GBPUSD
Dove sono posizionati gli ordini dei large traders?Sappiamo che i large traders operano per supportare lo sviluppo di un trend , sfruttando la liquidità anche di altri trader istituzionali, come loro. I sistemi nel corso degli anni si sono evoluti, ma alla fine questi soggetti operarano sempre allo stesso modo. E' possibile trovare facilmente gli ordini dei large trader, utilizzando le congestioni ed i livelli tondi.
Oltre i confini di una congestione è possibile determinare la presenza di ordini e quindi la presenza di liquidità sufficiente per lo sviluppo di un trend, osservando il comportamento delle barre di trend e delle barre di collasso . Una barra di trend chiusa oltre il livello tondo di una congestione, indica che i large trader, quel giorno, hanno spostato volontariamente il prezzo oltre il confine della congestione e hanno trovato gli ordini di altri large trader . In pratica in questo modo viene confermato un supporto necessario, per lo sviluppo di un nuovo trend, cosa che un large trader non può fare da solo. (Vedi anche il video, Come nasce un trend )
Mentre invece, quanto rileviamo una barre di collasso oltre il confine di una congestione, siamo in grado di confermare la mancanza di liquidità a supporto. In pratica i large trader hanno spostato il prezzo oltre il livello tondo, senza trovare gli ordini di altri large trader. Quindi a fine giornata hanno ritirato anche la loro liquidità e noi di conseguenza abbiamo rilevato una barra di collasso, un pivot.
In questo esempio che riguarda GbpUsd, possiamo vedere entrambi gli esempi: Prima una barra di trend con prese di profitto ridotte, che sviluppa un trend, e le barre di collasso più in basso, che indicano i tentativi falliti di ricerca della liquidità.
GBPUSDRipubblico l'accumulo di GU perche si vedeva molto male.
Aggiungo il ciclo settimanale da notare come il venerdi vanno a chiudere le ultime posizioni sell per chiudere la settimana e importantissimo come il mercoledi (giorno di inversione) viene rispettato perfettamente
piu avanti portero' il ciclo settimanale contestualizzato a wyckoff o preferite prima dei tips su Supply&Demand?
POLITICHE AGGRESSIVE CON L’INFLAZIONE CHE NON SI FERMABUONGIORNO FOREX DEL 13.04.2022
Prosegue la corsa dei prezzi al consumo mondiali, ieri è stato il turno dell’IPC americano che ha mostrato ancora un nuovo allungo rialzista, portandosi al +8.5% A/A, ma a dar speranza è stato il dato core, che vede un primo segnale di rallentamento nella sua successione di rialzi, mettendo in luce quanto il costo dell’energia pesi nelle tasche dei consumatori mondiali.
Sembra pertanto inevitabile una scelta aggressiva da parte della FED , che è attesa ad un rialzo di 50Bp nella prossima riunione di Maggio , in linea con le scelte di diverse banche mondiali, come ad esempio la BoC, attesa per oggi pomeriggio ad un ulteriore rialzo del costo del denaro ,atteso di 50Bp, portando cosi il tasso di interesse finale al +1.00%.
Stanotte è stato il turno della RBNZ, anche lei alle prese con scelte hawkish, e un rialzo tassi di 0.50% , portando il costo del denaro ad un +1.50% finale, tuttavia poco convincente per gli operatori, che dopo iniziali acquisti di kiwi, hanno prediletto ancora una volta il dollaro americano, portando nzdusd sui minimi di 0.68 figura.
Già pubblicati i dati sull’inflazione nel regno unito , dove ancora un nuovo record viene registrato segnando un +7.0% A/A e un 1.1% M/M, superando le stime, già viste a rialzo per questa rilevazione, e mostrando come il rialzo dei prezzi sia un problema mondiale, legato sia ai costi energetici per il mondo occidentale, quanto al ritorno di lockdown e alla pandemia, nel mondo orientale.
Le scelte delle banche centrali, potranno portare a indubbi rallentamenti nell’economia, tutta via un rischio che sembra necessario correre per rallentare la corsa inflazionistica mondiale, che sembra sfuggita di mano e che sta creando ugualmente non pochi problemi alle economie globali.
I mercati sembrano allinearsi all’idea di possibili fasi recessive, con il comparto obbligazionario, che al netto di fisiologici respiri, vede la corsa a rialzo dei rendimenti dei debiti sovrani, che senza considerare inversioni o meno della curva, è di per se già un chiaro segnale di timore per il futuro, mettendo in crisi anche il comparto equity, che trova un competitor importante nei rendimenti dei titoli di stato indubbiamente meno rischiosi degli asset equity.
Giunge dunque alle aree target di 100.50 il dollar index , segnando 9 giorni consecutivi di rialzo, preludio forse a respiri tecnici del biglietto verde, che potrebbe farsi trovare sui massimi di periodo per la riunione della FED di maggio, per generare il classico buy on rumors sell on news.
La spinta rialzista del biglietto verde colpisce tutte le majors, con eurusd a ridosso di 1.0825, il cable a 1.30 figura e nzdusd a 0.68, tutti con sentiment contrarian long da parte dei traders retail che sembrano non resistere alla tentazione di vendere dollari.
Eccessi importanti per lo yen giapponese, che aggiorna i suoi minimi di periodo, e porta a rialzo tutti i cross, eclatante chfjpy a 135.25 , in un rally partito nel 2019 a 107 figura, e che continua ad aggiornate i suoi massimi, mostrando la debolezza assoluta dello yen giapponese.
Nuove spinte rialziste per usdjpy che giunge a 126.00 figura, con l’81% dei traders retail short, alla ricerca continua del mean reverting che tarda ad arrivare, e porta alla nascita di diverse posizioni long, al pari degli ingressi short, segnalando la fase di forte indecisione e difficolta dei traders retail. Diventa pertanto obbligo monitorarne le dinamiche, che potrebbero portare a respiri dello yen, con palesi ingressi long da parte dei retail.
Attesa per oggi la Boc, che trova usdcad alle porte di 1.2650, dopo un breve respiro del trend rialzista, visto ieri in occasione dei dati sull’inflazione americana, delineando 1.2670 come area da rompere per dettare la nascita di ulteriori spinte rialziste. Ma attenzione alle dichiarazioni di Maklem che potrebbe spingere a rialzo il dollaro canadese, sulla scia di politiche aggressive, e della proiezione di una migliore congiuntura macro economica, data la distanza dal conflitto Ucraina-Russia e alla capacità produttiva di materie prime come il petrolio, di cui è esportatore, e pertanto non può che goderne della corsa dei prezzi energetici.
Restano da monitorare le commodities come il gold, che ieri ha testato area 1980$, e considerata la forza del biglietto verde, non possiamo non valutare come altrettanto forte il metallo giallo, che potrebbe beneficiare ampiamente , mostrando la sua forza intrinseca, di un momentaneo storno del dollaro americano, portandosi cosi sulle aree del 2000$
Ancora interessante il Ngas, che sembra mostrare segni di stanchezza dopo il lunghissimo rally che lo ha portato alla soglia dei 7$, generando una performance a tripla cifra da inizio anno ad oggi, gettando le basi per buoni storni che potrebbero nascere al break out ribassista di 6.60$ per allunghi fino 6.35$
Seguiremo le dinamiche di giornata e le dichiarazioni della BOC, per capire al meglio gli assetti macro economici mondiali all’inizio di questo secondo trimestre del 2022
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
Possibile conferma della liquidità oltre 1.3020 (TFB)Stasera sarà necessario verificare la chiusura giornaliera, e poi lunedì mattina le prese di profitto, per confermare la presenza di liquidità a supporto per agganciare e seguire il trend da lunedì, su GbpUsd. La prospettiva di questa eventuale opportunità, sarà di lungo termine, con un primo obbiettivo a 150 pips ed un secondo a 500 pips, con la gestione a scalare. Poi lunedì condividerò ulteriori dettagli per spiegare la gestione. Naturalmente in caso di collasso a fine giornata, verrà confermata la mancanza di liquidità, che non prevede alcuna azione ulteriore, se non l'attesa.
Gbp/Usd: Struttura short chiama ribassi nei prossimi giorniIl cambio ha formato una buona price action negli ultimi giorni confermativa della struttura anche di medio termine.
Abbiamo trigger operativi sia derivanti da grafico daily che weekly e tutto pare molto pronto per un ulteriore movimento ribassista.
Durante la prossima settimana cercherò entrate di vendita GBP : i primi punti di acquisto arrivano in area 1,3000, 1,2920 e infine area 1,2800, target finale di questo setup.
Qualora si dovesse ritornare al di sopra di 1,3300 si vedrebbe fallita la mia idea operativa.
Come sempre per oggi è tutto, vi auguro un buon TRADING SIMPLE!
Siamo ancora in attesa della liquidità oltre 1.3020 (TFB)GbpUsd ha sviluppato 4 barre settimanali in congestione ed il livello di confine per trovare liquidità a supporto, è pari a 1.3020. Pertanto se settimana prossima si configurerà una barra di trend chiusa e con prese di profitto ridotte, oltre tale livello, sarà possibile confermare la presenza di liquidità a supporto e quindi agganciare e seguire il prossimo trend ribassista.
Da un punto di vista storico abbiamo spazio per operare sul lungo termine, poiché il minimo storico è pari a 1.20. Naturalmente questo non assicura un prossimo trend, ma basandoci su quanto è avvenuto in passato, sembra l'opzione più probabile. Il mercato dei cambi ha la caratteristica di ripetere con una certa facilità le abitudini passate. 1.20 è stato raggiunto sia nel 2016/2017, 2019 e 2020, mentre il massimo storico pari a 1.40 è stato raggiunto sia nel 2018 che nel 2021. Pertanto questo mercato sta lavorando all'interno di quest'area dal 2016, 6 anni, ed in mancanza di eventi significativi, continuerà ripetersi in questo modo per lungo tempo. Naturamente è necessario monitorare gli eventi della guerra in Ucraina, anche se al momento non sono emerse differenze significative.
Ancora in attesa della liquidità sotto 1.3020 (TFB)Su GbpUsd siamo ancora in attesa della conferma della liquidità a supporto sotto il livello di confine della congestione, in area 1.3020. La settimana attuale ha confermato una falsa rottura in area 33% e sul confine della barra correttiva. Tale contesto suggerisce la fine della fase correttiva e la possibile ripresa del trend, per la prossima settimana. Stiamo a vedere.
I MERCATI HANNO PAURA DEI FALCHIBUONGIORNO FOREX DEL 22.03.2022
Sembra calare la volatilità in questo avvio di settimana, complice anche un calendario macroeconomico scarno, che suggerisce poco agli investitori. A fare da market driver ieri le parole di Powell che ancora una volta si è dimostrato pronto, almeno nella dialettica, a politiche economiche più aggressive, là dove le condizioni lo dovessero richiedere.
L’obbiettivo numero uno della banca centrale americana resta la lotta all’inflazione, che oramai è chiaramente oltre i le soglie limiti e che desta non poche preoccupazioni, ciò non ostante la Fed ha rialzato i tassi di interesse nell’ultima riunione del 16 Marzo di soli 25BP, ma come ha ribadito ieri sera Powell, è pronta ad incrementi anche di 50Bp nelle prossime riunioni se le condizioni dovessero richiederlo, anche grazie alla fiducia nella congiuntura macro economica del paese, che a dire di Powell è bel lontana dal temere recessioni.
Molti operatori stanno ponendo la loro attenzione al comparto obbligazionario e ad un appiattimento della curva dei rendimenti tra 2, 10 e 30 anni, segno spesso di prossime fasi di contrazione dell’economia, ma ieri Powell ha chiaramente detto che è si un indicatore questo seguito dalla Fed, ma di maggiore attenzione è la curva di brevissimo , ovvero i rendimenti del 3 mesi e 18 mesi, quindi in orizzonti temporali entro il 2 anni, che al momento non danno il minimo segno di flessione.
Per il capo della Fed dunque non c’è da preoccuparsi, l’economia è robusta e può sopportare una politica più restrittiva senza timori di recessioni o stagflazioni, e questa sua ferma convinzione ha dato credito a possibili future scelte da Falco da parte della Fed intimorendo i mercati, che nella giornata di ieri hanno rapidamente testato i minimi di venerdi, per poi chiudere leggermente sotto la parità.
Ovvia la risposta del dollaro americano, che ha immediatamente preso forza in un rally che lo riporta verso i massimi di periodo a 99.00 pronto ad espansioni fino 99.20.
Ma se in America si respira aria di ottimismo e sono pronti ad una lotta all’inflazione, nel vecchio continente è tutt’altra la storia che si racconta, ieri la Lagarde ha affermato che Europa ed America sono attualmente due universi diversi, che vivono condizioni macroeconomiche diverse e pertanto inutile aspettarsi da parte della BCE degli allineamenti alla politca della FED.
Indubbiamente anche il contesto geo politico europeo non può che confermare quanto detto dalla Lagarde, considerando ancora che la guerra in Ucraina sembra ben lontana da una risoluzione, il che spinge ancora una volta il comparto energy a rialzo con il petrolio che torna prepotentemente sopra i 110$ al barile, andando a toccare 113.35$ stamattina.
Il gold resta fermo nelle aree sottostanti i 1950$/oc, ancora intrappolato in un trading range che lascia poco spazio alla direzionalità e al trading di posizione.
Il valutario si adegua rapidamente alle parole di Powell e alla rinnovata forza del dollaro, spingendo il sentiment retail ad un 68% short sul biglietto verde, e con lui, tutte le majors a ribasso con ovvia reazione di mean reverting per la maggioranza dei traders al detaglio che sono ora long al 77% su eurusd e all’81% su gbpusd.
Ancora forte il sentiment long sullo yen che vede oggi il 93% dei traders retail long , portando sia usdjpy ad eccessi con un 94% dei traders short, oramai intrappolati nell’ampio rally rialzista che vede usdjpy a 120.50, area target piu volte richiamata in queste righe e che ora potrebbe estendersi ulteriormente fino 121.75 in primis e 124.0 figura poi.
Continuano tutti i rally contro lo yen giapponese, con gbpjpy che vede i retail al 86% short e prezzi giunti finalmente anche qui alle aree target di 158. Figura -158.25 area di triplo massimo che se rotta a rialzo aprirebbe la strada verso nuovi massimi da ricercare nel lontano 2009.
Restano pertanto da monitorare tutti i cross yen che vedono persistenti eccessi nel sentiment retail, ed ovviamente il dollaro americano che potrebbe dare ancopra allunghi rialzisti contro le majors.
Seguiremo oggi l’appuntamento con le dichiarazioni della Lagarde, che come ieri Powell, potrebbe riservare sorprese per noi operatori.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
GBPUSD rimbalzo in canale discendenteBuongiorno traders!
La seguente idea di trading, naturalmente, vale solamente come fonte di informazione e non deve in alcun modo essere preso come un consiglio di investimento finanziario.
GBPUSD sta operando in un canale discendente di lungo periodo. Ne ho identificato anche uno di medio, che se dovessere romperlo in basso, potrebbe indicare una discesa ancora maggiore nel lungo periodo.
Qui però porto un ritracciamento di Fibo all'interno del canale, anche se il pair sembra faticare a raggiungere il livello 0.5, rimbalzando su una resistenza precedente. A mio avviso potrebbe seguire una delle due direzioni indicate dalle linee, e imposterò un ordine di acquisto attorno al 1.31100. Se adesso non supera la resistenza, imposterò il TP poco sotto al livello della stessa, altrimenti, se raggiunge o supera lo 0.5, imposterò un TP più alto.
Grazie e buona giornata!
Pronti per ripartire con GbpUsd (TFB)GbpUsd ha una forte tendenza primaria ribassista sul quale abbiamo iniziato a lavorare (vedi analisi correlata). Adesso il ciclo di mercato settimanale sembra in fase di esaurimento, si sono formate 3 barre, quindi un segmento di trend completo( guarda la diretta registrata ieri sui segmenti di trend, per approfondire questo argomento ), e la barra corrente ha sviluppato prese di profitto superiori al 50% (rispetto all'ultima barra di trend). Complessivamente le prese di profitto del ciclo di mercato sono entro il 33%, questo indica un contesto di trend molto forte ( Teoria di Dow ).
Con il metodo TFB lavoriamo sfruttando le congestioni, pertanto da lunedì, dopo aver confermato la chiusura settimanale laterale e quindi la chiusura del ciclo di mercato, lavoreremo per agganciare il prossimo trend, dalla prima barra di trend giornaliera oltre il confine della congestione, pari a 1.3020. In questo modo sarà possibile individuare la radice per lo sviluppo del prossimo ciclo di mercato settimanale.
GbpUsd ha una ottima prospettiva ribassista (TFB)GbpUsd dal 2016 ha sempre lavorato all'interno dell'area compresa fra il massimo storico, pari a 1.40 ed il minimo storico, pari a 1.20. Il mercato dei cambi ha la caratteristica di ripetere ciclicamente le stesse tendenze, all'interno delle stesse aree storiche. (Vedi time frame mensile e livelli in bianco)
Per questa ragione stiamo lavorando ribassisti, dal superamento di 1.33, il livello di confine dell'ultima congestione TFB. Considerando la posizione attuale del prezzo ed il minimo storico, è possibile definire un ampia prospettiva strategica. Naturamente non c'è alcuna certezza sul fatto che il mercato raggiungerà il minimo storico nuovamente, ma ci basiamo sugli eventi noti, che si sono ripetuti nel corso degli anni e che con ogni probabilità tenderanno a ripetersi nuovamente.
Pertanto lavorando con il metodo TFB siamo riusciti ad agganciare la tendenza primaria ribassista, dalla conferma di liquidità a supporto in area 1.3188 (livello in giallo). In settimana è stato raggiunto il primo obbiettivo intorno a 150 pips (dopo 5 giorni dal setup), adesso siamo in attesa di concretizzare il secondo obbiettivo a 500 pips, che in genere su questo mercato richiede 30/40 giorni.
GBPUSD | Le migliori aree da acquistareCiao trader, GBPUSD in un arco di tempo giornaliero, questa analisi è preparata in un arco di tempo giornaliero ma è stata pubblicata per una migliore visualizzazione in un arco di tempo di 2 giorni.
Nel conteggio che abbiamo fatto, le ondate principali 1, 2 e 3 sono terminate e, come abbiamo detto nell'analisi precedente, se la zona di allerta è rotta, siamo ancora all'interno dell'onda 4.
Il range di avviso è stato suddiviso al ribasso e ha confermato che si trattava dell'onda 4.
La struttura a 4 onde è diventata inaspettata e molto complessa.
Siamo ora all'interno dell'onda z e questa onda è formata a zigzag.
Da questo zigzag le onde aeb sono finite e ora siamo dentro l'onda c.
Pensiamo che l'onda c sia nel suo 5 microonde e questa onda continuerà fino a Fibo 0,78.
Cercheremo segni di acquisto nell'intervallo Fibo di 0,618.
Se l'intervallo Fibo di 0,78 viene suddiviso, anche lo scenario del conto alla rovescia cambierà.
🙏Se hai un'idea che mi aiuta a fornire un'analisi migliore, sarò felice di scriverti nei commenti🙏
❤️Per favore, supporta questa idea con un like e un commento!❤️
Gbp/Usd: Rottura di 1,3200 chiama ribassi più profondiLa settimana appena trascorsa è stata importante sui mercati soprattutto per alcune coppie di valute. Tra queste troviamo il cable.
Infatti abbiamo avuto il break out in alta volatilità di area 1,3200 che era il minimo di swing precedente più importante che aveva riportato acquisti lo scorso dicembre su sterlina.
Ora abbiamo tutti i presupposti per vedere un movimento ribassista verso 1,2920 prima e 1,2770 poi.
Per quanto riguarda la mia operatività: si è creata una Ftw giovedì che non ho ancora tradato ma potrei lavorarla cercando di trovare un' entry short nei prossimi giorni su alcune conferme grafiche tra daily e 4H chart.
Per oggi è tutto, vi auguro un buon trading SIMPLE!
STORNI PRIMA DELLA BCEBUONGIORNO FOREX DEL 10.03.2022
I mercati finanziari stornano dai forti movimenti direzionali visti in questi giorni, tutti i comparti respirano, dalle borse, con un dax che torna alle soglie dei 14000pnt al nasdaq che ritrova i 13800, cosi come le commodities, dove il petrolio wti storna pesantemente fino alle aree di 104$, per concludere con il gold che cede sotto le aree di 2000$ per chiudere la seduta di ieri a 1976$/oc, ma è segno che tutto tornerà ai livelli pre-invasione Ucraina?
Beh non crediamo che la sola apertura a possibili soluzioni diplomatiche espressa dall’Ucraina sia sufficiente a ristabilire gli equilibri in Europa, come già richiamata in un nostro precedente articolo, “ la pace bisogna volerla in due” , e non sappiamo attualmente le intenzioni ultime di Putin, e quanto sia disposto a concludere questo conflitto ad un tavolo diplomatico.
Le sanzioni continuano, i blocchi alle importazioni di materie prime russe anche, e al netto di fisiologiche prese di profitto, palesatesi ieri, non crediamo sia giunta già a termine la corsa delle commodities, che troveranno la fine delle speculazioni solo al termine dei conflitti, o almeno con un vero cessate il fuoco.
Respira tutto il comparto geografico europea, in attesa della BCE, oggi pomeriggio alle ore 13.30 (ora italiana) per le dichiarazioni sul costo del denaro, probabilmente invariato, ma soprattutto per le parole della Lagarde, attese per le 14.30, dove molti analisti attendono indicazioni di politiche monetarie diverse, in linea con l’esigenza di aggressività dettate dall’inflazione a livelli storici, e al bisogno di una valuta forte che possa attenuare gli aumenti di materie prime, per noi europei quasi del tutto importate e pagate in dollari.
Su questa aspettativa, ieri eurusd è ripartito dai minimi di 1.0890 a 1.10950, portando con se un netto cambio di sentiment nei traders retail ,che trovano il movimento attuale come eccessivo, e meritevole di ritracciamenti, e prendono pertanto al 54% posizione corta, senza valutare a nostro parere il quadro più ampio , che vede eurusd in recupero dai minimi di visti solo in periodo pandemico 2020. Lo spazio per delle ripartenze rialziste è ampio, ma tutto dipenderà dalle parole della Lagarde di oggi pomeriggio.
Anche il dollaro americano respira, e concede spazio a tutte le majors, con il cable che si riporta al test delle aree di 1.3190-1.32 figura, area di resistenza che solo se violata potrebbe dettare ulteriori allunghi fino 1.3275, ma che non trova per ora nel cable, la forza necessaria al break out.
Interessante anche usdcad, che seguendo la deblezza del dollaro americano, ieri, ha violato a ribasso la trend line che congiungeva i minimi di breve periodo, stazionando ora ai prezzi di 1.28 figura, e dando primi trimidi segnali di traders retail che cercano già occasioni di ingresso long, per degli ingressi in up-trend forse tardivi. Attenzione pertanto a possibili ribassi oltre l’area di 1.28 figura, 1.2775 per potenziali allunghi fino 1.2675-1.2650. il tutto dovrà ovviamente essere accompagnato ancora da debolezza del biglietto verde, che ricordiamo oggi attendere i dati sull’inflazione, chiave di lettura per il prossimo meeting della FED atteso per il 16 Marzo.
Attenzioniamo pertanto l’euro, con i dati di quest’oggi, e come d’obbligo in questo periodo storico, le evoluzioni del conflitto in Ucraina.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
IL RISK OFF PERSISTE E IL GOLD VA OLTRE I 2000$BUONGIORNO FOREX DEL 8.03.2022
Nessun risultato dai tavoli diplomatici sul fronte Ucraina, la guerra continua e con lei le tensioni aumentano al passare dei giorni. I mercati finanziari proseguono il loro mood di ribassi, con il dax sui minimi di periodo nelle aree di 12500, al di sotto delle quale troviamo un primo timido supporto a 12300-12250, ieri anche l’equity americana ha seguito le sorti dei mercati europei, con il DJ oramai prossimo ai minimi di 32250, l’S&P alle porte di 4100 e Nasdaq sulle aree di 13000 pnt.
Il risk off ora sembra più limpido, con il gold che ha superato quota 2000$ e si proietta verso i 2050$,il wti resta sostenuto a 122$ al barile, e non sembra per ora trovare spunti validi per degli storni degni di questo nome.
Il risk off, spinge a rialzo il dollar index che segna 99.50, prossimo oramai alla soglia psicologica di 100, spingono a rialzo anche lo yen giapponese e il franco svizzero, che proseguono il loro lavoro di valute rifugio, portando a ribasso diversi cross valutari come eurjpy che resta fermo alle aree di 125.25 , ma cross che evidenziano il chiaro status di risk off dei mercati sono audjpy, che trova finalmente debolezza anche nelle valute oceaniche, andando a rompere la trend line supportiva di brese sulle aree di 84.50 e sembra ora intenzionato ad approfondire i ribassi, con il sentiment dei traders retail che sta via via invertendo, come sempre contrarian long questa volta.
Eurusd, non trova la forza di reagire dai minimi di 1.0850, dopo un timido tentativo di rialzo fino alle aree di 1.0925 ieri si è riportato nel canale ribassista che guida i prezzi oramai dal 25 febbraio, senza per ora attaccare i minimi.
Continua la debolezza del cable, che cede sotto i colpi di un super dollaro, andando a rompere a ribasso i supporto di 1.31, con un chiaro sentiment, contrarian long da parte dei retail che si sono portati al 90% lunghi e non sembrano ancora aver finito la voglia di comprare i ribassi.
Inverte invece il sentiment sul dollaro australiano, dove oggi i retail sono long al 59% dopo aver visto il break out della trend line supportiva di breve nelle aree di 0.7350, ed aver effettuato un ritest da manuale, la valuta oceanica sembra essersi rimessa in linea con un mood di risk off, andando a cercare i primi ritracciamenti in area 0.7275, a questo punto ulteriori estensioni ribassiste non sono da escludere.
Respirano finalmente i cross euraud e eurnzd, che da tempo seguivano un trend ribassista, senza però effettuare ancora storni,, che solo ora nelle aree di 1.4560 per euraud, sembrano concretizzarsi, con i traders retail che richiamavamo ieri, sembrano oramai stanchi di ingressi contrarian long, e colgono rapidamente queste occasioni di storno per alleggerire le loro posizioni long, presto tuttavia per parlare di inversione, non sarà un processo facile, il sentiment resta al momento ancora all’87% long, ben lontano da possibili inversioni nette.
Seguiamo ancora con scrupolosità le dinamiche intraday, che seguono gli sviluppi geo politici e che possono pertanto mutare rapidamente.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
SARà STAGFLAZIONE?BUONGIORNO FOREX DEL 2.03.2022
Ancora nessuna notizia di risoluzione del conflitto in Ucraina, continuano a rimanere alti i toni, e le ripercussioni sul sistema economico mondiale iniziano a farsi sentire, come sempre nelle guerre non ci sono vincitori.
La Russia continua a incassare sanzioni dai paesi Europei e non, con le esclusioni delle banche russe dai circuiti di pagamento, con la chiusura del Nord Stream 2 , con un rublo in caduta libera, e le tante aziende che lasciano il territorio russo, insomma al passare dei giorni la situazione diventa sempre più critica sia per la Russia messa alle strette, ma anche per il resto del mondo, con i costi del comparto energetico che vanno alle stelle.
Stanotte il crude oil , che ieri aveva già superato abbondantemente i 100$ al barile, ha toccato i livelli dei 110$, e diversi paesi come ad esempio il Regno Unito, hanno già dichiarato che faranno ricorso alle riserve strategiche pur di contenere le corsa dei prezzi. L’Opec ha nuovamente promesso un aumento di 400 000 barili giorno, livello di produzione che già è stato dimostrato essere difficile da raggiungere per i paesi dell’Opec+ , pertanto diventa difficile credere che la soluzione possa trovarsi nel lato produzione.
Nel frattempo il gold è salito nuovamente nelle aree di 1950$ dando ancora segnali ti profonda tensione a livello internazionale, e la voglia di rifugio da parte degli investitori inizia a farsi sentire.
Profondo rosso per le borse europee , che dopo un avvio di settimana speranzoso, all’insegna dei recuperi, hanno rapidamente dilaniato la possibilità di assistere a movimenti strutturali di salita, andando a testare nuovamente i minimi di venerdi scorso e nel momento in cui scriviamo registrano nuovi affondi, con il dax sotto i 13800punti.
Il quadro macro economico sembra davvero pesante, considerato che stiamo ancora combattendo con un’inflazione post pandemia, che segna livelli record sia in America, che in Europa. Ricordiamo infatti la pubblicazione di oggi ore 11.00 in Italia, dell’indice dei prezzi al consumo, che per l’eurozona è atteso ancora in aumento al +5.3% dal 5.1%.
Il fantasma della stagflazione prende sempre più forma, con le economie europee ferme nella morsa prima dei rallentamenti pandemici, ed ora del conflitto Ucraino, con i costi energetici alle stelle, ed i prezzi al dettaglio che salgono rapidamente, difficile credere al momento non pensare alla possibilità di una pesante stagflazione.
Le attese per politiche economiche più aggressive, in ovvia conseguenza anche delle riflessioni appena fate, calano, e gli analisti iniziano a credere che le banche centrali, seppur intenzionate ad alzare il costo del denaro per limitare i danni dell’inflazione, siano costretti a tener conto del forte rallentamento globale, dimostrandosi pertanto meno hawkish di quanto si potesse credere qualche mese fa.
Oggi le attese sono per la BOC, dove le aspettative sono per un rialzo del costo del denaro di 25Bp, e tutto sommato, la distanza geografica dai problemi del vecchio continente, e le capacità produttive del Canada sul fronte petrolio, farebbero pensare ad economia in netta ripresa che necessiti quindi di politiche più aggressive da parte della banca centrale canadese.
In tutto questo il comparto valutario continua ad assistere alla forza del dollaro americano, special modo contro un debolissimo euro, che paga le tensioni geo politiche attuali, con profondi ribassi, toccando , per eurusd, i minimi di 1.1084, con i trader retail che continuano a comprare moneta unica spingendosi in posizioni di mean reverting attualmente all’82% long.
Anche la sterlina non fa meglio, con l’approdo ai livelli di 1.3275 , oramai proiettato ai minimi di dicembre 2021 sulle aree di 1.3175-70 e ancora con i traders retail che spingono a comprare la debolezza oramai con posizioni al 76% long.
Decisamente più toniche le oceaniche, che godono come il Canada, di un distacco geografico notevole dai problemi europei, con il dollaro australiano ancora sui livelli di resistenza di 0.7290-0.7250, e con i retail ancora corti all’84%.
Ancora eccessi notevoli quindi per i cross euraud e eurnzd, alle prese per euraud con i minimi di 1.53 figura, e un 95% dei traders retail in posizione long, ancora intenti a comprare , senza dare spunti di stanchezza e fine di un trend decisamente notevole.
Seguiremo oggi i dati sull’IPC eurozona e la BOC di oggi pomeriggio per vedere come si sposteranno gli equilibri del mercato.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
SUPER DOLLAROBUONGIORNO FOREX DEL 25.02.2022
Ancora guerra in Ucraina e i mercati mondiali si sono immediatamente adeguati andando a comprare dollari americani fino quasi alla chiusura, prima della quale abbondanti prese di profitto, hanno generato forti storni in linea con l’alta volatilità presente in questi giorni.
Le posizioni dei trader retail sono chiaramente contrarian ai movimenti direzionali visti in questi ultimi giorni su tutte le majors, a partire dall’euro dove i retail sono oggi ancora long al 71%, ma in netto calo rispetto all’84% visto ieri, grazie appunto ai movimenti di storno visti in serata, che hanno portato eurusd dai minimi di 1.1110 a 1.1225, con un movimento di storno del +1.6%.
La volatilità resta padrona dei mercati ovviamente anche sul dollaro americano dove oggi i treders retail sono ancora short al 69% in calo rispetto al 78% di ieri, segno che le forti prese di profitto hanno dato respiro anche ai retail che erano ampiamente esposti contro trend, durante la salita che ha visto il dollar index portarsi sui massimi di 97.72, per poi stornare fino a 96.90.
Sentiment ancora long sulle sterline, dove il 65% dei retail è long, in calo rispetto al 70% di ieri mattino, anche qui merito degli storni visti in chiusura sul cable che lo hanno portato da 1.3270 a 1.3440.
Respira anche il franco svizzero, che insieme allo yen e al dollaro ha svolto ottima funzione di valuta rifugio, spingendo a rilzo nella giornata di eir e attirando il sentiment contrarian dei retail che erano short al 74% oggi ridimensionati al 67%.
Equilibrio oggi sulle oceaniche che vedono sentiment aggirarsi non lontano al 50% dopo i movimenti di altissima volatilità visti ieri.
Il mercato potrebbe non aver terminato la sua fame di dollari, fino a che le tensioni in Europa dell’est non si siano placate, rimaniamo pertanto cauti in mercati altamente volatili, special modo sul dollaro americano.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta