Prospettive 2024 sul "cable" - GBPUSD. Cosa muoverà il cable in questo 2024?
Ovviamente, come sempre, incognite e incertezze popolano i mercati finanziari perché, come ben sapete, certezze in questo mondo non ci sono e non ci saranno mai.
Ma se dobbiamo iniziare a focalizzare la nostra attenzione, due sono i fattori da considerare: le svolte nelle politiche monetarie e le elezioni generali, salvo ulteriori scosse geopolitiche sul fronte Ucraina e Gaza.
Sicuramente la battaglia del 2023 è stata vinta dal paund che è riuscito a fare il 5% sul biglietto verde, sebbene un fisiologico rimbalzo tecnico che ha caratterizzato la gamba ribassista da luglio a ottobre che ha appena superato il livello 0,38 di Fibonacci sul rally partito a settembe 2022.
Ma per fare previsioni future bisogna analizzare cosa ha guidato il rally del 2023 dopo aver raggiunto il bottom del 2022.
Sicuramente l’inflazione a due cifre registrata nel Regno Unito, che si è poartata al 10,5% sull’headline registrando massimi storici, ha giocato un ruolo fondamentale, perché ovviamente ha portato le speculazioni verso un’aggressività maggiore da parte della BoE e quindi una maggiore spinta dei buyers sul pound. Anche sulla lettura che esclude le componenti più volatili del paniere, l’inflazione ha registrato un picco al 7,10% a fronte di una lettura del 5,6% in America. Attualmente l’inflazione rimane comunque tra quelle più appiccicose rimanendo quasi al doppio della distanza dall’obiettivo del 2%.
Il tasso d’inflazione alto, quindi, ha portato a pensare che la BoE avrebbe dovuto alzare i tassi fino a portarli al 6,50% in Q2 2023.
In questo processo di lotta all’inflazione la BoE, come d’altronde tutte le banche, si è preoccupata di tenere sotto controllo il mercato del lavoro che si è mostrato tra i più resilienti in tutto l’anno. Sospiro di sollievo c’è stato in Q3, quando l’inflazione salariale ha registrato un rallentamento, il maggiore degli ultimi due anni.
Negli Stati Uniti la lotta è stata meno ardua, ciò sicuramente dovuto da un’inasprimento monetario iniziato con anticipo rispetto le altre banche centrali. Infatti, dopo aver raggiunto il picco del 6,50%, attualmente la lettura headline si è attestata al 3,10%. L’unico neo rimane il dato che esclude la volatilità della componente energetica, cibo e alloggi, che tutt’oggi rimane resiliente.
Il PCE, il dato più seguito dalla Fed, poiché depurato dalla componente volatile, ha raggiunto il massimo di 5,3% per poi attualmente arrivare a registrare il 2,6%, al di sotto delle aspettative di 2,8%.
Quindi, quel che più di tutto ha dato verve al pound sul dollaro americano è stato lo spread di visioni future tra la FED e la BOE, che ha visto quest’ultima impegnata con un atteggiamento più aggressivo con il classico slogan dell’anno “più alti per più tempo” contro una Fed che ha cominciato a far trasparire toni più dovish, palesando la concreta possibilità di tagli, cosa non ancora annunciata dalla BoE.
La Fed ha effettuato un totale di 11 rialzi con una pausa a giugno, aumentando il tassso d’interesse principale fino all’intervallo attuale 5,25% - 5,50%, il livello più ampio degli ultimi 22 anni. Da ultimo, la Fed ha dato un’ulteriore spinta verso il basso al biglietto verde, pronunciando per la prima volta l’ipotesi di tagli che il mercato ha già scontato con forza. Questa visione, più dovish rispetto a quelle alle quali siamo stati abituati, è stata guidata dal processo disinflazionistico e il raffreddamento dei dati sul mondo del lavoro delle ultime letture.
La BoE, invece, ha apportato 14 aumenti dei tassi, portando il tassod’interesse al 5,25% dallo 0,1% di inizio inasprimento, raggiungendo i massimi degli ultimi 15 anni.
I rendimenti dei Treasury americani, durante l’anno, hanno toccato i massimi degli ultimi 16 anni raggiungendo il picco di 5,26% sulla parte breve a due anni e del 5% sulla parte lunga della curva a 10 anni.
I picchi sono stati raggiunti sulla base del sentiment che vedeva tassi più alti al fine di raffreddare la pressione inflazionistica. Di conseguenzail dollaro ha preso valore fino ad ottobre, raggiungendo quota 107.34, dopo aver rimbalzato sulla media a 50 periodi sul grafico 1M. Dopo il grande selloff obbligazionario, nei mesi di novembre e dicembre, sulla scorta di un sempre più possibile soft landing, i rendimentinti hanno subito una frenata trascinando il dollaro verso il basso, con il mercato che, soprautto dopo le ultime parole di Powell, ha iniziato a scontare già i primi tagli a partire da Q1 2024. Il dollaro si è portato a 101.43 proiettandosi verso la media mobile a 50 periodi su grafico mensile, media sfiorata già nel mese di luglio scorso.
Qundi i mercati hanno scontato con estrema frenesia il cambio di direzione della Fed dopo che la lettura dell’ultimo Dot Plot Chart ha manifestato l’idea di un taglio di 75 bp nel corso del 2024, con un’inflazione stimata al 2,4% per la fine del 2024.
Quel che sconta il mercato è ancora più ottmistico, un taglio di 150 bp equivalente a sei tagli di 25 bp. Il FedWatch del CME Group prevede un primo taglio a marzo con una percentuale del 75% mentre a maggio lo stima al 95%.
Lo spread tra le politiche monetarie è stato dovuto da una visione più aggressiva da parte della BoE che vede, ad oggi, i prmi tagli a giugno, che porterebbe il tasso principale al 5%, con la prospettiva di raggiungere il 3% in Q2 2025.
La divergenza attuale tra le politiche monetarie tra Fed e BoE nasce dalla panoramica macroeconomica che negli Stati Uniti ha sentito un tono più dovish da parte di Powell e colleghi che si sono detti preoccupati delle prospettive economiche future. Sebbene il dato sul PIL ha visto una stampa al 5,2% annua, i mercati ritengono che la resilienza economica non durerà a lungo nel 2024, in quanto non è stata ancora scontata la campagna di inasprimento che ha portato la Fed ad aumentare i tassi fino al livello attuale e, con molta probabilità, potrebbe portare ancora disagi, soprattutto alle piccole banche, per poi riflettersi nella street-economy.
I primi segnali sono arrivati dal mondo del lavoro che, seppur ancora generalmente resiliente rispetto all’attuale ciclo economico, ha mostrato una prima flessione nelle ultime letture dell’anno.
Per quanto riguarda il Regno Unito, la tensione economica, seppur ignorata dalla BoE che sembra non aver considerato la flessione dello 0,3% del GDP, sembra avere tutti i presupposti quantistici per trasformarsi in una recessione, quantomeno tecnica, nel 2024.
In questo contesto sta giocando un ruolo fondamentale l’azione del ministro Hunt impegnato nella campagna elettorale che a volte potrebbe arrecare ostacolo agli obiettivi della BoE incentrati al raffreddamento inflazionistico.
