DAX alla prova dei 13000 puntiSeppur lentamente, seppur con difficoltà evidenti dettate da una serie di elementi che abbiamo analizzato ampiamente in occasione di altre analisi, gli indici azionari continuano a salire.
Oggi abbiamo scelto di prendere in considerazione il DAX, ma lo scenario che stiamo per descrivervi è simile in tutti i principali listini mondiali (eccezion fatta per il NASDAQ, che vista la sua composizione prettamente tecnologica fa storia a sé). Scenario che ci mette davanti a un bivio fondamentale, se preferite a una resistenza che potrebbe sancire l'approdo verso nuovi massimi assoluti (qualora cedesse) o provocare una correzione ben più profonda di quanto osservato sinora.
Stiamo parlando dell'area dei 13000 punti. Un'area che evidentemente ha una sua valenza psicologica in quanto cifra tonda, ma trattasi di un'area già lavorata ampiamente in passato e che recentemente ha visto il DAX stoppato sui massimi dell'8 e del 9 giugno. Ecco, come si evince dal grafico daily stiamo lavorando i massimi di queste due giornate e siamo proprio a ridosso dell'area suddetta.
La domanda è: riusciremo a superarla? Molto dipenderà dagli USA (al di là delle decisioni sul Recovery Fund dell'Eurogruppo), che come ben sappiamo sono alle prese con un'accelerazione dei tassi d'infezione da COVID e si apprestano ad affrontare i risultati di trimestrali importanti. Ciò che possiamo dirvi, ad oggi, è che il DAX sta approcciando l'area 13000 punti da giorni, significa che la pressione al rialzo c'è (lo si evince dalle barre volumetriche, l'ultima a superare la media a 20 giorni è stata quella rialzista del 14 luglio) e che potrebbe portare alla violazione della resistenza. Viceversa, prenderemo in considerazione scenari ribassisti qualora arrivassero segnali opposti ed eventualmente riaggiorneremo l'analisi nel corso della settimana.
Daxforecast
DAX, possibile recupero verso 10500 puntiGli scorsi giorni abbiamo parlato dell'indice azionario di riferimento a livello mondiale, ovvero l'S&P500, sottolineando come nell'arco di 3 giorni abbia recuperato oltre 20 punti percentuali. Oggi torniamo in Europa, per analizzare rapidamente quello che per noi è il benchmark di riferimento: il DAX.
L'indice tedesco ha messo a segno un rimbalzo notevolissimo: dal minimo della scorsa settimana al massimo di quella appena conclusasi, la percentuale di gain si attesta attorno al 25%. L'ostacolo incontrato durante la salita è notevole: parliamo di area 10 mila punti. Come si evince dall'immagine, relativa al timeframe settimanale, oltre a rappresentare una soglia psicologica (cifra tonda), è presente un cluster volumetrico interessante.
Cluster volumetrici ben più significativi sono collocati attorno ai 10500 punti, diciamo tra 10500 e 10750. Sono questi, a nostro avviso, i possibili target rialzisti della settimana entrante. Va detto però che le tensioni a livello europeo (tra chi sostiene la necessità di accomunare il debito attraverso i cosiddetti coronabond e chi invece sostiene che i trattati vanno comunque rispettati) potrebbero esercitare un ruolo imprescindibile nel guidare i movimenti settimanali.
Dovremo capire, probabilmente già lunedì, se la pressione in acquisto permarrà oppure no. Oltre alle tensioni suddette teniamo conto che negli USA il coronavirus sta accelerando a ritmo preoccupante e alcuni proiezioni ipotizzano scenari da incubo per la città di New York (potrebbe toccargli una sorte peggiore di ciò che è accaduto in Cina e di ciò che sta accadendo in Italia e in Spagna). Quindi attenzione, la prudenza è d'obbligo, stiamo pur sempre parlando di un rimbalzo in un'ottica di volatilità esasperata.
Analisi statistica del ciclo a 2 anni DaxItalian
Buongiorno a tutti, oggi ho voluto verificare se il mio metodo oggettivo di calcolo dei cicli (e per oggettivo intendo che se appreso qualsiasi analista arriva sempre alla stessa conclusione non come le onde di Elliott per intenderci) riuscisse a spiegare ogni ciclo del Dax sin dallla sua nascita. Ebbene, come potete verificare, sono riuscito a spiegare ogni singolo swing avvenuto sul Dax. Incredibile, quasi 50 anni di movimenti di prezzo che a discapito di chi parla di "random walk" sono spiegabili da una teoria ciclica oggettiva. Con questo intervento, quindi, voglio solo mettere in luce come i cicli esistano e il mercato si muova in funzione di essi.
A livello di statistica descrittiva ne ho contati ad oggi 16 con media di 31,75 mesi e deviazione standard pari a +-5,75 mesi.
English
Hello everyone, today I wanted to check if my objective method of calculating cycles (and by objective I mean that if learned any analyst wil always comes to the same conclusion, not like Elliott's waves), could explain every Dax cycle from his birth until today. Well, as you can see, I managed to explain every single swing on the Dax. Incredible, almost 50 years of price movements that at the expense of those talking about "random walk" can be explained by an objective cyclic theory. With this intervention, therefore, I just want to highlight how the cycles exist and the market moves according to them.
At the level of descriptive statistics I have counted to date 16 cycles with an average lenght of 31.75 months and standard deviation equal to + -5.75 months.