Analisi ciclica sul Gas NaturaleNel grafico con time frame 2h vediamo il ciclo trimestrale del Futures sul Gas Naturale.
Con la rottura del supporto a 3,845 (linea tratteggiata viola, si tratta di un supporto ciclico settimanale) c’è spazio per scendere fino ai 3,585 (linea blu) ed andare verso la chiusura del ciclo trimestrale, iniziato il 25 agosto.
Per quanto riguarda gli indicatori tecnici abbiamo tagli verso il basso delle medie mobili cicliche, sia a livello di ciclo trimestrale (mostrato per l’appunto in grafico) sia su tutti i cicli inferiori. Il price oscillator ha appena tagliato verso il basso la linea dello zero. Il pattern è chiaramente ribassista. Stop loss appena sopra i 3,845$.
Cicli economici
Analisi ciclica sul BitcoinIl ciclo trimestrale è partito sul minimo del 21 novembre, con la doppia conferma dei tagli verso l’alto delle medie mobili cicliche (frecce gialle) e l’incrocio del price oscillator con la sua signal line (freccia viola in basso).
L’ultima settimana è stata però all’insegna della debolezza. Anche qui troviamo riscontro dagli indicatori: le medie mobili più rapide sono rimaste al di sotto della media mobile di riferimento, color azzurro; il price oscillator si è appiattito e non ha ancora superato la linea dello zero.
Il minimo del 21 novembre sembra essere il punto di partenza di un sotto-ciclo mensile, e possiamo dunque aspettarci una ripresa di forza che riporti prezzi a ridosso della prima resistenza in area 94.600$, rotta la quale ci sarebbe spazio per salire fino ai 99.000$.
Meno probabile, invece, che il ciclo si metta in debolezza e rompa al ribasso il supporto degli 84.400$.
Analisi ciclica sul Dax FuturesIl ciclo trimestrale è partito sul minimo del 20 novembre, in area 22.960, a seguito di un mese e mezzo di debolezza. I tagli verso l’alto delle medie mobili cicliche (freccia gialla) segnano appunto l’inizio del ciclo, con la forte spinta che rialzista ha fatto salire i prezzi a ridosso della resistenza di area 24.500, ultimo massimo significativo del ciclo precedente. Il recente ritracciamento avvenuto tra il 12 e il 17 dicembre fino ai 23.900 sembra aver portato alla chiusura del primo sotto-ciclo mensile. La repentina ripartenza di giovedì, confermata nella giornata di venerdì, fa pensare a una concreta possibilità di prosecuzione del trend al di sopra dei 24.560 punti all’inizio della prossima settimana. Il price oscillator ben al di sopra della linea dello zero conferma la fase di forza dell’indice (freccia viola in basso).
Analisi ciclica dell’indice S&P 500Il ciclo trimestrale, che vediamo a sinistra (time frame 1h), è partito il 21 novembre con un’ottima forza che è andata via via diminuendo. Il minimo di giovedì 18 dicembre in area 6.770 sembra essere la chiusura del primo sotto-ciclo mensile, anche se per la conferma è opportuno attendere i tagli verso l’alto delle medie mobili cicliche, che ancora non ci sono stati (freccia gialla). Il price oscillator (freccia viola in basso) è sceso di poco sotto la linea dello zero ed ha appena invertito la sua pendenza, a segnalare appunto una potenziale nuova fase di spinta delle forze cicliche.
A destra (time frame 15m) vediamo il ciclo settimanale, partito da soli due giorni proprio sul minimo del 18, che potrebbe proseguire nella sua fase di spinta anche all’inizio della prossima settimana. Ci sono sicuramente tempi ciclici per superare la resistenza in area 6.930 e proiettarsi a ridosso dei massimi assoluti.
Una divergenza importanteMi scuso per il grafico pieno di linee e altro, ma voglio farvi vedere tanti dati insieme perché è anche un po' di tempo che non scrivo. Qui possiamo vedere le divergenze tra il prezzo e il macd(configurato su periodo intermedio) sia sui massimi che sui minimi, questo basterebbe da solo per dimostrare la debolezza del trend rialzista, in più ho inserito la data del 6 Gennaio 2026, come data utile per il calcolo del trend su medio periodo, un massimo superiore al precedente dopo quella data senza fare nuovi minimi in questo range temporale, potrebbe dare aria a chi si aspetta un rialzo.
Analisi ciclica sul GoldIl ciclo trimestrale, nel grafico a sinistra, è partito all’inizio di novembre (qualche dubbio tra il 28 ottobre e il 5 novembre, ma cambia poco) e ha una discreta forza. Il massimo in area 4300$ è stato rotto al rialzo giovedì e ha subito costituito un buon supporto alla discesa nel pomeriggio di venerdì.
Il ciclo settimanale, iniziato martedì 9 dicembre, è decisamente rialzista e potrebbe mantenersi in forza ancora un paio di giorni, con il price oscillator che non ha ancora invertito la sua direzione (freccia gialla).
In generale sembra probabile una fase di assestamento tra 4300 e 4400 dollari, prima di una rottura al di sopra dei massimi assoluti.
Analisi ciclica sul cambio Euro/DollaroIl ciclo trimestrale, che vediamo a sinistra, è partito sul minimo del 5 novembre e sta mostrando grande forza, come dimostra la convinta rottura al rialzo del massimo ciclico in area 1,168 avvenuta giovedì.
Il ciclo settimanale, che vediamo a destra, è partito martedì 9 dicembre e può rimanere in forza ancora due o tre giorni, per poi scaricare verso la fine della settimana. Possibile, dunque, che i massimi di periodo in area 1,176 vengano ritoccati al rialzo. Livello di supporto da monitorare nel breve in area 1.170.
Analisi ciclica dell’indice S&P 500Il ciclo trimestrale è partito il 21 novembre. La prima settimana è stata caratterizzata da una forte spinta rialzista, la seconda è stata abbastanza piatta. L’ultimo sotto-ciclo settimanale sembrerebbe essere partito tra il 10 e l’11 dicembre (freccia gialla), anche se la struttura ciclica non è molto chiara, con massimi crescenti e minimi decrescenti che stanno delineando una formazione in espansione. Price oscillator e medie mobili cicliche puntano verso il basso, a conferma della fase di debolezza, che si potrebbe protrarre anche all’inizio della prossima settimana. A mio parere ci possiamo aspettare che i prezzi trovino entro qualche giorno un minimo, che andrebbe a costituire anche un minimo ciclo mensile, per poi tornare a salire. I massimi assoluti in area 6953 restano sempre un obiettivo raggiungibile entro Natale.
La serenità degli orsi su btcVi verranno a prendere! Quindi state sereni orsacchiotti. Il primo colpo ieri con un po' di short squeezati . È bastato superare la soglia dei 93k USD, livello importante che abbiamo visto spesso durante questo bull market. Le cause degli ultimi movimenti su breve periodo sono molteplici, quindi non mi interessano. L'importante è avere una mappa del territorio e sapere come comportarsi in più scenari possibili. Ribadisco che a 98k USD potrebbero fare saltare tanti ribassisti, la ciccia dei margini di chi opera sul pessimismo, sta intorno ai 108k USD, perciò ipotizzo che l'obiettivo di questo gatto moribondo sia quello. Certo ad avere un buon tempismo, potrei anche provare un trade veloce, ma preferisco essere ottimista ed esultare quando il prezzo sale.
Analisi ciclica dell’indice S&P 500L’indice S&P 500 sembra avere finalmente trovato il minimo ciclico trimestrale venerdì 21 novembre. Il ciclo era iniziato il primo di agosto e ha faticato non poco ad arrivare alla sua conclusione. I due minimi cerchiati, del 7 e 18 novembre, sono infatti stati possibili punti di partenza, con i tagli delle medie mobili che facevano intravedere spinte al rialzo di una certa consistenza, poi prontamente negate. Il price oscillator è ora al di sopra della linea dello zero e punta verso l’alto (freccia gialla), rafforzando l’idea che dovrebbe trattarsi della volta buona.
Mediamente all’inizio di un ciclo trimestrale ci possiamo aspettare tre o quattro settimane prevalentemente rialziste e anche la stagionalità va in questa direzione, con le aspettative per un rally di Natale che vanno crescendo. In questo senso i massimi assoluti, posti in area 6950 sono decisamente alla portata. Il minimo a 6530 diventa invece uno spartiacque: una sua violazione potrebbe significare un ciclo ribassista, con debolezza che rischierebbe di protrarsi a questo punto anche all’inizio del nuovo anno.
Analisi ciclica sul cambio Euro/DollaroIl ciclo trimestrale è partito sul minimo del 5 novembre a 1,1467, che ora diventa il supporto di riferimento nel medio termine. Gli incroci di medie mobili, settate su tempi ciclici, ci aiutano a visualizzare i vari sotto-cicli settimanali. Il primo sotto-ciclo è stato di rialzo convinto, poi si è avuta debolezza fino al 21 novembre, con minimi pericolosamente vicini a quelli di inizio ciclo. Da lì sono partiti due nuovi sotto-cicli caratterizzati da una buona spinta rialzista, con il price oscillator sempre al di sopra della sua linea mediana. L’ultimo ciclo settimanale, iniziato il 2 dicembre, sembra destinato a riportare EURUSD verso 1,7. Da monitorare nel breve termine, sul fronte opposto, il supporto a 1,1589.
Quanto va giù il serpentello?Titolo provocatorio. Ho lasciato questo grafico pieno di tools che potrebbero arrecare confusione, l'ho fatto perché voglio fare in modo di farvi capire che questo movimento al ribasso è molto importante, anche se nell'analisi settimanale ho scritto che non siamo in bear, ci sono buone probabilità che accada ecco cosa ipotizzo:
Il prezzo ha rotto un supporto importante come i 93k usd e l'ha fatto stando più tempo al ribasso che al rialzo su un medio periodo.
Il macd è chiaramente in divergenza con i prezzo sia per i massimi che per i minimi, a questo punto dopo un rimbalzo o anche senza, il macd potrebbe scendere sotto il suo minimo precedente. Questo è un dato importante visto che l'indicatore è configurato su periodo intermedio.
Nel ribasso di inizio 2025 il prezzo è andato sotto il -30% ma l'ha fatto in 77 sessioni daily, mentre qui la discesa è stata molto più veloce, ragion per cui prestare molta attenzione a fare trading adesso.
Ora per avere una certezza di un bear, il prezzo dovrà fare più di così... eh lo so è dura pensarlo, ma potrebbe accadere, il fatto importante qui è la consapevolezza di essere in un momento cruciale con un trend di medio periodo in correzione, purtroppo come per il bull, ci faranno sudare anche le analisi per capire se saremo realmente in bear oppure no.
Analisi ciclica sul BitcoinIl ciclo trimestrale (grafico a sinistra), partito il primo di agosto, ha finalmente trovato un minimo nella giornata di venerdì 25 novembre in area 80500$. La conferma è data dall’incrocio delle due medie mobili cicliche più veloci (freccia viola), che suggeriscono l’inizio di un nuovo ciclo, e dal price oscillator (freccia azzurra in basso), che punta con forza verso l’alto.
Il ciclo è durato più di ottanta giorni, non pochi per un ciclo ribassista. Ora ci si può aspettare qualche settimana di ripresa, con il primo target dei 100000$ decisamente alla portata prima di Natale. Meno probabile, al momento, che possa trattarsi di un nuovo ciclo ribassista. Da monitorare, in caso di ritracciamento, il livello degli 80000$.
A destra vediamo il ciclo settimanale, partito anch’esso il 21 novembre (ricordiamo che per la teoria ciclica quando inizia un ciclo superiore iniziano anche i cicli inferiori), che sta perdendo un po’ di forza, con il price oscillator che si sta avvicinando alla sua linea mediana (cerchio arancione). Qui ci possiamo aspettare che il ciclo trovi un minimo entro due-tre giorni, e che poi i prezzi, coerentemente con la forza dei cicli superiori, riprendano a salire.
Market SymphonyMarket Simphony in chiave di Dollaro.
È la lettura di tutto il resto.
L’80% del commercio globale è regolato in dollari.
Se il dollaro sale, tutto ciò che è prezzato in dollari diventa più caro per chi non usa il dollaro e questo raffredda domanda, importazioni, produzione e investimenti.
Quando il DXY si impenna:
- l’Europa rallenta
- i mercati emergenti soffocano
- le merci diventano più care
- i flussi si spostano verso USA
Il dollaro è un misuratore del risk-off
Se gli investitori hanno paura, dove scappano? Sul dollaro.
È la valuta rifugio per eccellenza, più dell’oro.
Quindi:
DXY in salita = mercato che si copre
DXY in discesa = mercato che rischia
Tutto il risk-on mondiale vive e muore sulla direzione del dollaro. È un misuratore del risk-off.
Il dollaro è l’antagonista naturale di stock, commodities e bond
Non perché è cattivo, ma perché funziona così:
- Se DXY sale, le aziende USA fanno meno margine all’estero.
- Se DXY sale, petrolio e metalli tendono a scendere (sono quotati in USD).
- Se DXY sale, i bond globali devono offrire più rendimento per competere.
Il dollaro forte è come mettere un freno a mano sull’economia globale.
Il dollaro controlla i flussi di capitale.
I grandi fondi, quando il dollaro parte, non si mettono a filosofeggiare:
trasferiscono capitali negli USA perché vogliono proteggere il valore del portafoglio.
Dollaro forte =
- flussi in entrata su treasury
- flussi in entrata su mega-cap USA
- fuga di capitali dagli emergenti
- stress su commodity e carry trade
Il DXY anticipa tutto
L'indice del dollaro è lo strumento più veloce del mercato. Prima si muove lui, poi reagiscono:
- equity
- materie prime
- bond
- volatilità
Petrolio (CL)
È il termometro dell'economia globale. La produzione di beni è fortemente energivora. Una discesa del prezzo indica minore domanda = minore produzione = calo del fatturato. L'equity ne risente. Il petrolio anticipa gli indice azionari, anche quando questi salgono in divergenza grazie alla tenuta dei settori difensivi (Servizi, Lusso, ecc.)
Metalli (DBB)
ETF basato sui futures di rame, zinco e nichel.
Le prospettive di medio-lungo termine della produzione si riflettono sulla domanda di questi metalli, che ne sono il cuore. Se i grandi produttori di beni sono ottimisti, la domanda cresce; se sono pessimisti, la domanda ristagna o cala.
! Non è l’inflazione a far salire i prezzi dei metalli, sono i metalli che la generano quando la domanda aumenta (vedi 2020/2021).
Equity
Ovviamente qui dominano S&P 500 e Nasdaq. Dove vanno loro, prima o poi anche gli altri si adeguano. Tuttavia, non si tratta solo di investimento: si cerca di anticipare le svolte dell’economia reale o reagire, più o meno rapidamente, agli altri driver. C’è molta speculazione pura e semplice che influenza i prezzi. Prima o poi, però, anche l’equity dovrà adeguarsi agli altri indicatori.
Rendimenti obbligazionari (TNX)
Il TNX misura il rendimento del Treasury USA a 10 anni, uno dei pilastri del sistema finanziario globale. Il suo andamento è influenzato da inflazione, aspettative sulla FED e condizioni macro.
Spesso si muove in sintonia con il dollaro perché rendimenti più alti attirano capitali verso i Treasury, sostenendo il DXY.
Non è però una correlazione meccanica: nei periodi di stress può capitare che il dollaro salga mentre i rendimenti scendono per effetto dei flussi di fuga verso i bond.
Volatilità
È il Gran Finale della sinfonia. Il VIX misura la volatilità a 30 giorni basandosi sulle opzioni At The Money (sul prezzo attuale). In pratica, indica la paura in tempo reale su un orizzonte di circa un mese.
Lo SKEW calcola la volatilità sulle opzioni out Of The Money (prezzi futuri), usate soprattutto dallo smart money per copertura contro rischi imprevedibili. Se sale, non solo segnala timori di eventi negativi, ma indica anche che ci sono titoli da coprire. Se scende, significa che c’è poco da coprire: le mani forti hanno già ridotto le posizioni.
La divergenza con l’S&P 500 anticipa la discesa dell’equity (vedi il periodo pre-Covid). In un mercato sereno, dovrebbe muoversi in sintonia con l’S&P 500 (rumore a parte).
E veniamo finalmente all'analisi intermarket.
Ho considerato le probabilità assegnando ad ognuno dei quattro principali driver un punto sulla base dell'analisi: +1 se probabile rialzo / 0 se neutro / -1 se probabile discesa. Il tutto su un orizzonte di 3-4 mesi.
DXY:
Graficamente è intenzionato a proseguire il recupero dopo il minimo di luglio, Ciclicamente dovrebbe salire a chiudere il ciclo inverso annuale in circa 12-14 settimane, un trimestre per l'appunto. Punteggio: +1
Petrolio:
In netto calo da circa 2 anni, la sequenza ribassista è inequivocabile; i tempi per trovare il minimo di chiusura ciclica sono simili al DXY (Correlazione congrua) Punteggio:-1
DBB
È il barometro anticipatore del manifatturiero. Graficamente indica una domanda stagnante con probabile discesa a livelli più bassi. Punteggio: 0
SPX
Struttura ciclica in raffreddamento e probabile chiusura del ciclo annuale inverso (la partenza di un nuovo ciclo inverso quindi procura la discesa) Al momento la correlazione con il DXY è consona. Punteggio: -1
Il punteggio finale è quindi -1 leggibile come una discesa controllata dell'equity, anche se parecchio dipenderà dalla volatilità, ora in aumento, che potrebbe imprimere maggior velocità alla discesa.
N.B
Le correlazioni intermarket, per quanto diffuse e utili, non sono leggi fisiche. Sono relazioni probabilistiche osservate sul comportamento storico dei mercati, non formule matematiche certe. Usarle è razionale e perfettamente sensato, a patto di ricordare che funzionano in media, non sempre.
Per questo motivo un’analisi basata sulle probabilità diventa realmente efficace solo se accompagnata da un risk-management coerente.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare, investire o disimvestire.
BTC: caso didattico
Oltre un mese fa segnalavo i pesanti indizi che annunciavano una inversione (link in basso).
Cup and Handle, divergenza ribassista e Bearish Engulfing.
Diceva Sherlock: tre indizi fanno una prova; soprattutto quando sono storicamente molto affidabili. Anche i tempi non hanno mentito. Era attesa una chiusura importante del ciclo base che sta completando il quadro proprio oggi, toccando il supporto (calamita) già individuato.
Ora è atteso un rimbalzo correttivo. Dunque, anche il BTC risponde molto bene ai pattern dell'analisi tecnica (se sono di tipo "ultra collaudato") come ai tempi ciclici, segno evidente che tutto il mondo è paese; anche le crypto aleggiano in un miasma di aria fritta e poi rispondono alla solita vecchia logica: fare quattrini.
S&P500: acufene o scricchiolio reale?Per l’S&P 500 la struttura interna è leggermente diversa rispetto al DAX visto poco fa. Qui il ciclo Q2 — e quindi anche il semestrale — sembra essersi chiuso prima, e il nuovo minimo toccato oggi potrebbe essere già l’avvio del Q3 con l’intenzione di scendere fino alla chiusura dell’annuale, anche qui prevista in primavera. La trendline del Q2 è stata rotta e, allo stato attuale, sembra difficile che l’indice riesca a riportarsi sopra in modo stabile.
D'altra parte, anche il versante macro di Trumpolandia, nelle ultime settimane ha servito un piatto di dati macro tutt’altro che appetitosi: occupazione in frenata, consumi sotto pressione e un costo della vita che continua a mordere. In pratica, o l’economia entra in una fase di stagnazione abbastanza lunga da permettere ai prezzi di “sfogare” gli aumenti (esempio banale: +20% in un anno è una follia; +20% distribuiti in 5–6 anni sono molto più digeribili), oppure arriva una recessione pulita che in pochi trimestri rimette i prezzi al loro posto e poi lascia campo libero a una nuova ripartenza.
In entrambi gli scenari, però, i conti tornano allo stesso punto: i profitti aziendali ne risentono e il mercato tende a scendere.
Vi sono poi anche dei precedenti grafici, anche se le condizioni macro di allora erano differenti.
Lo si vede bene nei grafici qui sotto:
e qui:
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare, investire o disinvestire.
DAX: violazione ribassistaSul fronte macro, la Germania segnala da tempo le difficoltà in cui si trova. E non è certo l’unica: se lei piange, gli altri non stanno ridendo.
Il principale indice tedesco, dopo mesi di distribuzione (e il POC piazzato sui massimi lo mostrava chiaramente), proprio ora ha rotto gli indugi violando i 23.283 punti, cioè la chiusura del secondo sottociclo dell’annuale in corso. Con questa rottura, il terzo sottociclo — quello che sta accompagnando la chiusura del semestrale ormai agli sgoccioli — ha generato un indizio strutturale che punta verso una sequenza di minimi decrescenti probabilmente fino a primavera, con un target quantomeno in area 21.600.
Ovviamente non sarà una discesa in linea retta, altrimenti il target lo ritroveremmo sotto le suole. Anzi, già nel breve la chiusura del semestrale potrebbe dare un rimbalzo anche bello energico, magari pure ingannevole. Ma la violazione appena avvenuta parla chiaro: la direzione e i tempi restano quelli.
Sempre che… come già successo ad aprile, non intervenga “il biondo” a ribaltare le carte in tavola. Per questo gli swing dei cicli inferiori andranno monitorati con una cura quasi maniacale: sbagliare il timing qui significa fare beneficenza ai miliardari.
La presente è solo la mia visione e non rappresenta in alcun modo un invito a operare, investire o disinvestire.
Il metodo SampeiBuongiorno a tutti quelli che si credono grandi pescatori. Siete stati pescati! Negli ultimi mesi nessuno si è salvato, sia long che short sono stati ripetutamente asciugati e ripuliti. Ecco il metodo Sampei che i brokers attuali usano, la diatriba sulle modifiche al protocollo bitcoin arriva a pennello, proprio a ridosso del periodo finale di un rialzo che dura da tre anni. Osservate la perfezione con cui i big stanno pescando e acchiappando degli ottimi marlin blu, 300 milioni di long liquidati in 10 minuti solo stamattina alle 6 ore italiane. Per non parlare della pesca a strascico, che hanno fatto con lo shut down e i vari proclami precedenti del pancione biondo al potere.
Veniamo al grafico, si vede perfettamente come ho azzeccato i livelli chiave(che cambiano spesso), quello di medio l'ho collocato sull'ath perché come volevasi dimostrare su medio periodo è arrivato un trend orso, quello di breve è dove sono le leve short, cioè i loro bei margini da pescare o meglio, da infiocinare. I pesci più grassi da sfilettare, stanno nella zone tra 95/93k usd, come ho scritto per mesi. Capisco che alcuni di voi si sentono frustrati ma non è colpa mia se andate dietro ai pifferai, che magari vi dicono di comprare e poi in realtà vi stanno tirando addosso le loro monete. Sia ben chiaro, avrei potuto sbagliare sono ancora in tempo per farlo! Ma con la mia famosa modestia posso dire che negli ultimi tre anni ho azzeccato tutti i movimenti di bitcoin. Non ci credi? Allora vai a leggere tutte le mie analisi. Parti dal 2022 e buona lettura!!!
Il mensile su btcusdBuongiorno a tutti. Oggi vi ricarico un po' con questo grafico che non parla di quello che sta accadendo, ma di quello che potrebbe accadere.
I cicli su btc sembrano non essere cambiati, ma facciamo attenzione a credere una cosa del genere. Perché in questo momento con tutta la confusione che c'è, si rischia di farsi prendere dai sentimenti e nel mercato i sentimenti ammazzano qualsiasi trader. Analizziamo quello che c'è, come in un puzzle partiamo dai bordi, ovvero partiamo da quello che sappiamo, cioè che il trend di fondo su btc è al rialzo. Bene, ora serve capire come si muovono le correzioni, noi osservando il passato possiamo fare una statistica che non serve a nulla perché il futuro nessuno lo conosce, ma possiamo usare l'esperienza acquisita fino a qui e cosa ci dice? Che il prezzo di btc non ha mai avuto un rialzo così sterile, manca una parte, quella euforica in cui si manifesta anche un alt party, che questa volta non c'è stato se non in tono minore rispetto ai precedenti.
Quindi che fare adesso? Ora arriva il momento in cui si vede di che pasta siamo fatti, se siamo codardi o coraggiosi, se siamo intelligenti o stupidi, come Atreju che quando guarda la porta dello specchio scopre di essere omosessuale. A parte gli scherzi, chi ha comprato btc qualche anno fa quando ho consigliato di farlo (lo potete constatare nelle mie analisi precedenti), adesso si trova in un contesto buono, perché il prezzo non è troppo basso rispetto a quello medio di partenza 20/30k usd. Chi invece non l'ha fatto e ha comprato dopo, faccia un ragionamento e si chieda: se non avessi btc, comprerei o venderei in questo momento?
Chi invece attende i 200k usd tenga duro, potrebbe arrivare un periodo molto difficile, ma ripeto manca la fase euforica e se il passato spesso si ripete nella civiltà, può darsi che tra qualche anno vedremo cifre da capogiro. Adesso però tornate sulla terra, cercate di capire che il mercato non può essere piegato al vostro volere, piuttosto sfruttate i momenti e pentitevi quando pensate di aver venduto troppo presto.
Analisi Ciclica: BTCUSDT - Chiusura Ciclo T+5Motivazione del Setup Ciclico 🎯
La logica è interamente fondata sul principio dell'allineamento ciclico ribassista e sulla chiusura imminente di un ciclo di periodo superiore:
Chiusura Ciclo Maggiore T+5 (Annuale) : La view prevede che il ciclo di lungo periodo T+5 stia entrando nella sua fase finale ribassista, mirando a chiudere al minimo ciclico proiettato (come indicato intorno a Dicembre 2025 / Gennaio 2026 sul grafico). Questo livello di chiusura è significativamente inferiore ai massimi correnti, giustificando la posizione Short.
Trimestrale Negativo T+3 (Trimestrale) : L'inversione di lungo periodo (T+5) è supportata e "innescata" dalla presunta negatività del ciclo trimestrale T+3 . Nella Ciclica Avanzata, la chiusura di un ciclo maggiore è spesso anticipata o accompagnata dalla chiusura ribassista del suo sottociclo immediatamente inferiore (in questo caso, l'ultima frazione del T+5 sarà un T+3 (Trimestrale) "vincolato al ribasso").
Conferma Sottociclica (Tabella) : La tua tabella evidenzia l'allineamento dei sottocicli T-N (che compongono il T+3) tutti in fase Ribassista. Questo allineamento di più T-N in un breve intervallo temporale indica una forte pressione temporale ribassista concentrata, che fornirà il momentum necessario per la discesa del T+3 (Trimestrale) e, di conseguenza, spingerà verso la chiusura del T+5 .
Conclusione Ciclica : L'allineamento temporale dei cicli T+5 (chiusura), T+3 (negativo) e la sincronizzazione ribassista dei sottocicli creano una "giuntura di opportunità" per un'operazione Short.
Is it time to go home, Wally ?Al momento i futures americani stanno recuperando una situazione che nella notte asiatica si è fatta pesante, con il Nikkei al secondo -2% consecutivo.
Se nel pomeriggio l’SPX dovesse aprire sotto 6.772 e proseguire la discesa ricoprendo quella del future, si formerebbe un pattern d’inversione molto potente: l’Island Reversal.
Se non verrà negato in tempi brevissimi, potrebbe innescare una correzione profonda.
Quanto profonda?
Gli indici, soprattutto quelli americani, sono “abbonati” al 50% di ritracciamento della salita — la correzione più frequente. L’area di approdo si troverebbe quindi poco sotto i 5.900 punti.
La conferma arriverebbe con la rottura della chiusura del ciclo semestrale a 6.551. Da lì, l’indice potrebbe puntare alla chiusura del ciclo trimestrale in corso, attesa intorno a metà gennaio.
Niente rally di Natale, quindi — ma direi che i rally finora non sono mancati.
Attenzione alla “Gruyère Zone”, piena di gap aperti, chiusi e riaperti: un’area poco fluida e tipica di mercati disordinati, al contrario di quanto visto sopra quota 6.000 punti.
Spesso il mercato tende a tornare a coprire queste zone, quindi rimangono magnetiche nei movimenti correttivi.
Sul fronte macro, venerdì arriveranno i Non Farm Payrolls, che potrebbero portare un aumento della volatilità: pericolosa, ma utile a capire se l’inversione è davvero partita o meno.
Livelli operativi
6.772 – rischio Island Reversal se l'eventuale gap resta attivo.
6.551 – conferma di debolezza, target verso 5.900.
5.880 – 5.630 – aree di approdo probabili e potenziale chiusura ciclica.
6.920 – annullamento dello scenario ribassista sopra questa soglia.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare, investire o disinvestire.
EUR/USD: Analisi mese di NovembreIl mese di Ottobre ha visto un arretramento dell'Euro ma rimanendo sostanzialmente nell'area alta del prezzo. Ha però portato la conferma della chiusura del ciclo annuale inverso come annunciato nelle analisi precedenti, Questo è un dato importante poiché la conseguente partenza di un nuovo ciclo inverso, quantomeno semestrale, imprime una pressione ribassista che potrebbe continuare al di là dei fisiologici rimbalzi dati dalle news che ci attendono già a partire da domani. Nella tabella in grafico sono riportate le scadenze più importanti del mese.
Analisi Tecnica e Ciclica
Nell'ultima seduta è stato battuto un nuovo minimo "locale" che potrebbe essere la chiusura del terzo ciclo trimestrale, che in ogni caso, non dovrebbe essere lontana. Se il prezzo resterà sopra 1,1392 il ciclo annuale base resterà rialzista, ma appena verrà violato, l'Euro avrà il destino segnato: discesa fino alla chiusura dell'annuale.
Sul lato inverso, quota 1,1729 è il livello che non dovrebbe essere violato per avere conferma della debolezza incipiente del dollaro, confermata anche dal POC formatosi nell'area alta del prezzo solitamente indice di distribuzione.
La violazione al rialzo di 1,1729 annullerebbe lo scenario ribassista principale, riportando l'Euro in un potenziale trading range prolungato o, come suggerisce la tabella, prefigurando una fase di consolidamento in attesa dei market mover.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare, investire o disinvestire su qualsiasi asset.
Come sopravvivere ai megafoni e agli exchangeDue zone: 115k usd rimane la resistenza dove sono nascosti i margini di chi è short su breve e anche medio periodo, mentre dopo il massacro del 10 Ottobre i long di medio periodo o quel che ne rimane, sta poco sotto i 104k usd. Adesso il vero supporto quello importante dove risiedono i margini di chi è andato long su intermedio sta a 95k usd o comunque in quella zona, da 95k a 93k usd. Mentre gli short dello stesso periodo possono arrivare a tenere fino all'ath.
Perché vi do questi numeri? Perché è facile capire dove i brokers che fanno da market maker, puntano ad andare per prendere margini. Ricordate che i market maker quando voi fate soldi loro perdono, perciò non cantate vittoria troppo presto se adesso siete in gain, CZ e compari sanno dove avete lo stop e la chiamata a margine.
Sul breve il prezzo ha disegnato alcune zone cuscinetto, dove prendere leve superiori al x7, cioè i polli(noi siamo tacchini perché usiamo massimo leva 3 o 5), infatti dopo aver toccato i 114k usd, il prezzo è andato subito a vedere cosa facevano le leve dei polli verso i 108/106k usd e guarda caso, nessun canale con grande seguito ha segnalato le chiamate a margine dei long. Meno male che si sono io a salvaguardare i ludopatici.






















