Eurusd-4
DOLLARO USA AL TEST DEI MASSIMIBUONGIORNO FOREX DEL 05.07.2022
Poche scelte per gli investitori, che al momento prediligono il biglietto verde che prosegue il suo trend rialzista. Al momento il dollaro è al test di 105.80, massimo per questo 2022, e sembra voler proseguire la sua corsa.
Perché gli investitori scelgono ancora dollari americani? Diverse secondo noi le cause, la prima , che ad oggi è forse quella meno rilevante, la prospettiva di un differenziale tassi invitante. Mantenere un portafoglio in dollari, alla fine di questo 2022 potrebbe pagare un ottimo delta tasso contro una qualsiasi altra valuta , almeno tra le majors, che non regge il confronto. È questo un motivo, seppur via via minore, in quanto le aspettative di rialzi tassi vanno diminuendo, da una parte nel concretizzarsi ad ogni riunione, e dall’altra parte, nel potenziale rientro dell’inflazione attesa, che potrebbe generare uno stop nell’azione della FED.
Altro dato da non sottovalutare è la congiuntura macro, difatti, gli Stati Uniti non sono l’unico paese ad aver intrapreso politiche economiche aggressive, ma sebrano essere l’unico dove la congiuntura macro potrebbe eventualemente sostenere il duro colpo inferto dalla FED.
Ricordiamo infatti che anche nel regno unito la BOE ha già effettuato 5 rialzi tassi, e le politiche economiche restano improntate ad un’idea hawkis, tutta via la struttuta macro economica del paese sembra essere troppo fragile, e ancora troppo sensibile all’inflazione per poter risultare indenne alle scelte hawkish della BOE.
Stanotte , a conferma di quento appena detto, la RBA ha alzato i tassi di interesse di 50bp, portandoli a 1.35%, tuttavia il dollaro australiano continua a perdere terreno. Questo mostra qunto il solo rialzo del costo del denaro può non essere sufficiente a sostenere una valuta, ma resta condizione sine qua non , una congiuntura macroeconomica in grado di incassare i colpi di banche centrali aggressive, altrimenti la paura di stagflazione o recessione che essa sia, produrra un effetto contrario, deprezzando la valuta di riferimento.
Detto questo, non vuol dire che il dollaro non ripiegherà mai, un contro trend avverrà, ma fino a quando non avremo chiari dati di un’economia americana che ripiega in una fase di rallentamento / recessione, le prese di profitto sul dollaro potrebbero tardare ad arrivare.
Usddollar
Eurusd
Inutile quindi sperare in ripartenze della moneta uica, con eurusd che rompe i minimi a 1.0416, 1.04 figura, e approda per ora a 1.0314 con un movimento di 100 pips nelle prime ore della sessione americana. Il mondo retail prosegue nei suoi acquisti in mean reverting, ai quali potrà dare sollievo solo una BCE particolarmente aggressiva nella riunione del 21 gennario.
Usdjpy
Ancora trading range, per usdjpy che resta ancorato sui massimi di periodo, tra 137 e 134.25, senza dare sollievo alle posizioni short dei retail che al momento sono il 75%. Anche in questo caso la chiara divergenza dei cicli economici, che vivono il mondo occidentale, da quello orientale, è chiaramente espressa nel rally rialzista di usdjpy, ma tuttavia crediamo che la svalutazione dello yen giapponese, ben presto si mostrerà nei dati dell’economia reale nipponica, e l’inflazione tanto ricercata dalla BOJ esploderà anche nel paese del sol levante, costringendo la banca centrale giapponese a correre ai ripari, cosi come è accaduto per il mondo occidentale. Il mantra degli ultimi decenni per le banche centrali tendenzialmente attendiste, sembra proseguire, e il mondo nipponico potrebbe esserne ancora una conferma. Solo prese di profitto sul dollaro americano e la nascita di una degna inflazione in Giappone, potrebbe far riallineare le due economie e con esse il cambio usdjpy.
Gbpusd
Anche il cable soffre la forza del biglietto verde, e si procede all’attacco dei minimi di 1.2025 prima e 1.1975 poi. Il mondo retail ancora in vendita di dollari anche contro le sterline, si trova long al 72% sul cambio principale. Solo storni del bigliettoverde potrebbero dare vita ad una ripartenza della sterlina che trova le sue prime resistenze a 1.2150-60
Audusd
Il mondo oceanico alle prese con l’inflazione ha visto stanotte la RBA alzare i tassi di interesse di 50BP, portandosi ad un tasso definitivo di 1.35%, tuttavia la valuta non ha risposto positivamente, seppur le prospettive di potenziali ulteriori inasprimenti di politica monetari sembrano scontati oramai. La congiuntura macro economica australiana si trova ora in una fase delicatissima, paesi nei quali l’esportazione di materie prime pesa fortemente nei bilanci , non vivono di buon grado la fase recessiva che è alle porte durante la quale la domanda di materie prime potrebbe fortemente calare. Alta inflazione con produzione ridotta, ingrendienti ideali per una fase recessiva, che pesa anche sulla valuta di riferimento.
Le aree di supporto sono poste a 0.6775 prima e 0.6750 poi, livelli oltre i quali non sembra cosi impossibile un approdo a 0.6660-50. Anche in questo caso la chiave resta il dollaro americano, che se non vede prese di profitto difficilmente mollerà la pressione sulle altre majors, il dollaro australiano troverebbe in caso di recuperi rialzisti interessanti aree di resistenza a 0.69 figura e 0.7025 poi.
Dax
Prosegue la corsa ribassista del DAX, l’azionario europeo al momento non ha motivi per vedere riaprtenze rialziste, l’interevento della BCE è alle porte e scenari di politiche hawkish, nel delicato ambiente europeo, non danno grandi speranze per gli utili futuri delle aziende del vecchiocontinente. Approdi alle prime aree di minimo poste a 12474 sembrano inevitabili oramai. Non escludiamo ulteriori allunghi ribassisti, ma tuttavia solo una BCE meno aggressiva e disposta a sostenere le politiche economiche dei paesi fortemente indebitati potrebbe generare una riduzione di pessimismo, ma le possibilità di recessione in Europa restano altissime.
Silver
Ancora trend ribassista per tutti i metalli industriali, a partire dal silver, che non riesce a giungere nemmeno al test delle resistenze poste a 20.50$. i metalli industriali si stanno allineando alla prospetiva di recessione, dove la domnda sarà in calo ed i prezzi attuali ingiustificati. Pertanto rimaniamo ancora venditori di resistenze, con possibili approdi alle aree di 19.00$ come targhet.
Copper
Giunge finalmente al target designato il rame, che tocca le aree di 3.51$ prima vera area di arrivo, e potenziale supporto di breve. Da qui prese di profitto per chi è short onn sono da escludersi, e seppur riteniamo possibili ulteriori affondi ribassisti, pensiamo che il ritest delle prime resistenze poste a 3.75$ non siamo da escludersi.
Attendiamo dunque i dati relativi al Q2 delle principale economie mondiali e al contempo gli appuntamenti con le banche centrali per questo mese di Luglio 2022 vera chiave di lettura per il Q3.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Interessanti strutture grafiche per le MajorLe major chiudono la settimana dando origine a quelle che sono delle interessanti strutture grafiche.
Da monitorare perchè alcuni livelli di supporto/resistenza potrebbero dare soddisfazioni sotto il profilo operativo.
Buon trading!!!
Eurusd 1D triple bottomChiara formazione di triple bottom, lieve divergenza su rsi che indica una tendenza rialzista, probabile presenza di ritracciamento per poi proseguire con il raggiungimento di massimi relativi già toccati nelle settimane precedenti.
Come già notato da altri trader questo evento non é una novità per la coppia di valute, che si é presentato nel 2015, avvalorando la tesi rialzista per ciclicità di mercato
EurUsd, potenziale scenario rialzista (TFB)EurUsd sta nuovamente collassando in area 1.04, è una buona notizia che supporta un potenziale scenario rialzista. Lo scenario che valuto più volentieri al momento è quello dell' inversione rialzista , poiché si tratta di un evento che già si è verificato 4 volte dal 2015 (vedi analisi correlata per approfondire). Il mercato dei cambi tende a ripetere con una certa facilità le abitudini passate. Sviluppa nuove tendenze primarie, solo in presenza di eventi molto importanti. Naturalmente sono da valutare gli effetti della guerra in Ucraina e della crisi energetica, anche se al momento non rileviamo nulla di nuovo rispetto al passato.
Dopo un collasso su un minimo storico, servono diverse settimane. In genere si sviluppa un forte collasso e poi un ritorno in congestione, prima dello sviluppo di una nuova tendenza primaria. Al momento la congestione è in corso da 10 settimane. In passato su EurUsd sono servite da 8 a 20 settimane, per lo sviluppo della tendenza primaria, oltre la congestione. Valuteremo pertanto nel corso delle prossime settimane, oltre 1.0770 (livello di confine della congestione), la presenza di liquidità per agganciare e seguire il prossimo trend primario rialzista.
IL GIRO DI BOA DEL 2022Abbiamo dunque percorso la metà del nostro cammino sui mercati finanziari per questo 2022, un anno che non ha deluso le aspettative di alta volatilità, con un bear market che forse avremmo dovuto vivere già tempo addietro, considerata la pandemia che ha colpito le economie mondiali nel 2020, e che avrebbe dovuto generare dei corposi ribassi sui listini mondiali, ma che tuttavia le banche centrali hanno evitato, ricorrendo ad un’immissione di liquidità mai vista prima. Le economie sono state sostenute artificialmente, ed i mercati finanziari sono stati inondati di liquidità, creando una divergenza fortissima tra finanza ed economia reale. Questa divergenza chiara sotto gli occhi di tutti, era destinata a chiudersi, prima o poi le banche centrali avrebbero dovuto riallineare i conti, e la goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stata l’esplosione dell’inflazione.
Un’inflazione ricercata, come più volte da noi detto, dalle banche centrali, che ricordiamo nel periodo pre pandemico, in una fase del ciclo economico di fortissimo rallentamento, era uno degli obbiettivi principali insieme alla piena occupazione.
Ebbene la domanda è ripartita, con la fine della pandemia, ma l’offerta è rimasta ferma, generando una corsa dei prezzi molto più rapida del previsto, ma le banche centrali, sicure di poter gestire il quadro complessivo, hanno lasciato margini ampi alla corsa dei prezzi.
Colpo finale per questo 2022 la guerra Russia Ucraina, che ha messo sul tavolo delle ripercussioni, e delle sanzioni , il comparto energetico. La Russia, uno dei maggiori fornitori mondiali di Petrolio, gas, ma anche di frumento e diverse altre risosrse, si è trovata isolata dalle potenze europee, che hanno chiaramentee intrapreso la strada dell’indipendeza energetica dalla russia.
Benzina sul fuoco, verrebbe da dire! In un contesto dove la corsa dei prezzi era oramai lancirata, colpire l’offerta di food ed energy, è stato il via al rally! Inflaizone alle stella, massimi degli ultimi 40 anni e il mondo occidentale che deve correre ai ripari.
La FED, come sempre faro delle banche occidentali, inizia cosi il suo percorso di inasprimento nelle politiche monetarie, si parte con rapidi rialzi tassi ad ogni riunione, fino a giungere all’ultimo rialzo dei ben 75Bp.
Reprimere l’economia, schiacciare la domanda, questi gli obbiettivi della FED, che impotente nei confronti di un’offerta scarna di energia mondiale, si trova costretta ad abbattere la domanda, reprimere la produzione, generando un contesto difficilissimo per le aziende americane, che iniziamo a pubblicare trimestrali negative, special modo nelle proiezioni future, con utili in calo.
Inutile quindi sperare in rialzi dei listini, il crollo è inevitabile, un 2022 che da il via al tanto temuto bear market!
L’S&P dai massimi di 4795pnt crolla a 3650pnt , Nasdaq da 16740 a 11000pnt…regge in prima battuta l’azionario europeo
L’europa che vive un contesto di maggiore fragilità nella congiuntura macroeconomica, rallenta il suo processo di inasprimento , e non procede a rialzi tassi , attesi adesso per la riuniopne di luglio 2022.
L’Europa ha bisogno ancora di sostegno e questa da maggiore respiro all’azionario europea che soffre esclusivamente le incertezze legate al conflitto in Ucraina. Ma la fase di serenità dura poco, oramai le decisioni hawkis della BCE sono alle porte ed i listini europei iniziano a cedere punti percentuali, portandosi non lontano dai minimi di questo 2022. La strada sembra pertanto segnata.
Universo decisamente opposto il mondo orientale, che vive una fase del ciclo economico del tutto diversa, ancora alla ricerca di ripartenza, ricerca di inflazione che tarda a venire, con una domanda che rimane asfittica.
La BOJ cerca ancora forti stimoli all’economia, immette liquidità cercando di contenere i rendimenti obbligazionari sovrano allo 0.25%, portando cosi ad una svalutazione dello yen, che non si vedeva da anni.
Troppo ampio il divario nelle economie occidentali ed oriantali, lo yen perde terreno contro tutte le maggiori valute concorrenti, segnado un -12% medio da iniaio anno contro le majors.
La chiave di tutto resta l’energia, con il Ngas che dopo aver superato i 9$ ha ripiegato verso valori di fair value attorno ai 65$, mentre il petrolio resta ancora sostenuto sulle aree di 110$, mentre riteniamo fair value le aree tra 100-90$ al barile. ma al momento l’offerta fatica grandemente a sostenere il ritmo della domanda, ma se in un modo o nell’altro la domanda dovesse ripiegare, un nuovo equilibrio potrebbe trovarsi, tale da far calare i prezzi dell’energia.
Anche il mondo cripto per questo primo semestre non vede che profondo rosso, la forte correlazione con i listini azionari, hanno dato grande sprint nella fase di salita, la voglia di risk on, ha dato al mondo crypto un boost, che sembrava non finire mai, tutta via, il panico è panico, le incertezze non piacciono agli investitori, e pertanto la liquidità fa da padrona, si vendono tutti gli asset crypto, anche il btcoin segna un primo semestre in profondo rosso, sfondando i livelli dei 20000$ e senza dare ancora segno di tenuta dei minimi.
Dobbiamo ora proiettarci verso il secondo semestre dell’anno, e cercare le migliori occasioni di investimento, che a nostro parere saranno riposte nel mondo obbligazionario, primo comparto a beneficiare di un’eventuale rientro dell’inflazione, anticipando probabilmente il mondo azionario, che attende ora le trimestrali relative al q2.
Proseguiamo quindi il nostro cammino quotidiano insieme, monitorando costantemente i mercati, alla ricerca di occasioni di lungo , medio e breve periodo
buona giornata e buon trading
Situazione EURUSD (TimeFrame H4)Facendo un Analisi Tecnica dell'EURUSD si può capire quanto sia possibile che il trend in cui ormai l'euro-dollaro è bloccato da un mese sia in procinto di invertirsi e quanto appunto ora sia un momento decisivo per scegliere un entrata long oppure una short se si pensa che questi segnali non siano validi.
