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Analisi Weekly dei Mercati-Cot: posizioni Nette e Open Interest

CAPITALCOM:DE40   Germany 40
Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.





REPORT N.71
Sabato 22 Luglio 2023
(COT DEL 18 LUGLIO 2023)

ANALISI SETTIMANALE DEI MERCATI - COT: POSIZIONE NETTE ED OPEN INTEREST !


Ciao,






Sono tornati prepotenti i capitali degli istituzionali su Euro e Sterlina. Con riferimento a quest’ utltima, e’ la prima volta che assisto in diretta ad un incremento così forte e prepotente che fa registrare nuovi massimi assoluti portando il suo Cot Normalizzato ad 1. Era dal 6 Novembre del 2007 che questo non capitava !!!
Anche l’ analisi grafica degli indicatori conferma l’ entrata dei nuovi posizionamenti degli Istituzioanli. Sia l’ Indicatore del Cot di Euro che quello del Dollaro, infatti, sono stati respinti dalla media mobile a 21 periodi rispettivamente verso l’ alto il primo e verso il basso il secondo.
Da cosa è dovuto questo aumento e perché sembra essere più importante dei precedenti?
Per capire bene quanto sto per dire dobbiamo aver ben presente la differenza tra Open Interst e Posizione nette. Infatti quello che è cambiato questa settimana sono proprio gli Open Interest che sono notevolmente aumentati su sterlina (come posizioni long degli Istitzuzionali) e sul dollaro (come posizioni short, sempre degli Istituzioanli).
Mi spiego meglio. Generalmente tutti i siti che riportano le posizioni degli Istituzionali, ed anche noi, siamo abituati a controllare settimanalmente le Posizioni Nette degli Istituzionali, ossia la differenza tra posizioni long e short ma queste non evidenziano la quantità di contratti futures presenti sul mercato.

Ossia, ancora in altre parole, ipotiziamo di aprire un contratto futures di vendita di grano. Il Futures per sua natura implica la consegna del bene oggetto del contratto in un momento differito rispetto a quello della stipula in quanto è sostanzialmente una vendita allo scoperto in cui si garantisce la consegna di una determinata quantità di sottostante in un determinato momento ad un prezzo stabilito.
Avremo pertanto due soggeti A (venditore, che ipotiziamo sia un Istituzioanle) e B (compratore che ipotiziamo sia un Reatail, ossia un soggetto non rilevante che opera con piccole quantità di denaro, ossia uno di noi). A questo punto il venditore A (che abbiamo impotizzato sia un Istituzionale) cede la sua posizione di vendita ad un terzo soggetto C (che ipotiziamo sia questa volta un altro Retail che vuole posizionarsi short) che subentra nel contratto di vendita dell’ Istituzionale e che si posiziona short al suo posto subentrando come venditore nello stesso contratto futures.

Per chiarire e seguire meglio tutto ho riassunto l’ esempio nel seguente shema e ho poi continuato facendo una terza ipotesi… vediamo:





In questo esempio riportato sopra, essendo noi abitutati a leggere sempre le posizioni nette degli istituzioanali diremo che gli Istituzionali si sono posizionati Long essendo passati da zero a + 1 ma in realtà i soldi presenti a mercato sono sempre gli stessi essendo presente a mercato sempre un solo contratto futures....
Il contratto Futures del Grano è scambiato in Dollari Americani per bushell che per convenzione ammonta a circa 27,216 kg e sapendo che un contratto futures sul grano ha un valore per punto, se non erro, di 5.000 bushell, ci rimarrà facile calcolare il valore complessivo del contratto moltiplicando questi valore per il prezzo di mercato. Percui un contratto futures sul grano al prezzo di 690 dollari equivale a dire che sul mercato c è un contratto per un valore complessivo di 690x5000= 3 milioni 450 mila dollari investi.
Quello che noi osserveremo in questo caso, pertanto, è che la maggioranza degli Istituzioanli si stanno posizionando long essendo passati da zero ad 1 ma la quantità di soldi investiti a mercato rimane sempre la stessa come anche la quantità di Isituzioanali che ancora vedono il mercato long, uno era prima (soggetto B) ed uno è dopo, essendo sempre il soggetto Istituzionale B che rimane come prima Long, allor più cè qualche Istituzioanale che non la vede più short e anche questo è un segno positivo da tenere in considerazione. Infatti quello che è diminuito è un Istituzioanale (A) che non credendo più tanto nello short prende profitto cedendo la sua posizione short a 690 ad un retail. Il guadagno dellì istituzioanle sarà la differenza di prezzo che esiste da 696 che era il prezzo a cui era entrato short a 690 che è il prezzo a cui ha ceduto la sua posizione.
Ora la 3^ settimana il prezzo scende ancora ed arriva a 685 dollari per bushell e succede che altri operatori vogliono entrare a mercato a questo nuovo livello di prezzo, ma stavolta né C né B vogliono lasciare le loro posizioni perché ad esempio B ritiene che il prezzo dovra risalire e C che ancora dovrà scendere, cosichè i nuovi operatori se vorranno entrare a mercato dovranno necessariamente stipulare un nuovo contratto Future a questo nuovo prezzo e questo avviene tramite l' incontro tra domanda ed offerta nel libro dell’ Oreder Book dove appunto bid ed ask si incotrano e vengono machati. Ipotiziamo quindi che a 685 i soggetti X (retails) e Y (Istituzioanale) si trovano d'accordo e stipulano il contratto n.2 entrando quindi a mercato:


Come facilmente si intuisce, la differenza tra la prima e la seconda settimana è notevole in quanto in tutte e due le settimane le posizioni nette degli Istituzioanali sono aumentate di un contratto passando da zero ad 1 e da 1 a 2 ma nella seconda settimana la quantità di soldi investiti presenti a mercato è aumentata del doppio in quanto sono raddoppiati il numero di contratti aperti presenti a mercato (open interet) che sono passati da 1 a 2. Percui in questo ultimo caso possiamo affermare che il grano a questo nuovo livello di prezzo ha attiriato nuova Liquidità che è entrata in circolo e che molto molto proabilmente spingerà il prezzo al rialzo nelle prossime contrattazioni.
Ora che spero di aver spiegato bene la differenza tra Open Interest e Posizione nette possiamo applicare bene lo stesso procedimento al Cot di questa settimana in quanto non solo sterlina ha fatto registrare un nuovo posizionamento degli Isituzionali che ha ancora una volta notevolmente aumentato le loro posizioni nette Long spingendo il Cot normalizzato al valore massimo di 1, ma sono notevolemente aumentati gli Open Interest che vuol dire che è entrata a mercato nuova liquidità.
Diamo un occhio agli Open Interest di Euro Sterlina e Dollaro :



Notate come le posizioni nette di Euro siano schizzate da 140 mila a quasi 180 mila ma soprattutto come siano stati attratti a mercato nuovi capitali. Infatti gli Open Interest sono aumentati di circa 47 mila contratti che sono veramente tanti e che indicano che non solo gli Istituzioanli si sono piazzati ancora una volta long ma che sono entrati nuovi capitali a mercato aumentando di molto la liquidità e la spinta di questi nuovi posizionamenti.
La stessa cosa è successa su Sterlina mentre con riguardo al Dollaro diminuiscono le posizioni nette, che vuol dire che alcuni istituzioanli non la vedono più tanto long ma soprattutto questo calo è avvenuto a fronte di un cospicuo aumento di Open Interst che da ancor più peso e rilievo alla diminuzione in quanto vuol dire che nuovi capitali hanno deciso di entrare a mercato a questi nuovi livelli di prezzo con una visione che probabilmente non è long per il Dollaro.

Tutto questo ora lo possiamo unirlo con il report di settimana scorsa quando l’ analisi che avevamo fatto insieme sul Cot ci suggeriva, come poi effettivamente è accaduto, che i mercati avrebbe ritracciato.

Evidentemente con il ritracciamento i nuovi livelli di prezzo più bassi hanno attratto nuovi investitori e o nuove flussi di liquidità monetaria che sin ora erano rimasti a guardare fuori dal mercato e che ora si sono convinti ad entrare.

Diamo ora un occhio ai grafici Weekly con individuazione dei trend di fondo. Ovviamente il grafico Weekly non è un grafico operativo ma è importantissimo (se operiamo su time frame inferiori) capire bene quale sia il trendi perché il Weekly tende a mio avviso ad essere il grafico più importante da conoscere, il grafico che comando su tutti gli altri e che ben individua la tendenza di fondo in un arco temporale accettabile che non sia così dispersivo come il mensile e o il trimestrale.

Ovviamente si può operare anche Weekly con posizionamenti di medio lungo termine ed è molto molto affascinante ma non così facile ed alla portata di tutti. I professionisti e coloro che operano realmente a mercato (istituzioanli compresi) operano molto Weekly e poco gliene frega di tutte le oscillazioni Daily influenzate dai rumori di mercato che scompensano gli animi e spingono al panico ingiustificato. Loro operano sul trend di fondo !!

Questa settimana ho pulito tutti i grafici per renderli più leggibili possibile (sinceramente a me piace il grafico nudo senza niente, poi come sempre finisco a disegnarci sopra e poi cancello e ricomincio ahahahha 😅😅. Pulendoli e ripartendo da capo evito di affezioanarmi a cose vecchie e colgo nuovi elementi o magari nuove conferme di cose che avevo già notato). Ho scritto direttamente all’ interno dei grafici Weekly le mie analisi in modo da velocizzare la lettura del Report.

Prima di iniziare ricordiamoci che tutte le analisi tecniche che affronteremo ora dovranno essere rivalutate e riviste alla luce di importanti dati macroeconomici tra cui:
- Euroapa ipc annuale (lunedì)
- Usa Adp No Farm Payroll (mercoledì)
- Sterlina Decisione tasso di interesse (giovedì alle 13:00)
- Usa No Farm (venderdì)

Euro Weekly:


Sterlina Weekly:



SP Weekly:



Nasdaq Weekly:


Dax Weekly è long sui massimi assoluti e proprio per questo ho deciso di valutarlo più dettagliatamente con una analisi Daily:






















…….. Ciao Emi 😊



Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.




Commento:
Ciao buongiorno, siamo arrivati a giovedì ed oggi sarà il turno della Bce.
Ieri la Fed ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base raggiugendo il 5.50% che è il tasso più alto dal 2001 e che potrebbe anche essere l’ultimo o per lo meno, che i mercati al momento stanno iniziando a scontare come tale.

In linea con quanto ci aspettavamo e avevamo commentato insieme ieri mattina Powell è rimasto fermo cercando di raffreddare gli animi affermando che non vi sono già decisioni prese e che l’ osservazione oggettiva dei dati economici permetterà alla Fed di decidere riunione dopo riunione, la strada migliore da intraprendere, in quanto il l’ inflazione al 2% rimane l’ obiettivo da raggiungere e che ancora è distante. Di seguito vi riporto alcune delle affermazioni più rilevanti fatte nel corso della conferenza:

-Il FOMC adotterà un approccio dipendente dai dati per gli aumenti futuri
-Gli effetti completi della politica monetaria devono ancora essere avvertiti
-L'attività nel mercato immobiliare è aumentata ma rimane al di sotto dei livelli dello scorso anno
-La crescita della spesa al consumo è rallentata rispetto all'inizio dell'anno
-Ci sono continui segnali di un migliore equilibrio tra domanda e offerta di lavoro
-Il mercato del lavoro rimane molto teso
-La domanda di lavoro supera ancora sostanzialmente l'offerta
-La crescita dei salari nominali ha mostrato alcuni segnali di rallentamento
-L'inflazione si è leggermente attenuata
-Le aspettative di inflazione rimangono ben ancorate
-Il processo per portare l'inflazione al 2% ha ancora molta strada da fare
-Ho visto gli effetti del restringimento in alcuni settori
-Il FOMC terrà conto della stretta cumulativa e dei ritardi
-Ridurre l'inflazione significherà probabilmente una crescita al di sotto del trend

Sessione di domande e risposte:

-Non abbiamo deciso di fare un aumento a ogni altro incontro
-Se i dati suggeriranno che sono necessari ulteriori aumenti, questo è quello che faremo
-È possibile che a settembre faremo un aumento se i dati lo giustificano
-Riteniamo che la politica sia restrittiva
-La decisione di settembre dipende da dati che non abbiamo ancora
-Dobbiamo vedere l'inflazione scendere durevolmente
-L'inflazione core è ancora piuttosto elevata
-Dovremo mantenere le norme a livelli restrittivi per un po' di tempo
-L'inflazione core è un segnale migliore di dove sta andando
-Sono pronto a stringere ulteriormente se è appropriato
-L'inflazione si è dimostrata più resiliente del previsto
-Possiamo permetterci di essere un po' pazienti
-Non penso che quest'anno ci saranno tagli

Queste sono state le dichiarazioni a mio avviso più importanti e come ho anche detto ieri non credo che al momento ci saranno altri aumenti dei tassi perlomeno nei prossimi mesi almeno di non vedere dati macro nettamente superiori alle attese.
La mia personalissima opinione è che si attenderà pazientemente (così come ha detto Powell) che le politiche monetarie facciano i loro effetti sull’ inflazione.
Credo anche che i mercati cominceranno a scontare questa aspettativa in anticipo come hanno sempre fatto. L’ economia americana è forte e sta dimostrando di potercela fare a “digerire la cura”.

Dall’ altro lato la Bce è in ritardo sulla Fed. Credo sarà costretta a continuare con una politica monetaria restrittiva.
Questo potrebbe dare nuova spinta rialzista all’ Euro e continuare a far perdere valore al Dollaro che sempre in linea del tutto teorica potrebbe influire (nel breve termine) con una correlazione inversa sul prezzo delle materie prime ed energetiche che pertanto potrebbero essere spinte al rialzo. Al contempo aiuterebbe gli Usa nel commercio estero in quanto un dollaro più debole rimane conveniente in questo senso e questo sarebbe un altro elemento di spinta dell’ economia Usa necessario a “tenere botta” ad una “presunta crisi” che non è mai arrivata.


Ovviamente questi sono tutte mie personalissime opinioni che pertanto dovrete prendere con le pinze e con le giuste cautele anche se al momento le mie ide sono anche supportate dai dati oggettivi degli Open Interst , da parte degli Istituzionali, ampiamente e fortemente in aumento che abbiamo visto ed analizzato dettagliatamente nel Report di domenica scorsa e dalla risposta positiva che ci arriva dall’ analisi tecnica attuale dei mercati.

Più volte ho detto che ritengo la Fed sia stato un vero “mostro di bravura” che dal suo canto è riuscita e riuscirà a salvare capre e cavoli scaricando il fardello pesante sull’ Europa che non sa più che pesci pigliare ma che continua a tenere alti gli indici come il Dax (che come ho detto più volte io vedo ancora long) con vere e proprie iniezioni ricostituenti di denaro liquido.

Comunque concludendo oggi facciamo ancora attenzione con la Bce.
Emi
Commento:
Dax al ritest dal basso della struttura rotta ieri. Non ho cambiato nessuna area e nessun livello sono tutti validi. Sarà molto importante vedere come si comporta qui ...
Commento:
Ciao buongiorno,
cerchiamo di fare il punto della situazione perché oggi ce ne è bisogno usando il buon senso e cercando di analizzare i dati un po da più punti di vista.
- Mercoledì la Fed alza i tassi di interesse rispettando le attese e Powell ci tiene bene, come ci aspettavamo, a non dire che sarà l’utlimo (anche se molto probabilmente a mio avviso lo sarà…. ma poi si vedrà…) e a mettere l’ accento sull’ importanza dei futuri dati macroeconomici che determineranno le prossime decisioni di politica monetaria che rimangono rivolte in modo irremovibile a riportare l’ inflazione al 2%.
- Il mercato in qualche modo reagisce comunque bene e assorbe velocemente il rialzo dei tassi probabilmente classificandolo come finalmente ultimo e da segni evidenti di spinta in attesa dei dati macroeconomici americani
Il giorno dopo cioè ieri i dati americani escono ancora forti con il Pil in notevole aumento che invece di scendere a 1.8 su base trimestrale dal 2 precedente sale addirittura a 2.4 accompagnati dai dati sul lavoro delle richieste iniziali di disoccupazione che scendono a 221.000 richieste invece di aumentare come da attese a 235.000 richieste dimostrando ancora una volta un mercato del lavoro Usa in grande forza e strutturalmente sano.

La conseguenza apparentemente logica, dopo le parole di Powell del giorno prima non puo che essere : ….. dati macro Usa ancora forti …. la Fed sarà costretta ad alzare ancora i tassi per far frenare l’ economia e far scendere l’ inflazione…… si spengono gli animi euforici dell’ ultimo rialzo…. Mercati giù ….

Sin qui è il risultato della narrativa “ufficiale” che la logica basata sugli elementi che ci hanno fornito ci indurrebbe a pensare.
Prendete con le pinse ora il mio ragionamento perché come al solito è il mio e non ha valore ma diciamo che è una supposizione valida che come sempre ci potrebbe aiutare ad avere più punti di vista in modo tale da rimanere pronti a cogliere con un doppio piano le informazioni reali (che sono le uniche che contano ) che ci arriveranno dai mercati nei giorni futuri.

Penso io, vuoi che Powell non sapesse che il giorno dopo i dati americani sarebbe stati così forti e sopra le attese?
Impossibile!!! Ovviamente come è anche giusto che sia, i membri della Fed ( e forse non solo) conoscono anticipatamente i dati macroeconomici che verranno pubblicati 24 ore dopo….

Alla fine l’ obbiettivo di Powell quale è se non quello di cercare di bloccare i mercati (che scontano tutto in anticipo) in qualche modo usando e calibrando bene le diverse cartucce a sua disposizione. Come ho detto più volte se non anche ieri, la Fed è stata un mostro sin ora a salvare capre e cavoli facendo abbassare l’ inflazione senza entrare in recessione e questa che hanno messo in piedi ieri è a mio avviso la dimostrazione della loro bravura…
… frenare (momentaneamente) la crescita dei mercati ora con questo giochetto di parole, molto molto probabilmente darà nel prossimo futuro, cioè a settembre e non solo, la possibilità alla Fed di non essere costretta ad un nuovo aumento dei tassi di interesse permettendogli di continuare ad abbassare l’ inflazione senza creare nuove problematiche ad un economia Usa che sin ora si è dimostrata forte e capace di non solo atterrare dolcemente ma di decollare gradualmente sempre di più in modo sano e controllato senza salita ripide e pericolose ….

Quindi a mio avviso in buona sostanza non cambia al momento nulla nel medio lungo termine rispetto alle prospettive di crescita del mercato Usa.

Il discorso è invece completamente diverso per la Bce che ieri ha imitato, anche qui come da copione, le mosse della Fed in tutto e per tutto ma purtroppo la situazione economica Europea è ben diversa da quella Usa ed i danni reali sull’ economia Europea ben reali e pertanto momentaneamente il dollaro si apprezza obbligando un po tutti gli strumenti al ritraccio.

In realtà dal punto di vista dei mercati già nell’ analisi di domenica scorsa ci aspettavamo questo ritraccio e lo avevamo ampiamente analizzato insieme un po’ su tutti i mercati percui non è niente di nuovo sotto il sole anzi, potrebbe nascondere nuove buone occasioni di posizionarsi bene sui mercati.

Sempre in linea con l’ analisi settimanale che avevamo fatto e con le conferme arrivate ieri con le chiusure daily
Euro si spingerà un po più giù rispetto agli 1.1030 che avevo ipotizzato. Al momento puntiamo nel Weekly alla fascia in area 1.09 circa che vedete qui a grafico che rappresenta anche il ritest della rialzista weekly… Questa zona rimane da un punto di vista molto molto importante nel Weekly perché una sua eventuale decisa rottura potrebbe cambiare un po lo scenario…
Graifico Weekly Euro

Riguardo la Sterlina invece avevamo ipotizzato un ritracciamento sino in area 1.2660 circa e al momento rimane confermato quanto scritto che era già in linea con la mia idea originale che avevo già esposto nel report di due settimane fa con le candele ombra, ricordate?
Ecco il grafico Weekly di sterlina ad oggi dove si vedono le candele ombra che avevo diesgnato due settimane fa .. al

ora se riesco posto altre cose molto importanti sulle dinamiche operative di mercato …

Cot In My Trading
by Emi
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