Perche' EURUSD raggiungera' quota 1.12000L'euro dollaro e' in direzione 1.12?
Analizziamo insieme il mercato:
EURUSD a meta' marzo si trovava esattamente in zona A del ciclo annuale. In corrispondenza di un fondamentale supporto volumetrico in zona 1.05500 da cui il prezzo ha rimbalzato con forte volatilita' rialzista.
Inoltre attualmente risultano 145.000 contratti LONG eur contro gli appena 12.000 contratti LONG usd.
Il prossimo punto B ciclico annuale di EURUSD lo ritroviamo a meta' Giugno, il che ci porta a vedere un EUR in ascesa nei confronti del dollaro che portera' secondo le nostre analisi, appunt a meta'/fine Giugno il prezzo andare a testare la zona volumetrica in zona 1.12000
DISCLAIMER: Questo articolo esprime solo la mia opinione personale. Il trading sui mercati finanziari comporta dei rischi e non è adatto a tutti gli investitori. Prima di decidere di investire in valuta estera o in un altro mercato finanziario, dovresti considerare attentamente i tuoi obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio. Non sono responsabile per eventuali perdite subite a causa del tuo trading o altro. Non consiglio alcuna operazione o operazione specifica e tutte le operazioni che decidi di effettuare sono tue. #forex #forextrading #forexanalysis
Eurusd-3
È la fine del dominio del dollaro USA?È la fine del dominio del dollaro USA?
La posizione del dollaro USA come principale valuta di riserva globale è messa in discussione dal fatto che i paesi sono desiderosi di isolarsi dall'influenza di Washington.
Per decenni, il dollaro ha dominato il sistema monetario globale. Attualmente, circa il 60% delle riserve valutarie detenute dalle banche centrali è in dollari USA e quasi il 90% di tutte le transazioni valutarie prevede l'uso del dollaro.
Tuttavia, lo status di riserva del dollaro ha iniziato a diminuire nel 2014, quando alcune grandi potenze globali hanno iniziato a de-dollarizzare le loro transazioni commerciali. La guerra in Ucraina e le conseguenti sanzioni hanno accelerato il processo di de-dollarizzazione. Ad esempio, le autorità cinesi sono state sorprese dal sequestro delle riserve valutarie della banca centrale russa in seguito all'invasione dell'Ucraina. In caso di conflitto tra Stati Uniti e Cina, anche gli asset cinesi potrebbero essere a rischio.
Tra i recenti eventi di de-dollarizzazione ricordiamo:
- Durante un incontro con la stampa al forum di Davos a gennaio, il ministro delle Finanze dell'Arabia Saudita Mohammed Al-Jadaan ha sorpreso i giornalisti affermando che la nazione ricca di petrolio era disposta a prendere in considerazione la possibilità di commerciare in valute diverse dal dollaro USA per la prima volta in 48 anni.
- La scorsa settimana, società energetiche cinesi e francesi hanno concluso il primo accordo in assoluto sul gas naturale liquefatto (GNL) in Cina utilizzando la valuta renminbi yuan. L'operazione ha comportato l'importazione di 65.000 tonnellate di GNL dagli Emirati Arabi Uniti e rappresenta una pietra miliare significativa negli sforzi di Pechino per sfidare la posizione del dollaro USA come "petrodollaro" universale per il commercio di gas e petrolio.
- Anche il Brasile ha recentemente annunciato un accordo con la Cina per commerciare direttamente nelle rispettive valute, evitando il dollaro statunitense come intermediario.
- Anche l'India si sta impegnando per ridurre il predominio del dollaro USA nel commercio internazionale, lanciando programmi separati per regolare le transazioni nelle proprie valute. Di recente, la Reserve Bank of India ha permesso alle banche centrali di 18 Paesi di aprire conti speciali in rupie (SVRA) per regolare i pagamenti in rupie indiane.
Complessivamente, la quota del dollaro USA sul mercato globale è scesa dal 71% al 59% negli ultimi due decenni e potrebbe ridursi ulteriormente in futuro. La vittima principale di questo scenario sono gli Stati Uniti, poiché l'utilizzo della valuta nel commercio globale è un gioco a somma zero. Ogni volta che uno yuan, un real o una rupia vengono scambiati sul mercato globale, un dollaro non viene scambiato. Se si affermano alternative credibili, il dominio dell'America sul mercato globale sarà compromesso.
RITORNA LA LIQUIDITà , MA L’INFLAZIONE…ANALISI COT REPORT del 02.04.2023
-CONTESTO
Don’t fight the FED! Sembra davvero che dal 2022 questo mantra abbia perso significato e non crediamo tanto che sia oramai più facile sfidare la FED, ma riteniamo che questa proverbiale citazione sia oramai in crisi per la mancanza di una FED da combattere.
Ebbene si , può sembrare strano a dirsi , ma in questa fase del ciclo economico non troviamo tracce di una vera guida da parte della Banca centrale americana, che di fatto si limita a seguire l’andamento dell’economia reale e a prendere contromosse, per parare i colpi piu pesanti ed aggressivi, ma senza dettare davvero il ritmo che tutti noi operatori vorremmo avere ben chiaro nella nostra mente.
Powell ha più volte ribadito che non ci saranno tagli tassi in questo 2023, e che il costo del denaro dovrà rimanere alto ancora per lungo periodo, tuttavia i Futures sui Fed Found vedono i primi tagli al costo del denaro già nel q3 di questo anno.
La FED non può essere apertamente accomodante, special modo considerata l’inflazione che sebbene stia calando, almeno secondo i dati che stiamo leggendo e ultimo il PCE di venerdi che trova un calo dei prezzi per le spese personali al +0.3% su base mensile e al 5.0% dal precedente 5.3% su base annuale, vive ancora un fortissimo effetto base, grazie al quale ogi compariamo i prezzi con il picco dello scorso 2022.
I dati dunque danno fiducia sul fronte inflattivo, e sebbene le parole della FED siamo un pericolo concreto per i mercati, l’immissione di liquidità che il balance sheet della FED evidenzia in modo chiaro, unito ad un rialzo modesto di soli 25Bp nell’ultima riunione, sembrano dare un quadro diverso.
A chi credere dunque? Da un lato la FED che minaccia ancora politiche aggressive , spalleggiata ancora da una curva dei rendimenti obbligazionari che preme per un’imminente recessione, e dall’altro lato nuova immissione di liquidità , ancora buoni consumi e un mercato del lavoro che non sembra voler indietreggiare.
Gli ultimi dati di venerdi, publicati dal BEA, mostrano un’ottima capacità degli americani di risparmiare, e non tanto per un taglio delle spese, quanto per un aumento dei redditi dovuto, secondo il report, da un valido incremento dei salari. Questo dato non depone ovviamente a favore di una lettura positiva dell’inflazione, che come appena citato, cala si nelle rilevazioni anno su anno, ma che deve fare i conti con un effetto base molto forte se considerata l’inflazione di un anno fa al +8.5%.
Ciò non di meno, i mercati festeggiano e sfidano la FED, increduli nelle parole di Powell e fiduciosi che il peggio sia oramai un lontano ricordo. La liquidità torna a fluire, le famiglie hanno redditi sostenuti ed i prezzi hanno terminato la loro corsa, su questo si fonda l’armata dei tori sul mercato che spingono su i prezzi per una delle migliori ottave di contrattazioni per questo 2023.
Come sempre questa rubrica si pone lo scopo di leggere ed interpretare anche il posizionamento delle mani forti, i non commercials sul mercato futures, attraverso il posizionamento fornito dal cot report che settimanalmente mostra l’open interest dei grandi speculatori. Beh rimanendo fedeli a questa lettura, dobbiamo osservare diverse divergenze in atto: la prima sul mondo equity , che per ora non trova nei dati questa spinta di acquisti da parte dei big players, sebbene ricordiamo che i dati analizzati sono riferiti a martedi scorso, ma si nota invece una ripartenza del comparto metalli ed energy in pieno stile risk on, seguito da un’interessante recupero del mondo obbligazionario.
L’open interest che mostra il comprato obbligazionario americano, special modo sulle scadenze brevi da diverse settimane, e in questa anche sulle scadenze piu lunghe sembra aprire la porta a potenziali inversioni , preludio ad un cambio di direzione. Come sempre il comparto obbligazionario è anticipatore dell’inversione della curva, che tuttavia al momento rimane impostata ancora per una recessione, quindi presto per cantar vittoria.
Ma procediamo con ordine:
-FOREX:
il comprato valutario è forse al omento il più confuso, con un dollaro americano incapace di fare da driver del sentiment degli operatori, che si limitano a scaricare posizioni in attesa di conferme di tassi più bassi o di una eventuale recessione. Lo scenario lascia a nostro parere poche speranze al biglietto verde, che da un lato ha politiche aggressive della FED e quindi recessione in vista, e dall’altro nessuna recessione ma taglio tassi. Al momento l’attrattiva per il dollaro Usa sembra terminata.
Si rispolverano le valute rifugio , con la moneta unica a far da apripista, con un alto OI (open Interest) dei big plaiers, seguita questa settimana dallo yen giapponese e dal franco svizzero.
EURUSD
Si rimane ancora in una buona tendenza rialzista con le mani forti che restano netti long con 145025 contratti e prezzi al test dei massimi di 1.0933. la prospettiva di una BCE ancora aggressiva che procede nei suoi piani di riduzione della liquidità pone l’Euro come valuta prediletta in questo momento e proietta i prezzi verso 1.10-1.1040. unico dubbio anche in questo caso resta l’inflazione che inizia anche in europa a calare, e che potrebbe porre il seme del dubbio nelle scelte della BCE. Tutto dunque può ancora accadere, la chiave sarà capire quanto l’effetto base inciderà nella lettura del dato inflazionistico per la BCE.
GBPUSD
Anche la sterlina sembra tornare in auge, grazie alla debolezza del dollaro americano, piu che per una vera forza della sterlina, al momento le mani dorti restano corti con 24084 contratti netti corti, e la riduzione dell’OI sembra pesare sulla price action, che porta le quotazioni a 1.2450 prime resistenze tecniche. Potremmo a questo punto credere in una fase di ampia lateralità che non porta i prezzi fuori dai trading range di 1.2450 e 1.1840.
YEN
Buono lo spolvero rialzista dello yen nelle posizioni dei large speculators, che ora si portano a -53975 contratti corti, riducendo di ben 12370 contratti la precedente posizione. La ricopertura delle posizioni yen bilancia ora il dollaro americano, rendendo di fatto neutra la price action di usdjpy che vede ferme le quotazioni a 132.75 dopo il test dei minimi di 129.85.
AUDUSD
Pesante ancora il quadro delle oceaniche, con il dollaro australiano ancora ancorato in un trading range strettissimo, sotto le resistenze di 0.6780 a ridosso della mm21 periodi daily. Il mondo dei non commercials sembra non avere idee chiare e pur rimanendo ancora netti corti con 35353 contratti short, prosegue una lenta ricopertura di posizioni. La RBA ancora non convince i mercati e sebbene anche gli ultimi dati sull’iflazione australiana siano migliorativi, i conti con l’effetto base pesa fortemente. Dal punto di vista tecnico solo una rottura di 0.6775-80 potrebbe davvero decretare la ripartenza rialzista di questo asset.
USDCAD
stabili per ora le posizioni dei large speculators sul dollaro canadese che rimangono a -56825 contratti, ma la price action anticipa già potenziali ricoperture diqueste posizioni, che grazie alla ripartenza del comparto energy sembrano dare propulsione rialzista al cad.
il quadro tecnico di usdcad pertanto spinge le quotazioni a ribasso verso le aree di minimo di 1.3225, ma la prima area di approdo supportiva di breve si colloca a 1.35 figura.
NZDUSD
Ancora incertezza sulle valute oceaniche, che al momento non risppondo alle classiche dinamiche di risk on/rickoff che di norma si evidenziano grazie alla classica correlazione diretta. Le mani forti restano netti corti con 6610 contratti , e le quotazioni faticano a superare 0.6275 prima resistenza tecnica.
USDINDEX
Sempre meno interesse per il dollaro americano, che ora si porta al test dei supporti di 102 figura, ma le posizioni dei big players vanno via via diminuendo l’interesse long, portandosi ora a 12719 contratti.
Attenzione dunque ai possibili allunghi ribassisti, oltre i supporti di 102 per approdi a 100.80 per poi andare verso nuovi minimi per questo 2023.
-EQUITY:
il comparto azionario vive una fase di euforia in netto disaccordo con il quadro di moderato risk off che mostra il valutario, e anche il posizionamento delle mani forti, al momento non rispecchia la salita dei listini americani di questa settimana.
I dati sull’inflazione sembrano aver dato un ottimo boost rialzista , che a nostro parere dovrà superare il difficile giudizio delle trimestrali Usa del q2.
I valori attesi per il p/e di questo 2023 sulle aziende Usa non porta le quotazioni degli indici molto oltre quelle attuali che risulterebbero anche già sovrastimate.
La voglia di credere nella liquidità e nel calo dell’inflazione, sembra per ora avere il dominio dei mercati, che tuttavia si copre con vix e metalli.
S&p
L’SP500 non trova nelle mani forti un riscontro tra posizionamento e price action. Le posizioni risultano ancora fortemente ribassiste con ben 224656 contratti ccorti, ma le quotazioni sembrano voler attaccare i massimi di 4180 pnt. L’alungo vissuto negli ultimi due giorni puo essere tuttavia anche attribuito ad una chiusura mensile e trimestrale, e pertanto degna di respiro. Rimane a nostro avviso chiave di lettura le trimestrali in arrivo per il q2, che saranno preludio al prossimo intervento della FED di maggio.
COMMODITIES
Le commodities vivono una fase di buono spolvero rialzista, da un lato sostenuto da un dollaro americano piu debole, che ne agevola acquisti e negoziazioni, e dall’altro anche come effetto di un’adeguata copertura dal rischio al quale ci si sta esponendo sui listini azionari.
NGAS
Il gas trova una ricopertura di ben 12484 contratti dalle profonde posizioni short che stavano dominando questo asset, e ora che le quotazioni sono in prossimita dei minmi di 2$ sembra essere un asset che ritrova interesse.
WTI
Non da meno il wti, che ora trova le quotazioni espressione della lotta tra domanda e offerta.
Da un lato la ripartenza della CINA che assorbe produzione, e dall’altra l’incognita degli USA che in caso di recessione farebbero crollare la domanda. I produttori di petrolio sono pronti in qualsiasi momento a tagliare la produzione per ribilanciare i prezzi, e qusto si evidenzia nel recupero delle quotazioni che ora vanno a 75$ barile, superano le prime resistenze dei 72$ e attaccando ora i 78$. Sarà interessante osservare eventuali attacchi ai 82$.
GOLD
Il gold rallenta la corsa , con una fase di buona compressione dei prezzi nell’intorno dei 1968$ dopo il test dei 2000$ , ma un dollaro USA debole e rendimenti obbligazionari in calo potrebbero fornire terreno fertile per prossimi allunghi rialzisti fino 2074$.
OBBLIGAZIONARIO
Il mondo obbligazionario USA, vede un ottimo interesse da aprte dei non commercials per le scadenze piu brevi come il 2 anni, che ora potrebbe essere campanello di allarme per un credo nel risk on! Gli operatori non vedono nel prossimo futuro nessuna recessione e gli acquisti di obbligaizionario , dapprima nelle scadenze piu brevi e magari poi in quelle piu lunghe potrebbe essere preludio ad un’inversione totale della curva.
Vedremo se le aree dl 3.50% del 2 ani americano saranno in grado di reggere ad ulteriori attacchi ribassisti.
Il quadro resta dunque complesso, e il comparto obbligazionario fornisce forse il verso sentiment degli operatori, che si troveranno a fare i conti con le trimestrali USA. Quindi cautela e pronti alla volatilità.
buon trading
Salvatore Bilotta
USDJPY: Continuazione a ribasso? Focus: PVS settimanaleBuongiorno a tutti,
come ogni fine settimana condivido con voi il mio punto di vista settimanale per i mercati che trado e seguo e un idea di trading per la prossima settimana, che apre il nuovo mese.
Anche questa settimana mi trovo venditrice di USD e compratrice della maggior parte delle valute contro questo cambio.
Quindi : EUR-GBP-JPY- Gold (correlato) long; ma non con la stessa forza delle scorse settimane.
Sono ancora short di AUDUSD ( trade della scorsa settimana e ancora in macchina, a costo di circa 30€) stessa cosa per NZDUSD ( short anche in questo caso e a costo di 40€).
La mia idea, dando un occhio anche al cross AUDNZD è decisamente short più debole l'australiano nei confronti del Neozelandese.
Bella la configurazione del GOLD che ha creato almeno due pattern di conferma long, ma personalmente ho deciso di attendere un ingresso perchè si è creata un rettangolo di possibile distribuzione che potrebbe creare un pullback ancora più profondo per poi procedere in direzione trend principale ( only bullish) sempre per me.
Petrolio in fase di recupero ma la view principale ancora short, osservo e basta.
Arriviamo agli indici: Molto interessanti, praticamente tutti in trend long; l'unico forse più debole di quelli che seguo io è US30 ma anche lui è in recupero.
In ultima analisi ho un trade attivo ( non di breve ma di medio termine) su ETHEREUM, tra lui e il BIT ho scelto il primo, al momento è in gain di circa 35€; a 2000 ho il primo profit e il secondo più ambizioso a 2280.
Per quanto riguarda il mercato e in questo caso cambio valutario scelto per prossima settima c'è USDJPY: Trend ribassista partito nel breve dallo swing hight del 06 marzo 2023 e arrivato sui 130.70 dove ha creato uno swing low di pullback bullish per poi fermarsi e baciare con una pin bar del 31 marzo 2023 e dicendo la famosa bugia sui 133.60.
Sul daily ho due pattern chiari di mio utilizzo uno di questi è la pinbar daily veramente bella. Dopo candela di vola del 29 marzo 2023 anche candela outside si forma il giorno dopo un inside bar e il successivo prova ad andare su ma poi crea appunto il pattern di riferimento che potrebbe confermare non solo la view principale bearish ma addirittura far ripartire i prezzi al ribasso sino ad una prima presa di profit sui 13070 ed un secondo target (presto x dirlo) a 12860.
Vi lascio il grafico daily dove ho posizionato potenziale ingresso, uscita e TP. Ancora non ho una conferma chiara su weekly ma sia daily che H4 mi hanno dato già conferme. Rivedrò il tutto lunedì e deciderò il da farsi. Naturalmente aspetterò apertura.
Per quanto riguarda i titoli azionari sono long di ENEL al momento in profit di 30€; Poi ho sempre in macchina : MICROSOFT long in profit di 150€ e a BI- NETFLIX long in profit di 100€ e MU long a costo di 30€ che ha formato un indecision bar sul weekly mio TF operativo per quanto concerne i titoli azionari. Operazioni aperte nel mese di Marzo e che gestirò e andranno a fare cumulo sulla chiusura amministrativa del mese precedente che è stato meno remunerativo di febbraio ma che mi ha dato un dignitoso stipendio.
Per quanto riguarda l'altro mio modo di fare trading ( Spread trading su commodietes) sto osservando il Cacao per uno short; A breve farò un piccolo tutorial su questo meraviglioso modo e mondo, dove le operazioni possono durare anche due mesi ma dove la remunerazione è veramente molto interessante.
Vi auguro un buon weekend e un buon trading relax!
Debby
EURO, IL NUOVO COT ... RITRACCIAMENTO SINO A 1.0450 ?Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
REPORT N.54
Sabato 25 Marzo 2023
(COT DEL 21 MARZO 2023)
EURO, IL NUOVO COT ... RITRACCIAMENTO SINO A 1.0450 ?
Ciao,
finalmente il Cot è tornato alla normalità dopo due mesi di assenza.
Vediamo quali sono le novità dopo questa lunga assenza del Cot e trarne utili informazioni. Ho diviso il report in tre parti: Le Prime Impressioni, L’ Analisi e Le Conclusioni.
LE PRIME IMPRESSIONI:
Vi metto di seguito la tabella riepilogativa di tutto questo ultimo periodo in cui il Cot non è stato rilasciato, dal 24 gennaio scorso ad oggi:
Apparentemente in tutto questo periodo gli Open Interest di Euro sono aumentati passando da 134.349 mila circa a 144.842 e quelli del Dollaro leggermente diminuiti passando da 15.163 a 14.144. Tutto farebbe pensare ad un imminente continuo del long di Euro ma guardate cosa è successo quando ho provato ad aprire gli Open Interest e a guardare la loro composizione interna…...
L’ ANALISI
Per quanto riguarda Eur/Usd ho messo a confronto i dati delle posizioni short e long per tutto il periodo considerato:
Come si può vedere dalla composizione aperta degli Open Interest, i contratti di Euro non sono aumentati per nuovi contratti aperti ma perché sono in realtà diminuiti sia i long che gli short e le posizioni long ne escono diciamo rinforzate perché sono calate meno rispetto al decremento degli short.
Mi sono poi messo ad osservare con più attenzione i dati così aperti del Cot di Eur/Usd ed a confrontarli con il grafico di Euro/Usd ed ho notato che potevo dividere questo periodo di tempo in due tranche nelle quali:
1) I Long rimango sostanzialmente stabili sino alla sesta settimana, quella del 28 febbraio, per poi crollare nelle ultime 4 settimane in una sola tranche che va dal 27 febbraio ad oggi che ha fatto registrare un calo di circa 25.000 contratti long.
2) Il decremento degli Short è avvenuto in due tranche, la prima è durata 5 settimane dal 24 gennaio al 21 febbraio ed è stata di 30.000 contratti circa, la seconda è avvenuta in 3 settimane dal 7 marzo ad oggi ed ha fatto registrare un calo di circa 15.000 contratti short.
Ho provato a mettere i contratti long e short su un piano cartesiano distribuendo le date sull’ asse delle ascisse:
3) Nello stesso periodo di tempo Euro Usd disegna una V con due spike di rifiuto con massimi decrescenti. Vi metto la foto:
4) Il decremento dei contratti long inizia proprio a partire dalla base di questa V. Mano a mano che il prezzo risaliva sono stati chiusi sempre più contratti sino all’ ultimo blocco di circa 7.000 contratti long chiusi proprio in quest’ultima settimana durante l’ ultimo sprint di Euro registratosi nella giornata di martedì scorso.
5) La V inizia con una spike e finisce questa settimana con un'altra spike. Ovviamente non possiamo essere sicuri che la V sia finita perché dovremmo aspettare la chiusura della prossima candela settimanale per capire cosa succederà ma noi portiamo avanti delle ipotesi di studio e quindi al momento ipotizzo che la V si sia completata.
6) La prima Spike con la quale inizia la V abbiamo visto la scorsa settimana che è stata dovuta più che a prese di profitti a chiusure di posizioni short dovute a Stop Loss se così si può dire o quanto meno a semplice scarico di posizioni in perdita.
7) L’ ultima Spike di questa settimana che chiude la V è dovuto quasi nella totalità o perlomeno in buona parte a prese di profitti di contratti long entrati alla base della V che avevano evidentemente un riferimento temporale breve, anche gli Istituzionali cioè sono capaci di fare speculazione di breve termine e lo hanno dimostrato qui.
A tutto questo aggiungo che osservando il grafico di Eur/Usd che vi ho messo sopra, nelle ultime 4 settimane il grafico è salito senza mai comprare massimi.
Ci fate caso che il grafico continua a salire senza mai avere una chiusura sopra i massimi della candela precedente?
Questo particolare tipo di salita è tipica di quando il mercato non ha forza, gli operatori sono timorosi ed entrano a mercato senza convinzione prendendo profitto praticamente a fine giornata dopo essere magari entrati sui minimi della stessa.
Tutte le candele e soprattutto questa di quest’ ultima settimana presentano spike di rifiuto dovute come abbiamo visto a prese di profitti.
8) In queste ultime 4 settimane non abbiamo assistito, come ho spiegato sopra, ad entrate di nuovi contratti long da parte degli Istituzionali.
Analogamente a quanto visto per Euro / Usd ho analizzato anche il Cot del Dollar Index. Qui mi sono soffermato sui volumi assoluti degli Open Interest ed ho visto che sono andati progressivamente diminuendo e sostanzialmente anche qui abbiamo avuto una diminuzione, quindi chiusure, sia dei contratti short che dei contratti long con maggiore diminuzione dei contratti short (vi ricordo che se il Dollar Index scende Euro/Usd tende a salire e viceversa). In altre parole se diminuiscono di più le posizioni short il Dollar index tenderà a salire e a spingere Euro/Usd verso il basso.
Vi metto di seguito la tabella con i Volumi Assoluti (relativi cioè esclusivamente alla composizione interna degli Open Interest):
Cerchiamo ora di completare l’ analisi con le indicazioni che ci danno gli Indicatori che ho sviluppato sul Cot:
1) Nel Grafico delle Forze Relative egli Indicatori del Cot, Euro mantiene lo scettro ma il Dollaro in basso esce fuori dalla mischia spingendo verso il basso tutte le altre monete e si avvicina “pericolosamente” alla linea dello zero per probabilmente ritestarla
2) L’ indicatore del Cot del Dollar Index arriva al test della media 21
3) L’ indicatore del Cot di Euro rimane prepotentemente long ed in fase ritracciamento al test della media 21:
Praticamente anche tutti gli indicatori del Cot sono in linea con l’analisi che abbiamo fatto sopra. Non rispecchiano affatto la tabella iniziale degli Open Interest che abbiamo visto in apertura e che ad una prima impressione faceva credere ad un Cot di Euro in grossa ripresa e forza rispetto al Dollaro.
CONCLUSIONI:
Pur rimanendo al momento indiscussa la forza di Euro ed il suo proseguo long nel trend di medio lungo, (al meno con i dati in mio possesso sino ad oggi), a mio personalissimo parere:
1) Euro per non ha ancora ricevuto, durante questo periodo di ritracciamento del long, la giusta “iniziezione” di nuovi contratti long da parte degli Istituzionali, anzi sono stati chiusi sia contratti long che short con predominanza di questi ultimi che ha generato una falsa salita degli Open Interest.
2) Molto probabilmente Euro dovrà raggiungere nuovi livelli di prezzo più bassi dove poter raccogliere maggiore liquidità che gli permetta la risalita e la rottura degli 1.1050
3) Dall’ analisi grafica delle aree di Acquisto e Vendita la prossima area di acquisto confermata sul grafrico Weekly dove Euro potrebbe trovare nuova liquidità è a 1.0450 circa (è già da qualche settimana che continuo ad indicare questa come una probabile area di Swing)
4) Se questa area non dovesse essere sufficiente la successiva si trova a 1.0250 circa.
5) Se avessi ragione ed Euro continuasse il ritracciamento sino a 1.0450 circa, la V di cui abbiamo parlato sopra si trasformerebbe potenzialmente in una doppia W rialzista Weekly che spingerebbe Euro verso l’altro per recuperare ed aggiornare i massimi dello scorso 30 gennaio in area 1.1050 .
6) Ricordate sempre che parliamo di movimenti Weekly che possono richiedere anche molto tempo. Quindi non è detto che già da lunedì Euro inizi la discesa.
Ovviamente il mercato potrebbe smentire tutto in un batti baleno o dare ulteriore conferma ai dati che abbiamo visto sin qui sempre nell’ ipotesi probabile di averli correttamente interpretati.
Vedremo quello che succederà e nel frattempo cerchiamo come sempre di adeguarci ai movimenti di prezzo e seguirli per quanto possiamo nella nostra operatività che generalmente ha orizzonti temporali molto più stretti.
Finalmente i dati completi del Cot ci hanno dato una lettura un po’ diversa e spero utile quanto meno ad aprire la mente per sviluppare nuovi analisi e nuovi percorsi mentali che non è cosa da poco 😊.
Alla fine trovate anche il grafico di Eur/Usd
Alla prossima settimana.
Buon trading a tutti e come sempre grazie per “accompagnarci insieme” nel nostro personale viaggio di crescita in questo splendido lavoro che tanto leva come tanto dà se impari ad amarlo.
Ciao Emi
p.s.
Ci aggiorniamo durante la settimana come sempre per seguire gli sviluppi
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
📈 AUD-USD, UNA CONFERMA SHORT?Tra le varie coppie con il dollaro "al denominatore", Aud-Usd è probabilmente quella che ci mostra uno scenario di breve termine più lineare ed interessante. Eur-Usd, Gbp-Usd e soprattutto Nzd-Usd infatti sono caratterizzate da un' evidente incertezza e lateralità (ovviamente il riferimento è sempre al mio time frame "daily"!!) mentre l'Aussie, che ha disegnato nel settimanale una seconda candela inside consecutiva, ci ha mostrato due belle Pin ribassiste di mercoledi e giovedi scorso, dopo la correzione tecnica bisettimanale. Il movimento prosegue al di sotto della media mobile e del livello intermedio di resistenza 0,67; sarebbe quindi molto valida l'idea di cercare tra oggi e domani un segnale di Price Action confermativo per valutare una strategia short con target di profitto di medio periodo sul supporto principale 0,62.
Chiaramente, nel caso in cui non ci dovesse essere alcun set up di analisi tecnica, bensì il prezzo evidenziasse nuovamente una debolezza di Usd con un ritorno al di sopra della Ema 21 e delle due Pin menzionate prima, in tal caso cambierebbe lo scenario operativo sul Dollaro ed analizzerei entrate long, anche tornando a valutare le altre coppie di cui sopra.
Vediamo cosa ci "dirà" il grafico in questi giorni.
Un saluto e buon trading.
Maurizio
Euro/Dollaro sulla resistenza di lungo periodoGuardando la situazione di Euro/Dollaro sul lungo periodo, dai minimi di Settembre'22 ha messo a segno un rimbalzo del 14%. Ma soprattutto è arrivato sull'area di resistenza del vettore che parte dai massimi a 1,2369 fino al minmo a 0,9592$.
Il superamento dell'area tra 1,10 e 1,1060$ potrebbe portare ad un allungo rialzista. Non credo che i tempi siano ancora maturi ed è probabile che la resistenza per le prossime settimane faccia ancora il suo lavoro. Sicuramente in caso di ritracciamento verso 1,060$ qualche acquisto sarà da fare. Una discesa sotto 1,030$ annullerebbe tutta l'impostazione rialzista, mai dire mai..
Però un warning su una possibile accelerazione l'abbiamo.
EURUSD IL RECUPERO DA PAURASecondo la mia previsione domani con tutti gli eventi avremo un recupero da parte del Dollaro, così facendo avremo una pressione Rialzista (Buy) di EURUSD con un potenziale TP (Take Profit) di oltre 160 Pips. Entrata sotto lo sbilanciamento della liquidità con confluenza 50% dell'ultima candela Sell to Buy.
Se qualcuno dovesse trarne del profitto da questa Analisi, vi chiedo di fare una donazione per offrirmi una pizza!!! AHAHAH
I problemi del Credit Suisse minacciano il rialzo dei tassi dellI problemi del Credit Suisse minacciano il rialzo dei tassi della BCE e il commercio dell'euro
Dopo un breve periodo di calma in seguito al crollo della Silicon Valley Bank, il Credit Suisse ha rivelato "debolezze materiali" nei suoi controlli di bilancio e continui deflussi di clienti, scatenando un'altra ondata di instabilità negli asset globali. Anche il principale investitore del Credit Suisse, la Saudi National Bank, ha preso atto di non poter offrire ulteriore sostegno finanziario alla banca svizzera in difficoltà, facendo crollare le azioni del Credit Suisse di oltre il 20%. La banca centrale svizzera è però intervenuta in soccorso, dichiarandosi pronta a fornire sostegno finanziario al Credit Suisse, se necessario, aiutando le azioni a recuperare circa la metà delle perdite subite mercoledì e a risalire dal minimo storico sotto i 2 dollari.
Ora cresce la preoccupazione per una maggiore instabilità del settore bancario. Questo ha portato ad aspettarsi che la Federal Reserve possa rallentare o sospendere l'aumento dei tassi. Tuttavia, mercoledì il dollaro è salito grazie all'acquisto di beni rifugio, mentre le valute europee hanno subito un forte calo. L'euro, che aveva registrato un guadagno dello 0,02% nell'arco di un mese, è sceso dell'1,4% e il mercato sta valutando una probabilità del 60% di un rialzo dei tassi dell'eurozona di 25 punti base giovedì, rispetto alla precedente probabilità del 90% di un rialzo di 50 punti base. La decisione sui tassi di interesse della BCE è prevista per giovedì alle 9:15 EDT.
Altrove, il dollaro è salito dell'1,8% rispetto al franco svizzero, mentre la sterlina è scesa dello 0,8%. Lo yen giapponese si è rafforzato dello 0,58%. Mentre gli investitori cercavano un rifugio sicuro, i prezzi dell'oro hanno continuato il loro recente rally, con un aumento dello 0,8% dell'oro e dello 0,3% dell'argento. Al contrario, i prezzi del petrolio sono scesi di oltre 5 dollari al barile.
Operazione in giornata con possibilità swing!Nella sessione di ieri abbiamo avuto una nuova accettazione rialzista da parte del prezzo, questo ci conferma che il prezzo continua a mantenere le strutture long sui tf superiori. Per quanto riguarda m5 abbiamo avuto delle interessanti rotture a ribasso. Opteremo quindi per delle operazioni short per arrivare fino in demand, dove cercheremo le confluenze necessarie per entrare long.
Occhio a posizionarsi su queste supply prima delle 9, si rischiano i soliti sbilanciamenti di apertura sessione London.
Una volta arrivato in demand aspetteremo un cambio m5 long e successivamente, nella nuova demand creata, aspetteremo:
-engulfing m1;
-evidence volumetrica (vsa, pvp)
Per eventuali domande e/o chiarimenti, non esitate a scriverci nei commenti!
EurUsd, preavviso di acquisto oltre 1.07 (TFB)Stiamo osservando EurUsd in queste settimane, per stabilire lo scenario possibile per i prossimi mesi. La BCE ha chiaramente detto che metterà in campo tutti gli strumenti necessari per superare l'inflazione. Pertanto il cambio non ha alcuna prospettiva ribassista. Stiamo valutando uno scenario rialzista per il futuro e osserviamo la fascia di equilibrio storica, che possiamo rilevare nel time frame mensile, che va da 1.05 a 1.22. Questo mercato dal 2015, ha sviluppato le proprie tendenze all'interno di quest'area.
Adesso siamo a lavoro per studiare la congestione, formata sul minimo storico, per trovare nuove opportunità di trading per agganciare e seguire la prossima tendenza primaria rialzista. Poiché la congestione è molto ampia, è stato possibile ricavare un preavviso di acquisto in area 1.07, in anticipo sulla conferma di lungo termine, che avverrà in area 1.0870.
Per concludere, appena saremo in grado di confermare la presenza di liquidità oltre 1.07, riprenderemo nuovamente ad operare su questo cambio. Si tratta di una fase passiva, che può durare complessivamente alcuni mesi (siamo già a 3), ma poi sarà in grado di produrre un indotto di opportunità per confermare gli obbiettivi di profitto di quest'anno.
I MERCATI E LE ASPETTATIVEIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 10.03.2023
-CONTESTO
Quali gli scenari più probabili alla pubblicazione di un dato molto atteso? Questa è la domanda più ricorrente in questi giorni di attesa per la pubblicazione odierna dei NFP, e la risposta più onesta che possiamo dare è : tutti!
I mercati lavorano sulle aspettative, e questo è un dato di fatto, si ragiona sempre sulla base di cosa ci aspetta possa accadere in futuro, ma come si reagirà davvero alla pubblicazione di un dato, di una notizia di un grande market mover , può cambiare di volta in volta sulla base di molteplici fattori che spesso non sono razionali e lasciano spiazzati molti traders.
L’attesa è oramai all’apice per i dati sul mercato del lavoro americano in pubblicazione oggi alle 14.30, e come sempre maggiore è l’attesa maggiore sarà la volatilità espressa dal mercato che una volta recepito il dato, darà vita a riposizionamenti, prese di profitto e perdite, dando vita ad alti scambi.
Il contesto nel quale ci giunge questo dato è quello di in mercato in equilibrio precario su un filo che separa da un lato la speranza di una disoccupazione in aumento che potrebbe essere primo segnale di un’economia Usa in rallentamento e speranza dunque per un’inflaizone futura in calo, e dall’altro lato la paura che un dato in linea con il precedente o poco superiore, mantenga la FED nella sua posizione super aggressiva e che porti al 22 marzo , dato della riunione della FED a rialzi tassi da 50Bp.
Negli ultimi giorni, le dichiarazioni aggressive e preoccupate di Powell, i dati precedentemente pubblicati sul quadro inflattivo americano, hanno fatto alzare le scommesse sui Fed Founds per potenziali rialzi da mezo punto percentuale , quasi abbandonando le speranza di un rialzo più modesto di soli 25Bp.
A far dato oggi saranno anche i salari medi, che ovviamente saranno indice di forza per i redditi e le capacità di spesa dei consumatori americani , pertanto salari orari medi piu alti potrebbero essere un sintomo preoccupate di estrema forza della domanda aggregata che spingerebbe Powell ai toni hawkish.
Nei giorni scorsi uno spiraglio di speranza è arrivato dagli initial jobless claims, che sono saliti oltre i 200K e che potrebbero dare speranze di una disoccupazione in leggero aumento.
Il classico dato su quanti nuovi ruoli paga sono stati creati, perde un po di valore se paragonato al precedente mezzo milione di posti di lavoro visti febbraio, dato che ricordiamo essere frutto di un riconteggio su base annuale e decennale sulla popolazione e sui lavoratori, pertanto sarà saggio focalizzarsi su tasso di partecipazione e tasso di disoccupazione.
Non di meno ieri i mercati azionai hanno subito un fortissimo colpo dalle vendite del settore bancario che inizia a vacillare sotto i timori di una maggiore insolvenza su mutui via via più cari, ma procediamo con il consueto ordine.
-FOREX
Nel mondo valutario il dollaro resta in attesa dei dati di oggi pomeriggio, senza dare grandi scossoni alle majors , con dollar index he rimane ancorato ai livelli di 105.10 , non lontano dai massimi setimanli, facendo registrate al basket su base settimanale un +0.98% che trattiene il mondo retail al 63% corto , ma ala vigilia di dai tanto attesi , ovviamente tutto può accadere!
Il equilibrio anche la moneta unica, che viene in questa fase messa fuori dal focus degli operatori, e lasciando cosi il mondo retail in perfetto equilibrio al 57% short con quotaioni di eurusd a 106 senza particolari direzionalità.
Di maggiore interesse le dinamiche sullo yen giapponese, che ha visto stanotte l’intervento della BOJ , che ha lasciato come da attese il costo del denaro invariato. Rimane pertanto tutto in linea con le politiche accomodanti viste fino ad oggi e lo yen , come prima reazione lascia terreno nei confronti delle altre majors, con usdjpy che balza a 137.figura per poi ripiegare nelle prime ore della sessione europea, lasciando il mondo retail con un 59% di posizioni long yen, in leggero mean reverting.
Tendenza frtissima sul franco svizzzero che ora gode delle aspettative di una banca centrale svizzera hawkish, ancora attesa a rialzi tassi oltre quello che è la sua storica politica di tassi negativi, pertanto il franco surclassa le altre majors performando un +1.68% medio come basket, e mostrandosi come asset migliore della settimana al momento, il che trascina i retail a posizioni corte in mean reverting al 94%!
tutti i cross sono in eccesso sul sentiment retail pertanto le occasioni di mean reverting non sembrano cosi lontane sebbene la cautela resta obbligo.
Debolezza per le oceaniche che patiscono la fase di risk off che vivono i mercati equity, dopo le pesanti vendite di ieri sull’azionario, anche australia e nuova zelanda da sempre correlate positivamente con l’azionario subuscono perdite, trascinando posizioni in mean reveting long ul mondo retail attualmente al 86% long su audusd e al 80% su nzdusd
-EQUITY
L’azionario subisce un duro colpo ieri, con vendite pesantissime nel comparto bancario, sulla scia di timori di insolvenza sui mutui. Tassi piu alti mettono a dura prova i debiti di cittadini ed imprese e forti liquidazioni ieri hanno tirato a ribasso tutti gli indici.
Sp500 si porta a 3895 pnt con un calo del 3% nasdaq a 11945 in linea con l’sp500, trascinando a ribasso ande l’eurpa sebbene rimanga strutturalmente piu tonica.
La paura sembra farla da padrona in queste ore , sara interessante vivere insieme i dati in pubblicazione oggi poemriggio
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
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Analisi Eur/UsdLe quotazioni del cambio EUR/USD rimangono nei pressi di area 1,0600 dopo il ribasso registrato martedì. Con un proseguimento delle vendite, i corsi del cambio principale potrebbero raggiungere area 1,0500, prossimo livello di supporto importante. Con la rottura di questo sostegno il prossimo target delle forze ribassiste potrebbe essere localizzato a 1,0200, livello orizzontale che conta i massimi registrati ad ottobre 2022. Con un eventuale ripresa del trend rialzista in atto da settembre 2022 invece, i compratori potrebbero mirare dapprima in area 1,0825 e successivamente in zona di massimi registrati a inizio febbraio a 1,1000.
EURUSD, scalping intraday"E siamo ancora qua, eh già" canta Vasco, e noi siamo qui su questi mercati mosci che ogni tanto danno un colpo per far vedere che sono vivi, ma potrebbero fare decisamente di meglio.
L'EURUSD ci serve sui massimi di ieri a 1.0573 per entrare short fino al Pivot a 1.0548 , l'MCS M1 potrebbe anche inserire un segnale, l'M5 invece è rimasto in eccesso di debolezza, bene , potrebbe darci un buon segnale Long nel pomeriggio.
La volumetria mostra molti contratti Long nella giornata di ieri, e il prezzo se li è completamente ignorati rimanendo super flat ( quel colpo da 30 pips fatti e riassorbiti proprio a inizio ciclo giornaliero è stato solo una finta enorme).
Non ci sono POC Vergini nelle vicinanze, l'unico aperto è quello odierno a 1.0538 , perciò se il prezzo decidesse adesso di andare sulla prima resistenza giornaliera, il POC lavorerebbe per noi come magnete, le aspettative sono buone.
Breakfast Scalping : EURUSDAbbiamo una situazione di eccesso di debolezza esagerato sull'MCS, sia M1 che M5, dobbiamo sperare in un ritracciamento fino alla MML M1 che attualmente è a 1.0611, ma che mi aspetto si abbassi fino a 1.0609, perchè ricordate cosa c'era a questo livello fino a ieri? Un POC Vergine, perciò questo sarà il nostro livello di entrata short da portare a target sul primo supporto giornaliero a 1.0498.
EURUSD: Azione del prezzo su area di domanda in tenuta 1.0670
Per la prossima settimana prima di aprire qualsiasi trade aspetterò di vedere i movimenti del prezzo in maniera più chiara.
In base all'analisi che faccio ogni fine settimana ho notato che non ho direzione chiara; per esempio: sul settimanale ( la mia bussola) ho una view ancora long sulla maggior parte dei cambi valutari che seguo ma poi sul daily e H4 non ho conferma di ciò.
Detto questo, quando mi trovo di fronte a questo tipo di scelta semplicemente non scelgo, aspetto e, non entro a mercato sin quando non mi sento "sicura" (passatemi il termine, sicuri nn si è mai) per aprire una qualsiasi posizione.
Tra tutti i cambi quello che mi piace particolarmente è EURUSD, sicuramente più forte del Cable, dove si è formato un mio pattern di riferimento la Pinbar reversal.
Sul daily si vede bene, falso dei minimi precedenti e tenuta di un livello di supporto 1.0670; a mio avviso l'area che va dalla candela del 06 febbraio 23 alla candela del 17 febbraio 23 (pinbar) potrebbe trattarsi di una piccola area di accumulo e conseguentemente di domanda che potrebbe creare movimenti anche violenti al rialzo.
In tutto questo il weekly e di conseguenza la mia view è ancora long nel lungo.
Dando un occhio anche alla correlazione inversa con USDJPY è vero che il dollaro ha mostrato forza nella scorsa settimana ma è altresì vero anche che se andiamo ad osservare il weekly sembra poter ritracciare al ribasso da 134.00 circa dove al momento il prezzo è fermo su un livello di resistenza e dove si trova anche la mia ema21 e 134.18 circa c'è anche un pivot mensile.
Dopo questi vari ragionamenti quindi non do per scontato niente e attendo i movimenti del mercato e solo quando avrò chiara la situazione vedrò se inserire un ordine, in base a cosa mi dirà la Price action.
Al momento l'idea potrebbe essere quella di comprare sul supporto e cioè in questo modo ( mi riservo di vedere martedì cosa mi dirà il grafico, lunedì america in festa):
Possibile entry sul daily: 1.0666 al 50% e/o 1.0700 arottura pinbar
SL: 1.0440 livello supporto tracciato sul weekly ( stop ampio)
TP1: 1.1000
Tp2 (ambizioso): 1.1150
Buon weekend e buon trading a tutti!
Ci aggiorniamo martedì, se dovessi fare qualcosa prima aggiornerò la mia idea
📈 Eur-Usd, segnale short o break-out? Ecco le strategie!Dopo il movimento rialzista che ha contraddistinto l'Eur-Usd dallo scorso settembre fino all'inizio del mese passato, la quotazione ha intrapreso un movimento discendente, favorito dal recupero del dollaro americano, che si inquadra tra l'altro come una correzione di tipo settimanale. La quotazione infatti, dopo la media mobile del grafico daily, ha violato anche l'interessante zona di supporto 1,07 continuando il downtrend fino ad incontrare il supporto dinamico della Ema 21 nel time frame weekly, salvo poi iniziare una correzione di brevissimo periodo nell'ultima settimana nel grafico giornaliero. Tale correzione sembra al momento interrompersi proprio sull'ex livello di supporto (ora resistenza) 1,0680 con tre candele Inside rispetto a quella di giovedì 2 marzo e con una leggera reazione proprio sotto il livello chiave e la media 21 in questo momento. Pur trovandoci in una zona "delicata" da un punto di vista "weekly" (il trend è long!!), l'eventuale conferma del rafforzamento del dollaro (vedere grafico del Dollar Index!) e la tenuta della resistenza di cui sopra, con un chiaro segnale di Price Action alla fine della giornata odierna, potrebbe rendere molto valida una strategia di vendita per vedere una continuazione del trend di breve almeno fino alla successiva zona importante di supporto statico 1,0380. Se invece la sessione attuale ci mostrerà un ritorno dei compratori e magari il break-out del livello 1,07, tornerò a valutare un ingresso long attendendo un classico pull back con seguente segnale confermativo nel daily o nel time frame H8.
Buon trading
Maurizio
EURUSD, scalping intradayL'EURUSD parte in lieve Gap Down, ma subito recupera e va al rialzo; l'MCS M1 è in eccesso di forza, uno storno è d'obbligo, siamo già adesso sulla MML M1 e il prezzo potrebbe iniziare a piegarsi già da ora, noi invece dobbiamo attendere un prezzo più alto per entrare short, ovvero la seconda resistenza giornaliera a 1.0670, da portare a target sul Pivot a 1.0619.
Potremmo vedere uno scarico di forza tale da chiudere anche il POC Vergine a 1.0553.
EURUSD LONG - Q2 TARGET 1.15Siamo ancora in Q1, per Q intendo quadrimestre, in quanto nella mia strategia di lungo periodo ho diviso l'anno in 3 parti.
Sono un trader che non utilizza terminologie sconosciute o comprensibili a pochi, tanto meno mi immergo nella politica finanziaria a tal punto da sentirmi fagocitato da essa fare mille supposizioni e non arrivare mai all'obiettivo.
Premesso ciò, vi descrivo il mio pensiero che spero di commentare con chiunque legga questa "pappardella" sono romano, perdonatemi.
Sorvolando su Sanremo, la Schelin che forse gli sfugge, viste le sue ultime uscite, che non è capo di Governo ma capo di un partito morto ed il disastro economico in cui siamo finiti grazie alle politiche senza senso degl'ultimi 10 anni, vorrei fare chiarezza su cosa sia (a questo punto devo dire "per me") l'inflazione e cosa produce, poichè ho letto tutto il contrario di tutto e potrebbe esserci una confusione generalizzata soprattutto per tutti i saggi che lo sono diventati grazie a "l'ho letto su Facebook", che grazie al cielo sta fallendo (ero short sulle azioni FB dal 2020 con grande emozione). Da quel che ricordo, capito e quindi sempre percepito, l'inflazione non è altro che il rapporto tra il costo della vita e la possibilità di spesa. Perchè aumenta? I fattori possono essere diversi, aumento dell'approvvigionamento delle materie prime, difficoltà di sostenere il fabbisogno della popolazione, trattati economici non propriamente favorevoli (in questo noi italiani siamo campioni acclarati) ma una delle motivazioni più importanti che ha promosso l'inflazione da 5 anni a questa parte è da attribuire a tutti quegli aiuti a fondo perduto (potremmo chiamarli tranquillamente sprechi) che gli Stati sono stati costretti ad erogare (ripeto, in modo del tutto assurdo e poco lungimirante) prima, per aiutare impese e persone a generare introiti e poi, per la fantastica pandemia di cui oggi si fantasticano responsabilità addirittura divine (non volevo svelarlo ma il terzo segreto di Fatima era proprio questo, il Covid).
Quindi possiamo affermare che se fino al 2020 una persona che percepiva 1000€ di stipendio aveva un potere di acquisto almeno del 10% superiore, oggi con tutti gli aiuti messi in campo dai governi è aumentato almeno del 25%.
A questo punto cosa succede? Visto che il potere di acquisto è inflazionato del 25%, i prezzi sono aumentati in proporzione. MAGARI! Siamo nell'ordine del 35% sui beni di prima necessità e su quelli di lusso si arriva anche al 50%.
Questo meccanismo ha generato un avvitamento del sistema economico portando l'inflazione ad esplodere letteralmente in faccia ai governi provocando situazioni di imbarazzo e preoccupazione poichè il problema non è solo "riportiamo i prezzi al pre-pandemia ed abbiamo risolto" ma dobbiamo consumare tutti gli approvvigionamenti pagati a caro prezzo (vedete il NG... si è dimezzato più volte in pochi mesi ma i prezzi percepiti, alias bollette, sono scese pochissimo) e diminuire progressivamente gli aiuti alla popolazione. RDC (sono assolutamente contrario, mi spiace) Superbonus (una truffa dove il potenziale truffatore - lo Stato - è il truffato, se ci penso hanno fatto tutto da soli e nemmeno un mentecatto sarebbe riuscito a fare una cosa tanto stupida) bonus di varia natura di cui potevamo tranquillamente fare a meno se avessimo avuto un ministro dell'economia laureata in economia. Ma non pensate che negli altri Stati hanno fatto tanto di peggio, potremmo stare qui ad elencare delle situazioni da far accapponare la pelle ad un neonato.
Tutto questo per dirvi cosa? Che la Lagarde l'unica cosa saggia e condivisibile che ha detto durante tutto il suo mandato è stata "Finchè le politiche economiche dei governi non ridurranno drasticamente gli aiuti ai contribuenti i tassi di interesse saranno sempre in aumento, poichè sono l'unica arma per combattere l'inflazione crescente". Ed ha ragione.
L'aumento dei tassi di interesse producono un solo ed unico effetto: aumento del costo della valuta, con riflessione sull'aumento del costo della vita. Ecco perchè nel breve periodo potremmo assistere ad un calo dell'euro che posso ammettere fino a 1.04, visti gli ultimi dati "quasi" incoraggianti sul possibile rallentamento dell'inflazione. Ma vedo l'Europa ancora lontana dall'aver trovato una soluzione applicabile alla diminuzione dell'inflazione costante tanto sostenere una moneta con un valore buono (1.2/1.3) ed un inflazione bassa (4/6%). Di conseguenza fiber lo vedo a 1.15 nei prossimi mesi (fine Q1: aprile).
Per chiunque sia sopravvissuto alla lettura e vuole darmi un suo parere, mi fa piacere
EURUSD, scalping intradayAndiamo ad attendere il prezzo sulla prima resistenza giornaliera a 1.0646, il nostro target ideale sarà il POC Vergine di ieri a 1.0596, con estensione fino all'altro POC Vergine ben più profondo, a 1.0553.
Il Pivot a 1.0616 deciderete voi se usarlo come target, io lo userò come livello per abbassare lo Stop in profitto.
La volumetria mostra una forte resistenza proprio in R1, dove mercoledì il prezzo aveva piazzato il proprio VWAP; i contratti sul prezzo attuale sono per lo più di acquisto, la spinta fino la R1 sarà quasi ovvia con questi valori.
Allarme Forex: maratona di sei ore di discorsi dei funzionari deAllarme Forex: maratona di sei ore di discorsi dei funzionari della Fed
Le numerose apparizioni dei funzionari della Federal Reserve statunitense scuoteranno il mercato durante le ore conclusive di questa settimana di trading?
Nel corso delle sei ore che precedono la chiusura del mercato questa settimana, sentiremo parlare Lorie K. Logan (Fed di Dallas), Raphael Bostic (Fed di Atlanta), Michelle W. Bowman (Board of Governors) e Tom Barkin (Fed di Richmond), in quest'ordine, fino alla chiusura del mercato forex.
Con così tante presenze consecutive, i trader potrebbero subire un sovraccarico di informazioni che li porterebbe ad evitare il mercato. In alternativa, potrebbero entrare nel mercato durante questa sessione tipicamente a basso volume per posizionarsi per il trading del lunedì mattina. In quest'ultimo caso, la speranza è che si mettano davanti agli altri operatori di mercato che hanno bisogno di tempo per digerire tutti i commenti dei funzionari della Fed durante il fine settimana.
Mercoledì scorso, il presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari ha espresso preoccupazione per i dati sull'inflazione e sull'occupazione ricevuti a febbraio, dopo il rialzo di 25 punti base dei tassi della Reserve. Kashkari ha dichiarato di essere "aperto" a un rialzo dei tassi di 25 o 50 punti base per il prossimo. Il sentimento degli altri funzionari della Fed in merito a questa questione dovrebbe aiutare a definire le posizioni commerciali di venerdì e della settimana successiva.
I trader di EUR/USD e GBP/USD potrebbero essere interessati a sapere che questa settimana parleranno anche i funzionari della Banca centrale europea e della Banca d'Inghilterra. Isabel Schnabel della BCE parlerà giovedì (EST) in occasione della pubblicazione dei conti della riunione di politica monetaria della BCE, seguita da Huw Pill della BoE poche ore dopo. Anche Christopher Waller della Fed statunitense parlerà giovedì alle 16:00 (EST), dopo Pill.
EURO VERSO AREA 1.0480/1.0440- S&P E DAX CHE FANNO ? Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
REPORT N.50
Sabato 18 Febbraio 2023
(il cot non viene rilasciato da martedi 24 gennaio 2023)
EURO VERSO AREA 1.0480/1.0440
Come sapete gli ultimi dati aggiornati del Cot risalivano allo scorso 24 gennaio 2023. Questa settimana sono stati rilasciati i dati aggiornati a martedì 31 gennaio 2023. Il CFTC ha appena dichiarato che conta di rilasciare progressivamente tutti i dati entro la metà di Marzo. Rimango problemi con riferimento al Malaysian Crude Palm Oil e al Dow Jones. I dati riferiti a questi due strumenti verranno aggiornati secondo le migliori stime.
Dal canto nostro, nonostante abbia già iniziato lo studio dei nuovi dati rilasciati, aggiornati al 31 gennaio scorso, prima di pubblicare nuove analisi e proiezioni riguardanti il Cot, aspetterò la pubblicazione completa di tutti i dati per averne un quadro esaustivo e significativo che non mi faccia tirare conclusioni affrettate.
Nel Report n. 49 della scorsa settimana abbiamo analizzato e visto tutti i livelli chiave riferiti ad Euro sul grafico Weekly e Monthly.
Il livello “Diga” a 1.0635 è stato ampiamento violato. La cosa più probabile ora è il raggiungimento dell’ area dei minimi mensili del 2015-2016 e 2017 che sono stati ulteriormente confermati e trasformati in area di supporto importante dalle candele Weekly del 14novembre, 5 dicembre 2022 e 2 gennaio 2023. Ho evidenziato tutto a grafico con delle frecce.
Sempre a grafico ho inserito altri interessanti spunti operativi.
Riguardo ad S&P,
la situazione ora è molto incerta. Abbiamo raggiunto e superato i livelli che avevo indicato la settimana scorsa in area 4.000 punti. Proprio sotto a questa area, nel Daily stiamo ora assistendo ad una possibile e molto precaria area di accumulazione che potrebbe riportare S&P sopra i 4.000 punti.
Nel Daily la candela di venerdì con cui si è chiusa la settimana, non riesce a comprare i minimi del giorno precedente che avevano fatto sperare in una possibile reazione.
La più probabile area da raggiungere rimane a parere mio i 3.900 punti. A grafico ho evidenziato qualche altra informazione aggiuntiva.
Rimane sicuramente più forte il Dax che potrebbe comunque raggiungere area 15.000 punti. Vi metto il grafico:
Un abbraccio e alla prossima settimana.
Buon trading a tutti.
Ciao Emi