US30: possibile continuazione rialzistaIl grafico settimanale mostra una situazione generale sugli indici USA di possibile continuazione rialzista.
Nuovi massimi che proiettano le aspettative verso ulteriori salite.
Durante la settimana in corso abbiamo possibilità di lavorare intraday, o piuttosto in ottica multiday ideale sarebbe un ritracciamento nella zona indicata in rosso
Dowjones
“Il presagio di Hindenburg”; aver previsto un crollo del mercato“Il presagio di Hindenburg” per aver previsto un crollo del mercato azionario.
“Il presagio di Hindenburg” è un indicatore tecnico nell’analisi finanziaria progettato per prevedere un potenziale calo significativo o un crollo del mercato azionario.
Ecco gli elementi principali da ricordare su questo indicatore:
Definizione e origine
Introdotto da Jim Miekka negli anni '90.
Prende il nome dal disastro del dirigibile Hindenburg nel 1937, a simboleggiare un disastro inaspettato.
Funzionamento
- Il presagio di Hindenburg viene attivato quando diverse condizioni vengono soddisfatte contemporaneamente su un mercato azionario:
- Un numero elevato di azioni che hanno raggiunto nuovi massimi e minimi di 52 settimane (in genere più del 2,2% delle azioni).
-Il numero di nuovi massimi non deve superare il doppio del numero di nuovi minimi.
- L'indice azionario deve avere una tendenza al rialzo (media mobile positiva a 50 giorni o 10 settimane).
-L'oscillatore McClellan (indicatore del sentiment) deve essere negativo.
Interpretazione
-Quando queste condizioni sono soddisfatte, il presagio suggerisce un’instabilità del mercato sottostante e un aumento del rischio di un significativo ribasso.
-Il segnale rimane attivo per 30 giorni di negoziazione.
Affidabilità
-L'indicatore riportava correttamente alcuni crolli storici, come quello del 1987.
-Tuttavia, la sua affidabilità è dibattuta perché produce anche molti falsi segnali.
Utilizzo
-Tipicamente utilizzato in aggiunta ad altre forme di analisi tecnica per confermare i segnali di vendita.
-I trader possono utilizzarlo per modificare le proprie posizioni o come avviso per un maggiore monitoraggio del mercato.
È importante notare che, come ogni indicatore tecnico, l’Hindenburg Omen non è infallibile e dovrebbe essere utilizzato con cautela, insieme ad altri strumenti di analisi.
Nelle foto seguenti è stata rilevata sul DOW JONES una Figura armonica "BLACK SWAN", foriera di un crollo del mercato azionario o di una forte correzione!
WALMART: Bearish: Avviso di ipercomprato: Impatto sul Dow JonesWALMART: Bearish: Avviso di ipercomprato: Impatto sul Dow Jones
Stai attento con Walmart, come puoi vedere anche cacao e st microelectronic sono saliti a livelli storici molto molto alti e guarda la correzione che abbiamo avuto subito dopo almeno il 40% di calo
Questa azione può avere un impatto significativo sul Dow Jones
Una forte correzione potrebbe abbassare l'indice DJIA
Ti avviso su questo Ti avviso soprattutto sulla nozione di "ciclo del mercato azionario" e "stagionalità"
Walmart è ipercomprato, devi solo guardare i tuoi indicatori tecnici RSI, ROC, Stocastico, media mobile esponenziale, Ichimoku, ritracciamento di Fibonacci.
Potremmo andare molto molto più in basso, quindi fai attenzione, questa azione è ipercomprata
Monitora i tuoi indicatori sopra menzionati.
VIX Bottom Signal ? Comparazione con Dowjones e pillola di BTCSolo 3 volte negli ultimi 30 anni il Vix è entrato nel territorio delle medie estese fibonacci basate sul rapporto aureo e le ultime due volte hanno segnalato un ottimo punto di entrata per il lungo periodo; hanno quasi fatto centrare il bottom del 2008 post crisi subprime ed hanno preso alla perfezione il bottom del covid crash di marzo 2020.
Da come si può notare nel grafico comparativo dato dallo storico del dowjones ( in basso ) ogni volta che il Vix entra nel territorio dei 10 punti ( segnalato con linee verticali rosse ) è un ottimo momento per vendere mentre ogni volta che il vix va ad interagire con una delle due medie dell'indicatore "Extended golden ratio Multiplier" ( rispettivamente quella rossa o quella viola ) segnala un ottimo punto di entrata. Sono come detto in precedenza rari segnali ma ad oggi non hanno ancora mai sbagliato. Unica differenza che mi fa pensare è l'rsi, se guardate in corrispondenza degli spike che toccano le due medie ( rossa e viola ) noterete anche l'rsi che accompagna lo spike andando in zona ipercomprato, mentre questa volta nonostante lo spike sulla zona di target, l'rsi non si è mossa.. Interpreto come segue, o il peggio deve ancora venire oppure essendo il DJI in parabola ormai iper estesa ed avendo ancora spazio potenziale per un ultimo ballo rialzista a chiusura del macro ciclo, le V shape recovery essendo sempre più veloci e ripide nel dji può essere che appunto l'rsi non abbia accompagnato il prezzo in quanto il movimento appunto non è stato sostenuto da una chiusura della candela adeguata ed il movimento vissuto nel vix abbia subito riassorbito andando addirittura a chiudere la candela mensile in rosso. Detto ciò osservo come un falco un possibile test di zona 10 punti nel vix che accompagnerebbe molto probabilmente un TOP GENERAZIONE sui mercati americani ( e un po' di tutto il mondo dato che quando dumpa l'america poi dumpa tutto il mondo ).
Di seguito una piccola anteprima sul Btc comparato al Vix.
Quando il Valore di BTC/VIX è alto e anche qui va a baciare le medie esponenziali fibo siamo in corrispondenza di TOP mentre viceversa quando si va a trovare ristoro e supporto dalle medie esponenziali ( tradizionali ) ( mi scuso ma devo tenere per me le periodicità delle medie in questione perchè più persone guardano la stessa cosa e poi meno continua a funzionare ) noto che indicano bottom ciclici, linee verticali rosse per top con rispettive date e linee verdi per bottom con rispettive date. Incredibile notare che BTC/VIX nonostante abbia solo dumpato per pochi minuti a 49k e spiccioli il rapporto con il VIX sia sceso quasi allo stesso livello di ottobre 2022 quando btc quotava 15k e spiccioli. Tutto ciò nonostante che INDEX:BTCUSD btcusd ad oggi non sia troppo incoraggiante dato che è sul filo del rasoio per entrare in un nuovo Bear market, mi da fiducia che in un modo o nell'altro riuscirà a sorprendere ed uscire a rialzo da questo periodo di " nulla cosmico" degli ultimi 6 mesi.
Dow Jones primi segni di debolezza.Cercherò di essere il più sintetico possibile, trend rialzista, doppio massimo tecnicamente non ancora attiva. Regressione lineare che passa il rosso insieme al supertrend che ha però solo lo scopo di fornire ulteriore conferma data la sua scarsa affidabilità in periodi di laterale.
Stocastico attualmente posizionato al rialzo per un'entrata short perfetta vorrei vederlo andare in ipercomprato per poi incrociare e tornare sotto 80.
In alternativa uno short, si potrebbe provare all'attivazione del doppio massimo ossia al superamento del minimo tra i 2 massimi.
Il trend ancora non può dirsi invertito, e bisognare ricordare che oltre agli up trend e down trend esistono i trend laterali. Per cui operare sempre con size adeguata e con stop loss.
Nuovo anno, Nuovo Cot, Analisi a 12 mesi dei mercati Ciao, primo Cot Video Report del 2024 con il quale riprendiamo ed inauguriamo il nuovo anno. Siamo arrivati alla video analisi settimanale n. 92 e perchè visto che siamo ad inizio anno non dare uno sguardo alle candele a 12 mesi ? cosa ci riservano?
Purtroppo il tempo a disposizione su T.V. è solo di 20 minuti quindi il video non è entrato tutto perchè mi è venuto leggermente più lungo ma potrete agevolmente trovare il video completo.
seguite i riferimenti nel campo firma o scrivetemi in privato.
Un buon inizio di anno a tutti
ciao Emi
GOOGLE: Segnale del giornoOggi condivido questo segnale su Google in cui, come si riassume nell'immagine sopra, soddisfa diversi criteri per un ingresso Long.
Con l'utilizzo di LuBot, vediamo:
1. Un ultimo segnale Swing Long risalente al 16 marzo che ci indica la direzione dei successivi ingressi da fare.
2. Segnale SBS (start bullish structure) che indica l'inizio della struttura bullish di breve periodo
3. La TrendCloud è positiva e anche le medie mobili sono in configurazione rialzista, il prezzo ha fatto un ritracciamento negli ultimi giorni portandosi proprio sulla TrendCloud che fa da supporto per la nuova partenza.
