FTSE MIB Index
Ftse Mib: il gatto col topoDi Fabio Pioli, trader professionista
La stasi dei prezzi verificatasi da Mercoledì scorso sarà temporanea o duratura? Da questo dipenderanno i destini dei portafogli degli italiano nei prossimi anni.
Come pensavo (vedi articolo della scorsa settimana “ Ftse Mib: è urgente prendere provvedimenti ”) ci sarebbero voluti circa 3 giorni per il mercato per fare capire se avrebbe sfondato subito i 21.065 punti per puntare al ribasso oppure no.
Ed era importante prendere provvedimenti urgenti circa le posizioni future. Li avete presi?
Se non li avete presi, perché non sapevate quali potessero essere, e siete rimasti inattivi, o se li avete presi sbagliati, avete ancora tempo perché il mercato, giocando come il gatto con il topo, si è fermato, ponendo fine ad una fase acuta di discesa ( Figura 1 )
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Ma si è fermato per proseguire o si è fermato per invertire, ossia per rimanere nel laterale, un po’ allargato rispetto a quello precedente ( Figura 2 ) e poi partire forte al rialzo o al ribasso?
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Spieghiamo meglio la questione dal punto di vista grafico.
Se il rimbalzo del mercato (rimbalzo significa che poi scenderà) è finito nel punto A allora il movimento da A a B, detto onda 1, ha bisogno di un riposo momentaneo (quello attuale) per poi riprendere la discesa, rompere i 21.065 punti e diventare impetuosa ( Figura 3 )
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Se invece il rimbalzo non è ancora finito, non si romperanno i 21.065 punti e si tornerà in laterale ( Figura 4 ).
Fig 4. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Capite dunque che in questa fase in cui il dramma non è ancora avvenuto perché è travestito da opportunità oppure in cui l’ opportunità non si è ancor verificata perché travestita da dramma è di vitale importanza non basarsi su congetture, pensieri personali o tentativi ma occorre sapere quali prezzi e quali comportamenti rappresentano un’ effettiva salvezza e quali, all’ opposto, rappresentano una certezza di ribasso perché se non si fanno scelte giuste adesso probabilmente ci se ne pentirà nei prossimi anni.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Ftse Mib: rimbalzo finito oppure no?LONG & SHORT
Fabio Pioli
L’ analisi tecnica ammette una sola opzione in questa fase di mercato: se si va sotto i 21.065 punti (minimo precedente del future sull’ indice Ftse Mib ), si procede al ribasso.
Il movimento che finora comanda sul mercato (il movimento principale) è quello di Gennaio-Marzo 2022, che ha portato i prezzi da 28.095 a 21.065, per l’ appunto.
Dopo è seguito tutto un complicato movimento laterale che non ha sicuramente l’ aspetto di un rialzo ma di un rimbalzo ( Figura 1 ). E questo lo abbiamo sempre detto.
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Ora, non sappiamo se questo rimbalzo sia finito, infatti abbiamo messo i punti interrogativi acanto alle lettere a, b e c e al numero 2, ma se fosse finito (e ciò si saprebbe proprio sotto i 21.065 punti, allora, secondo l’ analisi tecnica che fa riferimento a Elliott, si aprirebbero le praterie all’ ingiù ( Figura 2 ).
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
E stavolta, credetemi, senza un aiuto professionale di altissimo livello, sarebbe, se succedesse, veramente impossibile per il piccolo risparmiatore preservare qualche denaro.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
Saipem: distruzione di valoreNegli ultimi 12 anni sta perdendo il 98%. In una decade ha subito 4 raggruppamenti azionari, dei quali gli ultimi due nell'arco di un mese tra questo Maggio e Giugno. Statisticamente ogni volta che c'è un raggruppamento i titoli poi scendono, tutti.
Adesso annunciano un aumento di capitale da 2 Miliardi a partire dal 27 Giugno.
Va meglio ad un cassettista di Saipem, dalla sua quotazione nel 1996, segna "solo" -68%.
Tutto a nostre spese, perchè i principali azionisti sono Cdp ed Eni, assieme detengono il 44% del capitale.
Draghi in Senato, compattezza governo aiuta Piazza Affari ?Il Presidente Mario Draghi oggi in Senato per comunicazioni in vista del Consiglio Europeo.
Previsto giovedì 23 giugno c.a. l'incontro del Consiglio Europeo per approfondire le tematiche inerenti gli sviluppi del conflitto in Ucraina.
Draghi punta tutto su una risoluzione pacifica del conflitto, non nasconde timori e resistenze, ma come lui stesso sottolinea, «Ricercare la pace, superare la crisi: questo è il mandato ricevuto dal Parlamento, da voi. Questa è la guida della nostra azione»
Ancora sanzioni alla Russia, sarà questo l'argomento di giovedì 23 giugno 2022 al Consiglio UE, ma non solo l'Europa è compatta nell'aiutare totalmente e con tutte le forze la ricostruzione dell'Ucraina.
La crisi interna al movimento 5 stelle? Per Draghi non conta ed intanto Di Maio crea un suo gruppo mentre è Grillo a lanciare l'allarme sull'auto disintegrazione del movimento stesso.
Apre positiva Piazza Affari con la Borsa di Milano all'insegna del toro, ma a metà mattinata è costretta a virare verso il basso.
Migliora lo Spread che tocca 186 punti base ma torna a salire a metà seduta ed il rendimento del BTP decennale pari si ferma attorno al 3,80%.
Per il Ftse Mib rimante importante il mantenimento del supporto di 21750 / 21500 punti indice future, un eventuale abbandono aprirebbe la strada ad un violento recupero dei gap di area 19500 che fanno riferimento all'anno 2020.
