EUR USD : mossa falsa del dollaro? Buongiorno a tutti e ben ritrovati!
Sono stato assente per vacanza nelle festività ma eccomi di nuovo qua con voi!
Intanto vi auguro buon anno e buon inizio di 2024 che spero che ci porti bene..
Partiamo subito con la prima idea del 2024 su euro dollaro, in questi giorni abbiamo visto come siamo passati velocemente da una vendita/scarico di dollari (in vista delle decisioni monetarie della federal reserve) a un acquisto abbastanza aggressivo. Mossa falsa ? Direi di si.
Innanzitutto la federal reserve non si può permettere di rimanere ,ad oggi , con i tassi invariati , un debito pubblico alle stelle e l'ombra della recessione mettono nervosismo ai mercati.
Il mercato retail è rimasto in posizione svantaggiosa in questi giorno , andando a vendere il dollaro , ovviamente perdendo del denaro, ma i volumi e le posizioni medie sembrano essere ancora basse.
Secondo la mia analisi , ci si aspettava un tocco su 1/3 swing (linea rossa) e un angolo di gann , esattamente il 2x1 che ha fatto da resistenza momentanea, da qua sono già posizionato long per un target versogli 1,10, ma se ciò non dovesse accadere subentrerebbe il piano B dove effettuerò un acquisto sul livello 2 (1,083 circa) linea 1/1 che dovrebbe fare da argine alla manovra ribassista.
In conclusione per tutto il mese di gennaio la mia bias è ancora rialzista contro dollaro, vediamo se lo stesso stesse solo correggendo un trend a ribasso oppure abbia veramente invertito.
Buona giornata!!
Luigi Fiori
seguimi sui vari canali a disposizione!!
Eurodollar
Eur Usd : momenti e livelli chiave per una buona operazioneBuonasera a tutti, porgo all'attenzione vostra Eur Usd , non solo per livelli chiave da osservare ma momenti chiave per valutare un operazione ponderata e riflessiva.
Veniamo da una settimana a ribasso abbastanza importante , ovviemente causa di questo è un ipotetico taglio sul costo del denaro da parte della bce, ma sarà il momento giusto ? Dal punto di vista macro, in effetti l'inflazione sta dando cenni di ribasso importanti , ma comunque non possiamo ritenerci ancora soddisfatti secondo me. Un ipotetico taglio sul costo del denaro potrebbe accelerare l'inflazione subito , per cui la BCE dovrà selezionare le prossime parole molto bene.
Ma andiamo a vedere il punto di vista tecnico, abbiamo iniziato a cambiare struttura e prendendo la scia del dato CPI. Ora pare che il prezzo voglia recuperare quel determinato impulso e bilanciarlo , e dove poteva essere la nostra linea di equilibrio? Proprio lì esatto!
Ma ... abbiamo due punti , il primo è la linea di equilibrio dal bottom (un bottom a cui non darei tantissima importanza) , il secondo punto è la linea d'equilibrio dal top discendente (ritengo molto più importante questo ventaglio)
Con il mio gruppo abbiamo già aperto short a 1.08 ma crediamo nei target in questione, vedremo come andrà.
Un momento molto buono prima del dato Nfp , perchè in caso di gain andremo ad appiattire le posizioni per guardare da fuori la volatilità e poi eventualmente , posizionarci.
Vi terrò aggiornati con un eventuale nuova analisi per un ipotetico nuovo trade.
per cui resto idea short e flat sopra i 1.08 , con target segnati nel grafico
Un saluto, buona serata!!
Luigi Fiori
Il Cot di Euro ritracciaeuro in h1 sembrerebbe essersi messo stabilmente sotto la struttura distributiva che abbiamo analizzato nel video report del sabato.
Ora se non viene giu subito verso il nostro target a 1.0830 ma insiste qui ricreando una pattern simile a quello blu che non riesce a riportarlo long sopra gli 1.0935 prima e gli 1.0960 dopo potrebbe distribuire ancora spingendo Euro ancora più in basso degli 1.0830.
Al contrario se scendesse subito al nostro target a 1.0830 potrebbe rimbalzare iniziando ad accumulare in quella zona. ....
Cot, analisi settimanale, Dollaro giù, SP verso i 4.300…. Ciao,
condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
Ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Cerco di unire logicamente questi dati con le informazioni provenienti dal mercato e di analizzarli e renderli fruibili a tutti, nel modo più umile e semplice possibile, al fine di ottenere una analisi di confronto che abbia riscontri multipli e che dia maggior valore alle tesi esposte, ma, ovviamente sempre e comunque, questa non sarà mai la verità assoluta che non potremo mai conoscere se non a posteriori, ma solo un buono spunto di lettura e studio approfondito che spero aiuti a trarre le proprie conclusioni logiche sulla base di più dati oggettivi possibili.
REPORT N.73
Sabato 05 Agosto 2023
(COT DEL 01 AGOSTO 2023)
Cot, analisi settimanale, Dollaro giù, SP verso i 4.300….
Ciao,
Dopo i nuovi massimi di tre settimane fa torna giustamente a calare il cot della Sterlina ed un pochino anche quello di Euro che comunque ancora si mantine stabile.
Perde invece ancora forza e comincia ad avvicinarsi allo zero il Dollaro le cui posizioni nette tra short e long risultano ancora positive per soli circa 3.000 contratti.
L’ indicatore del Dollaro già da tempo aveva aniticipato questo processo portandosi sotto la linea dello zero il 19 dicembre 2022 dopo aver incrociato al ribasso l’ indicatore dell’ Euro ad ottobre novembre sempre del 2022.
Il quadro del Cot in buona sostanza non cambia indicandoci che tutti drow down di Euro Dollaro devono ancora essere interpretati come semplici e naturali ritracciamenti di un andamento di medio lungo Long !
Euro Dollaro Weekly si ferma sulla fascia degli 1.09 che avevamo visto insieme la settimana scorsa e disegna una hammer precisa sul test della rialzista che ci accompagna dal 2022 ma rimane ancora sotto alla fascia di resistenza che va da 1.1020 a 1.1045.
Potrebbe pertanto ancora stazionare sotto a questa area con possibili ritracci intraday verso gli 1.0950 Non ho al momento elementi che mi facciano pensare ad uno shoramento degli 1.09. Anche i volumi ancora crescenti confermano la possibilità di una rapida ripartenza in linea quindi anche con quanto abbiamo appena visto sul Cot.
Ecco il grafico di Euro/Usd con il Weekly ed il Daily comparato:
Discorso diverso per S&P che come abbiamo seguito da vicino durante tutta la settimana ha confermato la nostra idea dello short sotto ai 4.530 / 4.540 che proprio nella giornata di venerdì è andato a ritestare dopo la rottura decisa di mercoledì scorso.
La direzione più probabile ora sono i 4450/60 prima e sempre Weekly non mi stupirei se arrivasse verso i 4.400 passando per i 4.430 come tp daily.
Ovviamente parlo di aree ma i 4400 non li vedo così impossibili, anzi….
Se dovessi spingermi anche più in là, la cosa tecnicamente più corretta sarebbe un ritorno al test della fascia dei 4300 dove potrebbe fare a mio avviso una buona ripesca di liquidità. Si parla e leggo spesso come ancora molti grandi Hedge Fund non siano ancora massicciamente entrati a mercato e di come abbiano perso già gran parte della risalita, ecco credo che uno storno sino in queste aree possa invogliare l’ entrata a mercato di questi nuovi capitali che molto difficilmente si farebbero passare davanti agli occhi lo stesso treno per la seconda volta senza montarci sopra. Questo darebbe ad S&P la forza giusta di stutturarsi definitivamente e passare per fine anno all’ attacco e alla rottura dei vecchi massimi a 4.800.
