SPREAD BTP-BUND E FTSEMIB: UNA CORRELAZIONE DA CONOSCERESalve ragazzi. L’analisi che voglio proporvi oggi tratterà un argomento che probabilmente diversi di voi conosceranno ma, dal momento che occupa una grande importanza in ambito economico-finanziario europeo, ho deciso di trattarlo: lo spread BTP-BUND.
Questa analisi è legata per certi versi ad una pubblicata qualche tempo fa dal titolo “Correlazione tra ratings e decennali dei paesi europei” che trovate al link:
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Vi consiglio di leggerla, vi sarà utile.
Tratterò il significato di spread, la sua correlazione inversa con il nostro indice azionario FTSEMib e successivamente alcuni dei suoi impatti sull’economia.
COS’E’ LO SPREAD BTP-BUND?
Lo spread BTP-BUND esprime la differenza tra i rendimenti dei titoli di stato italiani a 10 anni (ossia i buoni del tesoro poliennali) e i rendimenti dei titoli di stato tedeschi alla stessa scadenza (Bund). I due rendimenti, presi separatamente, possono essere così rappresentati:
Creando la differenza tra il grafico di prezzo in nero (IT10Y) e quello in blu (DE10Y) si ottiene lo spread. E’ necessario dunque digitare nella barra di ricerca di tradingview il ticker “IT10Y-DE10Y”.
ESEMPIO DI CALCOLO DELLO SPREAD
Nella grafica evidenzio la facilità con la quale sia possibile calcolare lo spread. E’ necessaria una semplice sottrazione tra il rendimento del BTP e del BUND.
IL MOTIVO PER IL QUALE LO SPREAD È UTILIZZATO PER IDENTIFICARE LA CREDIBILITA’ DI UNO STATO
È importante ritornare a ritroso, in particolare alla definizione di “titolo di stato”.
Ogni governo per autofinanziarsi emette obbligazioni, chiamate appunto “titoli di stato”; quando cittadini, istituzioni e/o banche acquistano uno di questi certificati di debito, ad esempio con scadenza a 10 anni, forniscono liquidità immediata allo Stato emittente; trattandosi di un’obbligazione, e di conseguenza di “denaro in prestito” lo stesso, alla scadenza dell’obbligazione, ossia dopo 10 anni, dovrà impegnarsi a restituire lo stesso importo prestatogli precedentemente da parte dei più svariati attori di mercato con un interesse riconosciuto.
Lo stesso interesse, o “rendimento” dell’obbligazione, è proporzionale al grado di rischio al quale un investitore si espone qualora la acquistasse. Maggiore è tale rischio, maggiore sarà l’interesse (o il rendimento) richiesto dal particolare “investitore” come remunerazione.
Se dovessimo riassumere con una piccola uguaglianza quest’ultimo concetto sarebbe RISCHIO=RENDIMENTO.
Osserviamo al momento quale sia il rendimento del decennale italiano:
Si attesta al 3.291%.
E quello tedesco?
Rende 1.249%.
Per l’uguaglianza RISCHIO=RENDIMENTO possiamo dunque affermare che si rischierebbe più ad acquistare titoli di stato italiani che tedeschi; per quale motivo? Per il fatto che la Germania è considerata il “polmone economico europeo” presentando essa un’economia fortemente solida ed esibendo un rating di tripla A (AAA, giudizio affidato dalle agenzie di ratings come Moody’s, Fitch e Standard and Poors) affidato a quelli Stati con eccellenti capacità di onorare le obbligazioni assunte; questo non si può dire per la nostra nazione, presentando essa un rating di tripla B, affidato a quelli Stati con adeguate (e non eccellenti) capacità di far fronte agli impegni di pagamento.
Voglio farvi notare un qualcosa di importante:
Il fatto che la Germania sia considerata come “polmone economico europeo” è ben testimoniato dal rendimento dei suoi titoli di stato a 10 anni se confrontati con gli altri dell’Area: esso è il più basso (e di conseguenza è quello che presenta meno rischi).
Tornando alla base del discorso, come si può dunque capire quale sia l’effettiva credibilità di un Paese? Andando a confrontare lo stesso con il Paese che presenta all’interno della stessa cerchia (Unione Europa, ad esempio) l’economia più “forte e credibile”.
Questo confronto viene messo alla luce prendendo in esame il rendimento del decennale del paese di cui si vuole capire l’effettiva credibilità e “rapportandolo” al rendimento del decennale più sicuro ed affidabile, ossia quello della Germania. Tale “rapporto” è espresso in termini di differenza, che viene chiamato spread. Considerando lo spread tra Italia e Germania, il famoso “spread BTP-BUND”.
ANALISI SPREAD BTP-BUND
Nella grafica potete osservare lo spread “Italia-Germania” a livello settimanale.
Esso viene tipicamente espresso in “punti base”, dove ogni punto rappresenta un centesimo di punto percentuale (100 punti base, di conseguenza, sono uguali all’1%).
Ho contrassegnato con dei rettangoli rossi e verdi determinate zone di interesse:
• I rettangoli rossi racchiudono al loro interno tutti gli archi temporali nei quali i rendimenti dei titoli di stato italiani a 10 anni hanno sovraperformato quelli tedeschi alla stessa scadenza; per il concetto espresso prima, sono proprio quelli i momenti nei quali l’Italia è percepita più rischiosa da parte degli investitori
• I rettangoli verdi racchiudono al contrario tutti gli archi temporali nei quali i rendimenti dei titoli di stato tedeschi a 10 anni hanno sovraperformato quelli italiani alla stessa scadenza; per il concetto espresso prima, gli stessi rettangoli racchiudono dunque tutti quei momenti in cui l’Italia inizia a presentare una credibilità maggiore
La logica vuole che lo spread si allarghi durante fasi economiche finanziarie del Paese particolarmente turbolente o incerte; i fattori condizionanti possono essere guerre, recessioni, transizioni di governo eccetera. Quando poi gli stessi fattori vanno ad attenuarsi, ecco che lo stesso va a restringersi.
Quando si tratta di investire il proprio denaro è necessario cercare di sfruttare qualsiasi situazione tale da permetterci di guadagnare; basandomi su questo contesto, la domanda a cui ho pensato è stata:
”se è vero che lo spread si allarga durante fasi incerte, chi investirebbe nel nostro Paese in quelle stesse condizioni”?
Probabilmente nessuno, dal momento che l’aumento dello spread è legato in maniera diretta alla probabilità che l’Italia non riesca a pagare i propri debiti.
Questo è vero per le obbligazioni. E per il mercato azionario?
CORRELAZIONE TRA SPREAD BTP-BUND E FTSEMIB
Anche per il mercato azionario, in particolare per l’indice FTSEMib, la musica non cambia. E’ la correlazione inversa tra quest’ultimo e lo stesso spread a suggerirlo, essendo essa inversa, infatti:
Quando il BTP-BUND si muove al rialzo (con il rischio percepito verso l’Italia in aumento) il FTSEMib tende ad avere delle cattive performance.
Quando il BTP-BUND si muove al ribasso (con il rischio percepito verso l’Italia in diminuzione) il FTSEMib tende ad averne delle buone.
Perché accade ciò? Perché la sfiducia nei confronti di una nazione non si riflette solo in maniera diretta verso i suoi titoli di stato bensì anche verso le aziende facenti parte dello stesso nucleo!
Come posso dunque concludere questo paragrafo? Affermando che è bene osservare da vicino lo spread se si intende investire sul mercato azionario italiano. Per il mio punto di vista e per come io intendo gli investimenti (dal momento che baso le mie scelte sulla macroeconomia), non penserò mai di acquistare aziende italiane se lo spread indica una sfiducia!
In particolare:
Finché lo spread manterrà la sua traiettoria parabolica rialzista, la mia visione ribassista sull’indice azionario persisterà.
GLI EFFETTI DELLO SPREAD SULL’ECONOMIA
Ho spiegato due concetti fondamentali: uno dei modi per una nazione di autofinanziarsi è l’emissione di titoli di stato, che vengono acquistati dai più svariati attori di mercato. La teoria vuole che gli investitori richiedano un interesse (o rendimento) maggiore per essere remunerati dal rischio associato all’obbligazione acquistata stessa; l’allargamento dello spread, come ho spiegato, indica sfiducia nei confronti di un paese: questo significa che per “convincere” gli investitori a finanziare, un governo andrà ad emettere titoli di stato con un rendimento più alto, in maniera tale da incentivare gli acquisti.
Questo dove va ad impattare? Sul bilancio di uno Stato! È vero che con incentivi più alti è probabile il ricevimento di finanziamenti, ma è altrettanto vero che i successivi interessi saranno più alti da pagare.
Questa differenza di interessi va poi a riflettersi sul deficit pubblico: per lasciare inalterato esso, è probabile che uno Stato aumenti le tasse oppure utilizzi il denaro che precedentemente doveva essere destinato ad altre spese pubbliche come ad esempio la costruzione di infrastrutture oppure la sanità.
L’aumento dello spread ha anche un impatto sulle banche italiane. Perché?
Perché esse sono alcune tra i diversi attori di mercato a finanziare lo Stato, andando ad acquistare quantità enormi di BTP. Il fatto di avere titoli di Stato in portafoglio all’aumentare progressivo dello spread non è un bene; immaginiamo che una banca abbia acquistato una quantità X di BTP con rendimento fisso annuo del 3% ad un prezzo di 100; se lo spread si allargasse, lo Stato emetterebbe nuovi BTP con rendimento più alto; essendo il rendimento legato inversamente al prezzo, significa che lo stesso BTP acquistato a 100 verrebbe svalutato (da 100 ad 80, ad esempio). Questo significa che se la banca rivendesse la stessa quantità X di titoli di stato, registrerebbe una perdita.
Una svalutazione di miliardi di BTP andrebbe ad intaccare la solidità patrimoniale di una Banca che, per proteggersi, aumenterebbe i costi ai clienti bancari o comunque diventerebbe più rigida nel concedere prestiti e finanziamenti a famiglie ed imprese. Quando l’accesso al credito diviene più rigido, chi è a risentirne? L’economia.
Spero l’analisi vi possa essere utile, un saluto.
Matteo Farci
FTSE MIB Index
Ftse Mib: si abbia paura!Di Fabio Pioli, trader professionista
In una fase così carica siamo soliti dare qualche avvertenza che in passato è risultata molto utile. Facciamolo ancora una volta.
Quanto è importante questa fase di mercato!
E quanto è pericolosa per chi non può percepirne la grandiosità e la criticità!
