Eur/$ - inizio di una prima discesa - ipotesi 1° targetCiao, il prezzo sta scendendo, sembrerebbe giusta la mia ipotesi che il rialzo fosse finito.
Non è ancora detto, potrebbe essere solo uno storno.
Come potete vedere dall'immagine ci aspetta una trend line dall'ultimo minimo e si incrocia
con la mia ipotesi geometrica di prezzo pari a 1,090 circa.
Buon trading.
Ciao
Eurodollar
Eur/$ - direi che il rialzo è finito per il momentoCiao, questa immagine è la stessa che vi ho inviato nei giorni scorsi.
Il pz. ha superato la linea rossa orizzontale di poco ed è rientrato nel "sotto ciclo".
Per il momento direi che POTREBBE essere finito il rialzo.
Oltretutto il rialzo è stato pari al 50% della discesa sul grafico weekly da dove è partito il movimento ribassista e non è riuscito a rompere al rialzo neanche l'angolo discendente 0,618 di Fibonacci.
Ciao
Eur/$ - E' momentaneamente finito il rialzo?Ciao, nel post del 24 marzo......vi suggerisco di andarlo a vedere.....scrivevo "Ha poi toccato un minimo di giornata sulla 1x2 e da qui potrebbe riprendere il rialzo e se così fosse entro giovedì mattina potremmo vedere un target a 1,1000"
Oggi Giovedì mattina .....il massimo lo ha raggiunto (per il momento) ad un pz. di 1,0990
Suggerisco di stare molto attenti, potrebbe avvenire anche un bel ribasso.
Questo potrebbe essere anche un semplice rialzo di un movimento ribassista in atto......basta vedere il grafico Weekly
Ciao
Eur/$ - aggiornamento andamento pomeridiano del 25-3-20' ?Come potete vedere poco fa ha toccato un supporto, la 1x2 geometrica ed al momento che sto scrivendo vedo che sta risalendo, siamo al prezzo di 1,08364
Sembrerebbe rimanere valida l'idea che debba salire ed a questo punto dovrebbe farlo con forza per recuperare il prezzo rispetto al tempo trascorso.
Keep in touch!
Ciao
Eur/$ - Analisi di oggi e proiezione per mercoledì 25 marzoBuonasera, direi una bella giornata. Personalmente ho chiuso delle belle operazioni.
Nell'analisi che vi ho scritto ieri sera, ipotizzavo un inversione al rialzo, cosa che si è verificata ed ho preso posizione e si è chiuso il long in target durante la notte, cosa che raramente faccio.
Ha raggiunto il massimo e da li è sceso con forza. Con fiducia ho shortato ed ho portato un bel guadagno a casa.
Ho shortato in quanto il massimo che oggi ha raggiunto, come potete vedere è pari al 62,5% della salita e quasi il 50% del tempo (linea rossa verticale) soprattutto poi quando ha rotto al ribasso la 1x1
Ha poi toccato un minimo di giornata sulla 1x2 e da qui potrebbe riprendere il rialzo e se così fosse entro giovedì mattina potremmo vedere un target a 1,1000
Ci aggiorniamo a domani mattina....vediamo la notte come va!
Eur/$ - Analisi di lungo periodo su grafico mensileCiao, inizio con oggi l'analisi dei mercati finanziari partendo con l'andamento della nostra valuta - Euro contro il Dollaro.
Oggi mi limito ad inserire un immagine dell'andamento mensile evidenziando e ripercorrendo il percorso che la nostra valuta ha avuto dalla sua circolazione fino ad oggi.
Quando vogliamo pensare all'andamento dell'economia di oggi e poi in prospettiva, non possiamo non valutare anche il cross Eur/$.
Se la nostra valuta si indebolisce troppo - come sta avvenendo - le aziende europee devono pagare un prezzo più alto quando importano le merci dall'estero, se le stesse vengono pagate in dollari.
Una valuta troppo forte o troppo debole non è mai auspicabile.
Possiamo notare come il prezzo minimo raggiunto negli ultimi anni è stato pari a 1,03400 e possiamo anche notare come il possibile prezzo più basso successivo è pari a 0,89 quando iniziò la sua circolazione nei mercati.
Dal 01-01-2002 sono passati circa 18 anni! e ci ritroveremo, forse, al punto di partenza......
Per chi fa trading, questo grafico non ha una rilevanza per l'operatività intraday, però bisogna fare attenzione perché:
- potremmo essere alla fine dell'ultima discesa sul grafico mensile, ormai non manca molto;
- Data la situazione in atto a seguito del Virus, sono stati ripristinati i confini vietando la libera circolazione in Europa ed è stata data la possibilità di maggior indebolimento agli Stati in difficoltà.
Potrebbe il Virus mettere ancora di più in crisi l'unione degli Stati membri ed il mantenimento degli accordi iniziali dopo l'uscita dell'Inghilterra?
In una visione pessimistica, potrebbe esserci un'accelerazione ed il minimo di 1,0400 potrebbe non reggere. Velocemente potremmo arrivare al minimo di "nascita" pari a 0,89
Non appena potrò, cercherò di proiettare un possibile minimo di lungo periodo, così potremo valutare un possibile futuro andamento.
Non disperiamo.......forse stiamo già vivendo un'inversione del trend al rialzo!
Buona serata.
L'alligatore sta cominciando a mangiare un pò di dollari La fed per combattere il coronavirus sta tagliando pure gli alberi dalla paura. Non so sinceramente se questi effetti saranno visti in maniera positiva dagli investitori oppure sarà come buttare altra benzina nel fuoco.
L'inversione tanto attesa del cambio eur/usd sembra che sta arrivando.
Il nostro amato alligatore ha fame di dollari, e di sicuro ( spero :P ) non si tirerà indietro.
Buona quarantena a tutti.
EUrR/USD: LONG DI BREVELa nostra moneta non avrà vita facile su quella americana, tuttavia il bel rimbalzo di oggi, anticipato dalla divergenza (ora confermata) su tf 1h e in concomitanza con l'apertura bruttina di WS mi fa pensare che il minimo di ieri resterà tale per almeno qualche giorno. Le TL mi pare si traccino da sole, le Medie mobili, l'oscillatore e il momentum sembrano abbiano voglia di risalire la china. Entry long, SL e TP sul grafico 1h. Mi sembra un operazione a basso rischio con SL contenuto e buon 1°TP. Sempre che entri l'ordine ovviamente.
EUR/USD: è ora di vendere i dollari?La nostra valuta non avrà vita facile secondo me su quella americana, tuttavia il bel balzo di oggi che ha coinciso con un apertura bruttina di WS mi porta a pensare che il minimo di ieri possa restare tale per almeno un paio di settimane. La divergenza rialzista su 1h sembra confermata. Entry, SL e TP sul grafico 1h. Le medie mobili e l'oscillatore sembrano provare a riprendere vigore, così come il momentum.
Le TL si tracciano da sole e non resta che attendere la correzione (se ci sarà) per tentare un ingresso long di breve periodo. SL contenuto, a mio parere è un operazione poco rischiosa, ci proverò.
EURUSD: alla disperata ricerca di un supportoL'Euro dopo aver archiviato una settimana pessima segna nella mattinata di ieri un nuovo minimo di periodo a $1,0793, senza accennare alcun tentativo di recupero, almeno oltre la soglia del massimo più ravvicinato a $1,0860.
Dunque la situazione rimane particolarmente critica con il rischio di toccare, vista la totale assenza di compratori, il supporto a 1,0780 prima e 1,0730 a seguire.
La configurazione candlestick disegnata a partire dalla scorsa settimana può essere sintetizzata con la formazione di un'ampia black candle, ricavabile accorpando le candele dal 12 al 18 febbraio, che decretano il totale dominio dei venditori in grado probabilmente di spingere più basso le quotazioni attuali.
In leggera controtendenza la dinamica indicatore di trend cci sul grafico giornaliero che in corrispondenza dei minimi registrati venerdì e ieri, misura una pressione in vendita in leggera diminuzione, contribuendo a formare una divergenza rialzista tutta da confermare.
Infatti è necessario che i prezzi conquistino almeno una chiusura superiore alla resistenza più immediata ovvero $1,0860 o meglio ancora più in alto oltre $1,0885, impresa vista l'assenza dei compratori assai improbabile.
Infatti nell'eventualità ciò non dovesse accadere, il consolidamento della del supporto a 1,0820 appare inutile e da solo non potrai evitare un'ulteriore peggioramento della struttura ribassista di medio termine.
Continuando sempre dal punto di vista tecnico l'unico appiglio a cui i compratori potrebbero aggrapparsi è è legato al famoso sequential di Tom demark, un indicatore che misura statisticamente il numero minimi consecutivi registrati da un trend, che corrisponde a 9/13 sedute.
Il che vuol dire che potrebbe verificarsi un consolidamento entro questa settimana della struttura laterale compresa tra $1,0780 e 1,0860, propedeutica alla riconquista della resistenza chiave per uscire dalla struttura negativa di medio termine ovvero a $1,0925.
Altrimenti non resta altro che aspettare l'aggiornamento dei nuovi livelli di minimo sotto quota $1,0730 e addirittura $1,0640.
Indicazioni operative e strategie multiday su EUR/USD
Per le posizioni long: partendo dal presupposto fondamentale che posizioni contro il trend di fondo non fanno altro che aumentare le probabilità di andare incontro stop-loss, come le recenti discese hanno ampiamente dimostrato, è possibile sfidare con un profilo di rischio molto alto le quotazioni del momento.
Acquistare a $1,08 impiegando una piccola parte della liquidità disponibile, puntando ad uscite veloci non oltre $1,0870 e stop loss di massimo 50 pips.
Con un profilo di rischio minore attendere pazientemente la formazione di un supporto statico, ora soltanto abbozzato intorno quota 1,0820, prima di rischiare posizione rialzo.
Per le posizioni short: come da prassi "plurimensile" il posizionamento strategico a ridosso delle resistenze di medio e breve termine principali, non fa altro che "garantire" rendimenti interessanti.
Ancora una volta conviene replicare la stessa strategia, distribuendo più ordini di vendita lungo gli avamposti più immediati, a 1,0920 e 1,088 utilizzando una parte della liquidità disponibile per le operazioni e replicare se venisse raggiunta quota 1,0980$, rimodulando il target a $1,0930 e lo stop alla media dei prezzi ottenuta.
L'EURUSD chiude l'anno rialzando la testa, ma quanto durerà?L'Euro trova la strada per tornare a crescere poco oltre la resistenza del momento a 1.1220$, evidenziando però fragilità tipiche dei pullback rialzisti di corto respiro, tutti inseriti in un solido contesto ribassista di medio termine.
Ad accrescere i dubbi circa la solidità di quest'ultima salita è la quantità ridotta di volumi scambiati che non consente di valutare il grado di affidabilità dei movimenti di prezzo.
Certamente la stabilizzazione della struttura crescente, data dalla successione dei minimi a 1.088 e 1.098, ha favorito l'allungo oltre la soglia di medio termine a 1.1140$, in precedenza oggetto di repentini cedimenti.
Infatti l'indicatore di trend cci sul grafico giornaliero a partire dall'inizio di dicembre ha spesso occupato il quadrante negativo, valutando i tentativi di rompere le resistenze oltre 1.1180 e 1.1230$, come insufficienti a ribaltare il trend di medio termine.
Al contrario la tenuta di quota 1.1065$, lo scorso 20 dicembre, ha fornito al cci lo spunto per confermare la solidità della spinta rialzista, non perdendo mai i valori positivi fino a rasentare l'ipercomprato.
Ora è possibile valutare quali sviluppi assumerà la tendenza di breve, testando la solidità della trendline che unisce i minimi relativi a 10985 e e 1.1065$, la cui tenuta favorirà il superamento di quota 1.1240 prima e 1.1280 a seguire.
Resistenze importanti oltre le quali si aprono sfide durissime per capovolgere il trend ribassista di medio termine, con i livelli a 1.1340 e soprattutto ad 1.1420$, ancora distanti con l'attuale velocità di salita.
Gli scenari in evoluzione potrebbero dunque favorire un allungo a ridosso dei livelli non oltre 1.1290$, ma sarà fondamentale stabilizzare gli avamposti conquistati, altrimenti per gli operatori monetizzeranno i guadagni tornando a vendere l'Euro.
Strategia che appunto torna ad essere preferibile qualora venisse confermato il fallimento del breakout oltre 1.1270/90$, verificando che gli indicatori di trend più sensibili segnalino la mancanza di pressione al rialzo.
Indicazioni operative e strategie multiday su EUR/USD
Per le posizioni long: attendere la stabilizzazione della salita attuale valutando ingressi intorno quota 1.1150/70, con stop corto di 40/50 pips e target oltre 1.1235$.
Con un profilo di rischio minore attendere un prematuro storno dei prezzi fino a quota 1.1120, rischiando uno stop di massimo 50 pips ed un target oltre quota 1.1220$.
Per le posizioni short: attendere sui grafici più dinamici, come quello orario o a 15 minuti, il test delle resistenze a 1.1255 e 1.1285, cumulando più ordini con target a 1.1130 e stop di massimo 60 pips.
Con un profilo di rischio minor e attendere il test delle resistenze più alte come 1.2290 e 1.1330 da cui sarà interessante cumulare ordini consistenti, con target sotto 1.12$ e stop massimo di 60 pips.
EURUSD: segnali pessimi, i target del ribassoL'EURUSD ha iniziato l'ottava ampliando la dinamica negativa, dopo una settimana orribile caratterizzata dall'annullamento di tutti i progressi registrati a partire dalla metà di ottobre.
Vengono infatti colpiti due supporti vitali, a quota 1.1070 e 1.1020 $, che avrebbero dovuto arginare almeno temporaneamente le vendite originatesi dal cedimento di quota 1.1140$.
Invece la sequenza di candele negative a partire dallo scorso 5 novembre palesa la strategia di corto respiro sposata dagli investitori, intenzionati a scaricare a breve le posizioni sull'Euro e quindi approfittando dei livelli di resistenza raggiunti a ridosso di 1.1180$.
Come evidenziato nell'analisi: " L'EUR/USD non cede i supporti e punta al target di breve... l'uscita dall'ipercomprato stia sviluppando una divergenza ribassista preoccupante.
Tale circostanza palesa il rischio che entro la seduta di oggi o di domani non verrà raggiunta una chiusura oltre 1.1147$, con le prospettive rialziste di breve che potrebbero venire compromesse respingendo i corsi nuovamente a ridosso di 1.1070 prima e 1.1020 a seguire. "
I livelli raggiunti per quanto configurassero l'interruzione della tendenza negativa di breve termine, non potevano considerarsi come sufficienti a decretare l'inversione di tendenza in senso rialzista nel medio termine.
Infatti sono da considerarsi troppo distanti le resistenze a quota 1.1280 e 1.1330$ per la "velocità di crociera" assunta dai prezzi, con il range medio fisso a non oltre i 50 pips al giorno in media.
La prospettiva attuale è bene indicata dall'indicatore di trend cci che dopo il segnale del cambio di tendenza a ridosso del cedimento dei 1.1110 il 5 novembre scorso mostra la debolezza delle pressione in acquisto.
Probabilmente il ribasso si estenderà per il resto della settimana testando quota 1.0990, mentre è meno probabile il test di 1.0940$ visto il contestuale rallentamento anche della spinta discendente.
Infine lo scenario rialzista alternativo si concretizzerà soltanto una volta ripristinata la resistenza oltre 11070 che andrà comunque consolidata, al fine di confermare un recupero più esteso e difficile oltre 1.1147 prima e 1.1185 a seguire.
Queste resistenze che rimangono ancora eccellenti livelli, come più volte rimarcato, per aprire posizione al ribasso con probabilità di rendimento elevate, in quanto anche per la prossima settimana appre improbabile il raggiungimento dei valori d'inversione del trend oltre 1.1280$.
Indicazioni operative e strategie multiday su EUR/USD
Per le posizioni long: sfruttando time freme intraday, orario o 15 minuti, coniugare a ridosso dei supporti dinamici a 1.0980 e 1.0950 ordini pendenti con target 11 050 e stop loss di Massimo 50 pips.
Con un profilo di rischio maggiore iniziare ad accumulare posizioni impiegando una piccola porzione del capitale disponibile, incrementando qualora dovesse verificarsi il test di quota 1 0960$, con un rischio sulla media delle posizioni acquisite pari a 60 pips ed un target tre 1.1040$.
Per le posizioni short: sfruttando il trend ribassista ormai dominante da mesi e che caratterizza anche le folate rialziste entro una forte fascia di resistenza 11340 è possibile posizione a ribasso o mantenere quelle assunte in precedenza valorizzando al target di 1.0940$.
Con un profilo di rischio maggiore aprire posizioni ai prezzi di quotazione attuale distribuendo vendite nell'eventualità di un test di quota 1.1070, con un rischio di massimo 60 pips rispetto alla media delle posizioni in portafoglio ed un target sotto 1.0980$.
EURUSD TRADE 5 NOVEMBRE 2019 Dollaro forte e vendite sulla coppia EURUSD che continuano ad accumularsi, l' analisi sulle medie di breve periodo indicano una probabile continuazione del trend a ribasso, con due ben diversi pattern ribassisti su 1H.
Short alla rottura dei minimi precedenti con un rischio rendimento 1:2 su questa operazione
Buon trading a tutti!
L'EUR/USD difenderà le prospettive rialziste di breve termine?L'Euro/Dollaro finalmente consolida il movimento rialzista di breve termine che ha visto conquistare una dopo l'altra le resistenze comprese tra 1.1050 e 1.1140$.
Adesso dopo il massimo relativo a 1.1179, si avvia a stabilizzare la fascia di supporto compresa tra 1.1110 e 1.1090$.
Viene dunque spezzato definitivamente il pesante canale ribassista che dominava le quotazioni da inizio luglio e che vede la trendline negativa attraversare i massimi decrescenti rispettivamente a 1.1412 e 1.1249 e 1.1109$.
Questi livelli rappresentano tutte resistenze da superare e stabilizzare per confermare un cambio di tendenza tutt'ora ribassista nel medio termine.
Infatti la reazione misurata anche dal indicatore di trend cci sul grafico giornaliero, in corrispondenza del superamento in chiusura di 1.1020$, può essere classificata soltanto come un breakout rialzista di breve termine.
Questo recupero non ha le caratteristiche per parlare di inversione strutturale dei prezzi verso nuovi obiettivi come ad esempio 1.1260$.
Tanto è vero che se si confrontasse l'andamento del indicatore di trend sul grafico settimanale, i valori rimangono al di sotto dello zero in contrasto con ciò che accade sul grafico giornaliero, che raggiunta quota d'ipervenduto a 200 ora stenta a difendere i 100 punti.
La prospettiva in chiusura di questa settimana e in preparazione della prossima, è quella di consolidare livelli di prezzo prima citati e valutare se ci saranno gli acquisti necessari a rompere definitivamente il blocco più importante, ovvero la fascia di resistenza compresa fra 1.1184 e 1.1265$.
Questi livelli di prezzo rappresentano dunque ottime opportunità per vendere ancora la moneta unica ad esempio con l'obiettivo di concretizzare discreti rendimenti al ridosso di 1.1070.
Quota che rischia di essere raggiunta in chiusura di questa settimana se la tendenza di brevissimo non dovesse cambiare.
In alternativa è possibile sfruttare questa iniziale fase di ritracciamento verso il supporto prima citato, acquistando con prospettive di costo relativamente ridotte a 1.1030 e di ricavo oltre 1 1160$.
Infine occorre non perdere di vista lo scenario ribassista latente, che ora riveste il ruolo di prospettiva alternativa rispetto alla tendenza dominante, che si concretizzerà con la rottura della trendline che unisce i minimi crescenti a 1.0880, 1.0945 e 1.0995$.
Strategie operative su Euro/Dollaro
Per le posizioni long: collocare ordini pendenti più in basso a 1.1090 e 1.1070, con stop di massimo 60 pips e target oltre 1.1150$.
Con un profilo di rischio maggiore acquistare ai prezzi correnti, sfruttando la presenza di una tendenza ancora rialzista nel breve, con uno stop a 1.1080 ed target a 1.1140$.
Per le posizioni short : poiché la strategia ribassista gode ancora del favore delle probabilità, iniziare o continuare ad accumulare piccole posizione al ribasso ai prezzi correnti e nell'eventualità di una ripresa della salita oltre 1.1170€, con stop unico a 1.1240 e target 1.1030$.
Con un profilo di rischio maggiore attendere chiusure al di sotto di quota 1.1090, rischiando al massimo uno stop di 60 pips ed un target sotto 1.1020 prima e 1.0970 a seguire, con un rapporto rischio/rendimento non esaltante.
L'EUR/USD si risveglia, i livelli chiave per l'ottavaInteressante fase di breve termine per il cambio Euro/Dollaro che dopo aver sperimentato un massimo relativo a 1.1062 non perde ulteriore terreno, intensificando anzi la solidità della fascia di supporto compresa tra 1.0990 e 1.0960$.
Ciò a sua volta conferma l'assenza di sostanziali vendite, almeno per il momento.
Infatti grazie alla formazione di un folto gruppo di doji e hammer della valenza neutrale, che seguono la formazione di un interessante piercing pattern completato il primo ottobre, i prezzi ci sono portati oltre la linea di tendenza che sovrasta il forte supporto a 1.1040$.
Questo interessante formazione è coadiuvata dall'andamento del cci sul grafico giornaliero, che disegna un interessante divergenza classica, assumendo una chiara tendenza rialzista e valori positivi.
Questo netto cambio di prospettiva nella struttura dei prezzi dell'Euro/Dollaro non deve però far credere che le difficoltà siano superate e che siamo di fronte ad un consistente cambio di tendenza, ad esempio aspettandosi una violenta salita oltre 1.1230$ .
Occorre sottolineare come rimanga molta strada da fare per convincere la maggioranza degli operatori sulla solidità della spinta rialzista, che vede la propria giustificazione nella prudenza dei venditori dopo l'improvviso annuncio di un quantitative easing da 60 miliardi di dollari al mese della Fed.
Dunque la prospettiva è di valutare correttamente se le probabilità che il nascente trend rialzista di breve termine si trasformi in un consistente movimento ascendente di medio termine, ad esempio aggredendo rispettivamente le resistenze più immediate a 1.1120 e 1.1180$.
Questi livelli di prezzo saranno fondamentali per giudicare come sano il breakout del canale ribassista che tiene in scacco le quotazioni del cambio dagli inizi di luglio.
Infatti la fase dal punto di vista speculativo appare estremamente interessante perché adesso nuove posizioni ribassiste partiranno da livelli di prezzo più alti, prospettando rendimenti maggiori nell'eventualità riprenda il forte trend al ribasso, con l'obiettivo di aggiornare i minimi relativi sotto 1.0870$.
Strategie operative su Euro/Dollaro
Per le posizioni long: collocare entro le prossime due sedute di mercoledì e giovedì ordini pendenti a ridosso di 1.1029 e 1.0960, rischiando al massimo 60 pips rispetto al prezzo medio ed un target oltre 1.1080.
Con un profilo di rischio minore su time frame a 4 ore e orario valutare ingressi all'interno della fascia di supporto compresa tra 1.0970 e 1.0920, rischiando complessivamente 60 pips di stop ed un target oltre 1.1040$.
Per le posizioni short: iniziare a collocare a ridosso di 1.1040 nuovi ordini al ribasso utilizzando una liquidità questa volta minore, con la prospettiva di incrementare le posizioni ribassiste lungo l'ampio cuscinetto di resistenze a cavallo tra 1.1120 e 1.1190$.
Con un profilo di rischio minore ed una prospettiva di medio termine, attendere il test di quota 1.1080 incrementando le vendite a 1.1140 e 1.12, con stop unico 1.1260 e target sotto 1.0940$.
Nuovi livelli per sfruttare il rimbalzo di EUR/USDDopo circa due settimane di ribassi vissute pericolosamente fino a testare il nuovo minimo a 1.0880$, l'Euro/Dollaro rimbalza efficacemente nell'ultima ottava, raggiungendo la parte superiore del canale discendente che domina le quotazioni da luglio scorso.
Più precisamente la trendline ribassista che sovrasta le quotazioni passando lungo le resistenze rispettivamente a 1.1210, 1.1140 e attualmente giacente a 1.1020$ circa, sintetizza in maniera inequivocabile il dominio ribassista.
A sostegno delle difficoltà di attrarre compratori i prezzi hanno disegnato una serie di doji line denominate tweezer, ovvero caratterizzate da massimi concentrati nell'intorno di prezzo tra 1.0990 e 1.1007$.
Questi livelli insieme ai pivot più alti oltre 1.1040, rappresentano delle buone opportunità per aprire posizione al ribasso dopo la buona valorizzazione di quelle precedenti, scaturite dal massimo relativo il 13 settembre scorso a 1.11$.
Conferme in tal senso arrivano anche dall'indicatore di trend cci che sul grafico giornaliero misura una pressione in acquisto già declinante e valori assoluti a -79 punti, con un picco più basso della linea rispetto ai top dello scorso settembre.
La prospettiva più concreta anche supponendo rialzi oltre i livelli indicati dalle resistenza più immediate a 1.1120, ad esempio è data dal fatto che il trend ribassista è troppo forte, alimentato dalle politiche ultra espansive della BCE e dalle prospettive sul ciclo economico europeo stagnanti se non addirittura recessive.
L'unico modo per potere parlare di inversione del trend di breve e medio termine è raggiungere e consolidare quota 1.1220$ , vero spartiacque tra le due tendenze contrapposte.
Strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long: attendere la conferma di tutta la struttura reattiva di brevissimo termine estesa adesso ai supporti crescenti da 1.0880 a 1.1020 passando per i livelli chiave di 1.0940 e 1.0980$, configurazione che verrà confermata soltanto con il superamento di quota 1.1080$.
Mentre per gli amanti del rischio (contrarian) acquistare direttamente al test di quota 1.0940/920 con target oltre 1.1040 e stop a 1.0870$.
Per le posizioni short: continuare a privilegiare la strategia di vendere gli spunti fugaci ed instabili al rialzo dell'Euro le cui probabilità di discesa sono ancora elevate.
Più un dettaglio distribuire lungo quota 1.1020, 1.1060 e 1.1120$, ordini pendenti con stop loss unico a 1.1170 e target a 1.0940 prima e 1.0890 a seguire.
EUR/USD: livelli chiave per la prossima ottavaSettimana caratterizzata da una forte contrazione dei range per l'Euro/Dollaro che non modifica l'impostazione ribassista data dall'impossibilità dei prezzi di superare la resistenza a 1.1080$.
A loro volta i tentativi del fronte dei venditori di modificare sotto 1.10 i minimi della settimana sono ugualmente falliti, probabilmente a causa dell'asfittica atmosfera che aleggia intorno alle vicende di Brexit.
Quello che conta dal punto di vista puramente operativo è che nonostante la "lateralità" vissuta dalle quotazioni del momento le opportunità non sono mancate, mantenendo fede al trend ribassista di fondo.
Più precisamente come evidenziato dall'andamento dell'indicatore di trend cci, stabilmente al di sotto dei valori positivi e quindi senza mai segnalare il cambio tendenza dell'Euro, le vendite a ridosso di quota 1.1080 hanno regalato interessanti prospettive di rendimento se valorizzate a partire da 1.1020$.
Con un fattore di profitto elevato, determinato dal rapporto tra stop loss e target sempre allettante e da una probabilità bassa di verifica dello stop, le operazioni in seno al trend discendente hanno prodotto buoni ingressi.
Struttura ribassista che si conferma ancora dominante nel determinare la direzione dei corsi, in quanto è chiaramente visibile la trend line che sovrasta i corsi e attualmente passante per le resistenze decrescenti 1.1165 e 1.1105$.
Lo scenario alternativo rialzista al fine di ribaltare l'evoluzione dei corsi attuale deve concretizzarsi nel raggiungimento quanto meno quota 1.1140, per consolidare una prima reazione al dominio dei venditori che comunque presidiano stabilmente i livelli più alti oltre 1.1190$.
Strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long: come si evince dal grafico gli acquisti contro il trend di fondo vanno tendenzialmente evitati, perché aumentano le probabilità di incorrere in stop loss.
Per gli amanti del rischio acquistare lungo il supporto di 1.1015 rischiando 45 pips di stop ed un target oltre 1.1075$.
Con un profilo di rischio minore collocare lungo quota 1.0940$ ordini pendenti, con stop di massimo 50 pips e target oltre 1.1020 usd.
Per le posizioni short: continuare nella strategia "maestra" e decisamente più remunerativa ovvero di vendere i velleitari tentativi al rialzo dell'Euro, distribuendo lungo quota 1.1060, 1.1090 e 1.1120$, ordini pendenti con stop loss unico a 1.1185 e target parziale sotto 1.0980$.
EUR/USD: opportunità short dal rimbalzo attualeL'EUR/USD chiude un'altra settimana difficile caratterizzata dal grave aggiornamento dei minimi relativi a 1.0925$ e da cui il momentaneo rimbalzo, verso la resistenza a 1.1080, non ha ridotto d'importanza.
Infatti a causa del prossimo energico intervento monetario della BCE, chiamata ad evitare la spirale recessiva proveniente dalla Germania, le vendite sul cambio non sono praticamente mai terminate ad eccezione delle recenti prese di profitto.
Sarà senza dubbio interessante valutare le probabilità che le resistenze a 1.1085 e 1.1120$ tengano all'onda d'urto delle ricoperture.
Nell'eventualità di un fallimento del test oltre 1.1130$, verrà confermata la trendline ribassista che tiene in scacco le quotazioni dal top relativo del 25 giugno scorso a 1.1412$.
I livelli citati consolidano un canale ribassista di medio termine che vede nei livelli di 1.1030 e 1.1240$, i punti d'appoggio terminali delle rispettive linee di tendenza.
Struttura discendente che trova perfetta conferma dall'andamento dell'indicatore di trend cci, che da fine giugno non ha mai abbandonato i valori negativi, invitando gli operatori a vendere i massimi relativi confermato sui grafici più dinamici.
La prospettiva per la settimana si mantiene dunque ribassista e soltanto il superamento di quota 1.1140 prima e 1.1190$ potrà spezzare il dominio ribassista di breve termine.
Al riguardo l'unico l'elemento a dare manforte alla componente acquirente, è il completamento del potente pattern candlestick denominato three morning star, dalla valenza positiva.
Se fosse consolidato confermando definitivamente quota 1.1080$, garantirebbe una adeguata spinta, oltre la resistenza cruciale del momento ovvero a 1.1210$.
Strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long: come si evince facilmente dal grafico gli acquisti contro il trend di fondo vanno tendenzialmente evitati.
Mentre per gli amanti del rischio (contrarian) acquistare lungo il supporto, non del tutto consolidato, di 1.1015 rischiando 60 pips di stop ed un target oltre 1.1080$.
Con un profilo di rischio minore collocare lungo quota 1.0970$ ordini pendenti, con stop di massimo 60 pips e target oltre 1.1040 usd.
Per le posizioni short: continuare sempre nella strategia regina e decisamente più remunerativa ovvero di vendere le folate al rialzo dell'Euro.
Più un dettaglio distribuire lungo quota 1.1040, 1.1080 e 1.1130$, ordini pendenti con stop loss unico a 1.1180 e target parziale sotto 1.0960 e finale a 1.0930$.
Euro/Dollaro: livelli chiave per la settimana L'Euro chiude la settimana contro Dollaro evitando per l'ennesima volta di oltrepassare il livello critico di 1.1190, con un rimbalzo che prospetta il superamento "classico" della resistenza oltre 1.1350 usd, senza tuttavia rinnovare di nuovi spunti rialzisti sostanziali la manovra attuale.
Occorrerà necessariamente attendere la decisione finale della FED a fine luglio per capire se ci sarà l'atteso, "ma non troppo", taglio di 0.25 punti base dei tassi Usa, che potrebbe consolidare la spinta verso 1.13, trasformandolo in un robusto movimento di accumulazione.
Ciò favorirà molto probabilmente l'agognato superamento di 1.1440 usd, vero livello di inversione del trend di breve in senso rialzista qualora Powell, il governatore della FED, lasci intendere che il taglio non sarà l'ultimo.
Occorre ricordare anche che molti membri federali della FED temono ripercussioni sulla dinamica dei prezzi, visto l'eccellente stato di salute del mercato del lavoro americano, che si avvia a raggiungere la piena occupazione.
Dal punto di vista strettamente tecnico l'indicatore di trend cci sul grafico giornaliero, tarda a raggiungere la quota di inversione di tendenza, mantenendo comunque un'inclinazione crescente e prossima allo zero.
In aggiunta le configurazioni candlestick disegnate martedì e venerdì scorso evidenziano un rafforzamento delle prese di profitto dei venditori, che anche questa settimana alimenteranno una ripresa almeno oltre 1.1340 usd.
Al contrario il cedimento dei prezzi sotto quota 1.1220, provocherà nuovi tentativi di violare il forte sbarramento a 1.1190, che ormai da un mese e mezzo impedisce il raggiungimento dei target ribassisti più ambiziosi sotto 1.1120 usd.
Strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long: attendere un eventuale ritracciamento sotto 1.1240 prima di rischiare ingressi long con un mediocre fattore di profitto, dato dalla prospettiva che i prezzi non si allontaneranno oltre 1.1380 usd.
Per le posizioni short : meglio dunque attendere come da prassi consolidata il raggiungimento dei massimi relativi oltre 1.13 e 1.14, accumulando posizioni al ribasso con target unico a 1.1210 e stop loss solo oltre quota 1.1420 usd.