DOGS OF THE DOW: I TITOLI SU CUI SCOMMETTERE NEL 2020 una strategia usata è quella di scegliere i titoli che peggio hanno performato nell'anno prima e costruire il 1° gennaio una posizione equipesata. In questo caso i 9 titoli che peggio hanno fatto (dovrei aggiungere il 10° vale a dire DOW) con un grafico che li sintetizza. Per il 2020 questo potrebbe essere l'asset ideale per rischiare meno rimanendo investiti comunque negli Usa NB dal 2000 la sovraperformance di questa strategia è stata di 200% (+480% il Dow Jones mentre +679% questra strategia rimodulata ogni 1° gennaio)
Dowjones
Dow Jones Fractal correlation Una semplice analisi di dinamica frattale rileva un coefficiente di correlazione all'80% con il movimento gia' avvenuto del Bitcoin e del Wheat ( frumento ) , l'analisi di dinamica frattale ci pone un alert in cui cio' che e' gia' accaduto agli altri schemi frattali ( in questo caso bitcoin e frumento ) se la frattalita' si mantiene , questi ultimi avvenuti nel passato sono un binocolo sul futuro di cio' che sta avvenendo sul Dow Jones con le dovute proporzioni poiche' parliamo di time frame differenti , la dinamica frattale e' un'estensione di cio' che gia' viene contemplato nell'analisi tecnica con il termine pattern .
Il Coach è tornato! Che vi piaccia oppure noMi sono giunte numerose manifestazioni di solidarietà dopo il ban di oltre 1 mese che mi ha colpito ingiustamente.
Mi hanno tutti scritto di continuare la mia operazione di verità e divulgativa qui su TradingView, dove è sentimento ormai comune che circolano soltanto aspiranti trader anziché esperti.
A proposito di esperti...
In questo mese è accaduto qualcosa di importantissimo. Gli indici USA dove sono arrivati? (Il Long su Tesla lo avrei volentieri condiviso con voi, se non mi avessero bannato :) -
Il FtseMib dove è arrivato?
Lo vogliamo ricordare tutti insieme ai fenomeni da tastiera che dietro un pc mi deridevano quando sparavo 24.000 punti?
ECCO, SIAMO ARRIVATI A 24.000 PUNTI. E non è finita qui!
Se invece di deridermi e segnalarmi, avessero aperto posizioni rialziste, avrebbero forse trascorso un Natale sereno e ricco.
Ma state tranquilli, e prepariamoci ad un 2020 ricco di ulteriori opportunità sui mercati.
Le catastrofi lasciamole pure ai paranoici sfig**i da Social.
Vi mando un saluto caloroso e vi invito a seguirmi per non perdervi le mie operazioni!
BACIONI
TRADINGCOACH
Differenze tra S&P500 NASDAQ100 E DOW30I trader che si interessano al mercato americano si concentrano fondamentalmente su 3 indici: S&P500, Dow30 e Nasdaq100. Questi indici sono correlati tra loro in quanto legati dagli stessi eventi macroeconomici e dai medesimi cicli. Tuttavia presentano delle differenze che vale la pena analizzare, a partire dal numero e dal tipo di titoli inclusi in ciascun indice e il modo in cui vengono calcolati i valori dell'indice.
Calcolo valore indici
S&P500: L'S&P500 è l'indice che contiene al suo interno le principali 5o0 aziende USA a larga capitalizzazione ed è dunque quello che rispecchia (rispetto agli altri 2) in maniera più ampia l'economia americana. L'indice è stato creato da Standard & Poor's nel 1962. Il valore dell'indice viene calcolato ponderando ciascuna società in base alla sua capitalizzazione di mercato e quindi viene applicato un divisore, che è impostato da S&P, per produrre il valore finale. In sintesi: capitalizzazione di mercato di tutte le azioni incluse nell'indice/divisore
Dow30:Il Dow Jones Industrial Average , spesso definito in breve "Dow", è l'indice più antico, risalente al 1896 ed è il più noto a livello globale. Il Dow rappresenta 30 titoli a grande capitalizzazione determinati dal Wall Street Journal. A differenza degli altri due indici, il valore del Dow e il peso per ciascun componente è determinato dal prezzo delle azioni successivamente viene applicato un divisore per determinare il valore finale dell'indice.
Nasdaq 100: L'indice Nasdaq è il più giovane tra i 3, creato nel 1985. Viene definito anche indice "tecnologico" dato il peso elevato delle società basate sulla tecnologia che lo compongono. Il Nasdaq 100 si basa sulla capitalizzazione di mercato dei suoi componenti.
Differenze nella composizione e nella volatilità
Come è stato accennato sopra, questi indici sono correlati tra di loro, tuttavia ognuno di questi indici ha la propria peculiarità, a partire dal modo in cui viene tradato a causa della diversa composizione per ciascun indice e dell'importanza di determinate società e gruppi di società (settori).
L'S & P 500 è il meno influenzato di giorno in giorno da ogni singolo titolo dato che è composto da così tanti nomi. Detto questo, ci sono una manciata di settori che hanno la massima importanza sull'indice. Il settore che ha il maggior peso sull'indice ha un'importanza fondamentale nella fare da driver all'S&P500. Attualmente il settore più importante è l' Information Technology (IT), che rappresenta una ponderazione del 26%.
Il Dow, con solo 30 titoli, è influenzato in modo più significativo dall'andamento dei singoli titoli. Allo stato attuale, i primi 10 titoli rappresentano oltre il 50% del valore di Dow. Dunque la variazione di questi singoli titoli potrebbe pesare sull'indice in modo incisivo
Il Nasdaq è quello sicuramente più influenzato dalla variazione di singoli titoli. Infatti i primi 10 titoli hanno un peso del 50% sull'indice.
Per quanto riguarda la volatilità , il Dow Jones è in genere il meno volatile dei tre indici principali in quanto molti componenti sono società blue-chip. Il Nasdaq 100 è il più volatile dei tre in gran parte a causa della sua alta concentrazione in società più rischiose e ad alta crescita come Facebook, Amazon e Alphabet (Google). La volatilità nell'S & P 500 è generalmente compresa tra i due.
S&P 500 - Batte massimi storici. E i fenomeni pensano a shortarePoiché parliamo sempre e solo di FTSEMIB, mi chiedo e vi chiedo:
Come si può shortare il mercato (ormai globalizzato) quando l'SP500 batte i massimi storici, dai quali per ben 2 volte era stato respinto di circa 200 punti?!
Come si può?!
Bisogna essere non vedenti. E pure un po' ingenui.
Un abbraccio,
TradingCoach
P.S. scrivetemi in privato o nei commenti la vostra visione.
DOWJONES TRADE DI MARTEDI 29 OTTOBRE 2019 Dopo il precedente trade in gain torno con l'operatività sul DOWJONES, vengono nuovamente confermati i segnali per nuovi rialzi sul medio lungo termine sostenuti da fondamentali che portano notizie positive sul lato trade war e dando spazio a nuovi movimenti rialzisti con buyer decisi nel aprire contratti al rialzo. In quest' ottica postiva ho notato la formazione di un pattern Head&Shoulders rialzista a 4H e 1H che sostengono l' ondata di positività sui mercati americani. Il mio setup vede una posizione LONG su timeframe 1H di breve periodo esattamente alla rottura dei precedenti massimi, con STOP LOSS sui minimi e un rischio rendimento dell' operazione contenuto tra 1:2 e 1:3.
Opererò su un time frame di breve termine solo per coprirmi dall' eventuale possibilità di notizie che potrebbero colpire negativamente i mercati americani giovedì 31 ottobre riguardo il caso Ukrainian Gate.
Buon trading a tutti!
Dow Jones verso il recupero ?Pattern di inversione del trend : ci indica una potenziale compensazione da parte del mercato con direzione del prezzo verso zona
@ 27.000,00 .
Il mio sentiment di mercato è bull di medio termine .
Scelgo una strategia di accumulazione dinamica su timeframe settimanale fino alla profit line con SL sui minimi del pattern .
short indice DJ il prezzo è arrivato su 1resistenza già testata in passato non riuscendo a rompere ha rimbalzato e tornato giù andando a formare untriangolo assimetrico , vediamo sè all'apertura continuerà questa sua discesa ci aiuta anche l rsi puntato in giù può ess 1 ottimo investimento short , operazione dal R/R 1:1.9
WALL STREET e gli ESP di metà estateWALL STREET e gli ESP di metà estate
Amazon
Il colosso online ha registrato vendite nette pari a $62,5 miliardi, leggermente inferiori ai $63,4 miliardi previsti.
Gli utili per azione diluiti ammontano a $5,22, al sotto delle attese di $5,57.
Le vendite nette sono invece aumentate del 20% rispetto allo scorso anno e del 21% a parità di cambi, mentre gli utili per azione diluiti hanno visto una crescita al di sotto del 3%.
Facebook
I ricavi nel secondo trimestre sono stati di $ 16,5 miliardi contro $ 16,9 miliardi previsti, mentre l'EPS adjusted (non GAAP) è stato di $ 1,88 contro $ 1,99 previsti.
I ricavi sono cresciuti del 28% su base annua, mentre l'EPS adjusted del 14%. Su base GAAP l'EPS diluted è sceso del 48% su base annua.
Il dato include un addebito di $ 0,70 relativo al suo accordo con la Federal Trade Commission (FTC), che ha portato Facebook a patteggiare una multa con il governo degli Stati Uniti da 5 miliardi di dollari per il caso Cambridge Analytica e per la violazione delle leggi statunitensi sulla privacy, e un addebito di $ 0,38 per il ribaltamento di una sentenza del tribunale fiscale degli Stati Uniti. Escludendo le spese l'EPS diluted equivale all'EPS adjusted.
Tesla
Il produttore di auto elettriche ha registrato un fatturato di $6,35 miliardi, inferiore alle attese di $6,41 miliardi.
Al tempo stesso, la società ha perso $1,12 per azione, una cifra superiore rispetto alla perdita prevista di $0,40.
Nonostante la scarsa performance, i ricavi sono comunque in crescita del 40% rispetto ad un anno fa, mentre le perdite operative sono scese dai circa $522 milioni nel secondo trimestre 2018 a poco oltre $167 milioni nel secondo trimestre 2019.
Alphabet
Alphabet ha presentato giovedì i risultati del secondo trimestre superando le attese sia nei profitti che nel fatturato.
La casa madre di Google ha registrato ricavi per $ 38,94 miliardi contro $ 38,15 miliardi previsti e un EPS diluito di $ 14,21 contro $ 11,30 previsti.
I ricavi sono cresciuti del 19% su base annua e del 22% in valuta costante.
La sanzione della Commissione Europea ha ridotto l'EPS diluito nel secondo trimestre 2018 di $ 7,21 mentre l'EPS diluito nello stesso periodo del 2019 è salito del 21% su base annua.
DOW JONES
da un'analisi del principale indice di Wall Street, è possibile evidenziare che il Trend, avviato con il Presidential PATTERN, è oramai in continua formazione rialzista e rimane tutto sommato ancora immutato e si proietta al raggiungimento di nuovi massimi.
I nuovi massimi sono individuabili nelle aree di resistenze che sono i punti 27670 / 28000 / 28960.
Mentre variazioni negative si potranno innescare solo alla violazione dei supporti di area 26925 / 26450 / 26180 / 25860.
Buon Trading
SantePTrader
S&P500 - Nuovi massimi o nuovi ribassi?Buon pomeriggio cari trader,
non scrivo mai di SP500, ma questa settimana sarà probabilmente cruciale per comprendere l'andamento futuro degli indici americani e, di conseguenza, delle borse mondiali.
Gli Stati Uniti vanno bene, le Borse macinano soldi, ma la domanda che tutti si stanno ponendo è: durerà?
Per il momento sembrano esserci tutte le condizioni perché si tocchino nuovi massimi storici.
Noi monitoriamo con attenzione il livello resistenziale, preparandoci a tutto.
Voi come vedete la situazione?
Scrivete un commento o scrivetemi in direct.
TradingCoach
Dow Jones, i massimi da SHORTareL'impostazione weekly ma anche quella mensile sono piuttosto chiare. l'America pare non avere più la forza necessaria per aggiornare i massimi e nel momento che non lo farà, l'occasione per una bella discesa ci starà tutta anche perchè molti devono ancora chiudere le loro posizioni in chiave long. Restiamo sul pezzo
#volatilità amica per il #2019?I mercati azionari di tutto il mondo, per la cena di natale hanno servito un panettone senza zucchero, i rendimenti degli indici azionari annuali del 2018 come anticipato sono negativi, iniziamo dagli USA, l'indice Standard & Poor 500*/#sp500 chiude l'anno con un decremento di - 6.59%, mentre l'indice #nasdaq che ha lottato come un "toro scatenato" per non perdere il primato di indice al rialzo, alla fine ha dovuto cedere ad un decremento di -4.37%, infine l'indice storico #dowjones alla pari degli indici del continente USA chiude negativo con una perdita del -5.97%.
Anche in EUROPA la situazione non è delle migliori, l'indice delle #bluechip europee #djeurostoxx ha perso nel 2018 il -14.83%, l'indice Tedesco #dax ha perso il -18.13%, mentre l'indice Italiano #ftsemib è negativo al -16.32%.
Situazione più intricata è per il mercato dei #tassi e delle #obbligazioni, analizziamo il dettaglio, in USA nonostante l'invito del presidente #trump alla #federalreservebank ed il suo presidente #powel a mantenere i tassi #fedfunds stabili, quest'ultimi sono stati rivisti a rialzo nell'ultimo #fomc di dicembre 2018, in termini di interesse il costo del denaro è aumentato del 7.06%, i rendimenti pagati sui #tnote quotavano 2.50% a inizio anno e hanno concluso l'anno al 2.67% proprio a discapito della stessa obbligazione #tnote "futures" decennale, il cui valore di quotazione è sceso da 124.30 $ circa a gennaio sino a 121 $ circa a fine dicembre 2018, in termini assoluti la quotazione ha perso l'-1.80%.
Di pari passo in EUROPA, a causa dei teatrini Italiani post elezioni 2018, il rendimento/costo di approvvigionamento (per il tramite dei BTP in asta marginale) è salito in termini assoluti del 34,86%, a discapito dei #btp quotati su #mot #extramot #eurotlx #himtf etc.che segnano una performance negativa di -6,06% #btp"futures", situazione molto diversa in Germania che ha un costo di rendimento con un decremento in termine assoluto del -57.18% ed un guadagno sui #bund "futures" decennali dell'1.59%.
Tecnicamente per le casse dell'Italia lo spread tra rendimento pagato e quotazione dei #btp evidenzia ancora un costo elevato di indebitamento tramite la raccolta di danaro, il massimo del rialzo dei tassi quotati negli anni precedenti è stato del 7% negli anni 2011/2012 quindi tutto sommato i livelli di costo di indebitamento attuali no sono ancora allarmanti, bisognerà però incrementare il #pil, e perché lo spiego, è volontà palese della #bce di sostenere un'#inflazione crescente, tale decisione si basa sull'inerzia del credito bancario europeo, alcune banche europee ancora usano poco l'impiego di danaro nell'economia reale, nonostante i tassi centrali negativi ed il #quantitativeeasing.
Se il #pil si conferma negativo e l'#inflazione cresce... è molto probabile che la recessione possa affacciarsi sul nostro paese... sarà così per il 2019? Le azioni quotate non necessitano delle imponenti ricapitalizzazioni che si sono verificate durante gli anni 2011/2012 e sopratutto a differenza di allora le azioni distribuiscono utili, in quel momento storico invece non cerano cedole e utili da distribuire per la maggior parte dei titoli delle #bluechip, incrociamo le dita ed auguriamoci una #volatilità amica buon 2019 di #trading.
santeptrader
Dow Jones - 29 ottobre #tradingIndice Dow Jones debole nelle ultime settimane. La linea di tendenza rossa è un bel supporto. Se verrà passato al ribasso alla fine della giornata, è molto probabile una continuazione della caduta con un target di 24000. Se l'indice rimane sopra la linea di tendenza e il livello di Fibonacci 0.5, c'è la possibilità di un aumento dell'area 24860 e successivamente di 25220.