Si parla infatti di formare patrimoni, preservare patrimoni o bruciare patrimoni ma nel radar dell’ investitore medio c’è calma piatta, tranquillità apparente, nessuna o quasi nessuna preoccupazione.
E’ quasi sempre così: prima di ogni discesa le oscillazioni si fermano e avviene il sonno; le antenne che segnalano pericolo si abbassano e si viene presi alla sprovvista dal ribasso (si osservi cosa è successo nel 2011, nel 2015, nel 2018, nel 2020 ( Figura 1 ).
E ogni volta noi eravamo qui su queste pagine di SoldiOnline a predirvelo, vi ricordate?
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico mensile
Ma questa volta è ancora peggio, molto peggio. Perché il risparmiatore medio si è assuefatto alle discese e non le vede più come un rischio ma come un’ opportunità. E’ doppiamente addormentato (vi prego, mi si perdoni il linguaggio crudo ma altrimenti non si è efficaci nel svegliarlo).
Infatti in questo periodo sento molti che dicono: ho sbagliato in passato (solitamente pre 2020) a comprare ENI (o Intesa S.Paolo) ma sono stato bravo a tenerle e adesso guadagno.
Si confonde un errore madornale per una prova di bravura. L’ errore di aver comprato male è perdonabile dal mercato ma l’ errore di non gestire il rischio vendendo in perdita marginale non appena si constata una direzione non voluta (stop-loss) il mercato fa finta di perdonarlo una volta, due volte ma alla fine non perdona.
Anzi, se ben ci pensiamo, è l’ unico modo per azzerare il proprio capitale.
So bene che non verrò creduto perché ormai l’ esperienza positiva è troppo radicata nella coscienza di quel tipo di risparmiatore ma l’ esperienza mi insegna che prima o poi, su ogni titolo, su ogni strumento finanziario, l’ inaspettato accade.
Ma potrebbe essere questa la volta oppure verrà tutto rimandato?
Come dicevamo nell’ incipit dell’ articolo, questa fase d mercato è davvero importante e grandiosa.
Da una parte infatti il trend di lungo periodo è oggettivamente positivo: con la tenuta dei 23.000 punti di future sul Ftse Mib, livello più volte identificato come il supporto di lungo periodo, il mercato, così come ogni singolo titolo, ha affermato che non è ribassista bensì rialzista; quindi potrebbe essere pronto per rialzare la testa e superare i 28.100 punti per viaggiare verso i 36.000, che è la proiezione del laterale vigente da più di 14 anni ormai ( Figura 2 ).
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico mensile
Dall’ altra parte ci sono la figura su grafico giornaliero, che appare ribassista all’ analisi e il forte laterale che dura da oltre 50 sedute che premette un’ esplosione di prezzi ( Figura 3 ).
Entrambi questi aspetti non fanno ben sperare e nel caso il grafico dicesse il vero, sotto 21.065 si aprirebbero spazi immensi di opportunità ribassiste e, non si voglia, il possibile game over finale per il tipo di risparmiatore di cui abbiamo parlato..
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
Come dirimere la questione? Per gradi. Prima di tutto consideriamo che il livello che fa da tetto relativo alla discesa (che prima era 26.000) passa adesso per 25.200 punti. Quel livello può rappresentare, se superato, un motivo di parziale ottimismo. Ottimismo che prevarrebbe definitivamente solo sopra i 28.100 punti di future sul Ftse Mib.
Secondo: noi di CFI abbiamo un possibile segnale short sull’ indice italiano intorno ai 23.700 punti. Questa evenienza, riportando probabilità a favore superiori all’ 80%, potrebbe essere molto significativa.
Di certo, come già scritto, sotto 21.065 punti il trend ribassista risulterebbe palesato a tutti.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Ftse Mib: appesi a un filo.Di Fabio Pioli, trader professionista
Mentre il mercato da segnali di forza ma, in sostanza, rimane in laterale, il grafico del Ftse Mib parla di ribasso. Come si conciliano queste due cose apparentemente contrastanti?
Anche il mese di Maggio sta per finire e anche durante questo mese il mercato italiano, così come i mercati internazionali, non ha trovato la forza per scendere.
E’ un buon segno?
E’ un segno neutrale. Infatti, se da un lato il livello di supporto mensile è stato tenuto, decretando che il trend di lungo periodo è ancora oggettivamente rialzista ( Figura 1 )
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale
dall’ altro ciò non preclude un’ inversione successiva, ossia nei prossimi mesi.
Ciò che comanda, ad occhi esperti, sono due cose: la forma del grafico, che sembrerebbe essere ribassista, apparendo l’ onda principale scomposta in 5 sotto movimenti, per cui tutto il movimento avvenuto da Marzo ad oggi altro non sarebbe che un rimbalzo ( Figura 2 )
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
e la seconda il grande laterale che ha tenuto i prezzi compressi per ben 52 giorni circa sui valori attuali ( Figura 3 ).
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
Se mettiamo insieme questi aspetti possiamo aspettarci:
1) che i prezzi prima o dopo scenderanno sotto i valori di Marzo 2022 di 21.065 punti (e probabilmente molto oltre a motivo che onda 3 normalmente è un’ onda lunga)
2) che le resistenze forti di 26.000 punti prima e 28.100 punti dopo (anche se ve ne è un’ altra a 25.000 circa) non verranno superate.
Si faccia però attenzione perché questa è un’ analisi tecnica e si deve sempre precisare che sicuramente va tenuta in considerazione al fine di non effettuare errori macroscopici (in questo caso serve, ad esempio, a tenere in considerazione un’ ipotesi di forte ribasso) ma non deve invece servire al fine di prendere posizioni sul mercato. Un errore fin troppo comune è quello di confondersi e credere che l’ analisi tecnica sia sufficiente per poter guadagnare: non è così: manca un fattore importantissimo: non conosci le probabilità.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Ftse Mib: e se salisse?LONG & SHORT
Fabio Pioli
( Articolo di venerdì 27 maggio 2022 )
La situazione internazionale, lo sappiamo, guardando alla guerra in europa e a quelle nel resto del mondo, è pessima.
La situazione economica, con inflazione, aumento dei tassi, restrizioni prima associate al covid ora associate alle sanzioni, scarsità di cereali e materie prime è altrettanto preoccupante se non allarmante.
E se quindi i mercati finanziari salissero?
Sì perché molti sono fuorviati dalle notizie e non si concentrano sui prezzi. Noi invece lo abbiamo sempre detto e siamo stati tra i pochi a farlo: qui è in gioco, dato il laterale imperversante, una fortissima oscillazione; ma non è detto che sia al ribasso.
Vi do un’ informazione infatti: i mercati si disinteressano delle notizie; siete voi lettori gli unici ad esserne influenzati. Mentre le banche internazionali le usano a loro vantaggio e a vostro discapito.
Già abbiamo detto come la tenuta dei 23.000 punti del future sull’ indice Ftse Mib fosse importantissima per continuare a definire il mercato italiano come rialzista. Sopra i 23.000 il mercato italiano è dunque oggettivamente (ancora?) rialzista ( Figura 1 ).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico mensile.
Secondo elemento: il laterale. Era evidente (ma solo ad occhi esperti come i nostri) che non fosse stato rotto al ribasso e che occorresse avere pazienza (anche qui un grave errore del risparmiatore moderno: l’ impazienza) fino a 21.060 per decretare eventualmente l’ impossibilità dell’ uscita al rialzo.
E se dunque i prezzi uscissero al rialzo anziché al ribasso (si ricordi che un laterale di più di 50 giorni possiede una carica esplosiva enorme). E se venisse espressa al rialzo ( Figura 2 )?
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Noi non ci stupiremmo. D’ altronde le direzioni del mercato sono sempre due e le resistenze forti alla salita si trovano in area 25.500-26.000 quindi 1000 punti sopra gli attuali ( Figura 3 )
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Quindi il mercato italiano può partire all’ insù senza colpo ferire almeno fino a 25.500 punti.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
Ftse Mib: sulla linea della partenza
Di Fabio Pioli, trader professionista
Una nuova direzione di mercato dovrà partire? E se sì, dovrà partire fortemente al ribasso? Vediamolo insieme analizzando la fase laterale attuale unitamente agli errori tipici che i piccoli risparmiatori fanno in questi momenti.
I livelli attuali del future sull’ indice Ftse Mib sono stati battuti innumerevoli volte negli utlimi 3 mesi; da quando, cioè, è iniziato il movimento laterale che imperversa sul mercato italiano ( Figura 1 ).
Questo dovrebbe indurre a preoccupazione perché significa che il risparmiatore si è adattato a questi livelli: li ha, per così dire, metabolizzati.
Quando questo avviene, l’ esperienza insegna che sta perdendo il controllo del rischio: piano piano è costretto ad abituarsi alle oscillazioni e, come già detto nell’ articolo della scorsa settimana (“Ftse Mib: la musica non cambia”) questo lo rassicura e lo porta a a prendere posizioni (da una parte o dall’ altra) troppo cariche.
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Al primo movimento direzionale quindi si troverà impreparato.
Ma quando avverrà questo movimento direzionale?
Le 50 giornate già trascorse di laterale continuo sono un numero molto alto rispetto alla media. Da un certo punto di vista ci troviamo in una situazione anomala ma da un altro è normale: è il mercato che ci sta dicendo che quando partirà in direzione, il trend risultante sarà di eccezionale entità.
Il problema è che, per mancanza di pazienza, dove sarà lecito accorgersene sarà anche troppo tardi per l’ investitore. Mettiamo che infatti il mercato parta al ribasso.
In assenza di segnali (che noi professionisti consigliamo sempre di aspettare) il livello inequivocabile per decretare il ribasso sarà 21.060 punti di future sul Ftse Mib( Figura 2 ).
Ma a quel livello sarà troppo tardi per iì piccolo risparmiatore rialzista per prendere provvedimenti: la perdite sarebbero già tali da indurlo all’ inazione o alla vendita tardiva.
Mettiamo invece che il mercato vada al rialzo.
Dove ce ne accorgeremmo senza margine di dubbio? In verità, passando dal livello intermedio di 25.500, solo a 28.100 punti (sempre Figura 2 ).
A quel punto sarà troppo tardi per ll piccolo risparmiatore ribassista: le perdite sarebbero tali da farlo bloccare o da indurlo all’ azione di riacquisto tardiva.
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
Insomma a questo serve il laterale: a indurre, tramite l’impazienza, a compiere gli stessi errori che una sana esperienza eviterebbe.
Bisogna invece in queste fase essere pesati bene; il giusto.
Prima dei livelli di 21.060 e 28.000 indicati, possiamo parlare anche della forma grafica.
Chiarendo che si tratta di analisi tecnica (e non ci dilungheremo mai abbastanza sull’ errore che fanno alcuni di confondere l’ analisi tecnica con l’ affidabilità matematica) la lettura che ci sembra di preferire (di nuovo: noi non agiremo in base ad essa) è quella di Figura 3: il movimento principale è ribassista (segnato con 1) e quindi SI DEVE (NON SI DEVE quindi nella realta ma è solo possibile; lo si tenga quindi in debita considerazione), adesso o da 25.500 punti, partire per il ribasso.
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in mduplice:ateria di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Ftse Mib: suggerimentiLONG & SHORT
Fabio Pioli
Alzi la mano chi, in questa fase di mercato dannatamente laterale, non stia pensando di comprare (o non lo abbia già fatto) attratto dal prezzo basso di alcuni titoli oppure, all’ opposto, non abbia intenzione (o lo abbia già fatto) di mettersi short, incentivato dal contesto negativo a contorno.
Ebbene si tratta di gravi errori di inesperienza.
Chi è dotato di esperienza professionale sa che in queste fasi non bisogna essere “carichi” di titoli o di posizioni ma scarichi e leggeri, con solo le posizioni che si rendono via via necessarie per non perdere le varie opportunità ma attenti a prendere posizioni decise solo una volta che il laterale sia finito, non prima.
Il motivo? Quando il movimento partirà riserverà sorprese e le posizioni troppo “cariche” non si riusciranno a gestire a dovere.
E quindi occorre anche avere pazienza, quella pazienza che il piccolo risparmiatore (purtroppo sollecitato da prezzi, “esperti”, notizie) difficilmente riesce a mantenere a lungo.
Un certo tipo di pazienza occorre anche nell’ interpretare il grafico.
Essendo questa una fase di “su e giù” continui, almeno alcuni rifermenti saldi esistono.
A che livello di prezzo ad esempio si ha una conferma di un avvio di trend di discesa?
Sotto 21.065 punti di fib (il future sull’ indice Ftse Mib) ( Figura 1 )
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Prima infatti il rimbalzo del mercato ha tutta la possibilità di continuare, ammesso che sia vera l’ interpretazione grafica di Figura 1 .
E che livello invece bisogna aspettare per essere sicuri di un long?
Area 25.700 circa, eventualmente ( Figura 2 ), che è l’ area di resistenza più forte in base all’ ipotesi grafica disegnata.
Fig 2.. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Questi sono solo due dei “tips” (suggerimenti) che possono essere dati.
Naturalmente, dal punto di vista dell’ esperienza, ci sarebbe ben altro da dire e, soprattutto, da fare.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
Ftse Mib: la musica non cambiaDi Fabio Pioli, trader professionista
Non mutano le tematiche sull’ indice Ftse Mib: il grande laterale pone rischi altissimi per chi prende posizione in questa fase.
Nell’ articolo della scorsa settimana (“ Ftse Mib: una grande accelerazione ”), con il future che andava sotto i 22.500 punti abbiamo scritto di come occorresse fare uno sforzo per essere oggettivi e, nell’ essere oggettivi, nonostante la parvenza di debolezza, non si potesse ancora considerare il mercato italiano come ribassista.
Ed ecco che infatti oggi ci troviamo a più di 1000 punti sopra: in area 23.600.
Ed è proprio così: ci dispiace per i ribassisti come ci dispiace per i rialzisti ma se hai dei validi criteri per leggere il laterale ti accorgi come il mercato italiano sia ancora in fase adirezionale ( Figura 1 ).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
E qui viene il rischio, anche se è improprio definirlo con il termine “rischio”, che implica aleatorietà. Si tratta più che altro di una certezza: tutti i piccoli risparmiatori perderanno soldi.
Il motivo è che, di fronte a quanto accadrà, ossia un mercato che esploderà in una delle due direzioni, faranno lo stesso errore che hanno sempre fatto.
Quale errore? Prenderanno, prima di tutto, se non l’ hanno già fatto, una posizione rialzista o ribassista (si mettono long o short) in base a impressioni.
Poi succederà che il mercato (prima o poi) partirà in direzione e succederà che chi è dalla parte sbagliata, stupito dall’ aumento della velocità, rimarrà incastrato nella posizione oppure, se uscirà in perdita, subirà minus maggiori di quelle attese; chi è dalla parte giusta, anch’egli preso in contropiede dalla mutata velocità, chiuderà troppo presto ed in marginale guadagno la posizione per poi trovarsi nelle stesse condizioni del suo antagonista nel laterale successivo.
D’ altra parte, il motivo per il quale il mercato è prevedibile è che le persone fanno sempre gli stessi errori.
Come uscire da questo ciclo continuo di errori?
La soluzione è semplice: in primo luogo occorre avere la forza di non fare operazioni durante il laterale. I prezzi, le piccole oscillazioni e i tempi lunghi allettano: viene voglia di fare qualcosa. Ebbene bisogna resistere e desistere.
Quando bisogna entrare? Solo su chiari segnali che il laterale sia finito e che inizi la direzione. In questo modo si evita sia di prendere la direzione sbagliata sia di stare troppo tempo in posizione senza guadagnare né perdere.
Terzo: bisogna avere anche un valido criterio per non uscire troppo in anticipo da un trend appena iniziato né invece rimanere ancorati ad un trend che invece è finito.