Ovviamente è solo una mia analisi a medio lungo termine che lascia il tempo che trova ma potrebbe avere il suo senso logico….
Di seguito trovate comparati i grafici Weekly e Daily con indicazione di quanto detto:
Situazione graficamente molto simile per il Nasdaq che ora non sto qui a scrivere per non allungare troppo il report.
Situazione invece un po diversa per il Dax che dopo la rottura al terzo tentativo dell area a 16290 che ha fatto registrare nuovi massimi torna nelal fascia di accumulazione precedente e non possiamo “chiamare” lo short sintanto che rimane sopra all’ area di Demand dei 15.640. Solo una rottura decisa di questa zona comincierebbe a poterci far pensare a livelli più bassi.
Anche per il Dax di seguito trovate il grafico Weekly comparato con il Daily:
Come sempre ricordo che io cerco solo di unire logicamente molteplici dati ed analizzarli tecnicamente per renderli il più possibile semplici e fruibili al fine di ottenere un’ analisi di confronto che abbia riscontri multipli e che dia maggior valore alle tesi esposte, ma, ovviamente sempre e comunque, questa non sarà mai la verità assoluta che non potremo mai conoscere se non a posteriori, ma solo un buono spunto di lettura e studio approfondito che spero aiuti a trarre le proprie conclusioni logiche sulla base di più dati oggettivi possibili.
…….. Ciao Emi 😊
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
Analisi Weekly dei Mercati-Cot: posizioni Nette e Open InterestCiao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
REPORT N.71
Sabato 22 Luglio 2023
(COT DEL 18 LUGLIO 2023)
ANALISI SETTIMANALE DEI MERCATI - COT: POSIZIONE NETTE ED OPEN INTEREST !
Ciao,
Sono tornati prepotenti i capitali degli istituzionali su Euro e Sterlina. Con riferimento a quest’ utltima, e’ la prima volta che assisto in diretta ad un incremento così forte e prepotente che fa registrare nuovi massimi assoluti portando il suo Cot Normalizzato ad 1. Era dal 6 Novembre del 2007 che questo non capitava !!!
Anche l’ analisi grafica degli indicatori conferma l’ entrata dei nuovi posizionamenti degli Istituzioanli. Sia l’ Indicatore del Cot di Euro che quello del Dollaro, infatti, sono stati respinti dalla media mobile a 21 periodi rispettivamente verso l’ alto il primo e verso il basso il secondo.
Da cosa è dovuto questo aumento e perché sembra essere più importante dei precedenti?
Per capire bene quanto sto per dire dobbiamo aver ben presente la differenza tra Open Interst e Posizione nette. Infatti quello che è cambiato questa settimana sono proprio gli Open Interest che sono notevolmente aumentati su sterlina (come posizioni long degli Istitzuzionali) e sul dollaro (come posizioni short, sempre degli Istituzioanli).
Mi spiego meglio. Generalmente tutti i siti che riportano le posizioni degli Istituzionali, ed anche noi, siamo abituati a controllare settimanalmente le Posizioni Nette degli Istituzionali, ossia la differenza tra posizioni long e short ma queste non evidenziano la quantità di contratti futures presenti sul mercato.
Ossia, ancora in altre parole, ipotiziamo di aprire un contratto futures di vendita di grano. Il Futures per sua natura implica la consegna del bene oggetto del contratto in un momento differito rispetto a quello della stipula in quanto è sostanzialmente una vendita allo scoperto in cui si garantisce la consegna di una determinata quantità di sottostante in un determinato momento ad un prezzo stabilito.
Avremo pertanto due soggeti A (venditore, che ipotiziamo sia un Istituzioanle) e B (compratore che ipotiziamo sia un Reatail, ossia un soggetto non rilevante che opera con piccole quantità di denaro, ossia uno di noi). A questo punto il venditore A (che abbiamo impotizzato sia un Istituzionale) cede la sua posizione di vendita ad un terzo soggetto C (che ipotiziamo sia questa volta un altro Retail che vuole posizionarsi short) che subentra nel contratto di vendita dell’ Istituzionale e che si posiziona short al suo posto subentrando come venditore nello stesso contratto futures.
Per chiarire e seguire meglio tutto ho riassunto l’ esempio nel seguente shema e ho poi continuato facendo una terza ipotesi… vediamo:
In questo esempio riportato sopra, essendo noi abitutati a leggere sempre le posizioni nette degli istituzioanali diremo che gli Istituzionali si sono posizionati Long essendo passati da zero a + 1 ma in realtà i soldi presenti a mercato sono sempre gli stessi essendo presente a mercato sempre un solo contratto futures....
Il contratto Futures del Grano è scambiato in Dollari Americani per bushell che per convenzione ammonta a circa 27,216 kg e sapendo che un contratto futures sul grano ha un valore per punto, se non erro, di 5.000 bushell, ci rimarrà facile calcolare il valore complessivo del contratto moltiplicando questi valore per il prezzo di mercato. Percui un contratto futures sul grano al prezzo di 690 dollari equivale a dire che sul mercato c è un contratto per un valore complessivo di 690x5000= 3 milioni 450 mila dollari investi.
Quello che noi osserveremo in questo caso, pertanto, è che la maggioranza degli Istituzioanli si stanno posizionando long essendo passati da zero ad 1 ma la quantità di soldi investiti a mercato rimane sempre la stessa come anche la quantità di Isituzioanali che ancora vedono il mercato long, uno era prima (soggetto B) ed uno è dopo, essendo sempre il soggetto Istituzionale B che rimane come prima Long, allor più cè qualche Istituzioanale che non la vede più short e anche questo è un segno positivo da tenere in considerazione. Infatti quello che è diminuito è un Istituzioanale (A) che non credendo più tanto nello short prende profitto cedendo la sua posizione short a 690 ad un retail. Il guadagno dellì istituzioanle sarà la differenza di prezzo che esiste da 696 che era il prezzo a cui era entrato short a 690 che è il prezzo a cui ha ceduto la sua posizione.
Ora la 3^ settimana il prezzo scende ancora ed arriva a 685 dollari per bushell e succede che altri operatori vogliono entrare a mercato a questo nuovo livello di prezzo, ma stavolta né C né B vogliono lasciare le loro posizioni perché ad esempio B ritiene che il prezzo dovra risalire e C che ancora dovrà scendere, cosichè i nuovi operatori se vorranno entrare a mercato dovranno necessariamente stipulare un nuovo contratto Future a questo nuovo prezzo e questo avviene tramite l' incontro tra domanda ed offerta nel libro dell’ Oreder Book dove appunto bid ed ask si incotrano e vengono machati. Ipotiziamo quindi che a 685 i soggetti X (retails) e Y (Istituzioanale) si trovano d'accordo e stipulano il contratto n.2 entrando quindi a mercato:
Come facilmente si intuisce, la differenza tra la prima e la seconda settimana è notevole in quanto in tutte e due le settimane le posizioni nette degli Istituzioanali sono aumentate di un contratto passando da zero ad 1 e da 1 a 2 ma nella seconda settimana la quantità di soldi investiti presenti a mercato è aumentata del doppio in quanto sono raddoppiati il numero di contratti aperti presenti a mercato (open interet) che sono passati da 1 a 2. Percui in questo ultimo caso possiamo affermare che il grano a questo nuovo livello di prezzo ha attiriato nuova Liquidità che è entrata in circolo e che molto molto proabilmente spingerà il prezzo al rialzo nelle prossime contrattazioni.
