Netflix sotto pressione: attesi per domani gli utili trimestraliMentre il mercato attende per domani la pubblicazione degli utili trimestrali, Netflix subisce un lento ma progressivo deterioramento del trend rialzista di medio termine, caratterizzato dalla fase di consolidamento del supporto di 315 dollari.
Infatti la formazione del doppio massimo decrescente visibile sul grafico settimanale, identificabile con la trend line passante per i 420 e 380 dollari, ha di fatto interrotto una formidabile tendenza rialzista.
Da inizio 2018 Netflix ha raddoppiato il proprio valore arrivando ad un massimo storico di 424 dollari circa, galvanizzata dall'inarrestabile aumento degli utenti, nonostante un contestuale aumento dell'indebitamento che da tempo spaventa gli investitori.
Il coefficiente di leva che è pari a circa 3.25 (ovvero il rapporto tra debito netto e margine lordo) dovrebbe rimanere stabile per i prossimi 3 anni, consentendo per il momento una gestione dei flussi di cassa ancora efficiente.
Naturalmente un aumento dei tassi d'interesse incrementerà i costi di gestione del debito e per questa via ridurrà gli utili netti della società, non consentendo una ulteriore espansione della base clienti.
In buona sostanza Netflix potrebbe ridurre la velocità di crescita, consolidando la struttura dei costi ancora sbilanciata e per questa via livellare la marginalità, in modo tale da difendersi da perdite di valore nel prossimo futuro.
Tornando all’analisi grafica è evidente la debolezza dei corsi che ha compromesso la tendenza rialzista di medio periodo, con la prospettiva concreta che le turbolenze macroeconomiche recenti aumentino le probabilità di discese sotto i 300 dollari.
Tale eventualità comunque non compromette ancora il trend rialzista di lungo periodo, in quanto il supporto di 270 dollari per il momento fa buona guardia.
Strategia operativa
Per le posizioni long: per eventuali operazioni di medio termine, attendere la definitiva stabilizzazione del trend a quota 315/320 dollari, oppure viceversa il superamento di 335 dollari, per prendere in considerazione nuovi acquisti, monitorando come livello di allerta i 295 ancora relativamente distante.
Per le posizioni short: tenuto conto dell’impennata di volatilità che caratterizza solitamente la pubblicazione degli utili trimestrali è possibile usufruire di una strategia in opzioni che consente di approfittare dei movimenti sia al rialzo che al ribasso: acquistare lo stesso quantitativo di opzioni scadenza 16 novembre 2018, strike 340 dollari.