Quanto al trend futuro e parlando solo ai ribassisti: il ribasso sarà evidente (eventualmente) solo sotto il minimo precedente di 21.065 punti ( Figura 2 ). Quindi il consiglio è: applicate i principi precedenti e siate pazienti.
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Ftse Mib: difficileLONG & SHORT
Fabio Pioli
E’ difficile, come in questa fase di mercato, lavorare senza parametri ferrei che guidino i comportamenti, come invece facciamo noi professionisti. Perché si rischia, grazie al laterale che imperversa e che inequivocabilmente si tradurrà in un’ esplosione di prezzi, di scommettere con il 50% di probabilità a favore e il 50% contro.
Chi sta accumulando attratto dai prezzi bassi infatti sta rischiando che al 50% si troverà in un mercato fortemente, ma fortemente, ribassista ( Figura 1 ).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Mentre chi sta shortando attratto da previsti futuri crolli si trova a rischio di abbandonare i suoi sogni in soffitta nel 50% dei casi.
Fig 2.. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Quindi se nel breve periodo con il lancio della monetina uno dei due avrà torto, nel lungo periodo nessuno dei due avrà ragione. Ecco perché investire al 50% non è da professionisti e bisogna trovare qualcosa di più affidabile.
Comunque i livelli soglia di questo laterale sul Ftse Mib sono 21.065 e 25.300.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
Ftse Mib: una grande accelerazioneDi Fabio Pioli, trader professionista
E’ molto che il laterale imperversa sulle quotazioni dell’ indice italiano. Dobbiamo dunque prepararci al peggio o esiste margine per la speranza?
Il laterale che imperversa sull’Italia è mastodontico: va avanti da da 40 giornate borsistiche ( Figura 1 )! Raramente si è vista una simile stasi laterale e sappiamo bene cosa significa: quando si uscirà in direzione si assisterà ad una grande accelerazione dei prezzi.
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Ed è per questo che bisogna essere molto oggettivi: nonostante la parvenza di debolezza non si può dire (ancora?) di essere ribassisti.
Sì, è vero che sotto l’ assunto che il movimento di Figura 2 denominato come 1 sia il movimento principale, si andrebbe sicuramente molto sotto i 21.000 punti (21.065 essendo il minimo precedente).
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
Ma è anche vero che, non essendo per ora rotto questo laterale (quello di Figura 1 ) il mercato potrebbe anche comportarsi come in Figura 3 ossia completare un rimbalzo più complesso rispetto a quello attuale.
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
Oppure potrebbe non scendere per niente, né ora né dopo, se la mia analisi non fosse corretta.
In ogni caso stiamo preparando un eventuale ingresso long (solo se il future sul Ftse Mib dovesse andare sopra i 23.900-24.000 punti) oppure ci accorgeremo tutti della discesa inequivocabilmente sotto i 21.065 punti.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Ftse Mib: è la vigilia del collasso?LONG & SHORT
Fabio Pioli
E’ questa la vigilia del collasso?
Come abbiamo sempre detto il mercato non può stare in laterale per sempre e questo che vediamo sul Ftse Mib è un laterale veramente lungo.
Ciò significa che terminerà con un’ esplosione di prezzi.
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Esplosione significa che uscirà in volata o al rialzo o al ribasso e, dato che il grafico sembra propendere per il ribasso (perché l’ onda principale avvenuta tra Gennaio e inizio Marzo sembra essere composta di 5 sottoonde ( Figura 2 )), questo potrebbe essere il momento buono per partire forte all’ ingiù e sfondare in volata i 21.000 punti.
Fig 2.. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Insomma, il mercato non si fa ingabbiare troppo a lungo.
Però attenzione: dalla gabbia non siamo ancora usciti; per cui nulla esclude che quella attuale sia una finta e che si esca invece al rialzo raggiungendo le resistenze di 25.000 punti.
Finte e controfinte. D’ altronde di questo sono fatti i mercati finanziari.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
Flash Crash Ftse Mib & Dax, Wall Street rimbalza dai minimiUn perfetto Flash Crash questa mattina durante le prime ore di contrattazione dei mercati finanziari.
Alle ore 10 circa in concomitanza del dato dell'indice manifatturiero cinese, fortemente negativo a causa delle restrizioni da Covid, Ftse Mib e Dax hanno segnato i minimi caratterizzati da forti vendite.
Di Flash Crash parla anche una nota ufficiale di Borsa Italiana, in Europa ad avere la peggio è stata la borsa di Stoccolma che ha sfiorato il -8%.
Ci sono ancora timori per eventuali escalation del conflitto Russo Ucraino e forse i mercati si preparano a reagire.
In negativo ma non nel panico i mercati azionari europei, durante tutta la seduta hanno tentato un recupero ma hanno terminato la seduta in territorio negativo.
Wall Street resta inizialmente ferma a guardare l'Europa ma durante la sessione pomeridiana del cash USA anche gli indici di Wall Street hanno subito l'effetto panico del Flash Crash.
Sarà stata la chiusura negativa di venerdì scorso da parte del Nasdaq che ha chiuso in elettronico a -4%? Oggi però ed in particolare nel serale, il Nasdaq ha recuperato il passo positivo ed ha chiuso sopra il supporto di 12800 punti indice future.
Che dire ancora volatilità ancora tanti Flash Crash ci aspettano. . .
Adesso attendiamo la FED per vedere gli effetti del mercato dei tassi di interesse.
Martedì e Mercoledì la FED dovrà risolvere la difficile incognita.
Di quanto alzare i tassi d'interesse?
Invariati i livelli ciclici di supporto e resistenza per Wall Street che sono :
Dow Jones supporto 32800 punti indice – resistenza 33500 punti indice
Nasdaq supporto 12750 punti indice – resistenza 13180 punti indice
S&P500 supporto 4125 punti indice – resistenza 4300 punti indice
Invariati anche i livelli ciclici di supporto e resistenza per i futures Europei tra cui:
FTSE MIB supporto 23000 punti indice – resistenza 24000 punti indice
DAX supporto 13750 punti indice – resistenza 14250 punti indice
DJ Euro Stoxx supporto 3600 punti indice – resistenza 3775 punti indice
Ftse Mib: dinamismo posticipatoDi Fabio Pioli, trader professionista
Più i prezzi rimangono fermi, più appare vicino il movimento direzionale forte. Ma come si presentano le probabilità a riguardo e come non cadere nella rete della direzione sbagliata e delle fase illusioni?
Iniziamo il mese di Maggio con il future sul Ftse Mib esattamente agli stessi livelli di inizio Marzo scorso.
Com’ è possibile che l’ indice italiano si sia mosso così poco da 2 mesi a questa parte?
Ebbene questo è proprio quello che accade sui mercati finanziari: il loro dinamismo è ciò che attrae l’ investitore fintantoché egli non scopre che tale dinamismo avviene solo nel 10% del tempo: il resto il mercato lo passa in laterale ( Figura 1 ).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
In base allo stesso principio si può però dedurre che il laterale lascerà il posto all’ esplosione dei prezzi: più il mercato sta in laterale infatti più da modo al pesce piccolo (che per definizione è impaziente) di prendere posizione e tale accumulo di posizioni farà partire in direzione i prezzi.
Quale direzione però…? Due sono le cose: ammesso che il movimento principale sia quello che in Figura 2 è indicato con 1, se i pesci piccoli hanno già comprato abbastanza, si partirà subito per il ribasso ( Figura 2 ).
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
Viceversa se non hanno ancora comprato a sufficienza, si dovrà dar loro modo di comprare e allora il mercato dovrà salire fino alle resistenze successive nell’ allettante area 25.000-26.000, laddove il pesce piccolo si affretterà a comprare prima che i prezzi crollino ( Figura 3 ).
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
Questo secondo l’ analisi tecnica ma attenzione: non abbiamo parlato del pesce piccolo ribassista che lavora molto sull’ analisi tecnica e che, a differenza di quello rialzista, verrebbe “pescato” nel caso in cui l’ ipotesi di onda1 nelle figure precedenti non corrispondesse al vero.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in mduplice:ateria di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Analisi sul Ftse Mib con le onde di Elliott (grafico 2) L'indice Ftse Mib, sembra aver costruito un movimento correttivo di grado Minor a partire dal massimo del 29 marzo posto a 25505 punti. Questo movimento etichettato come 2 Minor, sembra aver trovato supporto presso il livello di ritracciamento di 0.5 di onda 1 Minor ed essere terminato visto anche l'over lap con W Minute (si veda il grafico a 2 ore), nei pressi di 24200 punti. Ora dovrebbe iniziare una fase di consolidamento e di ripartenze rialzista (onda 3 Minor), a meno di una rottura del minimo di 2 Minor segnato a 23300 punti circa.
LEGENDA ETICHETTATURA:
Grado Intermediate: Rosso
Grado Minor: Arancione
Grado Minute: Verde
Grado Minuette: Blu
Grado Sub-Minuette: Viola
Analisi sul Ftse Mib con le onde di Elliott (grafico 1)L'indice Ftse Mib, sembra aver costruito un movimento correttivo di grado Minor a partire dal massimo del 29 marzo posto a 25505 punti. Questo movimento etichettato come 2 Minor, sembra aver trovato supporto presso il livello di ritracciamento di 0.5 di onda 1 Minor ed essere terminato visto anche l'over lap con W Minute (si veda il grafico a 2 ore), nei pressi di 24200 punti. Ora dovrebbe iniziare una fase di consolidamento e di ripartenze rialzista (onda 3 Minor), a meno di una rottura del minimo di 2 Minor segnato a 23300 punti circa.
LEGENDA ETICHETTATURA:
Grado Intermediate: Rosso
Grado Minor: Arancione
Grado Minute: Verde
Grado Minuette: Blu
Grado Sub-Minuette: Viola
Ftse Mib: cosa sappiamo di certo?LONG & SHORT
Fabio Pioli
Cosa sappiamo di certo sul mercato italiano?
Partendo dall’ assunto che il movimento al ribasso di Gennaio-Marzo scorso sia articolato in 5 onde, sappiamo che un movimento di rimbalzo è già arrivato a compimento in data 29 Marzo ( Figura 1 )
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Quello che non sappiamo è se sarà seguito da un altro movimento di rimbalzo, come in Figura 2 , al fine di andare a raggiungere le resistenze di area 25.000-26.000 punti oppure se quanto sinora fatto a livello di rimbalzo basti affinché si vada subito giù.
Fig 2.. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
Ftse Mib: in punta di piediDi Fabio Pioli, trader professionista
Essendo l’ indice italiano nella fascia bassa del laterale giornaliero, sembra minacciare una discesa subitanea anziché ritardata. Vediamone gli elementi caratteristici..
Ci troviamo veramente in una situazione particolarmente delicata.
Se è vero quello che abbiamo scritto nelle scorse settimane (vedi ad esempio articolo “ Ftse Mib: un’ ipotesi catastrofica ”) le scelte del mercato si riducono a due: scendere subito o scendere dopo.
Se risultasse giusta infatti l’ interpretazione data, ossia che il movimento di discesa avvenuto tra il Gennaio e il Marzo 2022 sia scomposto in 5 sottoonde ( Figura 1 ) allora l’ inevitabile conclusione sarebbe che si vada sotto i 21.065 punti.
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
l’ unico dubbio rimanendo: vi si andrà subito o vi si andrà dopo?
Se vi si andrà subito allora il movimento apparirà simile a quello in Figura 2
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
Se vi si andrà dopo sarà invece più simile a Figura3 , andando prima a raggiungere le sue resistenze più accreditate di area 25.500 - 26.000.
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
Secondo l’ analisi tecnica ci si deve dunque muovere in punta di piedi perché l’ equilibrio qui sembra instabile. Per quel che l’ analisi tecnica conta, perché manca sempre a questa l’ elemento probabilistico.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Ftse Mib: in lateraleLONG & SHORT
Fabio Pioli
Il Ftse Mib è entrato e rimane da ben 15 giorni in quella che è la configurazione più tipica dei mercati finanziari: il laterale ( Figura 1 ).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Di questa configurazione si sa per certo che si uscirà in direzionalità ma non è dato conoscere anticipatamente da quale parte. Questo è normale: se si conoscesse già la direzione finale a cosa servirebbe mettere gli stop loss?
Ecco che quindi diventa utile individuare supporti e resistenze, la rottura dei quali potrà fornire indicazioni circa i movimenti successivi.
Il primo supporto, per quanto sia stato per ora tenuto, è ancora in bilico e si trova a 24.000 punti circa; la resistenza più forte, che dunque potrebbe rappresentare un potente deterrente ad un’ ulteriore salita dei prezzi si trova in area 26.000 mentre una resistenza intermedia stanzia a 25.000 punti circa ( Figura 2 ).
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
TENARIS I TARGET DA MONITORAREContinua la corsa di Tenaris iniziata col break di € 10,20, ma non adesso ad aprile, bensì da gennaio 2022. Occorre entrare sui titoli sulle evidenze grafiche invece che quando sono già belli e partiti. In questo modello mensile di analisi, adesso 20/04/22, si appresta alla rottura del doppio canale (visibile in time-frame inferiori) che ha come resistenza dinamica l'area di € 15,10. Ora, la rottura di questa zona e verosimilmente verso € 15,50 potrebbe portare ad un allungo verso l'area di € 16,45, livello oltre al quale ci potrebbero essere le possibilità nel lungo termine (> 6 mesi) di completare ed andare a vedere prima l'area dei € 20,00 e poi in prossimità dei massimi assoluti di € 24,00. Ogni area di livello va governata con gli strumenti della gestione delle size equilibrata a mantenere un basso pmc rispetto alle nuove posizioni di ingresso e alle prese parziali di beneficio.
Ftse Mib: di normaLONG & SHORT
Fabio Pioli
Non è ancora così scontato ma, se dovesse accadere quello che avviene di norma, assisteremmo ad un movimento dei prezzi del future sull’ indice Ftse Mib 40 fino alle sue resistenze più forti, poste in area 25.000 le prime e 26.000 circa le seconde ( Figura 1 ).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
E se ciò avvenisse, poi cosa accadrebbe dopo?
Posto che l’ interpretazione grafica che si da in Figura 2 fosse giusta, poi si crollerebbe sotto i 21.065 punti, il minimo precedente.
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
Ftse Mib: un’ ipotesi catastrofistaDi Fabio Pioli, trader professionista
E’ utile tenere in considerazione l’ ipotesi fatta nello scorso articolo riguardante l’ indice italiano. Seguiamone dunque lo sviluppo logico.
Partiamo dall’ ipotesi espressa la scorsa settimana nell’ articolo “” Ftse Mib: tensione dei prezzi prima del.. ”, ossia che, nonostante la tenuta dei supporti di 23.000 punti, il rialzo non convinca a motivo della forma del movimento ribassista precedente che, in base alla medesima ipotesi, sarebbe avvenuto in 5 onde ( Figura 1 ).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Ricordando che se questa ipotesi fosse giusta andremmo sicuramente sotto i 21.065 punti, andiamo a vedere cosa è successo dopo la fine dell’ onda esposta in Figura 1 .
Effettivamente sembrerebbe che, successivamente, il movimento sia continuato nella forma tipica del rimbalzo ossia un a-b-c.
L’ unico dubbio essendo se l’ onda c (quella finale) sia finita ( Figura 2 )
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
o debba ancora finire ( Figura 3 ).
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale
La ricostruzione di Figura 3 sembra al momento quella più rispondente a due elementi che attualmente esistono sul mercato: la tenuta dei supporti di breve periodo (grafico giornaliero) oltre che quelli di lungo periodo (23.000) e al fatto che le resistenze più solide si trovino a 25.500-26.000 punti.
Ci si ricordi però di questo articolo se con il tempo il grafico dovesse corrispondere a Figura 3 perché dopo, sussistendo la circostanza (non trascurabile) che le ipotesi fatte siano giuste, si crollerebbe.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti