L'EUR/USD difenderà le prospettive rialziste di breve termine?L'Euro/Dollaro finalmente consolida il movimento rialzista di breve termine che ha visto conquistare una dopo l'altra le resistenze comprese tra 1.1050 e 1.1140$.
Adesso dopo il massimo relativo a 1.1179, si avvia a stabilizzare la fascia di supporto compresa tra 1.1110 e 1.1090$.
Viene dunque spezzato definitivamente il pesante canale ribassista che dominava le quotazioni da inizio luglio e che vede la trendline negativa attraversare i massimi decrescenti rispettivamente a 1.1412 e 1.1249 e 1.1109$.
Questi livelli rappresentano tutte resistenze da superare e stabilizzare per confermare un cambio di tendenza tutt'ora ribassista nel medio termine.
Infatti la reazione misurata anche dal indicatore di trend cci sul grafico giornaliero, in corrispondenza del superamento in chiusura di 1.1020$, può essere classificata soltanto come un breakout rialzista di breve termine.
Questo recupero non ha le caratteristiche per parlare di inversione strutturale dei prezzi verso nuovi obiettivi come ad esempio 1.1260$.
Tanto è vero che se si confrontasse l'andamento del indicatore di trend sul grafico settimanale, i valori rimangono al di sotto dello zero in contrasto con ciò che accade sul grafico giornaliero, che raggiunta quota d'ipervenduto a 200 ora stenta a difendere i 100 punti.
La prospettiva in chiusura di questa settimana e in preparazione della prossima, è quella di consolidare livelli di prezzo prima citati e valutare se ci saranno gli acquisti necessari a rompere definitivamente il blocco più importante, ovvero la fascia di resistenza compresa fra 1.1184 e 1.1265$.
Questi livelli di prezzo rappresentano dunque ottime opportunità per vendere ancora la moneta unica ad esempio con l'obiettivo di concretizzare discreti rendimenti al ridosso di 1.1070.
Quota che rischia di essere raggiunta in chiusura di questa settimana se la tendenza di brevissimo non dovesse cambiare.
In alternativa è possibile sfruttare questa iniziale fase di ritracciamento verso il supporto prima citato, acquistando con prospettive di costo relativamente ridotte a 1.1030 e di ricavo oltre 1 1160$.
Infine occorre non perdere di vista lo scenario ribassista latente, che ora riveste il ruolo di prospettiva alternativa rispetto alla tendenza dominante, che si concretizzerà con la rottura della trendline che unisce i minimi crescenti a 1.0880, 1.0945 e 1.0995$.
Strategie operative su Euro/Dollaro
Per le posizioni long: collocare ordini pendenti più in basso a 1.1090 e 1.1070, con stop di massimo 60 pips e target oltre 1.1150$.
Con un profilo di rischio maggiore acquistare ai prezzi correnti, sfruttando la presenza di una tendenza ancora rialzista nel breve, con uno stop a 1.1080 ed target a 1.1140$.
Per le posizioni short : poiché la strategia ribassista gode ancora del favore delle probabilità, iniziare o continuare ad accumulare piccole posizione al ribasso ai prezzi correnti e nell'eventualità di una ripresa della salita oltre 1.1170€, con stop unico a 1.1240 e target 1.1030$.
Con un profilo di rischio maggiore attendere chiusure al di sotto di quota 1.1090, rischiando al massimo uno stop di 60 pips ed un target sotto 1.1020 prima e 1.0970 a seguire, con un rapporto rischio/rendimento non esaltante.
Euro
L'EUR/USD si risveglia, i livelli chiave per l'ottavaInteressante fase di breve termine per il cambio Euro/Dollaro che dopo aver sperimentato un massimo relativo a 1.1062 non perde ulteriore terreno, intensificando anzi la solidità della fascia di supporto compresa tra 1.0990 e 1.0960$.
Ciò a sua volta conferma l'assenza di sostanziali vendite, almeno per il momento.
Infatti grazie alla formazione di un folto gruppo di doji e hammer della valenza neutrale, che seguono la formazione di un interessante piercing pattern completato il primo ottobre, i prezzi ci sono portati oltre la linea di tendenza che sovrasta il forte supporto a 1.1040$.
Questo interessante formazione è coadiuvata dall'andamento del cci sul grafico giornaliero, che disegna un interessante divergenza classica, assumendo una chiara tendenza rialzista e valori positivi.
Questo netto cambio di prospettiva nella struttura dei prezzi dell'Euro/Dollaro non deve però far credere che le difficoltà siano superate e che siamo di fronte ad un consistente cambio di tendenza, ad esempio aspettandosi una violenta salita oltre 1.1230$ .
Occorre sottolineare come rimanga molta strada da fare per convincere la maggioranza degli operatori sulla solidità della spinta rialzista, che vede la propria giustificazione nella prudenza dei venditori dopo l'improvviso annuncio di un quantitative easing da 60 miliardi di dollari al mese della Fed.
Dunque la prospettiva è di valutare correttamente se le probabilità che il nascente trend rialzista di breve termine si trasformi in un consistente movimento ascendente di medio termine, ad esempio aggredendo rispettivamente le resistenze più immediate a 1.1120 e 1.1180$.
Questi livelli di prezzo saranno fondamentali per giudicare come sano il breakout del canale ribassista che tiene in scacco le quotazioni del cambio dagli inizi di luglio.
Infatti la fase dal punto di vista speculativo appare estremamente interessante perché adesso nuove posizioni ribassiste partiranno da livelli di prezzo più alti, prospettando rendimenti maggiori nell'eventualità riprenda il forte trend al ribasso, con l'obiettivo di aggiornare i minimi relativi sotto 1.0870$.
Strategie operative su Euro/Dollaro
Per le posizioni long: collocare entro le prossime due sedute di mercoledì e giovedì ordini pendenti a ridosso di 1.1029 e 1.0960, rischiando al massimo 60 pips rispetto al prezzo medio ed un target oltre 1.1080.
Con un profilo di rischio minore su time frame a 4 ore e orario valutare ingressi all'interno della fascia di supporto compresa tra 1.0970 e 1.0920, rischiando complessivamente 60 pips di stop ed un target oltre 1.1040$.
Per le posizioni short: iniziare a collocare a ridosso di 1.1040 nuovi ordini al ribasso utilizzando una liquidità questa volta minore, con la prospettiva di incrementare le posizioni ribassiste lungo l'ampio cuscinetto di resistenze a cavallo tra 1.1120 e 1.1190$.
Con un profilo di rischio minore ed una prospettiva di medio termine, attendere il test di quota 1.1080 incrementando le vendite a 1.1140 e 1.12, con stop unico 1.1260 e target sotto 1.0940$.
Euro/dollaro in difficoltà lotta per 1,10Euro in difficolta nei confronti di un dollaro forte che porta il cambio ai livelli di minimo da maggio 2018. Nel corso della settimana è stata provata una timida risalita verso la resistenza a 1,11. Fondamentale sarà raggiungere tale livello in corrispondenza del precedente massimo decrescente prima di pensare ad un’inversione del trend. Le medie sono posizionate parallelamente al ribasso non facendo presagire nulla di positivo almeno nel breve. Una rottura al di sotto di 1,095 potrebbe innescare vendite allo scoperto.
EurNok target a 10Salve a tutti,
ipotesi di continuazione del trend con target sulla resistenza a 10.00 che rappresenta una confluenza di prezzo molto forte con 88% di Fibonacci dell'estensione dell'ultimo trend ribassista di breve.
Ad avvalorare l'ipotesi una divergenza sui minimi RSI a 9 periodi che indica continuazione e fase di preparazione al trend verso il target designato.
Inoltre il rimbalzo sul supporto a 9.82 risulta essere un buon sostegno e base di un'inversione di breve periodo
Christian Ciuffa
EUR/USD il grafico sta anticipando le notizie di domani ?Il mercato sconta tutto ? Staremmo a vedere ! Di sicuro sia cheha scontato le notizie o meno,sarà un ottima opportunità per migliorarsi !
Premetto che non utilizzo l'analisi fondamentale per entrare direttamente a mercato,ma la sfrutto come un indicatore.
Ad esempio :
Nel week-end una volta finita la preparazione della settimana (analisi,cross interessanti,ordini,allert ecc..),"ripasso" quello che è successo durante la settimana economicamente parlando,per poi controllare gli "appuntamenti" più importanti della seguente,in modo tale da capire la situazione in cui ci troviamo,capire cosa mi posso aspettare nel breve ed infine avvalorare,con un'altra confluenza,i miei trade.
Per farvi capire meglio faccio un esempio banale e semplice che si è verificato poco tempo fa,ma che fa capire il concetto :
Ho fatto la mia analisi sull'oro,la price-action è improntata con una struttura rialzista,ora aspetterò un mio segnale,nell'area di attenzione(che confluisce anche con la media a 200 periodi ed un supporto),per entrare a mercato long.
Dopo di che analizzo la situazione fondamentale e dopo essermi informato,noto che siamo in una situazione di RISK-OFF(causa Brexit,debiti pubblici,guerra commerciale,inversione curva dei rendimenti,pessima situazione governativa in Italia)per questo gli investitori a causa della poca avversione al rischio tendono a spostarsi su assets rifugio,tra cui l'oro.
Ecco che mi si genera un'ulteriore confluenza che va ad aumentare la probabilità che il mio trade andrà a profitto.
Ma torniamo al nostro EUR/USD :
Ormai è da più di un anno che ci troviamo in un trend-short e l'ultimo segnale su alti time frame per quanto mi riguarda è avvenuto il 5 settembre,dopo la rottura del supporto,il ritracciamento e la formazione del segnale ribassista(una situazione di mercato da manuale).
Oggi i venditori sono rientrati a mercato con forza,il che fa pensare che il prezzo potrebbe tornare in area 1.09-1.08
Sarà interessante vedere se realmente il grafico ha anticipato le notizie di domani o meno !
Ovviamente domani avremo molta volatilità,per questo personalmente a fine giornata sposterò lo stop-loss in leggero profitto.
Inoltre cercherò una piramidazione della posizione su time-frame minori,sempre a causa della volatilità aggiungerò pips allo STOP-LOSS calcolando la volatilità degli ultimi 15 periodi (ATR) ed aggiungerli al mio STOP-LOSS tradizionale,questo mi farà diminuire il rischio-rendimento dell'operazione,ma allo stesso tempo mi proteggerà da eventuali spike che potrebbero farmi scattare lo STOP-LOSS,per poi vedere il prezzo tornare nella nostra direzione.
Spero che questo articolo possa esserti stato utile.
Fammi sapere nei commenti cosa ne pensi.
Buon Trading !
EUR/USD: opportunità short dal rimbalzo attualeL'EUR/USD chiude un'altra settimana difficile caratterizzata dal grave aggiornamento dei minimi relativi a 1.0925$ e da cui il momentaneo rimbalzo, verso la resistenza a 1.1080, non ha ridotto d'importanza.
Infatti a causa del prossimo energico intervento monetario della BCE, chiamata ad evitare la spirale recessiva proveniente dalla Germania, le vendite sul cambio non sono praticamente mai terminate ad eccezione delle recenti prese di profitto.
Sarà senza dubbio interessante valutare le probabilità che le resistenze a 1.1085 e 1.1120$ tengano all'onda d'urto delle ricoperture.
Nell'eventualità di un fallimento del test oltre 1.1130$, verrà confermata la trendline ribassista che tiene in scacco le quotazioni dal top relativo del 25 giugno scorso a 1.1412$.
I livelli citati consolidano un canale ribassista di medio termine che vede nei livelli di 1.1030 e 1.1240$, i punti d'appoggio terminali delle rispettive linee di tendenza.
Struttura discendente che trova perfetta conferma dall'andamento dell'indicatore di trend cci, che da fine giugno non ha mai abbandonato i valori negativi, invitando gli operatori a vendere i massimi relativi confermato sui grafici più dinamici.
La prospettiva per la settimana si mantiene dunque ribassista e soltanto il superamento di quota 1.1140 prima e 1.1190$ potrà spezzare il dominio ribassista di breve termine.
Al riguardo l'unico l'elemento a dare manforte alla componente acquirente, è il completamento del potente pattern candlestick denominato three morning star, dalla valenza positiva.
Se fosse consolidato confermando definitivamente quota 1.1080$, garantirebbe una adeguata spinta, oltre la resistenza cruciale del momento ovvero a 1.1210$.
Strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long: come si evince facilmente dal grafico gli acquisti contro il trend di fondo vanno tendenzialmente evitati.
Mentre per gli amanti del rischio (contrarian) acquistare lungo il supporto, non del tutto consolidato, di 1.1015 rischiando 60 pips di stop ed un target oltre 1.1080$.
Con un profilo di rischio minore collocare lungo quota 1.0970$ ordini pendenti, con stop di massimo 60 pips e target oltre 1.1040 usd.
Per le posizioni short: continuare sempre nella strategia regina e decisamente più remunerativa ovvero di vendere le folate al rialzo dell'Euro.
Più un dettaglio distribuire lungo quota 1.1040, 1.1080 e 1.1130$, ordini pendenti con stop loss unico a 1.1180 e target parziale sotto 1.0960 e finale a 1.0930$.
EURUSD - Mi sa che è meglio tenersi alla finestra.Vi sparo anche un target, perché oggi mi sento buono.
EurUsd si mette maluccio. Negativa la tendenza, lo sapevamo. Però sembrava, dagli ultimi movimenti, che ci fosse stato un indebolimento, promettente per gli EuroTori.
E invece no, sembra diretto a 1.08.
Quindi, se avete intenzione di aprire posizioni rialziste (così come avevo intenzione di fare io), ripensateci perché forse non è ancora giunto il momento.
EUR/USD: livelli chiave per la settimanaAgghiacciante ed avvilente settimana per l'Euro/Dollaro che comprime la propria escursione oltre ogni immaginazione, rendendo difficile qualunque approccio operativo ad esclusione dello scalping.
Non vengono infatti aggiornati i minimi sotto quota 1.1040 in quanto l'atteso intervento del governatore Fed ha innescato ricoperture prudenziali, con l'effetto di ampliare il recupero oltre quota 1.1160 usd.
Rimbalzo in queste ore compromesso dall'evidente ritorno delle vendite che spingono i corsi verso un nuovo test di quota 1.1120 usd.
Infatti Il canale ribassista che domina lo scenario di medio termine tiene a bada le velleitarie spinte rialziste, che si fermano lungo la linea di tendenza che sovrasta i prezzi lungo 1.1180 usd.
Ciò consente già oggi di valorizzare con in piccolo profitto l'indicazione data la scorsa settimana di vendere il supporti a 1.1140, incrementando anche oltre 1.12 gli ordini.
Mentre per rendere più concrete le aspettative di un prolungamento della salita occorre evitare sia la rottura di quota 1.1080, che raggiungere chiusure al di sopra di 1.1140, come dimostra l'andamento dell'indicatore di trend cci sul grafico giornaliero.
Infatti nonostante un solido andamento discendente il netto recupero dei valori sopra quota - 50 pt, riduce l'aspettativa di nuovi minimi durante le prime sedute di questo ottava.
Ma la prospettiva di fondo non cambia a meno che improbabili quanto improvvise notizie di ordine macroeconomico e di politica monetaria europea, non capovolgano il quadro tecnico attuale contribuendo a spingere i prezzi oltre 1.1230 usd.
Strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long : acquistare lungo il possibile test di quota 1.1080 rischiando al massimo 60 pips ed un target sopra 1.1140 usd.
Con un profilo di rischio di rischio maggiore iniziare ad accumulare posizioni rialziste impiegando basse quantità di capitale, ampliando lungo quota 1.1040 gli ingressi al rialzo.
Lo stop loss complessivo non deve superare i 70 pips ed il target ambizioso oltre 1.1120 usd.
Per le posizioni short : continua a vendere le folate rialziste oltre 1.1150 e 1.1190 puntando al target sotto quota 1.1080 usd e rischiando al massimo 70 pips
EURGBP: hai rotto!!!E' il caso di dirlo: EURGBP, HAI ROTTO!!!
Finalmente ci siamo, il ribasso che in molti si attendevano ormai da tempo, ha finalmente preso il via.
Una situazione che andava avanti ormai da diversi giorni, che ha visto i prezzi portarsi oltre il limite estremo della zona di resistenza statica e dopo aver creato ben 11 candele rialziste sul grafico settimanale, di cui l'ultima, con chiara conformazione Shooting Star.
A questo punto, ci spostiamo su timeframe H4 e lo analizziamo:
dopo un piccolo ritracciamento, ho individuato sul grafico una formazione Testa-Spalle, con neckline situata attorno al livello 0.8960, il quale è stato violato a partire dalle prime candele del 24/7.
La rottura ha confermato il pattern, generando un movimento che ha portato inizialmente i prezzi fin zona 23,6 di Fibonacci (in data odierna).
Le successive notizie BCE ed il discorso di Mario Draghi, hanno generato molta volatilità nel pomeriggio, riportando i prezzi fin zona 0,8950.
A questo punto, mi aspetto una continua del movimento ribassista iniziato nelle scorse ore, facendo forza sul fatto che, chi aveva posizioni long nelle scorse settimane, abbia iniziato a liquidarle lasciando spazio a chi vuole piazzare i suoi ordini di vendita.
L'idea è, come da illustrazione grafica, di vedere un movimento ribassista alternato ad una serie di ritracciamenti che potrebbero portare i prezzi sul livello 50,0 prima, e 61,8 poi, di Fibonacci.
EUR/USD: livelli chiave per la settimanaNetto salto di qualità della "storica" fare ribassista dell'Euro che vede l'evidente deterioramento della struttura tecnica dei prezzi verso obiettivi considerati qualche settimana fa ambiziosi.
Probabilmente i corsi sono destinati a violare in settimana il supporto fondamentale a 1.1055 prima e 1.1015 a seguire, prolungando il canale discendente la cui linea di tendenza superiore attualmente sovrasta i prezzi a 1.1190 usd.
Ciò perché gli operatori scontano un ulteriore intervento della BCE a sostegno del ciclo economico Europeo, destinato altrimenti ad avvitarsi lungo sentieri recessivi pericolosi.
La quattro black candle che caratterizzano l'ottava appena trascorsa si contrappongono al movimento rialzista avvenuto durante la prima settimana di agosto che ha consolidato un fascia di resistenza a 1.1250 usd essenziale.
L'ottimo spunto operativo in senso ribassista che ne è scaturito esalta ancora una volta l'utilità dell'indicatore di trend cci sul grafico giornaliero, che lo scorso 13 agosto in chiusura a 1.1170 certifica il ritorno dei venditori.
La divergenza inversa che ne è scaturita ha poi confermato la debolezza di fondo e qualificato il rimbalzo ancora una volta come un' opportunità per ingressi al ribasso a prezzi vantaggiosi in termini di rischio.
La prospettiva adesso si capovolge in quanto i valori assunti sempre negativi, rallentano il tratto discendente della linea di trend che riprende leggermente a salire configurando una classica divergenza rialzista ancora da confermare.
Servono infatti chiusure oltre la resistenza a 1.1148 per confermare l'interruzione della fase discendente di breve termine e soltanto la conquista di quota 1.1190 prima e 1.1240 ne decreteranno la fine.
Al contrario lo scenario ribassista prevalente continuerà ad esplicare i propri effetti impedendo l'aggiornamento dei massimi relativi fermi a 1.1250 USD.
Ma soprattutto consentirà di sfruttare ancora una volta la comoda strategia di vendere le folate al rialzo dell'Euro e da cui sarà interessante conservare quantitativi per valorizzare il raggiungimento dei target indicati sotto quota 1.1020 usd.
Strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long : acquistare solo dopo la stabilizzazione dei supporti sotto quota 1.1055, anche grazie all'utilizzo di grafici orari, al fine di stimare il giusto livello di rischio.
Con un profilo di rischio maggiore invece iniziare ad accumulare posizioni al rialzo non appena verrà centrato l'obiettivo di quota 1.1040 prima e 1.10 a seguire, con stop loss di massimo 60 pips e target oltre 1.1130 USD.
Per le posizioni short: confermando l'idea operativa ormai classica di attendere i prezzi al varco delle resistenze di 1.1140, 1.1180 e 1.1230 usd, con stop loss unico a 1.1280 e target sotto quota 1.1080 usd.
EurUsd: un possibile colpo a rialzoSalve a tutti,
il grafico giornaliero EurUsd si trova in una fase di raggiungimento e rimbalzo su di un area di minimi che potrebbero spingere il prezzo a rialzo fino alla soglia dei 1.13150 confluente col 78% del ritracciamento dell'ultimo impulso ribassista di medio periodo.
Ad avvalorare l'ipotesi suddetta una buona forza relativa che ricalca l'ipervenduto ed un Gartley Pattern in formazione con completamento proprio sull'area di resistenza in confluenza, oltretutto, con i 1.13250 resistenza importante di lungo periodo.
Inoltre l'arrivo a re-testare i minimi e la candela di forte esaustività del 1 agosto e del 16 agosto danno maggiore fermezza all'ipotesi rialzista.
Christian Ciuffa
EUR/USD: livelli chiave per la settimanaEuro ancora debole nei confronti del Dollaro Usa nella settimana appena conclusa, a causa di un nuovo aggiornamento dei minimi relativi a 1.1027, culmine di un inizio disastroso.
L'abbandono dei massimi a 1.1160 ha infatti innescato un'ulteriore fase di debolezza recuperata in parte nel finale di ottava, con una chiusura oltre quota 1.1108 usd.
L'analisi delle configurazioni candlestick in proposito evidenzia la formazione di un three morning star dalla valenza positiva, ma solo in linea teorica.
Infatti l'estensione dell'ultima candela è assolutamente inadeguata a convalidare la natura reattiva del segnale, richiedendo come indispensabile una chiusura almeno oltre 1.1140 usd.
Naturalmente il movimento di recupero avvenuto dai minimi è di buono auspicio, come dimostra l'apertura di oggi e la bassa forza in vendita
L'indicatore di trend cci sul grafico giornaliero riesce ad evitare la permanenza entro la fascia di oscillazione da ipervenduto.
Ciò evidenzia come la linea di trend sebbene rimanga su valori negativi (da -178 circa a -89 pt), la pressione in vendita sia diventata calante facendo compiere un netto balzo ai valori assoluti del cci e ciò promette interessanti sviluppi operativi.
Infatti qualora la "mini" white candle in formazione oggi dovesse estendere il proprio range verso l'alto in direzione di quota 1.1160, si completerebbe il pattern candlestick prima citato.
Inoltre aumenterebbero le probabilità di verificare le resistenza oltre 1.1220, da cui collocare ordini al ribasso a prezzi vantaggiosi e buone prospettive di rendimento.
Infine lo scenario alternativo rialzista per rendersi concreto deve necessariamente oltrepassare la resistenza a 1.1280, livello essenziale per ribaltare le prospettive ribassiste del trend.
Strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long: acquistare lungo il supporto intraday a 1.1110 appena formato con l'obiettivo primario il test di quota 1.1165 prima e 1.1210 a seguire, con stop loss di massimo 60 pips.
Con un profilo di rischio maggiore iniziare distribuire più ingressi al rialzo partendo dai prezzi di quotazione del momento e lungo eventuali ribassi a 1.1080 e 1.1040, con stop loss unico a 1.0970 usd.
Per le posizioni short: occorre riconfermare l'idea operativa della scorsa settimana ovvero che ingressi al ribasso immediati appaiono tardivi e molto rischiosi.
Per cui optare per la classica strategia di attendere i prezzi al varco, distribuendo più ordini di vendita lungo quota 1.1180 e 1.1240, con stop di massimo 60 pips e target sotto 1.1060 usd.
EUR/USD: livelli chiave per la settimanaBrutta chiusura di settimana per l'Euro/Dollaro che perde il forte supporto 1.12, in piedi da oltre un mese, avvicinandosi ai minimi di maggio scorso con la prospettiva che i ribassi non siano finiti.
I prezzi infatti si dirigono con maggiore velocità, dopo mesi di stallo, verso i supporti di medio/lungo termine sotto quota 1.1120 peggiorando una dinamica ribassista in essere da tempo.
Gli indicatori di trend come il cci sul grafico giornaliero virano in zona ipervenduto, ufficializzando il salto di qualità dei venditori, capaci nei prossimi giorni di spingere i corsi su valori ancora più bassi come ad esempio a 1.1020 usd.
Questo importante livello di sbarramento superato l'ultima volta nel lontano maggio 2017, ora non è più così distante e sarà importante valutare gli effetti sui corsi martedì dopo la riunione della FED, che espliciterà la propria politica monetaria in materia di tassi.
Il previsto taglio dei tassi d'interesse non sarà il tema principale a tenere banco, quanto le proiezioni future sulla dinamica della crescita del PIL e sul tasso d'inflazione, escludendo probabilmente di calendarizzare nuovi interventi.
Un euro così basso non facilita certo l'opera di aggiustamento del deficit delle partite correnti USA, che rischia di esacerbare l'escalation sui dazi da parte dell'amministrazione Trump anche nei confronti dell'Europa, continente votato ormai da un secolo alle esposizioni.
Dunque oltre a profilarsi uno scontro valutazione tra le maggiori valute mondiali, gli operatori dovranno monitorare con maggiore attenzione l'evoluzione ribassista attuale.
Ciò in quanto non sono da escludere sussulti improvvisi verso l'alto ad esempio oltre quota 1.1230 prima e 1.1280 a seguire.
Strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long: collocare lungo quota 1.1070 un ordine pendente confidando in un veloce rimbalzo verso quota 1.1210, rischiando al massimo 60 pips di stop loss.
Con un profilo di rischio maggiore anticipare ingressi al rialzo ai prezzi correnti, suddividendo il capitale totale destinato all'operazione.
Ciò consentirà di approfittare di prezzi più bassi, fino quota 1.1040, con un rischio massimo di 60 pips ed un target oltre 1.1180 prima e 1.1240 a seguire.
Per le posizioni short: ingressi al ribasso immediati appaiono ora tardivi rispetto anche alle indicazioni corrette fornite la scorsa settimana, per cui meglio optare per la classica strategia di attendere i prezzi al varco.
In tal senso distribuire più ordini pendenti lungo quota 1.1340, 1.1250 e 1.1180, rischiando al massimo 70 pips complessivi ed un target sotto 1.1020 usd.
EUR/USD: livelli chiave per la settimanaChiusura di settimana negativa per l'Euro contro Dollaro che torna a testare come prassi consolidata la fascia di supporto compresa tra 1.1190 e 1.1220, perno essenziale della lunghissima quanto remunerativa fase laterale della moneta unica.
Se l'attuale struttura dei tassi tra le aree monetarie Europea e quella Statunitense non verrà modificata in senso di un restringimento del differenziale, sarà difficile aspettarsi sostanziali cambi di tendenza dei prezzi.
La resistenza di medio termine a 1.1570 è troppo distante visti gli attuali livelli di volatilità, con il range medio dell'Euro inchiodato a meno di 120 pips settimanali ed una tendenza discendente mai messa in discussione.
Inoltre continua a consolidarsi la trendline discendente che unisce i massimi relativi lungo 1.1420 e 1.1280, aumentando le prospettive ribassiste anche per questa ottava, con il supporto a 1.1140 che potrebbe tornare ad essere testato.
L'indicatore di trend cci sul grafico giornaliero offre in tal senso una sintesi completa, con i valori stabilmente negativi e una struttura orizzontale della linea che non lascia dubbi sull'operatività da organizzare lungo eventuali sussulti oltre le resistenze, di 1.1280, 1.1330 e 1.1410 dollari.
Troppo fragili sono le prerogative rialziste mostrate per cambiare l'ottima strategia di vendere lungo i livelli citati, tra l'altro beneficiando ancora di un sostanzioso swap sulle posizioni contro Euro.
La prospettiva rialzista più concreta per la settimana è legata a nuovi tentativi di superare quanto meno quota 1.1380, da cui sarà interessante verificare per l'ennesima volta il probabile fallimento del break out di 1.1430 usd.
Strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long: collocare lungo il supporto consolidato a 1.1140 dollari un ordine, con stop di massimo 60 pips ed un target oltre 1.1240 usd.
Con un profilo di rischio maggiore sfruttare la fascia di supporto "pluri testata" lungo 1.1210, da cui potrebbero partire ciclicamente rimbalzi di breve intensità non oltre 1.1270 dollari, rischiando al massimo 40 pips di stop loss.
Per le posizioni short: come anticipato sfruttare possibili rimbalzi lungo le resistenze di 1.1260, 1.1330 e 1.1410 dollari, con uno stop loss poco oltre 1.14 e target sotto 1.1210 usd.
Con un profilo di rischio maggiore collocare, sfruttando il grafici orario, il tentativo di oltrepassare quota 1.1240 da cui potrebbe partire un remunerativo aggiornamento dei minimi sotto 1.1140, rischiando al massimo 40 pips.
Euro/Dollaro: livelli chiave per la settimana L'Euro chiude la settimana contro Dollaro evitando per l'ennesima volta di oltrepassare il livello critico di 1.1190, con un rimbalzo che prospetta il superamento "classico" della resistenza oltre 1.1350 usd, senza tuttavia rinnovare di nuovi spunti rialzisti sostanziali la manovra attuale.
Occorrerà necessariamente attendere la decisione finale della FED a fine luglio per capire se ci sarà l'atteso, "ma non troppo", taglio di 0.25 punti base dei tassi Usa, che potrebbe consolidare la spinta verso 1.13, trasformandolo in un robusto movimento di accumulazione.
Ciò favorirà molto probabilmente l'agognato superamento di 1.1440 usd, vero livello di inversione del trend di breve in senso rialzista qualora Powell, il governatore della FED, lasci intendere che il taglio non sarà l'ultimo.
Occorre ricordare anche che molti membri federali della FED temono ripercussioni sulla dinamica dei prezzi, visto l'eccellente stato di salute del mercato del lavoro americano, che si avvia a raggiungere la piena occupazione.
Dal punto di vista strettamente tecnico l'indicatore di trend cci sul grafico giornaliero, tarda a raggiungere la quota di inversione di tendenza, mantenendo comunque un'inclinazione crescente e prossima allo zero.
In aggiunta le configurazioni candlestick disegnate martedì e venerdì scorso evidenziano un rafforzamento delle prese di profitto dei venditori, che anche questa settimana alimenteranno una ripresa almeno oltre 1.1340 usd.
Al contrario il cedimento dei prezzi sotto quota 1.1220, provocherà nuovi tentativi di violare il forte sbarramento a 1.1190, che ormai da un mese e mezzo impedisce il raggiungimento dei target ribassisti più ambiziosi sotto 1.1120 usd.
Strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long: attendere un eventuale ritracciamento sotto 1.1240 prima di rischiare ingressi long con un mediocre fattore di profitto, dato dalla prospettiva che i prezzi non si allontaneranno oltre 1.1380 usd.
Per le posizioni short : meglio dunque attendere come da prassi consolidata il raggiungimento dei massimi relativi oltre 1.13 e 1.14, accumulando posizioni al ribasso con target unico a 1.1210 e stop loss solo oltre quota 1.1420 usd.