Il mio piano di azione su SPY - AggiornamentoLe ultime vicende macro ed in particolare il simposio di Jackson Hole, hanno riportato alla dura realtà circa il periodo di difficoltà che le economie potrebbero affrontare ed una lotta all’inflazione che non sarà esente da conseguenze.
A prescindere dalle analisi di tipo “fondamentale”, gli osservatori degli indici avevano già notato l’avvicinamento della trendline ribassista ed il test di tenuta della media mobile a 200 periodi. Il prezzo ha decisamente reagito in corrispondenza di questi livelli tecnici; tuttavia essendo trascorso anche il mese di agosto è necessario rispolverare i piani d’investimento per quanto riguarda il portafoglio ETF/Fondi di lungo termine.
Nel mio personale processo d’investimento, per quanto riguarda l’S&P500 mi sono preparato ad un piano di mediazioni, delle quali le prime due già eseguite.
In una prima ipotesi ottimista, ho immaginato che il prezzo possa reagire al prossimo supporto per provare a rompere la trendline. In quel caso ho già la mia esposizione al mercato costruita e nel caso dovesse partire un trend positivo, ne potrei in parte godere.
Eventualmente il trend ribassista dovesse continuare, ho previsto un terzo livello di mediazione in corrispondenza di un –30% dagli ultimi massimi storici.
La mia pianificazione prevede anche un “worst case scenario” che potrebbe vedere l’indice raggiungere uno storno del 40% rispetto ai massimi, quasi in linea con le peggiori crisi.
Rammento che questi investimenti vengono effettuati con somme che so non mi occorreranno per oltre 20/25 anni, pertanto cerco di allocarle nell’asset class che nel mio processo può essere più congeniale in virtù della mia tolleranza al rischio.
Fondi
Investire nelle energie pulite.Tra le tematiche d’investimento del futuro, sempre più importanza sembrano rivestire i “megatrend”, ovvero l’insieme delle tendenze destinate a cambiare per sempre ed in maniera inarrestabile le nostre vite.
Inutile precisare che questi trend possono rappresentare da un lato interessanti opportunità , dall’altro nascondono i tipici rischi insiti nel processo decisionale dell’investimento.
Tra le tematiche “disruptive” dei nostri giorni, quella della sostenibilità energetica sembrerebbe ricoprire il ruolo di protagonista. E’ sempre più attuale, infatti, il dibattito della transizione ad un modello basato su energie alternative e sulla limitazione dello sfruttamento delle risorse naturali.
Dal punto di vista dell’investimento, in che maniera possiamo riuscire a godere di questa tendenza e della crescita delle aziende operanti nel settore delle energie pulite?
Un’idea sarebbe quella di esporsi per il tramite di un ETF di tipo settoriale, che replichi l’indice S&P Global Clean Energy.
Per la mia analisi utilizzerò l’Ishares Global Clean Energy. Esso investe in società operanti nei settori dell’energia pulita, o nella fornitura e sviluppo di tecnologie per la sua produzione, sia in mercati sviluppati che emergenti, con esposizione geografica globale.
Dai minimi del covid di marzo 2020 e fino a gennaio 2021, l’Etf fa registrare una performance di circa il 300%, successivamente sviluppa un ritracciamento del 40%, che corrisponde al livello 0,50 di fibonacci, dove inizia una fase di lateralizzazione. Sarà interessante capire se le quotazioni riusciranno a rompere la struttura di consolidamento e soprattutto se al rialzo o al ribasso (questo nessuno può prevederlo).
Considerato che si tratta di un ETF di tipo settoriale, la mia esposizione è di tipo “satellite”, preferisco affidare la parte azionaria del mio portafoglio investimenti di lunghissimo periodo su strumenti meglio diversificati; tuttavia periodicamente ricerco degli “extra rendimenti” su strumenti o fondi di tipo “tematici”. Apprezzo in genere le fasi di consolidamento laterali dopo un ritracciamento, per cominciare a costruire la mia posizione.