BITCOIN, SAREBBE MEGLIO UNO STORNO!La tendenza è indubbiamente ribassista, sia nel grafico giornaliero che in quello settimanale, e addirittura potrebbero esserci sorprese nel grafico mensile qualora la quotazione si confermasse (a fine maggio) al di sotto della EMA21 con un possibile cambio di trend di lungo periodo. Rimanendo in un'ottica di più breve periodo dobbiamo entrare in questo downtrend con un obiettivo di possibile target in zona $22.500; per fare questo potremmo valutare delle vendite su break out del livello $28.500 ma avremmo sicuramente un rapporto risk/reward meno conveniente. L'ideale sarebbe assistere ad un movimento di momentanea correzione in area $31.600 per poi verificare la presenza di uno dei miei segnali di Price Action ed entrare short ad un prezzo nettamente più conveniente. Vedremo ovviamente ciò che il prezzo ci mostrerà nelle prossime ore!
Maurizio
Eurusd-3
STORNO O INVERSIONE?BUONGIORNO FOREX DEL 18.05.2022
Dopo tanto attendere ecco che i mercati presentano i primi segnali di storno, primo tra tutti il dollaro americano, che dopo una sequenza di sei settimane di rialzi, inizia ad aggredire i minimi intraday andando a rompere i minimi della scorsa settimana a 103.40 per approdare sulla mm21 periodi daily a 103.10.
Il contesto macro non è cambiato, e ieri Powell ha ribadito la volontà di alzare i tassi di interesse fin tanto che l’inflazione non darà segni di cedimento, dunque questi primi movimenti di storno del dollaro sono già occasioni di acquisto?
Beh per buona parte dei traders retail si!
Dai 17881 lotti long sul basket dollari, oggi ne ritroviamo 29360, il che ribilancia le percentuali che passano da 68% corti di ieri a 54% attuale, segno che molti traders in posizione contrarian short hanno colto rapidamente questa occasione per uscire dalle loro posizioni mean reverting, e tanti erano pronti ad entrare in trend long sul dollaro.
Il quadro tecnico sul dollar index pone supporti importanti alle aree di 103.16-103.25, e sebbene anche la nostra idea rimane pro dollaro sul medio termine, non possiamo escludere maggiori affondi sul biglietto verde che potrebbe giungere alle aree di 101.00 prima e 99.00 poi senza ancora compromettere il quadro tecnico rialzista di lungo.
Le ripercussioni sulle majors sono state immediate, con eurusd che torna a 1.0550, con forti posizionamenti corti da parte dei retail che passano al 56% short, aprendo a possibili allunghi rialzisti che vedrebbero approdi alle aree di 1.0675, livello della mm200 in h4 anche in questo caso , senza dare ancora il via a vere e proprie inversioni di trend.
Anche il cable vede finalmente allunghi rialzisti, allontanandosi dai minimi di 1.2125 per approdare alle porte di 1.25 figura, con i traders retail che portano il loro posizionamento non lontano dalla parità al 51% long, il che farebbe ben sperare per allunghi fino alle aree di 1.2640, area dalla quale rivalutare eventuale nuova forza del dollaro.
Prosegue infine lo storno di usdcad , che mantiene una chiara struttura ribassista a massimi e minimi decrescenti in h4 sotto la mm21 con i retail long contrarian al 59%, il che ci farebbe propendere al breakout dei minimi di ieri posti a 1.28 figura per dei posizionamenti short ancora in linea con l’attuale fase correttiva del dollaro americano.
Tuttavia non cambiamo la nostra view di medio periodo, ovvero un dollaro americano ancora forte, in quanto le condizioni macro non sono variate, e gli attuali storni tecnici non possono essere visti vome vere inversioni di tendenza, in grado di mettere in crisi la struttura rialzista del biglietto verde.
Medesimo principio ci muove sul mondo equity, dove gli inequivocabili respiri degli ultimi giorni, non ci fanno ancora propendere per dei rialzi tali da invertire la tendenza di medio periodo, che riantra nella prospettiva di un rallentamento economico globale, domostrato ancora stanotte anche dal Giappone che ha pubblicato dati sul PIL del primo trimestre 2022 che in questo caso in rallentamento, seppur le politiche economiche della BOJ siano propense ad idee dovish di allentamenti economici importanti.
Dunque il Nasdaq che approda alle aree di 12520 rimane sotto la mm21 periodi daily, chesa ancora segnalare inversioni, ma timidi accenni di storno dai minimi, che potrebbero indubbiamente approdare alle aree di 12800 , lasciando invariato il quadro tecnico fortemente ribassista.
La debolezza del dollaro lascia respiro anche al mondo commodities, special modo i metalli come il silvers che stava vivendo un fortissimo ribasso con quattro settimane consecutive in territorio negativo, fino alle aree di 20,424$ per poi stornare agli attuali 21.60$ . anche in questo caso , le dinamiche dollaro centriche non modificano le nostre aspettative, che leggono nel breve solo uno storno di tutti gli asset class, senza determinare l’inversione di lungo. Anche sul mondo commodities quindi le prospettive di recessione globale peseranno a nostro parere sui prezzi dei metalli industriali come il silvers o il copper, seppur in una prospettiva di più lungo periodo.
Pubblicati infine stamattina i dati sull’inflazione UK, che seppur al di sotto delle aspettative, mostrano un balzo dal 7.0% dell’ultima rilevazione ad un poderoso +9.0%, segno che la corsa dei prezzi è tutt’altro che rallentata, e che i quattro rialzi tassi messi in campo dalla BOE non hanno ancora sortito nessun effetto reale.
Avremo poi appuntamento con l’inflazione in euro zona alle 11.00 anch’esso atteso sui massimi di +7.5% ma in questo caso la BCE on ha ancora giocato le sue carte, con la sola prospettiva di rialzi tassi nel prossimo giugno.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
Ripartono i rendimenti al rialzo e le borse? 17.05.2022Le banche centrali confermano le intenzioni rialziste sui tassi e ridanno fiato alla salita dei rendimenti.
Vediamo le conseguenze su EURUSD e sugli indici azionari principali. Apple e Bitcoin non anticipano forza (per adesso).
Analizziamo Edison.
EURUSD in ripresa verso 1,0480Su questo grafico vediamo che la zona al di sotto ,10375 è stata sempre comprata in tutte le occasioni di spinta ribassista. Questo non signficia che l'inversione definitiva è iniziata in quando la dinamica settimanale rimane assolutamente ribassista. Personlamente penso che EurUsd si sta preparando per una dinamica rialzista forte per i prossimi mesi con un indebolimento di dollaro.
Per questa settimana, già dai primi giorni, è possibile vedere EurUsd ritornare verso 1,0480
DOLLAR INDEX NUOVI MASSIMIBUONGIORNO FOREX DEL 13.05.2022
Continua la forza del dollaro americano che segna nuovi massimi di periodo a 104.80, schiacciando di fatto tutte le altre majors, tuttavia il posizionamento retail di quest’oggi mostra segni di stanchezza da parte nel sentiment contrarian dollaro che abbiamo visto fino ad oggi.
Le percentuali lette nel basket dollari mostrano un 75% short, a fronte di un 78% di ieri mattina, segno che qualcosa sta lentamente cambiando, anche le correlazioni inter market mostrano questa mattina la voglie di stornare dai minimi.
Il percorso fatto fino ad oggi è stato un chiaro rally ribassista del mondo equity, una schiacciante forza del dollaro americano con la caduta pesantissima del comparto cripto, che ad oggi grida a gran voce la necessità di un respiro.
Eurusd che ha toccato 1.0350, area di minimo del 2016 sembra stamani trovare ingressi di posizioni short da parte dei retail che come spesso accade entrano in netto ritardo nel trend oramai concluso, dando cosi la possibilità ai grandi operatori di trovare controparte valida per scaricare posizioni in trend detenute fino a quel momento.
Eurusd mostra pertanto un sentiment long in netto calo, che passa dal 78% visto ieri al 73% attuale, segno che probabili allunghi fino alle aree di 1.0475 non sono da escludere, seppur non determinanti per un’inversione del trend ribassista.
Interessante anche usdjpy che dopo l’incredibile rally rialzista che lo porta a registrare ad oggi una performance da inizio anno del +12% sembra finalmente voler cedere qualche punto percentuale, iniziando a perdere le aree di 130 figura, giungendo nella giornata di ieri a 127.50, per poi recuperare 2 figure. Alta volatilità dunque , ma la struttura sembra cambiare e il test delle aree di precedente supporto di 129.50 sembrano poter dare spazio a nuovi allunghi ribassisti. Tuttavia rimaniamo cauti nel vendere dollari, che godono ancora di una grande forza strutturale e oltre a degli storni e prese di profitto non crediamo possano concedere molto di più
Con una sequenza di sei settimane consecutive di ribassi, il dollaro neozelandese giunge alle aree di 0.62 figura, da dove il mercato sembra cercare anche in questo caso degli interessanti respiri, che dovranno tuttavia essere confermati dal breakout dei massimi di ieri posti a 0.63 figura. Il sentiment retail rimane ancora al 78% lungo, ma anche in questo caso anomali ingressi di posizioni corte qui sulle aree di minimo fanno ben sperare per degli storni che potrebbero trovare target nelle aree di 0.6475.
Anche il comparto azionario rimbalza dai minimi di ieri, senza per ora invalidare la struttura di lungo periodo ribassista, ma tuttavia cerca di dare spessore ad un trend che altrimenti si limiterebbe ad essere un profondo rally. Potenziali storni potrebbero portare il nasdaq alle aree di 4061 e 4123 senza ancora invalidare la struttura ribassista, pertanto sono target da ricercare con estrema cautela, cosi come il dax che questa mattina sembra dare struttura rialzista e puntare alle aree di massimo della scorsa settimana di 14300pnt.
Anche il mondo crypto sconvolto dalle ultime notizie e avvenimenti sul token Luna e TerraUSt, sembra voler recuperare dai minimi di questo 2022 , con un Bitcoin che ha rotto il livello dei 30 000$, fino ai 25300$ per poi recuperare nella sessione asiatica, e riportarsi a quota 30700$.se il mercato mantiene la sua forte correlazione diretta tra Bitcoin ed Equity, non possiamo escludere un ribalzo di entrambi gli asset class che porterebbe potenzialmente bitcoin alle aree di 3500 $, ma oggi venerdi ultima giornata di questa ottava, e la cautela resta obbligo, portando le prospettive di storni ad inizio settimana prossima.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
IL DOLLARO PROSEGUE LA SUA CORSA, MENTRE IL MONDO CRYPTO SOFFREBUONGIORNO FOREX DEL 12.05.2022
Giornate non facili sui mercati finanziari mondiali, ieri la pubblicazione del dato sull’inflazione negli stati uniti ha dato ancora conferme di una corsa senza freni dei prezzi, con un IPC al +8.3% che può sembrare migliore del precedentre 8.5%, ma se consideriamo l’effetto base di cui abbiamo parlato ieri , l’inflazione reale potrebbe essere pari al 9-10%. Inutile quindi i primordiali indugi del mercato, che dopo un respiro brevissimo del dollaro e delle borse, hanno concretizzato la necessità di una FED aggressiva, che non ha scusanti per interventi decisi e concreti, pertanto su ancora il dollaro americano e giù le borse!
Ancora a far notizia ieri, le dinamiche legate al mondo crypto, che grazie anche ad una fortissima correlazione con il comparto equity, ha visto pesanti ribassi e questa volta a trascinare tutto sono state le vicende di TerraUSD, che ha registrato ribassi importanti fino altre l’80%.
L’intero comparto ne ha risentito, e le azioni di coinbase sono crollate di quasi il 30%, portandosi a ridosso dei 50$, portano a catena ribassi anche sul Bitcoin, che sfonda il muro dei 30K e approda a 26800$. Giornata impegnativa per il mondo delle crypto valute!
Il mondo FX legato alle majors , ha seguito le dinamiche dollaro centriche che dominano i mercati da mesi oramai, con il biglietto verde che schiaccia a ribasso tutte le concorrenti, in percentuali ovviamente diverse ma con dinamiche molto simili.
Eurusd seppur molto debole, mantiene i supporti di 1.05 figura e le prospettive di un rialzo tassi nel prossimo luglio sembrano prendere corpo, il che da la farza necessaria a non rompere i minimi di periodo, almeno per il momento, mantenendo cosi stabili anche le posizioni dei traders retail che oscillano da giorni intorno al 76% long, in attesa di qualche storno che nostro malgrado non trova condizioni fondamentali per concretizzarsi in una price action rialzista.
Pubblicati stamattina i dati sul PIL del regno unito, tutte le rilevazioni sono uscite negative , sia il mensile con un -0.1% , che l’annuale relativo al 1° trimestre di questo 2022 con un 8.7% ben sotto le attese del 9.0%,per finire con il pil trimestrale al +0.8% rispetto ad un precedente 1.3%. Dati non certo brillanti, che pesano grandemente su una situazione già di ampia difficoltà mostrata dalla sterlina, specialmente contro il dollaro americano , che si porta sulle aree di 1.22 figura, e trascina con se l’85% dei retail, che sono in posizione contrarian long, e che continuano a comprare, andando alla ricerca dei minimi giorno dopo giorno. L’espanzione dei prezzi, indica senza dubbio un eccesso di ribasso, tuttavia la congiuntura macro non giustifica un’inversione del trend ribassista se on per delle momentanee prese di profitto, in assenza delle quali un approdo in area 1.2075 e 1.20 figura non è da escludere.
Anche le oceaniche non fanno meglio contro il dollaro , con audusd che prosegue la sua discesa bucando i minimi di 0.69 e puntando a 0.6825 con un timido 67% dei traders retail long, il che fa pensare ad una forza in calo del trend ribassista, ma presto forse per cercare inversioni o respiri tecnici, la cautela in questi casi non va mai abbandonata.
Per finire usdcad a ridosso dei massimi di 1.3040 trova nuova linfa dai dati pubblicati ieri, e sepur alla 7° settimana di rialzi non possiamo escludere allunghi ulteriori, prima di prese di profitto che non determinerebbero comunque un’inversione del trend.i nostri colleghi retail continuano a mentenere posizione contrarian short al 72% senza demordere dalla ricerca dei massimi, che sta portando ad una lunga sofferenza in posizioni che non assecondano la forza schiacciante del biglietto verde.
Rimaniamo pertanto vigili e cauti nella ricerca di storni, riducendo il rischio specialmodo quando si lavora in contro trend.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
INFLAZIONE USA E L’EFFETTO BASE.BUONGIORNO FOREX DEL 11.05.2022
Giornata cardine per la settimana di contrattazione che stiamo vivendo sui mercati finanziari, l’attenzione è interamente rivolta al dato sull’inflazione negli Stati Uniti che per questo mese di Maggio 2022 dovrebbe godere del cosi detto “effetto base” , rendendo il dato distorto rispetto al valore reale dei prezzi al consumo.
Se andiamo a ricercare il livello di inflazione nel maggio 2021, cioè ad un anno fa, i dati ci mostrano la prima rilevazione oltre la soglia del 2% ,per la precisione un +4.2%, il che porterebbe il dato in pubblicazione oggi a rapportarsi con un tasso già elevato dei prezzi al consumo, rendendo inefficace o poco attendibile l’attuale rilevazione.
Inizia quindi a rendersi necessaria una lettura più approfondita dei dati macroeconomici, per riuscire a capire quanto le politiche monetarie intraprese dalla FeD riescano a contenere la corsa dei prezzi, e quanto dovrà essere più o mena incisiva nelle sue prossime mosse, pertanto l’aspetto macroeconomico diventa fondamentale per tutti i traders.
In attesa della pubblicazione dell’IPC di oggi, i mercati mostrano un dollaro americano stabile sui massimi di periodo a 103.80 dopo un breve test delle aree di 104.00, il che farebbe pensare ad una fase di distribuzione, che potrebbe dare fiato al biglietto verde, special modo se i dati di quest’oggi dovessero uscire migliori delle attese, ponendo le basi per una minore aggressività da parte della FED nelle prossime riunioni.
Alla luce di questa possibilità anche il comparto equity consolida sui minimi , con il Nasdaq sulle aree di 12450 pnt, senza offrire ancora spazio a veri e propri storni rialzisti, cosi come l’S&P che resta stabile a 4000pnt, livello psicologico chiave.
Mantengono alta la volatilità le commodities, come ad esempio il Ngas, di cui abbiamo discusso ieri, che dopo un affondo asulle aree di 6.40$ riconquista rapidamente i 7.50$, mostrando chiaramente la volontà di rimanere nell’intorno dei 7$ real value dell’asset in questa fase storica.
Stabili nel loro insieme i posizionamenti dei retail sul mondo forex, con un 77% short sul dollaro americano in linea con il 75% visto ieri, cosi come il 54% long sull’euro rispetto al 57% di ieri.
Unico basket dove i retrail sembrano focalizzare l’attenzione è il dollaro neozelandese, che ieri ha messo a segno un’ulteriore giornata di ribassi che ha offerto aspettative di mean revertig al 65% dei retail oggi in posizione long, rispetto al 59% dieiri.
Restano pertanto poco mossi i sentiment sulle majors, mentre restano interessanti gli eccessi su diversi cross valutari, come nzdcad, con un 91% dei traders in posizione long, con i prezzi che hanno trovato momentaneo supporto a 0.8180 offrendo possibilità di storni al breakout delle aree di 0.8250 per possibili allunghi fino alla mm21 periodi daily che si trova nelle aree di 0.8350, offrendo pertanto ottimo R:R
Ancora interessanti le dinamiche sul dollaro canadese, con il cross cadjpy che vede il 92% dei retail in posizione corta, mentre i prezi sembrano distribuire nella fascia compresa tra 99.50 e 102.50, ultimo baluardo supportivo 99.00 figura che se violato potrebbe aprire le porte ad importanti storni ribassisti.
Rimaniamo pertanto vigili sulla pubblicazione di quest’oggi relativa all’infalzione usa, per valutare le dinamiche che si svilupperanno sui mercati finanziari.
Se la lettura di oggi
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
EUR/USD: chiusura ciclo biennale?Andamento da manuale per il grafico EUR/USD negli ultimi due anni.
Prendiamo come punto di partenza il minimo fatto il 20 Marzo 2020 come ciclo biennale (T+6) con chiusura dell'annuale (T+5) il 31 Marzo 2021. Da li parte il ciclo annuale indice ancora in corso.
Lo scorso 28 Aprile si è chiuso il ciclo mensile facente parte dell'ultimo ciclo trimestrale e molto probabilmente con la prossima chiusura mensile, assisteremo anche alla chiusura del ciclo annuale in corso che dovrebbe avvenire non oltre la fine di giugno.
L'impostazione attuale per il lato indice è ribassista e ci si dovrebbe aspettare un aggiornamento del minimo fatto il 28 Aprile a quota 1.047.
Per quanto riguarda il lato inverso, siamo vicino alla chiusura del mensile ma nulla fa supporre a un cambio di trend.
AUD-NZD: UN SEGNALE E...LONG!!Il cross neozelandese è senz'altro uno di quelli che ci mostra lo scenario più lineare e continuo nel mercato Forex. A partire infatti dal novembre dello scorso anno il prezzo ha iniziato una tendenza rialzista, con una correzione un po' più marcata tra febbraio e marzo di quest'anno, mantenendosi quasi sempre al di sopra della Ema21 e violando da poco l'importante area di resistenza 1,1030.
Lo scenario è rialzista anche nel time frame settimanale, per cui si potrebbe approfittare dell'attuale correzione di breve periodo in essere per cercare nuovi segnali di Price Action long nella zona precedentemente menzionata (da un punto di vista "giornaliero") o, meglio ancora, in avvicinamento alla media mobile in area 1,0980 (più interessante da un punto di vista "settimanale"). Il target di prezzo, guardando il canale rialzista, potrebbe essere collocato anche sul livello chiave 1,1270.
Attendiamo ovviamente segnali di prezzo nei prossimi giorni e vedremo che strategia utilizzare.
Maurizio
IL BEAR MARKETBUONGIORNO FOREX DEL 09.05.2022
Inizia la seconda settimana di Maggio ed i mercati proseguono la loro struttura di debolezza, con i maggiori listini mondiali, che aprono non lontano dai minimi, il pre market dell’S6P parte in gap down sotto i 4100 pnt, cosi come il Nasdaq che naviga sotto i 12600pnt, entrambi a delineare una possibile sesta settimana consecutiva di ribassi.
Non sembrano esserci storni, il mercato cerca un nuovo equilibrio e la fuga di investitori è rapida, si bruciano rapidamente i prezzi che ad ogni nuovo tentativo di recupero vedono nuovi profondi ribassi, difficile comprare, difficile sperare, facile soffrire… è il bear market!
Tutti gli operatori hanno una sola parola d’ordine: comprare dollari!
Unico asset che sembra non avere freni è il biglietto verde, con un dollar index che attacca area 104.05, con la sesta settimana consecutiva di rialzi, il che in ovvia correlazione mette sotto pressione tutte le altre majors, che non godono del medesimo favore degli investitori.
Il posizionamento dei retail sul dollaro americano resta pesantemente short, con l’81% dei retail corti, in nuovo aumento rispetto al 78% visto venerdi, indicazione che on è ancora terminata la fame di dollari da aprte delle mani forti, e il duro lavoro di controparte dei retail potrebbe vedere ancora lunghi periodi di sofferenza.
Tutte le majors lavorano in un mercato dollaro centrico, che schiaccia euro e sterlina in primis, ed invoglia ulteriori ingressi in mean revertig , il che ci permette di trovare l’82% dei retail long su eurusd rispetto al 76% di venerdi, con i prezzi ancora sui minimi di periodo a 1.0508, non lontano dai supporti chiave di 1.0480-0475, ultimo baluardo prima di approdare alle aree di 1.0325 minimo del 2016.
Quadro simile per il cable, che vede l’85% dei retail in posizione di mea reverting long, sulle aree di minimo di 1.2275, prossimo ai minimidi 1.2240 prima e 1.2075 poi, minimo dell’aprile 2020. I dati attesi in settimana sul PIL del Regno unito potrebbero dare accelerazioni ribassite la dove si dovessero avere le prime avvisaglie di una possibile recessione tecnica, pertanto non ci stanchiamo di raccomandare prudenza.
La forza del dollaro si esprime chiaramente anche contro lo yen, che non trova nemmeno le chiaro mercato bearish le giuste motivazioni per vedere storni, portando cosi usdjpy a ridosso dei masimi di 131.25 con il 79% dei traders in posizione corta, senza ancora dare segni di stanchezza, pertanto i nuovi ingressi corti non sono ancora da prendere a modello, e potrebbero spingere i prezzi fino alle chiare aree di 135.00 figura.
Interessante infine usdca, che giunge finalmente alle aree di resistenza poste a 1.2950, con un 74% dei traders retail corti, e per quanto la forza del dollaro non è terminata, riteniamo necessario il BreakOut di 1.2975 per determinare ulteriori allunghi che porterebbero usdcad a segnare nuovi massimi dal maggio 2021, un segnale di forza del dollaro di non poco conto a nostro parere.
Per quanto riguarda i cross riteniamo ancora degni di attenzione gli eccessi di nzdcad, copn i retail all’89% in posizione long, cosi come cadjpy con un 94% short, e gbpcad con un 89% long. Sebbene tuti e tre gli asset ancora non vedano setup validi per ingressi in mean reverting, restano meritevoli di entrare nella nostra watch list.
Il calendario economico della settimana pone la nostra attenzione sul dato IPC stati uniti, e PIL del regno Unito, due appuntamento ai quali non si può mancare per decifrare la direzione delle due congiunture macroeconomiche.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
PER I BIG PLAYERS NON è ANCORA IL TEMPO DELL’EURO!
ANALISI COT REPORT del 07.05.2022
Prosegue questo 2022 non privo di colpi di scena, la volatilità resta mediamente alta su tutti i comparti, e il cambio di rotta nelle politiche monetarie occidentali, mantiene con il fiato sospeso gli investitori che sembrano credere solo ed esclusivamente nel biglietto verde!
Il comparto valutario vede un generale scarico di posizioni, i big players liquidano posizioni un po su tutti gli asset in una settimana dove a pagare le spese di un clima di incertezze sui mercati finanziari sono l’euro e la sterlina più di tutte le altre majors, mentre resta stabile il posizionamento sul dollaro americano che resta per ora unica certezza nel mondo FX.
Abbiamo concluso una delle settimane più importanti per questo trimestre 2022, che ha visto la FED alzare il costo del denaro di 50Bp e aprire la strada ad una chiara lotta all’inflazione, cercando tuttavia un equilibrio con la congiuntura economica puntando alla ricerca di un tasso di equilibrio che possa permettere ai prezzi di rientrare senza tutta via correre i rischi di una recessione. Settimana che ha visto anche la BOE alzare per la quarta volta consecutiva il costo del denaro, senza tuttavia ottenere il medesimo effetto della FED, a causa proprio di una congiuntura macro economica decisamente più debole, con una domanda interna già molto penalizzata dall’alta inflazione e con un mercato del lavoro non certo paragonabile a quello USA, ma procediamo con il consueto ordine.
Passa in territorio negativo il sentiment dei big plaiers, che per la prima settimana di questo 2022 vedono una posizione netta short con -6378 contratti rispetto ai 22201 della scorsa settimana, con una spinta ribassista di ben 28579 contratti come solo altre 4 volte dal 2019. Oramai la BCE , nella sua scelta di inerzia nei confronti dell’inflazione, sembra decretare profonda sfiducia da parte degli investitori, che acnhe a causa della guerra in Ucraina, preferiscono spostare le loro aspettative e la loro liquidità in asset con prospettive migliori. La volontà di ritardare l’inasprimento delle politiche monetarie da parte della banca centrale europea, oramai letta come segno di sfiducia nella congiuntura macro è un chiaro segnale di quanto poco solida possa essere l’economia del vecchio continente, e quanta poca speranza si abbia nel crederla capace di resistere a politiche più aggressive senza cadere in una spirale di recessione.
Tutto questo porta la moneta unica a rimanere ancorata ai minimi di periodo di 1.0550-1.05 figura, e seppur il quadro tecnico sia meritevole di storni fino almeno alla mm21 periodo weekly posta in area 1.1080, le condizioni macroeconomiche e la forza schiacciante del dollaro lo impediscono, pertanto resta plausibile per il momento porre speranze per un respiro tecnico fino ai massimi della scorsa settimana di 1.0850.
Anche la BoE, la scorsa settimana ha dato le sue indicazioni di politica monetaria, alzando per la quarta volta consecutiva il costo del denaro, mostrando anche in questo caso la chiara volontà di combattere la corsa dei prezzi, che si proietta al picco del 10% secondo la Boe, la quale ha affermato che seppur non si entrerà in una recessione tecnica, il quadro macro economico potrebbe rimanere compromesso, e non sarà facile ripartire. Tuttavia un rallentamento economico, ci pare il minimo plausibile considerato gli anni di pandemia, i blocchi produttivi che ne sono derivati, la brexit, e per finire la guerra tra Russia ed Ucraina, che ha fatto schizzare i prezzi del comparto energetico.
Prospettive pesanti dunque per la sterlina che vede ancora posizionamenti netti corti da parte die big players, che passano a -73813 contratti short, rispetto ai -69621 della scorsa settimana, segnando cosi un nuovo record nel posizionamento corto dal 2019 ad oggi. Le ripercussioni sulla valuta sono state immediate e con un crollo di oltre il -2% la scorsa settimana, il cable mette a segno la terza consecutiva ottava in rosso, con una performance totale del -5.80% dai massimi di 1.3075. anche in questo caso respiri tecnici sembrano dovuti, ma la super forza del dollaro monopolizza ancora l’attenzione degli investitori, che non sembrano ancora stanchi di vendere sterline. tuttavia la possibilità di qualche breve storno ci sembra plausibile, anche per dare uno spessore al mercato , che potrebbe provare ritest della mm21 periodi daily in area 1.27, previo respiro del biglietto verde.
Stabioli infine le posizioni long sul dollaro americano, che vede i big players ancora netti lunghi con 33071 contratti, in linea con i precedenti 33879, il che da corpo ad una fase di consolidamento di dollar index sui massimi di 103.50-103.80. il trend del biglietto verde non sembra pertanto essersi esaurito, cautela nel ricercare occasioni di mean reverting sul dollaro americano, almeno fino a che i dati della congiuntura economica sembrano dar ragione a Powell e alla fiducia in un economia robusta. Le possiblità di vedere un mercato del lavoro più debole non è da escludere da qui ai prossimi mesi, e con lui anche la domanda potrebbe risentirne, ma la strategia è chiara: colpire la domanda per abbattere i prezz! Quindi allacciamo le cinture per i prossimi mesi sui mercati.
Come conueto oramai per la rubrica dedicata al posizionamento dei big players è doveroso dare uno sguardo anche agli indici che trovano forti riduzioni nel posizionamento dei big players sull’S6P, che passa da 122750 contratti netti lunghi a 52207, con una mega riduzione di ben 70543 contratti, segno che le parole di Powell e i timori di cosa potrà accadere alle aziende americane nei prossimi trimestri sta mettendo in guardia gli investitori che preferiscono liquidare posizioni e iniziare a rivedere il proprio posizionamento.
Stabili tutto sommato gli altri indici, che non vedono grandi scostamenti rispetto alla scorsa settimana, ma resta da segnalare il posizionamento sul vix che con 10496 contratti long, passa questa settimana i large speculators ad un posizionamento corto di soli 61729 contratti, segno che i timori aumentano.
Vedremo cosa accade la prossima settimana con i dati sull’inflazione usa e il PIL del regno unito, dati che sicuramente catalizzeranno l’attenzione dei grandi speculatori.
Buon Week End e buon trading
Salvatore Bilotta
PETROLIO: BASTA FALSI BREAKOUT?!Dopo l'inizio del conflitto bellico in Ucraina e la forte spinta rialzista che aveva portato, nel giro di una settimana, la quotazione del Petrolio WTI dai $92 ai $125, è iniziata una fase laterale di medio periodo con una serie di "rimbalzi" al ribasso e al rialzo che hanno formato una sorta di grande triangolo rialzista di continuazione di analisi tecnica. Nonostante questa lateralità di medio termine, evidente nel grafico daily con l'appiattimento della media mobile violata in continuazione nel corso degli ultimi due mesi, nel brevissimo periodo vi è un' impostazione leggermente più rialzista; di fatto la tendenza nel settimanale continua ad essere Long e quindi l'idea è proprio quella di ricercare delle opportunità rialziste, possibilmente con la rottura "definitiva" della zona di resistenza $108 che è già stata oggetto di falsi breakout, a fine marzo, il 18 aprile e nella sessione di ieri. Vediamo se oggi o comunque nei prossimi giorni si formerà un valido setup di Price Action long per tradare la rottura di tutta l'area $108/109 e rivedere quindi la quotazione sui massimi dei primi di marzo!
Per conoscere tutta la mia attività nel Forex e Azionario leggete il mio profilo Tradingview!
Maurizio