ECCO I LIVELLI TECNICI DI SUPPORTO E RESISTENZA DELLE PRINCIPALI BORSE MONDIALI
Nasdaq supporto 11350 punti indice – resistenza 12250 punti indice
Dow Jones supporto 29800 punti indice – resistenza 31400 punti indice
S&P500 supporto 3700 punti indice – resistenza 3880 punti indice
FTSE MIB supporto 21500 punti indice – resistenza 22950 punti indice
DAX supporto 13125 punti indice – resistenza 13475 punti indice
DJ Euro Stoxx supporto 3410 punti indice – resistenza 3575 punti indice
Ftse Mib: c'è un punto di non ritornoLONG & SHORT
Fabio Pioli
Lo avevamo anticipato la scorsa settimana, non è così? L’ ora X del ribasso è arrivata.
Era facile prevederlo: per chi ha tantissima esperienza il laterale di 60 giorni più la rottura di 23.700 gridavano discesa ai suoi orecchi attenti.
E questo a riprova che le notizie non contano nulla: si possono prevedere i prezzi soltanto sulla base dei grafici; poi “qualcuno” attaccherà una notizia a quello che i prezzi hanno già fatto e già detto.
Cosa dicono ora i grafici?
Che per il future sul Ftse Mib italiano 21.065 è il punto di non ritorno.
Perché? Perché anche se il laterale di Figura 1 è stato rotto al ribasso, nulla esclude che si possa essere entrati in un laterale più ampio ( Figura 2 ) e che quindi il trend più importante (rialzista o ribassista che sia) sia rimandato.
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Ma che dire invece se si andasse sotto 21.065?
A quel punto nessuno potrebbe negare il ribasso perché tutto il movimento tra Gennaio e Marzo 2022 sarebbe onda 1 (come sempre detto), tutto il movimento tra Marzo e Giugno sarebbe onda 2 e quella attuale sarebbe onda 3, la più devastante in genere, ribassista ( Figura 3 ).
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Spero, che di fronte a questo rischio abbiate fatto, come abbiamo fatto noi, le vostre mosse per guadagnare o almeno per non bruciare il vostro portafoglio. Se non lo avete ancora fatto siete ancora in tempo: a mio avviso ancora 3 giorni per prendere provvedimenti ci sono.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
Ftse Mib: lo avevamo appena dettoDi Fabio Pioli, trader professionista
- ARTICOLO DI LUNEDI' 13/06/2022 -
Sono passati solo sette giorni da quando abbiamo dato un “warning” sulla pericolosità dei mercati (in particolare quello italiano) e abbiamo tentato di sollecitare alla massima allerta l’ investitore. Come possiamo fargli un bene maggiore? Vediamolo.
E’ tanto tempo che scriviamo su queste pagine e godiamo dell’ apprezzamento di centinaia di migliaia, forse più di un milione di italiani e ci siamo dati una missione tramite i nostri articoli: salvarli dai loro stessi grandi errori di inesperienza (chi legge non è un professionista: non lo fa come lavoro principale e dunque non sa come guadagnare costantemente).
E dunque nei momenti cruciali scriviamo sempre articoli come quello della scorsa settimana (“ Ftse Mib: si abbia paura! ”) dal titolo più chiaro possibile e dal testo secco e deciso, al fine di comunicare i rischi senza fronzoli.
Alcuni li salviamo e salviamo i loro soldi dalle grinfie delle grosse banche mondiali, i nostri nemici, ma pensate che li salviamo tutti? Purtroppo no.
Esiste l’ errore troppo radicato da parte del risparmiatore medio di fare conto su sé stesso.
Purtroppo però in questo modo fa errori di inesperienza. Tipicamente in queste fasi sottostima il rischio: è troppo pesato, non mette gli stop-loss (lo abbiamo già detto tante volte).
Il risultato, come scritto la scorsa settimana, e come testimoniano i dati comparati di ISTAT e BANCA D’ ITALIA , è che si bruciano patrimoni . Si bruciano patrimoni per inesperienza e per affidarsi alle mani sbagliate.
Pensate che tenendo in considerazione gli ultimi 14 anni (dal 2007 al 2020, ultimo anno di rilevazione), a fronte di tassi di risparmio molto alti (il risparmiatore italiano è una formichina) che sono andati da un minimo del 7,8% nel 2017 ad un massimo del 15,8% nel 2020, questa formichina ha dissipato il 94% di tali risparmi tramite i suoi investimenti: azioni, obbligazioni, derivati, fondi comuni d’ investimento, gestioni patrimoniali e assicurazioni. Come se non avesse messo da parte quasi niente. E non è andata molto meglio per le attività reali.
Insomma, non cambia mai niente, con la sola differenza, come detto, che in questa fase è ancora peggio, perché il 2020 ha insegnato una lezione molto sbagliata, addirittura di una portata disastrosa: “il rischio non va controllato spasmodicamente, tanto i titoli se scendono prima o poi torneranno a salire”. Sbagliatissimo.
Ma come si fa a sapere cosa è vero in borsa? Come si sa ogni altra cosa.
Come si sa che la terra non è piatta e gira intorno al sole e non viceversa? In base alle nostre osservazioni? No: è perché qualcuno che si chiama Copernico e qualcuno che si chiama Galileo si sono svegliati un giorno e hanno fatto rilevazioni matematiche.
Desistete dunque se non sapete assegnare alla salita e alla discesa di ogni titolo e di ogni indice un numero matematico che ne derivi le probabilità e calcolate matematicamente il rischio e controllatelo. Fidatevi solo di chi sa fare questi calcoli in maniera scientifica.
Ma cosa dice ora la matematica?
Lascia alcuni dubbi (come sempre) e alcuni li risolve.
Il dubbio per ora (sembra paradossale ma non lo è) è sulla continuazione della discesa.
Di dubbi sulla continuazione di una direzione ce ne sono sempre (solo gli stupidi non li hanno) ma, come detto, la matematica non viene in nostro aiuto adesso. Nell’ oggettività, infatti, il mercato è sceso, ma è sceso senza darci un segnale e troppo velocemente rispetto ad una ”sana” partenza al ribasso ( Figura 1 )
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
Cosa significa questo? Che bisogna comprare? Che non crollerà ulteriormente?
No, significa solo che, come già scritto, potremmo non essere usciti ufficialmente dal laterale. In altre parole allo stato attuale, si saprà se il ribasso sarà confermato solo sotto i già citati 21.065 punti, non prima ( Figura 2 ). Bisognerà avere pazienza.
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
Quali dubbi invece risolve la matematica in questo momento?
Quelli di cui più ci interessa ossia quelli operativi: dopo aver gestito il rischio di altre posizioni, abbiamo avuto un segnale che ha il 90% di probabilità a favore. Ovviamente entreremo per matematica. La matematica calcolerà il quantitativo corretto e controllerà il rischio al centesimo e la matematica stessa ci darà le regole di gestione (soprattutto l’ uscita) dalla posizione.
Senza incertezze, senza la confusione su cosa fare e cosa non fare (tenere, liquidare, incrementare) che attanaglia sempre e soprattutto in questo momento l’ investitore e che non aiuta per nulla, come abbiamo visto, nel preservare il patrimonio.
La matematica è l’ unica certezza e allevia il peso mentale di decisioni prese altrimenti in un contesto di confusione e carenza di informazione.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Ftse Mib: ora XLONG & SHORT
Fabio Pioli
- ARTICOLO DI VENERDI' 10/06 -
Credo che siamo arrivati all’ ora X: dopo tanto, tantissimo laterale (per l’ esattezza 60 giorni ( Figura 1 )) la situazione sembra stare per mutare.
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Per la verità sapremo soltanto questa sera se avremo avuto un segnale short e quindi se sarà il caso di entrare al ribasso.
Se così fosse avremmo la possibilità di verificare un’ eventuale uscita al ribasso di questo mercato che finora è stato molto, troppo, sospettosamente equilibrato.
Ricordandosi che la portata del movimento di uscita dal laterale è direttamente proporzionale alla durata del laterale stesso.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
Analisi sul Ftse Mib con le onde di Elliott (grafico 2)Breve aggiornamento sulla struttura dei prezzi dell'indice Ftse Mib, secondo la "Elliott Wave Theory". Riprendo da dove ci eravamo lasciati, la rottura del livello polarizzante segnato a 23300 punti avvenuta il 9 maggio, ove il mercato ha poi segnato un minimo relativo di periodo, è andata a formare un movimento azionario ribassista. Seguita una fase di consolidamento (movimento correttivo rialzista) ci troviamo ora in un nuovo impulso ribassista partito sul max del 30 maggio a 24835 punti, nei pressi di un ritracciamento di Fibonacci come si vede anche dal grafico giornaliero. Ora supporto più vicino a 22011 punti (0.786 di Fibonacci, si vede anche questo nel grafico). Solo una salita sopra 23250 punti al momento, potrebbe segnare un cambiamento di tendenza.
LEGENDA ETICHETTATURA:
Grado Intermediate: Rosso
Grado Minor: Arancione
Grado Minute: Verde
Grado Minuette: Blu
Grado Sub-Minuette: Viola
Unicredit in fase di distribuzioneUnicredit ha fatto un ottimo rimbalzo nelle settimane passate dai minimi relativi di inizio Maggio, segnando un +42% e andandosi a fermare sul 38% di Fibonacci del vettore evidenziato.
Da alcuni giorni sembra arrivata avviando una fase distributiva, in una situazione ancora di bassa volatilità, una posizione ribassista me la costruisco anche con opzioni a 90gg.
SPREAD BTP-BUND E FTSEMIB: UNA CORRELAZIONE DA CONOSCERESalve ragazzi. L’analisi che voglio proporvi oggi tratterà un argomento che probabilmente diversi di voi conosceranno ma, dal momento che occupa una grande importanza in ambito economico-finanziario europeo, ho deciso di trattarlo: lo spread BTP-BUND.
Questa analisi è legata per certi versi ad una pubblicata qualche tempo fa dal titolo “Correlazione tra ratings e decennali dei paesi europei” che trovate al link:
•
Vi consiglio di leggerla, vi sarà utile.
Tratterò il significato di spread, la sua correlazione inversa con il nostro indice azionario FTSEMib e successivamente alcuni dei suoi impatti sull’economia.
COS’E’ LO SPREAD BTP-BUND?
Lo spread BTP-BUND esprime la differenza tra i rendimenti dei titoli di stato italiani a 10 anni (ossia i buoni del tesoro poliennali) e i rendimenti dei titoli di stato tedeschi alla stessa scadenza (Bund). I due rendimenti, presi separatamente, possono essere così rappresentati:
Creando la differenza tra il grafico di prezzo in nero (IT10Y) e quello in blu (DE10Y) si ottiene lo spread. E’ necessario dunque digitare nella barra di ricerca di tradingview il ticker “IT10Y-DE10Y”.
ESEMPIO DI CALCOLO DELLO SPREAD
Nella grafica evidenzio la facilità con la quale sia possibile calcolare lo spread. E’ necessaria una semplice sottrazione tra il rendimento del BTP e del BUND.
IL MOTIVO PER IL QUALE LO SPREAD È UTILIZZATO PER IDENTIFICARE LA CREDIBILITA’ DI UNO STATO
È importante ritornare a ritroso, in particolare alla definizione di “titolo di stato”.
Ogni governo per autofinanziarsi emette obbligazioni, chiamate appunto “titoli di stato”; quando cittadini, istituzioni e/o banche acquistano uno di questi certificati di debito, ad esempio con scadenza a 10 anni, forniscono liquidità immediata allo Stato emittente; trattandosi di un’obbligazione, e di conseguenza di “denaro in prestito” lo stesso, alla scadenza dell’obbligazione, ossia dopo 10 anni, dovrà impegnarsi a restituire lo stesso importo prestatogli precedentemente da parte dei più svariati attori di mercato con un interesse riconosciuto.
Lo stesso interesse, o “rendimento” dell’obbligazione, è proporzionale al grado di rischio al quale un investitore si espone qualora la acquistasse. Maggiore è tale rischio, maggiore sarà l’interesse (o il rendimento) richiesto dal particolare “investitore” come remunerazione.
Se dovessimo riassumere con una piccola uguaglianza quest’ultimo concetto sarebbe RISCHIO=RENDIMENTO.
Osserviamo al momento quale sia il rendimento del decennale italiano:
Si attesta al 3.291%.
E quello tedesco?
Rende 1.249%.
Per l’uguaglianza RISCHIO=RENDIMENTO possiamo dunque affermare che si rischierebbe più ad acquistare titoli di stato italiani che tedeschi; per quale motivo? Per il fatto che la Germania è considerata il “polmone economico europeo” presentando essa un’economia fortemente solida ed esibendo un rating di tripla A (AAA, giudizio affidato dalle agenzie di ratings come Moody’s, Fitch e Standard and Poors) affidato a quelli Stati con eccellenti capacità di onorare le obbligazioni assunte; questo non si può dire per la nostra nazione, presentando essa un rating di tripla B, affidato a quelli Stati con adeguate (e non eccellenti) capacità di far fronte agli impegni di pagamento.
Voglio farvi notare un qualcosa di importante:
Il fatto che la Germania sia considerata come “polmone economico europeo” è ben testimoniato dal rendimento dei suoi titoli di stato a 10 anni se confrontati con gli altri dell’Area: esso è il più basso (e di conseguenza è quello che presenta meno rischi).
Tornando alla base del discorso, come si può dunque capire quale sia l’effettiva credibilità di un Paese? Andando a confrontare lo stesso con il Paese che presenta all’interno della stessa cerchia (Unione Europa, ad esempio) l’economia più “forte e credibile”.
Questo confronto viene messo alla luce prendendo in esame il rendimento del decennale del paese di cui si vuole capire l’effettiva credibilità e “rapportandolo” al rendimento del decennale più sicuro ed affidabile, ossia quello della Germania. Tale “rapporto” è espresso in termini di differenza, che viene chiamato spread. Considerando lo spread tra Italia e Germania, il famoso “spread BTP-BUND”.
ANALISI SPREAD BTP-BUND
Nella grafica potete osservare lo spread “Italia-Germania” a livello settimanale.
Esso viene tipicamente espresso in “punti base”, dove ogni punto rappresenta un centesimo di punto percentuale (100 punti base, di conseguenza, sono uguali all’1%).
Ho contrassegnato con dei rettangoli rossi e verdi determinate zone di interesse:
• I rettangoli rossi racchiudono al loro interno tutti gli archi temporali nei quali i rendimenti dei titoli di stato italiani a 10 anni hanno sovraperformato quelli tedeschi alla stessa scadenza; per il concetto espresso prima, sono proprio quelli i momenti nei quali l’Italia è percepita più rischiosa da parte degli investitori
• I rettangoli verdi racchiudono al contrario tutti gli archi temporali nei quali i rendimenti dei titoli di stato tedeschi a 10 anni hanno sovraperformato quelli italiani alla stessa scadenza; per il concetto espresso prima, gli stessi rettangoli racchiudono dunque tutti quei momenti in cui l’Italia inizia a presentare una credibilità maggiore
La logica vuole che lo spread si allarghi durante fasi economiche finanziarie del Paese particolarmente turbolente o incerte; i fattori condizionanti possono essere guerre, recessioni, transizioni di governo eccetera. Quando poi gli stessi fattori vanno ad attenuarsi, ecco che lo stesso va a restringersi.
Quando si tratta di investire il proprio denaro è necessario cercare di sfruttare qualsiasi situazione tale da permetterci di guadagnare; basandomi su questo contesto, la domanda a cui ho pensato è stata:
”se è vero che lo spread si allarga durante fasi incerte, chi investirebbe nel nostro Paese in quelle stesse condizioni”?
Probabilmente nessuno, dal momento che l’aumento dello spread è legato in maniera diretta alla probabilità che l’Italia non riesca a pagare i propri debiti.
Questo è vero per le obbligazioni. E per il mercato azionario?
CORRELAZIONE TRA SPREAD BTP-BUND E FTSEMIB
Anche per il mercato azionario, in particolare per l’indice FTSEMib, la musica non cambia. E’ la correlazione inversa tra quest’ultimo e lo stesso spread a suggerirlo, essendo essa inversa, infatti:
Quando il BTP-BUND si muove al rialzo (con il rischio percepito verso l’Italia in aumento) il FTSEMib tende ad avere delle cattive performance.
Quando il BTP-BUND si muove al ribasso (con il rischio percepito verso l’Italia in diminuzione) il FTSEMib tende ad averne delle buone.
Perché accade ciò? Perché la sfiducia nei confronti di una nazione non si riflette solo in maniera diretta verso i suoi titoli di stato bensì anche verso le aziende facenti parte dello stesso nucleo!
Come posso dunque concludere questo paragrafo? Affermando che è bene osservare da vicino lo spread se si intende investire sul mercato azionario italiano. Per il mio punto di vista e per come io intendo gli investimenti (dal momento che baso le mie scelte sulla macroeconomia), non penserò mai di acquistare aziende italiane se lo spread indica una sfiducia!
In particolare:
Finché lo spread manterrà la sua traiettoria parabolica rialzista, la mia visione ribassista sull’indice azionario persisterà.
GLI EFFETTI DELLO SPREAD SULL’ECONOMIA
Ho spiegato due concetti fondamentali: uno dei modi per una nazione di autofinanziarsi è l’emissione di titoli di stato, che vengono acquistati dai più svariati attori di mercato. La teoria vuole che gli investitori richiedano un interesse (o rendimento) maggiore per essere remunerati dal rischio associato all’obbligazione acquistata stessa; l’allargamento dello spread, come ho spiegato, indica sfiducia nei confronti di un paese: questo significa che per “convincere” gli investitori a finanziare, un governo andrà ad emettere titoli di stato con un rendimento più alto, in maniera tale da incentivare gli acquisti.
Questo dove va ad impattare? Sul bilancio di uno Stato! È vero che con incentivi più alti è probabile il ricevimento di finanziamenti, ma è altrettanto vero che i successivi interessi saranno più alti da pagare.
Questa differenza di interessi va poi a riflettersi sul deficit pubblico: per lasciare inalterato esso, è probabile che uno Stato aumenti le tasse oppure utilizzi il denaro che precedentemente doveva essere destinato ad altre spese pubbliche come ad esempio la costruzione di infrastrutture oppure la sanità.
L’aumento dello spread ha anche un impatto sulle banche italiane. Perché?
Perché esse sono alcune tra i diversi attori di mercato a finanziare lo Stato, andando ad acquistare quantità enormi di BTP. Il fatto di avere titoli di Stato in portafoglio all’aumentare progressivo dello spread non è un bene; immaginiamo che una banca abbia acquistato una quantità X di BTP con rendimento fisso annuo del 3% ad un prezzo di 100; se lo spread si allargasse, lo Stato emetterebbe nuovi BTP con rendimento più alto; essendo il rendimento legato inversamente al prezzo, significa che lo stesso BTP acquistato a 100 verrebbe svalutato (da 100 ad 80, ad esempio). Questo significa che se la banca rivendesse la stessa quantità X di titoli di stato, registrerebbe una perdita.
Una svalutazione di miliardi di BTP andrebbe ad intaccare la solidità patrimoniale di una Banca che, per proteggersi, aumenterebbe i costi ai clienti bancari o comunque diventerebbe più rigida nel concedere prestiti e finanziamenti a famiglie ed imprese. Quando l’accesso al credito diviene più rigido, chi è a risentirne? L’economia.
Spero l’analisi vi possa essere utile, un saluto.
Matteo Farci
Ftse Mib: si abbia paura!Di Fabio Pioli, trader professionista
In una fase così carica siamo soliti dare qualche avvertenza che in passato è risultata molto utile. Facciamolo ancora una volta.
Quanto è importante questa fase di mercato!
E quanto è pericolosa per chi non può percepirne la grandiosità e la criticità!
Si parla infatti di formare patrimoni, preservare patrimoni o bruciare patrimoni ma nel radar dell’ investitore medio c’è calma piatta, tranquillità apparente, nessuna o quasi nessuna preoccupazione.
E’ quasi sempre così: prima di ogni discesa le oscillazioni si fermano e avviene il sonno; le antenne che segnalano pericolo si abbassano e si viene presi alla sprovvista dal ribasso (si osservi cosa è successo nel 2011, nel 2015, nel 2018, nel 2020 ( Figura 1 ).
E ogni volta noi eravamo qui su queste pagine di SoldiOnline a predirvelo, vi ricordate?
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico mensile
Ma questa volta è ancora peggio, molto peggio. Perché il risparmiatore medio si è assuefatto alle discese e non le vede più come un rischio ma come un’ opportunità. E’ doppiamente addormentato (vi prego, mi si perdoni il linguaggio crudo ma altrimenti non si è efficaci nel svegliarlo).
Infatti in questo periodo sento molti che dicono: ho sbagliato in passato (solitamente pre 2020) a comprare ENI (o Intesa S.Paolo) ma sono stato bravo a tenerle e adesso guadagno.
Si confonde un errore madornale per una prova di bravura. L’ errore di aver comprato male è perdonabile dal mercato ma l’ errore di non gestire il rischio vendendo in perdita marginale non appena si constata una direzione non voluta (stop-loss) il mercato fa finta di perdonarlo una volta, due volte ma alla fine non perdona.
Anzi, se ben ci pensiamo, è l’ unico modo per azzerare il proprio capitale.
So bene che non verrò creduto perché ormai l’ esperienza positiva è troppo radicata nella coscienza di quel tipo di risparmiatore ma l’ esperienza mi insegna che prima o poi, su ogni titolo, su ogni strumento finanziario, l’ inaspettato accade.
Ma potrebbe essere questa la volta oppure verrà tutto rimandato?
Come dicevamo nell’ incipit dell’ articolo, questa fase d mercato è davvero importante e grandiosa.
Da una parte infatti il trend di lungo periodo è oggettivamente positivo: con la tenuta dei 23.000 punti di future sul Ftse Mib, livello più volte identificato come il supporto di lungo periodo, il mercato, così come ogni singolo titolo, ha affermato che non è ribassista bensì rialzista; quindi potrebbe essere pronto per rialzare la testa e superare i 28.100 punti per viaggiare verso i 36.000, che è la proiezione del laterale vigente da più di 14 anni ormai ( Figura 2 ).
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico mensile
Dall’ altra parte ci sono la figura su grafico giornaliero, che appare ribassista all’ analisi e il forte laterale che dura da oltre 50 sedute che premette un’ esplosione di prezzi ( Figura 3 ).
Entrambi questi aspetti non fanno ben sperare e nel caso il grafico dicesse il vero, sotto 21.065 si aprirebbero spazi immensi di opportunità ribassiste e, non si voglia, il possibile game over finale per il tipo di risparmiatore di cui abbiamo parlato..
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
Come dirimere la questione? Per gradi. Prima di tutto consideriamo che il livello che fa da tetto relativo alla discesa (che prima era 26.000) passa adesso per 25.200 punti. Quel livello può rappresentare, se superato, un motivo di parziale ottimismo. Ottimismo che prevarrebbe definitivamente solo sopra i 28.100 punti di future sul Ftse Mib.
Secondo: noi di CFI abbiamo un possibile segnale short sull’ indice italiano intorno ai 23.700 punti. Questa evenienza, riportando probabilità a favore superiori all’ 80%, potrebbe essere molto significativa.
Di certo, come già scritto, sotto 21.065 punti il trend ribassista risulterebbe palesato a tutti.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Ftse Mib: appesi a un filo.Di Fabio Pioli, trader professionista
Mentre il mercato da segnali di forza ma, in sostanza, rimane in laterale, il grafico del Ftse Mib parla di ribasso. Come si conciliano queste due cose apparentemente contrastanti?
Anche il mese di Maggio sta per finire e anche durante questo mese il mercato italiano, così come i mercati internazionali, non ha trovato la forza per scendere.
E’ un buon segno?
E’ un segno neutrale. Infatti, se da un lato il livello di supporto mensile è stato tenuto, decretando che il trend di lungo periodo è ancora oggettivamente rialzista ( Figura 1 )
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale
dall’ altro ciò non preclude un’ inversione successiva, ossia nei prossimi mesi.
Ciò che comanda, ad occhi esperti, sono due cose: la forma del grafico, che sembrerebbe essere ribassista, apparendo l’ onda principale scomposta in 5 sotto movimenti, per cui tutto il movimento avvenuto da Marzo ad oggi altro non sarebbe che un rimbalzo ( Figura 2 )
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
e la seconda il grande laterale che ha tenuto i prezzi compressi per ben 52 giorni circa sui valori attuali ( Figura 3 ).
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
Se mettiamo insieme questi aspetti possiamo aspettarci:
1) che i prezzi prima o dopo scenderanno sotto i valori di Marzo 2022 di 21.065 punti (e probabilmente molto oltre a motivo che onda 3 normalmente è un’ onda lunga)
2) che le resistenze forti di 26.000 punti prima e 28.100 punti dopo (anche se ve ne è un’ altra a 25.000 circa) non verranno superate.
Si faccia però attenzione perché questa è un’ analisi tecnica e si deve sempre precisare che sicuramente va tenuta in considerazione al fine di non effettuare errori macroscopici (in questo caso serve, ad esempio, a tenere in considerazione un’ ipotesi di forte ribasso) ma non deve invece servire al fine di prendere posizioni sul mercato. Un errore fin troppo comune è quello di confondersi e credere che l’ analisi tecnica sia sufficiente per poter guadagnare: non è così: manca un fattore importantissimo: non conosci le probabilità.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Ftse Mib: e se salisse?LONG & SHORT
Fabio Pioli
( Articolo di venerdì 27 maggio 2022 )
La situazione internazionale, lo sappiamo, guardando alla guerra in europa e a quelle nel resto del mondo, è pessima.
La situazione economica, con inflazione, aumento dei tassi, restrizioni prima associate al covid ora associate alle sanzioni, scarsità di cereali e materie prime è altrettanto preoccupante se non allarmante.
E se quindi i mercati finanziari salissero?
Sì perché molti sono fuorviati dalle notizie e non si concentrano sui prezzi. Noi invece lo abbiamo sempre detto e siamo stati tra i pochi a farlo: qui è in gioco, dato il laterale imperversante, una fortissima oscillazione; ma non è detto che sia al ribasso.
Vi do un’ informazione infatti: i mercati si disinteressano delle notizie; siete voi lettori gli unici ad esserne influenzati. Mentre le banche internazionali le usano a loro vantaggio e a vostro discapito.
Già abbiamo detto come la tenuta dei 23.000 punti del future sull’ indice Ftse Mib fosse importantissima per continuare a definire il mercato italiano come rialzista. Sopra i 23.000 il mercato italiano è dunque oggettivamente (ancora?) rialzista ( Figura 1 ).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico mensile.
Secondo elemento: il laterale. Era evidente (ma solo ad occhi esperti come i nostri) che non fosse stato rotto al ribasso e che occorresse avere pazienza (anche qui un grave errore del risparmiatore moderno: l’ impazienza) fino a 21.060 per decretare eventualmente l’ impossibilità dell’ uscita al rialzo.
E se dunque i prezzi uscissero al rialzo anziché al ribasso (si ricordi che un laterale di più di 50 giorni possiede una carica esplosiva enorme). E se venisse espressa al rialzo ( Figura 2 )?
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Noi non ci stupiremmo. D’ altronde le direzioni del mercato sono sempre due e le resistenze forti alla salita si trovano in area 25.500-26.000 quindi 1000 punti sopra gli attuali ( Figura 3 )
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Quindi il mercato italiano può partire all’ insù senza colpo ferire almeno fino a 25.500 punti.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
Ftse Mib: sulla linea della partenza
Di Fabio Pioli, trader professionista
Una nuova direzione di mercato dovrà partire? E se sì, dovrà partire fortemente al ribasso? Vediamolo insieme analizzando la fase laterale attuale unitamente agli errori tipici che i piccoli risparmiatori fanno in questi momenti.
I livelli attuali del future sull’ indice Ftse Mib sono stati battuti innumerevoli volte negli utlimi 3 mesi; da quando, cioè, è iniziato il movimento laterale che imperversa sul mercato italiano ( Figura 1 ).
