Ftse Mib: in attesa di “sparare”Di Fabio Pioli, trader professionista
Come al solito i prezzi si fermano in attesa di ripartire. E’ in questa calma apparente che occorre ricevere l’ ispirazione giusta per agire..
Oramai, leggendo questi articoli, avete imparato come il ritmo dei mercati finanziari sia dato da un’ alternanza di laterale – direzionalità. Prima di prendere qualsiasi direzione i prezzi devono prima “caricare” un movimento e poi “sparare” una direzione.
Ed è quello che anche sta succedendo ora sul mercato italiano: si sta in laterale da 18 giorni ( Figura 1 ) per poi, a tempo debito, uscire dal laterale e osservare altri prezzi, che nulla avranno a che fare con quelli attuali,
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Ed è qui che nasce il problema per il piccolo risparmiatore: non dispone, tipicamente, di metodi per sapere da quale parte il mercato partirà; all’ insù o all’ ingiù?
Sarebbe bello saperlo, no? Anche perché la prossima sarà la possibilità unica per recuperare patrimoni che si potrebbero invece infrangere.
Per ora vi possiamo solo dire che abbiamo avuto solo un segnale ineccepibile long (Buzzi Unicem) che abbiamo già chiuso in utile; altri titoli non ci sono stati segnalati (e quindi non abbiamo segnalato ai nostri clienti). Questo significa che o ciò avverrà questa settimana o, credo, al massimo la prossima, oppure avremo l’ occasione di comprare ancora meglio, a prezzi molto più bassi, con un’ opportunità ancora maggiore.
Dal punto d vista grafico (che naturalmente non consideriamo per l’ operatività perché sub ottimale e fuorviante (il mondo del trading è più difficile di una semplice interpretazione grafica)) una segnalazione di acquisto subito si rifarebbe ad un contesto, probabilmente di onda 4, come in Figura 2 )
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
o di onda 2 di 5 all’ interno di onda 3 ( Figura 3 ) che presentino un rimbalzo pieno.
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
mentre una segnalazione di acquisto dopo si inquadrerebbe nelle due interpretazioni grafiche precedenti che non riescano però a trovare un rimbalzo pieno.
Il messaggio importante è questo: troppo spesso quando i prezzi si fermano, il risparmiatore si tranquillizza e non fa niente; aspetta; si rincuora; fate invece esattamente l’ opposto: agite ora perché se non agite ora, quando i prezzi “spareranno” e saranno diversi da quelli attuali sarà già troppo tardi sia per comprare sia per vendere. Agire ora è un consiglio giusto.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
FTSE MIB Index
Ftse Mib: e l'effetto Draghi?LONG & SHORT
Fabio Pioli
Come si può vedere il mercato non ha reagito molto alle dimissioni di Draghi, tuttavia siamo in una fase ancora ribassista, che si evince dall’ osservare massimi decrescenti e minimi decrescenti.
E l’ analisi tecnica si deve concentrare sull’ individuare il tipo di ribasso in cui ci troviamo.
Esistono più interpretazioni; concentriamoci sulle prime due, che presentano significati completamente diversi.
La prima interpretazione è che onda 3 (la seconda onda di ribasso delle tre disponibili) sia finita ( Figura 1 ).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
In tal caso, dopo un rimbalzo, che si chiama onda 4 e che potrebbe essere già finito o da terminare, mancherebbe all’ appello solo onda 5; dopodiché tutto il ribasso sarebbe concluso.
La seconda ipotesi, molto più penalizzante, prevederebbe che quella appena passata sia solo la prima delle sotto onde di onda 3 ( Figura 2 )
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
In tal caso non solo il ribasso non sarebbe ancora finito ma la sua prosecuzione sarebbe molto severa e si protrarrebbe nel tempo.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
Ftse Mib: l'appuntamento più importanteDi Fabio Pioli, trader professionista
C’è un appuntamento all’ orizzonte che è assolutamente vietato perdere: prendere il prossimo rimbalzo. Vediamo insieme dove, quando e cosa fare per non mancarlo.
E’ assolutamente vietato fallire l’ appuntamento con il rimbalzo.
Se si perdesse infatti, probabilmente le speranze di recupero per l’ investitore italiano sarebbero purtroppo ridotte al lumicino: questi ha troppo facilmente fatto affidamento sulle sue esperienze che, allo stato attuale, non solo non sono sufficienti, ma sono anche state subdolamente manipolate e sfruttate dalle grosse banche mondiali, che conoscono bene come utilizzare i meccanismi decisionali delle masse tramite i laterali, le oscillazioni, l’ attesa ecc.…
Fortunatamente adesso esiste un modo molto semplice di riscattarsi e di ribaltare la situazione ai danni di questi “manipolatori”: cogliere i primi segnali di acquisto sui titoli che si hanno in portafoglio (o che anche non si hanno in portafoglio), riportare il portafoglio in utile e translare le perdite su questi personaggi un po’ equivoci.
Quando? Al momento giusto: come detto, l’ appuntamento con il rimbalzo non va fallito ma sino al momento attuale in cui scrivo, anche se potrebbe essere imminente, noi di CFI non abbiamo ancora avuto i segnali long a probabilità >80% che aspettiamo per beneficiare di questa fondamentale e unica opportunità (tranne su un solo titolo, che è Buzzi Unicem, che reca probabilità >70% e che abbiamo già inviato ai nostri affezionati utenti).
Abbiamo parlato dunque di rimbalzo. Il motivo è, giustamente, che ci troviamo conclamatamente in un ribasso.
Con il superamento dei 21.065 punti del future italiano, avvenuto il 30 Giugno scorso, infatti, siamo ufficialmente entrati in quella che dovrebbe essere l’ onda 3 del ribasso; non l’ ultima e non la più corta.
Sarebbe però molto diverso se l’ onda 3 (che è in corso) si rivelasse, sebbene non la più corta, relativamente breve (come in Figura 1 )
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
piuttosto che, invece, la più lunga (come in Figura 2 ) o ancora peggio lunga ma non lunga come onda 5 (come in Figura 3 )
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Ed è per questo che risulta vitale, lo ribadiamo, non comprare senza segnali: immaginate se voi pensaste che l’ipotesi giusta fosse quella di Figura 1 ma invece quella vera fosse l’ ipotesi di Figura 3 : le perdite non solo riguarderebbero la situazione attuale di portafoglio (la quale si può recuperare) ma a queste si andrebbero ad aggiungere quelle sui titoli ingenuamente comprati per fare media e allora la situazione diverrebbe imbarazzante.
D’altra parte pensate cosa succederebbe se invece pensaste che l’ ipotesi giusta fosse quella di Figura 3 e invece quella vera fosse Figura 1 : voi vendereste in perdita sperando di ricomprare più in basso e invece sareste gli unici a non beneficiare di un rimbalzo o di un rialzo. Oppure immaginate cosa succederebbe se voi non faceste nulla e pensaste che succederà come nel 2020: se avvenisse l’ ipotesi di Figura 3 o quella di Figura 2 non solo potreste aspettare mesi o molto più probabilmente anni prima di recuperare qualcosa ma forse solo alcuni, molti o tutti i titoli in portafoglio non recupererebbero più le loro quotazioni.
Ed è per questo che, ormai lo avete capito, è cosi importante abbandonare le proprie ipotesi e le proprie opinioni e, essendo soltanto i segnali in grado di indicare con precisione e oggettività quando e dove comprare, non fare a meno dei segnali in borsa.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
IMPATTO DELLE DIMISSIONI DI DRAGHI SULLO SPREAD E SUL FTSEMIBBuongiorno.
Poco tempo fa avevo scritto un’analisi incentrata sul famoso spread BTP-BUND, tema molto chiacchierato negli ultimi tempi, rimarcando la sua correlazione indiretta con l’indice azionario FTSEMib. Potete trovare l’analisi al link:
•
Avevo rimarcato come esso fosse considerato dal mercato e dagli economisti come “termometro di fiducia del nostro governo”.
Il mio studio sulla finanza si è sempre basato su un concetto semplice ma estremamente fondamentale: quando accadeva qualche particolare evento economico finanziario o politico, visualizzavo sui grafici l’impatto dello stesso; da questo processo, nel corso di diversi anni, ho beneficiato tanto.
Quello che è accaduto qualche giorno fa, ossia la dimissione del premier Mario Draghi, credo sia un esempio didattico perfetto che vorrei analizzare a livello grafico, riferendomi in maniera particolare allo spread e, successivamente, al FTSEMib.
Buona lettura.
PERCHE’ DRAGHI SI È DIMESSO?
Vi riporto le dichiarazioni del premier estrapolate da un articolo della Rai:
"Voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica. Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico. La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c'è più". Queste le comunicazioni del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, al Consiglio dei ministri. Draghi prosegue: "È venuto meno il patto di fiducia alla base dell'azione di governo. In questi giorni da parte mia c'è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche. Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente. Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più. Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell'interesse di tutti gli Italiani. Grazie".
L’IMPATTO SULLO SPREAD
Nell’analisi scritta qualche tempo fa sullo spread BTP-BUND, di cui vi ho rilasciato il link nelle prime righe dell’analisi, mi sforzavo di spiegare nel migliore dei modi il suo “meccanismo di funzionamento”.
Faccio tuttavia un rapido ripasso.
La Germania è considerata il polmone economico europeo. La stessa considerazione trova fondamento se si considera il rendimento dei suoi titoli di stato a 10 anni, confrontati con gli altri dell’Area: esso è il più basso (e di conseguenza è quello che presenta meno rischi, visto che il rendimento di un titolo di stato è associato in maniera diretta al rischio che esso presenta).
Qual è il modo per capire quale sia l’effettiva credibilità di un Paese, ad esempio l’Italia? Andando a confrontare lo stesso con il Paese che presenta all’interno della stessa cerchia (Unione Europa, ad esempio) l’economia più “forte e credibile”.
Questo confronto viene messo alla luce prendendo in esame il rendimento del decennale del paese di cui si vuole capire l’effettiva credibilità e “rapportandolo” al rendimento del decennale più sicuro ed affidabile, ossia quello della Germania. Confrontando attraverso una differenza il rendimento del BTP italiano e il rendimento del BUND tedesco si ottiene lo spread BTP-BUND.
Lo spread si allarga durante fasi economiche finanziarie del Paese particolarmente turbolente o incerte (si allarga dal momento che i rendimenti del BTP italiano sovraperformano quelli del BUND tedesco) ; i fattori condizionanti possono essere guerre, recessioni, transizioni o crisi di governo; quando successivamente gli stessi fattori vanno ad attenuarsi, ecco che lo stesso va a restringersi (ossia quando i rendimenti del BUND iniziano a sovraperformare al ribasso quelli del BTP).
Dal momento in cui una crisi di governo rientra tra le fasi “incerte” di un Paese, che impatto c’è stato nel BTP italiano e successivamente sullo spread?
Il 14 luglio, all’annuncio di una possibile crisi di governo, il rendimento del BTP sale di oltre 5 punti percentuali:
Il motivo del rialzo è semplice:
• Si acquistano titoli di stato di un determinato Paese, in questo caso dell’Italia, quando si pensa che lo stesso sia poi capace di adempiere al proprio compito di debitore (è capace cioè di ripagarci l’obbligazione con le relative cedole). Una possibile crisi di governo va’ ad impattare sulla stabilità dello stesso; per questo motivo, il rischio associato al BTP e di conseguenza la possibilità che il governo italiano non riesca a ripagare il debito con i creditori aumenta, e il rischio associato allo stesso titolo di stato incrementa di pari passo: per questo motivo, si è assistito al +5.68%. Ricordate: il rischio di investire in titoli di stato di un Paese è prezzato dal rendimento degli stessi, in questo caso dal BTP!
Vediamo ora lo spread:
La possibilità di questa crisi allarga lo spread di oltre 7 punti percentuali.
A pagarne le spese è anche il FTSEMib italiano. Per quale motivo?
Se è vero che lo spread si allarga durante fasi incerte, è altrettanto probabile che pochi investirebbero nel nostro Paese, dal momento che l’aumento dello spread è legato in maniera diretta alla probabilità che l’Italia non riesca a pagare i propri debiti. Da qui deriva la correlazione inversa tra lo stesso e il FTSEMib, raffigurata nella grafica seguente:
La risposta dell’indice italiano non si è fatta attendere:
CONCLUSIONI
L’analisi è stata estremamente didattica, reputo fondamentale visualizzare a livello grafico tutto quello che può impattare sul mondo economico-finanziario. Più si studia, più si impara, no?
Buona giornata, Matteo Farci
Settimana di Borsa del 18 luglio 2022 ecco cosa aspettarsi?Si prospetta ricca di avvenimenti la settimana di Borsa che si è appena avviata compresa tra i giorni 18 e 22 luglio 2022.
Mercoledì 20 luglio per Borsa Italiana sarà il giorno della verità, Draghi si o Draghi no!
Tutte le coalizioni di governo sono al lavoro per far fuori quelli che sembrano gli "scappati di casa" del M5s senza alterare il ruolo di Draghi che "deve" rimanere presidente del consiglio.
In Parlamento sia destra che sinistra creano e cercano accordi e compromessi affinchè ci sia un ritorno di Draghi o di un Draghi Bis in discontinuità ma . . . "meglio" senza i cinque stelle!
L'alternativa al M5s? Unanime la scelta di tutti i partiti: il ritorno al voto anticipato!
Borsa Italiana sarà sicuramente attenta e vigile durante il discorso alle camere che Draghi terrà mercoledì 20 luglio, la scelta è di vitale importanza per il Ftse Mib.
L'indice di Piazza Affari è alla ricerca di un appiglio stabile e forte per recuperare le resistenze di area 21400/21500 punti indice futures e tentare eventuali allunghi verso i 23000 punti indice.
Il raggiungimento dell'aerea dei 23000 punti dipenderà assolutamente dalla decisione di Draghi e già mai dalla decisione politica dei partiti, Draghi è "il commissario" scelto da Mattarella per certificare i lavori pro PNRR e non l'uomo politico! Piazza Affari lo sà bene!
Per il Ftse Mib sarà importante nei prossimi giorni galleggiare al di sopra dei supporti di area 21000 punti indice, la prova di forza già mostrata durante le dimissioni di Draghi è stata già di per sè un buon test, ma non basta.
Enel nella giornata di oggi 18 luglio ha distribuito il saldo del dividendo pari a 0.19 eurocent, atteso il pagamento per il 20 luglio e sopratutto attesi per il 28 luglio gli "earnings" sul fatturato la cui stima utili si aggira attorno ai 12.80 euro bilions circa.
Il grafico di Enel mostra segnali incoraggianti, ed il supporto di area 4.85/4.87 eur cent per azione dovrebbe garantire (almeno nel breve) una buona base di ripartenza per testare le deviazioni di resistenze poste in area 5.40 euro cent per azioni.
L'abbandono eventuale di area dei supporti di area prezzo 4.85 euro cent per azione protrebbero far capitolare il titolo Enel sino ad area 4.50 euro cent per azione.
Sempre per questa settimana, giovedì 21 luglio, è atteso l'incontro con la Banca Centrale Europea, la presidentessa Lagarde avrà a disposizione nuovi strumenti per salvare "l'Euro/Zona"?
Ci sono forti pressioni sulla presidentessa Lagarde che sembra assopita nei suopi pensieri mentre invece con la crisi di guerra alle porte dell'euroipa e con l'inflazione galoppante dovrebbe accellerare sulle scelte dei tassi e perchè nò con manovre mirate al sostegno delle economie periferiche!
Attesa nello stesso giorno del 21 luglio a Wall Street il dato sulla dissocupazione.
Intesa i livelli importanti sono ancora più in bassoIntesa in forte correzione, dai massimi di Febbraio sta perdendo il 36%, situazione analoga per Unicredit che perde il 50%.
Intesa ha una situazione grafica in cui sta per appoggiare su un supporto in area 1,63, ma ha un valore relativo da utilizzare solo per trade veloci.
I supporti principali dove l'aspetterò per aprire posizioni di medio periodo sono più in basso tra 1,49-46 e poi se mai dovesse arrivarci in area 1,21/25 (qui l'aspettavo già a Marzo'20). Sono aree valide per la finestra estiva, non arriveranno qui entro domani.
Piazza Affari e Draghi, rimpasto d'estate? Giovedì il voto.Piazza Affari alle prese con la tenuta del governo Draghi, fissato per questo giovedì il voto di maggioranza.
Non c'è estate Italiana che non si rispetti se non c'è un rimpasto di governo!
Piazza Affari conosce molto bene queste dinamiche ed a causa delle "scaramucce" di inizio estate tra Conte e DiMaio.
L'indice Ftse Mib ha virato verso i minimi di breve periodo per tutto il mese di giugno 2022, testando quale supporto di inizio luglio l'area di prezzo dei 20700 punti.
Ora il Ftse Mib deve mostrare tutta la sua forza e tenere alto l'onore di Piazza Affari!
Il governo Draghi c'è ed è pronto a fornire qualsiasi strumento per tenere viva l'economia.
In soldoni quindi sia il supporto dei 21000 punti indice prima che successivamente il supporto del minimo relativo di breve periodo a 20700 punti indici devono essere difesi con tutte le forze.
Il Governo Draghi c'è, alla conferenza stampa di oggi lo stesso premier conferma tutta la volontà di far fronte alle sfide economiche future con azioni mirate e che rinforzino l'economia, così da combattere lo spettro dell'inflazione.
Per Draghi si deve lavorare al nuovo patto sociale anti-inflazione, con l'intervento al cuneo fiscale.
Queste le parole del premier alla conferenza stampa post vertice a Palazzo Chigi con i sindacati:
"Verso il salario minimo ma i contratti collettivi sono il pilastro - ed ancora - aiuti corposi nel nuovo provvedimento".
A queste parole reagisce bene l'indice di Piazza Affari che torna a rimbalzare, i tassi ed il rendimento decennale Italiano sono in discesa al 3% e i BTP quotati allungano al rialzo.
Piazza Affari invia la sua positività anche oltreoceano e le apertura sono sopra la parità per gli indici di Wall Street.
In USA l'attenzione degli investitori è concentrata all'appuntamento dei dati dell'inflazione di giugno prevista per domani 13 luglio.
Dow Jones in rialzo a + 0,45%, S&P 500 a + 0,2% e Nasdaq a + 0,25%.
Finalmente il rendimento del Treasury decennale USA si mantiene sotto il 3% dando spazio di manovra alla forza del dollaro che vira verso la parità con l'euro.
Gas Europeo - rischio upside Il gas Europeo ha ripreso la sua salita verso l'alto dopo il declino registrato da Marzo a Giugno in cui gli operatori speravano in una soluzione positiva delle discrepanze tra Russia ed Europa. Invece le quotazioni hanno ripreso a salire in modo verticale iniziando a riaccendere le preoccupazioni sia di investitori che capi di stato. La russia sembra stia utilizzando le quotazioni del TTF (indice di riferimento del gas europeo) come arma contro l'europa ed in particolare complicando i piani europei di riempimento degli stoccaggi in previsione dell'inverno. Questa secondo me la variabile fondamentale da monitorare in questo contesto di mercato perchè da qui possono scaturire una serie di problematica per l'Europa. Maggiore sarà il costo del Gas e conseguentemente dell'energia, minor quantità avremo a disposizione per l'inverno. Da qui la conseguente riduzione dei consumi e di possibili lockdown. Le aziende per garantire il processo produttivo hanno bisogno di gas, senza questo o a prezzi non ragionevoli saranno costretti a chiudere -> licenziare -> meno consumi. La situazione non è per nulla delle migliori per l'europa, che pensava di sanzionare la Russia e invece....
Ftse Mib: ultima chiamata
Di Fabio Pioli, trader professionista
Con la rottura dei 21.065 punti sia chi ha venduto sia chi non c’è riuscito si trova di fronte ad una cruciale opportunità per cercare un acquisto a prezzi potenzialmente molto bassi sui titoli più promettenti del Mib 40.
Abbiamo sempre scritto che il minimo di Marzo del future sul Ftse Mib di 21.065 sarebbe stato la cartina di tornasole per capire e stabilire se e quando il mercato avrebbe conclamatamente proseguito al ribasso.
Ora che tale livello è stato rotto (il nuovo minimo è adesso 20.915) quanto scritto è ancora vero?
Ossia, semplificando, si proseguirà al ribasso?
In teoria sì: se l’ analisi tecnica di Elliott (che è la più precisa in assoluto e sempre vera a posteriori) non sbaglia, ci troviamo adesso in onda 3.
Onda 1 è stata quella che dal massimo del 5 Gennaio di 28.095 punti ha portato i prezzi al minimo del 7 Marzo di 21.065, onda 2 è stata quella che dal 7 Marzo ha rimbalzato fino al 30 Maggio (e che ha illuso i più inesperti cullandoli e tranquillizzandoli pericolosamente con la sua lentezza mentre noi su queste pagine, a dire il vero, con massima responsabilità, facevamo suonare le trombe del rischio imminente) e onda 3 è quella attuale ( Figura 1 ).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Ora, i problemi sono due: il primo è che onda 3 è spesso la più lunga e MAI la più corta; il secondo, ancora più incisivo, è che dopo tanto laterale normalmente la volatilità aumenta.
Entrambi questi aspetti, unitamente all’ impreparazione psicologica (e professionale) degli investitori, fanno affermare che non abbiamo ancora visto niente.
Noi abbiamo messo in guardia, questa volta dando anche le tempistiche. Nell’ articolo del 20 Giugno oltre a ribadire (lo dicevamo da molte settimane) che era di estrema importanza fare un piano d’ azione per evitare di perdere il controllo delle oscillazioni sui titoli nel portafoglio di ciascuno, davamo anche le tempistiche rimanenti per agire: massimo 3 giorni.
Come facevamo a sapere anche i tempi? Beh, dopo 26 anni di esperienza sui mercati finanziari, qualche cosa la si conosce.
Siamo stati ascoltati? Vi posso dire che abbiamo salvato moltissimi. Ne sono testimonianza le tantissime e-mail e comunicazioni di grazie. Bene.
Adesso la domanda più frequente, che mi viene rivolta da tantissime persone è: “Ma dove e quando ricompriamo?”.
Questa è una domanda molto importante: vendere alto è bene ma ricomprare al punto giusto è fondamentale e riguarda anche chi non è riuscito a vendere i propri titoli perché se riuscisse a fare media al punto giusto avrebbe un’ ultimissima chance per salvare in extremis una situazione che minaccia di diventare altrimenti irrecuperabile.
Fortunatamente la risposta alla domanda, in questo caso, è molto facile: bisogna assolutamente astenersi dal comprare senza un segnale che abbia almeno un’ affidabilità superiore all’ 80% e occorre attendere tale segnale. Punto e basta.
Ma che mosse fare nel concreto?
Per dare a chi ci legge l’ opportunità di sapere cosa fare di ogni suo titolo in portafoglio non in base al pensiero ma alle probabilità vere, oggettive ed essere tranquillo che la scelta sia quella giusta, abbiamo deciso di anticipare (solo per chi è lettore di SoldiOnline), un’ iniziativa che avevamo pianificato di lanciare al pubblico indistinto da metà Agosto.
Quindi, se sei interessato a sapere cosa fare di ogni tuo titolo in portafoglio e non puoi aspettare per condizioni legate all’ urgenza della situazione fino a metà Agosto, ti serve solo contattarci ora e ti diremo cosa fare.
Si tratta di disporre di un mezzo per sapere oggettivamente dove e quando comprare i titoli che compongono o che componevano il tuo portafoglio in questa fase di mercato.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Ftse Mib: discesa confermata?LONG & SHORT
Fabio Pioli
Ora che il mercato italiano ha rotto il suo minimo precedente (21.065 punti) la discesa è confermata?
Graficamente sì. Infatti in base a Figura 1 c’è stato un primo movimento (1), è seguito un rimbalzo (2) e inizia adesso il movimento ribassista successivo (3).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Che dovrebbe essere anche il più violento o, quantomeno, non il più corto.
Molti ci stanno chiedendo dove iniziare a comprare.
Questo sarà molto semplice ma dipenderà da titolo e titolo e dipenderà anche dal momento preciso in cui tale segnale si verificherà. Chiedete pure il mio aiuto se non lo sapete per nulla o non ne siete sicuri.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
Ftse Mib: il gatto col topoDi Fabio Pioli, trader professionista
La stasi dei prezzi verificatasi da Mercoledì scorso sarà temporanea o duratura? Da questo dipenderanno i destini dei portafogli degli italiano nei prossimi anni.
Come pensavo (vedi articolo della scorsa settimana “ Ftse Mib: è urgente prendere provvedimenti ”) ci sarebbero voluti circa 3 giorni per il mercato per fare capire se avrebbe sfondato subito i 21.065 punti per puntare al ribasso oppure no.
Ed era importante prendere provvedimenti urgenti circa le posizioni future. Li avete presi?
Se non li avete presi, perché non sapevate quali potessero essere, e siete rimasti inattivi, o se li avete presi sbagliati, avete ancora tempo perché il mercato, giocando come il gatto con il topo, si è fermato, ponendo fine ad una fase acuta di discesa ( Figura 1 )
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Ma si è fermato per proseguire o si è fermato per invertire, ossia per rimanere nel laterale, un po’ allargato rispetto a quello precedente ( Figura 2 ) e poi partire forte al rialzo o al ribasso?
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Spieghiamo meglio la questione dal punto di vista grafico.
Se il rimbalzo del mercato (rimbalzo significa che poi scenderà) è finito nel punto A allora il movimento da A a B, detto onda 1, ha bisogno di un riposo momentaneo (quello attuale) per poi riprendere la discesa, rompere i 21.065 punti e diventare impetuosa ( Figura 3 )
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Se invece il rimbalzo non è ancora finito, non si romperanno i 21.065 punti e si tornerà in laterale ( Figura 4 ).
Fig 4. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Capite dunque che in questa fase in cui il dramma non è ancora avvenuto perché è travestito da opportunità oppure in cui l’ opportunità non si è ancor verificata perché travestita da dramma è di vitale importanza non basarsi su congetture, pensieri personali o tentativi ma occorre sapere quali prezzi e quali comportamenti rappresentano un’ effettiva salvezza e quali, all’ opposto, rappresentano una certezza di ribasso perché se non si fanno scelte giuste adesso probabilmente ci se ne pentirà nei prossimi anni.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Ftse Mib: rimbalzo finito oppure no?LONG & SHORT
Fabio Pioli
L’ analisi tecnica ammette una sola opzione in questa fase di mercato: se si va sotto i 21.065 punti (minimo precedente del future sull’ indice Ftse Mib ), si procede al ribasso.
Il movimento che finora comanda sul mercato (il movimento principale) è quello di Gennaio-Marzo 2022, che ha portato i prezzi da 28.095 a 21.065, per l’ appunto.
Dopo è seguito tutto un complicato movimento laterale che non ha sicuramente l’ aspetto di un rialzo ma di un rimbalzo ( Figura 1 ). E questo lo abbiamo sempre detto.
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Ora, non sappiamo se questo rimbalzo sia finito, infatti abbiamo messo i punti interrogativi acanto alle lettere a, b e c e al numero 2, ma se fosse finito (e ciò si saprebbe proprio sotto i 21.065 punti, allora, secondo l’ analisi tecnica che fa riferimento a Elliott, si aprirebbero le praterie all’ ingiù ( Figura 2 ).
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
E stavolta, credetemi, senza un aiuto professionale di altissimo livello, sarebbe, se succedesse, veramente impossibile per il piccolo risparmiatore preservare qualche denaro.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
Saipem: distruzione di valoreNegli ultimi 12 anni sta perdendo il 98%. In una decade ha subito 4 raggruppamenti azionari, dei quali gli ultimi due nell'arco di un mese tra questo Maggio e Giugno. Statisticamente ogni volta che c'è un raggruppamento i titoli poi scendono, tutti.
Adesso annunciano un aumento di capitale da 2 Miliardi a partire dal 27 Giugno.
Va meglio ad un cassettista di Saipem, dalla sua quotazione nel 1996, segna "solo" -68%.
Tutto a nostre spese, perchè i principali azionisti sono Cdp ed Eni, assieme detengono il 44% del capitale.
Draghi in Senato, compattezza governo aiuta Piazza Affari ?Il Presidente Mario Draghi oggi in Senato per comunicazioni in vista del Consiglio Europeo.
Previsto giovedì 23 giugno c.a. l'incontro del Consiglio Europeo per approfondire le tematiche inerenti gli sviluppi del conflitto in Ucraina.
Draghi punta tutto su una risoluzione pacifica del conflitto, non nasconde timori e resistenze, ma come lui stesso sottolinea, «Ricercare la pace, superare la crisi: questo è il mandato ricevuto dal Parlamento, da voi. Questa è la guida della nostra azione»
Ancora sanzioni alla Russia, sarà questo l'argomento di giovedì 23 giugno 2022 al Consiglio UE, ma non solo l'Europa è compatta nell'aiutare totalmente e con tutte le forze la ricostruzione dell'Ucraina.
La crisi interna al movimento 5 stelle? Per Draghi non conta ed intanto Di Maio crea un suo gruppo mentre è Grillo a lanciare l'allarme sull'auto disintegrazione del movimento stesso.
Apre positiva Piazza Affari con la Borsa di Milano all'insegna del toro, ma a metà mattinata è costretta a virare verso il basso.
Migliora lo Spread che tocca 186 punti base ma torna a salire a metà seduta ed il rendimento del BTP decennale pari si ferma attorno al 3,80%.
Per il Ftse Mib rimante importante il mantenimento del supporto di 21750 / 21500 punti indice future, un eventuale abbandono aprirebbe la strada ad un violento recupero dei gap di area 19500 che fanno riferimento all'anno 2020.
ECCO I LIVELLI TECNICI DI SUPPORTO E RESISTENZA DELLE PRINCIPALI BORSE MONDIALI
Nasdaq supporto 11350 punti indice – resistenza 12250 punti indice
Dow Jones supporto 29800 punti indice – resistenza 31400 punti indice
S&P500 supporto 3700 punti indice – resistenza 3880 punti indice
FTSE MIB supporto 21500 punti indice – resistenza 22950 punti indice
DAX supporto 13125 punti indice – resistenza 13475 punti indice
DJ Euro Stoxx supporto 3410 punti indice – resistenza 3575 punti indice
Ftse Mib: c'è un punto di non ritornoLONG & SHORT
Fabio Pioli
Lo avevamo anticipato la scorsa settimana, non è così? L’ ora X del ribasso è arrivata.
Era facile prevederlo: per chi ha tantissima esperienza il laterale di 60 giorni più la rottura di 23.700 gridavano discesa ai suoi orecchi attenti.
E questo a riprova che le notizie non contano nulla: si possono prevedere i prezzi soltanto sulla base dei grafici; poi “qualcuno” attaccherà una notizia a quello che i prezzi hanno già fatto e già detto.
Cosa dicono ora i grafici?
Che per il future sul Ftse Mib italiano 21.065 è il punto di non ritorno.
Perché? Perché anche se il laterale di Figura 1 è stato rotto al ribasso, nulla esclude che si possa essere entrati in un laterale più ampio ( Figura 2 ) e che quindi il trend più importante (rialzista o ribassista che sia) sia rimandato.
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Ma che dire invece se si andasse sotto 21.065?
A quel punto nessuno potrebbe negare il ribasso perché tutto il movimento tra Gennaio e Marzo 2022 sarebbe onda 1 (come sempre detto), tutto il movimento tra Marzo e Giugno sarebbe onda 2 e quella attuale sarebbe onda 3, la più devastante in genere, ribassista ( Figura 3 ).
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Spero, che di fronte a questo rischio abbiate fatto, come abbiamo fatto noi, le vostre mosse per guadagnare o almeno per non bruciare il vostro portafoglio. Se non lo avete ancora fatto siete ancora in tempo: a mio avviso ancora 3 giorni per prendere provvedimenti ci sono.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
Ftse Mib: lo avevamo appena dettoDi Fabio Pioli, trader professionista
- ARTICOLO DI LUNEDI' 13/06/2022 -
Sono passati solo sette giorni da quando abbiamo dato un “warning” sulla pericolosità dei mercati (in particolare quello italiano) e abbiamo tentato di sollecitare alla massima allerta l’ investitore. Come possiamo fargli un bene maggiore? Vediamolo.
E’ tanto tempo che scriviamo su queste pagine e godiamo dell’ apprezzamento di centinaia di migliaia, forse più di un milione di italiani e ci siamo dati una missione tramite i nostri articoli: salvarli dai loro stessi grandi errori di inesperienza (chi legge non è un professionista: non lo fa come lavoro principale e dunque non sa come guadagnare costantemente).
E dunque nei momenti cruciali scriviamo sempre articoli come quello della scorsa settimana (“ Ftse Mib: si abbia paura! ”) dal titolo più chiaro possibile e dal testo secco e deciso, al fine di comunicare i rischi senza fronzoli.
Alcuni li salviamo e salviamo i loro soldi dalle grinfie delle grosse banche mondiali, i nostri nemici, ma pensate che li salviamo tutti? Purtroppo no.
Esiste l’ errore troppo radicato da parte del risparmiatore medio di fare conto su sé stesso.
Purtroppo però in questo modo fa errori di inesperienza. Tipicamente in queste fasi sottostima il rischio: è troppo pesato, non mette gli stop-loss (lo abbiamo già detto tante volte).
Il risultato, come scritto la scorsa settimana, e come testimoniano i dati comparati di ISTAT e BANCA D’ ITALIA , è che si bruciano patrimoni . Si bruciano patrimoni per inesperienza e per affidarsi alle mani sbagliate.
Pensate che tenendo in considerazione gli ultimi 14 anni (dal 2007 al 2020, ultimo anno di rilevazione), a fronte di tassi di risparmio molto alti (il risparmiatore italiano è una formichina) che sono andati da un minimo del 7,8% nel 2017 ad un massimo del 15,8% nel 2020, questa formichina ha dissipato il 94% di tali risparmi tramite i suoi investimenti: azioni, obbligazioni, derivati, fondi comuni d’ investimento, gestioni patrimoniali e assicurazioni. Come se non avesse messo da parte quasi niente. E non è andata molto meglio per le attività reali.
Insomma, non cambia mai niente, con la sola differenza, come detto, che in questa fase è ancora peggio, perché il 2020 ha insegnato una lezione molto sbagliata, addirittura di una portata disastrosa: “il rischio non va controllato spasmodicamente, tanto i titoli se scendono prima o poi torneranno a salire”. Sbagliatissimo.
Ma come si fa a sapere cosa è vero in borsa? Come si sa ogni altra cosa.
Come si sa che la terra non è piatta e gira intorno al sole e non viceversa? In base alle nostre osservazioni? No: è perché qualcuno che si chiama Copernico e qualcuno che si chiama Galileo si sono svegliati un giorno e hanno fatto rilevazioni matematiche.
Desistete dunque se non sapete assegnare alla salita e alla discesa di ogni titolo e di ogni indice un numero matematico che ne derivi le probabilità e calcolate matematicamente il rischio e controllatelo. Fidatevi solo di chi sa fare questi calcoli in maniera scientifica.
Ma cosa dice ora la matematica?
Lascia alcuni dubbi (come sempre) e alcuni li risolve.
Il dubbio per ora (sembra paradossale ma non lo è) è sulla continuazione della discesa.
Di dubbi sulla continuazione di una direzione ce ne sono sempre (solo gli stupidi non li hanno) ma, come detto, la matematica non viene in nostro aiuto adesso. Nell’ oggettività, infatti, il mercato è sceso, ma è sceso senza darci un segnale e troppo velocemente rispetto ad una ”sana” partenza al ribasso ( Figura 1 )
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
Cosa significa questo? Che bisogna comprare? Che non crollerà ulteriormente?
No, significa solo che, come già scritto, potremmo non essere usciti ufficialmente dal laterale. In altre parole allo stato attuale, si saprà se il ribasso sarà confermato solo sotto i già citati 21.065 punti, non prima ( Figura 2 ). Bisognerà avere pazienza.
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
Quali dubbi invece risolve la matematica in questo momento?
Quelli di cui più ci interessa ossia quelli operativi: dopo aver gestito il rischio di altre posizioni, abbiamo avuto un segnale che ha il 90% di probabilità a favore. Ovviamente entreremo per matematica. La matematica calcolerà il quantitativo corretto e controllerà il rischio al centesimo e la matematica stessa ci darà le regole di gestione (soprattutto l’ uscita) dalla posizione.
Senza incertezze, senza la confusione su cosa fare e cosa non fare (tenere, liquidare, incrementare) che attanaglia sempre e soprattutto in questo momento l’ investitore e che non aiuta per nulla, come abbiamo visto, nel preservare il patrimonio.
La matematica è l’ unica certezza e allevia il peso mentale di decisioni prese altrimenti in un contesto di confusione e carenza di informazione.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Ftse Mib: ora XLONG & SHORT
Fabio Pioli
- ARTICOLO DI VENERDI' 10/06 -
Credo che siamo arrivati all’ ora X: dopo tanto, tantissimo laterale (per l’ esattezza 60 giorni ( Figura 1 )) la situazione sembra stare per mutare.
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Per la verità sapremo soltanto questa sera se avremo avuto un segnale short e quindi se sarà il caso di entrare al ribasso.
Se così fosse avremmo la possibilità di verificare un’ eventuale uscita al ribasso di questo mercato che finora è stato molto, troppo, sospettosamente equilibrato.
Ricordandosi che la portata del movimento di uscita dal laterale è direttamente proporzionale alla durata del laterale stesso.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
Analisi sul Ftse Mib con le onde di Elliott (grafico 2)Breve aggiornamento sulla struttura dei prezzi dell'indice Ftse Mib, secondo la "Elliott Wave Theory". Riprendo da dove ci eravamo lasciati, la rottura del livello polarizzante segnato a 23300 punti avvenuta il 9 maggio, ove il mercato ha poi segnato un minimo relativo di periodo, è andata a formare un movimento azionario ribassista. Seguita una fase di consolidamento (movimento correttivo rialzista) ci troviamo ora in un nuovo impulso ribassista partito sul max del 30 maggio a 24835 punti, nei pressi di un ritracciamento di Fibonacci come si vede anche dal grafico giornaliero. Ora supporto più vicino a 22011 punti (0.786 di Fibonacci, si vede anche questo nel grafico). Solo una salita sopra 23250 punti al momento, potrebbe segnare un cambiamento di tendenza.
LEGENDA ETICHETTATURA:
Grado Intermediate: Rosso
Grado Minor: Arancione
Grado Minute: Verde
Grado Minuette: Blu
Grado Sub-Minuette: Viola
Unicredit in fase di distribuzioneUnicredit ha fatto un ottimo rimbalzo nelle settimane passate dai minimi relativi di inizio Maggio, segnando un +42% e andandosi a fermare sul 38% di Fibonacci del vettore evidenziato.
Da alcuni giorni sembra arrivata avviando una fase distributiva, in una situazione ancora di bassa volatilità, una posizione ribassista me la costruisco anche con opzioni a 90gg.
SPREAD BTP-BUND E FTSEMIB: UNA CORRELAZIONE DA CONOSCERESalve ragazzi. L’analisi che voglio proporvi oggi tratterà un argomento che probabilmente diversi di voi conosceranno ma, dal momento che occupa una grande importanza in ambito economico-finanziario europeo, ho deciso di trattarlo: lo spread BTP-BUND.
Questa analisi è legata per certi versi ad una pubblicata qualche tempo fa dal titolo “Correlazione tra ratings e decennali dei paesi europei” che trovate al link:
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Vi consiglio di leggerla, vi sarà utile.
Tratterò il significato di spread, la sua correlazione inversa con il nostro indice azionario FTSEMib e successivamente alcuni dei suoi impatti sull’economia.
COS’E’ LO SPREAD BTP-BUND?
Lo spread BTP-BUND esprime la differenza tra i rendimenti dei titoli di stato italiani a 10 anni (ossia i buoni del tesoro poliennali) e i rendimenti dei titoli di stato tedeschi alla stessa scadenza (Bund). I due rendimenti, presi separatamente, possono essere così rappresentati:
Creando la differenza tra il grafico di prezzo in nero (IT10Y) e quello in blu (DE10Y) si ottiene lo spread. E’ necessario dunque digitare nella barra di ricerca di tradingview il ticker “IT10Y-DE10Y”.
ESEMPIO DI CALCOLO DELLO SPREAD
Nella grafica evidenzio la facilità con la quale sia possibile calcolare lo spread. E’ necessaria una semplice sottrazione tra il rendimento del BTP e del BUND.
IL MOTIVO PER IL QUALE LO SPREAD È UTILIZZATO PER IDENTIFICARE LA CREDIBILITA’ DI UNO STATO
È importante ritornare a ritroso, in particolare alla definizione di “titolo di stato”.
Ogni governo per autofinanziarsi emette obbligazioni, chiamate appunto “titoli di stato”; quando cittadini, istituzioni e/o banche acquistano uno di questi certificati di debito, ad esempio con scadenza a 10 anni, forniscono liquidità immediata allo Stato emittente; trattandosi di un’obbligazione, e di conseguenza di “denaro in prestito” lo stesso, alla scadenza dell’obbligazione, ossia dopo 10 anni, dovrà impegnarsi a restituire lo stesso importo prestatogli precedentemente da parte dei più svariati attori di mercato con un interesse riconosciuto.
Lo stesso interesse, o “rendimento” dell’obbligazione, è proporzionale al grado di rischio al quale un investitore si espone qualora la acquistasse. Maggiore è tale rischio, maggiore sarà l’interesse (o il rendimento) richiesto dal particolare “investitore” come remunerazione.
Se dovessimo riassumere con una piccola uguaglianza quest’ultimo concetto sarebbe RISCHIO=RENDIMENTO.
Osserviamo al momento quale sia il rendimento del decennale italiano:
Si attesta al 3.291%.
E quello tedesco?
Rende 1.249%.
Per l’uguaglianza RISCHIO=RENDIMENTO possiamo dunque affermare che si rischierebbe più ad acquistare titoli di stato italiani che tedeschi; per quale motivo? Per il fatto che la Germania è considerata il “polmone economico europeo” presentando essa un’economia fortemente solida ed esibendo un rating di tripla A (AAA, giudizio affidato dalle agenzie di ratings come Moody’s, Fitch e Standard and Poors) affidato a quelli Stati con eccellenti capacità di onorare le obbligazioni assunte; questo non si può dire per la nostra nazione, presentando essa un rating di tripla B, affidato a quelli Stati con adeguate (e non eccellenti) capacità di far fronte agli impegni di pagamento.
Voglio farvi notare un qualcosa di importante:
Il fatto che la Germania sia considerata come “polmone economico europeo” è ben testimoniato dal rendimento dei suoi titoli di stato a 10 anni se confrontati con gli altri dell’Area: esso è il più basso (e di conseguenza è quello che presenta meno rischi).
Tornando alla base del discorso, come si può dunque capire quale sia l’effettiva credibilità di un Paese? Andando a confrontare lo stesso con il Paese che presenta all’interno della stessa cerchia (Unione Europa, ad esempio) l’economia più “forte e credibile”.
Questo confronto viene messo alla luce prendendo in esame il rendimento del decennale del paese di cui si vuole capire l’effettiva credibilità e “rapportandolo” al rendimento del decennale più sicuro ed affidabile, ossia quello della Germania. Tale “rapporto” è espresso in termini di differenza, che viene chiamato spread. Considerando lo spread tra Italia e Germania, il famoso “spread BTP-BUND”.
ANALISI SPREAD BTP-BUND
Nella grafica potete osservare lo spread “Italia-Germania” a livello settimanale.
Esso viene tipicamente espresso in “punti base”, dove ogni punto rappresenta un centesimo di punto percentuale (100 punti base, di conseguenza, sono uguali all’1%).
Ho contrassegnato con dei rettangoli rossi e verdi determinate zone di interesse:
• I rettangoli rossi racchiudono al loro interno tutti gli archi temporali nei quali i rendimenti dei titoli di stato italiani a 10 anni hanno sovraperformato quelli tedeschi alla stessa scadenza; per il concetto espresso prima, sono proprio quelli i momenti nei quali l’Italia è percepita più rischiosa da parte degli investitori
• I rettangoli verdi racchiudono al contrario tutti gli archi temporali nei quali i rendimenti dei titoli di stato tedeschi a 10 anni hanno sovraperformato quelli italiani alla stessa scadenza; per il concetto espresso prima, gli stessi rettangoli racchiudono dunque tutti quei momenti in cui l’Italia inizia a presentare una credibilità maggiore
La logica vuole che lo spread si allarghi durante fasi economiche finanziarie del Paese particolarmente turbolente o incerte; i fattori condizionanti possono essere guerre, recessioni, transizioni di governo eccetera. Quando poi gli stessi fattori vanno ad attenuarsi, ecco che lo stesso va a restringersi.
Quando si tratta di investire il proprio denaro è necessario cercare di sfruttare qualsiasi situazione tale da permetterci di guadagnare; basandomi su questo contesto, la domanda a cui ho pensato è stata:
”se è vero che lo spread si allarga durante fasi incerte, chi investirebbe nel nostro Paese in quelle stesse condizioni”?
Probabilmente nessuno, dal momento che l’aumento dello spread è legato in maniera diretta alla probabilità che l’Italia non riesca a pagare i propri debiti.
Questo è vero per le obbligazioni. E per il mercato azionario?
CORRELAZIONE TRA SPREAD BTP-BUND E FTSEMIB
Anche per il mercato azionario, in particolare per l’indice FTSEMib, la musica non cambia. E’ la correlazione inversa tra quest’ultimo e lo stesso spread a suggerirlo, essendo essa inversa, infatti:
Quando il BTP-BUND si muove al rialzo (con il rischio percepito verso l’Italia in aumento) il FTSEMib tende ad avere delle cattive performance.
Quando il BTP-BUND si muove al ribasso (con il rischio percepito verso l’Italia in diminuzione) il FTSEMib tende ad averne delle buone.
Perché accade ciò? Perché la sfiducia nei confronti di una nazione non si riflette solo in maniera diretta verso i suoi titoli di stato bensì anche verso le aziende facenti parte dello stesso nucleo!
Come posso dunque concludere questo paragrafo? Affermando che è bene osservare da vicino lo spread se si intende investire sul mercato azionario italiano. Per il mio punto di vista e per come io intendo gli investimenti (dal momento che baso le mie scelte sulla macroeconomia), non penserò mai di acquistare aziende italiane se lo spread indica una sfiducia!
In particolare:
Finché lo spread manterrà la sua traiettoria parabolica rialzista, la mia visione ribassista sull’indice azionario persisterà.
GLI EFFETTI DELLO SPREAD SULL’ECONOMIA
Ho spiegato due concetti fondamentali: uno dei modi per una nazione di autofinanziarsi è l’emissione di titoli di stato, che vengono acquistati dai più svariati attori di mercato. La teoria vuole che gli investitori richiedano un interesse (o rendimento) maggiore per essere remunerati dal rischio associato all’obbligazione acquistata stessa; l’allargamento dello spread, come ho spiegato, indica sfiducia nei confronti di un paese: questo significa che per “convincere” gli investitori a finanziare, un governo andrà ad emettere titoli di stato con un rendimento più alto, in maniera tale da incentivare gli acquisti.
Questo dove va ad impattare? Sul bilancio di uno Stato! È vero che con incentivi più alti è probabile il ricevimento di finanziamenti, ma è altrettanto vero che i successivi interessi saranno più alti da pagare.
Questa differenza di interessi va poi a riflettersi sul deficit pubblico: per lasciare inalterato esso, è probabile che uno Stato aumenti le tasse oppure utilizzi il denaro che precedentemente doveva essere destinato ad altre spese pubbliche come ad esempio la costruzione di infrastrutture oppure la sanità.
L’aumento dello spread ha anche un impatto sulle banche italiane. Perché?
Perché esse sono alcune tra i diversi attori di mercato a finanziare lo Stato, andando ad acquistare quantità enormi di BTP. Il fatto di avere titoli di Stato in portafoglio all’aumentare progressivo dello spread non è un bene; immaginiamo che una banca abbia acquistato una quantità X di BTP con rendimento fisso annuo del 3% ad un prezzo di 100; se lo spread si allargasse, lo Stato emetterebbe nuovi BTP con rendimento più alto; essendo il rendimento legato inversamente al prezzo, significa che lo stesso BTP acquistato a 100 verrebbe svalutato (da 100 ad 80, ad esempio). Questo significa che se la banca rivendesse la stessa quantità X di titoli di stato, registrerebbe una perdita.
Una svalutazione di miliardi di BTP andrebbe ad intaccare la solidità patrimoniale di una Banca che, per proteggersi, aumenterebbe i costi ai clienti bancari o comunque diventerebbe più rigida nel concedere prestiti e finanziamenti a famiglie ed imprese. Quando l’accesso al credito diviene più rigido, chi è a risentirne? L’economia.
Spero l’analisi vi possa essere utile, un saluto.
Matteo Farci