4. Rottura della trendline dei massimi decrescenti delle ultime giornate
5. Il predictum si trova in fase Long
6. LuTrender ritorna positivo sul timeframe Daily, era già positivo sul Weekly
7. L'EVE (indicatore di volatilità) indica un probabile aumento di volatilità, ma non ha superato il livello di eccesso, quindi siamo ancora in una buona zona di acquisto.
Di contro abbiamo un area di resistenza tra i 127-128 come si vede dai due livelli rossi sul grafico + il Predictum che nonostante sia in fase Long di fondo, mostra un segnale di attenzione, quindi vuole dirci che la sua visione è positiva ma potrebbe ancora scendere prima di partire al rialzo.
L'analisi si basa sul timeframe Daily, ma per avere un timing migliore, scenderò sul timeframe a 4H in modo da aspettare una flessione ed entrare su un trigger di conferma.
Considerando che i PRO sono maggiori dei CONTRO, farò un trade di breve termine con un rischio moderato. Si potrebbe inserire lo stop loss sotto gli ultimi minimi e un take profit sui 138 da gestire durante i prossimi movimenti.
👍 Tu cosa ne pensi? Se anche tu sei d'accordo con la mia view lascia un like 😁
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I principali indici americaniNel ventesimo secolo gli Stati Uniti hanno subito due guerre mondiali ed altri conflitti militari traumatici e costosi, la depressione, una dozzina di recessioni e periodi di panico finanziario, shock petroliferi, una epidemia di influenza e le dimissioni di un presidente caduto in disgrazia. Eppure il Dow Jones è salito da 66 a 11.497...
Warren Buffett.
In questo articolo, voglio condividere con voi alcune delle informazioni che ho appreso nel tempo molto utili se si vuole operare su alcuni indici americani come il Dow Jones, il Nasdaq e lo S&P 500. Trovo interessante relazionare quali sono le caratteristiche, le somiglianze e le differenze di questi indici, che rappresentano la salute dell'economia e del mercato statunitense. Penso che sia importante avere una visione d'insieme di ciò che succede sui mercati finanziari, perché influisce anche sul comportamento del nostro strumento di trading preferito. Non possiamo ignorare le dinamiche globali che muovono i prezzi.
L'S&P 500 è l'indice che contiene le maggiori 500 aziende per capitalizzazione statunitensi, se invece parliamo del Nasdaq (100) intendiamo l'indice con le 100 maggiori imprese quotate non finanziarie, infine il Dow Jones è l'indice che rappresenta il valore medio di 30 blue chip americane. Questi indici riflettono le performance di diversi settori e tipologie di aziende quotate in borsa negli Stati Uniti, vediamo quindi cosa significano e come si calcolano questi indici, e quali sono i vantaggi e gli svantaggi di investire su di essi. Per molti lettori scriverò cose banali, per altri concetti assolutamente nuovi da apprendere, ma ricordo sempre che il mio obbiettivo mira ad educare finanziariamente e formare chiunque approccia il trading.
Gli indici azionari sono dei prodotti finanziari che rappresentano il valore di un gruppo di azioni scelte in base a determinati criteri. Essi ci consentono di investire in un settore o in una categoria di aziende senza dover comprare ogni singola azione. Gli indici azionari sono composti da azioni che possono appartenere a più indici contemporaneamente e che possono cambiare nel tempo in base alle loro performance e alla loro capitalizzazione di mercato. Gli indici azionari sono utili per valutare la tendenza generale del mercato e per confrontare il rendimento di una singola azione con quello del suo settore di riferimento. Ad esempio, possiamo dire che un'azione ha una performance superiore o inferiore al suo indice se il suo prezzo sale o scende più di quello dell'indice.
Gli indici azionari sono uno strumento fondamentale per valutare le performance dei mercati finanziari. Ma esistono due tipi di indici, a seconda di come trattano i dividendi. Si tratta dei Total Return Index e dei Price Index, che hanno caratteristiche e vantaggi diversi.
I Total Return Index sono indici che non subiscono variazioni quando le società che li compongono distribuiscono i dividendi ai loro azionisti. In altre parole, i Total Return Index reinvestono i dividendi nel calcolo del valore dell'indice, come se fossero parte integrante del rendimento del capitale.
I Price Index, invece, sono indici che si riducono proporzionalmente al valore dei dividendi distribuiti dalle società che li compongono. Questo significa che i Price Index riflettono la perdita di valore delle azioni dovuta al pagamento dei dividendi, come se fossero una spesa per gli investitori.
Quindi è molto importante sapere su quale indice andiamo ad operare dovendo tener conto di questo particolare rilevante. Se vuoi avere un'idea precisa del valore effettivo delle azioni, puoi scegliere un Price Index, che ti mostra l'impatto dei dividendi sul prezzo delle azioni. Se invece vuoi confrontare il rendimento complessivo, che include sia i guadagni di capitale che i pagamenti in contanti, puoi scegliere un Total Return Index, che ti mostra il rendimento totale delle azioni.
In ogni caso, è importante sapere che esistono questi due tipi di indici e che hanno effetti diversi sulle performance dei mercati finanziari.
A loro volta, gli indici, hanno diversi metodi di calcolo per valutare l'importanza di un titolo all'interno del paniere. Alcuni indici sono ponderati per capitalizzazione, cioè assegnano un peso maggiore alle azioni con una maggiore capitalizzazione di mercato. Altri indici sono ponderati per prezzo, cioè assegnano un peso maggiore alle azioni con un prezzo più elevato. Esistono anche indici che utilizzano altri criteri, come il volume degli scambi, la liquidità o la qualità delle aziende. Gli indici azionari sono strumenti utili per gli investitori, in quanto consentono di avere una visione sintetica e comparativa delle performance dei mercati e dei settori.
- Indici ponderati per il prezzo di mercato: cosa sono e come funzionano: un classico esempio possiamo trovarlo nel Dow Jones o il Nikkei 225. Ma cosa sono esattamente e come si calcolano? Cercherò di spiegarlo in modo semplice e chiaro. Un indice ponderato per il prezzo di mercato è un tipo di indice azionario che assegna un peso maggiore alle azioni con un prezzo più alto, indipendentemente dalla loro capitalizzazione di mercato. In altre parole, le azioni più costose hanno un impatto maggiore sull'andamento dell'indice rispetto a quelle più economiche. Per capire meglio, facciamo un esempio. Supponiamo di avere un paniere di tre azioni: X, Y e Z. Se noi ipotizziamo un'azione X a 50$, una Y a 30$ ed una Z a 20$, il titolo X in quel paniere varrebbe il 50% dell'indice, indifferentemente dalla dimensione relativa (capitalizzazione) della società quotata. Questi indici vengono a volte criticati perché una semplice oscillazione di prezzo può influenzare in modo significativo l'indice, essendo il solo prezzo la forza trainante dell'indice stesso. Ad esempio, se l'azione X sale a 60$, l'indice aumenterà del 10%, anche se le altre due azioni rimangono invariate. Al contrario, se l'azione Z scende a 10$, l'indice diminuirà del 5%, anche se le altre due azioni rimangono invariate. Tuttavia, questi indici hanno anche dei vantaggi. Innanzitutto, sono facili da calcolare e da comprendere, poiché basta sommare i prezzi delle azioni e dividerli per il numero delle azioni. Inoltre, riflettono la percezione del mercato sulle aziende più importanti e prestigiose, che tendono ad avere prezzi più elevati.
- Cosa sono gli indici ponderati per la capitalizzazione di mercato e perché sono importanti? Quali sono i più noti? Quali svantaggi e quali vantaggi presentano? Gli indici ponderati per la capitalizzazione di mercato sono degli indici che misurano la performance di un gruppo di azioni in base al loro valore di mercato, ovvero alla capitalizzazione. La capitalizzazione si ottiene moltiplicando il prezzo di una singola azione per il numero totale di azioni in circolazione. Più alta è la capitalizzazione, più peso ha l'azione nell'indice. Questo significa che le azioni più grandi e più quotate hanno un'influenza maggiore sull'andamento dell'indice rispetto alle azioni più piccole e meno quotate. In altre parole, se le azioni più grandi salgono o scendono, l'indice segue la stessa direzione, mentre se le azioni più piccole salgono o scendono, l'indice ne risente poco o niente. Gli indici ponderati per la capitalizzazione di mercato sono i più diffusi e i più seguiti nel mondo. Alcuni esempi sono lo S&P 500 e il Nasdaq negli Stati Uniti, il FTSE 100 nel Regno Unito, il CAC 40 in Francia, il DAX in Germania e il MIB in Italia. Questi indici sono considerati dei buoni indicatori della salute economica e finanziaria di un paese o di un settore. Tuttavia, gli indici ponderati per la capitalizzazione di mercato hanno anche dei limiti e dei rischi. Il principale è che tendono a essere dominati da poche aziende molto grandi, che possono rendere l'indice poco rappresentativo della realtà e vulnerabile a shock o crisi che colpiscono quelle aziende.
Voglio condividere con voi alcune riflessioni. Nel corso della mia esperienza di trading, ho assistito a molti traders che si lamentavano della sfortuna, della truffa del broker di turno, o del fatto che i mercati fossero ostili e ingannatori nei confronti del trader principiante che aspirava a guadagnare con questa professione. Ma analizzando meglio la situazione, mi sono reso conto che, spesso, questi traders non avevano una conoscenza approfondita del sottostante che stavano tradando, come nel caso di un indice azionario. Per fare un esempio pratico: "risultati trimestrali negativi per il titolo X, l'indice precipita, secondo la logica degli indici ponderati per prezzo di mercato, e il trader impreparato non capisce il motivo..." Ora, io sono il primo sostenitore dell'analisi tecnica a scapito della fondamentale, ma la conoscenza è superiore a entrambe le forme di analisi, ed è per questo che mi spendo da tempo per educare e nella speranza che prima di buttare i vostri soldini acquisite la conoscenza e le competenze per operare sui mercati.
Nel mondo dei mercati finanziari, tutto è interconnesso. Questo significa che ogni argomento che affronto nei miei articoli ha delle implicazioni sugli altri. Un tema centrale è la politica monetaria delle banche centrali e il suo effetto sui tassi d'interesse. Come sapete, il rialzo dei tassi penalizza le aziende, perché aumenta il costo del debito e riduce i profitti e il valore delle azioni. Questo fenomeno è stato ampiamente discusso dai media, sia specializzati che generalisti in questo ultimo anno. Per questo motivo, ho voluto dedicare una breve sezione a questa dinamica, che influisce direttamente sui prezzi dei tre indici che sto relazionando e non solo.
Analizziamo le differenze tra i principali indici azionari americani: il Nasdaq, lo S&P 500 e il Dow Jones. Questi indici riflettono le performance di diversi tipi di aziende: quelle growth, che puntano su una forte crescita futura, ma che sono più rischiose e volatili, e quelle value, che offrono una maggiore stabilità e sicurezza agli investitori. Le aziende growth sono più presenti nel Nasdaq e nello S&P 500, mentre le aziende value sono più rappresentate nel Dow Jones. Per esempio, nel Nasdaq troviamo molte aziende tecnologiche innovative, mentre nel Dow Jones troviamo banche e società industriali consolidate.
La rotazione settoriale è il fenomeno per cui gli investitori spostano il loro capitale da un settore all'altro in base alle condizioni di mercato e alle aspettative economiche. Un fattore chiave che influisce sulla rotazione settoriale è il livello dei tassi d'interesse, che sono determinati dalle politiche monetarie delle banche centrali. In generale, quando i tassi d'interesse sono bassi, gli investitori preferiscono le aziende growth, che possono beneficiare di un accesso al credito più facile e di una maggiore domanda dei consumatori. Quando i tassi d'interesse sono alti, invece, gli investitori si orientano verso le aziende value, che offrono rendimenti più elevati e costanti e che sono meno sensibili alle fluttuazioni del mercato.
Quindi, possiamo osservare che il Nasdaq e lo S&P 500 tendono a salire quando i tassi d'interesse sono bassi, mentre il Dow Jones tende a faticare e viceversa. Questo spiega perché a volte vediamo divergenze tra questi indici, (basti osservare i grafici esposti in presentazione dell'articolo), che riflettono le diverse strategie degli investitori. Tuttavia, è importante ricordare che la rotazione settoriale non è un fenomeno lineare o prevedibile, ma dipende da molti altri fattori, come le aspettative sulle prospettive di crescita delle singole aziende, le valutazioni di mercato, gli eventi geopolitici e le preferenze dei consumatori.
Le azioni growth sono quelle di società che crescono più velocemente del mercato e che offrono la possibilità di guadagnare di più. Tra queste, le azioni tech sono molto popolari, ma anche molto sensibili ai cambiamenti dei tassi d'interesse. Infatti, le società growth si finanziano spesso con i prestiti, contando di poterli ripagare grazie ai loro elevati profitti futuri. Ma se i tassi d'interesse salgono, i prestiti diventano più costosi e meno convenienti. Questo fa calare la domanda di azioni growth e favorisce le azioni value, che sono quelle di società più stabili e meno rischiose, come le blue chip. Queste ultime sono meno soggette alle fluttuazioni dei tassi e offrono una maggiore sicurezza agli investitori.
Le azioni value sono un'opzione interessante per gli investitori che cercano una fonte di reddito costante e una maggiore stabilità nel mercato azionario. Queste azioni appartengono a società mature e consolidate, che operano in settori tradizionali come il finanziario, l'assicurativo e l'immobiliare. Queste società hanno una solida posizione competitiva e una generazione di flussi di cassa prevedibile, che permette loro di distribuire dividendi regolari e consistenti ai loro azionisti. Inoltre, le azioni value tendono a beneficiare di un aumento dei tassi di interesse, che migliora i margini e la redditività delle attività finanziarie. Pertanto, le azioni value offrono un profilo di rischio-ritorno più favorevole rispetto alle azioni growth, che sono più esposte alle fluttuazioni del mercato e alla volatilità dei prezzi.
Con questo articolo, ho voluto offrire un aiuto a chi si avvicina al nostro settore per approfondire le varie opportunità di trading, ma anche una buona occasione di ripasso per chi, invece, ha già esperienza e conosce bene questi principi fondamentali e semplici. Vi auguro buon tutto e vi aspetto al prossimo articolo che pubblicherò.
Analisi dei Mercati e nuovo Studio sul Gas !Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
REPORT N.67
Sabato 24 Giugno 2023
(COT DEL 20 GIUGNO 2023)
ANALISI DEI MERCATI E NUOVO STUDIO SUL GAS !
Ciao,
questa settimana avevo preparato una versione beta di un nuovo cot, il cot del Gas.
E’ la prima volta che mi avvicino ad analizzare il Cot di un energetico per cui i risultati andranno presi con le dovute cautele ed infatti proprio questa mattina mentre scrivevo il report ricontrollando i passaggi numerici ed i risultati ci è stato qualcosa che non mi ha sufficientemente convinto per cui ho deciso di non pubblicarlo perché ho necessità di fare ancora altri studi più particolareggiati che mi diano conferme maggiori.
A grandi linee però posso perlomeno affermare che, da un paio di settimane a questa parte, il Cot del Gas ha subito un discreto aumento che è conforme e coincide con l’ analisi grafica del Futures che sto studiando.
Ho deciso comunque di analizzare e proporre il grafico del Gas perché è bellissimo ed è una ottima occasione per vedere qualcosa di molto tecnico, didattico ed istruttivo.
Graficamente nel grafico Weekly che vedete sopra, la scorsa settimana, si è formato un bellismo 1,2 e 3 sullo stesso livello che indica una grande, grande forza e volonta da parte degli operatori di rompere la fascia di resistenza a 2.683 ed anche, in questo caso, di andare ad attaccare la media mobile a 20 periodi per romperla e raggiungere il trigger point vero che a mio avviso è quello che vi ho segnalato con una banda arancione a quota 3 $. Questo, a mio avviso, è il Target Price di riferimento per questo movimento settimanale (ovviamente non è detto che ora ci arrivi in un solo fiato…). L’ entrata ottimale viene fatta su un time frame più piccolo rispetto a quello di riferiemento in modo di anticipare la rottura del livello una volta che si è capita l’ intenzione di andare a fare il terzo tentativo (non importa quale siano i time frame di riferimento che in questo caso sono settimanali e daily ma sarebbero anche potuti essere orari e a 5 mininuti, era uguale).
Questo tipo di conformazione rialzista di ritracciamento a me piace moltissimo e spesso viene a verificarsi dopo un grande e ripido movimento unidirezionale, che in questo caso era short (generato da quell’ enorme “Testa e Spalle” - potente figura di inversione dell’ analisi tecnica- che vedete sopra). Alla terza volta infatti che il prezzo torna su uno stesso livello le probabilità di romperlo diventa molto alta mentre generalmente la seconda volta difficilmente si passa (per questo tutti noi conosciamo i doppi minimi e massimi come figure di inversione e non di break-out). Per questi motivi possiamo anche identificare il terzo tentativo come una figura di continuazione che ha una alta probabilità di rottura del livello con probabile sviluppo di volatilità ed aumento dei volumi. Il livello rotto diventerà in seguito un livello di resistenza/supporto (in questo caso di supporto) molto importante che molto molto probabilmente il mercato tornerà a ritestare per verifcarne e comprovarne la solidità e la tenuta.
Passando ora ad Euro, ricordate cosa abbiamo ipotizzato nello scorso report del 17 giugno? Dopo il grande movimento e spinta rialzista a cui avevamo assistito ci sarebbe molto probabilmente stato un movimento di ritracciamento che avrebbe dato vita ad una nuova probabile e necessaria struttura accumulativa necessaria al proseguo del movimento. Durante la settimana ed in particolare nella giornata di giovedì e poi di ieri avevamo individuato insieme l’ inizio del ritracciamento, che aspettavamo, con il riassorbimento dei massimi weekly precedenti e con l’ inizio del secondo movimento o gamba (chiamatelo come volete) settimanale che avevamo ipotizzato fosse proprio short.
Attualmente abbiamo una fascia di supporto (o demand zone) che nel daily è identificabile in area 1.0850. Nel grafico daily che vedete qui di seguito ho evidenziato anche tutte le possibili zone/aree aggiornate con i relativi livelli di prezzo (anche alla luce delle indicazioni derivanti dal cot che vedremo dopo) che potrebbero essere toccate o lambite da questa fase, che per me al momento, è di accumulazione al meno di non avere chiari segnali che mi facciano pensare al contario. Oltre al Cot al momento ricevo conferme anche dalla media dei volumi di scambio giornaliera che non è alta, cosa che invece caratterizza le fasi distributive vere, tipiche delle inversione di trend.
Graficamente come avete visto dobbiamo andare per gradi in quanto al momento la fascia degli 1.0850 potrebbe anche essere sufficiente ma dubbi sulla sua tenuta settimanale mi arrivano dall’ analisi del Cot che invece al contrario di come ipotizzavo settimana scorsa potrebbe (non è detto) dare un'altra spinterella in quelle zone più in basso segnalate a grafico per dare la possibilità agli istituzionali di riposizionarsi bene.
Il Cot Normalizzato è quasi sceso ai minimi del 14 marzo scorso che segnarono anche i minimi di swing relativi di quel periodo. L’ indicatore del Cot di Euro scassa la media a 21 a ribasso ma quello del Dollaro invece nonostante il movimento rialzista del cot del dollaro si piega a ribasso insieme ad Euro. Questo perché l’ Indicatore a differenza del semplice cot, prende in considerazione anche tutte le forze di mercato dei cot delle altre valute dando una indicazione di forza di mercato media.
Come si nota dal grafico delle forze relative, Sterlina ha fatto un movimento anomalo raggiungendo e superando euro a seguito dell’ incremento di 0.50 punti di tassi di interesse di molto sopra alle aspettative dei 0.25 previsti.
Anche il dollaro pero nel grafico delle forze relative prende parecchia forza si rimette praticamente sopra a tutte le altre ma ancora sotto ad Euro e Sterlina.
Come vedete l’ analisi del Cot e gli elementi che ci arrivano al momento confermano la fase molto particolare che probabilmente si manifesterà sul grafico di Euro con oscillazioni anche abbastanza alte in linea con quanto abbiamo visto sopra. Al momento quindi olte a quanto esposto non rilevo altri elementi preoccupanti che facciano pensare a cambi di scenario anche se la situazione andrà monitorata molto molto da vicino. Diciamo che non si è accesa una luce arancione ma sicuramente di attenzione si.
Questa settimana non posso esimarmi dal fare una analisi veloce degli indici che poi come sempre cercheremo di vedere più da vicino giorno per giorno durante la settimana.
Sp e Nasdaq sul settimanale rimangono Long ! Dopo l’ importante rottura di massimi per sp a 4330 e il test imortante del Nasdaq a 15.275, dopo una incredibile salita di 8 settimane consecutive, queste non possono che non essere intrepretate come semplici candele settimanali di riposo e niente di più. Ovviamente nel daily ed intraday i movimenti short potranno essere anche importanti ma rimane il trend long di fondo inalterato, confermato anche da un vix che permane stabilmente basso ad indicazione di un sentiment tranquillo dei mercati che sicuramente non è tipico di momenti di panico che poi danno vita a “sciaquoni e sell off pesanti”.
Stessa cosa per il Dow che rispetto ai fratelli rimane in fascia di compressione ed in linea con l’ ipotesi che avevamo visto insieme settimana scorsa e che trovate ancora, nel grafico qui sotto, indicata con le candele ombra che avevamo disegnato la scorsa settimana e che la candela di questa settimana sta inziando a riempiere con precisione.
Discorso leggermente diverso per il Dax che chiude la settimana rompendo la rialzista Weekly e con una Engulfing settimanale che se da una parte potrebbe essere letta come “finalmente se reso conto che l’ ecnomia europea a cui fa firerimento fa schifo e quindi do’ corre questo?”, dall’ altra ha graficamente fatto una grande corsa e nuovi massimi assoluti che inevitabilmente richiedono un attimo di riposo. Certo rimane li sopra anche un doppio massimo…, non mi stuperei di una apertura settimanale in gap down ed almeno il ritest degli 15.625 che se non dovesse tenere, con chiusure daily e poi weekly al di sotto di questa fascia, potrebbe far cambiare nettamente lo scenario.
Di seguito trovate i grafici di tutti e quattro gli strumenti con aree e livelli
Ciao Emi 😊
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
DOW JONES --- CHIUSURA CICLO A 80 GIORNIIl 13 Marzo con la chiusura del ciclo a 6 mesi seguita da ripartenza, ad oggi abbiamo la chiusura del ciclo a 80 giorni perfettamente il linea come si può vedere dal grafico e quindi le possibilità di un'altra settimana ribassista sono alte, anche perche essendo arrivati a 56G su 84 di tempo ce n'è abbastanza. Quindi questo è quello che mi aspetto la prossima settimana
L'importanza di contestualizzareBuongiorno e ben ritrovati a tutti.
Le informazioni riportate nel grafico mensile servono per definire il contesto generale.
1) Evento pandemico – crollo dei mercati;
2) Intervento della FED il 23 Marzo 2020 – impulso di politica monetaria – supporto e prima spinta ;
3) Elezioni presidenziali USA a Novembre 2020 - vittoria di Biden e della sua agenda Build Back Better – impulso di politica fiscale – supporto e seconda spinta;
Queste due forze impulsive incominciano ad esaurirsi quando:
a) la FED inizia ad avvisare il mercato che nel 2022 passera' da una politica monetaria espansiva ad una piu' restrittiva;
b) l'agenda Build Back Better si arena a causa dell'aumento dell'inflazione e dell'opposizione del Sen.Manchin al piano dell'amministrazione Biden;
L'inizio delle operazioni speciali in Ukraina da parte della Russia il 23 Febbraio 2022 ha aggravato le problematiche esistenti accelerando cosi' il processo correttivo del mercato. Da un punto di vista tecnico mi pare evidente che nel 2022 sia iniziata una fase correttiva di ritracciamento del movimento impulsivo generato dopo lo shock pandemico.
Fino a quando potra' durare e fino a dove potra' arrivare questa fase iniziata nel 2022?
Nel grafico settimanale si puo' notare come il Dax, prima dell'uscita del dato sull'inflazione USA di Agosto, pubblicato il 13 Settembre 2022, fosse stato supportato sul livello 12808,70. Da questo livello infatti sono partiti tre rallies:
- il primo (R1) il 7 Marzo 2022, quando Zalensky dichiaro' di non essere piu' interessato ad entrare nella NATO;
- il secondo (R2) il 14 Luglio 2022, quando le aspettative di un aumento dei tassi d'interesse di 100 punti da parte della FED si sono attenuate;
- il terzo (R3) il 1 Settembre 2022, fomentato dalle aspettative che l'inflazione stesse frenando.
Venute meno tutte queste aspettative il mercato ha rotto il supporto a 12808,70 che durava da 7 mesi perdendo 850 punti nelle utlime due settimane di Settembre prima di reagire sul livello 12000 e sviluppare un rally a inizo Ottobre.
FATEVI DOMANDE E SIATE CURIOSI! LAVORATE SU VOI STESSI! INVESTITE TEMPO, NON DENARO!
Spero che il mio lavoro possa aiutarvi a trovare una logica, una narrativa, a fare delle ipotesi, senza pero' creare false aspettative. Illudersi di poter prevedere quale sara' la prossima mossa basandoci sui movimenti e' pura speculazione.
Se avete dubbi o domande non esitate a scrivere nei commenti qui sotto. Condividere contenuti per me e' come una terapia. Una specie di seduta dallo psicologo. Credo di essermi fuso il cervello a causa dell'eccessiva analisi dei grafici. Non vendo nulla! Lo faccio perche' e' la mia passione! Se vi piacciono i miei contenuti mettete un like e iscrivetevi al canale.