L'RSI indica una chiara situazione di quasi Over Sold, il testa e spalle parla chiaro, 2 segnali che indicano un imminente inversione, l'ultima doji presenta la fine dell'ultima scesa di prezzo e magari anche del primo punto in cui inizierà un trend rialzista, ora resta la scelta, aspettare ancora un po? Buttarsi nella possibilità di un trend rialzista? Oppure.. pensare che questi segnali siano ini a se stessi e fregarsene continuando a immettere o non chiudere posizioni ribassiste?
Il mio personale consiglio nonchè ciò che frò è andare long da subito, a voi la scelta signori.
LA NOSTRA CHIAVE DI LETTURA è IL COMPARTO OBBLIGAZIONARIO.BUONGIORNO FOREX del 24.06.2022
Prosegue il timido rialzo dei mercati azionari USA, con il Nasdaq che attacca le prime resistenze poste a 11855pnt e l’S&P che approda a 3830pnt. Per quanto la speranza e la tentazione di vedere un mercato che torni a segnare i massimi storici è alta, dobbiamo fare i conti ancora con uno scenario di più ampio respiro che vede gli Stati Uniti sull’orlo di una possibile recessione, cosa che non darebbe spazio ovviamente ad allunghi rialzisti del comparto equity.
il vero errore a nostro avviso resta l’attenzione che gli investitori pongono sull’azionario, nell’attesa di segnali di ripartenza, senza considerare che il primo comparto che darà questi input sarà invece l’obbligazionario.
La vera chiave di lettura rimane il debito sovrano americano, il quale vive rendimenti, parliamo del decennale , al 3.10%, il che ci fa capire quanto debbano essere sostenuti i rendimenti, a fonte di un’inflazione ancora alta per garantire l’appetibilità di questo asset.
L’inflazione attesa sullo stesso orizzonte temporale , ovvero dieci anni, inizia a calare, portandosi al 2.50% ed è questo il nostro vero parametro guida: un calo dell’inflazione attesa , e quindi una fiducia nell’azione intrapresa dalla FED, sia essa con esito soft che con esito hard, porterebbe come ultimo risultato il calo dell’inflazione e in ovvia conseguenza un calo, o comunque uno stabilizzarsi dei rendimenti obbligazionari.
Il temine della corsa a rialzo dei rendimenti, sarebbe contestuale ad un arresto della caduta dei prezzi, e preludio ad una ripartenza degli stessi, ancora prima che l’economia reale sia in una fase di ripartenza vera.
Pertanto , come letteratura macroeconomica vuole, la ripartenza del mercato obbligazionario dovrebbe avvenire molto prima della ripartenza del mercato azionario, che potrebbe ancora scontare prospettive pessimiste sulle prossime trimestrali aziendali.
Se è vero che la prima preoccupazione per le economie occidentali è l’inflazione, sarà anche vero che i primi risultati positivi nella lotta contro la stessa, dovranno generare un contenimento dei rendimenti obbligazionari e una ripartenza dei prezzi, portando ad una risposta più rapida di quella espressa dal comparto equity, anche considerato il fattore aspettative. intendiamo con questo ribadire il concetto chiave che i mercati anticipano sempre, e lavorano sull’aspettativa futura, pertanto non saranno le pubblicazioni di dati positivi a far ripartire i mercati equity, ma sarà sufficiente avere l’aspettativa di ripartenza futura, l’aspettativa di potenziali trimestri nuovamente positivi, per dare il via al nuovo ciclo rialzista, che a nostro parere sarà anticipato dal comparto obbligazionario.
Decennale -aspettativa decennale
S&P
Ritornando all’aspetto puramente tecnico dei mercati, valutiamo i 3830 pnt di S&P come prima resistenza atta a frenare la ripartenza,l’eventuale break out porterebbe i mercati al test delle successive aree poste a 4129 e 4200pnt, area di precedenti massimi , dove confluisce la mm100 periodi daily.
Un’eventuale ripartenza ribassista porterebbe i prezzi sulle aree di minimo prima a 3740pnt e poi ai 3645, area di minimi per questo 2022.
Silver
Per il comparto commodities, ancora pesanti i metalli, special modo quelli industriali, che scontano ora il ritardo del comparto sul ciclo economico ribassista, zavorrando tutte le possibilità di ripartenza. Il silver al momento alle prese con i supporti di 20.88$ punta ai minimi di 20.474$, nella chiara intenzione di proseguire in un ciclo ribassista sul quale incide anche la forza del biglietto verde.
Dollar index
Ancora fase di congestione per il dollaro americano, che resta confinato in una serei di candele daily inside, comprese tra 105.086 e 103.80, senza per ora dare spazio a chiare direzionalità. L’oscillatore stocastico sembra voler incrociare a rialzo, e dare cosi il via ad un nuovo ritmo pro dollaro, ma tuttavia ricordiamo che gli indicato restano strumenti non predittivi dell’andamento di mercato, ma frutto del prezzo dell’asset analizzato, pertanto poniamo in secondo piano questo tipo di analisi.
Analisi retail
In ovvia conseguenza resta stabile il sentiment dei traders retail sul dollaro americano, con un 70% short, in perfetta linea con i dati di ieri. Aumentano di un 4% le posizioni long sul basker euro, portandosi dal 53% di ieri al 57% long attuale. Non segue la dinamica dell’Euro, la sterlina dove i retail riducono la loro posizione lunga dal 66% di ieri al 63% di oggi. Si riducono le posizioni long sullo yen giapponese, grande focus di questi giorni, passando da un 76% long di ieri ad un 74% attuale. Si ribilancia il sentiment sulle commodities currencies, con il dollaro neozelandese che vede i retail passare dal 70% long al 59% attuale. Stabile il dollaro australiano che resta al 64% long. Incrementano le posizioni long sul dollaro canadese che passa dal 52% long di ieri al 57% attuale.
Eurusd
Passando ai singoli asset, resta tutto sommato poco variata la dimanica di eurusd, che vede i retail long al 62% senza dare grandi spunti direzionali, ma lasciano i prezzi ancorati al range compreso tra 1.06 e 1.0480. solo la caduta del dollaro americano, come valuta prediletta dagli investitori potrebbe dare spazio ad una ripartenza della moneta unica, che tuttavia dovrebbe rompere a rialzo le resistenza sopra citate, poste a 1.0580 prima e 1.0610 poi.
Usdjpy
Grande attenzione in questi giorni per lo yen giapponese, ed in ovvia conseguenza per il cambio principe usdjpy, che dopo la corsa rialzista delle ultime settimane, si è portato a 136.25-137 figura. Chiave di lettura per la price action sarà la chiusra settimanale, che sta ponendo le basi per un hammer di indubbio peso su un asset che ha percorso in breve tempo , prezzi che di nosma ha visto in un’intero anno di contrattazione.
Usdjpy h4
Nostro malgrado dobbiamo notare che il posizionamento dei traders retail ancora non mostra i chiari segnali di mean reverting, che darebbero maggiore affidabilità a posizionamenti contrarian. Il mondo dei traders retailcontinua ad incrementare le posizioni corte, mentre è ancora latitante un sentiment long, che potrebbe essere segnale di prese di profitto della controparte del mercato retail. Sara importante a questo punto seguire le dimaniche della prossima settimana, per carpire i primi cedimenti del sentiment contrarian short dei retail e coglierne nel caso le occasioni di trading.
Usdchf
Interessante la dimanica di usdchf, che si trova a ridosso dei supporti chiave posti a 0.9550, con i retail che iniziano a sbilanciarsi long al 52% in cerca della tenuta dei minimi. Se cosi non dovesse essere , e si dovessero verificare break out dei supporti, la stada potenziale a ribasso sarebbe davvero interessante, fino alle aree di 0.9450prima e 0.9375 poi.
Gbpcad
Tra i vari corss attira la nostra attenzione gbpcad, che dopo i pesanti affondi ribassisti delle scorse settimane che lo hanno portato a testare i minimi di 1.5490, vede la nascita dio un lento sentiment short, in concomitanza dei minimi di periodo, il che ci fa propendere per la ricerca di posizionamenti long, per approdi potenziali fino alle aree di 1.6180 prima 1.65 figura poi
Audchf
Interessanti eccessi infine li troviamo su audchf, che vede il 93% dei retail in posizione long, alle prese con i supporti di 0.66 figura , che se viuolati aprirebbero la strada a ribassi fino alle aree di 0.6560 prima e 0.65 figura poi. Indiscussa la condizione di eccesso su questo asset, che tuttavia ancora non presenta le caratteristiche ideali per posizioanemti di mean reverting, che preferiamo a questo punto attendere.
Btc
Resta alta la correlazione tra btc e azionario americano, generando cosi interessanti ripartenze della crypto valuta, che attacca le prime resistenze poste a 21725$, rotte le quali si potrebbe approdare a 23300$. Condizione sine qua non , la rinascita di un sentiment di risk on, che al momento crediamo difficile, pertanto consideriamo uno scenario ugualemnte possibili quello ribassista, che troverebbe conferma nel breal out dei supporti a 20200 prima e 19700 poi, il che porterebbe ad approdi fino alle aree di 17900$.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
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POSSIBILE ZONA DI ENTRATA LONG SU EUR/USD Analizzando il grafico EUR/USD ho individuato una possibile zona di entrata Long sul mercato.
Nel grafico ho notato il possibile retest dei massimi della struttura precedente e per questo credo che sia una buona possibilità di entrata Long: punto d'ingresso tra 1,049 e 1,051 e i relativi TP 1,078 e SL 1,044 con un rischio/rendimento 3.22 molto positivo direi, ovviamente va seguita e per entrare a mercato deve rispettare tutti i parametri.
EURUSD, tentativo di bottomAnalizzando puramente il grafico di EUR contro USD sembra che il trend ribassista stia rallentando, dopo aver preso circa l'16% dal massimo di gennaio '21.
Le linee trateggiate indicano le zone dove la SPAN B è piatta, il che vuol dire che si dimostra un'importante resistenza, perciò potrebbero essere dei livelli interessanti in caso di inversione del trend.
Il ROC e il MACD, che utilizzo come indicatori di momentum indicano un timido tentativo di invertire. Il ROC si trova a dei livelli molto bassi, anche se non possiamo parlare di iper-venduto, in più sta provando a rompere la proprio EMA.
Il MACD sta disegnando dei minimi crescenti, in corrispondenza dei minimi uguali che invece ha fatto segnare il prezzo. Questa divergenza non è un vero segnale, ma potrebbe essere un primo campanello d'allarme.
Guardando l'ichimoku vediamo il tentativo di entrare nella nuvola, anche se le due medie sono incrociate verso il basso.
Per poter parlare di bottom dovremmo fare il break-out della linea tratteggiata gialla, accompagnato magari da volumi in crescita
Il livello di supporto che deve assolutamente tenere rimane quello della linea tratteggiata rossa, che corrisponde anche ad un minimo del '16.
Calma, gesso e tanto studio.
MatPizzini
EURUSD possibile SHORT, TV dice vendi ora, ha ragione?L'idea è questa:
Intanto l'obiettivo di questa entrata sarebbe raggiungere una zona di demand in particolare che sta ancora piu sotto di quella segnata, per tutta la liquidità che vi si è accumulata, ma io preferisco aspettare e andare sul sicuro.
In pratica prima del drop con destinazione 1.03947 circa -> mi aspetto un'utimo fake per i sellers, così in modo da prendere tutti gli stop per quelli che entrano in short e fare un'ultimo anche se non pieno ritraccio sulla trendline.
Più o meno lì entra in gioco la news (legata alla fed) che potrebbe come aiutare quelli che entrano in short (a mio parere probabile) come anche no.
A seguito si andrà verso il target.
Questa è l'idea, ora inizio a monitorare ma non apro ancora nessuna posizione.
EURUSD possibile SHORT sulla formazione di un pattern Trade iper rischioso che si potrebbe aprire metà rischio. (tentativo di cecchinata)
Ho aspettato che il prezzo raggiungesse la zona di supply per un ritorno sulla nuova demand appena creata.
Questo per la futura formazione di un pattern super-manipolabile testa e spalle.
Quindi si potrebbero aprire molteplici posizioni.
TP liquidità non recuperata.
Gioco tanto sulla correzione che avverrà a seguito di un'esplosione tanto brusca del prezzo.
EURUSD newsQueste ultime settimane ci hanno lasciato senza parole, non ci siamo posizionati perché era troppo alto il rischio. Oggi ritorniamo sulla coppia euro dollaro che da segni di ripresa sostenuto dai commenti della BCE. Ci attendiamo nuovo spunto rialzista con primo target 1.06 e successivo 1.065
💰 BITCOIN, DOVE VENDERE? Lo scenario del Bitcoin, tecnicamente parlando, è davvero chiaro e i tre principali Time Frame (giornaliero, settimanale e mensile) ci mostrano un quadro discendente con la possibilità nel medio periodo di rivedere anche la quotazione in zona $3.000. In un'ottica di brevissimo periodo il prezzo, dopo la violazione del livello di supporto $28.000 ha accelerato la discesa e si trova attualmente in una fase di correzione tecnica che auspicherei continuasse fino alla resistenza $24.000; in tale zona infatti sarebbe ottimo riscontrare un segnale di Price Action short per seguire il downtrend con un target di presa di profitto in area di supporto $13.000 . Al momento non valuto opportunità di acquisto a meno che la quotazione non mostri sul livello appena menzionato un chiaro set up contro trend oppure nel caso in cui la stessa iniziasse a salire rompendo di nuovo il livello chiave e "psicologico" dei $30.000.
Nel mio profilo Tradingview trovate le indicazioni per seguire la mia operatività quotidiana sul Bitcoin così come sugli altri cfd, coppie valutarie ed azioni.
Maurizio
EURUSD in vista della news, si entra in long o in short?A guardare nel 15m, e nel trend generale, io direi che ha più senso mirare ad uno short fino al livello della zona importante che si è formata a livello 1.03500, è una demand che molto probabilmente andrà ad essere rintracciata.
Si potrebbe giocare su tutta quella liquidirà lasciata sotto al livello del prezzo attuale.
D'altra sponda, a guardare le conseguenze del precedente drop dopo la Inflation Rate YoY - si aspetterebbe di norma una correzione del movimento ribassista, gia avvenuto in realtà con Building Permits il 16 giu 14:30 - ma non è riuscito a raggiungere la supply (una delle due) segnate sopra nel grafico.
A lungo termine è molto più probabile un rialzo.
Sul 4h si aspetta un cambio di dominance senza creazioni di nuovi minimi, come sta accadendo adesso.
Ora aspetto l'arrivo alla demand per capire future mosse.
Major forex.. ambiente operativo per la prossima settimanaNiente male alcuni livelli di supporto/resistenza sulle Major per la prossima settimana operativa!
Massima attenzione però ovviamente al mercato dollarocentrico.
Buon trading!!!
Short EURUSD già in attoNon potendo pubblicare posizioni scalp che io sono abituato a prendere, questo per il limite di min15min di timeframe, pubblico quest'altra idea di short con il tp multiplo target disposto su varie zone di liquidità. Sul 5/1 min si è formato un tipico patter super-manipolabile "testa e spalle" a seguito del quale sicuramente collasserà. Mentre scrivo di questa operazione, il tp su cTrader melha già preso.
Possibili prospettive per EurUsd per le prossime settimane (TFB)Da circa 8 settimane il prezzo si trova in area 1.0770, il minimo storico. EurUsd ha raggiunto quest'area 4 volte nel corso degli anni (con un picco fino a 1.05), formando un collasso ed una congestione, prima di invertire la tendenza. Adesso siamo in attesa di una conferma, per anticipare una potenziale inversione riazista, come è già avvenuto nel 2015 (2 volte), nel 2017, nel 2020.
Nel 2015 il mercato è rimasto in congestione per circa 7 settimane (poi di nuovo per altre 12 settimane), prima di formare una nuova tendenza primaria rialzista. Poi nel 2017 la congestione è stata di oltre 20 settimane, ma ha dato accesso ad una forte tendenza primaria, che ha raggiunto nuovamente il massimo storico. In genere più è ampia la congestione, più ampia è la tendenza di conseguenza. Poi nel 2020 la congestione è durata circa 14 settimane, prima di formare un ritorno verso il massimo storico.
Il mercato dei cambi ha la caratteristica di ripetere, con una certa facilità, le tendenze passate. In una certa misura è prevedibile. Solo quando sono preventi eventi di grande portata, gli equlibri tendono modificarsi, per poi assestarsi nuovamente entro dei nuovi massimi e minimi storici. Adesso è necessario capire in che modo la guerra in Ucraina, influenzerà tali equlibri per i prossimi mesi e se EurUsd tornerà a lavorare come ha fatto dal 2015 ad oggi, oppure inizierà a formare nuovi minimi.
Per capire tutto questo basterà osservare il comportamento di EurUsd fra 1.0770 e 1.05, nel corso delle prossime settimane, per confermare la presenza di liquidità oltre tali aree. Queste fasi passive, come abbiamo visto, possono durare anche diverse settimane. Poi nuovamente si creerà un indotto di opportunità da sfruttare.
LA FED CREA PANICO PER GLI INVESTITORI, CHE SI RIFUGIANO NEL DOLBUONGIORNO FOREX DEL 13.06.2022
Sempre maggiori le scommesse per un prossimo rialzo di 75BP da parte della FED, nella prossima riunione di mercoledi 15 giungo, rialzo del costo del denaro atto a combattere l’iperinflazione che sembra non arrestarsi, e per la quale chiaramente anche il presidente Biden ha espresso preoccupazione.
Sarà atterraggio morbido o no, la necessità di essere aggressivi e rallentare la domanda è oramai una necessità negli Stati Uniti come nel resto del mondo occidentale, e primo tra tutti a farne le spese, sembra essere il Regno Unito, dove stamattina sono stati pubblicati i dati relativi al mondo del lavoro. Dati preoccupanti, che mostrano una disoccupazione in aumento, con salari in netto calo, salari già duramente colpiti dall’inflazione, che ricordiamo essere sul record del 9%. Congiuntura macro tra le peggiori per il Regno Unito, che si trova alle porte di una possibile stagflazione, mostrando uno scenario che sembra all’orizzonte anche per l’Europa che si trova ora a lottare con le differenti economie dei paesi del blocco. La fragilità dei paesi maggiormente indebitati viene ora chiaramente a galla, dopo che la BCE ha chiuso il programma APP che reggeva un sistema fragilissimo messo a dura prova già prima della pandemia. La necessita di strutturare un piano di aiuti che possa equilibrare le differenti economie del blocco europeo sembra pertanto una necessità alla quale gli investitori pongono la loro massima attenzione.
usdindex
In una fase di profonda incertezza, gli investitori liquidano asset di rischio e si dirigono verso i dollari americani che sembrano eesere l’unico vero porto sicuro, portando cosi dollar index a toccare le aree di 105.25, per poi stornare leggermente agli attuali 104.75, con possibili approdi a 104.25-104 figura, areee che restano di natura supportiva, pertanto fino all’appuntamento di domani con la FED non sembrano esserci motivi per vendere dollari, ma una price action tipica del buy on rumors and sell on news non è da escludersi, special modo se la FED dovesse alzare di “soli” 50 BP.
Nasdaq
In questo contesto di paura e incertezza gli investitori liquidano asset di rischio portando i listini mondiali verso i minimi di questo 2022 in un chiaro bear market. Il comparto tecnologico soffre maggiormente, con un indice Nasdaq che sfonda i livelli di 11600 pnt, e approda a 11300, proseguendo la sua dinamica di sottomissione alle resistenze. Allunghi ribassisti fino a 11 000 pnt prima e 10.800 poi non è da escludersi, ma resta obbligo seguire l’aggressività che mostrerà la FED domani.
Dax
Pesantissimo anche l’indice tedesco, che segna 4 giorni di ribassi consecutivi , partiti da 14700 pnt e approdato ieri ai minimi di 13350 pnt. La fragilità del sistema europeo è stata messa in evidenza, e la possibile fase di recessione mondiale, non lascerà l’Europa ne tantomeno la Germania indenne, colpendo pertanto anche le aziende tedesche. Allunghi ribassisti del dax on ci sembrano una dinamica cosi impossibile, con approdi verso i minimi di 13000 pnt prima e 12500 poi.
Eurusd
Ovvia la reazione della moneta unica , che non ostante una BCE proiettata al rialzo tassi per la riunione di Luglio, soffre la fragilità dei paesi fortemente indebitati, che si trovano ora senza il sostegno della banca centrale. Si continuano pertanto a comprare dollari anche a fronte della moneta unica, che affonda verso i minimi di 1.04 figura. Le aree di precedente supporto poste a 1.0650 potrebbero essere chiara resistenza nel breve periodo, e solo una loro violazione potrebbe decretare la ripartenza della moneta unica. Il mondo retail si porta come di consueto in posizione contrarian long, attualmente con un sentiment dell’81%
Gbpusd
Congiuntura in netto peggioramento per il Regno Unito, che stamane ha visto la pubblicazione dei dati sulla disoccupazione , in aumento al 3.8% dal precedente 3.7%. anche i salari orari medi sono in calo, oltre alla già pesante riduzione del potere di acquisto indotta dall’inflazione, che ricordiamo essere al record del 9%. Il cable affonda, sotto la forza del dollaro americano, acndando a testare 1.2105 , senza trovare la forza necessaria per dei rimbalzi che vadano oltre 1.22 figura. La pressione ribassista, porta l’85% dei traders retail a cercare di comprare i minimi senza per ora trovare sollievo nelle posizioni in sofferenza. A questo punto allunghi fino a 1.2014 1.20 figura non sembra essere uno scenario tanto remoto.
Cadjpy
Ancora interessanti gli eccessi dei cross yen, special modo cadjpy, che performa da inio anno oltre il 15% attualemnte ai prezzi di 104 figura, dopo aver toccato i massimi a 107. La fase di storno dovuta anche al rimbalzo dai minimi dello yen sembra oramai avviata, e break out dei minimi di 103.90 aprirebbe le porte ad allunghi ribassisti fino a 103 figura prima e 102 poi. Il sentiment retail ancora fortemente short vede ancora l’83% retail corto. La ricerca di posizionamenti short tuttavia non ci sembra un’idea da rigettare, anche grazie ai primi ordini long che compaiono sul mercato al test dei supporti, segno che un tardivo ingrsesso in trend, potrebbe in realtà rivelarsi un chiaro insacco sui massimi di periodo.
Bitcoin
Crollo anche del mondo crypto, che come asset di rischio sta vivendo la fase di risk off con non poche sofferenze. Si torna sotto i 23000$ livelli di prezzo visti nel 2020, dove si collocano importanti supporti come 20200$. Interessanti aree di supporto le troviamo ancora a 15900$ e a 10500$. Nostro malgrado fin tanto che i mercati saranno in modalità risk off , ben poco possiamo attenderci anche dal mondo crypto.
Dati macro
Da attenzionare per la settimana resta l’appuntamento con la FED di domani sera ore 20 per l’italia, e l’appuntamento di giovedi con la BOE chiamata alla gestione di una congiuntura macro in deciso deterioramento da un lato , ed una iper inflazione dell’altro.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
S&P: ENTRIAMO IN UNA NUOVA DISCESA?!L'azionario statunitense continua a mostrarci sia nel grafico settimanale che in quello giornaliero una tendenza ribassista piuttosto evidente. Prendendo in considerazione lo S&P, dopo la ripida discesa che ha spinto la quotazione dai 4.500 ai 3.800 punti tra marzo e maggio di quest'anno, notiamo una fase di breve correzione e lateralità delle ultime sedute alla quale ha fatto seguito una bellissima bearish candle (proprio ieri) che ha generato un break out sia della media mobile che del livello di supporto 4.060. L'idea potrebbe essere quella di approfittare di una ripresa del downtrend con target di profitto nell'area di supporto 3.700; per questo sarebbe interessante assistere ad una momentanea correzione sul livello appena violato ed un successivo segnale di Price Action short, a conferma della pressione in vendita, per elaborare una strategia ribassista.
Vediamo cosa succederà nella giornata odierna e vi invito a visitare il mio profilo personale Tradingview per rimanere informati su questo ed altri spunti operativi su Forex e Azionario tramite i miei video giornalieri (che ormai sono al loro 10°compleanno!).
Maurizio