Ora che spero di aver spiegato bene la differenza tra Open Interest e Posizione nette possiamo applicare bene lo stesso procedimento al Cot di questa settimana in quanto non solo sterlina ha fatto registrare un nuovo posizionamento degli Isituzionali che ha ancora una volta notevolmente aumentato le loro posizioni nette Long spingendo il Cot normalizzato al valore massimo di 1, ma sono notevolemente aumentati gli Open Interest che vuol dire che è entrata a mercato nuova liquidità.
Diamo un occhio agli Open Interest di Euro Sterlina e Dollaro :
Notate come le posizioni nette di Euro siano schizzate da 140 mila a quasi 180 mila ma soprattutto come siano stati attratti a mercato nuovi capitali. Infatti gli Open Interest sono aumentati di circa 47 mila contratti che sono veramente tanti e che indicano che non solo gli Istituzioanli si sono piazzati ancora una volta long ma che sono entrati nuovi capitali a mercato aumentando di molto la liquidità e la spinta di questi nuovi posizionamenti.
La stessa cosa è successa su Sterlina mentre con riguardo al Dollaro diminuiscono le posizioni nette, che vuol dire che alcuni istituzioanli non la vedono più tanto long ma soprattutto questo calo è avvenuto a fronte di un cospicuo aumento di Open Interst che da ancor più peso e rilievo alla diminuzione in quanto vuol dire che nuovi capitali hanno deciso di entrare a mercato a questi nuovi livelli di prezzo con una visione che probabilmente non è long per il Dollaro.
Tutto questo ora lo possiamo unirlo con il report di settimana scorsa quando l’ analisi che avevamo fatto insieme sul Cot ci suggeriva, come poi effettivamente è accaduto, che i mercati avrebbe ritracciato.
Evidentemente con il ritracciamento i nuovi livelli di prezzo più bassi hanno attratto nuovi investitori e o nuove flussi di liquidità monetaria che sin ora erano rimasti a guardare fuori dal mercato e che ora si sono convinti ad entrare.
Diamo ora un occhio ai grafici Weekly con individuazione dei trend di fondo. Ovviamente il grafico Weekly non è un grafico operativo ma è importantissimo (se operiamo su time frame inferiori) capire bene quale sia il trendi perché il Weekly tende a mio avviso ad essere il grafico più importante da conoscere, il grafico che comando su tutti gli altri e che ben individua la tendenza di fondo in un arco temporale accettabile che non sia così dispersivo come il mensile e o il trimestrale.
Ovviamente si può operare anche Weekly con posizionamenti di medio lungo termine ed è molto molto affascinante ma non così facile ed alla portata di tutti. I professionisti e coloro che operano realmente a mercato (istituzioanli compresi) operano molto Weekly e poco gliene frega di tutte le oscillazioni Daily influenzate dai rumori di mercato che scompensano gli animi e spingono al panico ingiustificato. Loro operano sul trend di fondo !!
Questa settimana ho pulito tutti i grafici per renderli più leggibili possibile (sinceramente a me piace il grafico nudo senza niente, poi come sempre finisco a disegnarci sopra e poi cancello e ricomincio ahahahha 😅😅. Pulendoli e ripartendo da capo evito di affezioanarmi a cose vecchie e colgo nuovi elementi o magari nuove conferme di cose che avevo già notato). Ho scritto direttamente all’ interno dei grafici Weekly le mie analisi in modo da velocizzare la lettura del Report.
Prima di iniziare ricordiamoci che tutte le analisi tecniche che affronteremo ora dovranno essere rivalutate e riviste alla luce di importanti dati macroeconomici tra cui:
- Euroapa ipc annuale (lunedì)
- Usa Adp No Farm Payroll (mercoledì)
- Sterlina Decisione tasso di interesse (giovedì alle 13:00)
- Usa No Farm (venderdì)
Euro Weekly:
Sterlina Weekly:
SP Weekly:
Nasdaq Weekly:
Dax Weekly è long sui massimi assoluti e proprio per questo ho deciso di valutarlo più dettagliatamente con una analisi Daily:
…….. Ciao Emi 😊
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
EUR/USD: IL GRAFICO DA SEGUIRE PER OPERARE SUL TASSO DI CAMBIOL’obiettivo dell’analisi è quello di costruire un indice (uno spread, in particolare) da seguire attentamente per capire quali saranno le prossime tendenze del tasso di cambio.
1. LE PAROLE DELLE DUE BANCHE CENTRALI
Federal Reserve e Banca Centrale Europea hanno parlato:
• La Federal Reserve ha mantenuto come da attese il tasso di interesse invariato al 5%-5.25% suggerendo la possibilità di ulteriori due aumenti da 25 punti base in questo 2023. Per l’ennesima volta ha dichiarato come le prossime decisioni saranno catalizzate dall’andamento dei dati macroeconomici, con focus principale sul tasso di inflazione core che, il giorno prima, aveva visto un valore del +5.3% anno/anno.
• La BCE ha alzato il tasso di interesse di 25 punti base, portandolo al 4%. Ha confermato come, da luglio, stopperà i reinvestimenti dei titoli in scadenza acquistati precedentemente nel Quantitative Easing e ha dichiarato come il processo di inasprimento della politica monetaria non sia terminato (“a meno di cambiamenti radicali dello scenario, continueremo ad alzare i tassi” – Lagarde)
In base a queste informazioni, quale potrà essere il destino di euro/dollaro? Quale grafico seguire?
2. ANALISI TECNICA EURO/DOLLARO
Il tasso di cambio ha visto un trend discendente dal massimo relativo dell’11 febbraio 2022 (a 1.14950) al minimo del 28 settembre 2022 (a 0.93360). Da quel punto ha ritrovato forza riuscendo a raggiungere a inizio febbraio 2023 il valore di 1.10330. Quella è, ad oggi, la struttura di prezzo più importante. Essa, trasformatasi da resistenza e testata dal prezzo tre volte, costituisce il lato superiore del triangolo ascendente evidenziato nella figura di color blu, figura di analisi tecnica rialzista.
Cosa spinge il tasso di cambio al rialzo e al ribasso?
3. DIVERGENZE TRA POLITICHE MONETARIE
È possibile affermare come il trend di EURUSD sia catalizzato dalle aspettative degli investitori sulle mosse di politica monetaria futura delle due banche centrali. Ora saranno chiariti i motivi.
Sappiamo come i tassi di interesse di una banca centrale influenzino i prestiti, finanziamenti, mutui e…le emissioni obbligazionarie (agendo sui rendimenti). Si dice sempre:
“Un aumento dei tassi di interesse tende a rendere più attrattiva una valuta”
Perché?
Gli stessi tassi di interesse rendono più attraenti i bond, vedendo essi un aumento dei loro rendimenti. A maggiori rendimenti corrisponderà maggior domanda degli stessi, acquistati con la loro valuta di denominazione. Maggior domanda di bond, maggior domanda di valuta di denominazione e…rafforzamento di quest’ultima, per la legge supply and demand.
Ho trattato questo argomento in maniera più approfondita in un’analisi pubblicata un mese fa circa, al link:
Qualora desideriate una migliore spiegazione su questo tema scrivetelo nei commenti.