Un abbraccio,
Cozzamara
Non sono un analista ne un trader professionista. Sono semplicemente un appassionato che condivide le sue idee e le sue riflessioni che potrebbero benissimo essere sbagliate. Nulla di cio' che dico dev'essere inteso come sollecitazione a fare Trading. Se pensate che guadagnare con il Trading sia facile lasciate perdere perche' l'80% delle persone che ci provano perdono i loro soldi.
Chi mi segue avra' notato che sono due settimane ormai che non faccio piu' dirette qui su TradingView. Il motivo e' dovuto al fatto che sto riscontrando dei problemi tecnici che m'impediscono di continuare. Quando avvio la diretta, il PC inizia a ricevere una quantita' di dati anomala che ne rallenta il funzionamento e fa si che la trasmissione s'interrompa ogni 5 minuti. In attesa di trovare una soluzione, sto ricevendo un sacco di messaggi da parte di persone che non sapevo mi seguissero chiedendomi se stessi bene. Oltre all'incredibile supporto, sono rimasto molto colpito dal sincero affetto che tutte queste persone mi hanno dimostrato preoccupandosi che fossi vivo. Per questo, oltre che ringraziarVi di cuore, Vi voglio dire di non preoccuparVi e che sto benissimo (...e sappiate che mi sto toccando le parti basse mentre scrivo questo). Vi voglio bene😘
I MERCATI E LE ASPETTATIVEIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 10.03.2023
-CONTESTO
Quali gli scenari più probabili alla pubblicazione di un dato molto atteso? Questa è la domanda più ricorrente in questi giorni di attesa per la pubblicazione odierna dei NFP, e la risposta più onesta che possiamo dare è : tutti!
I mercati lavorano sulle aspettative, e questo è un dato di fatto, si ragiona sempre sulla base di cosa ci aspetta possa accadere in futuro, ma come si reagirà davvero alla pubblicazione di un dato, di una notizia di un grande market mover , può cambiare di volta in volta sulla base di molteplici fattori che spesso non sono razionali e lasciano spiazzati molti traders.
L’attesa è oramai all’apice per i dati sul mercato del lavoro americano in pubblicazione oggi alle 14.30, e come sempre maggiore è l’attesa maggiore sarà la volatilità espressa dal mercato che una volta recepito il dato, darà vita a riposizionamenti, prese di profitto e perdite, dando vita ad alti scambi.
Il contesto nel quale ci giunge questo dato è quello di in mercato in equilibrio precario su un filo che separa da un lato la speranza di una disoccupazione in aumento che potrebbe essere primo segnale di un’economia Usa in rallentamento e speranza dunque per un’inflaizone futura in calo, e dall’altro lato la paura che un dato in linea con il precedente o poco superiore, mantenga la FED nella sua posizione super aggressiva e che porti al 22 marzo , dato della riunione della FED a rialzi tassi da 50Bp.
Negli ultimi giorni, le dichiarazioni aggressive e preoccupate di Powell, i dati precedentemente pubblicati sul quadro inflattivo americano, hanno fatto alzare le scommesse sui Fed Founds per potenziali rialzi da mezo punto percentuale , quasi abbandonando le speranza di un rialzo più modesto di soli 25Bp.
A far dato oggi saranno anche i salari medi, che ovviamente saranno indice di forza per i redditi e le capacità di spesa dei consumatori americani , pertanto salari orari medi piu alti potrebbero essere un sintomo preoccupate di estrema forza della domanda aggregata che spingerebbe Powell ai toni hawkish.
Nei giorni scorsi uno spiraglio di speranza è arrivato dagli initial jobless claims, che sono saliti oltre i 200K e che potrebbero dare speranze di una disoccupazione in leggero aumento.
Il classico dato su quanti nuovi ruoli paga sono stati creati, perde un po di valore se paragonato al precedente mezzo milione di posti di lavoro visti febbraio, dato che ricordiamo essere frutto di un riconteggio su base annuale e decennale sulla popolazione e sui lavoratori, pertanto sarà saggio focalizzarsi su tasso di partecipazione e tasso di disoccupazione.
Non di meno ieri i mercati azionai hanno subito un fortissimo colpo dalle vendite del settore bancario che inizia a vacillare sotto i timori di una maggiore insolvenza su mutui via via più cari, ma procediamo con il consueto ordine.
-FOREX
Nel mondo valutario il dollaro resta in attesa dei dati di oggi pomeriggio, senza dare grandi scossoni alle majors , con dollar index he rimane ancorato ai livelli di 105.10 , non lontano dai massimi setimanli, facendo registrate al basket su base settimanale un +0.98% che trattiene il mondo retail al 63% corto , ma ala vigilia di dai tanto attesi , ovviamente tutto può accadere!
Il equilibrio anche la moneta unica, che viene in questa fase messa fuori dal focus degli operatori, e lasciando cosi il mondo retail in perfetto equilibrio al 57% short con quotaioni di eurusd a 106 senza particolari direzionalità.
Di maggiore interesse le dinamiche sullo yen giapponese, che ha visto stanotte l’intervento della BOJ , che ha lasciato come da attese il costo del denaro invariato. Rimane pertanto tutto in linea con le politiche accomodanti viste fino ad oggi e lo yen , come prima reazione lascia terreno nei confronti delle altre majors, con usdjpy che balza a 137.figura per poi ripiegare nelle prime ore della sessione europea, lasciando il mondo retail con un 59% di posizioni long yen, in leggero mean reverting.
Tendenza frtissima sul franco svizzzero che ora gode delle aspettative di una banca centrale svizzera hawkish, ancora attesa a rialzi tassi oltre quello che è la sua storica politica di tassi negativi, pertanto il franco surclassa le altre majors performando un +1.68% medio come basket, e mostrandosi come asset migliore della settimana al momento, il che trascina i retail a posizioni corte in mean reverting al 94%!
tutti i cross sono in eccesso sul sentiment retail pertanto le occasioni di mean reverting non sembrano cosi lontane sebbene la cautela resta obbligo.
Debolezza per le oceaniche che patiscono la fase di risk off che vivono i mercati equity, dopo le pesanti vendite di ieri sull’azionario, anche australia e nuova zelanda da sempre correlate positivamente con l’azionario subuscono perdite, trascinando posizioni in mean reveting long ul mondo retail attualmente al 86% long su audusd e al 80% su nzdusd
-EQUITY
L’azionario subisce un duro colpo ieri, con vendite pesantissime nel comparto bancario, sulla scia di timori di insolvenza sui mutui. Tassi piu alti mettono a dura prova i debiti di cittadini ed imprese e forti liquidazioni ieri hanno tirato a ribasso tutti gli indici.
Sp500 si porta a 3895 pnt con un calo del 3% nasdaq a 11945 in linea con l’sp500, trascinando a ribasso ande l’eurpa sebbene rimanga strutturalmente piu tonica.
La paura sembra farla da padrona in queste ore , sara interessante vivere insieme i dati in pubblicazione oggi poemriggio
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
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Dow Jones - test supportiDow Jones al test dei supporti di questa area di distribuzione. Al momento supporti statici e medie mobili reggono e impediscono ulteriori affondi. Figura non ancora confermata per il ribasso, rottura e retest non avvenuti, e quindi ancora valida ipotesi di onda correttiva e ripresa del trend rialzista partito dai minimi di ottobre.
Wall Street attende la FED è negatività, sell off Nasdaq -2%In attesa della FED Wall Street si spaventa e scende pesantemente.
La FED è pronta ad aumentare i tassi con moderazione eppure Wall Street si spaventa, così le chiusure dei principali indici S&P 500 chiude a -1,3%, Dow Jones -0,80% ed il Nasdaq è sceso a -1,8%.
A confermare i timoridi Wall Street ci pensa anche il rendimento decennale del Tesoro USA che è salito al 3,55%.
Molti i titoli in perdita a Wall Street soprattutto TESLA che dopo il rimbalzo a +10% di venerdì scorso oggi perde terreno e torna a 166 dollari per azione con una performance negativa del -6%.
Attesa per la FED al cardiopalma dunque, il presidente della Fed Jerome Powell terrà la consueta conferenza stampa mercoledì pomeriggio (orario USA) per annunciare probabilmente l'aumento dei tassi ancora di un quarto di punto, queste le attese.
La FED riesce tutto sommato a calmare l'inflazione ma ha distrutto la capacità delle aziende di mettere a frutto gli utili accumulati negli anni precedenti.
Dow Jones giù, profitti in calo per le banche di Wall StreetL'indice Dow Jones perde terreno e chiude a - 0,85%.
L'indice storico di New York Dow Jones è appesantito dalla brusca discesa dei ricavi dei titoli bancari, in particolare Goldman Sachs ha registrato il suo più grande calo di profitti dell'ultimo decennio.
Al contrario dell'indice Dow Jones a Wall Street si salvano sia l'indice S&P 500 che chiude poco sopra la parità ed il Nasdaq salito dello 0,4%.
Il Dow Jones si trova in una fase di prezzo delicatissima, il livello di 34000 punti indice risulta essere una resistenza già testata e soprattutto è il supporto che ha trainato al ribasso i prezzi nel 2022 durante l'invasione russa in Ucraina.
Per Goldman Sachs che ha registrato un calo degli utili del 69% nel quarto trimestre, la chiusura è stata fortemente negativa ed al -7%.
I prezzi di Goldman Sachs sono stati respinti dalla resistenza del livello di prezzo di 370 dollari ad azione, prezzo che passa per la trend linea ribassista ed è l'unico prezzo di swing capace di far ripartire il nuovo rialzo del titolo.
Calo degli utili anche per la banca d'affari Morgan Stanley che però ha realizza guadagni grazie alle attività di gestione patrimoniale che hanno contribuito a migliorare il bilancio così da permettere alla stessa Morgan Stanley di chiudere a + 6,5%.
Gap Up per Morgan Stanley, superato in apertura il livello del collo del "cup and handle" ... prezzo diretto a 112 dollari?
DOW JONES: Inizio della Bull Run?Analisi grafica di medio periodo
Motivi per incrementare le posizioni Long:
1. Da gennaio 2022 a novembre 2022 abbiamo vissuto un bear market il cui prezzo si è mosso all'interno del canale riportato sul grafico.
A fine novembre 2022 possiamo vedere la prima vera uscita dal canale in cui il prezzo mostra forza partendo da tutto il mese di ottobre. Da quel momento il mercato è partito a rialzo con molta volatilità e adesso, dopo essere uscito al di sopra del canale ribassista, ha fatto un ritracciamento e si è appoggiato su di esso usandolo come supporto. Momentaneamente sembra che non abbia intenzione di rientrare nel canale.
2. I miei indicatori iniziano a mostrare tutti positività.
-LuBot mostra un segnale Long il 26 ottobre.
-La TrendCloud di LuBot, che è un ottima base per i supporti o resistenze dinamiche, è diventata verde e il prezzo si trova proprio su di essa, il che mi porta a vedere il prezzo momentaneo come un buon punto di ingresso.
-Il Predictum, dopo mesi di negatività mostra il suo primo segnale positivo.
-Le trendline di lungo periodo sono sempre state in configurazione rialzista.
-L'indicatore di eccesso si trova nella zona di partenza per cui ci si può aspettare un innalzamento della volatilità.
-L'indicatore di tendenza LuTrender mostra la tendenza positiva sia su base giornaliera che su base settimanale.
3. Dall'analisi candlestick di breve vediamo che da fine dicembre ad oggi il prezzo ha creato un pavimento di supporto in area 32900.
Infine la candela odierna sta rompendo il piccolo canale di lateralità che si era creato negli ultimi giorni. La chiusura al di sopra del canale confermerebbe maggiormente l'ingresso Long.
Questo non è un invito ad investire ma solo una mia condivisione del motivo per cui incrementerò le posizioni Long.
Grazie per l'attenzione e buon trading a tutti 😊
Eppur si muove… verso l'alto.A Wall Street si dice: "Non farti coinvolgere da quello che fanno gli altri. Devi distaccarti emotivamente." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Lo disse Galileo quando fu costretto dall'inquisizione a negare le sue teorie eliocentriche (e cioè che mettevano al centro dell'universo il sole piuttosto che la terra). Eppur si muove… il mercato verso l'alto lo dico io che non sono Galileo certamente 😊
Venerdì il mercato si è finalmente tolto il peso della tristezza del 2022 con un rally importante che ha contribuito a far salire i tre principali indici americani di oltre il +1% nella prima settimana del 2023. Il NASDAQ è salito del +2,56%. L'S&P non è stato da meno con una crescita del +2,28% chiudendo a 3895,08. Il Dow è salito del +2,13%.
Si tratta di un bel rimbalzo dopo il primo crollo del -1% del mercato di giovedì 5. Dopo la giornata di giovedì a favore degli orsi, la giornata di venerdì è stata chiaramente a favore dei tori. Personalmente ho avuto una grande soddisfazione nel vedere il settore tecnologico in testa. Spero che questo sia solo l'inizio di una serie di sessioni con questo andamento.
I dati sui posti di lavoro sono stati al centro dell'attenzione degli investitori per tutta la settimana e venerdì alle 14 ora italiana abbiamo scoperto che l'economia ha registrato un aumento di 223.000 unità a dicembre. Si tratta di un dato superiore alle aspettative, ma solo di 23.000 unità. Se a ciò si aggiunge il rallentamento della crescita dei salari, gli investitori hanno deciso che i dati erano abbastanza positivi da far salire le azioni. Questo dimostra ancora una volta che il mercato del lavoro è molto forte.
Questo in un mondo normale dovrebbe essere negativo per le azioni, giusto?
Ma nel mondo della Fed che ragiona al contrario, se si guarda ai dati sulla crescita dei salari, si nota un rallentamento, il che è ottimo per l'inflazione. Ora, con un tasso del 4,6% annuo, la Fed può guardare a questo dato e ritenere che la politica stia funzionando e che un atterraggio morbido sia possibile con un mercato del lavoro così forte. A conferma dello scenario "le cattive notizie sono buone notizie" i dati dell'ISM Servizi, che hanno subito una contrazione dopo 30 mesi consecutivi di crescita. Il dato si è attestato a 49,6, ben al di sotto delle aspettative di 55. I compra-tori hanno continuato ad entrare nel mercato dopo questo dato.
Avevo proprio bisogno di questo forte rally venerdì per salvare la prima settimana del 2023... e questi dati economici sono arrivati al momento giusto. L'S&P e il Dow hanno guadagnato circa il +1,5% ciascuno su base settimanale. E il NASDAQ si è unito alla festa con una crescita del +1%. Quindi ufficialmente possiamo dire di aver avuto un inizio di 2023 solido, cosa assolutamente non certa solo 24 ore prima.
Ora è il momento di concentrarsi sulla nuova stagione degli utili, che sarà ufficiosamente inaugurata la prossima settimana da alcuni importanti nomi della finanza. Venerdì 13 gennaio, tra gli altri, sarà il turno di JPMorgan, Bank of America, Citigroup e Wells Fargo. Le stime future terranno il passo rispetto al passato? La grande domanda che si pone la stagione degli utili del quarto trimestre del 2022, che prenderà il via nei prossimi giorni, non riguarda tanto la crescita degli utili del trimestre o la percentuale dei titoli facenti parte dell'S&P 500 che finiranno per battere le stime di consenso, quanto piuttosto ciò che questi risultati e i relativi commenti del management e le indicazioni per i prossimi periodi ci dicono sull'evoluzione delle prospettive degli utili.
Rubrica ”L’angolo di Warren Buffet conosciuto come l’oracolo di Omaha”.
Sarebbe scorretto pensare che la Fed allenti presto la sua strategia. Hanno già detto che non se ne parla prima del 2024. Ma con l'inflazione che continua a scendere, c'è la speranza che la Fed non abbia bisogno di alzare i tassi al livello del 5,1% a cui alludeva in precedenza, e che magari si fermi al 4,5%. In ogni caso, ogni rapporto mostra una buona tenuta dell'economia, mentre l'inflazione continua a scendere, e maggiori sono le probabilità di vedere un atterraggio morbido.
Per gli investitori con prospettive a lungo termine ma che vogliono slegare dall’azionario nell'immediato i loro destini farebbero bene a seguire la strategia "One Shot per l'investitore di valore" + HFT - Trading in alta Frequenza”. Per maggiori informazioni contattatemi.
Per continuare a capire, che il mercato va seguito conoscendo i dati io tutti i giorni vi anticipo ciò che influenzerà il mercato e poi commento ciò che è accaduto. Questo nel tempo mi auguro vi creerà la mia stessa sensibilità e contribuirà moltissimo ai risultati che sperate di ottenere con il vostro trading. Se leggi quotidianamente la mia analisi e sei interessato a pormi domande direttamente sul mio trading contattami.
Queste comunicazioni sono da ritenersi non personalizzate, ma pensate scritte ed inviate ad un pubblico indistinto. L'esecuzione di investimenti, posti in essere dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo l'autore alcuna responsabilità al riguardo. L'operatività descritta è proposta in maniera teorica e allo scopo formativo nei mercati finanziari ed è quindi esclusivamente divulgativa e non costituisce stimolo all'investimento e/o consulenza finanziaria.
2023. L'anno in cui ottimi dati sull'occupazione....2023. L'anno in cui ottimi dati sull'occupazione fanno scendere il mercato.
A Wall Street si dice: "La maggior parte delle persone si interessano alle azioni quando lo fanno tutti gli altri. Il momento di interessarsi è quando nessun altro ci pensa. Non puoi comprare ciò che è popolare e guadagnarci sopra." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Anno nuovo vita vecchia. Spiegandomi meglio per il mercato americano anche nel 2023 lo scenario "le buone notizie sono cattive notizie", ha fatto il suo effetto. Ieri sono usciti degli ottimi dati sull'occupazione ed il mercato ha reagito con un selloff di oltre il -1% in una singola sessione nei tre principali indici.
Il rapporto ADP sull'occupazione ha mostrato che le buste paga private hanno aggiunto 235.000 posti di lavoro in dicembre, ben al di sopra delle aspettative di circa 150.000 unità. Invece le richieste di disoccupazione, pari a 204.000, sono diminuite di 19.000 unità rispetto alla settimana precedente e sono risultate inferiori alle stime di circa 225.000 unità.
Ma cos'è la ADP come normalmente il mercato avrebbe dovuto reagire?
L'ADP National Employment Report è un indicatore del cambiamento dell'impiego privato, basato su un sottoinsieme di dati retributivi, aggregati e anonimi, che rappresenta circa 400.000 clienti commerciali USA: Tale pubblicazione, che viene resa nota 2 giorni prima della pubblicazione dei dati sull'impiego, costituisce un buon indice predittivo dei dati di governo sui lavoratori dei settori non agricoli. La variazione di questo indicatore può essere molto volatile. Dati superiori al previsto devono essere interpretati come positivi/rialzisti per il dollaro USA (USD), mentre valori inferiori alle attese sono da interpretarsi in senso negativo/ribassista per il dollaro USA.
Vi rendete conto quanto la Fed sta distorcendo il mercato?
Il mercato del lavoro è sempre stato il maggior indicatore della forza economica degli Stati Uniti, ma in questo momento si vuole usare questo parametro per colpire l'inflazione. C'è qualcosa che non funziona nella testa di Powell e soci. Se pensate che il mainstream sia la maniera giusta di ragionare semplicemente perchè è il pensiero più forte, vi dico che il mainstream nella storia ha preso incredibili cantonate. In medicina per esempio nel passato veniva applicato come metodo curativo il salasso come pratica medica diffusa fino al 1800 consistente nel prelevare quantità spesso considerevole di sangue fino a ridurre il volume di sangue circolante. Ci sono voluti secoli per capire che invece di curare indeboliva ma il mainstream diceva che era la cosa giusta da fare. Ora il mainstream raffigurato dalla Fed di Powell insiste che la cosa giusta sia alzare i tassi di interesse. Io dico che finirà com'è finito per il salasso, questa pratica verrà abbandonata perché visto che i tassi di interesse sono aumentati considerevolmente e il mercato del lavoro reagisce aumentando i suoi numeri è evidente che l'effetto ricercato non sta avvenendo nel mercato del lavoro ma al contrario i suoi effetti collaterali stanno danneggiando l'economia senza curarla. Esattamente come il salasso, spero di avere reso l'idea.
Nonostante le azioni aggressive della Fed e tutti i licenziamenti di cui abbiamo sentito parlare sulla stampa (ad esempio, Salesforce, Amazon), il mercato del lavoro è ancora troppo forte secondo gli investitori. I dati danno al FOMC la possibilità di continuare ad aumentare i tassi di interesse con l'obiettivo di tenere sotto controllo l'inflazione. Pertanto, le azioni hanno chiuso in ribasso per la seconda volta nelle prime tre sessioni del 2023. Il NASDAQ è sceso del -1,47%. L’S&P è sceso del -1,16% chiudendo a 3808,10. Il Dow è sceso del -1,02%.
I principali indici a stelle e strisce si sono rapidamente dimenticati i verbali della Fed resi noti martedì che avevano ha avuto l'effetto nel mercato della prima seduta vincente del 2023. Ieri purtroppo non sono riusciti a fare altrettanto. La cosa strana è che il rapporto sui posti di lavoro più importante non è ancora stato pubblicato. I dati sui salari non agricoli che usciranno oggi alle 14 ora italiana saranno quelli che riceveranno la massima attenzione da parte della Fed e del mercato. Le aspettative parlano di un aumento dei posti di lavoro di 200.000 unità a dicembre, dato che sarebbe comunque in diminuzione notevolmente rispetto alle 263.000 unità di novembre.
Quindi, se ci atteniamo alla prospettiva "le buone notizie sono cattive notizie", gli investitori sperano in un numero di buste paga inferiore alle aspettative. Se questo dato fosse confermato suggerirebbe che le mosse della Fed stanno finalmente funzionando per rallentare l'economia e, pertanto, questa era aggressiva della politica monetaria potrebbe giungere al termine quanto prima. E’ tutta una follia… ricordatevelo quando ne parleranno gli altri. I principali indici sono sul punto di iniziare il 2023 con una settimana negativa. Comunque, se gli investitori otterranno ciò che desiderano con il rapporto sui posti di lavoro di domani, si potrebbe innescare un rally oggi che potrebbe far iniziare l'anno con il piede giusto. Vediamo cosa succede...
Rubrica ”L’angolo di Warren Buffet conosciuto come l’oracolo di Omaha”.
La continua forza del mercato del lavoro evidenzia la crescente divergenza dell'economia statunitense. Per esempio, Salesforce ha dichiarato mercoledì che taglierà il 10% della sua forza lavoro (dicono di avere fatto troppe assunzioni durante i giorni di lavoro a distanza e con tassi di interesse vicini allo zero). Nuove notizie affermano che Amazon licenzierà 18.000 dipendenti, un numero superiore a quello previsto in precedenza. Il Wall Street Journal aveva riportato a novembre che il gigante dell'e-commerce e del cloud avrebbe licenziato circa 10.000 persone. La pandemia aveva avuto l'effetto di far assumere in alcuni settori troppi dipendenti. Eppure, i recenti dati sull'occupazione mostrano che molti altri settori stanno ancora lottando per trovare abbastanza lavoratori.
Per gli investitori con prospettive a lungo termine ma che vogliono slegare dall’azionario nell'immediato i loro destini farebbero bene a seguire la strategia "One Shot per l'investitore di valore" + HFT - Trading in alta Frequenza”. Per maggiori informazioni contattatemi.
Per continuare a capire, che il mercato va seguito conoscendo i dati io tutti i giorni vi anticipo ciò che influenzerà il mercato e poi commento ciò che è accaduto. Questo nel tempo mi auguro vi creerà la mia stessa sensibilità e contribuirà moltissimo ai risultati che sperate di ottenere con il vostro trading. Se leggi quotidianamente la mia analisi e sei interessato a pormi domande direttamente sul mio trading contattami.
Queste comunicazioni sono da ritenersi non personalizzate, ma pensate scritte ed inviate ad un pubblico indistinto. L'esecuzione di investimenti, posti in essere dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo l'autore alcuna responsabilità al riguardo. L'operatività descritta è proposta in maniera teorica e allo scopo formativo nei mercati finanziari ed è quindi esclusivamente divulgativa e non costituisce stimolo all'investimento e/o consulenza finanziaria.
Finalmente è arrivata la prima sessione positiva del 2023La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Il mercato americano non mi ha fatto aspettare a lungo per la prima chiusura positiva del nuovo anno. Ieri i titoli azionari si sono mossi saldamente al rialzo in quella che è stata la seconda sessione di trading del 2023, caratterizzata da dati economici contrastanti e dalla pubblicazione dei verbali della Fed. Ieri l'S&P è salito del +0,75% chiudendo a 3852,97. Il NASDAQ è salito del +0,69% chiudendo a 10.458,76. Il Dow è salito del +0,40%.
I principali indici a stelle e strisce hanno prima perso tutto il rialzo nella seconda parte della sessione, ma poi nell'ultima mezz'ora c’è stato un considerevole rally che ha fatto sì che terminassero in terreno positivo. La sessione precedente a ieri, la prima giornata di scambi dell'anno, quella che dava il la all'inizio del 2023 è stata difficile per i titoli azionari e in special modo per i titoli tecnologici. La causa della difficoltà va ricercata nella società “pioniere dei veicoli elettrici” Tesla e nella società “produttrice dell’ iPhone” Apple. Entrambi questi titoli erano scesi nella sessione di martedì, ma entrambi ieri hanno parzialmente recuperato con rialzi rispettivamente del +5,1% e del +1%. Microsoft invece è scesa del -4,4% ieri dopo un downgrade ricevuto da alcuni analisti, ma questo da solo non è bastato a far crollare l'intero settore.
Passiamo adesso al tema della Fed.
La Fed può anche aver aumentato di "soli" 50 punti base nell'ultima riunione (dopo quattro aumenti consecutivi di 75 punti base), ma questo non significa che stia diventando più accomodante, più dovish/colomba. Secondo i verbali, resi noti ieri, della riunione di dicembre, la Fed è ancora molto preoccupata per l'inflazione e prevede di rimanere aggressiva nel 2023 per riportare la situazione sotto controllo. Non mi attendo quindi alcun taglio dei tassi quest'anno. Mi sono letto con attenzione il verbale della riunione che indica che la Fed è ancora preoccupata per l'inflazione. Il verbale ha menzionato 17 volte l'obiettivo del 2%. Tra le parole chiave si legge che la Fed ritiene plausibile una recessione e che è preoccupata per un allentamento ingiustificato delle condizioni finanziarie".
La prima reazione del mercato a questa notizia è stata che i vendi-orsi hanno cercato di far scendere il mercato, ma gli acquisti dei compra-tori dell'ultima ora hanno salvato la situazione. Ma prima dell'uscita dei verbali, gli investitori hanno dovuto subire alcuni dati economici contrastanti.
• L'indice ISM manifatturiero si è attestato a 48,4, in linea con le aspettative, ma ha segnato la prima contrazione (al di sotto di 50) dopo 29 mesi di espansione.
• Il sondaggio JOLTS (Job Openings and Labor Turnover Survey) è risultato migliore delle previsioni e suggerisce che il mercato del lavoro rimane forte.
Ovviamente, il mercato ha apprezzato maggiormente i dati sul settore manifatturiero, poiché segnalano che le mosse della Fed potrebbero raffreddare l'economia. Le azioni sono salite dopo la pubblicazione di questi dati, ma sono diventate molto più volatili dopo i verbali. Oggi verranno pubblicati i dati sull'occupazione ADP e le richieste iniziali di disoccupazione. Domani si terrà l'evento principale della settimana, con la pubblicazione del rapporto sulle buste paga non agricole (NON FARM PAYROLL) di dicembre.
Rubrica ”L’angolo di Warren Buffet conosciuto come l’oracolo di Omaha”.
Con il tasso dei Fed Funds al punto medio del 4,38%, per arrivare al 5,1% basterebbe un aumento di 25 punti base in ciascuna delle prossime tre riunioni. La prossima riunione si concluderà il 1° febbraio prevedo che la Fed aumenti i tassi di soli 25 punti base, invece dei 50 punti base di dicembre. Nei verbali è stata espressa una certa cautela nel non aumentare i tassi a un livello più restrittivo del necessario. Questo è il motivo per cui la Fed ha adottato un ritmo più lento, per avere il tempo di valutare l'impatto dei rialzi dei tassi sull'inflazione e sull'economia, visti gli effetti ritardati dei rialzi. Nel complesso, lo giudico un buon rapporto che rispecchia largamente quello che il presidente della Fed, Jerome Powell, ha condiviso a dicembre.
Per questo motivo, gli investitori con prospettive a lungo termine ma che vogliono slegare dall’azionario nell'immediato i loro destini farebbero bene a seguire la strategia "One Shot per l'investitore di valore" + HFT - Trading in alta Frequenza”. Per maggiori informazioni contattatemi.
Per continuare a capire, che il mercato va seguito conoscendo i dati io tutti i giorni vi anticipo ciò che influenzerà il mercato e poi commento ciò che è accaduto. Questo nel tempo mi auguro vi creerà la mia stessa sensibilità e contribuirà moltissimo ai risultati che sperate di ottenere con il vostro trading. Se leggi quotidianamente la mia analisi e sei interessato a pormi domande direttamente sul mio trading contattami.
Queste comunicazioni sono da ritenersi non personalizzate, ma pensate scritte ed inviate ad un pubblico indistinto. L'esecuzione di investimenti, posti in essere dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo l'autore alcuna responsabilità al riguardo. L'operatività descritta è proposta in maniera teorica e allo scopo formativo nei mercati finanziari ed è quindi esclusivamente divulgativa e non costituisce stimolo all'investimento e/o consulenza finanziaria.
Il 2023 inizia come è finito il 2022.A Wall Street si dice: "Se un’impresa perde soldi, posso capire. Ma se perde un briciolo di reputazione, divento spietato." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Si devo dire la verità ci avevo sperato quando ho visto le aperture positive pensavo che il cambio di data avrebbe ha portato anche un cambio di sentiment, ma lo spirito nuovo del mercato è durato meno di un'ora nella prima sessione di trading del 2023.
I principali indici a stelle e strisce hanno rapidamente sprecato un'apertura positiva e hanno passato il resto della giornata di ieri in territorio negativo. Il NASDAQ è sceso de -0,76% chiudendo a 10.386,98. L’S&P è sceso del -0,40% chiudendo a 3824,14. Il Dow è sceso solo del -0,03% chiudendo a 33.136,98.
A dire la verità i mercati sono saliti dal minimo di giornata e hanno realizzato un piccolo rally in chiusura che ha contribuito a ridurre le perdite, ma non era certo il “nuovo inizio” che avevano sperato. Lo speravo ma naturalmente, sapevo che un cambio di calendario non significa un cambio di umore del mercato. E questa regola generale è particolarmente vera dopo un 2022 così è sconfortante, eravamo tutti abituati a ben altro ricordo il 2022 è stato il primo anno con performance negative per il mercato azionario americano dal 2018.
Un anno passato interamente a combattere con l'ossessione dell'aumento dei tassi di interesse e della possibilità di una recessione. Nel 2022, il NASDAQ è crollato di oltre il -33%, l'S&P è sceso di oltre il -19%. Il Dow ha perso quasi il -9%.
Il 2022 è stato un anno in cui un titolo pazzesco in positivo precedentemente come Tesla ha perso circa il -65% del suo valore e ha subito un vero e proprio crollo nell'ultimo mese dell'anno. Per Tesla l'inizio del 2023 è stato ancora un salasso, ieri la “società pioniere dei veicoli elettrici” è scesa del -12,2%. La notizia che ha dato il là ad un ulteriore crollo è stata quella di una produzione e di consegne più deboli del previsto per il quarto trimestre. La sottoperformance è stata imputata ai timori di recessione, ai problemi logistici e alla debole domanda.
Non ha certo aiutato il settore tecnologico, il fatto che Apple abbia ritoccato il suo minimo delle ultime 52 settimane, per ben tre volte negli ultimi 7 giorni. Ieri la società produttrice dell’iPhone, un tempo intoccabile, è scesa del -3,7%.
Si è trattato dell'ennesimo inizio di settimana difficile per i titoli tecnologici. Il mercato continua a schiacciare quelli che erano considerati i colossi tecnologici qualche anno fa, e che adesso sono diventati molto meno giganteschi.
Ho già dimenticato le feste ed il cenone di fine anno, adesso tutta la mia attenzione è proiettata sull’ imminente stagione degli utili. Il mercato continua incalzante anche nel 2023. La settimana sarà di sole quattro sessioni ma ci aspetta una ricca serie di dati economici, che culmineranno venerdì 6 con il rapporto mensile sull'occupazione. Ma già per oggi c'è molto in programma. Oggi verrà pubblicato l'indice ISM manifatturiero. Saranno pubblicati anche il sondaggio JOLTS (Job Openings and Labor Turnover Survey) e i verbali della Fed dell'ultima riunione. La prossima riunione del FOMC inizierà il 31 gennaio e terminerà il 1° febbraio con i commenti del presidente Powell e la decisione sui tassi di interesse. Ieri invece è stato pubblicato l'indice S&P Global U.S. Manufacturing PMI, che ha subito un'ulteriore contrazione con un dato di 46,2 a dicembre, rispetto ai 47,7 di novembre.
Rubrica ”L’angolo di Warren Buffet conosciuto come l’oracolo di Omaha”.
Voglio lasciarvi con un po di positività statistica. Anche se nel breve termine la pressione sulle vendite non dovrebbe diminuire, mi aspetto la comparsa di un rally azionario inaspettato. Ricordo che siamo nel bel mezzo del trimestre storicamente più forte (il 1° trimestre dell'anno 3) del ciclo elettorale presidenziale. Il 2022 è stato un anno molto difficile per i mercati, in cui sia le obbligazioni che le azioni hanno subito drastici ribassi. Dopo anni simili a questo in passato, di solito i mercati azionari fanno molto bene l'anno successivo. Non rimarrei sorpreso che il 2023 potrebbe sorprendere considerando una statistica positiva a nostro favore.
Per questo motivo, gli investitori con prospettive a lungo termine ma che vogliono slegare dall’azionario nell'immediato i loro destini farebbero bene a seguire la strategia "One Shot per l'investitore di valore" + HFT - Trading in alta Frequenza”. Per maggiori informazioni contattatemi.
Per continuare a capire, che il mercato va seguito conoscendo i dati io tutti i giorni vi anticipo ciò che influenzerà il mercato e poi commento ciò che è accaduto. Questo nel tempo mi auguro vi creerà la mia stessa sensibilità e contribuirà moltissimo ai risultati che sperate di ottenere con il vostro trading. Se leggi quotidianamente la mia analisi e sei interessato a pormi domande direttamente sul mio trading contattami.
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