Wall Street ancora positivo, Nasdaq verso quota 13000 punti.Wall Street ancora in rialzo, siamo a quattro sedute consecutive positive.
Wall Street approfitta, quarto rialzo consecutivo, debole il dollaro contro l'euro e continua a salire il rendimento decennale USA a quota 3.358%.
Il Dow Jones ha guadagnato 229,63 punti e chiude a + 0,71% ancora lontana la resistenza dei 32800 punti chiave di volta per un rialzo consistente.
S&P 500 è salito del + 1,06% ed ha chiuso a 4120 punti in pari con la resistenza positiva.
Nasdaq ancora brillante che chiude in volatilità rialzista a + 1,27% ad un soffio dalla resistenza dei 13000 punti.
Brilla Apple in progresso del 3,85%, il nuovo iPhone 14 piace al mercato.
Inversione rialzista di breve periodo per Wall Street? Bisogna attendere il grande appuntamento della Federal Reserve prima di pronunciarsi, la banca centrale USA realizzerà il suo terzo aumento consecutivo?
Molto probabile! il tasso atteso è di un ulteriore 0,75 punti base e sarà probabilmente un ultimo tentativo tentativo di combattere l'inflazione prima dell'inverno.
Fiducia a Wall Street anche per via del successo militare dell'Ucraina, almeno questa è la voce che circola, ma in realtà molti professional Trader sono ottimisti riguardo il prossimo rapporto sull'indice dei prezzi al consumo di agosto la cui pubblicazione è prevista per martedì mattina.
Piazza Affari in scia a Wall Street chiude in rialzo con buona parte dei titoli del FTSE Mib in forte accelerazione rialzista, un bel rialzo che non si vedeva da mesi!
Il FTSE Mib quindi chiude in guadagno del + 2,33% vicinissimo alla resistenza di area 23000 punti, il rialzo è accompagnato da ottimi volumi e titoli patrimonializzati in guadagno.
Bene il settore bancario, l'indice del Ftse Mib Banche supera il + 3,4% bene anche Banca MPS + 22% circa a 0,37 euro in vista dell'aumento di capitale.
Bene tra i bancari anche BPER Banca a +5%, UniCredit +2.50%, Intesa Sanpaolo +3.40% e Finecobank a + 5%.
FTSE MIB Index
Ftse Mib: il futuro non si prevede, si segueDi Fabio Pioli, trader professionista
Era giusto, come si è visto, uscire dalle posizioni short, la scorsa settimana. Adesso cosa si fa e cosa si prevede sul mercato italiano?
Moltissimi si sono complimentati con noi per essere usciti dal ribasso proprio poco tempo prima che il mercato (e i suoi prezzi) salissero.
E lo abbiamo anche scritto nero su bianco nel nostro articolo della scorsa settimana (“ Ftse Mib: siamo tornati neutrali ”) sin dal titolo.
Molti lo hanno imputato alla nostra capacità predittiva.
Quest’ ultima cosa è sbagliata. Chi cerca di prevedere il mercato si trova presto “in mutande”.
Noi siamo semplicemente dei bravi produttori di segnali, i migliori che ci sono in Italia e forse oltre, probabilmente.
Ed è questo il motivo del lancio di Miraclapp.
Seguiamo il mercato, ed è lui che ci dice cosa fare; non lo prevediamo.
Ora quindi vi parleremo di previsioni (inaffidabili) e dopo, in coda, diremo invece qualcosa sui segnali.
I grafici dicono che il mercato è ribassista (questo è vero oggettivamente; nessuno lo può negare perché abbiamo minimi decrescenti e massimi decrescenti). Inoltre dicono che si andrà sotto i 20.030 punti, come ad esempio in Figura 1 a meno che non si recuperino i 23.900 punti (sempre Figura 1 ).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Sentite quindi cosa dicono i grafici? Il solito adagio: “O si va giù o si va su”.
Non vi parlano di affidabilità matematica certificata come invece fanno i segnali.
Ma i grafici una cosa certa la dicono, in fondo, e su questa credetemi, non ci si sbaglia.
Ci sarà alla fine del laterale attuale una volatilità che spiazzerà completamente il piccolo risparmiatore che non potrà fare a meno di sbagliare perché verrà colto di sorpresa dalla mutata velocità dei prezzi, cui non è stato preparato.
Da che parte? I ribassisti in questo momento sperano in giù; i rialzisti sperano in su.
E qui tornano in ballo le speranze che invece bisogna abituarsi a mettere da parte a favore della matematica.
E cosa dice invece la matematica? Parliamo ora un poco di segnali, come detto a inizio articolo.
Abbiamo inviato un segnale con affidabilità matematica >80% la scorsa settimana e uno per giunta questa mattina con affidabilità matematica addirittura >90%.
Come promesso non pubblicheremo più su cosa sono questi segnali per non fornire un indebito vantaggio alle grosse banche, i nostri oppositori. Non diremo neanche la direzione ma possiamo dire che si potrebbe trattare dell’ indice italiano o di titoli, tra i più conosciuti, appartenenti al mercato italiano e prevediamo di tenerli in portafoglio fino a quando manterranno probabilità di guadagno rispettivamente almeno superiori all’ 80% e al 90%. Dopodiché usciranno dal portafoglio. E così via..
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Chiusura di Borsa settimanale positiva, Spread giù Tassi su!Positiva la chiusura settimanale del secondo venerdì di settembre di Borsa Italiana.
Buona performance di Borsa Italiana ma preoccupa il rendimento decennale Italiano che prova a superare la resistenza del 4% mentre lo spread ripiega verso il livello di 230 punti,
Una settimana eccezionale per Borsa Italiana quindi che ha segnato un + 4.50% di chiusura positiva.
Bene i titoli bancari in particolare Banco BPM che chiude in volata a + 12.24% settimanale, vicinissima alla resistenza di 2.80 euro per azione, ottimismo per Banco BPM per via della buona riuscita del Green Bond emesso e sottoscritto per 500 milioni.
Ancora bancari con Unicredit a +10.80 % settimanale, in volata sopra la resistenza di 10.20 euro per azione prossima alla resistenza attesa di 11.50 euro per azione a seguire positive Fineco +10.50 % settimanale e Intesa Sanpaolo che segna un +9 % settimanale.
Ma vediamo quali sono state le migliori e le peggiori performance settimanali dei titoli appartenenti al Ftse Mib.
Per Borsa Italiana questa chiusura settimanale a rialzo è un'ottima opportunità.
Settimana prossima certamente si tenterà di riagganciare le resistenze di area 23000 punti indice, superato questo ostacolo un allungo in volatilità sino alla prossima resistenza di area 25000 punti indicepotrà avverarsi ma tutto entro novembre!
Rimane sempre osservato speciale il supporto di area 21000 punti è li che Borsa Italiana potrebbe perdere forza.
Ftse Mib: siamo appesi a un filo?LONG & SHORT
Fabio Pioli
La domanda che mi faccio è: “Siamo appesi ad un filo?”
Onestamente dal grafico parrebbe di sì
L’ interpretazione migliore che a mio avviso si possa dare della forma del grafico è quella di Figura 1
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
che dice che ci troveremmo in onda 3 di 3, in questo ribasso. Un’ onda quindi che spesso è molto direzionale e dobbiamo aggiungere: non è l’ ultima.
Si prenda tuttavia il grafico di Figura 1 come avviso di non trascurare l’ eventualità raffigurata (ribassista) non come “oro colato”.
Lo diciamo non per prudenza ma in verità: una cosa è pensare dove potrebbe andare un titolo o un grafico; un’ altra è saperlo con un livello di affidabilità matematica certificata.
Ed è per questo che abbiamo ideato Miraclapp, la più grande app al mondo per il reddito extra.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
Ftse Mib: siamo tornati neutraliDi Fabio Pioli, trader professionista
Essendo la nostra posizione di mercato diventata neutrale ci chiediamo se non lo sia diventato anche il mercato stesso. L’ analisi tecnica dice di no ma chissà. Vediamo cosa aggiungono i grafici e a cosa stare attenti.
Questa mattina siamo usciti dalla nostra ultima posizione ribassista (A2A) e siamo tornati neutrali sul mercato: non abbiamo più nessuna posizione short (né long).
Sì, si è trattato di un ottimo utile: un 11% su un solo titolo ma non è questo il motivo dell’ uscita dal ribasso, né il fatto di essere usciti dal ribasso significa che il mercato salirà.
Il vero significato, il più importante, è che il titolo A2A non presenta più adesso, oggettivamente, oltre il 90% di probabilità di scendere e quindi diciamo no al rischio e chiudiamo lo short portandoci a casa il guadagno per riposizionarci su un’ altra operazione (long o short che sia) solo quando avrà oggettivamente più dell’ 80% o del 90% di probabilità di procurarci un altro guadagno. E così via, all’ infinito.
E’ questo il concetto dietro Miraclapp, la più grande piattaforma del reddito extra, nostra ideazione.
So che alcuni non comprendono ancora e rispettivamente o compreranno titoli come A2A, ENEL, Intesa S. Paolo, Unicredit, Telecom ecc.. nella speranza che saliranno oppure shorteranno l’ indice italiano o altri titoli nella speranza che scenderanno ma so anche per certo che in verità in cuor loro sanno che la differenza è proprio questa: la speranza.
Noi non agiamo nella speranza, ma nella certezza matematica e quindi non terremo titoli per anni nella speranza che prima o poi saliranno, mantenendo scheletri nell’ armadio da lasciare ai figli, né avremo posizioni in cui “crediamo” senza in verità saperne niente, ma otteniamo quello che tutti vogliono: operazione dopo operazione, un reddito dal mercato.
Quindi lasciamo adesso perdere cosa pensiamo del mercato, che diremo subito, a favore di cosa cerchiamo come segnale dal mercato, che diremo dopo.
Ciò che pensiamo del mercato è che scenderà (e ci si soffermi ancora sulla differenza tra il fatto che si pensi che scenderà e invece non si abbiano (per ora) posizioni short).
Questo per due motivi:
1) il primo è che il trend è già negativo (massimi decrescenti e minimi decrescenti) quindi quello che più avvenire più facilmente è che continui nella stessa direzione piuttosto che inverta (ricordate il motivetto “trend is your friend”?);
2) il secondo è legato alla forma del grafico: se ammettiamo di essere in sotto onda 3 di onda 3 allora saremo destinati ad andare sotto il minimo precedente di 20030 ( Figura 1 ).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Inoltre ribadisco, attenzione, quanto detto negli articoli precedenti: il movimento futuro sarà prorompente: la volatilità che si scatenerà non sarà minimamente immaginabile da chi è ormai abituato alle oscillazioni attuali.
Ma come, allora, si penserà: Pioli si aspetta un ribasso prorompente e chiude le sue posizioni short? E’ pazzo?
Non, non vi preoccupate. Non lo sono per niente. Sarei pazzo a fare il contrario: il mercato mi ha detto che A2A non ha più probabilità conosciute di continuare la sua discesa (non vuol dire che non crollerà, vuol dire esattamente che non si conoscono più le probabilità con cui crollerà eventualmente o salirà eventualmente) quindi è giusto uscirne, rimettere i soldi su conto corrente insieme ai loro “amichetti” che hanno portato con sé e rifare lo stesso gioco con la prossima opportunità di guadagno. All’ infinito.
Opportunità di guadagno che, adesso come adesso, potrebbero essere manifestarsi su un long o uno short su ENI, un long o una short su Poste Italiane, un long o uno short su Buzzi Unicem o un long (e non uno short) su A2A.
D’ altra parte, anche se il grafico di Figura 1 dovesse rappresentare veramente il futuro, chi ci dice che invece, nel breve periodo, dato che la configurazione di ribasso rimane valida fino a quando non si supereranno eventualmente i 24.900 punti di future sul Ftse Mib (Figura 2), non ci siano altre escursioni tra i valori attuali e il livello, appunto, 24.900?
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Vedremo: In ogni caso d’ora in poi non pubblicheremo più le nostre opportunità di guadagno a probabilità >80% o >90%. Questo per non dare un indebito vantaggio ai nostri oppositori, le grosse banche d investimento; in modo che non conoscano le nostre mosse.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Piazza Affari test dei minimi di breve, rimbalzo o affondo?
Apertura negativa per Piazza Affari che apre al livello di supporto di 21300 punti indice.
Dopo un'apertura fortemente negativa, caratterizzata dal test dei prezzi minimi di breve periodo, Piazza Affari trova la forza per rimbalzare e lima le perdite.
Molti tioli hanno subito una pesante apertura ribassista in forte volatilità, il ribasso ha colpito soprattutto i titoli del settore bancario.
Titoli bancari in ribasso a Piazza Affari, male anche Stellantis e Iveco
I titoli bancari perdevano in apertura anche oltre il 5% in alcuni casi, salvo poi recuperare nelle prime ore del pomeriggio.
Wall Street è chiusa per festeggiare il giorno dei lavoratori, così il Ftse Mib ha dovuto sbrigarsela da solo, tra i ribassi peggiori come anticipato proprio i bancari tra cui Banco BPM a -4%, Bper Banca a -4%, Fineco a -3%, Unicredit a -3% e Intesa a -2.50%.
Non solo bancari in ribasso ma anche Stellantis a -5% ed Iveco a -4%.
Ftse Mib siamo alla resa dei conti
L'indice Ftse Mib in apertura ha testato nuovamente il supporto dei 21300 punti indice, questo livello al momento trattiene quello che potrebbe essere l'ultimo affondo ribassista verso il target di minimo di area 19000 \ 18500 punti indice.
Piazza Affari Il livello di prezzo di 21300 punti indice è un livello ridondante, fortunatamente per la maggior parte delle volte ha funzionato da supporto.
Le possibilità di rimbalzo seppur fiacche ci sono, un ritorno dei prezzi verso l'area di 23000 punti indice può verificarsi solo all'indomani di pattern di acquisto ed al superamento di area 22000 punti.
Purtroppo però a zavorrare l'indice ci sono tutti i titoli del mercato obbligazionario che non sembrano voler dar forza agli investitori.
Ftse Mib: nell'occhio del ciclone?LONG & SHORT
Fabio Pioli
Il future sull’ indice Ftse Mib si sta pericolosamente avvicinando a quel livello (il minimo precedente di 20030 in Figura 1 ) che renderebbe reali quelle che per adesso sono solo le nostre ipotesi.
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Quali ipotesi? L’ ipotesi grafica che ci troviamo in onda 3 di 3 ossia nell’ occhio del ciclone. Di fronte a noi si andrebbe a parare uno scenario di accelerazione ribassista che farebbe impallidire i movimenti di ribasso cui siamo abituati avendovi assistito da un anno a questa parte. Qualcosa di completamente inedito insomma.
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Attenzione, quella in Figura 2 è solo una possibile ricostruzione del ribasso; ne sono possibili altre. Quello che vuole significare è che non si deve sottovalutare la potenza di fuoco ribassista. La volatilità ci sarà di certo; se fosse al ribasso avete il dovere di evitarla.
Di sicuro questo scenario viene negato solo dopo 24.900 punti.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
Ftse Mib: con le mani nella marmellata
Di Fabio Pioli, trader professionista
Avevamo già messo in guardia da comprare. Adesso mettiamo in guardia dal tenere un atteggiamento molto rischioso: l’ atteggiamento di sufficienza che porta a trascurare il rischio di rimanere incastrati nella direzione sbagliata.
L’ abbiamo predetto anche questa volta.
Nell’ articolo della scorsa settimana (“ Ftse Mib: vietato alzare la testa ”) avevamo messo in guardia il piccolo risparmiatore dalle alzate di testa ossia dall’ ostentare troppa sicurezza; una sicurezza indotta bellapposta dalle grosse banche tramite un’ apparente “forza” o “tenuta” dei prezzi.
Apparente, appunto, come si è visto.
Ma come facciamo ad entrare così bene nella testa del piccolo risparmiatore? Lo abbiamo detto, egli è un animale che si pensa molto evoluto ma in verità è molto semplice: fa sempre le stesse cose ed è facile “stanarlo”.
Adesso il rischio è di essere preso con le mani nella marmellata.
Potete stare sicuri che la calma apparente non lo ha portato a vendere i titoli in portafoglio. Li ha mantenuti. Anzi può anche essere che abbia incrementato i controvalori.
Il rischio qui è che i mercato riprenda il suo trend ribassista e che questa volta il movimento sia forte ( e vi assicuro non avete nessuna idea di quanto potrebbe essere forte al ribasso perché siete stati “addestrati” a movimenti lenti che dunque vi sono sembrati forti; fidatevi, non è così).
Perché questa è una possibilità da considerare pienamente? Perché se veramente ci troviamo in una situazione come quella di Figura 1 , allora siamo in onda 3 di 3. Questa onda è spesso la più violenta e l’ evoluzione dei prezzi potrebbe essere come quella della figura.
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Che comportamento bisognava tenere invece? Bisognava fare come abbiamo fatto noi: comprare tra Luglio ed Agosto per sfruttare il rimbalzo e uscire al momento giusto (lo abbiamo fatto su 3 titoli: Italgas, Buzzi Unicem e Poste Italiane) per poi mettersi short Lunedì 22 (abbiamo avuto segnale su Azimut, Buzzi Unicem, Poste Italiane e Martedì su A2A).
Attenzione però: per noi è molto facile perché ci viene indicato; noi non abbiamo alcun merito se non seguire i segnali che il mercato (tramite il metodo che li individua, naturalmente) ci indica. Noi obbediamo solo.
Se il mercato, come attualmente dicono i grafici, scenderà il piccolo risparmiatore dovrà assolutamente evitare un atteggiamento che si sentirà molto propenso a tenere: affidarsi al pensiero: “Vabbé, chi se ne importa: se scende tengo tutto tanto prima o poi risalirà”.
Attenzione: so che vi sto leggendo nel pensiero. Ed è proprio questo il punto: se posso farlo io può farlo anche la grossa banca.
Sarebbe un errore. Non solo perché ammetterebbe il fallimento di quello che si vorrebbe veramente in borsa: avere l’ obiettivo di prendere le oscillazioni a favore (non rimanere bloccati anni (o per tutta la vita, a volte) dalle oscillazioni contrarie) ma anche perché questo atteggiamento è l’ unico (come già detto) che porta (magari non questa volta, ci mancherebbe ma prima o poi) al “game over”.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Ftse Mib: vietato alzare la testaDi Fabio Pioli, trader professionista
Qui qualcuno, tranquillizzato dal buon recupero dei prezzi (in un contesto negativo) potrebbe essere portato a rialzare la testa e comprare. Si valuti bene prima di farlo.
Il piccolo risparmiatore è un animale molto particolare.
Parte con l’ idea di essere un predatore; lo vedi aggirarsi per la savana a caccia di facili rendimenti: ogni suo “colpo” va a segno ogni suo investimento un guadagno.
Appena si accorge che non è poi così facile (anche perché tipicamente è refrattario agli stop-loss e quindi alle piccole perdite) immediatamente da predatore si trasforma in preda: si nasconde nella tana, immobile: abbandona insomma le sue velleità di guadagno immediato per il fantomatico e tranquillizzante “lungo periodo”: se aspetterà abbastanza a lungo, pensa, un giorno tornerà in pari, magari guadagnerà; anzi sicuramente guadagnerà.
Purtroppo però è molto facile stanarlo perché basta che il mercato si fermi di scendere, magari salga un poco ed ecco che subito rialza la testa, esce dalla tana pronto a rifarsi “beccare”.
E’ quello che probabilmente sta succedendo adesso: sono bastati due mesi di cessazione della discesa e di moderata risalita ed ecco che il piccolo risparmiatore ha smesso di avere paura: è pronto (se non l’ ha già fatto) a ricomprare per sentirsi nuovamente predatore.
Attenzione: non è così che si fa.
Quando il mercato ti tranquillizza occorre invece alzare le antenne del rischio.
Si pensi ad un classico piccolo risparmiatore. Si può stare tranquilli che gli piacciono titoli come ENEL e si può stare tranquilli che li abbia già in portafoglio avendoli comprati, quando si sentiva predatore, a prezzi intorno agli 8 euro. Poi, alla prima oscillazione, ha giocoforza (perché non ha messo gli stop-loss) optato per “il lungo periodo” (“prima o poi risaliranno”).
Adesso, vedendo il prezzo recuperare, sta rialzando la testa e in un ulteriore afflato predatorio sta pensando (se non l’ ha già fatto) di comprarli ancora: fare media. Tipicamente dove? A 5 euro.
Qual è il problema? Che se il mercato riprenderà la sua discesa, avrà compromesso le sue speranze di guadagnare non solo nel breve periodo, non solo nel lungo periodo, ma in qualsiasi periodo temporale esistente.
Se il mercato dovesse infatti trovarsi in una fase come quella di Figura 1 e dovesse poi proseguire proprio come mostrato sempre in Figura 1 questo sarebbe il secondo punto peggiore per comprare (il primo è stato quando le cose sembravano andare “bene” e ci si sentiva predatori a inizio 2022 e a fine 2021)
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Quindi si ascolti questo consiglio perché è dato con le migliori intenzioni: non si alzi la testa, si sia umili, si faccia qualcosa solo quando si conosce già la probabilità e soprattutto si mettano gli stop-loss. Senza è impossibile guadagnare perché bisognerebbe farle tutte giuste.
E, quantomeno, se proprio si vuole comprare senza conoscere le probabilità, si aspetti che il trend sia rialzista. Questo avverrebbe sopra i 24.900 punti.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Ftse Mib: fuoco di paglia?LONG & SHORT
Fabio Pioli
Nonostante o, viceversa, a motivo degli scarsi volumi di questa estate il mercato italiano è salito nell’ ultimo mese e mezzo.
Possiamo pensare che continui o si tratta di un fuoco di paglia destinato a finire con il rinfrescarsi delle temperature?
Per chi si fida dei grafici (noi non siamo tra quelli: noi ci fidiamo del metodo grafico) il ribasso è prevalente a meno che non si superino i 24.900 unti di future sull’ indice Ftse Mib ( Figura 1 )
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale .
Perché? Questo deriva dalla lettura di Elliott, che indica che ci troviamo in onda 2 di 3. Dunque, salvo che non si superino i 24.900 punti (il che inficerebbe tale lettura) si deve proseguire al ribasso con onda 3 di 3, onda 4 di 3, onda 5 di 3, onda 4 e onda 5. ( FIgura 2 )
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
Ftse Mib: bel recupero ma...Di Fabio Pioli, trader professionista
Non convince dal punto di vista grafico il recupero dei prezzi del Ftse Mib. Il mercato infatti rimane ribassista fio a 24.900 punti di future
L’ indice italiano Ftse Mib è stato protagonista di un recupero rispetto ai minimi di circa il 15% portandosi proprio sulle resistenze segnalate nell’ articolo precedente di 23.100 punti per il suo future (leggi articolo della scorsa settimana: “ Ftse Mib: test o mancato test dei 23.100 punti ”).
Tutto molto bello e siamo grati che ci abbia permesso di guadagnare sia su Buzzi Unicem, sia su Italgas, sia su Poste Italiane la scorsa settimana seguendo i segnali a probabilità >80% e >90%, ma graficamente non convince.
Sottolineo che il fatto che non convinca (opinione) non significa niente dal punto di vista operativo (professione) però a scopo divulgativo la versione più “papabile” del grafico è quella di Figura 1 .
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
In questa interpretazione del grafico si sottolinea che sino all’ eventuale superamento di 24.900 punti il mercato rimane ribassista e che si dovrebbe essere solo all’ inizio di onda 3 di ribasso, ossia l’ onda che normalmente è la più lunga.
Ripeto che dal punto di vista operativo, nell’ operare solo da grafico senza probabilità, c’è la stessa differenza che esiste tra chi commenta al bar con gli amici una partita di serie A e chi invece scendendo in campo la gioca però l’ interpretazione almeno può rendere prudenti, se si ha l’ audacia di fare da soli, nel comprare troppo o troppo presto.
Almeno sino a 24.900 ci si metterebbe contro trend.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Analisi sul Ftse Mib con le onde di Elliott (grafico 2) L'indice Ftse Mib, in sintonia con i principali indici europei e con i mercati azionari americani sembra aver trovato una base abbastanza importante. In particolare, sembra essersi concluso il movimento ribassista correttivo di grado Minor che ha caratterizzato tutto il 2022. A livello di struttura, come si evince dall'etichettatura presente sul grafico giornaliero, si può contestualizzare il movimento come una doppia correzione WXY di grado Minor, ove il minimo conclusivo si è manifestato il 14 luglio a 20420 punti. Il movimento rialzista attuale sta giungendo alla trend line discendente che fa da resistenza dinamica. Questo movimento, andando a scomporlo su un time frame inferiore, sembra essere un'onda impulsiva di grado Minute, come si vede dall'etichettature posta sul grafico a 2 ore. Onda 2 e 4 Minuette, all'interno dell'impulso, hanno rispettato da manuale le linee guida della teoria riguardanti i concetti di alternanza e di personalità delle onde. Anche onda 3 Minuette non è da meno con un movimento impulsivo in chiara espansione. Rimane da capire in base all'evolversi dei prezzi, se si tratta di un'onda A Minute oppure di un'onda 1 Minute. Per ora questi sembrano essere i due scenari prevalenti sui movimenti di prezzo futuri.
Buon Ferragosto a tutti voi.
LEGENDA ETICHETTATURA:
Grado Intermediate: Rosso
Grado Minor: Arancione
Grado Minute: Verde
Grado Minuette: Blu
Grado Sub-Minuette: Viola
Analisi sul Ftse Mib con le onde di Elliott (grafico 1) L'indice Ftse Mib, in sintonia con i principali indici europei e con i mercati azionari americani sembra aver trovato una base abbastanza importante. In particolare, sembra essersi concluso il movimento ribassista correttivo di grado Minor che ha caratterizzato tutto il 2022. A livello di struttura, come si evince dall'etichettatura presente sul grafico giornaliero, si può contestualizzare il movimento come una doppia correzione WXY di grado Minor, ove il minimo conclusivo si è manifestato il 14 luglio a 20420 punti. Il movimento rialzista attuale sta giungendo alla trend line discendente che fa da resistenza dinamica. Questo movimento, andando a scomporlo su un time frame inferiore, sembra essere un'onda impulsiva di grado Minute, come si vede dall'etichettature posta sul grafico a 2 ore. Onda 2 e 4 Minuette, all'interno dell'impulso, hanno rispettato da manuale le linee guida della teoria riguardanti i concetti di alternanza e di personalità delle onde. Anche onda 3 Minuette non è da meno con un movimento impulsivo in chiara espansione. Rimane da capire in base all'evolversi dei prezzi, se si tratta di un'onda A Minute oppure di un'onda 1 Minute. Per ora questi sembrano essere i due scenari prevalenti sui movimenti di prezzo futuri.
Buon Ferragosto a tutti voi.
LEGENDA ETICHETTATURA:
Grado Intermediate: Rosso
Grado Minor: Arancione
Grado Minute: Verde
Grado Minuette: Blu
Grado Sub-Minuette: Viola
Ftse Mib: test o mancato test dei 23.100 puntiDi Fabio Pioli, trader professionista
Il Ftse Mib si trova alla prova del primo importante test di tenuta del rimbalzo. Il comportamento su tale livello soglia sarà importante per il futuro dei prezzi.
Abbiamo già visto come la forma del grafico non sia particolarmente favorevole per i rialzisti. Meglio sarebbe stato, paradossalmente se i prezzi non avessero superato i 21.855 punti perché, allo stato attuale, la ricostruzione grafica più accreditata dovrebbe essere quella di Figura 1 , che significa che il ribasso dovrebbe puntare ad una accelerazione ed essere lontano dalla fine.
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Abbiamo anche visto i tre livelli di prezzo ai quali il rimbalzo può arrivare prima che il ribasso ricominci, che sono 23.100, 24.200 e 24.900, il superamento di quest’ ultimo significando il confutamento delle “lettura” ribassista, che non potrebbe più considerarsi vera.
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Quindi sembra che il superamento o viceversa il mancato superamento dei 23.100 punti potrebbe essere un buon indicatore per testare la tenuta o meno di questo movimento che fino a prova contraria chiamiamo rimbalzo.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Unicredit potrebbe dare ancora un'accelerazione rialzistaAttenzione ad Unicredit potrebbe essere pronta per un'ulteriore accelerazione rialzista se romperà quest'area di resistenza.Al momento è a contatto con la resistenza spartiacque data dal 50% di Fibo dell'ultimo vettore utile ed inoltre qui passa la MA 50. Se brekka al rialzo il prossimo obiettivo è nuovamente verso i 10,9/11€.
Il boost lo potrebbe dare oggi pomeriggio Intesa Sanpaolo che rilascerà i dati di bilancio, quest'ultima invece ha ancora un buon spazio rialzista.
Comunque su UCG in questa configurazione è situazione ancche per prendere gain e smezzare le posizioni.
Ftse Mib: in attesa di “sparare”Di Fabio Pioli, trader professionista
Come al solito i prezzi si fermano in attesa di ripartire. E’ in questa calma apparente che occorre ricevere l’ ispirazione giusta per agire..
Oramai, leggendo questi articoli, avete imparato come il ritmo dei mercati finanziari sia dato da un’ alternanza di laterale – direzionalità. Prima di prendere qualsiasi direzione i prezzi devono prima “caricare” un movimento e poi “sparare” una direzione.
Ed è quello che anche sta succedendo ora sul mercato italiano: si sta in laterale da 18 giorni ( Figura 1 ) per poi, a tempo debito, uscire dal laterale e osservare altri prezzi, che nulla avranno a che fare con quelli attuali,
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Ed è qui che nasce il problema per il piccolo risparmiatore: non dispone, tipicamente, di metodi per sapere da quale parte il mercato partirà; all’ insù o all’ ingiù?
Sarebbe bello saperlo, no? Anche perché la prossima sarà la possibilità unica per recuperare patrimoni che si potrebbero invece infrangere.
Per ora vi possiamo solo dire che abbiamo avuto solo un segnale ineccepibile long (Buzzi Unicem) che abbiamo già chiuso in utile; altri titoli non ci sono stati segnalati (e quindi non abbiamo segnalato ai nostri clienti). Questo significa che o ciò avverrà questa settimana o, credo, al massimo la prossima, oppure avremo l’ occasione di comprare ancora meglio, a prezzi molto più bassi, con un’ opportunità ancora maggiore.
Dal punto d vista grafico (che naturalmente non consideriamo per l’ operatività perché sub ottimale e fuorviante (il mondo del trading è più difficile di una semplice interpretazione grafica)) una segnalazione di acquisto subito si rifarebbe ad un contesto, probabilmente di onda 4, come in Figura 2 )
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
o di onda 2 di 5 all’ interno di onda 3 ( Figura 3 ) che presentino un rimbalzo pieno.
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
mentre una segnalazione di acquisto dopo si inquadrerebbe nelle due interpretazioni grafiche precedenti che non riescano però a trovare un rimbalzo pieno.
Il messaggio importante è questo: troppo spesso quando i prezzi si fermano, il risparmiatore si tranquillizza e non fa niente; aspetta; si rincuora; fate invece esattamente l’ opposto: agite ora perché se non agite ora, quando i prezzi “spareranno” e saranno diversi da quelli attuali sarà già troppo tardi sia per comprare sia per vendere. Agire ora è un consiglio giusto.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Ftse Mib: e l'effetto Draghi?LONG & SHORT
Fabio Pioli
Come si può vedere il mercato non ha reagito molto alle dimissioni di Draghi, tuttavia siamo in una fase ancora ribassista, che si evince dall’ osservare massimi decrescenti e minimi decrescenti.
E l’ analisi tecnica si deve concentrare sull’ individuare il tipo di ribasso in cui ci troviamo.
Esistono più interpretazioni; concentriamoci sulle prime due, che presentano significati completamente diversi.
La prima interpretazione è che onda 3 (la seconda onda di ribasso delle tre disponibili) sia finita ( Figura 1 ).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
In tal caso, dopo un rimbalzo, che si chiama onda 4 e che potrebbe essere già finito o da terminare, mancherebbe all’ appello solo onda 5; dopodiché tutto il ribasso sarebbe concluso.
La seconda ipotesi, molto più penalizzante, prevederebbe che quella appena passata sia solo la prima delle sotto onde di onda 3 ( Figura 2 )
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
In tal caso non solo il ribasso non sarebbe ancora finito ma la sua prosecuzione sarebbe molto severa e si protrarrebbe nel tempo.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
Ftse Mib: l'appuntamento più importanteDi Fabio Pioli, trader professionista
C’è un appuntamento all’ orizzonte che è assolutamente vietato perdere: prendere il prossimo rimbalzo. Vediamo insieme dove, quando e cosa fare per non mancarlo.
E’ assolutamente vietato fallire l’ appuntamento con il rimbalzo.
Se si perdesse infatti, probabilmente le speranze di recupero per l’ investitore italiano sarebbero purtroppo ridotte al lumicino: questi ha troppo facilmente fatto affidamento sulle sue esperienze che, allo stato attuale, non solo non sono sufficienti, ma sono anche state subdolamente manipolate e sfruttate dalle grosse banche mondiali, che conoscono bene come utilizzare i meccanismi decisionali delle masse tramite i laterali, le oscillazioni, l’ attesa ecc.…
Fortunatamente adesso esiste un modo molto semplice di riscattarsi e di ribaltare la situazione ai danni di questi “manipolatori”: cogliere i primi segnali di acquisto sui titoli che si hanno in portafoglio (o che anche non si hanno in portafoglio), riportare il portafoglio in utile e translare le perdite su questi personaggi un po’ equivoci.
Quando? Al momento giusto: come detto, l’ appuntamento con il rimbalzo non va fallito ma sino al momento attuale in cui scrivo, anche se potrebbe essere imminente, noi di CFI non abbiamo ancora avuto i segnali long a probabilità >80% che aspettiamo per beneficiare di questa fondamentale e unica opportunità (tranne su un solo titolo, che è Buzzi Unicem, che reca probabilità >70% e che abbiamo già inviato ai nostri affezionati utenti).
Abbiamo parlato dunque di rimbalzo. Il motivo è, giustamente, che ci troviamo conclamatamente in un ribasso.
Con il superamento dei 21.065 punti del future italiano, avvenuto il 30 Giugno scorso, infatti, siamo ufficialmente entrati in quella che dovrebbe essere l’ onda 3 del ribasso; non l’ ultima e non la più corta.
Sarebbe però molto diverso se l’ onda 3 (che è in corso) si rivelasse, sebbene non la più corta, relativamente breve (come in Figura 1 )
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
piuttosto che, invece, la più lunga (come in Figura 2 ) o ancora peggio lunga ma non lunga come onda 5 (come in Figura 3 )
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Ed è per questo che risulta vitale, lo ribadiamo, non comprare senza segnali: immaginate se voi pensaste che l’ipotesi giusta fosse quella di Figura 1 ma invece quella vera fosse l’ ipotesi di Figura 3 : le perdite non solo riguarderebbero la situazione attuale di portafoglio (la quale si può recuperare) ma a queste si andrebbero ad aggiungere quelle sui titoli ingenuamente comprati per fare media e allora la situazione diverrebbe imbarazzante.
D’altra parte pensate cosa succederebbe se invece pensaste che l’ ipotesi giusta fosse quella di Figura 3 e invece quella vera fosse Figura 1 : voi vendereste in perdita sperando di ricomprare più in basso e invece sareste gli unici a non beneficiare di un rimbalzo o di un rialzo. Oppure immaginate cosa succederebbe se voi non faceste nulla e pensaste che succederà come nel 2020: se avvenisse l’ ipotesi di Figura 3 o quella di Figura 2 non solo potreste aspettare mesi o molto più probabilmente anni prima di recuperare qualcosa ma forse solo alcuni, molti o tutti i titoli in portafoglio non recupererebbero più le loro quotazioni.
Ed è per questo che, ormai lo avete capito, è cosi importante abbandonare le proprie ipotesi e le proprie opinioni e, essendo soltanto i segnali in grado di indicare con precisione e oggettività quando e dove comprare, non fare a meno dei segnali in borsa.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
IMPATTO DELLE DIMISSIONI DI DRAGHI SULLO SPREAD E SUL FTSEMIBBuongiorno.
Poco tempo fa avevo scritto un’analisi incentrata sul famoso spread BTP-BUND, tema molto chiacchierato negli ultimi tempi, rimarcando la sua correlazione indiretta con l’indice azionario FTSEMib. Potete trovare l’analisi al link:
•
Avevo rimarcato come esso fosse considerato dal mercato e dagli economisti come “termometro di fiducia del nostro governo”.
Il mio studio sulla finanza si è sempre basato su un concetto semplice ma estremamente fondamentale: quando accadeva qualche particolare evento economico finanziario o politico, visualizzavo sui grafici l’impatto dello stesso; da questo processo, nel corso di diversi anni, ho beneficiato tanto.
Quello che è accaduto qualche giorno fa, ossia la dimissione del premier Mario Draghi, credo sia un esempio didattico perfetto che vorrei analizzare a livello grafico, riferendomi in maniera particolare allo spread e, successivamente, al FTSEMib.
Buona lettura.
PERCHE’ DRAGHI SI È DIMESSO?
Vi riporto le dichiarazioni del premier estrapolate da un articolo della Rai:
"Voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica. Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico. La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c'è più". Queste le comunicazioni del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, al Consiglio dei ministri. Draghi prosegue: "È venuto meno il patto di fiducia alla base dell'azione di governo. In questi giorni da parte mia c'è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche. Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente. Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più. Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell'interesse di tutti gli Italiani. Grazie".
L’IMPATTO SULLO SPREAD
Nell’analisi scritta qualche tempo fa sullo spread BTP-BUND, di cui vi ho rilasciato il link nelle prime righe dell’analisi, mi sforzavo di spiegare nel migliore dei modi il suo “meccanismo di funzionamento”.
Faccio tuttavia un rapido ripasso.
La Germania è considerata il polmone economico europeo. La stessa considerazione trova fondamento se si considera il rendimento dei suoi titoli di stato a 10 anni, confrontati con gli altri dell’Area: esso è il più basso (e di conseguenza è quello che presenta meno rischi, visto che il rendimento di un titolo di stato è associato in maniera diretta al rischio che esso presenta).
Qual è il modo per capire quale sia l’effettiva credibilità di un Paese, ad esempio l’Italia? Andando a confrontare lo stesso con il Paese che presenta all’interno della stessa cerchia (Unione Europa, ad esempio) l’economia più “forte e credibile”.
Questo confronto viene messo alla luce prendendo in esame il rendimento del decennale del paese di cui si vuole capire l’effettiva credibilità e “rapportandolo” al rendimento del decennale più sicuro ed affidabile, ossia quello della Germania. Confrontando attraverso una differenza il rendimento del BTP italiano e il rendimento del BUND tedesco si ottiene lo spread BTP-BUND.
Lo spread si allarga durante fasi economiche finanziarie del Paese particolarmente turbolente o incerte (si allarga dal momento che i rendimenti del BTP italiano sovraperformano quelli del BUND tedesco) ; i fattori condizionanti possono essere guerre, recessioni, transizioni o crisi di governo; quando successivamente gli stessi fattori vanno ad attenuarsi, ecco che lo stesso va a restringersi (ossia quando i rendimenti del BUND iniziano a sovraperformare al ribasso quelli del BTP).
Dal momento in cui una crisi di governo rientra tra le fasi “incerte” di un Paese, che impatto c’è stato nel BTP italiano e successivamente sullo spread?
Il 14 luglio, all’annuncio di una possibile crisi di governo, il rendimento del BTP sale di oltre 5 punti percentuali:
Il motivo del rialzo è semplice:
• Si acquistano titoli di stato di un determinato Paese, in questo caso dell’Italia, quando si pensa che lo stesso sia poi capace di adempiere al proprio compito di debitore (è capace cioè di ripagarci l’obbligazione con le relative cedole). Una possibile crisi di governo va’ ad impattare sulla stabilità dello stesso; per questo motivo, il rischio associato al BTP e di conseguenza la possibilità che il governo italiano non riesca a ripagare il debito con i creditori aumenta, e il rischio associato allo stesso titolo di stato incrementa di pari passo: per questo motivo, si è assistito al +5.68%. Ricordate: il rischio di investire in titoli di stato di un Paese è prezzato dal rendimento degli stessi, in questo caso dal BTP!
Vediamo ora lo spread:
La possibilità di questa crisi allarga lo spread di oltre 7 punti percentuali.
A pagarne le spese è anche il FTSEMib italiano. Per quale motivo?
Se è vero che lo spread si allarga durante fasi incerte, è altrettanto probabile che pochi investirebbero nel nostro Paese, dal momento che l’aumento dello spread è legato in maniera diretta alla probabilità che l’Italia non riesca a pagare i propri debiti. Da qui deriva la correlazione inversa tra lo stesso e il FTSEMib, raffigurata nella grafica seguente:
La risposta dell’indice italiano non si è fatta attendere:
CONCLUSIONI
L’analisi è stata estremamente didattica, reputo fondamentale visualizzare a livello grafico tutto quello che può impattare sul mondo economico-finanziario. Più si studia, più si impara, no?
Buona giornata, Matteo Farci