Il rendimento della curva (dei rendimenti) più influenzato da una banca centrale è quello a scadenza due anni. Prendiamo in considerazione la BCE:
L’influenza dei tassi di interesse sul rendimento del bund a quella scadenza è lampante. Più interessante la grafica successiva, che mostra come il rendimento dello stesso bond tenda ad anticipare le future mosse della BCE, comportandosi dunque da “leading indicator”:
Lo stesso discorso è ovviamente applicabile al bond governativo a scadenza due anni statunitense con le mosse della relativa FED:
Possiamo concludere affermando che i due rendimenti siano ottimi indicatori per capire le aspettative degli investitori sulle future mosse di politica monetaria.
Come è possibile stabilire quale delle due banche applicherà azioni più restrittive? O, viceversa, più espansive?
È utile applicare uno spread. Osserviamo la figura successiva:
Lo spread di color nero è stato ottenuto dalla differenza tra i tassi di interesse USA e quelli europei. Ad una tendenza rialzista dello stesso corrisponderanno tassi di interesse in America più alti, al contrario tassi di interesse maggiori in Europa. La linea di color blu rappresenta invece le aspettative sulle due politiche monetarie (ottenute dalla differenza tra il rendimento a 2 anni del bond USA e del 2 anni del Bund) che, come mostra la figura successiva, tende ad essere un ottimo segnale anticipatore.
3. IL GRAFICO DA SEGUIRE
Avendo analizzato il tasso di cambio dal punto di vista tecnico e il rapporto tra aspettative di politiche monetaria esplicitato dallo spread tra i rendimenti dei due bond, perché è stato citato qualche riga fa come EURUSD sia influenzato proprio da quest’ultimo aspetto?
Perché, come mostra la grafica successiva, lo stesso tasso mostra una correlazione positiva proprio con lo spread!
Esplicitiamo le informazioni della figura:
• EURUSD ha realizzato il trend ribassista evidenziato dal canale discendente di colore rosso perché il mercato prezzava una FED più aggressiva della BCE
• EURUSD è riuscito ad invertire la tendenza di breve periodo (realizzando il rialzo evidenziato dal canale rialzista di color giallo) quando gli investitori hanno iniziato ad intravedere una pausa ai rialzi dei tassi USA e un continuo rialzo di quelli nell’euro zona (a causa del processo di disinflazione più “accelerato” negli Stati Uniti)
La correlazione tra spread e tasso di cambio è, da novembre 2022, fortemente positiva. Se il coefficiente di correlazione si manterrà tale è possibile, ad oggi, affermare che:
• Se il mercato prezzerà una FED più aggressiva della BCE lo spread scenderà verso il basso e, vista la correlazione, il dollaro sovraperformerà l’euro
• Se il mercato prezzerà una BCE più aggressiva della FED, lo spread salirà verso l’alto, trasportando il tasso di cambio in territorio rialzista.
Euro/dollaro non rappresenta l’unico tasso di cambio catalizzato dalla tematica discussa. Qualora desideriate un’analisi su altri tassi di cambio “simili”, scrivetelo nei commenti.
Buona settimana.
Eur/Usd: Ritorna il trend rialzistaBuongiorno a tutti,
eccomi qui per la solita view settimanale di un mercato che ritengo interessante in ottica di trading per i prossimi giorni.
Il mercato in questione è Eur/Usd.
Il cambio infatti ha creato una price action che conferma il trend rialzista partito con il minimo di fine settembre.
Ritorno dei compratori nelle ultime due settimane con aumento di volatilità proprio dopo il pullback dei prezzi da 1,1050 fino in area 1,0700.
In ottica operativa quindi il mio piano sarà esclusivamente long ovvero seguirò in "End Of Day" l'evoluzione dei prezzi di euro cercando di trovare qualche spunto di conferma rialzista.
Tutti i trigger che si possono formare al di sopra di 1,0750 verranno analizzati per un trade long e solo un ritorno al di sotto di questo livello fallirebbe la mia view bullish.
Al momento quindi non ci sono entry trigger ma una struttura interessante da osservare per cercare conferme di acquisto.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week end e un buon TRADING SIMPLE!
Euro gli istituzionali aumentano gli Short Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
REPORT N.63
Sabato 26 Maggio 2023
(COT DEL 23 MAGGIO 2023)
IL COT DI EURO SCENDE !
Ciao,
iniziamo subito dall’ indicatore del Cot di Euro:
Come abbiamo visto nel Report della settimana scorsa eravamo arrivati a testare la seconda delle resistenze rosse che questa settimana ci ha puntualmente bloccato. Ovviamente il trend rimane indiscutibilmente Long almeno sino ad ora.
Per settimana prossima mi attendo ancora un ulteriore ritraccio anche sino alla media a 21 rossa.
Dal grafico delle Forze relative degli Indicatori del Cot ci rendiamo ancora meglio conto che la situazione macro degli Istituzionali rimane ancora sostanzialmente invariata.
Dopo Euro Sterlina Nzd e Chf rimango le più forti rispetto a Aud Jpy e Cad.
Il Dollaro nonostante il recupero di posizioni di questa settimana rimane ancora in posizione centrale.
Di seguito il grafico:
Diamo un occhio ora alla tabella degli Open Interest e dei Cot Normalizzati:
Come mi sembra commentavo 3 settimane fa, il Cot di Euro era in zona di iper comprato e dopo 10 settimane consecutive in cui non ha fatto che crescere arrivando a 0.88 era normale che stornasse.
Fondamentalmente stabile invece il Dollaro per il quale ho calcolato la media semplice dei Cot normalizzati delle ultime 11 settimane che vedete in tabella e che risulta proprio essere pari a 1.1480. Questo vuol dire che ci siamo riavvicinati questa settimana come valore a quello medio delle ultime settimane e se tanto mi da tanto per settimana prossima potremmo anche sforare la media a rialzo. Ovviamente è solo una supposizione che comunque rimane statisticamente probabile .
Ricapitolando tutto quello che abbiamo appena visto, tutti gli elementi del Cot rimangono al momento fondamentalmente a favore di Euro.
Rimane tra me e me una sensazione di dubbio su quanto stiamo osservando dovuta allo strano comportamento del Cot del Dollaro in quanto il trend Long che ci sta accompagnando da ottobre 2022 sin ora è stato sempre caratterizzato e causato da una presa di forza di Euro ma non ci è stata mai una vera perdita di forza del Dollaro che ripeto non è stato mai venduto a mani basse e questo non mi lascia del tutto tranquillo …… ma vediamo ed aspettiamo prima di trarre conclusioni affrettate.
Detto questo passiamo ad analizzare il grafico del Futures di Euro Dollaro.
Nel daily Euro ha raggiunto la media a 200 periodi che ci ha fermato proprio a fine settimana. Nel Weekly siamo arrivati precisi al ritest della rialzista senza ancora romperla. Se questi livelli non fossero sufficiente a farci ripartire, l’ area più probabile dove potrebbero rientrare i long sarebbe sul Futures a 1.0680 circa e se anche questa non dovesse bastare si andrebbe ad un doppio minimo in zona 1.0530 (purtroppo al momento non escludo che possa servire arrivare sin li prima di tornare in trend).
Importantissima sarà la prossima settimana che dimostrerà o no la tenuta della rialzista e degli attuali livelli che al momento rimango una importante area di supporto sul quale si potrebbe iniziare a costruire una base daily robusta sempre che prima questa non venga distrutta a ribasso.
Di seguito il Daily del Futures di Euro/ Dollaro con la tenuta della 200 e della rialzista Weekly:
Durante la settimana cercheremo di vedere insieme i nuovi sviluppi e seguire il più possibile da vicino le dinamiche.
N.b. Lunedì le borse americane rimarranno chiuse per il Memorial Day.
Ciao Emi 😊
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
Euro prende a "TESTATE" 1.0920 ed ora? Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
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REPORT N.54
Sabato 25 Marzo 2023
(COT DEL 21 MARZO 2023)
EURO, PRENDE A TESTATE GLI 1.0920 LI ROMPERA' ?
Facciamo un po’ di analisi del prezzo del grafico settimanale.
Continuiamo ad essere fermati ormai da numerose settimane sempre dalla stessa area di vendita intorno agli 1.0920.
Un po’ come le teste di ariete che usavano gli antichi per assaltare e rompere le mura dei castelli per aprire un varco occorreva prendere a “capocciate” il muro della fortezza più e più volte sino a quando non iniziava a cedere e poi a sgretolarsi.
Ogni volta per dare un'altra “capocciata” al muro occorreva retrocedere per prendere un'altra rincorsa e tornare a sbattere sul muro.
Ora la nostra bravura sarebbe capire di quanto indietro deve tornare il prezzo per trovare la liquidità necessaria, ossia nuove entrate da parte degli istituzionali, per avere la forza necessaria di dare l’ultima “capocciata” che rompa definitivamente il muro.
Se riuscissimo con esattezza a fare questo avremmo trovato la formula magica ahahahh 😊.
Settimana ho scritto che per tornare all’ attacco ed insistere ancora il prezzo sarebbe anche potuto retrocedere sino in area 1.0480. Per rompere muri così importanti servono numerosi contratti e una numerosa spinta.
Mi è stato chiesto quanto tempo potrebbe essere necessario perché questo accada. … e non lo so ahahhah 😊 hahha . Sicuramente questi sono movimenti Weekly che possono necessitare anche di mesi (non credo sia questo il caso).
Ma che dice il Cot?
Le posizioni nette di Euro sono sostanzialmente stabili ma nella sua composizioni interna sono tornati a crescere sia le posizioni long che le posizioni short, probabilmente perché continuano a prendere profitto di breve termine e quindi mentre salgono piazzano posizioni short che incasseranno al prossimo ritracciamento esattamente come è successo anche questa settimana.
Le posizioni long del Dollar Index invece stanno scendendo sia in nel saldo che nella loro composizioni interna e questo è buon segno.
L’ indicatore del Cot del Dollaro trova resistenza nella media a 21 periodi che lo trattiene verso il basso.
Al contrario l’ Indicatore del Cot di Euro trova supporto sempre nella media a 21 che lo spinge verso l’ alto.
Al momento quindi potrebbe anche non essere più necessario retrocedere sino a 1.0480. Ho indicato a grafico varie aree weekly che potrebbero essere possibili zone di acquisto e di entrata di nuovi contratti long che diano la spinta giusta.
Dall’ analisi dei volumi, se ritracciamo sotto l’ area 1, abbiamo un vuoto volumetrico che potrebbe dare vita ad una nuova fase di accumulazione daily intorno agli 1.0670 (tra l’ area rossa R che ho indicato a grafico e l’ area 2) spingendo il prezzo verso l’ area 2.
La mia impostazione di base nel medio periodo come scrivo ormai da innumerevoli settimane continua ad essere rialzista ma non rimanendo a mercato per giorni interi non posso permettermi di prendere in faccia 450 punti di ritracciamento con tutti i costi connessi ed annessi, per cui, la cosa più importante come sempre è essere consapevoli di quali scenari potrebbero verificarsi e che non è detto che si manifestino e cercare di seguire il prezzo prestando particolare attenzione alle aree/zone/livelli dove pensiamo che il prezzo possa regalarci possibilità di entrata e o prese di profitto 😊.
Spero che tutto questo possa arrivare a tutti nel modo più semplice e facile possibile perché meno incastri mentali ci facciamo con terminologie e complicazioni tipiche del cervello umano e più facilmente otterremo abbondanti ricompense 😊.
Ci sentiamo in settimana come sempre con aggiornamenti su Euro, Indici americani e Dax
Buon Week a tutti
Ciao Emi
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
Trend rialzista per Euro DollaroLe quotazioni del cambio EUR/USD rimangono poco al di sotto del livello tondo e psicologico a 1,1000. Il quadro tecnico di breve periodo rimane ancora a favore dei compratori, in linea con il trend rialzista di medio periodo in atto da fine settembre 2022. Se i corsi riuscissero a oltrepassare il livello tondo e psicologico a 1,1000, i compratori potrebbero mirare alla successiva resistenza a 1,1450, massimi di marzo 2022. Al contrario, se dovessero tornare le vendite, i corsi del cambio principale potrebbero testare nuovamente area 1,0600, prossimo livello di supporto significativo. Se ciò avvenisse, si potrebbe guardare al Certificato Dual Currency con Strike a 1,09 e scadenza al 16 giugno 2023. Il prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annualizzato del 9,27% con un livello premio a 103 euro.
EURO, COSA DICONO I NUOVI RILASCI DEL COT ? DAX AL BIVIO ! Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
REPORT N.53
Sabato 18 Marzo 2023
(l’ ultimo rilascio del Cot risale a martedì 7 MARZO 2023)
EURO, COSA DICONO I NUOVI RILASCI DEL COT? DAX AL BIVIO !
Ciao, questa settimana il CFTC ha rilasciato i dati mancanti sul Cot solo sino allo scorso 7 Marzo. Avevo sperato in un aggiornamento completo ma così non è stato e credo che torneremo ad un flusso regolare di rilascio del Cot dalla prossima settimana.
Con i dati a nostra disposizione sino a questo momento, se pur parziali, cercherò di ricostruire un po' cosa è successo su Eur/Dollaro in questo ultimo periodo di assenza del Cot che è stato caratterizzato da forti turbolenze geo politiche ed economiche / finanziare e capire se possiamo trarne qualche informazione utile da sfruttare a nostro vantaggio.
Partiamo con ordine dalla grande salita avvenuta proprio in apertura del mese di febbraio che ha visto Euro suonare il campanello degli 1.1050 con un grande, permettetemi l’ espressione, calcio in cxxx uguale a quello che ricevi nelle giostre quando il compagno che ti siede dietro ti spinge violentemente per farti prendere la bandiera posta in alto e vincere il premio. Nelle due settimane precedenti, infatti, gli Istituzionali avevano caricato a mercato ben 18.476 contratti long.
In realtà a questa spinta, si è aggiunta un'altra componente importante abbastanza inusuale da vedere: gli istituzionali in questo stesso periodo sono andati in “stop” se così si può dire; hanno in altre parole chiuso ben 30.094 contratti short molto probabilmente per cambio di strategia. Chiudere contratti short di futures, come sappiamo, vuol dire fondamentalmente acquistare! Queste due cose messe insieme (i long da parte degli istituzionali con visione long ed il ripensamento da parte di istituzionali che avevano posizioni short) hanno spinto Eur/Usd in soli due giorni da 1,08 circa a 1,1050 circa ed acceso la miccia del panico sui mercati che ha generato un sentiment di F.O.M.O. (Fear Of Missing Out) che purtroppo ha portato molti moltissimi piccoli investitori, a forza o per scelta, a chiudere le loro posizioni short con perdite ingentissime.
Da qui in poi come ho più volte detto nei report precedenti, siamo entrati in una fase di ritracciamento.
Gli indicatori dei Cot normalizzati di Eur/Usd e del Dollar Index messi a confronto, hanno cominciato a segnalare una convergenza indice del ritracciamento proprio dal 6 febbraio scorso.
Ricordo che il Cot normalizzato è una cosa, gli Indicatori del Cot normalizzato un'altra. Infatti come ho spiegato più volte l’ Indicatore del Cot che ho creato del Dollar Index è contro bilanciato dai flussi dei Cot normalizzati di tutte le altre valute che fanno parte del paniere del Dollar Index alle quali ho aggiunto anche il Jpy. Questo vuol dire che il mio indicatore del Cot del Dolar Index tiene conto in modo implicito, al suo interno, dell’ andamento dei Cot di tutte le altre valute. Vi metto di seguito il grafico:
Come vedete dalla foto sopra, sembrerebbe che l’indicatore del Dollar index stia riprendendo forza, in realtà non è così, (al meno basandoci sui dati Cot in mio possesso ad oggi), in quanto il ritracciamento che sta segnalando è dovuto principalmente ad una perdita di forza di tutte le altre valute. Gli Istituzionali, infatti, durante questo periodo di ritracciamento, nel mese di Febbraio e sino al 7 marzo hanno eliminato 2.556 contratti long e caricato 1.425 contratti short sul Dollar Index. Va anche tenuto presente che i contratti normalizzati del Dollar Index hanno un valore assoluto molto molto più alto di quelli della coppia Eur/Usd.
In linea con quanto abbiamo visto per il Dollar Index, lato Euro, si può prendere in considerazione che in data 13 marzo ci è stato il roll over del contrato futures e che quindi tutti gli istituzionali si sono dovuti “ripiazzare” sul nuovo contratto. Ipotizzando che questo processo sia stato fatto con qualche giorno di anticipo potremmo dire che alla data del 7 marzo (secondo gli ultimi dati ad oggi disponibili del Cot) gli Istituzionali sono ripartiti da capo caricando a mercato esattamente sotto la fascia di lateralizzazione attuale in area 1,0530 circa 234.000 contratti long e 85.432 contratti short.
La cosa è tanto più confermata dal comportamento delle ultime due candele settimanali. Ogni volta che il prezzo torna in area 1,0530 viene ricomprato e difeso in modo deciso.
A tutto questo però dobbiamo ora aggiungere la complicata situazione di stabilità finanziaria cha ha investito i mercati in queste ultime due settimane. Gli spettri del 2008 e le paure di un nuovo default bancario, prima americano e poi europeo hanno destabilizzato i mercati con un aumento vertiginoso della volatilità e nuove incertezze sul proseguo dei trend intrapresi.
Le conseguenze di tutto questo, infatti, se da una parte potrebbero spingere la Fed a valutare i fallimenti bancari come diretta conseguenza delle sue politiche monetarie di lotta all’inflazione che ha posto in campo anticipatamente rispetto all’ Europa e quindi potrebbe iniziare a rivedere al ribasso sia nei tempi che nei modi la fine degli aumenti dei tassi, dall’ altra ha trovato l’ Europa con le spalle al muro non potendo questa assolutamente pensare di fermare l’ aumento dei tassi di interesse considerata l’ inflazione ancora molto alta (a solo titolo informativo segnalo che l’ inflazione italiana è cresciuta ancora a febbraio di uno 0,2 su scala mensile).
Nelle parole della Lagarde portavoce della Bce non ci sono stati spazzi a diversi tipi di interpretazione. Sostanzialmente ha detto che il settore bancario europeo è forte, è strutturato e ben patrimonializzato e che la Bce continuerà senza indugi con la lotta all’ inflazione.
Questo potrebbe significare un rafforzamento di euro rispetto al dollaro ed un sollievo per il mercato azionario americano che finalmente comincerebbe a vedere la luce della fine degli aumenti dei tassi. In linea di massima, quindi, mettendo insieme tutto quello che ho detto sin qui protendo di più per una ripresa long di Euro dovuta all’indebolimento del dollaro (vedesi pure l’incredibile salita dell’oro che sembra abbia ripreso la sua correlazione inversa con il dollaro) e a un periodo pesante e complicato per l’ Europa.
In tutti i casi la situazione rimane appesa ad un filo di lana e potrebbe rompersi in qualsiasi momento per cui soprattutto ora credo sia opportuno rimanere a mercato il meno possibile. Come ho detto più volte finché Euro non metterà decisamente la testa sopra gli 1,07 non riterrò il ritracciamento finito. Ritengo ancora possibile un suo brusco ritorno e ritest di area 1,0450, non dovuto ma possibile.
Senza ombra di dubbio si può operare intraday nell’ ampio trading range che è venuto a crearsi tra 1,053 e 1,070
Questa forte incertezza e precarietà si è vista su tutti i grafici con le chiusure Weekly di questa settimana che su euro ha lasciato una non bella candela di indecisione con grandi spike di volatilità sopra e sotto e che nel lato indici ha visto una spaccatura con da una parte il Nasdaq in super forza che non vuole saperne di venire giù (probabilmente il settore Tec che è stato il più penalizzato dal rialzo dei tassi, ora che si paventa la fine degli stessi ha ripreso più di tutti forza e vigore) e dall’altra parte S & P che rimane ingabbiato in una condizione molto in bilico tra 3900 e 3970.
Completamente all’ opposto del Nasdaq abbiamo il Dax che rispecchia perfettamente la difficile condizione europea con una pericolosa candela rossa Weekly e con la candela Daily di venerdì che raggiungere l’ importantissima area dei 14660 che pero questa volta sembra scarica e priva di liquidità per generare il rimbalzo lasciando il Dax senza forze proprio poco sopra l ‘area di resistenza che se dovesse essere rotta aprirebbe uno short considerevole.
Questo report è stato particolarmente lungo visto il ritardo da recuperare sul Cot.
Vi lascio di seguito:
- il grafico di Euro;
- un grafico di confronto degli Indici dal quale si capisce bene l’ elevato grato di incertezza in cui stiamo navigando
- e per curiosità un grafico in h1 di Euro con tutte le aree operative intraday che avevo segnalato nello scorso report. E’ molto interessante notare come si sarebbero potute sfruttare una volta che il prezzo è tornato ad attraversarle. Ho cercato di scrivere tutto a grafico.
Per capire meglio come leggere il Cot e come lo interpreto, ho messo a disposizione di tutti, con spirito di mera condivisione gratuita, un file Power Point in cui ho riassunto gli aspetti principali in modo semplice e breve. Trovate tutti riferimenti nel campo firma sotto alla presente Idea.
Vi saluto e ci aggiorniamo durante la settimana con nuovi spunti e riflessioni.
Alla prossima settimana.
Buon trading a tutti.
Ciao Emi
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
Euro/Dollaro sulla resistenza di lungo periodoGuardando la situazione di Euro/Dollaro sul lungo periodo, dai minimi di Settembre'22 ha messo a segno un rimbalzo del 14%. Ma soprattutto è arrivato sull'area di resistenza del vettore che parte dai massimi a 1,2369 fino al minmo a 0,9592$.
Il superamento dell'area tra 1,10 e 1,1060$ potrebbe portare ad un allungo rialzista. Non credo che i tempi siano ancora maturi ed è probabile che la resistenza per le prossime settimane faccia ancora il suo lavoro. Sicuramente in caso di ritracciamento verso 1,060$ qualche acquisto sarà da fare. Una discesa sotto 1,030$ annullerebbe tutta l'impostazione rialzista, mai dire mai..
Però un warning su una possibile accelerazione l'abbiamo.
EURO HA FINITO IL RITRACCIAMENTO? E GLI INDICI? Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
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REPORT N.51
Sabato 04 Marzo 2023
(l’ ultimo rilascio del Cot risale a martedì 7 febbraio 2023)
E’ FINITO IL RITRACCIAMENTO? E GLI INDICI?
Il Cot, a seguito dei problemi avuti nella trasmissione dei dati da parte di alcune imprese fornitrici, era rimasto indietro di circa un mese. La CFTC aveva comunicato la scorsa settimana che si sarebbe messa in pari con tutti i rilasci entro metà marzo. Questo faceva presupporre che avrebbero dovuto iniziare a rilasciare almeno due aggiornamenti settimanali in modo da recuperare il ritardo accumulato, ma così non è stato. Stanno continuando a rilasciare un aggiornamento a settimana che lascia ovviamente inalterato il gap temporale. Questa settimana infatti è stato rilasciato l’aggiornamento dello scorso 7 Febbraio, vecchio ormai di un mese !
Inizio subito da S&P che dopo il ritest preciso al millimetro dell’ area di supporto che avevamo individuato la scorsa settimana nel Report n.50 torna a prendere forza e a riportarsi addirittura sopra la rialzista rotta. Come ho già detto più volte rimango di opinione rialzista riguardo agli indici americani. L’ area dei 3900 non si tocca e sta diventando sempre più una importantissima fascia difesa dai Long che utilizzano ogni occasione per caricare nuovi contratti.
L’ America continua ad avere un mercato del lavoro forte con un indice Ism non manifatturiero che non solo non cala ma che rimane stabilmente sopra i 50 ad indicare espansione.
Espansione teoricamente vorrebbe dire inflazione, che a sua volta implica il tentativo da parte delle banche centrali di contrastarla con nuove e prolungate strette di politica monetaria finalizzate a fermare la produzione ed il consumo.
Ecco, a questo proposito ed a mio personalissimo parere, stiamo assistendo ad una fase di inflazione endogena le cui cause sono, sempre a mio avviso, da attribuirsi a motivazione diverse dal semplice consumismo. La mia impressione è che la causa dell’ inflazione sia da ricercarsi, a) nelle smisurate quantità di denaro che le banche centrali hanno immesso nel mercato durante il periodo del covid per sostenere i mercati, b) nello smisurato aumento dei prezzi dell’ energia in tutte le sue forme di cui siamo stati protagonisti in tutti questi mesi tra guerre e lotte geopolitiche.
Questo scenario si è andato sovrapponendo ad una struttura economica fondamentalmente sana che continua a tenere fronte e a sostenere, con buone probabilità di uscirne più o meno indenne, le politiche aggressive delle banche centrali.
Da questo punto di vista quindi mi sembra sempre più che l’ inflazione stia assumendo un carattere endogeno dei mercati. Se le mie ipotesi fossero corrette le banche centrali così come hanno generato l’inflazione con l’ immissione sul mercato di ingenti somme di denaro, ora, mediante le politiche di Tappering (riduzione delle misure introdotte per sostenere l’economia), possono iniziare a sottrarre denaro dai circuiti monetari in presenza di un mercato forte che ormai si sta autoalimentando (vedesi anche pil Cina che punta a raggiungere per il 2023 il 6%) e questo potrebbe significare avere la possibilità di ottenere un calo dell’inflazione anche in presenza di un mercato forte come quello a cui stiamo assistendo attualmente.
Sempre se tutto le ipotesi di lavoro che ho esposto fossero corrette, questo implicherebbe anche che sarebbe impossibile il ritorno ad una inflazione bassa al 2% , almeno in tempi medio brevi, perché l’inflazione è dipesa da cause energetiche e geopolitiche (come ad esempio la guerra) con cui le imprese ed il mercato in generale ( e purtroppo anche noi) stanno imparando a conviverci.
Sempre in questa ottica si giustificherebbe l’apparente inspiegabile dicotomia tra crescita dei tassi di interesse e contemporanea crescita dei mercati.
Detto tutto questo, di seguito posto il grafico di S&P dove ho inserito come al solito un po' di informazioni utili.
Con riguardo ad Euro la situazione è un po' diversa. La domanda che mi pongo è la seguente:
Euro è stato tirato su dalla incommensurabile forza degli indici o effettivamente il ritracciamento è finto?
Daily Euro chiude giusto sul “Livello Diga” senza avere la forza al momento di comprarlo. Al momento sembrerebbe aver fatto uno swing più alto rispetto a quello che avevo ipotizzato la scorsa settimana.
Anche qui come per S&P la mia idea di trend long rimane del tutto inalterata e ritengo questo solo un ritracciamento. Il mio interesse ora è capire se e dove potrebbe finire o se è già finito.
Nel Daily vi segnalo a grafico un importante livello a 1.0670 che monitorizzo attentamente in quanto evidenti chiusure daily sopra a questa area di prezzo segnalerebbero, a mio avviso, il primo vero segnale grafico della fine del ritracciamento che poi dovrebbe essere confermato e seguito da una chiusura Weekly.
Sto aspettando queste ulteriori conferme grafiche perché il prossimo lunedì ci sarà la scadenza dei contratti futures, quindi nella settimana appena chiusasi , presumibilmente proprio nelle giornate tra giovedì e venerdì ci è stato il Roll Over delle posizioni da parte degli istituzionali. Purtroppo come sappiamo non ci è dato saper come si sono posizionati essendo il Cot fermo ad un mese fa ma con i datti usciti questa settimana riferiti allo scorso 7 febbraio, posso cominciare ad anticipare che a mio avviso, dagli studi che porto avanti costantemente sul Cot, ho rilevato una cosa molto interessante:
La grande spike della settimana del 30 gennaio scorso, quando Euro ha fatto registrare nuovi massimi in zona 1.1050, non è stata dovuta a prese di profitti, che comunque ci sono stati, ma essenzialmente a chiusura di contratti short (stop loss ) che si sono generati rispettivamente nella misura del 27% e 73% sui volumi assoluti degli open interest di quella settimana presenti a mercato.
In altre parole, si è generata una vera e propria candela di F.O.M.O. che molto probabilmente verrà ricoperta. Se il prezzo dovesse infatti riavvicinarsi su quelle zone potrebbero rigenerarsi nuove giornate di F.o.m.o. (Fear Of Messing Out) molto interessanti.
Come sempre nel grafico ho inserito spunti e riflessioni aggiuntive.
Alla prossima settimana.
Buon trading a tutti.
Ciao Emi
EURO VERSO AREA 1.0480/1.0440- S&P E DAX CHE FANNO ? Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
REPORT N.50
Sabato 18 Febbraio 2023
(il cot non viene rilasciato da martedi 24 gennaio 2023)
EURO VERSO AREA 1.0480/1.0440
Come sapete gli ultimi dati aggiornati del Cot risalivano allo scorso 24 gennaio 2023. Questa settimana sono stati rilasciati i dati aggiornati a martedì 31 gennaio 2023. Il CFTC ha appena dichiarato che conta di rilasciare progressivamente tutti i dati entro la metà di Marzo. Rimango problemi con riferimento al Malaysian Crude Palm Oil e al Dow Jones. I dati riferiti a questi due strumenti verranno aggiornati secondo le migliori stime.
Dal canto nostro, nonostante abbia già iniziato lo studio dei nuovi dati rilasciati, aggiornati al 31 gennaio scorso, prima di pubblicare nuove analisi e proiezioni riguardanti il Cot, aspetterò la pubblicazione completa di tutti i dati per averne un quadro esaustivo e significativo che non mi faccia tirare conclusioni affrettate.
Nel Report n. 49 della scorsa settimana abbiamo analizzato e visto tutti i livelli chiave riferiti ad Euro sul grafico Weekly e Monthly.
Il livello “Diga” a 1.0635 è stato ampiamento violato. La cosa più probabile ora è il raggiungimento dell’ area dei minimi mensili del 2015-2016 e 2017 che sono stati ulteriormente confermati e trasformati in area di supporto importante dalle candele Weekly del 14novembre, 5 dicembre 2022 e 2 gennaio 2023. Ho evidenziato tutto a grafico con delle frecce.
Sempre a grafico ho inserito altri interessanti spunti operativi.
Riguardo ad S&P,
la situazione ora è molto incerta. Abbiamo raggiunto e superato i livelli che avevo indicato la settimana scorsa in area 4.000 punti. Proprio sotto a questa area, nel Daily stiamo ora assistendo ad una possibile e molto precaria area di accumulazione che potrebbe riportare S&P sopra i 4.000 punti.
Nel Daily la candela di venerdì con cui si è chiusa la settimana, non riesce a comprare i minimi del giorno precedente che avevano fatto sperare in una possibile reazione.
La più probabile area da raggiungere rimane a parere mio i 3.900 punti. A grafico ho evidenziato qualche altra informazione aggiuntiva.
Rimane sicuramente più forte il Dax che potrebbe comunque raggiungere area 15.000 punti. Vi metto il grafico:
Un abbraccio e alla prossima settimana.
Buon trading a tutti.
Ciao Emi
EURO VERSO AREA 1.0480/1.0440- S&P E DAX CHE FANNO ? Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
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REPORT N.49
Sabato 18 Febbraio 2023
(il cot non viene rilasciato da martedi 24 gennaio 2023)
EURO VERSO AREA 1.0480/1.0440
Come sapete gli ultimi dati aggiornati del Cot risalivano allo scorso 24 gennaio 2023. Questa settimana sono stati rilasciati i dati aggiornati a martedì 31 gennaio 2023. Il CFTC ha appena dichiarato che conta di rilasciare progressivamente tutti i dati entro la metà di Marzo. Rimango problemi con riferimento al Malaysian Crude Palm Oil e al Dow Jones. I dati riferiti a questi due strumenti verranno aggiornati secondo le migliori stime.
Dal canto nostro, nonostante abbia già iniziato lo studio dei nuovi dati rilasciati, aggiornati al 31 gennaio scorso, prima di pubblicare nuove analisi e proiezioni riguardanti il Cot, aspetterò la pubblicazione completa di tutti i dati per averne un quadro esaustivo e significativo che non mi faccia tirare conclusioni affrettate.
Nel Report n. 49 della scorsa settimana abbiamo analizzato e visto tutti i livelli chiave riferiti ad Euro sul grafico Weekly e Monthly.
Il livello “Diga” a 1.0635 è stato ampiamento violato. La cosa più probabile ora è il raggiungimento dell’ area dei minimi mensili del 2015-2016 e 2017 che sono stati ulteriormente confermati e trasformati in area di supporto importante dalle candele Weekly del 14novembre, 5 dicembre 2022 e 2 gennaio 2023. Ho evidenziato tutto a grafico con delle frecce.
Sempre a grafico ho inserito altri interessanti spunti operativi.
Riguardo ad S&P,
la situazione ora è molto incerta. Abbiamo raggiunto e superato i livelli che avevo indicato la settimana scorsa in area 4.000 punti. Proprio sotto a questa area, nel Daily stiamo ora assistendo ad una possibile e molto precaria area di accumulazione che potrebbe riportare S&P sopra i 4.000 punti.
Nel Daily la candela di venerdì con cui si è chiusa la settimana, non riesce a comprare i minimi del giorno precedente che avevano fatto sperare in una possibile reazione.
La più probabile area da raggiungere rimane a parere mio i 3.900 punti. A grafico ho evidenziato qualche altra informazione aggiuntiva.
Rimane sicuramente più forte il Dax che potrebbe comunque raggiungere area 15.000 punti. Vi metto il grafico:
Un abbraccio e alla prossima settimana.
Buon trading a tutti.
Ciao Emi
Analisi Euro-dollaroLe quotazioni del cambio EUR/USD continuano a mostrare debolezza. Con un proseguimento delle vendite, la violazione del livello di supporto a 1,0650 potrebbe trasportare le quotazioni del cambio principale al test di 1,0530, prossimo livello di supporto che conta i minimi registrati a inizio gennaio 2023. Con la rottura di questo livello il prossimo obiettivo delle forze ribassiste potrebbe essere localizzato a 1,0200, livello di sostegno che conta i massimi segnati ad ottobre 2022. Con un eventuale ripresa del trend ascendente di fondo invece, le forze rialziste potrebbero mirare in zona 1,1000, successiva area di concentrazione di offerta.
Analisi tecnica Euro-DollaroLe quotazioni dell’EUR/USD continuano a cedere terreno dopo il test di area 1,1060. Un eventuale recupero del trend rialzista potrebbe trasportare le quotazioni del cambio verso il successivo target a 1,1200, prossima area di concentrazione di offerta. Al contrario, con un proseguimento della debolezza, la violazione del livello di supporto espresso dai minimi del 18 aprile 2022 a 1,0800 potrebbe trasportare i corsi al test di area 1,0530, successivo livello di supporto che conta i minimi registrati a inizio gennaio 2023. Con la rottura di questo livello il prossimo obiettivo delle forze ribassiste potrebbe essere localizzato a 1,0200.
In tal caso, si potrebbe guardare al Certificato Dual Currency (NLBNPIT1KOE3) con Strike a 1,08 e scadenza al 17 marzo 2023. Il prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annualizzato del 17,37% con un livello premio a 102 euro.
EURUSD simmetria ribassista in realizzazioneIl 15 Agosto segnalavo la simmetrica ribassista che si può vedere nel grafico con il prezzo di eurusd a 1,027. Da allora ha iniziato a concretizzarsi anche in modo rapido, ho un target di arrivo tra 0,85 e 0,90 ma penso che prima si fermerà in area 0,97/0,973 per avere forse una reazione rialzista di breve.
Allego l'analisi precedente
EUR/USD ANALISI TECNICADi seguito mostro una mia strategia che è endata in profitto da poco.
Partiamo dal presupposto che la scelta di shortare Euro Dollaro è basata sia su aspetti fondamentali e dati macroeconomici e sia su una semplice analisi tecnica.
La conferma dello short da un punto di vitsa grafico parte dalla formazione di un doppio massimo sul grafico eur/usd a time frame orario con divergenza RSI. Dato che il prezzo è sotto la 200 periodi operiamo a ribasso.
L'incrocio tra le medie mobili a 21 e a 7 periodi, con la conseguente rottura del POC orario rispettano parte della mia strategia, che va in profitto con un rapporto rischio rendimento di 1:2
EURO / DOLLARO INVERSIONE, BASTERÀ LA STRETTA MONETARIA FEDGli annunci dei rialzi dei tassi USA non riescono a rafforzare la moneta americana, il dato sull'inflazione, che a dicembre 2021 è cresciuta del 7% su base annua (incremento annuale più alto mai registrato da giugno 1982), ha un po' sopito le ansie del mercato sul rapido aumento dei tassi ma non i rapporti di forza monetaria tra le due economie.
DAILY - Dopo il tentativo di allungo a 1,14828 la zona che passa intorno a 1,14225 è cruciale, la mancata tenuta potrebbe spingersi giù anche fino a 1,13.
WEEKLY - Sull'apertura settimanale i rapporti di forza sono ancora a favore dell' euro.
MONTHLY - Nonostante l'incertezza tra gli operatori la moneta americana non riesce ad apprezzarsi e da novembre i rapporti si spingono verso l'alto passando dai minimi di 1,11861 ai max di 1,14828 registrati il 14/01.