotazioni del DAX hanno accelerato il rialzo portandosi a ridosso dei 15.600 punti. Come evidenziato nella precedente newsletter, l’obiettivo dei compratori potrebbe trovarsi ora sui 15.750 punti. Per i venditori invece, un’indicazione favorevole arriverebbe solo con la flessione del principale indice di Borsa tedesco sotto la soglia psicologica dei 15.000 punti. In tal caso, il listino potrebbe dirigersi sul sostegno a 14.800 punti, lasciato in eredità dai minimi del 4 maggio 2021 e zona di passaggio della linea di tendenza ottenuta collegando i top del 13 giugno e 16 agosto.
IL FASCINO DEL MEAN REVERTINGIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 02.02.2023
-CONTESTO
Tutto come da copione per l’appuntamento di ieri con la FED ed il tentativo di Powell di mostrarsi aggressivo è fallito.
Le dichiarazioni atte a controllare l’entusiasmo degli operatori, non sono stati oltremodo convincenti, la consapevolezza che l’inflazione è ancora oltre i livelli target del 2% è ben nota a tutti, e il bisogno di mantenere ancora tassi elevati non è certo novità, ma il chiaro rientro dei prezzi al consumo e l’inizio di una fase di Deflazione è ben chiara agli operatori, cosi come lo è a Powell che lo ha apertamente dichiarato ieri sera, pertanto non sembra lontana l’uscita dalla fase di politiche monetarie aggressive.
Si credo ad un 2023 di svolta, anche nelle scommesse degli operatori, che aspettano ora un taglio tassi già in questo fine anno, dando via agli acquisti di asset risk on, l’equity americana vola a rialzo mostrando il timore degli operatori di perdere la fase di ripartenza del mercato. Si compra senza timori, portando ora le strutture tecniche a potenziali inversioni di medio lungo periodo.
A farne le spese il dollaro americano, che rompe di forza i supporti, e prosegue la sua strada ribassista verso quei valori che hanno caratterizzato l’asset dal 2013 in avanti, appesantito dalla prospettiva di esser giunti a paracolpi per il costo del denaro da un lato e dall’altro dalla mancanza di risk off sui mercati.
Si premiano ora altri asset valutari portando nuovo equilibrio nel mondo finanziario cosi sbilanciato nel 2022.
-FOREX
Inesorabile il posizionamento dei retail che continuano a comprare dollari sua, portando il sentiment al 77% long, a caccia di un mena reverting che difficilmente vedrà rapida soluzione, aprendo invece la strada ad ulteriori ribassi del biglietto verde.
Tutti gli asset majors quindi si sbilanciano contro dollaro usa, a partire dall’eurusd che si porta all’84% short con il sentiment dopo il break out die massimi di periodo, ancora debolezza del dollaro con usdchf, che rompendo i minimi porta con se un 91% dei retail a comprare.
Non da meno le oceaniche che godono ora della fase di risk on, e che trascinano con se il 79% di retail short per Australia e il 75% short per nzd, aprendo a scenari tecnici di ulteriori rialzi.
Per la giornata odierna che attende la BCE e la BOE, non possiamo non notare come il sentiment sulla sterlina sia rimasto quasi invariato, palesando i timori di una BOE aggressiva in sovrapposizione ad una congiuntura macroeconomica debole, che potrebbe portare anche a dei ribassi di un asset non certo da prediligere per questo 2023.
-EQUITY
Il mondo equity festeggia con tutti i principali indici mondiali a rialzo, l’Europa sempre prediletta, con il Dax che spicca il volo oltre i 15400 pnt . Anche l’America festeggia con il Nasdaq a 12500 pnt e sembra per ora non accennare a storni di alcun tipo, cosi come l’SP500 che accelera a rialzo portandosi al test dei 4150 pnt.
Permane dunque il sentiment di risk on, portando questo inizio 2023 ad essere una delle migliori ripartenze del settore azionario di sempre.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Attendiamo oggi la BCE e la BOE, attese entrambe a rialzi tassi da 50Bp, ma a far differenza sara l’outlook che daranno i rispettivi presidenti delle banche centrali in virtù delle diverse congiunture macroeconomiche che vedono ora UK penalizzata nella scelta degli operatori.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Dax: il mercato si prepara da una nuova mossa?Le borse europee aprono all’insegna della debolezza la settimana che vedrà protagoniste le banche centrali; mercoledì toccherà alla Fed, mentre il giorno dopo sarà la volta della BCE.
Nonostante i maggiori esponenti dei due istituti di credito abbiano più volte fatto intendere di proseguire ancora con una politica monetaria restrittiva, i mercati si aspettano comunque un rallentamento del rialzo dei tassi, alla luce dei segnali positivi che stanno arrivando dall'inflazione.
La scorsa settimana è stata caratterizzata da grande incertezza; se guardiamo il grafico giornaliero del Dax Future possiamo facilmente notare una volatilità contenuta e la formazione di numerose candele doji.
La seduta di venerdì si è chiusa a 15.195 punti; al momento della scrittura il derivato tedesco scambia invece intorno ad area 15.100 punti.
Il supporto a 15.000 punti e la resistenza a 15.200 punti stanno da diverse sedute contenendo gli scambi e solo la fuoriuscita da questi due estremi garantirebbe un nuovo movimento direzionale al rialzo o al ribasso.
Tuttavia alla luce di quanto osservato nelle ultime sessioni inizio ad essere meno confidente su un’eventuale rottura dell’estremo superiore; il mercato sembra fare sempre più fatica a sostenere i prezzi attuali e ci sono da registrare vendita in area 15.200 nelle ultime 3 sessioni consecutive.
Inoltre stamattina segnaliamo la volatilità implicita VStoxx in deciso rialzo e tornata a scambiate a ridosso dei 19 punti; un’eventuale chiusura del VStoxx sopra quota 19 punti su grafico 4 ore sarebbe da intendere come segnale di debolezza su Dax ed Euro Stoxx.
A livello grafico in caso di discesa sotto i minimi di settimana scorsa (15.020) punti, attendiamoci ulteriore discesa con test dei 14.960 punti; qui occhio poiché un eventuale breakout al ribasso innescherebbe una correzione più profonda fino a 14.600, passando per il supporto intermedio a 14.800 punti.
In generale una correzione di questo tipo sarebbe comunque del tutto normale per un mercato che da inizio anno ha già registrato un rialzo pari a quasi il 9%; ritengo quindi che un eventuale retest dell’area compresa tra 14.600 e 14.500 possa rappresentare un’occasione per rientrare long a prezzi maggiormente favorevoli, valutando anche chiaramente l’evoluzione del quadro tecnico.
Nell’ipotesi infine che il mercato dovesse registrare una nuova accelerazione al rialzo dai livelli attuali con chiusura giornaliera sopra i 15.250 possiamo aspettarci un allungo fino a 15.350 punti ed in estensione 15.500 punti.
Dax - prezzi in bilicoQuotazioni che arrivano in situazione incerta all'evento della BCE che farà da trigger sulla direzionalità: sarà bull trap oppure estensione verso i 15.6k - 16k ? Difficile pronunciarsi a riguardo, la struttura rimane aperta ad entrambi gli scenari. Attesa quindi per questa settimana, con la FED chiamata ad esprimersi il giorno prima. In america la struttura degli indici è differente rispetto a questi europei, che hanno recuperato molto di più rispetto ad USA. La FED probabilmente allenterà l'intesità dei rialzi e questo dovrebbe alimentare ulteriori rialzi, almeno su questo stanno scommettendo gli operatori.
EURO, IL COT DEGLI ISTITUZIONALI E’ BULLISH ?
Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali ancora aperte a mercato. Rilievo i dati che poi studio direttamente dal Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
Tutte le tabelle a cui faccio riferimento di seguito le potete ritrovarle e leggere direttamente all' interno del grafico di Eur/Usd che pubblico alla fine)
(per chi volesse capire dove e come si possano leggere direttamente i
dati del Cot dal sito Governativo americano, ho spiegato tutto nel file Power Point di presentazione del mio lavoro. E’ molto facile e semplice da leggere. Per chi non lo avesse è sufficiente mandarmi un messaggio).
Siamo arrivati sull’ area di resistenza che avevamo indicato nei report precedenti e questa settimana Eur/Usd disegna sul grafico una Doji perfetta completamente senza corpo. Per semplice curiosidtà personale ho verificato che l’ apertura e la chiusura sono talmente vicine nel grafico futures Weekly che si discostano l’ una dall’ all’ altra di soli 5 pips. Difficilmente si trovano candele con corpo così piccolo su un grafico settimanale. Ovviamente non significa nulla se non che il suo break confermato con chiusura settimanale sopra o sotto ci potrà dare una prima vera indicazione sul vero proseguo del prezzo oltre l’ area rossa degli Orsetti disegnato a grafico o meno.
Come vediamo dai dati pubblicati dal Commodity Futures Trading Commission le posizioni di Euro sono aumentate di 7.365 posizioni mentre quelle del Cot del Dollaro di 1.805 (per chi volesse capire dove e come si possano leggere direttamente i dati del Cot dal sito Governativo, ho spiegato tutto nel file Power Point di presentazione del mio lavoro. E’ molto facile e semplice da leggere. Per chi non lo avesse è sufficiente mandarmi un messaggio).
Come ho spiegato piu’ volte per operare un confronto tra il saldo dei contratti rimasti aperti su Euro e quelli rimasti aperti sul Dollar Index dobbiamo “normalizzarli” rispetto ai volumi storici di ciascun strumento.
Dal confronto degli incrementi normalizzati infatti ci accorgiamo che la forza dell’ incremento del Cot di Euro sul Cot del Dollar Index non è del 308% in più ((7.365-1.805)/1.805) ma è stata del 59% più forte ((0,035-0,022)/0,022))…. che è ben diverso. Date un occhio alla tabella del cot normalizzato.
Ci troviamo di nuovo, quindi, in una condizione molto particolare dove gli istituzionali continuano ad andare long su Euro ma bilanciano il 40% dei loro portafogli comprando il Dollar Index !!
Fico vero? Questo concetto di bilanciare il proprio portafoglio con altri sturmenti di mercato nel caso in cui le cose non andassero proprio come vogliamo è un concetto di investimento molto avanzato che non è generalmente usato da noi piccole pulci che entriamo ed usciamo da mercato rubando le mollicchine che cascano dalla mensa del Re 😊. Il paragone mi è venuto così, ma credo che renda bene il senso ahahhahah 😊
Riformulando questo concetto in termini ancora più semplici che io possa infilarmi in capoccia bene e rispondendo alla domanda del titolo di questo Report,
gli Istituzionali sono Bullish?
SI e un 40% di loro potrebbe cominciare a pensare che agli attuali livelli di prezzo esiste la possibilità di un ritracciamento !!!
Il tutto ci viene confermato anche dal grafico delle Forze Relative del Cot dove si vede che l’ Indicatore del Dollaro (linea rossa) questa settimana non precipita in giu e mette la testolina fuori dal “Canale Valutario”, come se avesse ritrovato un pochino di forza per resistere un po di più alle pressioni di tutto il mercato considerato nel suo complesso unitario (che comunque prima o poi lo schiaccerà definitivamente (ovviamente a mio personalissimo avviso).
Dando un ultimo sguardo ai “Volumi Assoluti” del Cot di Eur/Usd questa settimana notiamo che gli le posizioni short sono aumentato del 18% mentre quelle long del 82%. Attenzione qui a non confondere questi volumi con le posizioni di Euro e Dollaro analizzate sopra. Queste sono un'altra cosa. Questi sono la composizione interna degli Open Interest del solo grafico Eur/Usd ossia le spinte date dagli Isituzionali al barcone di Euro per cercare di direzionarlo.
Anche qui cosa ne ricaviamo?
Una ipotesi tra le tante è gli Istituzionali stanno cercando di gettare ami short mentre continuano a comprare. In altre parole stanno provando a formare un piccola buca in cui far cadere i retail per avere altre occasioni di acquisto.
Altra cosa molto particolare, è che questa settimana i “Volumi Assoluti” sono stati specularmente reincrementati, praticamente delle stesse quantità, che avevano decrementato settimana scorsa perché sono riusciti probabilmente a ripiazzare gli stessi ordine su livelli migliori (è una probabilità non da scartare anche questa).
Concludendo, al momento, correggo un po' a ribasso il piano che avevo formulato la settimana scorsa. Dai nuovi dati che abbiamo analizzato insieme il ritracciamento potrebbe essere molto più ridotto ma non improbabile.
A grafico vi lascio segnalate in verde le aree del ritracciamento individuate le scorse settimane e vi segnalo una area di supporto mensile in zona 1,0780 che potrebbe fare da supporto. I livelli finali long che al momento potrebbero essere raggiunti da Euro al termine di questa fase, gli ho indicati tutti a grafico sopra la testa dell’ orsetto (ricordate sempre che parlo di grafici Settimanali per cui i tempi devono essere proporzionalmente adeguati, settimane/mesi).
Per la Settimana prossima ricordiamoci che abbiamo dati importantissimi con i Tassi di Interesse prima Usa e poi Europei. Ci saranno fortissime oscillazione e grande volatilità ma non credo affatto che cambi il quadro macro che ho evidenziato e credo che se dovessimo toccare in vola alta livelli importanti in area 1,078 1,080 saranno ottime occasioni di acquisto che potremmo provare a sfruttare anche noi piccole pulci.
Rimane sempre poi l’incognita sul quadro internazionale con nuove non belle notizie sul lato guerra dove le cose non sembrano proprio si stiano calmando, con l’ America, da un lato, che invia nuovi carrarmati all’ Ucraina e la Russia, dall’altro, che sposta la sua nave armata con testata nucleare supersonica verso il contenente americano.
p.s.
ultima nota sugli Indici.
Rimane indiscussa la forza che gli Indici americani hanno dimostrato questa settimana.
Rimango fermo nella mia analisi che ho fatto sul Dax settimana scorsa. Lo continuo a vedere scarico e privo di forza e pronto a venire giù. Non lo ha ancora fatto perché è stato trattenuta e retto per i capelli dalla forza di S&p e Nasdaq ma non è riuscito minimamente a schiodare dal livello in cui era e dal quale cadrà presto se le cose non cambiano. Ovviamente è sempre una mia opinione personale 😉
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
ECONOMIA AMERICANA TROPPO ROBUSTA PER CEDEREIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 27.01.2023
-CONTESTO
Inutile negare che l’economia USA rimanga forte, sebbene ci siamo indicatori macroeconomici in calo, come i PMI e lo stesso Pil , del quale ieri abbiamo avuto la prima pubblicazione relativa al Q4 2022, sebbene siano chiaramente in rallentamento, possiamo ben dire che stanno reggendo l’urto con tassi di interesse prossimi al 5%.
I mercati proseguono la loro scia di sentiment di risk on, pur consapevoli del rallentamento che l’economia americana e mondiale ha subito nello scorso 2022, ma anche consapevoli che i tassi di interesse delle principali economie mondiali sono oramai verso i massimi, e ad alimentare le speranze, special modo per l’America, sono i dati sull’inflazione, che mostrano un chiaro rallentamento dando vita ad un sentiment di fiducia nella congiuntura macroeconomica americana.
Ricordiamo che la FED, cosi come le altre banche centrali hanno l’obiettivo di massima occupazione e controllo dell’inflazione, ora premesso che un’inflazione al 6% rimane un valore da non sottovalutare, è altrettanto vero che la rapidità con cui i valori sono rientrati, lascia stupiti, e pone le basi per un rallentamento non lontano delle politiche monetarie della FED, e se a questo aggiungiamo il piano di QT, ovvero il drenaggio di liquidità già in atto in America, non prossimo dire che l’economia abbia avuto terreno fertile ed i dati che ci ritornano sono ottimi in proporzione al contesto nel quale ci stiamo muovendo.
Si dovranno attendere gli effetti cumulativi dei rialzi tassi, questo è una certezza, ancora almeno 6 mesi per sapere se davvero l’economia Usa punta all’atterraggio morbido, ma i dati di ieri del PIL americano, mostrano ancora robustezza. Un Pil per il Q4 che si attesta al 2.9%, di certo in calo rispetto al precedente +3.2% ma le stime davano un +2.6% segno che gli analisti erano molto pessimisti, e come ben sappiamo il mercato lavora sulle aspettative e piacevoli sorprese generano entusiasmo.
-FOREX
Il mercato valutario vede ancora un dollaro Usa asfittico, nella proiezione di una FED meno aggressiva e con la minor necessità di rifugiarsi nel biglietto verde, mentre si prediligono asset da investimento, come le valute oceaniche, che godono di una prospettiva forte di rialzi tassi, special modo dopo i dati sull’inflazione australiana.
Il quadro retail vede ancora un 71% di retail long sul dollaro usa, segno che non è terminata al pressione ribassista sul biglietto verde da aprte dellle mani forti, mentre calano le posizioni short sulla moneta unica, passando da 74% di ieri all’attuale 68% , segno che le resistenze iniziano a pesare sull’Euro aprendo scenari per possibili storni ribassisti, che non invalidano tuttavia il trend principale.
Equilibrio per la sterlina, che trova il mondo retail al 52% short senza dare spunti di direzionalità.
lo yen respira nei prezzi e nel posizionamento retail, dopo i dati di questa notte sull’inflazione giapponese ancora in rialzo. Il sentiment retail si porta al 53% long dal precedente 61%.
Ancora spinte le posizioni contrarian short sul dollaro australiano con un 78% di retail in posizione corta sul basket, in leggero respiro rispetto al 87% di ieri.
Anche il cambio originale audusd vede il sentiment calare dal 84% al 78% con i prezzi che si portano al test delle resistenze a 0.7125-30.
Respirano anche le posizioni sul dollaro canadese, con un 71% di retail long rispetto al 85% di ieri, il che lascia respirare usdcad che storna dai minimi si 1.3315.
-EQUITY
Mercato equity mondiale che non abbandona i massimi di periodo, a partire dal tech, con il nasdaq a 12000 pnt, che mostra acquisti su tutti gli storni ribassisti e sembra ora puntare al break out dei massimi a 12200.
Anche in Europa il dax rimane ancorato in un trading range sui massimi di periodo tra 15200 e 15000 pnt, con le resistenze chiave poste a 15300 pnt
Seguiamo le chiusure settimanali, che saranno di preparazione agli appuntamenti con le banche centrali della prossima settimana.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Dax: si prospetta una settimana rialzista o ribassista?Avvio positivo per i listini europei e per il Dax di Francoforte, che al momento della scrittura scambia sopra i 15.100 punti, in rialzo dello 0.2% (contratto future).
In giornata ci sarà grande attesa per il discorso di Christine Lagarde di questa sera, anche se la BCE ha già fatto capire che continuerà ad avere un pugno duro nella lotta all’inflazione; si prospetta pertanto un aumento del costo del denaro di 50 punti base sia a febbraio che a marzo.
Alle ore 16:00 è prevista anche la pubblicazione dell’indice sulla Fiducia dei consumatori nell’Eurozona relativo al mese di gennaio.
Il derivato tedesco è riuscito a difendere in chiusura della scorsa ottava la soglia dei 15.000 punti anche se ciò potrebbe non essere sufficiente ad evitare nuovi ribassi nelle prossime sessioni.
Al momento in virtù della barra ribassista del 19 gennaio scorso non è escluso che il test dei massimi di oggi a quota 15.200 sia da intendere come massimo di swing prima di nuovi ribassi.
Questo poiché come segnalato nella scorsa analisi dopo il rollover sul nuovo contratto Vstoxx Febbraio abbiamo assistito ad una inversione con deciso aumento della volatilità implicita, tornata sopra la soglia segnalata dei 19.10 punti.
Pe tale ragione sono dell’idea che il mercato abbia maggiori probabilità di correggere in questo momento piuttosto che continuare la salita, con il primo obiettivo che è rappresentato dal test di quota 14.800 punti.
Qui rivaluterò la dinamica da un punto di vista grafico e soprattutto valuterò la situazione del Vstoxx per cercare conferme di possibili acquisti, anche se va ricordato come l’area supportiva a 14.800 non sia particolarmente significativa, mentre la discesa dovrebbe di contro incontrare maggiori difficoltà a protrarsi dotto i 14.500 punti, dove troviamo importante livello di supporto.
Ritengo quindi che al momento il test dei 14.500 potrà offrire occasione per riposizionarsi long e che in ogni caso discese fino a tale livello non modificheranno l’attuale struttura tecnica che rimarrebbe rialzista; in caso invece di chiusure giornaliere sotto 14.400 punti attendiamoci un test dei 14.000 punti.
Per tornare a supportare acquisti in questa fase ci sarà bisogno di tornare a veder l’indice di volatilità implicita VStoxx sotto quota 19.30 punti.
Dax - in attesa della Lagarde Dopo aver fatto saltare diversi stop venerdì, sono in molti gli operatori che continuano a shortare il dax, che visto gli attuali livelli e resistenze raggiunte non si può neanche dargli torto, il dax si prepara al discorso della Lagarde di domani alle 18:45. Quando parla lei il mercato scende europeo, vedi giovedì, in quanto conferma le politiche restrittive della banca centrale. A meno di sorprese, difficilmente potrebbe ribaltare quanto detto settimana scorsa. Non saranno comunicati decisioni sui tassi perchè verrano cominicati la prima settimana di feebraio ma potrebbe i comunque avere effetto sulle quotazioni.
Venerdi abbiamo recuperato dai minimi toccati giovedi grazie alla tonicità dei mercati USA, raggiungendo i 15.157 pti. Attendo apertura di domani per valutare operatività intraday, però se dovesse raggiungere i 15.100 pti valutando poi la struttura, poi decidere di entrare short e scommettere sulle parole della Lagarde che non faranno piacere ai mercati.
GER40Ecco cosa potrebbe succedere nei prossimi 2 mesi sul DAX. Fino ad ora i massimi ciclici sono stati rispettati nei due semestrali (INDICE - INVERSO) e nel ciclo (INDICE) a 40G, fino ai primi di Febbraio dovremmo mantenerci su questi prezzi ma poi dopo la metà dovrebbe esserci la flessione del prezzo anche perche come si può notare andrebbe a cercare i minimi ciclici dei 2 semestrali ma anche di quello a 80G (inverso) che troverà il suo massimo nella prima settimana di Febbraio
RWE AG ( RWE ), Strategia rialzista di lungo periodoRWE AG INH ( RWE ), Strategia rialzista di lungo periodo
DESCRIZIONE TITOLO:
RWE Aktiengesellschaft è stata fondata nel 1898 e ha sede a Essen, in Germania. RWE Aktiengesellschaft genera e fornisce energia elettrica da fonti rinnovabili e convenzionali principalmente in Europa e negli Stati Uniti. Opera attraverso cinque segmenti: Eolico Offshore; Eolico/Solare Onshore; Idro/Biomasse/Gas; Fornitura e Trading; Carbone/Nucleare. L'azienda produce energia elettrica da fonte eolica, solare, idroelettrica, nucleare, gas e biomassa. Commercia inoltre materie prime energetiche e gestisce impianti di stoccaggio del gas e attività di stoccaggio delle batterie. L'azienda serve clienti commerciali, industriali e aziendali.
DATI: 20/ 01 /2023
Prezzo = 41.56 Euro
Capitalizzazione = 28,09B
Beta (5 anni mensile) = 0,75
Rapporto PE ( ttm ) = 1.384,67
EPS ( ttm ) = 0,03
Target Price RWE AG INH di lungo periodo:
1° Target Price: 44.48 Euro
2° Target Price: 55.57 Euro
3° Target Price: 66.50 Euro
4° Target Price: 82.11 Euro
5° Target Price: 102.23 Euro
6° Target Price: 159.55 Euro