Bisogna sempre ricordare che tutti i ruoli, in questo momento, assumeranno caratteri di estrema delicatezza e dovranno essere accuratemente ponderati perché, se da una parte si necessita di un sostegno all’economia per evitare una recessione, dall’altra urge, invece, tenere sotto controllo il livello d’inflazione che in UK sembra avere unghie molto più affilate. Un errore di bilanciamento, tra politiche fiscali e monetarie potrebbe portare a manovre troppe azzardate dalle quali potrebbe risultare difficile uscirne indenni (economicamente).
Le proiezioni dell’Office for Budget Responsibility hanno mostrato un’economia piatta nei prossimi anni con un relativo rallentamento delle crescita allo 0,6% nel 2023, dello 0,7% nel 2024 e dell’1,4% nel 2025.
Ovviamente il movimento del corss nel 2024 dipenderà molto anche dell’esito delle elezioni che prenderanno la scena sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti e sicuramente porteranno non poca volatilità sul gafico.
ANALISI TECNICA sul cross
monthly chart
Sul grafico mensile il prezzo si trova appena sotto la media mobile EMA a 50 periodi, toccata già con le candele di giugno, luglio e agosto, ma chiudendo sempre al di sotto della stessa. Ci troviamo ancora nell'area di ritracciamento del selloff del 2022, circa al livello 0,618, con il prezzo che adesso si trova incastrato tra le Tenkan Sen e la media EMA a 50 periodi, dopo aver rimbalzato tre mesi (settembre, ottobre e novembre) sulla Kijun Sen che ha agito da buon supporto. Dopo il golden cross tra le Kijun e la Tenka Sen (segnale rialzista, seppur siamo al di sotto della Kumo), adesso il prezzo ha come ostacolo più imminente la predetta media mobile per poi fronteggiare la Senkou Span B. Un superamento della Kumo, seguito da un superamento della Chikou Span, potrebbero essere le ulteriori conferme per i buyers della sterlina.
Queste sono le cose principali sul tavolo per poter iniziare ad affrontare questo 2024 sul cross, ma ovviamente non siamo indovini o chiromanti, possiamo soltanto avere un vantaggio statistico e analizzando i dati che usciranno.
Per adesso è tutto :)
Vi auguriamo Felici Feste!
Ricaricatevi che tra poco si riinizia!
GBPUSD
DAILY OUTLOOK del 22.12.2023 – 🔴 IL PCE AMERICA CHIUDE IL 2023MARKET BACKGROUND
Siamo prossimi alla chiusura di questo 2023 e l’ultimo market mover di questo venerdì pre -natalizio sembra essere il PCE America, che darà ancora un tassello importante nella lettura dello stato dell’inflazione in America e su quanto possa concretizzarsi lo scenario di taglio tassi da parte della FED nel 2024.
La mattina di oggi si è aperta con i dati sull’inflazione in Giappone, che YoY si è attestato al +2.8% lasciando il precedente +3.8% e con esso la possibilità di effettuare pressioni sulla BOJ al fine di alzare il costo del denaro. La Boj , che sembrava ben disposta ad abbandonare le sue politiche monetarie cosi accomodanti, e spingere per un costo del denaro in territorio positivo dopo 20 anni di tassi negativi, ha deluso nella sua ultima riunione, lasciando invariate le linee guida di polita monetaria ed il dato di questa notte sembra sostenere questa scelta annullando le preoccupazioni relative ad una corsa rialzista dei prezzi.
Sono seguiti poi i dati sui Retail Sales MoM UK, dato che passa dallo 0% al +1.3% dimostrando ancora una cerca resilienza nell’economia UK e dando sostegno all’idea della BOE di non poter dichiarare conclusa la sua lotta contro l’inflazione, sebbene i dati siano in netto miglioramento. Le forti vendite al dettaglio hanno dato un breve sprint rialzista alle quotazioni della sterlina che recupera terreno dopo le pesanti perdite dei giorni scorsi.
Attendiamo per oggi pomeriggio i dati sul PCE America, misura prediletta dell’inflazione per la FED con un dato che si dovrebbe attestare MoM al +0.2% mostrando ancora incertezza sull’approdo dell’inflazione ai target prefissati dalla FED.
-FX
Il mercato valutario resta improntato a vendite di dollari USA, che perdendo terreno contro tutte le altre majors sta portando ad interessanti performance soprattutto per il franco svizzero che sta per chiudere uno dei suoi migliori anni.
Il mese di dicembre si caratterizza quindi per una strutturale debolezza di dollari Usa e una rinnovata fiducia nello yen giapponese, seguita da una buona forza delle valute oceaniche.
L’euro si porta al test delle resistenze di 1.10 livello oltre il quale si potrebbero aprire ulteriori scenari rialzisti fino a 1.1075 prima e 1.11 poi, grazie ad un buon trend a massimi e minimi crescenti supportato dal fascio di medie mobili.
Meno brillante la sterlina che resta compressa tra i supporti di 1.2625 e una serie di massimi decrescenti, il che pone le resistenze a 1.2725 come baluardi da superare per sperare in ulteriori allunghi long.
Audusd reta in piena tendenza rialzista, con l’approdo ai target di 0.68 figura e un ottimo sostegno dal fascio di medie mobili che ra trova i supporti statici -dinamici a 0.6750 prima e 0.6725 poi.
-EQUITY
Sale la volatilità sugli indici americani, con il nasdaq che nelle ultime sedute ha registrato movimenti anche di 300 punti da 17071 a 16750 pnt in poche ore. Il grande rally rialzista di fine anno potrebbe ora essere meritevole di respiri , probabilmente sostenuti dalla stagionalità di gennaio , da sempre mese di storni short, ma non possiamo parlare di inversioni tecniche senza la violazione di 16750 pnt primo vero supporto tecnico.
In Europa il dax resta in una flag laterla ribassista che poggia i supporti a 16625 pnt, ritracciamento del 61.8 di fibo dell’ultima spinta rialzista, il che apre le porte a potenziali nuovi allunghi rialzisti se confermati dal break out dei massimi di 16740 pnt.
-COMMODITIES
Per il comparto delle commodities, iil wti è alle prese con le resistenze di 75$ , dopo che gli attacchi alle navi cargo sullo stretto dello Yemen sono aumentati e le navi hanno preverito circumnavigare l’Africa, portando a ritardi nelle consegne e aumenti dei costi. In attesa che il contesto si normalizzi ed i prezzi possano tornare verso valori più equi, il mercato sconta i maggiori costi e le incertezze dei trasporti, e rotture dei 75$ non sono da escludere per il wti.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
GBPUSD SHORT Abbiamo tracciato due possibilità su questo trade.
Se il grafico segue l'andamento della linea BLU, quindi, rompe il supporto e ritraccia, ritoccando il supporto, entreremo in SHORT sul punto evidenziato dal cerchio giallo. Partirà così il trade con un RISCHIO/RENDIMENTO posto a 1:4.
Se il grafico segue l'andamento della linea ROSSA e quindi rompe la resistenza in alto, il trade viene annullato.
Seguiranno aggiornamenti e avviserò se il trade viene aperto o annullato.
🔴 Giorni Di Alta Volatilità- DAILY OUTLOOK del 12.12.2023 – Settimana ricca di dati questa che ci accompagna al termine del 2023, si parte oggi pomeriggio con l’inflazione USA che sarà probabilmente l’ago della bilancia per le decisioni FED di domani sera. Le aspettative di un dato ancora tonico, che manifesti un’inflazione vischiosa restano sul piatto , e dal precedente 3.2% YoY non ci si aspetta di più di un +3.1% nel dato generale, mentre su base mensile ci si attende un nulla di fatto a 0%. Ovviamente l’attenzione della FED rimane sui dati Core che restano vero metro per giudicare la necessità o meno di politiche ancora aggressive, fermo restando che la prossima riunione di domani non prevede nessun tipo di taglio del costo del denaro, ma i mercati sperano in una diletica più dovish rispetto al passato che possa preparare i mercati al primo taglio del 2024.
I dati sulla disoccupazione di venerdì scorso non sostengono questa teoria e un ritorno della disoccupazione al 3.7% sembra incoraggiare la FED a mantenere saldo il timone dei tassi alti per il 2024, anche se il prezzo da pagare potrebbe essere alto se si considera che l’attuale costo del denaro continua a premere sulle tasche di famiglie ed imprese.
-FX
Il comparto valutario resta immobile sul dollaro Usa che attende oramai i dati di oggi pomeriggio e le parole di Powell di domani, ma la volatilità resta alta grazie alle dinamiche sullo yen giapponese che dopo le parole di Ueda, aperto ad uscire dal regime di tassi negativi, sembra aver invertito la rotta con quotazioni ora via via più toniche. Sebbene il cambio di tendenza richiederà del tempo, la struttura di diversi asset yen sembra ora cambiata, come eurjpy che dopo aver lasciato le aree di massimo di 164.25 con una caduta di ben oltre 10 figure fino 153.30, sembra ora doveroso un respiro rialzista che trova tuttavia le resistenze a 158. Figura 158.75
Il dollaro Usa dopo un inizio di settimana rialzista, gidato dai buoni dati sull’occupazione di venerdi che lascerebbero intendere ancora tassi sui massimi per il biglietto verde, apre la seduta con storni ribassisti, che consentono ad eurusd di testare le prime resistenze di 1.0775, sebbene i livelli chiave siano posti a 1.08 e 1.0850 poi.
Toniche anche le oceancihe con Australia che non rompe a ribasso 0.65 figura ed inizia una fase laretale forse preludio a nuovi allunghi rialzisti, confermati solo da un eventuale dollaro Usa ribassista dopo la FED.
-EQUITY
Euforia sui massimi per il comparto aionario, con gli indici Usa che sono oramai senza freni, basti pensare al nasdaq con i suoi 16474 pnt, o l’SP con i suoi 4679 pnt di massimo, sembra chiaro che i mercati azionari vogliano chiudere l’anno sui massimi , ma vedremo cosa ne pensa Powell che ha ancora la possibilità di arginare questa corsa e offrire cosi uno storno tecnico ai mercati che si posizionano tutti su livelli di ipercomprato non facili da gestire anche per chi volesse cavalacare il chiaro trend rialsta. Non da meno l’europa con il DAX anche lui sui massimi in un pieno rally che non da alle quotazioni nessun respiro dal 27 novembre , ultima data dove le uqotazioni hanno toccato la mm21 periodi in h4.
-COMMODITIES
Affondo ribassista per il gold, che dopo aver fatto registrare i nuovi massimi storici, ha deciso di ripiegare verso i 2000$, sebbene il trend di breve periodo ora sembri nuvomante ribassista, conun fascio di medie ben impostato, i livelli supportivi chiave restano a 1978-70$ , area che necessita di break out prima di poter dichaire una nuova tendenza ribassista anche sul medio periodo. Molto interessante il Silver, che si porta a quota 23.25, livello di confluenza statica con i precedenti minimi di fine novembre e la trend line supportiva che congiunge i minimi di ottobre e movembre 2023. La tenuta della trend line potrebbe dare nuova linfa rialzista all’asset che tuttavia ora trova resistenze a 24.00$ e 24.25$, area di confluenza statica dinamica con il fascio di medie mobili.
Infine respiro tecnico del WTI che torna a 72.34$ ma rimane per ora una forte area di resistenza, sopra la qale possiamo collocare ancora 74$ e 75.15$, livelli di confluenza statico dinamica con le media mobili ancora impostate sul trend principale di netto ribasso.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
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📊 GBPUSD 04/12/2023Sebbene il dollaro Usa stia recuperando terreno contro le majors, la sterlina sembra aver retto benissimo l’urto con il biglietto verde, rimanendo sopra i supporti di 1.26 figura, ma senza mai superare le resistenze di 1.2750, lasciando di fatto le quotazioni ingabbiate in un triangolo di compressione ben visibile ai più.
Lo scenario dominato dalla lateralità sembra al momento quello probabile e solo il break out dei supporti a 1.26 figura prima e 1.2575 poi, potrebbe portare ad espansioni di volatilità degne di nota fino al ritest dei supporti a 1.2450-25, area di confluenza grafica con la mm200 periodi h4.
I primi segnali di debolezza forniti anche dagli oscillatori come lo stocastico aprono la porta ai potenziali ribassi di breve termine, scenario che dovremmo negare solo nel caso in cui le quotazioni vengano raggiunte dalle medie lente che pian piano recuperano terreno , basti guardare la mm100 periodi che si porta oramai alle porte di 1.2550-60.
Riteniamo ancora ottimo area di approdo 1.2450-25 per valutare posizioni long, ma se dovessimo assistere a break out decisi dei massimi , in concomitanza con la pubblicazione dei dati sul lavoro Usa allora non potremmo fare altro che allinearci al mood rialzista e proteggerci solo sotto 1.25606-50.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Congestione H1 con il potenziale di produrre 250 pipsVediamo un altra congestione H1 compatibile con il metodo Cash. Si è formata la congestione durante la notte, con un range molto limitato. Adesso se verrà trovata liquidità a supporto, sarà possibile raggiungere il target pari a 1.29, che si trova a 250 pips.
Si tratta in questo caso di un opportunità ad elevato potenziale, se la tendenza si svilupperà velocemente, raggiungerà con 2-3 barre giornaliere il risultato. Stiamo a vedere.
📊GBPUSDUn dollaro usa in piena debolezza per il mese di novembre ha portato ad importanti spinte rialziste di tutte le altre majors, compresa la sterlina che pur vivendo una difficile congiuntura macroeconomica , ha ugualmente goduto della spinta rialzista delle ultime settimane.
L’inflazione UK cala nell’ultima rilevazione e questo concede alla BOE un respiro di sollievo che ha scelto nell’ultima riunione di non intervenire sui tassi di interesse, puntando alla salvaguardia di una aggregato macro in estrema difficoltà.
Il quadro tecnico è chiaramente rialzista, grazie ad un fascio di medie che in tutti i tf di medio peridio esprime trend rialzista, il miglior quadro tecnico non di meno resta a nostro parere quello espresso in h2 dove le aree supportive di 1.2560-50 svolge funzione di primissimo supporto.
Le aree supportive più profonde che godono della confluenza di livelli statici e dinamici restano 1.25 figura 1.2490 prima e 1.2450 poi, mentre ultimo baluardo per il trend long resta 1.2375 , area che se violata a ribasso potrebbe decretare al fine del trend rialzista.
La forte esplosione rialzista dell’ultima settimana ha portato ad espansioni di volatilità importanti con un 100% di volatilità media su base mensile che si colloca con un volatility pivot a 1.2625, e l’uscita delle quotazioni dalle bande di bollinger classiche 20-2 mettono in luce la necessità di respiri tecnici.
A tal fine riteniamo saggio perseguire posizioni rialzista, in vendita di dollari Usa ma a quotazioni migliori, attendendo il test dei supporti interni al fascio di medie sopra citate, livelli che garantirebbero migliori R:R.
Ultimo scenario di estrema aggressività vedrebbe ingressi in break out dei massimi di 1.2625, senza ricevere opportunità di comprare prezzi migliori, ma ovviamente questo scenario impone rischiosi stop loss sotto 1.2550, livelli che potrebbero essere colpiti al primo respiro tecnico della sterlina.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Schema Ampio DTA con obbiettivo a 300 pipsSu Gbp/Usd è presente un ottimo contesto strategico, che pone le basi per raggiungere un obbiettivo a circa 300 pips. Il target è fissato su 1.29, quindi il punto oltre il quale i large traders sposteranno il prezzo, per trovare un supporto alla liquidità, per lo sviluppo della tendenza primaria.
Adesso sto valutando questo Schema Ampio su time frame H1 , come base per operare la prossima settimana. Se oltre il livello di azione reazione verrà confermata la liquidità , settimana prossima sarà possibile sfruttare degli Schemi Veloci per agganciare il trend con uno stop molto piccolo (circa 25 pips). Stiamo a vedere.
XAUUSD: Reazione alla zona di offerta a 1983! La situazione in Medio Oriente ha influenzato i mercati globali, impattando le commodities come il prezzo dell'oro su Comex. Nonostante l'ottimismo legato allo stimolo cinese e le aspettative di un mantenimento dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve, l'oro su Comex affronta delle sfide. Il recente rapporto CPI degli Stati Uniti ha indicato un raffreddamento dell'inflazione dei consumatori più rapido del previsto, mentre le richieste di sussidi di disoccupazione hanno suggerito un rallentamento del mercato del lavoro. Le aspettative di mercato riguardo all'immobilità dei tassi d'interesse della Fed a dicembre 2023 e a potenziali tagli dei tassi nel 2024 hanno portato il rendimento del decennale del Tesoro USA a un minimo di due mesi, beneficiando l'oro. La diminuzione del dollaro statunitense dal settembre e le preoccupazioni riguardo al conflitto tra Israele e Hamas, con potenziali impatti sull'economia globale, hanno contribuito a sostenere l'oro. La decisione della Banca Popolare Cinese di mantenere bassi i tassi di prestito e iniettare liquidità nei mercati, unita all'impegno dei regolatori cinesi a fornire ulteriore supporto al settore immobiliare, ha rafforzato la fiducia degli investitori e limitato l'appeal di rifugio sicuro dell'oro. Il prezzo dell'oro sta attualmente attraversando una fase correttiva al ribasso dopo aver raggiunto un recente massimo di dieci giorni a $1.993 venerdì, cercando una chiara direzione all'inizio di una nuova settimana il lunedì. Il prezzo sta testando gli impegni al ribasso mentre si aggira attorno alla media mobile semplice a 21 giorni (SMA) a $1.975, avendo nettamente ritracciato dai massimi di diversi giorni venerdì. La mancata difesa di questo livello su base giornaliera potrebbe innescare un rinnovato trend al ribasso verso un supporto statico nell'intervallo di $1.955-$1.950. Il Relative Strength Index (RSI) a 14 giorni indica che il prezzo è in condizione di ipercomprato, suggerendo un possibile movimento al ribasso. La barriera immediata al rialzo è osservata alla resistenza della trendline discendente di $1.991, al di sopra della quale potrebbe essere retestato il massimo di venerdì di $1.993. Il declino correttivo nel prezzo dell'oro è influenzato dal sentiment di rischio, con l'assenza di dati economici significativi degli Stati Uniti, comunicazioni dalla Federal Reserve (Fed). Si prevede che il sentiment di rischio sia un fattore cruciale nella dinamica del prezzo dell'oro e attualmente è influenzato dall'ottimismo legato allo stimolo cinese e dai rapporti positivi sugli utili aziendali delle società giapponesi. L'oro si trova attualmente in una situazione interessante; al momento della stesura, il prezzo sta reagendo al livello di $1.980 dopo aver raggiunto una zona di fornitura nel grafico giornaliero. Sarà interessante attendere conferme operative, sopra i $2.000, per continuare e cercare di seguire il trend rialzista o, al contrario, attendere che il prezzo scenda al di sotto di $1.920-$1.890 per valutare possibili ribassi verso la zona di $1.850.
GBP/USD Pullback in vista prima di 1.28?La coppia GBP/USD attualmente si trova leggermente al di sopra del livello di 1.2400, navigando nella parte superiore dell'intervallo di consolidamento recente. Inizialmente, la Sterlina britannica ha registrato un guadagno del 2.25% rispetto al Dollaro statunitense a metà settimana, ma successivamente ha ridotto il suo aumento a un più modesto 1.65%. Nonostante un generale ottimismo di mercato dovuto alle speculazioni sulla possibile pausa della Federal Reserve nell'aumento dei tassi di interesse, la GBP/USD rimane intrappolata in una posizione di media portata, influenzata dai deludenti dati economici del Regno Unito. A ottobre, le vendite al dettaglio nel Regno Unito sono diminuite dello 0.3% su base mensile, in netto contrasto con l'atteso aumento dello 0.3%. I dati di settembre sono stati revisionati al ribasso, passando da -0.9% a un significativo -1.1%. Le vendite al dettaglio nel Regno Unito su base annuale hanno registrato un declino ancor più pronunciato, con una diminuzione del -2.7% rispetto al -1% precedente, superando la previsione del -1.5%. La prossima attenzione degli investitori sarà focalizzata sulla pubblicazione dei verbali della riunione della Federal Reserve nella prossima settimana. Dal punto di vista tecnico, la GBP/USD ha registrato un aumento del 1.75% durante la settimana, mantenendo i guadagni della metà della settimana. Il livello chiave da tenere d'occhio è il picco della metà settimana a 1.2510, rappresentando una significativa sfida per i rialzisti. Inoltre, la prossima settimana il prezzo potrebbe fronteggiare una forte resistenza a 1.2544, che potrebbe provocare un lieve ritracciamento prima di proseguire al rialzo verso 1.26-1.28. Condividi le tue opinioni nei commenti e metti un like. Buon fine settimana e buon trading a tutti da Nicola, CEO di Forex48 Trading Academy.
GBP/USD in direzione 1.2550, dove si scriverà la storia!Il GBP/USD continua a crescere per la terza sessione consecutiva, supportato dal discorso del Governatore della Banca d'Inghilterra (BoE) Andrew Bailey tenuto alla Henry Plumb Memorial Lecture lunedì. La coppia GBP/USD si negozia intorno a 1,2530 durante la sessione asiatica di martedì, avvicinandosi ai massimi di 11 settimane. Il GBP/USD è stato visto per l'ultima volta negoziare vicino a 1,2470, dove si trova il ritracciamento del 38,2% di Fibonacci del downtrend da luglio a ottobre. Nel caso in cui la coppia confermi quel livello come resistenza, potrebbe estendere la sua correzione al ribasso verso 1,2430 e 1,2400. Nonostante il dollaro americano (USD) sia stato sotto forte pressione venditrice la scorsa settimana, i dati sull'inflazione debole nel Regno Unito hanno reso difficile per il GBP/USD estendere il suo trend al rialzo. Nel frattempo, il Primo Ministro britannico Rishi Sunak ha dichiarato lunedì che possono iniziare la prossima fase della politica fiscale e concentrarsi sulla riduzione delle tasse ora che l'inflazione è dimezzata. Sunak ha inoltre osservato che le tasse possono essere abbassate una volta controllata l'inflazione e il debito, aggiungendo che vogliono sostenere le imprese a investire attraverso tasse più basse.
Il tutto sta portando il prezzo in area 1.2550. Un punto davvero cruciale dove potremmo asister ad una conferma tecnica di continuazione o inversione, saranno interessanti ii dati di oggi e domani in mattinata durante la sessione di Londra. Al momento della stesura il grafico daily non presenta scenari di un trend a ribasso ma il mercato e' imprevedibile quindi entrare solo con le dovute conferme. Io personalmente aspettero' il prezzo in area 1.255. e poi cerchero' ad M15/H4 un ingresso long/short a seconda delle conferme tecniche. Commenta e lascia un like, un saluto da Nicola il CEO di Forex48 Trading Academy.
OBBLIGAZIONI: GBP, AUD e JPY!AUD:
Dati gli ultimi movimenti ribassisti dei rendimenti americani, AUD/USD è riuscito a riportarsi sopra i livelli di 0.64500.
La fascia di resistenza 0,6520/40 è stata superata solo per un breve periodo e, nonostante un robusto rapporto sull’occupazione australiana, l’AUD mostra ancora una certa fragilità.
L'anno scorso AUD/USD aveva mostrato, sulla scia dei rapporti CPI statunitensi più deboli del previsto, un rally rialzista che è continuato con forza fino a gennaio 2023.
In quel periodo, il sentiment della Cina era migliorato nettamente con l'abolizione della politica "zero Covid", un forte vento favorevole per il dollaro australiano.
L'economia australiana è fortemente dipendente dalle esportazioni di materie prime, tra cui minerali, carbone e gas naturale.
La Cina è uno dei principali consumatori di queste materie prime.
Pertanto, le fluttuazioni nei prezzi delle commodities possono influenzare la domanda di dollari australiani.
È difficile vedere un rally simile nelle prossime settimane, data la scarsa risposta degli investitori alle misure di stimolo fiscale della Cina e la continua preoccupazione per lo stress del settore immobiliare.
Tuttavia, con i dati USA a breve termine messi in ombra dalla reazione dell'indice dei prezzi al consumo, il pullback del dollaro USA potrebbe proseguire ancora, portando l'AUD verso 0,6580/0,6600.
JPY
Non è un segreto che lo yen sia la valuta del G10 più debole finora nel 2023, -12% rispetto all’USD, poiché la BoJ ha apportato solo modifiche politiche limitate in contrasto con l’aggressivo inasprimento della Fed.
Lo yen è anche il più debole nel G10 dalla vigilia dell'attacco di Hamas a Israele (-1,3%), a differenza della tradizionale valuta rifugio.
Lo yen potrebbe riacquistare la sua sensibilità alla propensione al rischio globale, ma probabilmente non finché gli spread di rendimento tra il Giappone e il resto dei paesi del G10 non saranno meno estremi.
Alla riunione del 31 ottobre la BoJ ha avuto l'opportunità di apportare un cambiamento sostanziale alla politica rivedendo al rialzo le sue previsioni di inflazione.
Ha deciso di modificare il limite di rendimento a 10 anni causando il rimbalzo di JP10Y fino a 0,80%.
Sebbene permanga il rischio di intervento sull'USD/JPY, la debolezza dello yen sembra destinata a persistere nelle prossime settimane, in contrasto con la RBA che mantiene la porta aperta a un altro rialzo (prezzato al 50% per un tasso cash del 4,60% entro maggio 2024).
GBP
Il rally della sterlina dall’inizio di ottobre ha raggiunto questa settimana 1,2500, il massimo da metà settembre.
Il livello a 1.2600 nelle prossime settimane potrebbe essere un target interessante se la recente serie di dati deludenti dagli Stati Uniti continua.
I fattori trainanti statunitensi, come i dati più deboli sull'occupazione e sull'inflazione, sono stati i principali determinanti della direzione GBP/USD nell'ultimo mese.
A livello locale, se da un lato la posizione della BoE ha sottolineato la probabilità che il ciclo di inasprimento sia terminato, dall'altro ha anche espresso preoccupazione per il possibile persistere dell'inflazione e per la sua dipendenza dai dati.
Il capo economista Pill ha affermato questa settimana che la crescita salariale è “molto forte” e che l’inflazione dei servizi è stata “ostinatamente elevata”, senza che nessuna delle due misure sia coerente con il riportare l’inflazione all’obiettivo del 2%, richiedendo quindi una “persistente restrizione” nella politica.
Buon trading a tutti
GBP/USD: Ritiro dopo l'Asia e prima di 1.27!GBP/USD si muove lateralmente con un tono negativo vicino a 1.2410 durante le ore asiatiche di venerdì. Il dollaro statunitense (USD) trova supporto, nonostante i dati positivi sulle richieste di sussidi di disoccupazione degli Stati Uniti (US) e una diminuzione dei rendimenti del Tesoro statunitense. Le richieste di sussidi di disoccupazione continue per la settimana conclusa il 3 novembre sono aumentate al livello più alto dal 2022, pari a 1.865 milioni, rispetto alla lettura precedente di 1.833 milioni. Inoltre, le richieste di sussidi di disoccupazione iniziali per la settimana conclusa il 10 novembre sono salite a 231.000, superando le previsioni di 220.000, segnando il livello più alto da quasi tre mesi. Nonostante questi indicatori del mercato del lavoro sfidanti, il Dollaro USA Index (DXY) ha recuperato terreno. In particolare, il rendimento del titolo del Tesoro decennale è sceso al 4,43% giovedì. Tuttavia, si osserva che il DXY sta offrendo meno intorno a 104,30 al momento della scrittura. I rappresentanti della Federal Reserve hanno preso la parola per contrastare le aspettative di tagli ai tassi. In particolare, la presidente della Federal Reserve di Cleveland, Loretta Mester, ha sottolineato che la banca centrale statunitense si affida ai dati quando si tratta di decidere se aumentare ulteriormente i tassi. Questa posizione riflette l'approccio sfumato che la Fed sta adottando in risposta alle condizioni economiche. Il rapporto sull'inflazione nel Regno Unito per ottobre ha rivelato un notevole calo del tasso annuo dell'Indice dei Prezzi al Consumo (CPI), sceso al 4,6% rispetto al livello precedente del 6,7%. Il tasso mensile si è anch'esso ridotto a 0,0%, mancando le attese di 0,1%. Il CPI Core (anno su anno) è anch'esso contratto al 5,7% rispetto alla lettura precedente del 6,1%. Nonostante la Banca d'Inghilterra (BoE) sottolinei la necessità di tassi più alti, gli operatori di mercato non si aspettano ulteriori aumenti dei tassi. Gli investitori sono in attesa di indicatori economici chiave, focalizzandosi sulle vendite al dettaglio nel Regno Unito e sui dati immobiliari statunitensi. Inoltre segnalo come il prezzo abbia reagito al livello 1.25 ovvero nei pressi del 0.5% di Fibonacci, durante la sessione asiatica. Mi aspetto un leggero pullback a riprendere liquidita' sotto il minimo ella sessione asiatica per poi puntare a dun long direzione 1.27. Fammi sapere cosa ne pensi, lascia un like e commenta, un saluto e un buon trading da Nicola il CEO di Forex48 Trading Academy.
GBP/USD. Due scenari di rialzo oggi!Il cambio GBP/USD durante la sessione asiatica di giovedì, la coppia ha oscillato in un intervallo ristretto, mantenendo i prezzi spot sopra il livello di 1.2400 e rimanendo influenzata dalle dinamiche del dollaro statunitense (USD). L'indice USD (DXY), che segue il dollaro USA contro un paniere di valute, ha faticato a capitalizzare sul modesto recupero della giornata precedente dal livello più basso dal 1 settembre, a causa delle aspettative accomodanti della Federal Reserve (Fed). Le scommesse sono aumentate a seguito del rapporto CPI degli Stati Uniti, pubblicato martedì, che ha indicato un raffreddamento dell'inflazione dei consumatori più veloce del previsto. Inoltre, i mercati stanno ora scontando una maggiore probabilità che la Fed inizi a tagliare i tassi nella prima metà del 2024, mantenendo i rendimenti dei titoli del Tesoro USA bassi, il che agisce come un vento contrario per il dollaro.
Tuttavia, le prospettive al rialzo sono limitate dalla crescente accettazione che la Bank of England (BoE) potrebbe presto iniziare a tagliare i tassi di interesse. L'indice dei prezzi al consumo (CPI) del Regno Unito su base annuale è sceso notevolmente dal 6,7% al 4,6% a ottobre, toccando un minimo di due anni. Inoltre, il Core CPI è sceso al 5,7% dal 6,1% a settembre. In questo contesto fondamentale misto, gli operatori più aggressivi devono procedere con cautela prima di stabilire una direzione ferma nel breve termine, specialmente in assenza di dati macroeconomici rilevanti dal Regno Unito giovedì. Nel frattempo, gli indicatori economici degli Stati Uniti, come le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, l'indice manifatturiero Philly Fed e le cifre sulla produzione industriale, potrebbero influenzare le dinamiche del dollaro statunitense insieme ai rendimenti dei titoli USA e al sentiment generale di rischio, offrendo opportunità a breve termine nel cambio GBP/USD. Inoltre ho individuato due possibili scenari di prezzo, il primo prevede un rialzo del prezzo durante la sessione di Londra dato che siamo in un Order Block al livello 1.24 e il prezzo potrebbe tornare a testare la zona di supply ad 1.249. La seconda ipotesi prevede un ribasso fino al 0.5% di Fibonacci calcolato dal minimo 1.207 a 1.251 come massimo. Se dovesse ritraccire al presente livello di Fibonacci e testare nuovamente la trendline bullish il prezzo potrebbe spingere nuovamente al rialzo. Commenta e lascia un like, un saluto da Nicola il CEO di Forex48 Trading Academy.
GBP/USD Pullback prima di 1,27!Martedì, il GBP/USD ha registrato una significativa crescita in seguito alla pubblicazione di un rapporto sull'inflazione negli Stati Uniti, che ha aumentato le probabilità che la Federal Reserve abbia concluso l'aumento dei tassi di interesse. l Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti ha segnalato una diminuzione dell'inflazione di ottobre più pronunciata del previsto, con l'Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) sceso al 3,2% su base annua rispetto al 3,7%, e il core CPI sceso dal 4,1% al 4%, mancando le stime. Questi dati hanno provocato un crollo del dollaro, con l'US Dollar Index che è sceso di oltre il 1,40%, arrivando a 104,13. Il rendimento del titolo decennale di riferimento degli Stati Uniti è sceso a 4,45%, un livello visto per l'ultima volta nel settembre 2023. Negli Stati Uniti, sono attesi l'Indice dei Prezzi alla Produzione, le Vendite al Dettaglio, l'Indice di Produzione Manifatturiera dello Stato di New York e interventi di rappresentanti della Federal Reserve. Inoltre segnalo prezzo in zone supply in H4 e la rottura di alcuni swing high, quindi il prezzo potrebbe fare un pullback prima di continuare la corsa rialzista fino 1.27. Commenta e lasci un like, un saluto da Nicola il CEO di Forex48 Trading Academy.
GBP/USD in rialzo a 1.25!Il GBP/USD si attesta intorno a 1.2250 in un tranquillo lunedì. La coppia ha segnato un nuovo massimo giornaliero a 1.2259 sulla scia della debolezza del dollaro. L'attenzione si sposta verso i dati sull'occupazione nel Regno Unito e i cruciali dati sull'IPC degli Stati Uniti previsti per martedì.
Il GBP/USD ha guadagnato slancio e si è spinto verso quota 1.2250 nella sessione europea di lunedì, dopo aver trascorso la sessione asiatica oscillando in un canale stretto leggermente sopra 1.2200. L'outlook tecnico a breve termine della coppia suggerisce che i venditori sono restii a scommettere su una persistente debolezza della Sterlina. Il Primo Ministro britannico Rishi Sunak ha destituito la Segretaria degli Interni Suella Braverman lunedì mattina per avviare il suo rimpasto del governo. James Cleverly è stato nominato nuovo Segretario degli Interni e Sunak ha designato l'ex Primo Ministro David Cameron come nuovo Segretario di Stato per gli Affari Esteri. Martedì, l'Ufficio di Statistica Nazionale del Regno Unito pubblicherà il rapporto sull'occupazione, che includerà i dati sull'inflazione salariale per ottobre. Nel corso della giornata, saranno attentamente monitorati i dati sull'indice dei prezzi al consumo di ottobre degli Stati Uniti. Nonostante i commenti falchi del presidente della Federal Reserve (Fed) Jerome Powell la scorsa settimana, i mercati continuano a prezzare con oltre l'80% di probabilità che la Fed lasci invariato il tasso di interesse di politica monetaria a dicembre. Il prezzo ha iniziato a partire dopo il rimbalzo sull'incrocio delle trendline. Il mercato potrebbe rompere la zona di supply appena sopra e poi fare un retest sulla stessa prima di partire al rialzo. Lascia un like e commenta a supporto del nostro lavoro, un saluto da Nicola il CEO di Forex48 Trading Academy.
GBP/USD a 1.18 su canale ribassista.Questo brano fornisce una panoramica completa delle recenti performance della coppia di valute GBP/USD, insieme agli indicatori economici rilevanti e ai fattori che influenzano il mercato. Analizziamo i punti chiave:
Dati sul PIL del Regno Unito:
Il Prodotto Interno Lordo (PIL) del Regno Unito è cresciuto a un tasso annuo dello 0,6% nel terzo trimestre, superando le aspettative. Nonostante questi dati positivi, il GBP/USD ha continuato a declinare.
Analisi Tecnica:
Diversi indicatori tecnici, tra cui una linea di tendenza ascendente, livelli di ritracciamento di Fibonacci e medie mobili semplici (SMA), vengono menzionati per evidenziare i principali livelli di supporto e resistenza. Si identifica un forte supporto a 1.2200, con livelli aggiuntivi a 1.2140 e 1.2100 nel caso in cui la coppia scenda al di sotto del supporto. Sul lato positivo, vengono indicati i livelli di resistenza a 1.2250, 1.2275 e 1.2300.
Situazione Attuale di GBP/USD:
Il GBP/USD ha faticato a rimbalzare, scambiando leggermente al di sopra di 1.2200 dopo quattro giorni consecutivi di performance negativa.
Ulteriori Dati Economici del Regno Unito:
La produzione industriale è stagnata, la produzione manifatturiera è aumentata leggermente e gli investimenti totali delle imprese sono diminuiti nel terzo trimestre. Tuttavia, questi dati macroeconomici misti non hanno influenzato significativamente il GBP/USD.
Forza del Dollaro Statunitense:
Il Dollaro Statunitense si è rafforzato rispetto ad altre valute a seguito dei commenti del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Powell ha manifestato incertezza sulla possibilità di adottare una posizione sufficientemente restrittiva per riportare l'inflazione al target del 2%.
Aspettative di Mercato:
Lo strumento CME Group FedWatch indica una probabilità del 90% che la Federal Reserve mantenga la sua attuale politica. Se altri responsabili politici adottano un tono simile e cercano di contrastare questa aspettativa di mercato, il dollaro statunitense potrebbe rafforzarsi ulteriormente.
Sentimento di Mercato:
I futures degli indici azionari statunitensi mostrano poche variazioni nella giornata, e uno spostamento positivo nel sentiment di rischio potrebbe limitare i guadagni del dollaro statunitense nella sessione americana.
Questa informazione fornisce una visione completa dei fattori che influenzano la coppia di valute GBP/USD, combinando analisi tecnica, indicatori economici e dichiarazioni della banca centrale per offrire ai lettori un contesto più ampio per comprendere i movimenti della coppia di valute.
Possibile Rialzo su GBP/USD H4Simile all’EUR/USD. Possiamo vedere come la settimana scorsa ha chiuso con una forte candela settimanale al rialzo dopo un’accumulazione culminata su un inefficienza di mercato. Sul daily (giornaliero) vediamo meglio questa accumulazione che ha portato il prezzo a sparare in alto rompendo struttura, ovviamente questa è stata anche l’effetto della news dei NFP (Non Farm Payroll) di venerdì. Perciò ho una visione rialzista e in H4 possiamo attendere un ritracciamento e poi posizionarci al rialzo sulla fascia di prezzo 1.22350/1.22900 con Target 1.24600.
Non sono consigli finanziari ma fate sempre le vostre considerazioni e riflessioni.
GBP/USD Pullback e poi direzione 1.24!Analisi del GBP/USD:
Il GBP/USD sta registrando un rialzo verso quota 1.2400 per chiudere una settimana di trading che ha visto la coppia oscillare principalmente intorno alle medie. Dopo che i dati sugli occupati non agricoli (NFP) statunitensi sono risultati ben al di sotto delle aspettative, la Sterlina britannica (GBP) ha registrato un aumento del 1,6% rispetto alle offerte di apertura di venerdì vicino a 1.2190, e il GBP/USD è salito di quasi il 2,5% rispetto ai minimi settimanali di 1.2095. Aumento dei Nonfarm Payrolls USA di 150.000 ad ottobre contro le previsioni di 180.000 I dati sugli NFP statunitensi sono risultati al di sotto delle aspettative, registrando la peggiore cifra degli ultimi tre anni. Gli Stati Uniti hanno aggiunto 150.000 nuovi posti di lavoro ad ottobre, mancando la previsione di mercato di 180.000 e risultando ben al di sotto della cifra di settembre, rivista al ribasso rispetto alla stima iniziale di 336.000. Il mancato raggiungimento degli obiettivi occupazionali statunitensi sta trascinando al ribasso il dollaro statunitense (USD) su tutto il mercato, poiché gli investitori si stanno orientando verso attività a rischio con dati sul lavoro statunitensi in deterioramento, che in modo controintuitivo ispirano gli investitori a uscire dai rifugi sicuri. Dati economici USA più deboli potrebbero portare la Federal Reserve (Fed) a riflettere sulle decisioni sui tassi di interesse, poiché gli investitori cercano segnali che la Fed possa accelerare il programma di eventuali tagli dei tassi.
Prospettive Tecniche del GBP/USD
Il rialzo alimentato dai dati sugli NFP sta spingendo il GBP/USD direttamente attraverso la media mobile semplice a 50 giorni (SMA), puntando direttamente alla quota di 1.2400 e preparandosi a sfidare la SMA a 200 giorni che attualmente oscilla lateralmente a partire da 1.2435. Il GBP/USD ha oscillato di recente tra 1.2300 e 1.2100, e un ritorno ribassista vedrebbe la coppia scivolare verso minimi plurimestrali intorno alla quota di 1.2000. Io personalmente mi aspetto un pullback in zona 1.2160 dove il prezzo potrebbe poi invertire per tornare in direzione 1.24. Fammi sapere cosa ne pensi, buon trading a tutti da Nicola il CEO di Forex48 Trading Academy.
Rottura del canale ribassista con obiettivo 1.30 per GBP/USD?Il testo fornito offre una panoramica dello stato attuale della coppia di valute GBP/USD, nonché degli eventi imminenti e dei fattori che potrebbero influenzarne il movimento. Ecco una traduzione in italiano:
Il testo fornito offre una panoramica dello stato attuale della coppia di valute GBP/USD, nonché degli eventi imminenti e dei fattori che potrebbero influenzarne il movimento. Ecco i punti chiave:
Stato attuale di GBP/USD: Attualmente, la coppia GBP/USD è scambiata al di sotto di 1,2150 nella mattina europea di un mercoledì. Ciò suggerisce che la Sterlina Britannica (GBP) è più debole rispetto al Dollaro Americano (USD) in questo momento.
Forza del Dollaro Americano: Il Dollaro Americano sta vivendo una fase di ripresa ed è supportato da rendimenti dei titoli di Stato più elevati. Questa forza del USD è attribuita all'attesa della prossima decisione della Federal Reserve.
Eventi imminenti: Sono in programma diversi eventi significativi e pubblicazioni di dati. Questi includono la decisione della Federal Reserve (riunione del FOMC), dati sull'occupazione negli Stati Uniti e l'indice ISM PMI (Indice dei Direttori Acquisti). Inoltre, si prevede che la Banca d'Inghilterra (BoE) annuncerà la sua decisione sui tassi d'interesse, e il Governatore della BoE, Andrew Bailey, potrebbe offrire spunti sull'outlook economico del Regno Unito e la politica monetaria.
Fattori che influenzano la GBP: La Sterlina Britannica è sotto pressione a causa di dati economici più deboli nel Regno Unito e di un'inflazione persistente. Questi fattori stanno influenzando negativamente la coppia GBP/USD.
Rischi geopolitici: Vengono menzionati rischi geopolitici elevati nel Medio Oriente come un possibile fattore che potrebbe favorire flussi verso i rifugi sicuri e beneficiare il Dollaro Americano.
Prossime pubblicazioni di dati: Gli investitori stanno monitorando le principali pubblicazioni di dati economici negli Stati Uniti, come il rapporto sull'occupazione ADP, le offerte di lavoro JOLTS e l'indice ISM Manufacturing PMI, mentre attendono la riunione del FOMC. Questi dati potrebbero influenzare il mercato.
Cronologia degli eventi: La riunione del FOMC si svolgerà in due giorni, iniziando nel mercoledì fornito e concludendosi tardi mercoledì. Si prevede che i tassi di interesse rimarranno invariati. Gli operatori osserveranno attentamente la conferenza stampa tenuta dal Presidente del FOMC, Jerome Powell, per ulteriori informazioni che potrebbero influenzare il Dollaro Americano e, di conseguenza, la coppia GBP/USD.
Movimento di GBP/USD: Al momento del rapporto, la coppia GBP/USD era scambiata intorno a 1,2139 e aveva perso lo 0,11% nella giornata, suggerendo un calo del valore della Sterlina Britannica rispetto al Dollaro Americano.
Potenziale per la volatilità di mercato: Il testo sottolinea che la riunione del FOMC e la prossima decisione della Banca d'Inghilterra sono eventi che potrebbero scatenare la volatilità di mercato. La reazione del mercato a questi eventi dipenderà dagli esiti e da eventuali segnali o messaggi forniti dalle banche centrali.
Inoltre oggi ci sara' la decisione sui tassi d'interesse americani e questo potrebbe dare molto slancio al prezzo che al momento si trova in una situazione di leggereo rialzo ma ancora dentro un canale ribassista. Una possibile rottura potrebbe portare il prezzo verso 1.30, nel caso opposto invece il prezzo potrebbe scendere al livello 0.62 di Fibonacci ovvero al prezzo 1.15.
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EUR/USD Segnali rialzisti prima della Fed?Nel corso della sessione americana di lunedì, l'EUR/USD ha continuato a salire, superando il livello di 1,0600. Questo rialzo è stato spinto dall'ottimismo nei mercati finanziari, evidenziato dalla performance positiva a Wall Street, che ha indebolito il dollaro statunitense. L'EUR/USD è attualmente in una posizione neutrale dal punto di vista tecnico, ma con una tendenza rialzista evidente. Nel grafico a 4 ore, le condizioni favoriscono ulteriori rialzi, poiché la coppia sta scambiando al di sopra di tutte le sue medie mobili, anche se la SMA a 20 periodi rimane al di sotto delle medie più lunghe. Gli indicatori tecnici sono ben posizionati al di sopra delle linee di riferimento, senza mostrare segni di esaurimento del trend rialzista. La settimana precedente è stata caratterizzata dall'ottimismo nei mercati finanziari, grazie all'intervento diplomatico del Qatar nel conflitto tra Israele e Hamas. Anche se Israele ha avviato un'operazione militare nella Striscia di Gaza nel weekend, l'approccio cauto non ha innescato una forte domanda di asset rifugio, il che ha influenzato il calo del dollaro statunitense. Inoltre,. la stima preliminare del PIL tedesco del terzo trimestre ha mostrato una contrazione annuale dello 0,1%, un risultato migliore delle aspettative di mercato che indicavano un calo dello 0,3%. Nel frattempo, l'Indicatore del Sentimento Economico della zona euro per ottobre è rimasto stabile a -17,9, in linea con le letture precedenti e le aspettative di mercato. Il membro del Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea, Peter Kazimir, ha dichiarato che è ancora troppo presto per affermare che il ciclo di aumento dei tassi è terminato, sottolineando che i responsabili delle politiche non possono garantire il completamento del lavoro. Ha anche affrontato la questione dei tagli dei tassi, affermando che scommettere su tagli dei tassi nella prima metà dell'anno prossimo è fuori luogo. Infine, la Germania ha pubblicato una stima preliminare dell'Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (HICP) di ottobre, che è risultato essere del 3% su base annua, in calo rispetto al 4,3% registrato a settembre e al di sotto del previsto 3,6%. Per quanto riguarda gli eventi economici negli Stati Uniti, l'unico dato previsto era l'Indice di Attività Manifatturiera Dallas Fed di ottobre, che era precedentemente a -18,1. Per domani si prospetta quindi una tendenza rialzista con rintracciamento verso 1.055 prima di continuare long verso 1.0680. Fammi sapere cosa ne pensi, commenta e lascia un like a sostegno del nostro lavoro. Un saluto da Nicola il Ceo di Forex48 Trading Academy.
GBP/USD Fed e BoE, prezzo verso 1.23Il cambio GBP/USD è in leggero rialzo sopra 1.2100 all'inizio della sessione europea del lunedì, ma i trader rimangono cauti a causa delle tensioni in corso in Medio Oriente e degli imminenti incontri delle principali banche centrali. Il cambio si trova in una stretta gamma intorno a 1.2100 durante la sessione asiatica. I trader stanno attendendo gli importanti eventi delle banche centrali in programma questa settimana, come la decisione della Federal Reserve (Fed) mercoledì e la riunione della Banca d'Inghilterra (BoE) giovedì.
La Fed dovrebbe confermare il mantenimento dei tassi d'interesse invariati per la seconda volta a novembre, ma ci sono ancora speculazioni sulle possibilità di un rialzo dei tassi più avanti nell'anno. Queste speculazioni sono sostenute dai dati macroeconomici positivi degli Stati Uniti, che indicano un'economia resiliente. D'altra parte, la BoE dovrebbe mantenere i tassi invariati a causa delle preoccupazioni legate a una possibile recessione, ma potrebbe lasciare aperta la possibilità di ulteriori stretti monetari per combattere l'inflazione. Questa incertezza sta frenando i trader nel prendere posizioni direzionali sulle sterline britanniche, e la mancanza di interesse all'acquisto suggerisce che il trend più probabile per il cambio è al ribasso.
Non ci sono dati economici rilevanti in programma per lunedì, quindi i rendimenti dei titoli del Tesoro statunitense continueranno a influenzare la dinamica dei prezzi del dollaro statunitense e fornire opportunità di trading a breve termine per il cambio GBP/USD. Inoltre, il sentimento di mercato più ampio influenzerà la domanda per il dollaro statunitense come rifugio sicuro. Date le complesse variabili di mercato, è consigliabile procedere con cautela prima di effettuare nuove operazioni direzionali.
Inoltre il prezzo si trova leggermente fuori da una zona di domanda e sta segando sempre massimi e minimi crescenti, si inizia a definire già un primo spunto rialzista, io personalmente mi aspetterò un rimbalzo sulla trendline e prima id cercare un eventuale ingresso al rialzo con target 1.225. Fammi sapere cosa ne pensi, buon trading a tutti, un saluto da Nicola il CEO di Forex48 Trading Academy.
Il GBP/USD raggiungerà 1,23 prima della FED?La Sterlina Britannica (GBP) sta affrontando sfide nel suo tentativo di superare un livello critico di resistenza a 1.2140, principalmente a causa della forza del Dollaro Statunitense. Questa forza ha ridotto l'appetito per il rischio degli investitori, e di conseguenza, la coppia GBP/USD potrebbe potenzialmente ritirarsi al livello più basso degli ultimi sette mesi. La ragione di questo rallentamento è da ricercare nell'economia del Regno Unito, che sta lottando con le conseguenze dell'aumento dei tassi d'interesse della Banca d'Inghilterra (BoE) in risposta all'insistente inflazione dei consumatori.
Sono state osservate significative diminuzioni nelle attività commerciali, nella domanda di manodopera e nelle vendite al dettaglio, principalmente attribuite alla pressione sui bilanci familiari causata dall'alta inflazione. I rischi legati all'inflazione persistono a causa della robusta crescita dei salari, che ha sollevato dubbi tra i partecipanti di mercato sulla capacità del Primo Ministro del Regno Unito, Rishi Sunak, di mantenere la promessa di ridurre l'inflazione principale al 5,4% entro la fine dell'anno.
Mentre la Sterlina Britannica si riprende rapidamente da 1.2070, incontra una resistenza significativa vicino al livello di 1.2140. La coppia GBP/USD affronta sfide nel mantenere la sua traiettoria al rialzo, con il sentimento di mercato appesantito dalle crescenti tensioni geopolitiche. La tendenza a breve termine rimane ribassista, come indicato dalla graduale discesa sia della media mobile esponenziale a 20 giorni che di quella a 50 giorni. Una violazione del minimo di giovedì potrebbe potenzialmente esporre il livello di supporto psicologico alla cifra chiave di 1.2000.