Questo dovrebbe indurre a preoccupazione perché significa che il risparmiatore si è adattato a questi livelli: li ha, per così dire, metabolizzati.
Quando questo avviene, l’ esperienza insegna che sta perdendo il controllo del rischio: piano piano è costretto ad abituarsi alle oscillazioni e, come già detto nell’ articolo della scorsa settimana (“Ftse Mib: la musica non cambia”) questo lo rassicura e lo porta a a prendere posizioni (da una parte o dall’ altra) troppo cariche.
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Al primo movimento direzionale quindi si troverà impreparato.
Ma quando avverrà questo movimento direzionale?
Le 50 giornate già trascorse di laterale continuo sono un numero molto alto rispetto alla media. Da un certo punto di vista ci troviamo in una situazione anomala ma da un altro è normale: è il mercato che ci sta dicendo che quando partirà in direzione, il trend risultante sarà di eccezionale entità.
Il problema è che, per mancanza di pazienza, dove sarà lecito accorgersene sarà anche troppo tardi per l’ investitore. Mettiamo che infatti il mercato parta al ribasso.
In assenza di segnali (che noi professionisti consigliamo sempre di aspettare) il livello inequivocabile per decretare il ribasso sarà 21.060 punti di future sul Ftse Mib( Figura 2 ).
Ma a quel livello sarà troppo tardi per iì piccolo risparmiatore rialzista per prendere provvedimenti: la perdite sarebbero già tali da indurlo all’ inazione o alla vendita tardiva.
Mettiamo invece che il mercato vada al rialzo.
Dove ce ne accorgeremmo senza margine di dubbio? In verità, passando dal livello intermedio di 25.500, solo a 28.100 punti (sempre Figura 2 ).
A quel punto sarà troppo tardi per ll piccolo risparmiatore ribassista: le perdite sarebbero tali da farlo bloccare o da indurlo all’ azione di riacquisto tardiva.
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
Insomma a questo serve il laterale: a indurre, tramite l’impazienza, a compiere gli stessi errori che una sana esperienza eviterebbe.
Bisogna invece in queste fase essere pesati bene; il giusto.
Prima dei livelli di 21.060 e 28.000 indicati, possiamo parlare anche della forma grafica.
Chiarendo che si tratta di analisi tecnica (e non ci dilungheremo mai abbastanza sull’ errore che fanno alcuni di confondere l’ analisi tecnica con l’ affidabilità matematica) la lettura che ci sembra di preferire (di nuovo: noi non agiremo in base ad essa) è quella di Figura 3: il movimento principale è ribassista (segnato con 1) e quindi SI DEVE (NON SI DEVE quindi nella realta ma è solo possibile; lo si tenga quindi in debita considerazione), adesso o da 25.500 punti, partire per il ribasso.
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in mduplice:ateria di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Ftse Mib: suggerimentiLONG & SHORT
Fabio Pioli
Alzi la mano chi, in questa fase di mercato dannatamente laterale, non stia pensando di comprare (o non lo abbia già fatto) attratto dal prezzo basso di alcuni titoli oppure, all’ opposto, non abbia intenzione (o lo abbia già fatto) di mettersi short, incentivato dal contesto negativo a contorno.
Ebbene si tratta di gravi errori di inesperienza.
Chi è dotato di esperienza professionale sa che in queste fasi non bisogna essere “carichi” di titoli o di posizioni ma scarichi e leggeri, con solo le posizioni che si rendono via via necessarie per non perdere le varie opportunità ma attenti a prendere posizioni decise solo una volta che il laterale sia finito, non prima.
Il motivo? Quando il movimento partirà riserverà sorprese e le posizioni troppo “cariche” non si riusciranno a gestire a dovere.
E quindi occorre anche avere pazienza, quella pazienza che il piccolo risparmiatore (purtroppo sollecitato da prezzi, “esperti”, notizie) difficilmente riesce a mantenere a lungo.
Un certo tipo di pazienza occorre anche nell’ interpretare il grafico.
Essendo questa una fase di “su e giù” continui, almeno alcuni rifermenti saldi esistono.
A che livello di prezzo ad esempio si ha una conferma di un avvio di trend di discesa?
Sotto 21.065 punti di fib (il future sull’ indice Ftse Mib) ( Figura 1 )
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Prima infatti il rimbalzo del mercato ha tutta la possibilità di continuare, ammesso che sia vera l’ interpretazione grafica di Figura 1 .
E che livello invece bisogna aspettare per essere sicuri di un long?
Area 25.700 circa, eventualmente ( Figura 2 ), che è l’ area di resistenza più forte in base all’ ipotesi grafica disegnata.
Fig 2.. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Questi sono solo due dei “tips” (suggerimenti) che possono essere dati.
Naturalmente, dal punto di vista dell’ esperienza, ci sarebbe ben altro da dire e, soprattutto, da fare.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
Ftse Mib: la musica non cambiaDi Fabio Pioli, trader professionista
Non mutano le tematiche sull’ indice Ftse Mib: il grande laterale pone rischi altissimi per chi prende posizione in questa fase.
Nell’ articolo della scorsa settimana (“ Ftse Mib: una grande accelerazione ”), con il future che andava sotto i 22.500 punti abbiamo scritto di come occorresse fare uno sforzo per essere oggettivi e, nell’ essere oggettivi, nonostante la parvenza di debolezza, non si potesse ancora considerare il mercato italiano come ribassista.
Ed ecco che infatti oggi ci troviamo a più di 1000 punti sopra: in area 23.600.
Ed è proprio così: ci dispiace per i ribassisti come ci dispiace per i rialzisti ma se hai dei validi criteri per leggere il laterale ti accorgi come il mercato italiano sia ancora in fase adirezionale ( Figura 1 ).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
E qui viene il rischio, anche se è improprio definirlo con il termine “rischio”, che implica aleatorietà. Si tratta più che altro di una certezza: tutti i piccoli risparmiatori perderanno soldi.
Il motivo è che, di fronte a quanto accadrà, ossia un mercato che esploderà in una delle due direzioni, faranno lo stesso errore che hanno sempre fatto.
Quale errore? Prenderanno, prima di tutto, se non l’ hanno già fatto, una posizione rialzista o ribassista (si mettono long o short) in base a impressioni.
Poi succederà che il mercato (prima o poi) partirà in direzione e succederà che chi è dalla parte sbagliata, stupito dall’ aumento della velocità, rimarrà incastrato nella posizione oppure, se uscirà in perdita, subirà minus maggiori di quelle attese; chi è dalla parte giusta, anch’egli preso in contropiede dalla mutata velocità, chiuderà troppo presto ed in marginale guadagno la posizione per poi trovarsi nelle stesse condizioni del suo antagonista nel laterale successivo.
D’ altra parte, il motivo per il quale il mercato è prevedibile è che le persone fanno sempre gli stessi errori.
Come uscire da questo ciclo continuo di errori?
La soluzione è semplice: in primo luogo occorre avere la forza di non fare operazioni durante il laterale. I prezzi, le piccole oscillazioni e i tempi lunghi allettano: viene voglia di fare qualcosa. Ebbene bisogna resistere e desistere.
Quando bisogna entrare? Solo su chiari segnali che il laterale sia finito e che inizi la direzione. In questo modo si evita sia di prendere la direzione sbagliata sia di stare troppo tempo in posizione senza guadagnare né perdere.
Terzo: bisogna avere anche un valido criterio per non uscire troppo in anticipo da un trend appena iniziato né invece rimanere ancorati ad un trend che invece è finito.
Quanto al trend futuro e parlando solo ai ribassisti: il ribasso sarà evidente (eventualmente) solo sotto il minimo precedente di 21.065 punti ( Figura 2 ). Quindi il consiglio è: applicate i principi precedenti e siate pazienti.
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Ftse Mib: difficileLONG & SHORT
Fabio Pioli
E’ difficile, come in questa fase di mercato, lavorare senza parametri ferrei che guidino i comportamenti, come invece facciamo noi professionisti. Perché si rischia, grazie al laterale che imperversa e che inequivocabilmente si tradurrà in un’ esplosione di prezzi, di scommettere con il 50% di probabilità a favore e il 50% contro.
Chi sta accumulando attratto dai prezzi bassi infatti sta rischiando che al 50% si troverà in un mercato fortemente, ma fortemente, ribassista ( Figura 1 ).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Mentre chi sta shortando attratto da previsti futuri crolli si trova a rischio di abbandonare i suoi sogni in soffitta nel 50% dei casi.
Fig 2.. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Quindi se nel breve periodo con il lancio della monetina uno dei due avrà torto, nel lungo periodo nessuno dei due avrà ragione. Ecco perché investire al 50% non è da professionisti e bisogna trovare qualcosa di più affidabile.
Comunque i livelli soglia di questo laterale sul Ftse Mib sono 21.065 e 25.300.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
Ftse Mib: una grande accelerazioneDi Fabio Pioli, trader professionista
E’ molto che il laterale imperversa sulle quotazioni dell’ indice italiano. Dobbiamo dunque prepararci al peggio o esiste margine per la speranza?
Il laterale che imperversa sull’Italia è mastodontico: va avanti da da 40 giornate borsistiche ( Figura 1 )! Raramente si è vista una simile stasi laterale e sappiamo bene cosa significa: quando si uscirà in direzione si assisterà ad una grande accelerazione dei prezzi.
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Ed è per questo che bisogna essere molto oggettivi: nonostante la parvenza di debolezza non si può dire (ancora?) di essere ribassisti.
Sì, è vero che sotto l’ assunto che il movimento di Figura 2 denominato come 1 sia il movimento principale, si andrebbe sicuramente molto sotto i 21.000 punti (21.065 essendo il minimo precedente).
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
Ma è anche vero che, non essendo per ora rotto questo laterale (quello di Figura 1 ) il mercato potrebbe anche comportarsi come in Figura 3 ossia completare un rimbalzo più complesso rispetto a quello attuale.
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
Oppure potrebbe non scendere per niente, né ora né dopo, se la mia analisi non fosse corretta.
In ogni caso stiamo preparando un eventuale ingresso long (solo se il future sul Ftse Mib dovesse andare sopra i 23.900-24.000 punti) oppure ci accorgeremo tutti della discesa inequivocabilmente sotto i 21.065 punti.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Ftse Mib: è la vigilia del collasso?LONG & SHORT
Fabio Pioli
E’ questa la vigilia del collasso?
Come abbiamo sempre detto il mercato non può stare in laterale per sempre e questo che vediamo sul Ftse Mib è un laterale veramente lungo.
Ciò significa che terminerà con un’ esplosione di prezzi.
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Esplosione significa che uscirà in volata o al rialzo o al ribasso e, dato che il grafico sembra propendere per il ribasso (perché l’ onda principale avvenuta tra Gennaio e inizio Marzo sembra essere composta di 5 sottoonde ( Figura 2 )), questo potrebbe essere il momento buono per partire forte all’ ingiù e sfondare in volata i 21.000 punti.
Fig 2.. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Insomma, il mercato non si fa ingabbiare troppo a lungo.
Però attenzione: dalla gabbia non siamo ancora usciti; per cui nulla esclude che quella attuale sia una finta e che si esca invece al rialzo raggiungendo le resistenze di 25.000 punti.
Finte e controfinte. D’ altronde di questo sono fatti i mercati finanziari.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario