Dollarindex
DOLLAR INDEX al bivioL'indice del Dollaro si trova al centro di due importanti aree di volume, quale delle due sarà la meta?
Valutiamo quali potrebbero essere i principali scenari.
Il primo elemento da tenere presente nelle nostre valutazioni è il livello tecnico area 92,145; valido supporto nel 19 agosto '20, primo settembre '20 e 9 novembre '20; diventa resistenza dopo la forature del 25 novembre '20 ma "sporcato" l'8 e 9 marzo 2021 con quello che potrebbe essere inteso come un falso breakout e ritestato venerdì 19.
Ora il bivio è evidente, i prezzi sono contesi tra due masse volumetriche; nell'immediato la minor densità di contratti dell'area nella quale si trovano le quotazioni dovrebbe permettere una certa volatilità portando lo strumento finanziario verso una delle due "destinazioni".
Trend long dal 6 di gennaio.
COT REPORT
Open Interest in diminuzione ma contratti compatibili con una visione long dello strumento finanziario
ULTIME 4 SETTIMANE
Trend long con una pausa nella penultima settimana
STAGIONALITA'
Statisticamente sono presenti il 20% in più di pattern ribassisti nei prossimi 10 giorni
Buon trading a tutti!!!
Dollar Index: ancora rivolto verso l'altoGuadiamo il Dollar Index per ragionare sul cambio Euro/dollaro.
La scorsa settimana il DXY è rimbalzato dal forte supporto orizzontale, fino a creare un triangolo rialzista, che è stato annullato ieri dagli spike sulla conferenza di Powell.
Ma alla fine anche ieri sera è andato ad appoggiarsi sul precedente supporto, confermandone l'importanza come zona di accumulazione. Mentre l’area di resistenza si trova li tra 92 e 92,2$.
Se ci sarà questo brek up il cambio Eur/Usd dovrebbe essere prossimo alla rottura ribassista di 1,184€.
Considerando anche che il Dollar Index è rialzista dall'inizio di quest'anno, la strada sembra ancora rivolta verso la parte alta.
DXY Dollar Index- Correzione doppia finita e ripresa del ribasso- Correzione complessa WXY completata con un doppio ZigZag
- Onda X rintraccia l'area compresa tra 61.8 e 76.4 di Fibonacci
- Rapporto 1:1 tra onda W e Onda Y, con quest'ultima che si estende leggermente verso il 123.6%
- Falsa rottura del canale provvisorio
- Attenzione alla possibile ripresa del trend primario ribassista
Attenzione quindi a tutti i cambi contro USD nel Forex, alle materie prime maggiormente esposte alle oscillazioni della moneta americana e... alle Crypto! :)
F T S
Friendly. Trading. System.
DXY Dollar Index - Testa e spalle violato, occhio al rimbalzo!- Primo movimento rialzista con divergenza a chiusura
- Movimento corretivo che rintraccia il 76.4%, chiuso da divergenza rialzista
- Possibile testa e spalle di consolidamento in continuazione del trend ribassista
- Falsa rottura della neckline e forte impulso fin sopra il massimo della spalla destra, testa e spalle invalidato
- Probabile correzione doppia WXY con target in area 92/92.50
Se questo scenario si verificasse farebbe saltare diverse analisi di breve su tutti i cambi contro il dollaro naturalmente, i vari EUR/USD, GBP/USD & co. nel breve andrebbero a cercare minimi di periodo più bassi prima di riprendere il trend principale al rialzo.
F T S
Friendly. Trading. System.
DXY Dollar index - Rimbalzo prima di un ulteriore affondo- Area di swing naturale compresa tra il 50 ed il 61.8 di Fibonacci
- Il rintracciamento potrebbe eccedere fino alla seconda possibile area di swing compresa tra il 76.4 e l'85.4
- Rimbalzo propedeutico per un ulteriore ribasso in ripresa del trend principale
FTS
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Dollar Index, ha due importanti resistenzeIl Dollar Index è il naturale antagonista di Euro/Dollaro e va tenuto sempre presente che DXY è un paniere ponderato di 6 valute.
Il DXY può essere usato come sorta di indicatore per confermare il movimento di Euro/Dollaro, ma a mio avviso è ancora più importante confrontarlo nell’ottica di analisi intermarket con le commodities. La debolezza del biglietto verde tende ad essere associata all’irrobustimento di un indice come il CRB Index. (indice che raccoglie le commodities).
Sostanzialmente esiste una relazione inversa tra dollaro e commodities, sottolineo questo per inserirlo nel ragionamento sullo scenario inflattivo che potrebbe presentarsi nel prossimo futuro.
Restando alla situazione attuale dal grafico, si può vedere come il Dxy si trova di fronte un paio di resistenze importanti.
EURUSD nel 2021Questa video analisi è improntata su una lettura di lungo periodo di EurUsd in relazione al DXY (Dollar Index). La dinamica dei tassi di interesse dell'inflazione portano ad una valutazione rialzista per EurUsd. Vi invito a vedere il video per capire meglio di cosa sto parlando ma, soprattutto, vi invito a fare domande qualora vogliate delucidazioni in merito
OCCHI PUNTATI SUL DOLLARO DXYAbbiamo analizzato l'indice DXY che misura il valore del dollaro in relazione ad un paniere di valute .
Dal grafico si può notare come ci troviamo in un trend ribassista sui tf lunghi e di come nelle ultime ore ci sia stato un ritracciamento.
Stiamo attenti a come si evolve la situazione e osserviamo se il ritracciamento sarà più profondo dei livelli appena toccati oppure ripartirà il trend ribassista.
Nella seconda ipotesi assisteremmo a un indebolimento del dollaro e potrebbero crearsi delle buone opportinità sul forex nei cambi contro il dollaro.
DXY- Possibile conteggio delle onde di ElliottNei prossimi mesi è possibile avere un dollaro debole?
Forse si!
Dal punto di vista dell' analisi fondamentale, controllando il COT report (cftc) al momento gli istituzionali sono short sul dollaro, infatti dal 7 Gennaio ad ora sono passati da 12500 posizioni nette LONG a -4900 posizioni nette SHORT (bella differenza!).
Ho provato quindi a cercare conferme tecniche contando le onde sul grafico mensile seguendo la teoria di Elliott.
Studia il Dollaro, Il miglior corso di Educazione per i Mercati.Ciao a tutti dallo Zio.
Il grafico parla un pochino da sé, ed il Titolo per quanto provocatorio, parla anch'esso da se.
Purtroppo cercherò di essere il più sintetico possibile, per evitare di spendere troppo tempo dietro ad un'idea che verrà bannata nel giro di un 20 minuti.
Quindi, se sei interessato a questa analisi in particolare, ti chiedo scusa in anticipo se sarò breve, omettendo qualche dettaglio della mia Analisi.
Il Contante è Re, qualunque cosa vi dica la gente, ricordatevi sempre che il Contante Regna.
Sembra stupido pensarci, ma tutto passa dal Denaro Liquido.
Detto questo:
Prima del livello 96, non cerco Entrate Long sul Dollaro Statunitense.
Prima del livello 96, sempre, non cerco Entrate Short sul Mercato dei Titoli Statunitense.
Io penso che fino a Marzo possa continuare questo Trend ribassista sul Dollaro e Rialzista sul Mercato dei Titoli.
Grazie per la Vostra attenzione, e mi raccomando: non dimenticatevi di segnalare quest'idea.
Sempre il Solito Indice del Dollaro.Allora.
Fermi tutti.
Devo scrivere tutto in Itagliano, perchè senno NegoziazioneVista mi oscura le idee.
Dunque, qui sull'Indice del Dollaro Statunitense, abbiamo sempre la stessa visione "Corta", come da alcune settimane a sta parte.
a me personalmente piacerebbe Entrare Corto su un Rialzo Lungo, per poi tenere la posizione, sino all'area obbiettivo.
Confesso che è una visione che sarà valida anche per il nuovo anno, in quanto Vedo il Dollaro decisamente meno performante delle Altre valute, specialmente le oceaniche.
Personalmente, non cambio idea fino ad un nuovo massimo che rompa il 98.60.
Ci sentiamo presto, e mi raccomando: segnalate in molti questa idea.
Grazie per il vostro Tempo,
Rinoceronte.
DOLLAR INDEX: Analisi IntermarketStiamo seguendo da vicino lo swing sulla coppia eurusd, e questo ci obbliga a tenere anche conto dell'andamento dell'indice del dollaro (decorrelazione), con questo in mente, su grafico intraday vediamo un'importante area di resistenza poco sopra i 98$, se l'indice innescherà un rally sopra di essa, il nostro setup su eurusd (vedi grafico qui sotto) potrebbe essere corretto.
ANALISI E IMPOSTAZIONE EURUSD
ANALISI CORRELATE
Buon trading a tutti!!
Rimbalzo trappola dell'Euro. I livelli per vendere ancoraInizia a sfumare il rimbalzo dell'Euro/Dollaro che dai minimi dello scorso giovedì a 1.0988$ ha beneficiato di un balzo di quasi 100 pips e che viene già messo in discussione dal fallimento dell'atteso breakout di 1.11$.
L'eventuale superamento di questa resistenza non è sufficiente a modificare la strutturale debolezza del cambio, che vede il difficile compito di superare gli sbarramenti più ravvicinati a 1.1120 e soprattutto quota 1.1155$.
L'indicatore di trend cci in tal senso è molto chiaro assumendo un'inclinazione positiva e valori di poco oltre lo zero ed evidenziando come la resistenza posta oltre 1.11$ sia fondamentale per sancire un cambio di tendenza sostanziale.
L'evoluzione rialzista di brevissimo termine dunque trova già le prime difficoltà a ridosso della resistenza citata e anche nell'ipotesi più ottimistica di una risalita, oltre i target di 1.1140 e 1.1170$, la strada per costruire un solido trend ascendente sarà lunga e difficile.
Infatti data la volatilità attuale dell'Euro/Dollaro sono molto distanti gli obiettivi posti a 1.1230 e 1.1280, primi veri banchi di prova per ribaltare la struttura di medio termine ribassista, mentre è decisamente sfidante conquistare quota 1.1360$, valore d'inversione lungo termine insieme al proibitivo 1.1430$.
La strategia di vendere gli spunti a rialzo rimane preminente, con i supporti a 1.1060 e 1.1025$ molto probabilmente obiettivi di nuovi test di solidità e con il rischio di estendere il movimento ribassista verso minimi relativi sotto quota 1.0940$, sebbene per quest'ultimo le probabilità siano ancora mediocri.
Indicazioni operative e Strategie multiday su EUR/USD
Per le posizioni long : attendere con pazienza livelli di supporto più bassi, come ad esempio 1.1030 e soprattutto 1.0980, prima di rischiare contro il trend principale nuovi acquisti, con target quota 1.1075 e 1.1120 e stop di massimo 60 pips.
Con un profilo di rischio minore attendere direttamente per la prossima settimana il test di quota 1.0990$, rischiando al massimo 60 pips e un target oltre quota 1.1070$.
Per le posizioni short: un profilo di rischio medio alto iniziare a vendere ai prezzi correnti, replicando nuove posizioni eventualmente a 1.1095, 1.1140 e 1.1185$, con un rischio massimo sul prezzo medio non superiore ai 70 pips e target a 1.1060$.
INDICE DEL DOLLARO - rottura del supporto di lungo periodoIl prezzo ha già rotto il supporto di lungo periodo da più di una settimana, tornato a ritracciare verso l'alto fino al precedente supporto (divenuto resistenza) e ora torna a scendere. Il prezzo è all'interno di un canale ribassista di breve periodo e potrebbe arrivare fino al supporto delineato in nero o addirittura superarlo e arrivare fino al successivo ritracciamento di fibonacci.
L'EUR/USD difenderà le prospettive rialziste di breve termine?L'Euro/Dollaro finalmente consolida il movimento rialzista di breve termine che ha visto conquistare una dopo l'altra le resistenze comprese tra 1.1050 e 1.1140$.
Adesso dopo il massimo relativo a 1.1179, si avvia a stabilizzare la fascia di supporto compresa tra 1.1110 e 1.1090$.
Viene dunque spezzato definitivamente il pesante canale ribassista che dominava le quotazioni da inizio luglio e che vede la trendline negativa attraversare i massimi decrescenti rispettivamente a 1.1412 e 1.1249 e 1.1109$.
Questi livelli rappresentano tutte resistenze da superare e stabilizzare per confermare un cambio di tendenza tutt'ora ribassista nel medio termine.
Infatti la reazione misurata anche dal indicatore di trend cci sul grafico giornaliero, in corrispondenza del superamento in chiusura di 1.1020$, può essere classificata soltanto come un breakout rialzista di breve termine.
Questo recupero non ha le caratteristiche per parlare di inversione strutturale dei prezzi verso nuovi obiettivi come ad esempio 1.1260$.
Tanto è vero che se si confrontasse l'andamento del indicatore di trend sul grafico settimanale, i valori rimangono al di sotto dello zero in contrasto con ciò che accade sul grafico giornaliero, che raggiunta quota d'ipervenduto a 200 ora stenta a difendere i 100 punti.
La prospettiva in chiusura di questa settimana e in preparazione della prossima, è quella di consolidare livelli di prezzo prima citati e valutare se ci saranno gli acquisti necessari a rompere definitivamente il blocco più importante, ovvero la fascia di resistenza compresa fra 1.1184 e 1.1265$.
Questi livelli di prezzo rappresentano dunque ottime opportunità per vendere ancora la moneta unica ad esempio con l'obiettivo di concretizzare discreti rendimenti al ridosso di 1.1070.
Quota che rischia di essere raggiunta in chiusura di questa settimana se la tendenza di brevissimo non dovesse cambiare.
In alternativa è possibile sfruttare questa iniziale fase di ritracciamento verso il supporto prima citato, acquistando con prospettive di costo relativamente ridotte a 1.1030 e di ricavo oltre 1 1160$.
Infine occorre non perdere di vista lo scenario ribassista latente, che ora riveste il ruolo di prospettiva alternativa rispetto alla tendenza dominante, che si concretizzerà con la rottura della trendline che unisce i minimi crescenti a 1.0880, 1.0945 e 1.0995$.
Strategie operative su Euro/Dollaro
Per le posizioni long: collocare ordini pendenti più in basso a 1.1090 e 1.1070, con stop di massimo 60 pips e target oltre 1.1150$.
Con un profilo di rischio maggiore acquistare ai prezzi correnti, sfruttando la presenza di una tendenza ancora rialzista nel breve, con uno stop a 1.1080 ed target a 1.1140$.
Per le posizioni short : poiché la strategia ribassista gode ancora del favore delle probabilità, iniziare o continuare ad accumulare piccole posizione al ribasso ai prezzi correnti e nell'eventualità di una ripresa della salita oltre 1.1170€, con stop unico a 1.1240 e target 1.1030$.
Con un profilo di rischio maggiore attendere chiusure al di sotto di quota 1.1090, rischiando al massimo uno stop di 60 pips ed un target sotto 1.1020 prima e 1.0970 a seguire, con un rapporto rischio/rendimento non esaltante.
GBPUSD: rinascita o rimbalzo disperato?Finalmente dopo quasi un mese di pessimi segnali la Sterlina rialza la testa, distanziandosi nelle ultime due settimane di oltre 200 pips dai minimi dello scorso 12 agosto.
Il tweezer bottom completato il 12 agosto scorso ha creato le condizioni per convincere i venditori a chiudere parte delle posizioni, alimentando il rimbalzo dal minimo di 1.2015 al massimo relativo di 1.1275$.
L'indicatore di trend attualmente taglia la fatidica linea dello zero ufficializzando il cambio di tendenza, dopo aver correttamente segnalato la divergenza rialzista proprio in corrispondenza del minimo prima citato.
Sfortunatamente occorre fare i conti con il mancato break out della linea superiore che compone il canale ribassista disegnato sul grafico allegato e che sovrasta imponente il timido tentativo di rimbalzo del Cable.
Servono chiusure più alte per confermare il definitivo cambio di trend di breve termine, almeno oltre 1.2320$.
Esso è ancora dominato dai venditori che semplicemente scaricano parte dei profitti, in attesa di tornare pesantemente all'attacco quolora i prezzi raggiungessero resistenza remunerative, come ad esempio lungo quota 1.2380 o poco più in alto a 1.2440 usd.
Sarà quindi dura spezzare il dominio del canale ribassista passante adesso per le resistenze 1.2280 e 1.2390$, nonostante il cci valuti come promettente la recente salita che può spingersi anche oltre 1.25$.
Per il momento come sottolineato nell'analisi precedente: "meglio attendere la concretizzazione dello scenario più probabile ovvero rimbalzi oltre 1.2280 da sfruttare al ribasso, puntando all'aggiornamento dei minimi sotto quota 1.2040 usd".
Strategie operative su GBP/USD
Per le posizioni long: attendere il consolidamento di quota 1.2180$ prima di procedere all'apertura di posizioni in acquisto, in quanto sarà necessario confermare l'inversione di breve termine ora solo abbozzata.
Con un profilo di rischio maggiore iniziare ad acquistare piccole quantità, replicando le operazioni nell'eventualità i prezzi scendano sotto 1.2140$, rischiando al massimo 80 pips rispetto al prezzo medio ed un target oltre 1.2380$.
Per le posizioni short: attendere il test di quota 1.2320 collocando ulteriori ordini pendenti nell'eventualità venga testata anche 1.2410, con stop unico di 70 pips e target a 1.2230$.
GAS NATURALE - Accumulo in corsoDi solito non faccio mai trading né pubblico analisi sulle commodities, perché prediligo l'azionario puro.
Tuttavia, mi sono imbattuto in questo grafico del Gas Naturale, che mi sembra possa offrire un ottimo spunto operativo.
La zona di accumulazione evidenziata in rosso è davvero molto vicina. I volumi si muovono in modo interessante.
Possibile ingresso long per me più che sensato.
Voi cosa ne pensate? Scrivetelo nei COMMENTI!
movimento dentro il movimento!Come avevo già previsto il completamento del grande testa e spalle sul grafico giornaliero, analizzando il completamento del movimento credo che si stia formando un nuovo testa e spalle all'interno della spalla destra del pattern piu grande...
vediamo se il tempo ci darà ragione...
Analisi intermarket e occasioni della settimana 44Questa appena passata è stata un'altra settimana di forti cali dei mercati azionari.
L'indice di riferimento è S&P500 e come è possibile vedere dal grafico, la struttura tecnica rialzista che è stata tale fino all'inizio di questo 2018 sembra ormai definitivamente deteriorata.
Pare che si stiano invertendo le logiche di rischio e il mercato lo stia in questo momento fuggendo. Passiamo quindi da una fase risk-on dove si mettono a portafoglio equity ad una risk-off che preferisce strumenti rifugio come obbligazioni, metalli preziosi o valute come il Franco Svizzero e lo Yen.
Proprio da USDJPY voglio iniziare questa analisi.
Il movimento del cambio è coerente con SP500; i due strumenti infatti risultano essere correlati positivamente e quindi tendono a salire e scendere assieme. In questo momento c'è un forte accumulo di Yen ergo USDJPY in ribasso per ovvia proprietà delle frazioni.
Se mi porto maggiormente in "profondità" sul cambio e scorporo le due valute se ne vede chiaramente la perdita di correlazione inversa proprio in questi ultimi giorni. Il Dollaro continua per inerzia ad essere forte per via di un'economia forte ma gli acquisti di Yen sono un importante segnale da prendere in considerazione.
L'indice NIKKEI ha anche esso cambiato "carattere". Nell'ultima settimana il prezzo ha violato un supporto in maniera decisamente impulsiva. E anche in questo caso le correlazioni hanno dimostrato essere decisamente coerenti.
SP500 giù = NIKEY giù!!!
Considero il VIX la cartina tornasole dell'analisi intermarket. Ora rimane sopra quota 20 e conferma il cambio di scenario. Una osservazione personale sta nel fatto che lo storno di inizio anno dell'azionario ha fatto schizzare il derivato fino a 50 punti a seguito di una perdita del 12% circa del SP500. Ora invece, con uno storno molto simile, il livello attuale segna solo 24 il che mi fa pensare che questa volta siano state comprate molte meno opzioni put. Sono dell'idea che ad inizio anno le aspettative dei big erano ancora long sull'indice e che lo storto li abbia obbligati a coprirsi massivamente con opzioni put per mantenersi in posizione long, mentre in questo momento non lo stiano facendo perché non ne abbiano più bisogno avendone liquidate molte.
Anche il Dollar Index è prossimo a livelli tecnici importanti che se sentiti potrebbero indebolire il Dollaro su tutte le altre valute.
Per ultimo il Gold che per quanto mi riguarda fa un gioco tutto suo. Ha da tempo perso la sua funzione di bene rifugio per antonomasia a favore di altre condizioni per il quale viene impiegato ultimamente. Resta comunque ancora correlato negativamente all'equity per cui un apprezzamento sarebbe in coerenza con l'attuale scenario.
In termini operativi andrò a ricercare setup coerenti a questa analisi mettendo in watch list i seguenti strumenti:
EURUSD
USDJPY
EURJPY
USDCHF
GBPUSD
GOLD
EuStocks50
Per trasparenza e correttezza verso chi mi segue ho deciso di aggiungere i miei dati di performance aggiornati ad oggi 28/10/2018.
→Conto reale:
dall'inizio dell'anno, gli statement riportano 77,04% di operazioni vinte con un rapporto profitto/perdita di 2.85:1 su 196 trade eseguiti e chiusi attraverso trading discrezionale.
→Test trading system automatico su piattaforma MT4 (conto demo e dati in real time, no backtest):
da fine luglio sto testando una mia strategia che ho reso automatica. Gli statement riportano un gain del 24,74% con un rapporto profitti/perdite 3.01:1 in un conto con leva 20:1
Purtroppo le regole di Tradingview non mi consentono di mettere link ne alla pagina del mio Blog ne alla pagina di Myfxbook, dove sono pubblicati questi dati, perché esterne al social.
→ Scrivi nei commenti cosa ne pensi, così che ci si possa scambiare idee
☼ Seguimi così non ti perderai mai 0.91% le mie analisi.
↔ Condividi pure con i tuoi amici questa idea
↑↑↑↑ Grazie a tutte le persone che mi seguono↑↑↑↑
Buon Trading
PS: Qualsiasi previsione fornita non è un indicatore affidabile di risultati futuri.
I pensieri e le opinioni espresse sono esclusivamente quelle dell’autore. Le analisi sono solo a scopo informativo e non deve essere considerata come una consulenza finanziaria. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. La decisione di agire in base alle idee ed ai suggerimenti presentati è a sola discrezione del lettore.
Si sgretola l’Euro, ma l'USD non brilla contro le altre valutePer quanto possa sembrare innaturale la dinamica ribassista dell‘Euro nei confronti del Dollaro non sta favorendo quest’ultimo nei confronti delle altre maggiori valute.
Infatti il Dollaro Usa ha perso contatto con i massimi registrati nei confronti dello Yen e la Sterlina continua a difendere i supporti di medio termine, mentre infine contro la moneta Canadese, riesce a difendere i massimi conquistati senza grandi prove rialziste.
Per quanto riguarda l’andamento della moneta unica a partire dal 16 ottobre scorso, il massimo relativo di 1.1620 ha di fatto convalidato il canale discendente formatosi con la resistenza più alta, a quota 1.1810 dollari.
Emergono infatti dall’analisi candlestick la formazione in quella data, di una shooting e di una successiva evening three star, potenti pattern dalla valenza ribassista, che segnalano la ripresa del controllo da parte dei venditori.
L’indicatore di trend Cci classifica alla perfezione come rimbalzo tecnico il top del 16 ottobre, o meglio come classica manovra da stop running degli istituzionali che in questo modo possono sfruttare un pivot più alto, da cui far partire le vendite con obiettivo il supporto a 1.1450.
Tenendo fede al range medio settimanale misurato dall'indicatore di volatilità Atr, pari a circa 190 pips, è possibile calcolare la distanza che manca per centrare il valore medio ovvero circa 40 punti, rispetto ai minimi segnati oggi di 1.1380.
In sintesi il prossimo obiettivo della attuale tendenza ribassista sarà quota 1.1340, da cui sarà possibile entro domani valutare eventuali nuovi rimbalzi oppure ulteriori cali di prezzo fino alla chiusura di venerdì.
Strategie operative
Per le posizioni long : attendere la stabilizzazione dei supporti prima citati di 1.134 e 1.138, collocando un ordine pendente a quota 1.1330, con stop 1.1290 e target 1.1510, con un profilo di rischio elevato inteso come probabilità di incorrere in stop loss, mentre è discreto il rapporto di perdita e rendimento dell'operazione.
Per le posizioni short : collocare un ordine pendente a 1.1470 nell'eventualità di un rimbalzo prima di toccare il pivot indicato per il posizione long, con stop 1.1530 e target 1.1320 entro venerdì.